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Massoneria e mito

La Massoneria ha elaborato nel corso dei secoli varie versioni “mitologiche” delle sue
radici. Per esempio, negli Antichi Doveri si afferma che, prima del Diluvio Universale,
i figli del patriarca Lamech avessero posto le basi della geometria e delle altre scienze
che, al fine di preservarne la conoscenza, incisero all’interno di due colonne
vuote, una di marmo che resistesse al fuoco e una di bronzo che resistesse all’acqua.
Dopo il Diluvio Ermete Trimegisto, indicato come pronipote di Noè, ritrovò una delle
due colonne e insegnò agli egizi i segreti in essa custoditi. E potremmo proseguire con
altre leggendarie amenità del genere. Ma sulla mitostoria della Massoneria rimando
ad un pregevole lavoro di Francesco Angioni, La Massoneria una tradizione inventata.
Ma non è questo il motivo del nostro interesse su mito e massoneria: in un certo senso
l’intera Tradizione è “Mitologia”, ma il termine mito non deve essere inteso nel senso
di non vero o non storico.
Con Alan Watts potremmo definire il Mito come un complesso di storie, alcune
indubbiamente fattuali, reali, storiche, ed altre come mere fantasie, che per varie
ragioni l’uomo considera come una dimostrazione del significato interiore
dell’universo e della vita umana.

Sebbene un gran numero di miti siano basati su eventi storici, non tutti gli eventi
storici danno origine ad un mito, ma solamente gli elementi che l’uomo, nel volgere
dei secoli ha ritenuto maggiormente significativi, e “datori di senso” alla sua vita.

La spiegazione dei Miti: secondo la scuola antropologica di Sir James Frazer (autore
del Ramo d’Oro, una immensa raccolta di miti e tradizioni), il significato dei miti va
ricercato nella spiegazione di eventi astronomici, vegetativi o sessuali, che col tempo
(e lo svilupparsi di idee filosofiche e teologiche più sofisticate), sono andate
trasformandosi da spiegazioni naives del comportamento per es. dei corpi celesti, per
passare ad indicare le forze, o la Forza che stava dietro questi fenomeni.

Per lo psicoanalista svizzero Carl Gustav Jung, l’origine dei Miti è da ricercarsi, più che
nel tentativo di spiegazione dei fatti naturali, nel sogno e nelle fantasie spontanee.
Origine del Mito è il cosiddetto “Inconscio collettivo” giacché il modo di funzionare di
una mente (o meglio di un cervello) umana è lo stesso, sotto tutti i climi ed in ogni
tempo.
E vorrei citare i lavori di Joseph Campbell, soprattutto l’Eroe dai Mille Volti, e di Ken
Wilber, che con Campbell scrisse sul Significato della Vita, il senso ultimo del Viaggio
dell’Eroe, della Crescita personale e dello Sviluppo Umano.
Ma che c’entra con la Massoneria?
La Libera Muratoria ha come scopo non l’azione politica o il controllo del mondo,
come certi mitomani complottisti affermano, ma il miglioramento della persona
attraverso una serie d’insegnamenti incentrati sulla maturazione morale ed etica degli
iniziati
Anzi la progressione all’interno dei gradi della Massoneria è legata
all’acquisizione graduale di una serie di insegnamenti esoterici (che vuol dire
riservati), una specie di Istruzioni per l’Uso, una guida di viaggio per l’Umana Odissea
cui ognuno di noi è chiamato, non al canto delle sirene dei soldi, del potere, del sesso,
etc…, ma alla scoperta di noi stessi, e scusate se è poco, del significato e del senso
della vita….
E consiglierei di leggerei un lavoro su: Dinamiche a Spirale (che riporto in forma
succinta):
Col termine Spiral Dynamics, ovvero Dinamiche a Spirale, Don Beck e Christopher
Cowan in un lavoro del 1996 descrissero un modello che permette di comprendere e
lavorare sulle dinamiche evolutive delle singole persone, dei gruppi e delle
organizzazioni fino alle grandi dinamiche sociali e politiche. Un obiettivo affascinante
che si fonda con solidità sulle basi teoriche del professor Clare W. Grave, che in un
percorso che è andato sviluppando dagli anni cinquanta fino alla sua scomparsa nel
1986, ha concepito una teoria che ha chiamato Livelli dell’Esistenza Umana, in seguito
Spiral Dynamics.
Graves riconosce nei percorsi di sviluppo delle persone e delle organizzazioni non una
visione specialistica e chiusa ma una visione che integra nella crescita della
personalità umana la dimensione BIO-logica, la dimensione PSICO-logica e la
dimensione SOCIALE. Nel superamento della convinzione che gli stadi evolutivi siano
solo quelli dell’età detta appunto evolutiva, anche l’adulto evolve e modifica il proprio
modo di pensare e la propria consapevolezza a fronte di nuove sfide e di nuove
condizioni che la vita gli pone davanti.
Graves sosteneva, e con lui Don Beck, Christopher Cowan, oltre a Ken Wilber, che “lo
sviluppo umano è un processo emergente ed oscillante, che subordina modi di
pensare più vecchi e meno complessi a sistemi più complessi, nuovi ed espansivi. I
vecchi però non scompaiono, sono ancora presenti e pronti a riattivarsi quando le
condizioni di vita li rendano modalità più efficaci di risposta all’ambiente”.
Il modello prevede una sequenza di stadi in cui la interazione tra condizioni di vita e
capacità della mente permettono al singolo e ai gruppi di acquisire nuove
consapevolezze e individuare nuovi problemi in un percorso aperto e non ancora
esplorato completamente.
A questi stadi sono stati assegnati dei colori (puramente indicativi), e corrispondono:
Stadio della Sopravvivenza, Beige: uno Stato Naturale in cui sono centrali i fabbisogni
biologici, la persona risponde con riflessi automatici e pulsioni istintive
Stadio Animistico-Tribale, Viola: ad una visione del mondo guidato da spiriti e forze
sconosciute la risposta è di aggregazione tribale, di spiritualità animistica, di
adeguamento ai rituali e alle tradizioni.
Stadio della Forza-Egocentrico rosso: ad una vita vista come una giungla in cui prevale
il più forte si contrappone una affermazione egocentrica di sé, istintiva e senza sensi
di colpa
Stadio Assolutista, Blu: ad un mondo guidato da poteri superiori che puniscono il male
e premiano il bene, c’è una risposta assolutistica alla autorità, un rispetto dell’ordine
e della stabilità.

