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Red Eiisioni, Milano © 1996 Boroli Editore, Milano © 2004 Acura di Massimo Jevolella, ‘Traduzione dall'arabo di Massimo Jevolela. Prima edizione nella collana ‘Spazio interiore: 1996 Prima edizione in questa collana: 2004 Muhyi-d-Din ibn ’Arabi LALCHIMIA _ DELLA FELICITA Boroli Editore Prefazione di Massimo Jevolella It breve trattato sullAichimia della felicita. (Kimi sida), che qui presentiamo nella sua prima versione italiana dda testo arabo original, fa are dellimmensa summa esterica delle Conquiste meccane (Kitab alFutihat al-makkiyya), opera det celebre mistico musulmano Muhyé&-Din ibm ‘Arabi (1165-1240 d.C,) A casa alluda il titolo, ésemplice divo: a qul- la scenza alchemica, tessuta di simboli spiritual, che nella cul- turaislamica aveva gid ricevuto ampio sodlgimento, tra UVIIT ‘X secolo, nel corpus ermetico attribuito a Gidbir iin Hayyan. Fandamento e nucleo del pensiro gibiriano é la ‘scienza della ‘ilancia’ (‘lm al-mizdin) che stalilisce i rapport e le corispon- dena ira gi esseri net loro ordine naturale e nella loo esenza spiritual, considerandone sia Vaspeto fisicoesteriore, sia quello smetafsicrinteror;poiché gl esse, secondo ta visione neoplato- rica ed ermetia dei mistici musulmani, presentano tutti un du lice wate: quello esterione (Zahir) e vsiil, rvolto verso it bas- 50 mondo’ della generasione e della comruzione,e quello interiore (batin) ¢ invisible, riot verso il ghayb, il misterodivino, la Fonte Prima della creazione, opus alchemico consiste dungue nel disoccultamento det bi- tin, ossia nella riconguista dellessenca spiritual dels. In questo percorso, che dalla materia lumbea (sca) dei metal in- Jeiori conduce al vitrovamento dlVoro archaipco + sprituale {metafisice), gioea un ruol di grande importanca Veli Aliksir é proprio un termine arabo che dria da una vadice ° LUALGHINA DELLA FELICITA (st) indizant ato det romper dl frantumare. Leis he cr ponde alle patra fisofale, 2 infat la magica stanza che ‘pena «fantuma Vppaencaper metre bce overt (hag Guy, ed etrae Ysera spirtuale dalla materia mineale tm yada prime righ del so tratat, lo paragon a poi te che Valchimistalanca conto un ‘neni’. Le simlaoga @ ‘hava id nomic Ta grove opact della materia sensible, che ‘eo rigid seudo nascnde senza interne di ogni asa ea te, proegpmndone i seta (ed Uesteririt Ute, xi, che ston permet fd ci penetrareil significa nasat, btn, det Gordon) Lesa peta che frantna lo sudo, e are ta via (ita vsine dai tort spiritual ocala nll elt manifeata. “Ba sstancaafrodisiaca che sii i cuore favors le nz- tra slfesol i) maruri-hena (la ragina) B anche la me- dina la panacea che dssole i mae, Ls indefiitoa, Stese'scienza della ilancia’ che permet all adel di pencrare tal cuore dala veal, edi compiere Topus. In quest Sens, Po trem die che Celis eelehimia sono lastest easa Bene, ma perché proprio alchimia della felicita? Fin qui si 8 parlato di una ‘dscesa’: visita interiora terrae; ¢il motto del Palchimia. La grotta, la minira, il cuore della montagna, Var Tambiceoe Vocculto aboratrio delalckimista sono i huogh sin bolci di questa inisiazione, Ma alla discesa, per quella legge di comispondenca speculare che ¢ propria dei simboli, deve far se (guito wn cammiino inverso: ed # Uuniversale tema mistico dell’a- Sconsione celeste. La discesa agl'iferi, come ben sa la tradizione Cristiana, precede la risurrecine ¢ U'assunzione in cielo. La suc- Cessione lemporale di due processi va lela come un sinbol: la “oie del cuore (la discesa)@ infati ta stessa via che pista Va rnima verso Valto, srappandola alla schiavita della materia e del- le apparence sensible & anche, sul piano ‘rizontale, la ses. ‘sa via che dallascurita delUoccidente conduee i pllegrino