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L’ILLUMINISMO IN EUROPA

Kant, un filosofo tedesco, definì l’illuminismo come l’uscita dell’uomo dal suo stato di minorità di cui
egli stesso è colpevole cioè l’incapacità di seguire la propria intelligenza senza la guida di un altro.

E’ un pensiero secondo il quale bisogna osare, usare la propria intelligenza e uscire dallo stato di
minorità fatto di pregiudizi, intolleranza della Chiesa nei confronti delle minoranze protestanti.

Si sceglie come simbolo la LUCE che deve RISCHIARARE la mente degli uomini per secoli oscurata
da ignoranza, pregiudizi e dal sapere precostituito che non poteva essere messo in discussione,
mentre questo adesso deve essere frutto della ragione e della scienza.

L’ILLUMINISMO nasce in Inghilterra dove c’era già una mentalità aperta, il concetto di tolleranza e
libertà e dove non c’era l’assoluto so monarchico quindi circolavano idee diverse di molti pensatori
come Newton.

Tutti i letterati ed gli intellettuali chiamati FILOSOFI costituiscono il PARTITO, una comunità diffusa
attraverso i loro viaggi e che per comunicare usava spesso la lingua francese. Questi si
professavano COSMOPOLITI, cittadini del mondo che non accettano confini materiali tra gli stati ma
neanche mentali.

-Alla base del pensiero illuminista c’è l’ammirazione per la scienza dopo un periodo di limitazione e
censure la ragione diventa l’unica guida possibile verso un progresso senza fine con una fiducia
assoluta nei mezzi razionali dell’uomo. Si afferma anche un grande interesse per la STORIA a cui
viene applicato il metodo scientifico, si studiano cioè la causa ed effetto, i vari periodi storici e si
critica il Medioevo considerato un periodo buio da eliminare (al contrario di quello che pensarono i
romantici)

-Un’altra caratteristica è l’interesse per le ARTI E LE TECNICHE: molti intellettuali, nobili e borghesi
guardano con attenzione tutte le scoperte scientifiche del periodo; tutte le informazioni influiranno
nell’enciclopedia, un’opera diretta da Lambert e Diderot in cui si fa il punto della conoscenza in ogni
ambito a cui l’uomo è giunto fino a quel momento

-Un altro aspetto è rappresentato dalla SOCIETÀ: questi scrittori si impegnano dal punto di vista
civile e sociale affinché ci siano riforme di carattere liberale per migliorare la vita sociale dei cittadini
(che sostituirono i sudditi) e vengono fortemente criticati i sistemi politici assolutistici come quello
francese

-Un’altra caratteristica è lo SPIRITO CRITICO: tutti gli uomini devono essere critici nei confronti del
mondo circostante perché devono cercare di dimostrare ciò che pensano e agire nell’interesse di tutti
esprimendo liberamente il proprio pensiero; grazie alla LIBERA CIRCOLAZIONE delle idee nasce
L’OPINIONE PUBBLICA

-LOTTA CONTRO L’OSCURANTISMO E LE RELIGIONI RIVELATE: la religione cristiana più di tutte ha


soggiogato gli uomini spaventati con le pene dell’inferno e attraverso il dogmatismo non ha
permesso ai pensatori di esprimere le proprie idee o tollerare altre religioni; gli illuministi predicano
invece la TOLLERANZA, LA RELIGIONE NATURALE E LA LIBERTÀ DI CULTO, non rinunciano a Dio
e lo identificano come essere superiore, creatore della Terra e dell’Universo che interagisce con
l’uomo grazie alle leggi naturali ma non è Dio della religione cristiana.

La religione è detta DEISMO o RELIGIONE NATURALE

L’ILLUMINISMO IN FRANCIA

L’ILLUMINISMO trova terreno fertile in Francia dove ci sono borghesi, intellettuali e nobili che si
avvicinano a queste idee; la Francia è la terra dell’Assolutismo, dell’intolleranza e ha necessità di
sviluppare l’opinione pubblica.

Il FILOSOFO è un ONEST UOMO che agisce con la ragione e unisce ad uno spirito di riflessione i
costumi e le qualità socievoli, è una figura che crede nel PRIMATO DELL’INTELLETTO ed è un uomo
calato nel mondo, non distaccato dalla realtà ma che conosce i meccanismi del mondo e che
regolano la società; si relaziona con la società e non tiene tutto il sapere per se ma lo divulga con un
linguaggio semplice cosi da ILLUMINARE gli altri.

Il gruppo dei filosofi è un insieme di individui spesso in disaccordo tra loro e che appartengono a
classi sociali diverse: alcuni sono proprietari terrieri, altri nobili e atri di origine umile.

PENSATORI PIÙ CELEBRI: Montesquieu, Voltaire, Diderot, Russeau, Da Lambert, responsabile


dell’enciclopedia e che è un matematico fisico di grande talento a cui va il merito di essere riuscito a
tenere insieme tutti gli scrittori dell’enciclopedia; è un deista.

L’ENCICLOPEDIE

Opera che racchiude il pensiero filosofico illuminista e che nasce dall’idea di pubblicare in Francia
un’enciclopedia come già fatto in Inghilterra e viene detta anche DIZIONARIO CHE RACCOGLIE
TUTTE LE INFORMAZIONI SU TUTTE LE ARTI E TECNICHE SUL LORO AVANZAMENTO, su tutto
ciò che era stato scoperto fino a quel momento; non vuole essere un libro di conoscenza assoluta ma
in continua evoluzione e arricchimento perché le scoperte vengono fatte continuamente.

Questi articoli riguardano descrizioni tecniche, articoli di scienze, storia, economia e filosofia assieme
a tavole e immagini. Raccoglie quasi 200 filosofi, religiosi, illuministi e liberali e che vede contro di se
autorità religiose.

