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ESERCIZIARIO
ESERCIZIARIO
Analisi
Matematica
Copyright 2013 © Università Carlo Cattaneo - LIUC – C.so Matteotti, 22 - 21053 Castellanza (VA)
Data di pubblicazione: Novembre 2013 - ISBN 978-88-908806-2-9
Prefazione
5
6
CONCETTI PRIMITIVI
Iniziamo da quei
concetti matematici
detti
primitivi
proprio per evidenziare che non sono riconducibili a nozioni più elementari.
I concetti primitivi sono considerati i mattoni primari mediante i quali si definiscono tutti gli
altri concetti matematici. I più comuni concetti primitivi sono quelli di:
insieme,
numero naturale,
punto,
retta,
piano e spazio,
INSIEMI
Un insieme è una collezione di oggetti ben definiti, detti elementi, in modo che sia sempre
possibile affermare con chiarezza se un dato elemento appartenga o no all’insieme.
per elencazione,
ossia dando l’elenco dei suoi elementi, posto entro parentesi graffe, come nei seguenti esempi:
A = {2,4,6} , B = {1,2,3,5,7,11} ,
C = {a, e, i, o, u} , D = {100,101,102,103,...} ,
7
oppure mediante proprietà caratteristica,
vale a dire precisando alcune proprietà che distinguono in modo inequivocabile i suoi elementi.
Allora gli insiemi degli esempi precedenti, definiti in questo secondo modo, diventano:
A = {insieme dei numeri pari da 2 a 6},
B = {insieme dei numeri primi da 1 a 11} ,
C = {insieme delle vocali della lingua italiana},
D = {insieme dei numeri naturali ≥ 100},
Insieme vuoto = {insieme privo di elementi},
N = {insieme dei numeri naturali},
Z = {insieme dei numeri interi}.
DIAGRAMMI DI EULERO-VENN
∈”
Simbolo di Peano “∈
∈” si legge “appartiene ”,
“∈ ∉” si legge “non appartiene ”.
“∉
8
Altri simboli:
Simbolo Significato
∀ " per ogni"
∧ “AND (e contemporaneamente)”
-congiunzione tra proposizioni-
∨ “OR (oppure)”
-disgiunzione tra proposizioni-
L’implicazione ″ p ⇒ q ″
La doppia implicazione ″ p ⇔ q ″
si legge anche:
9
INCLUSIONE
⊂B
A è un sottoinsieme proprio di B, A⊂
∀x : x ∈A ⇒ x ∈B) ∧ (∃
(∀ ∃x : x∈
∈B ∧ x∉
∉A)
riflessiva : A ⊆ A ,
antisimmetrica : A ⊆ B ∧ B ⊆ A ⇒ A = B ,
transitiva : A ⊆ B ∧ B ⊆ C ⇒ A ⊆ C .
10
UNIONE:
è l’insieme degli elementi che appartengono ad A o a B,
A ∪ B = {x: x∈
∈A ∨ x∈
∈B}
},
A B
INTERSEZIONE:
A ∩ B = {x: x∈
∈A ∧ x∈
∈B}
},
A ∩ B
11
DIFFERENZA:
la differenza tra A e B è un insieme indicato con A|B , costituito dagli elementi di A che
non appartengono a B .
A|B
B
Se, come accade spesso l’insieme rispetto al quale si riferiscono tutte le operazioni è
l’insieme U , denominato insieme universo , allora l’operazione differenza tra U ed A è
detta :
COMPLEMENTAZIONE
e si indica con: CU A = U | A .
se possono essere messi in corrispondenza biunivoca tra loro ,ossia se esiste una legge che
associa ad ogni elemento di A uno ed un solo elemento di B, e viceversa.
12
NUMERI NATURALI
∀m, n ∈ N : m + n∈ N, m⋅ n∈ N .
PROPRIETA’ :
1) Esistono in N due elementi, 0 e 1, che sono elementi neutri per l’addizione e per la
moltiplicazione rispettivamente, cioè:
∀m ∈ N : m + 0 = 0 + m = m; m ⋅1 = 1 ⋅ m = m .
∀m, n ∈ N : m ⋅ n = 0 ⇒ m = 0 o n = 0 .
3) In N vale la relazione d’ordine, nel senso che per ogni coppia di numeri naturali m ed n vale
una ed una sola delle seguenti alternative:
m = n; m < n; m>n .
4)Ad ogni numero naturale n , corrisponde un altro, unico e ≠ n che è definito il successivo di n
e indicato con n + 1 .
13
NUMERI INTERI RELATIVI
In Z la differenza di due numeri relativi è sempre un intero relativo; ciò è dovuto al fatto che:
∀b ∈ Z ∃ x ∈ Z : b + x = 0 ;
il numero x si definisce opposto di b e si scrive:
x=−b.
Definizione:
si dice valore assoluto del numero relativo a , in simboloa,
il numero non negativo così definito:
a se a ≥ 0
a =
− a se a < 0 .
Esempio:
+ 5 = +5 = 5; − 5 = −(− 5) = +5 = 5; 0 = 0 .
NUMERI RAZIONALI
m
Q: = ± con m, n ∈ N n ≠ 0 .
n
N ⊂Z ⊂Q .
Se m, n, p, q,∈ N (n ≠ 0, q ≠ 0) si ha :
m p
= ⇔ m⋅q = p⋅n
n q
( pertanto un numero razionale è rappresentato da infinite frazioni).
0 n
In particolare si pone =0 , =1 .
n n
m p
Si ha inoltre < ⇔ m⋅q < p⋅n .
n q
Nell’insieme Q dei numeri razionali è sempre possibile la divisione se il divisore è diverso da
zero, ossia:
∀a ∈ Q con a ≠ 0 ∃ x ∈ Q : a ⋅ x = 1;
il numero x si dice inverso di a e si scrive
1
x = = a −1 .
a
14
PROPRIETA' DI DENSITA' :
0 1 d
Teorema.