verso Ta luce dell'oriente...) Questo & cid che avviene nella Commedia 10 a PREEAZIONE dantesca, ¢ questo ¢ ci che si verifica puntualmente nel trattato 1d itm ‘Arabi. La premessa alchemica introduce almirag, all'a- ‘scensione celeste che ha per fine la folcta spirituale (sida), in lun intreccio di simmetiche corrispondenze tra i metallidell'al- hina i dele oma profa delepregaate (Qui im questa sconda porte det suo libro, ibm Arab teozza Ie superinta dela ‘dota ignoranza’mateno in campo un per sonaggio dalle qualité di pro, ches presenta a due indivi desde di asendr i gra del mg rote la fi Vil primo ‘candidata' afd cecamentenale mani del prof ‘quia, mente secondo ini il suo cammio conten ata a or oti, dihiorando al prfeta di essere in grado a ottenere da so- to, grsiealwso dela rgiong, la eat vision dl Trono di Dio. Cost aceade che il primo pellegrino ver premiato con la siviosacontenplasone dei mister: delle fe planeta, fino a trascender con la guid dei prof il mondo manifsato ape setrare nl empires dele pr ut dvin; mente il secndo pe- ingrno werd punt per i suo ergot ¢ ondannato ad ace amulare ‘tists tistsa’, a rcoere insane puremen- trea mi src fri le ino cil, sen proeguire il i'r wero la elicit i tna ig vo la flit ineffable nS. Dina Commi Bn am Ni ita questo sule font istanich del poma dant i trata teed on eth goes ifaw ra dn teenporn, aime rina che Bia Corl pubic taverion latina eu rene antic t an Bab a 8g arate rfl gd dl ‘gg ator a ce ne late dl prota Muhammad (ber Scalae, it dal as Cano, 1949) E mi eco spat alanis del!S- ‘himia dela flict oe Parabistaspagol Miguel Asn Pa LALCHINUA DELLA FELICITA lacios svose nella sua memorabile Escatologia musulmana en la Divina Comedia (Madrid, 1919). Un solo breve accenno (pu- ramenteteoretico) alla questione nom sara forse superftuo. Non certo per riprendere Usame delle font istamiche di Dante, ma per chiarire un punto essenciate del tattato itmarabiano. Nell’Alchimia della felicita, come s' visto, ¢ candidati al viaggio inisiatico sono due, ¢ la guida é wna sola, mentre nella Divina Commedia un tunic pellerino (Dante) riceve il soccor 0 di due guide (Virgilio e Beatrice). Per comprendere questa cu- riasa inversione di scenario e di simboi, occorr notare che per ibn “Arabi esiste una ragione che nom acctta di sottomattersialla gui dda divina, e che tutavia pretend di ascendere attraverso i cieli della vera e beata conoscenza; ed esiste una ragione che, al con- taro, si riconosce tale proprio perché sa rinunciare incondizio- natamente ad ogni pretesa di autonomia, ¢ sa abbandonars f- dduciasa allinflusso che proviene dal Cielo. Quellinflusso é una orca chesllevaerapisceVanima, quando esa si fa leggera sg ‘vandasi del suo vano orgogtio. B allora che il pellegrino spiritua- le diviene un magdhitb, ossia un ‘attratto wn rapito. Ora, @ cevidente che i due personaggi dell'Alchimia non sono che la raf figuracione di questi due atteggiamenti fondamentali: da. una ‘parte un misticismo che potrenmo definireraxionalista, dal'altra, tun misticiomo sovrarrasionalista. L'adspto del primo tio incor, peribn ‘Arabi, nell'erore dei filosofi come ibm Bagge (Avempace, 1090-1138), i quali glustamentericonascono la natura divina ¢ superior dellntelligenza attva, e ammettono che la massima fe lita consista per Uomo nel congiungersi a essa (ein questo s0- no ‘mistici), ma rfiutano Uatto di sotomissione iniziale alla di- vvinita di quella guida, riftutano il awakkul (totale fiducia in Dio), ¢ in definitiva rinnegano lo stesso Islam, inteso leteral- ‘mente come completo abbandono nelle mani di Dio, dsconoscen- do (anche senza magari endersene conta) il principio religioso del crede ut intelligas. 