-MONTESQUIEU scrive lo spirito delle leggi

-VOLTAIRE E ROUSSEAU scrivono nell’ambito dell’ANTICLERICALISMO (contro le leggi morali) e


della filosofia della storia

-DIDEROT scrive le arti meccaniche rielaborandole perché le voci precedenti erano incomplete e
piene di errori

Quest’opera è L’emblema del pensiero illuminista e grazie ad essa si avvia la vera battaglia per il
RINNOVAMENTO CULTURALE FRANCESE

MONTESQUIEU

Nasce nei pressi di Bordeaux ed è un uomo di educazione borghese:

-scrive le LETTERE PERSIANE: romanzo epistolare cioè fatto di lettere che racconta di due
viaggiatori persiani che si recano in Francia e ne osservano i costumi, le tradizioni e iniziano a fare
una critica con un tono dissacrante

Opera per criticare la società del suo tempo con un ton irriverente, critica alla vita mondana e troppo
legata all’etichetta

-SPIRITO DELLE LEGGI: opera in cui viene esposto il suo pensiero politico ed è il suo lavoro più
importante, scritto nel 1748, in cui si propone di risalire ai principi della giurisdizione e delle leggi.
Osservazione dei suoi viaggi e mette per iscritto ciò che osserva, comprese le leggi alla base dei vari
ordinamenti. Opera composta da 19 libri nei quali descrive i PRINCIPI FONDAMENTALI e come sono
stati messi in opera dagli uomini nelle varie epoche

-Nel secondo libro descrive le forme di governo e ne individua 3, il REPUBBLICANO, il


MONARCHICO e il DISPOTICO rette rispettivamente dalla virtù, dall’onore e dalla paura; afferma la
necessità dei POTERI INTERMEDI che identifica con la nobiltà che serve per controllare il principe

-Nell’11 libro afferma che è necessario mantenere distinti i poteri LEGISLATIVO, ESECUTIVO E
GIUDIZIARIO

Montesquieu si pone l’obiettivo di capire e spiegare attraverso la ragione tutte le forme di governo
possibili e il suo pensiero non vuole superare l’antico regime ma si dimostra un conservatore
sostenitore della nobiltà e della monarchia

VOLTAIRE

Filosofo, drammaturgo, storico, poeta, autore di fiabe, saggista, romanziere, enciclopedista. Scrive
anche opere satiriche che gli causano un esilio alla Bastiglia, prigione di Parigi.

POLITICA: teoria del dispotismo illuminato che viene applicato presso i sovrani europei del tempo

Analizza la società di antico regime e individua numerose categorie privilegiate che ostacolano
l’attività del sovrano e difendono i propri privilegi. Il sovrano dovrà mantenere il suo potere assoluto e
grazie all’aiuto dei filosofi illuministi indirizzare le sue scelte per raggiungere la felicità del popolo.

OPERE: candido o l’ottimismo e il Trattato sulla Tolleranza in cui sottolinea l’assurdità delle
persecuzioni contro le religioni diverse da quelle dominanti

ROUSSEAU

Nasce a Ginevra nell’ambiente calvinista e sviluppa un carattere passionale e ribelle ricco di


opposizioni; rappresenta dunque una figura ATIPICA dell’ illuminismo per la sua inquietudine.

La tesi che Rosseau sostiene è un contrasto con l’ottimismo di molti suoi contemporanei e
rappresenta il sentimento di rottura tra la natura e la civiltà.

DISCORSO SULL’ORIGINE E I FONDAMENTI DELLA DISUGUAGLIANZA TRA GLI UOMINI: egli


afferma che l’uomo, originariamente buono, è corrotto dalle istituzioni sociali. Nello stato di natura
viveva seguendo i suoi istinti e in uno stato di naturale uguaglianza con i suoi simili; con la nascita e
l’istituzione della proprietà privata è nata la disuguaglianza tra gli uomini sulla quale si fondano le
istituzioni sociali. La società va quindi ricostruita su nuove basi.

IL CONTRATTO SOCIALE: Nel Contratto Sociale Rousseau teorizza l’istituzione di un nuovo patto nel
quale l’individuo non cede i propri diritti a un altro individuo (il sovrano) ma al corpo sociale, alla
comunità dei cittadini.

Dal patto di associazione si forma la volontà generale cioè la volontà del corpo sociale che realizza il
bene generale.

Si riferisce al fatto che prima c’era il sovrano con i sudditi che si affidavano a lui ma Rosseau dice
che bisogna affidarsi invece alla comunità in quanto la sovranità deve appartenere al popolo e non al
singolo.

Quindi il potere appartiene al corpo sociale cioè al POPOLO che deve esercitare il potere
direttamente e non attraverso la rappresentanza; si tratta della DEMOCRAZIA DIRETTA

EMILIO O DELL’EDUCAZIONE

Opera in cui affronta il tema Della riforma della società anche dal punto di vista dell’educazione
dell’individuo. Egli racconta il percorso educativo di Emilio dal primo anno di vita fino al matrimonio,
un percorso che dovrà permettere al fanciullo di svilupparsi liberamente (diversamente da quanto
previsto dall’educazione gesuita); L’educatore deve lasciare agire la natura promuovendo
l’acquisizione spontanea del sapere. Nell’Emilio Rosseau parla anche della religione naturale, una
scoperta che il singolo deve fare nel proprio intimo e che per questo non può essere imposta a
nessuno. Rosseau è un deista e fonda la propria fede sul sentimento e sull’istinto; la ragione tuttavia
è essenziale, perché ha il compito di chiarire ed equilibrare le passioni dell’anima.

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