Il numero d, misura della diagonale del quadrato di lato 1, tale che d 2 = 2 , non è razionale.
Dimostrazione:
per assurdo supponiamo che d , tale che d 2 = 2 , sia razionale;
m
sia, quindi, d = con m ed n primi tra loro ,
n
m2
d2 = = 2 ⇒ m 2 = 2n 2 , dunque m2 è pari e perciò m è pari ;
2
n
m = 2 k (k intero ) ⇒ m 2 = 4k 2 ⇒ 4k 2 = 2 n 2 ⇒ n 2 = 2k 2 ⇒ n 2 è pari e perciò anche n è pari.
I due interi m ed n sono allora entrambi pari , in contraddizione con l’ipotesi che siano primi tra
loro.
15
Definizione:
R = Q ∪ (R−Q) ,
Q ∩ (R−Q) = O/ .
3 = 1.7320508........
π = 3.14159265358979323.......
(rapporto tra la circonferenza ed il diametro)
e = 2.7182818284.......
base dei logaritmi " detta base naturale,
1
n
limite della successione an = 1 +
n
φ = 1.6180339887.........
(rapporto aureo)
16
Valore assoluto
x se x ≥ 0
x = , x ≥ 0 ∀x, x =0⇔ x =0,
− x se x < 0
dalla definizione di valore assoluto segue che:
∀x, y ∈ R
x⋅ y = x ⋅ y
x+ y ≤ x + y ( disuguaglianza triangolare)
PROPRIETA' D'ORDINE :
1) ∀ x, y, z ∈ R
x≤y ⇔ x+z≤y+z.
2) ∀ a > 0 , con a ∈ R,
CONSEGUENZE :
a) ∀ a < 0 , con a ∈ R ,
x≤y ⇔ a⋅x≥a⋅y;
1 1
b) 0 < x ≤ y ⇒ ≥ >0 ;
x y
c) 0 < x ≤ y ⇒ 0 < x 2 ≤ y 2 ;
d) x < y e u < v ⇒ x + u < y + v .
17
R ampliato =R*
L’insieme dei numeri reali R, con l’aggiunta dei due elementi (punti):
{+ ∞} e {− ∞} ,
18
INTERVALLI
Definizione.
Dati due numeri reali a, b, si chiama intervallo di estremi a e b uno dei seguenti insiemi:
[a, b] , insieme dei numeri reali x : a ≤ x ≤ b
[a, b ) , insieme dei numeri reali x : a ≤ x < b
(a, b] , insieme dei numeri reali x : a < x ≤ b
(a, b ) , insieme dei numeri reali x : a < x < b
Gli intervalli sopra definiti sono insiemi limitati.
Si chiamano intervalli illimitati ,ad esempio, le semirette:
(− ∞, b ) , insieme dei numeri reali x : x < b
[a,+∞ ) , insieme dei numeri reali x : x ≥ a
oppure l’intera retta (− ∞,+∞) .
19
Insieme limitato superiormente
Un insieme A si dice limitato superiormente
se esiste un numero reale k tale che: ∀ a ∈ A risulti a ≤ k . In simboli:
∃ k : ∀a ∈ A a ≤ k .
∃ h : ∀a ∈ A a ≥ h .
Insieme limitato
Un insieme A si dice limitato se risulta esserlo sia inferiormente che superiormente.
20
Il simbolo di sommatoria : ∑
Esempio
Assegnato l’insieme:
8
0 + 2 + 4 + 6 + 8 + 10 + 12 + 14 + 16 = ∑ 2n .
n =0
8
• ∑ 2n
n =0
si legge: “ somma per n da 0 a 8 di 2n”
In generale si scrive:
k
a0 + a1 + a2 + a3 + ..... + ak = ∑a
n =0
n .
21
Casi particolari
∑a
n =1
n = a1 .
∑ 3n = 3
1 1
Esempio: .
n =1
n =1
5
Esempio: ∑ 4 = 4 ⋅ 5 = 20 .
n =1
+ 1 se k è pari
(− 1)k = .
− 1 se k è dispari
Esempi:
18
∑ (− 1)
1 1 1 1 1
3.1 − 1 + − + + ⋅⋅⋅⋅⋅ + = k
.
2 3 4 18 k
k =1
18
∑ (− 1)
1 1 1 1 k +1 1
3.2 1 − + − + ⋅⋅⋅⋅⋅ − = .
2 3 4 18 k
k =1
22
Proprieta’ del simbolo di sommatoria
1) La lettera con cui si denota l' indice può essere sostituita con una qualsiasi altra lettera :
k k
∑
n =1
an = ∑a .
i =1
i
2) Prodotto per una costante : ogni costante moltiplicativa può essere " portata da dentro a fuori"
dal simbolo di sommatoria e viceversa :
k k
∑ (c ⋅ a
n =1
n ) = c ⋅∑ a n
n =1
4 4
Esempio : ∑3⋅ n
n =1
3
= 3⋅ ∑n
n =1
3
.
∑ (an ± bn ) = ∑ a n ± ∑ bn
n =1 n =1 n =1
.
5 5 5
2 1 1
Esempio : ∑ n + =
n =1 n ∑
n =1
n2 + ∑n .n =1
∑ n =1
an + ∑
n = h +1
an = ∑a
n =1
n .
9 15 15
Esempio : ∑
n =1
en + ∑
n =10
en = ∑e
n =1
n
.
5) Traslazione di indici :
h h+ m
∑
n =1
an = ∑a
n =1+ m
n−m .
4 7
Esempio : ∑ n =1
2 n +3 = ∑2
n=4
n
.
23
6) Prodotto di sommatorie :
n m n m
ak ⋅
∑
bi =
k =1 i =1 k =1 i =1
∑
a k bi : ∑∑
nella sommatoria doppia scritta, i cui termini dipendono uno dall' indice k e l' altro dall' indice
i , prima si calcola la sommatoria interna tenendo fisso k e facendo variare i , poi si calcola la
sommatoria esterna facendo variare k .