12 r PREFAZIONE [Bd & per questo che il doppio mi'rig descritto da ibn ‘Arabi inisia com Uatto di sottomissione, cieca ¢ umile, dello gnostico, ¢ ‘cm Vatto di ribelione el Yaxionalista’; questultimo & convinto 1d poterewtrascendere la ragione con la ragione>. In quanto alla jroftica guida dei due peliegrini, non vi sono dubbi: @ la Sa- jpionza, VAngelo, il divino inviato che, come Beatrice per Dante, ‘rapisce Vanima dello gnostico verso la beatifica visione. [Nella Divina Commedia non si assiste invece a un confion- to tra due pellegrini; nom c' spunto polemico nello schema di Dante. I poeta, smarvito nella selva dei dubbi, si afida subito ‘alla guida di Virgilio che é ragione consapevdle della sua divina smissione e dei suoi limit, che sarannotrascesi da Beatrice. Il poe ta ascende quindi grado a grado le tappe del ‘ritorno a Dio’, con- ‘sci fin dal principio che la sua meta, Vestas, la perfta flcta ‘spiritual, @ ben al di 1a della scienza umana. Sari to stesso Vir- agilio info a recitargli Vammonimento: ‘Matto @ chi spera che nostra ragione ‘possa trascorrer la infinita via che tiene una sustanza in tre persone, ‘Massimo Jevolella,aureato in flosoia, giornalstae sritore,@ stu dlioso di cultura islamica ed ebraicae di religion! oriental. Ha d- ‘eto per Red Eiigoni la collana‘Spazio interior 18 Autore e bibliografia Muhy-d:Din bn alArabi nasce a Murcia, in Andalusia, nel 560 det- VEgira (1165 d.G). Non ancora ventenne, nella Siviglia degli ak ‘mohadi,inconwa il maestro safl Abd Giifaral“Uryan, esincam- ‘mina sua via de iniziazione esoteric. Abbandona in seguito 'An- Aalusia (dove lortodessia islamiea non concede spa al sufsmo), dopo una serie di peregrinazioni che lo conducono al Caro alla Mecca, a Gerusalemime ea Qonya, si stabilsce a Damasco dove muo- re nel 638 H (1940 d.C.) Lascia una mole sterminata di scrit cele- ‘bri fra uti it Kit af Futana Mabliyya (Lib delle Conquite mec neil Fusis ablihem (F casio’ dale agp. I musulmant lo definiscono Askshaykh ataidar'l pid grande mac- stro! del asm, satis. ee er aac en ae foe ets eee ee Pie a ge eae onan ao tee Se ia ae east aa ete eae ere eee Sora tigeeninteae eerie etree eae lime ong es arlene See ee evan sofa teem manent Sten eae ee Soren aman ere go es a eed EE rte at a is anaes canes ey enw meee ls MulyfaDie ion “Arb La speeds pits, «cara Tis Burethardt, alin Michel, 1994 fe una verlone parle del Fuss stihon. Jibir fn ayn Die Tas Cali cra di Pierre Lory, Sind tad, Pari, es T.Burekarde Acne. Sift vise da mond, Ganda, oy 8 ila 1“ rF AUTORE F-BIBLIOGRAFA ‘t Burckhard La chiave spirtualedlastaogia musulmana, SE, Mil no, 1987. {Garcia Font Histoire de Palehinieen Espagne, DerypLives, Par, 1980. : HL. Corbin Limagination rates dans le soufsme dt ‘Arai, lam ‘marion, Pargi, 1958. EE Corbin Asiconne ele it viionnai, Berg International, Pag, 1979 (aotevol pagine sul tema dellascensione celeste nella tradi- sone islamic. ‘Me Chodiewice Le scam des saint Prophéitsantté dans a doctrine idibn ‘Ara, Gallimard, Parig, 1986. LLP Coullano I ving dell’ ama. Sogn, vision, eas, Mondadori, Mi tano, 1991 (gh ulm eapitoll sono dedicad all ascensione celeste, anche in riferimentoall'slim), 1 lbo della Salad Maomet, SE, Milano, 1991 (strata del Liter ‘Seale scoperto da Cerll, si veda a ‘Prefszione’. M.Jevollla Sal Sapient il spore dlfsasi in Dante ein ibm ‘Arai, in Acme’, Universi degli Saudi di Milano, XLFII, 1988 (per ap- profondire itconfronto tra Lilchimia della lic la Divina Com- ‘nati con riferimento specifco ai temi dell'axcensione celeste © alles). 