E vorrei soffermarmi un attimo di più su questo stadio (sempre prendendo in prestito


da altri autori (Saverio Valenti in https://saveriovalenti.it/dinamiche-spirale/) cui si
rimanda per ulteriori approfondimenti.

In blu, l’individuo sacrifica, di nuovo, sé stesso per la comunità, la nazione e la famiglia.


Infatti, alcuni dei suoi valori sono la tradizione, il patriottismo, il lavoro duro, la
disciplina, il senso del dovere, l’obbedienza, il rispetto della legge, l’eredità degli
antenati e la famiglia. Blu crede nel bene e nel male, in Dio e il Diavolo, nell’esistenza
di una verità assoluta, di cui e ovviamente, ritiene di esserne l’unico al corrente: per
blu esiste una sola religione, la sua, tutte le altre sono completamente false.
Blu considera la cultura di cui fa parte la migliore e la più evoluta, perciò percepisce
un senso di superiorità rispetto a tutte le altre tradizioni del mondo. Infatti, la propria
nazione viene protetta dagli estranei perché vengono percepiti come invasori.
(Monismo culturale)

La realtà viene vista in modo semplice e razionale, divisibile in categorie molto rigide.
Di conseguenza, non c’è spazio per la critica, se critichi il modo in cui le cose
funzionano, vieni punito, incarcerato o, addirittura, ucciso.

Alcuni esempi di blu sono il mondo estremista islamico, gran parte del medio oriente,
l’Europa medievale, il KKK, la Russia di Putin, il tradizionalismo, proibire l’aborto, il
creazionismo, il servizio militare, il terrorismo religioso e la Cina comunista.

Alcuni degli argomenti che fanno infuriare blu sono i valori degli altri: l’ateismo e lo
scetticismo, l’incertezza, il multiculturalismo, la complessità e il relativismo, la libertà
di pensiero, il progressivismo, infrangere le regole, criticare lo status quo, tradire la
nazione e la scienza che mette in discussione la religione.

Blu si manifesta negativamente attraverso le ideologie, il fondamentalismo radicale,


il nazionalismo, il comunismo, la chiusura mentale, la rigidità, l’incapacità di evolvere,
l’intolleranza, la mancanza di curiosità e di pensiero critico, l’omofobia, la misoginia e
il razzismo.

(Per oltrepassare blu devi analizzare approfonditamente i tuoi valori e smettere di


giudicare gli stadi successivi, gli hippie, i liberali, gli intellettuali, il materialismo, il
successo, il relativismo, i rapporti sessuali, il misticismo e la spiritualità. Devi realizzare
che la tua cultura non è superiore alle altre, ma semplicemente diversa. Devi smettere
di rispettare ciecamente le tradizioni e accettare che tutto è in continuo cambiamento
e che perciò non esiste un punto di vista perfetto, inoltre devi diventare più scettico e
iniziare a pensare per te stesso.)

Stadio Materialista, Arancio: in una realtà che offre una Molteplicità di Risorse da
sfruttare per ottenere prosperità emerge una espressione calcolata del sé per
l’ottenimento dei propri obiettivi.
Stadio Relativista, Verde: in un Ambiente che assicura amore e finalità attraverso
l’aggregazione nasce la disponibilità a sacrificare se stessi per l’armonia e la pace del
gruppo qui e ora.

Stadio Sistemico Integrale, Giallo: un sistema caotico, in continuo cambiamento e


incertezza spinge ad una visione integrale in cui realizzare la propria indipendenza e
realizzazione grazie alla capacità di adeguarsi flessibilmente al sistema.

Stadio Olistico, Turchese: il mondo è visto come un delicato sistema di forze


contrapposte in cui la consapevolezza si fa globale e la sopravvivenza passa attraverso
una visione comunitaria

Non necessariamente una persona che è più centrata in uno stadio piuttosto che in
un altro è più intelligente o più etica, ma di fronte ad una complessità crescente delle
sfide che l’essere umano come individuo e come specie deve affrontare, c’è da
immaginare lo sviluppo verso stadi superiori, che assicurino risposte più adeguate a
contesti di vita più complessi.
Ed è in questo contesto che la Libera Muratoria può ben assolvere la sua funzione nei
confronti dell’individuo e della Società.

Giovanni M. Marischi
5/10/2021

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