3 2
1
3 2 3
3 1 1
∑ ∑ ∑∑ k 31
∑k 1 + = (1 + 8 + 27 ) 1 + = 36 ⋅ = 54.
3
Esempio : k3 = =
i i 2 2 2
k =1 i =1 k =1 i =1 k =1
2 S = [1 + 2 + 3 + ⋅ ⋅ ⋅ + (n − 1) + n ] + [n + (n − 1) + (n − 2 ) + ⋅ ⋅ ⋅ + 2 + 1],
ed, utilizzando opportunamente la proprietà associativa, si ha :
2 S = (1 + n ) + (2 + n − 1) + (3 + n − 2 ) + ⋅ ⋅ ⋅ + (n − 1 + 2 ) + (n + 1) = (n + 1) ⋅ n , da cui si ottiene
n (n + 1)
S= e così si può concludere che :
2
n
n (n + 1)
∑k = 2 .
k =1
99
99 ⋅ 100
Esempio: ∑k =
k =1
2
= 99 ⋅ 50 = 4950 .
24
2) Somma dei termini di una progressione geometrica di ragione q :
∑q
k =0
k
= 1 + q + q 2 + q 3 + ⋅ ⋅ ⋅ ⋅ +q n ,
n
per q = 1, si ha: ∑q
k =0
k
= 11
+41 +412
+4⋅ ⋅ ⋅4
⋅3
+1 = n + 1 ;
( n +1) volte
1 − q n+1
n
per q ≠ 1, si ha: ∑
k =0
qk =
1− q
.
Dimostrazione:
n
Dall’uguaglianza ∑q
k =0
k
= 1 + q + q 2 + q 3 + ⋅ ⋅ ⋅ ⋅ + q n , moltiplicandone entrambi i membri
per q, si ha:
n
q⋅ ∑q
k =0
k
= q + q 2 + q 3 + ⋅ ⋅ ⋅ ⋅ + q n + q n+1 ,
sottraendo, poi, rispettivamente i primi ed i secondi membri delle due uguaglianze, si ottiene:
n
(1 − q )∑ q k = 1 − q n+1 ,
k =0
1 − q n+1
n
da cui si ricava la formula: ∑
k =0
qk =
1− q
.
1 − (1 3)9 3
[ ]
8 k
1
Esempio:
k =0
=
3
∑
1−1 3
= 1 − (1 3)9
2
.
25
3) Somma dei quadrati dei primi n numeri:
n (n + 1)(2n + 1)
n
∑k
k =1
2
=
6
.
9
9 ⋅ 10 ⋅ 19
Esempio: ∑k
k =1
2
=
6
= 3 ⋅ 5 ⋅ 19 = 285 .
26
Esercizi
Testi
1. Si determini il valore dell’espressione:
2 k 2
1
∑
k =0
− ⋅
3
k =0
4 . ∑
2. Si determini il valore dell’espressione:
10
∑ (3i − 2) .
i =1
∑ 15 ⋅ 2
1
−n
.
n =0
6. Si determini, per quale valore del parametro reale k, si verifica la seguente uguaglianza:
4
∑n
k 5
= .
n=2
2
−2 7
∑2
k =3
−3−k
.
27
Soluzioni
2 k 2
1 1 1
∑ ∑
7 28
1. − ⋅ 4 = 1 − + ⋅ (3 ⋅ 4) = ⋅ 12 = .
k =0
3
k =0
3 9 9 3
10 10 10
10 ⋅ 11
2. ∑ (3i − 2) = 3∑ i − ∑ 2 = 3 ⋅
i =1 i =1 i =1
2
− 2 ⋅ 10 = 165 − 20 = 145.
4
2k + 1
∑ log k + 3 = log 3 + log 4 + log1 + log 6 + log 7 = log 3 ⋅ 4 ⋅ 6 ⋅ 7 = log 8
1 3 7 9 1 3 7 9 3
3. .
k =0
2 2 2
4 ⋅ 3 n − 32n 1 1
∑ ∑ 3 −∑ 1
1 52 25
4. = 4 = 41 + + − 3 = −3= .
n =0
9n n =0
n
n =0
3 9 9 9
6 6
1 1 − 2 7 127
∑ 15 ⋅ 2 ∑
1 1
5.
−n
= 2n = ⋅ = .
15 15 1 − 2 15
n =0 n =0
4
1 1 1 5
∑n
k 5 5 5
6. = ⇒ k + + = ⇒ k ⋅ = ⇒ k = 1 .
n=2
2
−2 7 2 7 14 7 7 7
100
∑ k − k + 1 = 1 + − 2 + 2 + − 3 + 3 + ⋅ ⋅ ⋅ + − 100 + 100 − 101 = 1 − 101 = 101 .
1 1 1 1 1 1 1 1 1 1 100
7.
k =1
6
1
8 5 5 k 1−
1 2 = 2 ⋅ 1 − 1 = 63 .
8. ∑2
k =3
−3− k
= ∑2
k =0
−k
= ∑
k =0
=
2
1−
1
64 32
2
28
Fattoriale di n
Definizione
il prodotto dei primi n interi positivi e si indica con n! (si legge “n fattoriale “) ,
n! = 1 ⋅ 2 ⋅ 3 ⋅ ........ ⋅ (n − 1) ⋅ n .
Il numero n! cresce molto rapidamente al crescere di n , come si può vedere calcolandone alcuni
valori:
3! = 1⋅2⋅3 = 6 ,
7! = 1⋅2⋅3⋅….⋅7 = 5040 ,
10! = 1⋅2⋅3⋅…..⋅10 =3628800 .
Per definizione 0! =1.
Proprietà
1) n! = n⋅ (n − 1)! .
12! 100!
Esempi: = 12 ⋅ 11 ⋅ 10 = 1320 ; = 100 ⋅ 99 = 9900 .
9! 98!