15 rE L’ALCHIMIA DELLA FELICITA (Dal Libro delle Conquiste meccane) L’ALCHIMIA Nel nome di Allah, Clemente Misericordioso Gli elisir sono una prova evidente, che indica cid che melesere@ mutevolee altrabile. Mnemico, se su di lui lanciamo Valsir della provoidenca con bilancia (mizan)! secondo misura, subit ritorna sinceramente dallostiita allaniczia, per giudizio e decreto divin. La misura Uha guarito, poiché ln bilanciaé la nostra legge che (ata fine) fu fondata. Fa’ dungue attenzione: Valchimia richiede proporcioni ben definite, ‘poiché la moltitudine (regna) nel mondo dele forme. ‘ii perspicace in essa (nelLopus), se acuto sguardo posse, che i vaneggiamenti non ti distolgano dalla rettavisione. Raggiungerai il lvello degli angel puri innakzandoti sopra quello del genere wmano. Lialchimia é la scienza che si occupa in modo specifico, delle proporzioni e delle misure in tutto cid che implica proporzione ¢ misura tra i corpi (fisici) ¢ i concett, nel sensibile e nellintelligibile. Essa domina le trasmutazioni, intendo dire i cambiamenti di stato che soprawengono alla fonte unica, Essa @ una scienza naturale, spiritual, di- vina. E diciamo divina, perché (grazie ad essa) appaiono Vequilibrio (stud), la discesa epifanica (nuzid) e Yunio- ne solidale (maiyya),e per la pluralita dei nomi divini che {il Nominato Unico assume, secondo la diversita dei loro significa a aLeusaa La casa é al tempo stesso celata¢ palese. Tcome eit quanto risultano dagl equilib, i nostri veicoli si perdono nei loro vast spazi smarrimento segnato da un segreto inviolat. Lispirazione (wahy) rivela i giudia el legifera, ‘il giudisio 2 ci che sta ra il pribitae il comandato. La scienza dell’alchimia é la scienza dell’elisir, e si divi de in due parti Intendo dire che la sua azione pud ri- guardare o la produzione di un’essenza originaria come Toro minerale, oppure l'eliminazione di un difetto e di ‘una malattia, (agendo in tal caso) come loro artficiale* che @ legato all'oro minerale cost come, all’origine, lo so- no 'altro mondo € questo mondo nella ricerca del giusto equilibrio, Sappi dunque che tutti i minerali si ricollegano a un'unica origine (archetipica). Questo archetipo richie- de, per sua essenza, di essere ricollegato al grado della perfezione, ossia all'aureit e tutavia, trattandosi di una realtA naturale (generata) dall'influsso di nomi divini dai poteri diversi, esto viene sorpreso, lungo la sua via, da squilibri e malattie provocati dalla variabilita dei tempi ¢ dalle nature dei luoghi, come il calore dell’estate, il fred- do dellinverno, la siccita del’'autunno e umidita della primavera, e (provocati anche) dal luogo (suo proprio), come il calore e il freddo della miniera, Insomma, i mali sono numerosi. E quando uno di que- sti mali predomina su di esso ('archetipo) in certiperio- i, esso (V'archetipo) viaggia e trapassa di grado in grado, tuscendo dal potere ci un livello per (accedere a) quello di tun (altro) livelo. La signoria di questo Iuogo s'instaura ‘dunque in esso (archetipo), e in esso appare una forma che conduce la sua sostanza sino alla sua verita. Questa (forma) viene chiamata zolfo, 0 mercurio; ed essi sono i 2 rr [NEL_NOME Dl ALLAH, CLEMENTE MISERIGORDIOSO sitori di cié che appare, in seguito alla loro unione ¢ ak fe loro nozze, come minerale, a causa di aleuni mali che anno colpito il iglio. Essi dunque si uniscono € si spo- sano per generare una sostanza nobile, di costituzione perfetta, che viene chiamata oro, Per mezzo di esso (oro), i genitori sono nobilitati, poi cché quello @ il grado ricercato da ciascuno dei due geni- tori rispetto alla loro sostanza; a meno che Varchetipo znon sia un'anima (ngf) nelle cose divine o un vapore nel- la natura; a meno che i genitori non siano una cosa (fisi- ca) e naturale. E infatt si@ detto che questa cosa era ce ‘cata dai due genitori per via della loro sostanza, e non per via della loro forma, perché il potere della sostanza ilica® sideve alle forme, E quando il male che l'aveva raggiun- to (Varchetipo) nella