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Meningite, un nemico silenzioso che può uccidere in poche ore

Con il termine meningite intendiamo un’infiammazione delle meningi, ovvero delle


membrane che rivestono e proteggono il cervello, cervelletto e il midollo spinale. Può essere
causata da un’infezione nella maggior parte dei casi,che può essere di origine batterica
data da batteri quali: il meningococco, il pneumococco, Haemophilus influenzae di tipo
B, Listeria monocytogenes, lo streptococco beta emolitico di gruppo B ed Escherichia
coli; di origine virale, detta anche asettica, che può essere dovuta ad alcuni enterovirus e
herpes virus, al virus del morbillo, al virus della parotite, al West Nile virus, al virus
dell'AIDS, al virus della coriomeningite linfocitaria, al virus di La Crosse e al virus
dell'encefalite di St. Louis; fungina che non si manifesta tipicamente negli individui sani;
piuttosto, si verifica più spesso in quelli con un sistema immunitario compromesso. la causa
più comune di meningite fungina è il Cryptococcus neoformans , un fungo presente negli
escrementi di uccelli e pipistrelli essiccati, ma altri tipi di funghi possono essere
Histoplasma, Blastomyces e Coccidioides.
Ma può essere causata anche da fattori irritativi,, neoplasie o farmaci. Il periodo di
incubazione varia a seconda dell’agente causale e la modalità di trasmissione e perlopiù
quella aerea. Si manifesta con tre sintomi principali: febbre, cefalea e rigidità nucale
accompagnati, molto spesso, da vomito a getto, convulsioni e alterazioni dello stato di
coscienza. Può essere mortale nel 10% dei casi, invalidante e nel 20% dei casi può
determinare delle conseguenze gravissime a livello di amputazione degli arti. La terapia
della meningite varia a seconda dell’agente che la causa, la virale si risolve nell’arco di 7/10
giorni sempre trattata con la terapia antibiotica, quella batterica invece, con conseguenze
ben più gravi, che colpisce bambini, ragazzi e giovani adulti fino a 40 anni circa, con i
vaccini, che nella loro formulazione monovalente (C e B) o quadrivalente (A-C-W135-Y)
rappresentano lo strumento più efficace per proteggere dalla malattia in modo duraturo,
riducendo il rischio di un decorso severo. Spesso i sintomi della meningite sono confusi con
quelli di una banale influenza, pertanto, quando si ha il sospetto di aver contratto questo tipo
di infezione, in particolare quando compare questa rigidità del collo, è consigliabile rivolgersi
immediatamente al proprio medico.

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