29
Una parentesi: i numeri primi
Un numero naturale è detto primo se è divisibile soltanto per se stesso e per l’unità. Si dimostra
che ogni numero naturale può essere scritto come prodotto di soli numeri primi. Se si pensa ai
numeri naturali come ad un analogo aritmetico delle molecole chimiche, tenute insieme dal
legame della moltiplicazione, in tale analogia, i numeri primi svolgono il ruolo degli atomi.
Teorema
L’insieme dei numeri primi è illimitato superiormente, ossia esistono infiniti numeri
primi.
La dimostrazione, che è qui riportata, risale ad EUCLIDE, vissuto circa 2300 anni addietro.
EUCLIDE così ragionò:
Q = (1 ⋅ 2 ⋅ 3 ⋅ ….. ⋅ P ) + 1 ,
Q > P ed, inoltre, è evidente che esso non è esattamente divisibile per nessun intero da 2 a P,
- Q non è primo ed allora deve essere esattamente divisibile per qualche primo maggiore di P;
In conclusione:
Ciò significa che l’ipotesi di numero primo più grande di tutti non è considerabile.
30
Coefficienti binomiali
Definizione
Si definisce coefficiente binomiale l’espressione :
n n!
cn,k = = 0≤k ≤n .
k k! (n − k )!
0 n n
Per definizione = 1. Inoltre : = = 1.
0 0 n
n n (n − 1)(n − 2 ).........(n − k + 1)
Per la proprietà del fattoriale, si può scrivere anche : = ,
k k!
6 6 ⋅ 5 30
espressione che è utile per il calcolo dei coefficienti; ad esempio : = = = 15 .
2 2! 2
Proprietà
n n − 1 n − 1
2) = + , ad esempio :
k k − 1 k
31
Potenza del binomio
n n
n
(a + b ) n
= ∑c
k =0
n ,k a b k n−k
= ∑ k a
k =0
k
b n−k =
n n
n k n−k
(a − b ) n
= ∑ (− 1)
k =0
n k
c n,k a b n−k
= ∑ (− 1)
k =0
n
a b
k
.
n − 1
1. Si risolva l’equazione: = 5(n − 2 ) , (n > 3) .
2
n − 1
= 5(n − 2 ) ⇔
(n − 1)(n − 2) = 5(n − 2) ⇒ n − 1 = 10 ⇒ n = 11.
2 2
x x
2. Si risolva l’equazione: 2 = 3 , ( x > 3) .
2 3
x x x( x − 1)( x − 2 ) x−2
2 = 3 ⇒ x( x − 1) = ⇒ 1= ⇒ x=4 .
2 3 2 2
32
10
1 5
3. Nello sviluppo del binomio: x 3 + y , si calcoli il coefficiente del termine in x 24 y10 .
4
10
3 1 5
x + y =
4
( ) (x ) (y ) ∑
10 k 10 k 10 k
10 3 10 − k 1 5 10 1 3 10 − k 10 1
=∑ x
k =0
k
y = ∑
4 k = 0 k 4
5 k
= x 30 − 3k y 5k ,
k 4
k =0
30 − 3k = 24
x 30 − 3k y 5k = x 24 y10 ⇒ ⇒ k = 2,
5k = 10
2
10 1 10 ⋅ 9 1 45
pertanto, il coefficiente del termine in x 24 10
y è = ⋅ = .
2 4 2 16 16
7
1
4. Nello sviluppo del binomio: x + , si calcoli il coefficiente del termine in x 2 x .
3 x
7
1
x + =
3 x
7−k 3k − 7
7 1 7 −k k 7 1 7 − k
( x)
7 7 7
7 k 1
∑ ∑ ∑
−7 + k
= x = x = x 2 ,
k 3 x k 3 k 3
k =0 k =0 k =0
3k − 7 3k − 7 5
3k − 7 5
x 2 = x2 x ⇔ x 2 = x2 ⇔ = ⇒ 3k = 12 ⇒ k = 4 ,
2 2
3
7 1 7 ⋅ 6 ⋅ 5 1 35
pertanto, il coefficiente del termine in x 2
x è = ⋅ = .
4 3 6 27 27
33
RETTA
CIRCONFERENZA
( x − x0 ) 2
+ ( y − y0 ) = r
2 2
: circonferenza di raggio r e centro ( x0 , y 0 ) ;
x 2 + y 2 = r 2 : circonferenza di raggio r e centro l' origine;
x 2 + y 2 + ax + by + c = 0 : equazione di una circonferenza generica in R 2 ,
il centro ed il raggio sono legati ai parametri a, b, c, dalle relazioni :
a
x0 = −
2
b
y0 = −
2
a2 b2 a2 b2
r = + −c , + −c >0 .
4 4 4 4
ELLISSE
2 2
x y
2
+ 2 = 1 : equazione dell' ellisse, riferita al centro, con semiassi a e b.
a b
PARABOLA
y = ax (a ≠ 0 ) : parabola col vertice nell' origine ed asse di simmetria x = 0 ;
2
b − b 2 + 4ac
y = ax 2 + bx + c : parabola col vertice nel punto xv = − , y v =
2a 4a
b
ed asse di simmetria di equazione x = − .
2a
IPERBOLE
k
y = : iperbole equilatera avente per asintoti gli assi cartesiani.
x
34
SISTEMI DI DUE EQUAZIONI IN DUE INCOGNITE E RELATIVE SOLUZIONI
x 2 + y 2 − 2 y − 3 = 0
(
)
,
y + x 2 ( x + 4) = 0
x 2 + y 2 − 2 y − 3 = 0 x 2 + ( y − 1)2 = 4 x 2 + ( y − 1)2 = 4
⇒ ∪
(
)
y + x 2 ( x + 4) = 0 y = − x 2 x = −4
x = −4
A B
5
A
2
B
−1 B
35
3. Si determini quante soluzioni ammette il sistema :
x 2 + y 2 − 2 y = 0
( x − 2 )( y − x − 1) = 0 .
x 2 + y 2 − 2 y = 0 x 2 + y 2 − 2 y = 0 x 2 + y 2 − 2 y = 0
⇔ ∨ ⇒
( x − 2 )( y − x − 1) = 0 x = 2 y = x + 1
2 ∆ 2 2
y − 2y + 4 = 0 = −3 < 0 2 x − 1 = 0 ⇒ x = ±
⇒ 4 : non si hanno soluzioni ∨ 2 ⇒
x = 2 y = x +1
2 − 2 +2 2 2 +2
⇒ il sistema ammette due soluzioni: A − , , B
2 , 2 .