miniera € mutato, convertendosi in zolfo e mercurio, noi sappiamo anche che entrambi (i ge- nitori) hanno il potere, se non sono stati colpiti da un ma- Te che li ha distolti dal normale dominio del!’equilibro delle nature, sbarrando loro la sua (dell’archetipo) via, di ‘generare un figlio nel quale si trasmuteranno le loro es- senze. Essi si congiungeranno nel grado della perfezione, e ciot Yoro che entrambi inizialmente desideravano. Quando essi si uniscono e accoppiano nella miniera, se condo la natura di questo minerale specifico, ¢ secondo il ‘suo (modo di) accogliere l'influsso naturale del momen- to, il minerale (si pone) su una retta via (sit mustagim, Cor. 16), simile alla natura originale di cui Allah dotd gli ‘uomini; poiché sono i genitori del bambino che faranno 4i lui un giudeo, un cristiano 0 un mazdeo. Nello stesso mado, se @ il componente del solo padre (lo zolfo) che si accumula nel figlio per una caratteristica minerale dovuta a un accidente (‘arad) temporale, allora tuna delle nature predominera sulle sue compagne. Cre- 2 ‘LALcHIMA | scera es svilupperd a spese delle lire, sminuite dalla pro- | Prieta che domina sulla sostnza, Ne causa Vessenen questa proprieta, che disturba il cammino dellequlibio, la via del pellegrinaggio che tifa uscite verso la Git Su blime, che &) dora perfeta’, Cola ehe vt gnge, non subir pit le trasformazioni (upiche degi tau) che le so. no inferiri. Quando questa natura predomina nel cuore dela sua sorgente, ee¢o apparte la forma del ferro, 0 del rame, 0 dello stagno, o del piomibo, o dll argento, ase conda di 6d che & dominante, Coa, tu puoi comprende- re la parola delAttssimo quando dice sformata¢ infor: ree (muallaga cn ghayru muthallag, Cor XXUS), Co’, ai costtuzione perfetta non pud essere che Toro; di cost tuzione imperferta sono gi alte metal. In quellisante (in eui appare la forma del metalo), ecco prendersene cura la spiritualed (thine) di uno dei sete planed ‘mobili: ed @ uno degtt angel di quel cielo. Questo angela Si muove asieme al pianeta asoggetiato alla sua macs, poiché Allah che lo rivolge verso un fine che 'ordine del suo Grestore gi impone: ed & quello di preservare la sor gente di questa sostanza La forma del ferro viene dunque sostenuta da quell'angelo che ha per destiero ll pianeta che orbita nel set cielo rispetio a qui (alla terra). La forma dello stagno e quelled ogni altro metallo vengono sostenute da un angelo che ha per desire il pianeta or Ditante nel suo cielo e nella sua sfera pariolare, dove & guidato dal suo Signore Aluissimo. ‘Quando da inizio all'opera, il maestro (“ri esamina quale operazione gli sara pil facile; e certathente, l'ope- razione piti facile per lui @ quella di eliminare il male dal corpo (del metallo) per riportarlo all'equilibrata fonte na- turale dalla quale-s'é distolto; ed é la prima (operazione cche egli compie). Consulta il cielo e vede che a volte il pia- 4 r NELNOME Dt ALLAH, CLEMENTE MISERIGORDIOSO neta é nella posizione normale, e altre volte se ne allon- tana, vagando al di sopra e al di sotto dell'orbita. Allora il maestro dell'opera risale alla causa che I'ha fatto diventa- re (il corpo metallico) ferro o altro. Egli sa bene che que- sto (ferro) ha prevalso su quella massa (metallica) solo a ‘causa della sua composizione (squilibrata); percid toglie id che @ in eccesso e aggiunge cid che manca. Questa & Ia medicina e colui che con essa opera sul mondo é il me- dico*. Con questa operazione egli, per esempio, elimina da esso (iminerale) la forma del ferro, o qualsiasialtrafor- ‘ma che sia stata in esso. Dopo averlo riportato (il metal- Jo) sulla via, egli deve conservarlo in buona salute, ve- gliando che la sua salute si stablizzi, cercando di preveni- re cid che I'aveva fatto ammalare; ed essendo quello con- valescente, egli teme per lui, e cost si occupa di e350, pu rificando i suoi alimenti e proteggendolo dalle intempe- rie. Lo porta sulla giusta via, sino al momento in cui la sua sostanza prendera la forma dell’oro. Quando s°@ trasfor- ‘mato, e880 si libera dal male ¢ dal medico, e (dopo aver acquisito) questa perfezione, non regredisce pita un gra do deficitario, né lo subira pid. E persino se il medico vo- lesse farlo regredirc, la cosa non gli sarebbe possibile. Perché il giudice, in una simile questione, non ha pi ritto di giudicare cid che vede, La causa di cid, in verita, é che il giudice & giusto, e non emana sentenze se non contro colui che siallontana dal- la via del Vero; e poiché questo oro & su ci essa (via), egli non lo giudica affatto, dal momento che non vuol fargli del danno. E questa é la ragione che lo induce (a far co- §). Chiunque accett la via del Vero s'innalza sopra il gra- do di chi é giudicato, e diventa egli stesso giudice delle co- se. Questa é la via che sopprime i mali, ed io non ho co- nosciuto mai alcuno che la conosca, né che se ne occupi 5 LALCHnMA, che vi alluda. Potrai affretiari a seguirla solo (studi do) questo capitolo e (meditando) le nostre parole. Ma {quando il maestro di quest’opera vuole ricavare la fonte che vien detta clisir, per applicarla sul corpo metallico da lui prescelto, egli altera la proprieta naturale che pud nuocere a questo corpo ricettivo, ¢ il rimedio @ uno solo: YPelisir. Tra i corpi, ci sono quelli che lelisir iconduce al loro stato regolare (/ukm): si rata (in tal caso) di un eli- sir che compie la sua funzione, ed @ quello che viene chia- ‘mato il sostituto (nd’). Rimane in modo permanente nei corpi metallici ¢ (li) governa grazie al suo giudizio. Per ‘esempio, egli prende la misura di un dirham’, o qualun- que altra misura desideri, dalla fonte dell’elisir. Poi, Ia proietia su mille misure di qualunque corpo voglia, ese (il corpo) é quello dello stagno 0 del ferro, gli si da la forma ddell'argento. Se & quello del rame o del piombo nero, 0 detlargento, gli si da la forma dell'oro; se poi il corpo & (quello del) mercurio, gli conferisce la sua potenza (del- Pls) e gli fa abbandonare il (ruolo di) sostituto; (ed ¢s- so, cosi) esercita la sua funzione sui corpi, ma secondo tuna misura diversa da quella degii altri corpi. E questa & la misura di un dirham presa dall’elisir. Questo ratl* di sag- .gezza viene proietiato sul mercurio che si trasforma tutto in elisir. Poi, da questo sostituto egli proietta una misura ‘su mille misure degli altsi corpi, come (farebbe con) Veli sir, si che 'operazione segua il corso che seguirebbe con quello, E questa é la forma delle cose, ed @ la prima ope- ra, che elimina la malatta, Siamo dunque arrivati a questo per insegnarti come la sapienza sia legata a quella che viene chiamata l'alehimia tra le due vie, Ma perché viene chiamata I'alchimia dela fel itd? Perché in essa vi sono senza dubbio una felicita e una compiutezza tali che non ne esistono di migliori presso gli 2% [NEL NOME DI ALLAH, CLEMENTE MISERICORDIOSO ‘vomini di Allah, Ed essa ti dona il grado della perfezione cche spetta agli vomini. E certamente non tutti coloro che ppossiedono la felicitd ottengono la perfezione, mentre tut- E coloro che hanno la perfezione sono felic. La perfezio- ne consiste nell'adesione al grado supremo, ossia nell'as- ‘Similarsi al Principio, Non si deve immaginare che la pa- rola del Profeta, su di lui il saluto e la benedizione di Al. lah, «i perfeti ra gli uomini sono numerosi», voglia indi care la perfezione di cui parla la gente. $i tratta invece di quella che noi abbiamo ricordato, quella che ci proviene dall'attitudine a conoscere ricevuta in questo mondo. Parleremo