2 2
1
A 2
4. Si risolva, con metodo algebrico, il seguente sistema, specificando il numero delle soluzioni:
x2 y2
+ =1
4 9
2
( )
y − 1 ( x − 3) = 0 .
x2 y2 x2 y2 x2 y2
+ =1 + =1 + =1
4 9 ⇔ 4 9 ∨ 4 9 ,
( )
y 2 − 1 ( x − 3) = 0 y = ±1
x = 3
9 x 2 = 32 4
4 y 2 = −45
x = ± 2
⇒ 3 , ⇒ non esistono soluzioni reali;
y = ±1 y = ±1 x = 3
in conclusione, il sistema ammette quattro soluzioni:
4 4 4 4
A − 2 , − 1 , B 2 , − 1, C − 2 , 1, D 2 , 1 .
3 3 3 3
36
POTENZA CON BASE REALE ED ESPONENTE NATURALE
La definizione di potenza ennesima di un numero reale a è data ponendo, ∀ a ∈ R:
a0 = 1 (a ≠ 0)
a =a
1
a n = a1
4⋅ a2⋅ 4
⋅3
⋅a (∀n ∈ N e n ≥ 2)
n volte
a ed n sono, rispettivamente, base ed esponente della potenza.
Il simbolo 0 0 è privo di significato.
Si possono dimostrare le seguenti proprietà:
∀a, b ∈ R e ∀m, n ∈ N
1. a n ⋅ a m = a n + m , 2. a n : a m = a n −m ( se n ≥ m ) ,
( ) m
3. a n = a n ⋅ m , 4. a n ⋅ b n = (a ⋅ b )n , 5. a n : b n = (a : b )n .
Se a ≠ 0, si attribuisce significato anche alla potenza, con esponente intero negativo, ponendo:
1
a −n = n
a
da cui a n ⋅ a − n = 1 , quindi, a n è l' inverso di a − n .
RADICI ARITMETICHE
x=na ⇔ xn = a .
Si pone, inoltre, n
0 =0 .
Per definizione (n a )n = a . Per n = 2, si scrive semplicemente a .
n
Con n pari si ha: ∀a ∈ R an = a .
Per le radici aritmetiche valgono le seguenti proprietà:
1) n
a m = nr a mr ; 2) n a n b = n a ⋅ b n
a :n b = n a:b ;
3) ( a)
n m
= n a m ; 4) m n a = m⋅n a ; 5) a < b ⇒ n
a <n b.
La potenza, con base reale ed esponente razionale, si definisce soltanto se la base a è reale
positiva.
∀a ∈ R + e ∀n, m ∈ N con n ≠ 0
1 m
si pone = a , an = n am .
n
an
Per le potenze, con base reale positiva ed esponente razionale, continuano a valere le proprietà delle
potenze già elencate per le potenze ad esponente intero.
37
EQUAZIONI IRRAZIONALI
Le equazioni irrazionali sono equazioni nelle quali compaiono radicali contenenti l’incognita;
per risolverle occorre “liberarle dai radicali” e per far questo si applica il principio di equivalenza:
Pertanto , ottenute le soluzioni delle equazioni irrazionali, o si esegue la”verifica delle soluzioni”,
nelle equazioni di partenza, o si confrontano le soluzioni con le condizioni di realtà dei radicali.
DISEQUAZIONI IRRAZIONALI
2 n +1 A( x ) ≤ B( x ) ⇔ A( x ) ≤ B 2 n +1 ( x ) ,
(2 n+1 A( x ) ≥ B( x ) ⇔ A( x ) ≥ B 2n +1 (x ) ) ;
A( x ) ≥ 0
a) A( x ) < B( x ) ⇔ B( x ) > 0 ;
A( x ) < B (x )
2
B(x ) ≤ 0 B ( x ) > 0
b) A( x ) > B( x ) ⇔ ∪
A( x ) ≥ 0 A( x ) > B 2 ( x ) .
38
EQUAZIONI CON VALORE ASSOLUTO
A( x ) = k , A( x ) = B( x ) , ecc.
A( x ) se A( x ) ≥ 0
A( x ) = si ha che : A( x ) ≥ 0 ∀x per cui ha significato A( x ) ;
− A( x ) se A( x ) < 0
pertanto, l'equazione A( x ) = k , k ∈ R
è impossibile se k < 0,
è equivalente ad A( x ) = ± k se k ≥ 0 .
1. A( x ) ≥ k
la disequazione è verificata ∀x , se k ≤ 0,
la disequazione è equivalente ad A(x ) ≤ −k oppure ad A( x ) ≥ k , se k > 0.
2. A( x ) ≤ k
la disequazione è impossibile, se k < 0,
la disequazione è equivalente a − k ≤ A( x ) ≤ k , se k ≥ 0.
39
EQUAZIONI ESPONENZIALI
ax = a y ⇔ x = y
a x > 0 ∀x ∈ R e ∀a > 0 .
log c b 1
4. log a b = c ≠1 ; se b = c log a b = ;
log c a log a
b
5. log a b = log a c ⇔ b = c .
PROPRIETA':
CONSEGUENZE:
40
EQUAZIONI, DISEQUAZIONI E SISTEMI DI DISEQUAZIONI CON SOLUZIONI
Esercizi svolti
1. Si risolva l’equazione: x 3 + 27 + x 2 − 9 = 0 ,
x 3 + 27 = 0 x = −3
x + 27 + x − 9 = 0
3 2
⇔ 2 ⇒ ⇒ x = −3 è soluzione dell' equazione.
x − 9 = 0 x = ±3
x 2 + 3x ≥ 0 x ≤ −3 ∪ x ≥ 0
x + 3x < 2 ⇒
2
⇒ ⇒
x 2 + 3x − 4 < 0 − 4 < x < 1
pertanto, la disequazione è soddisfatta: ∀x : −4 < x ≤ −3 ∪ 0 ≤ x < 1 .
3 − log x
3. Si risolva la disequazione: ≤0 ,
log x + 1
x > 0 x > 0
N ≥ 0 ⇒ 3 − log x ≥ 0 ⇒ ⇒ ⇒ ∀x : 0 < x ≤ e 3 ,
log x ≤ 3 x ≤ e 3
x > 0
x > 0 1
D > 0 ⇒ log x + 1 ≥ 0 ⇒ ⇒ 1⇒x> ,
log x > −1 x > e
e
0 e3
1/e
− + −
[
la disequazione, quindi, è soddisfatta ∀x : x ∈ (0,1 e ) ∪ x ∈ e 2 ,+∞ . )
( ) (
4. Si risolva la disequazione: log 2 − e x ≤ log 1 + e x , )
2 − e x > 0 e x < 2 x < log 2
la disequazione è equivalente al sistema: ⇒ x ⇒ ,
2 − e x ≤ 1 + e x 2e ≥ 1 x ≥ − log 2
41
x−6 > 0
5. Si risolva il sistema di disequazioni: 4 + e x ,
x >1
e − 3
x−6 > 0 x ≠ 6
x ≠ 6
4 + ex ⇒ 7 ⇒ ,
x >1 x >0 x > log 3
e − 3 e − 3
pertanto, il sistema è soddisfatto ∀x : log 3 < x < 6 ∪ x > 6 .
4 − x + x 2 + 2 > 0
6. Si risolva il sistema di disequazioni: ,
x − 3 ≥ −2
3
4 − x + x 2 + 2 > 0 x ≤ 4 x ≤ 4
⇒ ⇒ ,
3 x − 3 ≥ −2 x − 3 ≥ −8 x ≥ −5
(
)
e x − 3 e 4 ⋅ e 2 x + 3 ≤ 0 4
e x ≤ e 3
⇒ ⇒
x ≤
4
3 ,
log(2 − x ) < 0 1 < x < 2 1 < x < 2
4
quindi, il sistema è soddisfatto ∀x : 1 < x ≤ .
3
log( x − 2 ) < 0
8. Si risolva il sistema di disequazioni: 2 x 2 − 5 x > −2 ,
sin x + 1 ≥ 0
42
log( x − 1) − log(− x + 2 ) ≤ 0
9. Si risolva il sistema di disequazioni: ,
x 2 + 9 ≤ x + 2
x − 1 > 0 x > 1
log( x − 1) − log(− x + 2 ) ≤ 0 ⇒ − x + 2 > 0
3
⇒ x < 2 ⇒ ∀x :1 < x ≤ ,
x −1 ≤ −x + 2 2
3
x ≤
2
x + 2 > 0 x > −2
5
x +9 ≤ x+2
2
⇒ 2 ⇒ 5 ⇒ x ≥ ; pertanto:
x + 9 ≤ (x + 2) x ≥ 4
2
4
3
log( x − 1) − log(− x + 2 ) ≤ 0 1 < x ≤ 2 5 3
2 ⇒ , quindi, il sistema è soddisfatto ∀ x : ≤ x ≤ .
x + 9 ≤ x + 2 x ≥ 5 4 2
4
e 2 x+ 2 ≤ e x 2 −3 x
10. Si risolva il sistema di disequazioni: ,
9 − x 2 > −2
e 2 x+ 2 ≤ e x2 −3 x 2 x + 2 ≤ x 2 − 3 x x 2 − x − 2 ≥ 0 x ≤ −1 ∨ x ≥ 2
⇒ ⇒ ⇒ ,
9 − x 2 > −2 9 − x 2 > 0 − 3 < x < 3 − 3 < x < 3
43
Misura di un angolo in radianti
l = lunghezza dell’arco AB
r = raggio della circonferenza
x =l se r = 1
α x
= .
360° 2π
44
Circonferenza trigonometrica
Centro in O, raggio 1
P = (cos x, sin x)
sin2 x + cos2 x = 1
sin x
tan x = cos x ≠ 0 .
cos x
Nel Io quadrante:
sin x = PQ
cos x = OQ
PQ TA
tan x = = = TA OA = 1
OQ OA
In generale:
sin x = ordinata di P
cos x = ascissa di P
tang x = ordinata “con segno” di T
45
Angoli notevoli
46
Grafici di sin x, cos x e tan x
y = sin x
y = cos x
y = tan x
47
48
y = sin x y = cos x y = tan x
Dominio
(− ∞, + ∞) (− ∞, + ∞) x ≠ π/2 + kπ
Insieme delle
immagini
[−1, 1] [−1, 1] (− ∞, + ∞)
Simmetrie
dispari pari dispari
Periodicità
2π 2π π
π
cos x = sin (x + )
2
π
(traslazione orizzontale verso sinistra di ).
2
49
Alcune formule trigonometriche
Formule di bisezione
x 1 − cos x
sin2 =
2 2
x 1 + cos x
cos2 = .
2 2
Formule parametriche
2t x
sin x = (con t = tan ∧ x ≠π+2kπ)
1+ t 2 2
1− t2
cos x = .
1+ t 2
50
NUMERI COMPLESSI
i2 = −1.
Im
a + ib
0 1 a Re
51
Forma algebrica di un numero complesso
La scrittura
z = a + ib ,
(a + bi ) + (c + di ) = (a + c ) + (b + d ) i ,
(a + bi ) − (c + di ) = (a − c ) + (b − d ) i .
Prodotto di due numeri complessi
Il prodotto di due numeri complessi è definito in modo che le relative proprietà commutativa e
distributiva rimangano valide:
(a + bi ) ⋅ (c + di ) = a ⋅ (c + di ) + b i ⋅ (c + di ) = ac + adi + bci + bdi 2 ,
ed essendo : i 2 = −1, si ha :
(a + bi ) ⋅ (c + di ) = (ac − bd ) + (ad + bc ) i .