dunque, se Allah lo vuole, dell’alchimia della felicita, dopo questa premessa, Allah @ Colui che assiste, non ¢’é altro Signore al di fuori di Lui, sappi che la perferione che si ricerca per la quale Truomo venne ereato@ il califfat asunto da Adamo, 8 Tuila pace, grazie alla sllecinudinedivina, Eun veo pi lovato rspeto alla misione del mesiaggero (che appar- Gene) ag int, dato che non ogni invinto (rar) @un califfo (Rha, e infat il rango della missione delln- Wiato consist proprio nel trasinetere (a parola di lah) Hi deta 'Aldssimo: ol inviato non deve far altro che tr smetteres (Cor V99: md ald arrasitité-Loaligh. Quest zon hail compito ci giudicare tra diverse opinions, ma di promulgare le leggi volute da Allah 0 che Alla fa cono- Scere sltano a ft Se pot Allah Io incarica di essere git dice tra coloro ai quall lo mands, questa @ appunto Vin- vestturae il aif, e Viaviato &allor it califo. E dune que, non ogni inviato& giudice. Ma se gli viene data la spada e una fancione ata, alloraegi ha davero la per fezione e pud manifestare il potere dei nomi divin con- Cede e viet, alae abbass, fa vivre e fa morte, favorisce ¢ sfvorisce. Bgll manifesta (yuck) in tal modo aleuni no- 27 LaLcuNaa mi contrari Ino con Faltro, egati alla profecia. (ne bncuna): € su cid non ve dubbio. Se invece eg appare co- me giuice senza aere la profezia, @un re e non & un ca liffo Inf € calffo solamente coli che il Vero fa essere calif sui suoi servitori,e non colui che gli womin han- no eletto, con giuramento ¢ con atto di sottomissone in- condizionata alla sua volonti?, Ein cid consiste il grado della perferione. Alle anime @ concesso sforzarsi per ottenere il rango della perferione, ma non @ affatto permesso ottenere Ia profezi; e infatt si pud acquisire i ealiffato, mentre non 5 pud acquisie Ia profezia. Etuttvia, alcuni, quando ve- dono la via che vi conduce, (seppure) in modo exteriore, ¢ giudicano che Allah autorizi chi vuole a impegnarvsi, immaginano che la profezia si possa aequisire. Ma sba- gfiano. Senza dubbio la via € accesbile, ma se si giunge st no alla porta (della profeia), cid awiene in vir di cid che pud essergli dato nella sua investitura: ed @ il segno Gellcleione divina. Ora, tra gli uomini ce ne sono aleu- westtura si esteriorizza con 'amicizia (wala) investitura si esteriorizza con Ia proferia ¢ la missione d'inviato; oppure con la missione dinviato e i Califat; altri, In cui investtura si esteriorizaa solamente con il califfto, Inoltre, quando Tosservatore vede che co- Storo non hanno ottemuto l'investiura se non dopo aver percorso, con le opere, con le parole e con gli sat (ahi) la via che conduce sino a questa porta eg im- rmagina che il servitore abbia dawero aequisito questa (in- vestitura), ma si sbaglia. Sappi che, per sa essenza 'ani ma é predisposta a ricevere il segno delle investiture divi ne, Alcune anime hanno ricemto una predisposizione che le qualifin per essere invesite esclusivamente all’ micizia, cui mula s'aggiunge. Altre hanno beneficiato del la predisposizione di cus deto, predisposizione che si 28 [NEL NOME DI ALLAH, CLEMENTE NASERICORDIOSO cestende a ogni grado dellinvestitura divina, o solo ad al. ceuni gradi. La causa @ che le anime sono state create da tua'unica miniera, come Fgli dice: «Siete stati creati da tuna sola anima» (Cor IV-1). Dopo aver ben predisposto la tereazione del corpo, Egli dice: «E io vi infusi il mio spiri to» (Cor. XV.29; XXXVIT-72). E dunque grazie a uno spi- rito unico che si @ compiuto il mistero dell’anima infusa in cid in cui venne infuso. E dice Allah: «Nella forma che ha voluto, ti ha forgiato» (Cor. LXXXII8), indieando le predisposizioni delle anime a ricevere l'ordine divino. to che il principio originale di queste anime in- ividuali @ l'assoluta purezza verso il padre, e che esse ‘non possono manifestare la loro essenza se non per mez- 20 di questo corpo naturale, ecco che la natura @ il se- ‘condo padre che le genera in promiscuitd. E non appari- anno, cosi, né la libera illuminazione della luce sovrana in queste anime, né questa tenebra oppressiva che la condizione della natura. Questo perché la natura é lega- ‘walla miniera, e 'anima universale é legata alle sfere ce~ lesti che hanno virtd attiva e dal cui moto viene il movi- ‘mento negli elementi. Il corpo elaborato nella miniera ha la stessa posizione del corpo umano, e la virta particolare che costituisce lo spirito di questo corpo metallico occu- pala stessa posizione dell’anima individuale data al corpo. lumano: si ratta dell'anima infusa. Nello stesso modo in, cui i metalli presentano gradi distinti a seconda delle vi- cissitudini della loro genesi, anche se essi tendono verso il grado della perfezione grazie al quale le loro essenze si ‘manifestano, 'uomo @ stato creato in vista della perfezio- ne. E solamente i mali e le malate che "hanno colpito, dovuti sia allorigine della sua essenza, sia a una serie di ‘cause accidentali, 1o allontanano da questa perfezione: sappilo. Ma veniamo ora all'argomento che bisogna ag- 2 eALcuNan _giungere al presente capitolo. Noi dunque diciamo: quan- do Allah incaricd le anime umane individuali di gover. | | nare questo corpo fisico e le prepose al suo califfato, mo strando loro che di questo corpo esse erano il califfo, le anime videro la loro dipendenza da un creatore (imigid, ‘colui che da lesistenza) che le aveva investite del califfat. E questo le spinse a informarsi su colui che le aveva pre~ poste a questo incarico al fine di conoscerlo. Egli era del Ta loro specie? O era imparentato con loro grazie a una qualche somiglianza? Oppure non assomigliava loro? A lora le anime si misero alla ricerca, al fine di conoscerlo at- traverso se stesse. Trovandosi in tale situarione, ¢ cereando la via apace di condurle sino lu, esse incontrarono fra le anime in- Gividuali un personaggio che Te aveva gia precedute nel Tesistenza. Subito le anime divennero sue amiche grazie alla loro somiglianza e gi dissero: «Tu chai precedute in {questo soggiomo (terreno). Ti capitato quello che & ¢2- Pitato a noi?» Eglichiese a loro: «Cosa vi é dumque cape {ato?e Risposero: «Cerchiamo di conoscerecolui che ci ha preposte come calif per governare questa dimora (cor- orale) Ed eg disse loro: «Di questo io possedo una co- hhoscenza certa (‘im sat) che vi porto da parte di coli che vi ha investite del califfato. Mi ha mandato come mes- Saggero per quelli della mia specie afinché 40 most loro on chiarezza lava della conoscenza che porta sino a Lui e nella quale esi troveranno la fect. Tl primo (candidato) gi disse: «B Li che io cerco,fam- mi conoscere anche questa via afinché io posta impe- gqnarmin, Lalo gli dice: «Non c'é alcuna differenza tra Ie € te, io voglio scoprire da solo la via che mi permet- tera di conoscerio. Io non sara tio seguace in questo. Poi- che, se tu se artivato la dove t tro, eset ci sei arivato 30 I [NELNOME DI ALLAH, CLEMENTE MISERIGORDIOSO 1 a ragionamento di uo possedo in egual misura Frat, perche dovrelesere cost poco rsoluo da rr be Berm e? Mase ta a otento quest in vv dl un Sogo eusvo, proprio come not tei abbiamo ot Pel prvlegio dt etre dopo che non fmm, ecco \ertiermaione senza prova alana. Cox non pres hungue attenvione al suo dscorso (del personaggi), er ft ed esaminalasituazione con awa regione. Bla po {Stone nella quate si mette colui ches accosta ala cono- Sena con Vaio dele erdenze rvional,sratando le ‘See grave allarifessioe teoria. secondo (candidato)

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