Modulo del numero complesso
Si chiama modulo del numero complesso a + ib la sua distanza dall’origine.
Si usa la notazione:
z = a + ib = a 2 + b 2 .
52
Proprietà
• z e z hanno la stessa parte reale e la parte immaginaria opposta ;
• z + z = 2a = 2 Re ( z ) , z − z = 2ib = 2i Im( z ) ;
•z = z ;
• z ≥0 e z = 0 ⇔ z = 0;
2 2
• z2 = z , z⋅z = z .
z = a + ib
b
z
θ = arg(z)
a O
a b
ρ = a2 + b2 , cos θ = , sin θ = .
a +b
2 2
a +b
2 2
53
TEOREMI DI DE MOIVRE
Assegnati:
z1 = ρ1 (cosθ1 + i sin θ1 ) , z 2 = ρ 2 (cosθ 2 + i sin θ 2 ) ,
si ha:
quindi, il prodotto di due numeri complessi è un numero complesso che ha per modulo il prodotto
dei moduli e per argomento la somma degli argomenti.
Si osserva che, come caso particolare del prodotto, si ha la formula di De Moivre per la potenza:
Assegnati:
z1 = ρ1 (cosθ1 + i sin θ1 ) , z 2 = ρ 2 (cosθ 2 + i sin θ 2 ) ,
si ha:
ρ (cos θ1 + i sin θ1 ) ρ
= 1 [cos(θ1 − θ 2 ) + i sin(θ1 − θ 2 )] ,
z1
= 1
z 2 ρ 2 (cos θ 2 + i sin θ 2 ) ρ2
quindi, il quoziente di due numeri complessi è un numero complesso che ha per modulo il
quoziente dei moduli e per argomento la differenza degli argomenti.
54
RADICI n-ESIME
Definizione
Dato un numero complesso ω , si dice che z è una radice n-esima (complessa) di ω se risulta:
zn = ω .
Teorema
posto
ω = r (cosϕ + i sin ϕ )
e
z k = ρ k (cos θ k + i sin θ k ) ,
si ha:
ρk = n r ,
ϕ 2kπ
θk = + ,
n n
k = 0,1,......., n − 1 .
Sia ω ∈ C, ω ≠ 0 .
Esistono 2 radici n-esime complesse di ω;
posto
ω = r (cosϕ + i sin ϕ )
e
z k = ρ k (cos θ k + i sin θ k ) ,
si ha:
ρk = r ,
ϕ
θ k = + kπ ,
2
k = 0,1 .
Pertanto si individuano:
ϕ ϕ
z 0 = r cos + i sin ,
2 2
ϕ ϕ
z1 = r cos + π + i sin + π = − z 0 .
2 2
55
EQUAZIONI DI SECONDO GRADO
az 2 + bz + c = 0
− b + b 2 − 4ac
z= ,
2a
Osservazione: si può omettere il segno ± davanti alla radice, poiché il simbolo nel
campo complesso denota due numeri, uno opposto dell’altro.
Dal teorema sulle radici n-esime si deduce che nel campo complesso C l’equazione:
zn + a = 0 (a ∈ C),
ammette esattamente n radici.
a0 + a1 z + ..... + a n z n = 0 (an ≠ 0) ,
con coefficienti complessi qualsiasi, ammette precisamente n radici in C , se ognuna di esse viene
contata con la sua molteplicità *.
* Definizione di molteplicità
P( z ) = ( z − z0 )k ⋅ Q(z ) ,
56
FORMULA di EULERO
e iy = cos y + i sin y , y ∈ R .
z = ρ (cos θ + i sin θ ) = ρ e iθ
( e θ = cosθ + i sin θ ) .
i
3. e iπ = cos π + i sin π = −1 .
π π 1
5. e −1+i π / 2 = e −1e i π / 2 = e −1 cos + i sin = (0 + i (1)) = .
i
2 2 e e
57
ESERCIZI SUI NUMERI COMPLESSI
TESTI
1
4. Assegnato α = 3 − , si calcoli z = α 3 . Si determinino, poi, tutte le radici terze di z .
i
5. Si calcolino le radici terze di z = 27i .
6. Si determini e si disegni, sul piano di Gauss, l’insieme dei numeri complessi che soddisfano
2
l’equazione: 3 − z = 2 z + 2 z . Si individuino, poi, nell’insieme determinato, i due numeri
complessi w1 e w2 tali che:
Re(w1 ) = Re(w2 ) = 3 .
z z + 4 z + 2 z = 4i .
9. Si determinino nel piano di Gauss i punti z = x + iy che verificano l’equazione:
2 z + i ⋅ ( z z − 2i ) = 1 .
10. Si risolva nel piano complesso l’equazione:
z 2 + 2iz − 1 − 2i = 0 .
11. Si determini, per quali valori di z∈C, il numero:
(
z z + i 2z − z + 2 )
risulta reale positivo.
58
( )3
12. Dopo avere scritto in forma trigonometrica i numeri complessi : α = 1 + 3 i e β = − 3 + i ,
α
si determinino z1 = α ⋅ β , z 2 = , z3 = α dandone, successivamente, la rappresentazione
β
anche in forma algebrica.
(z − 3)3 = −8i
e se ne scrivano le soluzioni anche in forma algebrica.
z 4 − 8iz = 0 .
15. Si determinino i punti z = x + iy che verificano l’equazione:
2 z 2 + i ⋅ (z z − 6 − 2i ) = 2 .
2 z = 1 + iz .
SOLUZIONI
1. a) z = −1 + i 3 , α =
1+ z
=
i 3
=
i
=
i⋅ 3 +i (1
= − +i
)
3
;
2− z 3−i 3 3 −i 4 4 4
1 3 2
b) z = −1 + i 3 , ρ = 4 = 2 , cos θ = − , sin θ = , tgθ = − 3 , θ = π ,
2 2 3
2 2 10 10 4 4
z = 2 cos π + i sin π , z 5 = 32 cos π + i sin π = 32 cos π + i sin π ,
3 3 3 3 3 3
1
in forma algebrica z 5 = 32 − − i
2 2
3
= −16 1 + i 3 .
( )
2. α =
3 −i
=
( )(
3 − i 1+ i 3 )
=
3 1
+ i , ρ =1 , θ =
π
,
1− i 3 4 2 2 6
π π π π
α = cos + i sin , w = α 6 = cos π + i sin π = −1 , w = cos + kπ + i sin + kπ , k = 0,1 .
6 6 2 2
59
π π
3. ω = 2i = 2 cos + i sin ,
2 2
π π
ρ k = ω = 2 cos + kπ + i sin + kπ , k = 0,1 ,
4 4
π π
2 2
ρ 0 = 2 cos = 2
+ i sin +i =1+ i ,
4 4 2 2
5π 5π 2 2
ρ1 = 2 cos + i sin = − 2 +i = −(1 + i ) = − ρ 0 .
4 4 2 2
π
in [0,2π ) ,
1 1 3
4. α = 3 − = 3 + i , ρ = 2 , sin θ = , cosθ = ⇒θ=
i 2 2 6
π π π π
a = 2 cos + i sin , z = a 3 = 8 cos + i sin = 8i ,
6 6 2 2
π 2 kπ π 2 kπ
ρ k = 3 z = 2 cos + + i sin + , k = 0,1,2 ,
6 3 6 3
π π 5 5
ρ 0 = 2 cos + i sin = 3 + i , ρ1 = 2 cos π + i sin π = − 3 + i ,
6 6 6 6
3 3
ρ 2 = 2 cos π + i sin π = −2i .
2 2
π π π 2kπ π 2kπ
5. z = 27i = 27 cos + i sin , ρ k = 3cos + + i sin + con k = 0,1,2 ,
2 2 6 3 6 3
π π 3
ρ 0 = 3 cos + i sin = ( ) 5 5 3
3 + 1 , ρ1 = 3 cos π + i sin π = − ( )
3 +1 ,
6 6 2 6 6 2
.
3 3
ρ 2 = 3 cos π + i sin π = −3i .
2 2
60
2
6. 3 − z = 2 z + 2 z , da z = x + iy , z = x − iy , si ha:
= 2 x + 2iy + 2 x − 2iy ⇔ (3 − x )2 + y 2 = 4 x ⇔ x 2 + y 2 − 10 x + 9 = 0 ,
2
3 − x − iy
x >0
l’insieme dei punti determinato è una circonferenza di centro C (5,0) e raggio r = 4;
per individuare, poi, i due numeri complessi w1 e w2 richiesti, si deve intersecare la circonferenza
x 2 + y 2 − 10 x + 9 = 0 x = 3
con la retta x = 3 e si risolve il sistema: ⇒ ,
x = 3 y = ±2 3
ottenendo, quindi, w1 = 3 − 2 3 i e w2 = 3 + 2 3 i rappresentati nel seguente grafico:
w1
w2
x= 3
61
8. z z + 4 z + 2 z = 4i , z = x + iy , z = x − iy ,
z z + 4 z + 2 z = 4i ⇒ ( x + iy )( x − iy ) + 4( x + iy ) + 2( x − iy ) = 4i ⇒ x 2 + y 2 + 6 x + i (2 y − 4 ) = 0 ⇒
x 2 + y 2 + 6 x = 0 x 2 + 6 x + 4 = 0 x = −3 ± 5
⇒ ⇒ ⇒ ,
y = 2 y = 2 y = 2
−6 −
9. 2 z + i ⋅ ( z z − 2i ) = 1 , z = x + iy , z = x − iy ,
( )
2 ⋅ ( x + iy ) + i ⋅ [( x + iy ) ⋅ ( x − iy ) − 2i ] = 1 ⇒ 2 x + 2iy + i ⋅ x 2 + y 2 + 1 = 0 ⇒
( ) 2 x + 1 = 0
⇒ 2x + 1 + i ⋅ x 2 + y 2 + 2 y = 0 ⇒ 2
x + y 2 + 2 y = 0
⇒
x = − 1 2
⇒
x = −1 2
4 y 2 + 8 y + 1 = 0 y = −1 ± 3 2
,
( ) (
si ottengono le soluzioni : z1 = − 1 2 + i − 1 − 3 2 , z 2 = − 1 2 + i − 1 + 3 2 . )
10. z 2 + 2iz − 1 − 2i = 0 ,
π
z = −1 + − 1 + 1 + 2i = −i + 2i , 2i = 2 , arg (2i ) =
2
π π 2 2
2i = ± 2 cos + i sin = ± 2 +i = ± (1 + i ) ,
4 4 2 2
z1 = −i + 1 + i = 1 , z 2 = −i − 1 − i = −1 − 2i .
62
( ) ( ) ( )
11. z z + i 2 z − z + 2 = (x + iy )( x − iy ) + i 2 x − 2iy − x − iy + 2 = x 2 + y 2 + 3 y + i x + 2 risulta
x = − 2
reale positivo se: , quindi, se x = − 2 e ∀y : y < −2 ∨ y > −1 .
y 2 + 3 y + 2 > 0
( )
3
π π 5
12. α = 1 + 3 i = 2 cos + i sin = 8 (cos π + i sin π ) , β = − 3 + i = 2 cos π + i sin π ,
3 5
3 3 6 6
11 11 3 1
α ⋅ β = 16 cos π + i sin π = 16 (
− i = 8 3 − i , )
6 6 2 2
α
β
π π 3 1
= 4 cos + i sin = 4 ( ) π π
+ i = 2 3 + i , α = ±2 2 cos + i sin = ±2 2 i .
6 6 2 2 2 2
π 2kπ π 2kπ
3
− 8i = 2 cos − + + i sin − + , k = 0,1,2 ,
6 3 6 3
π π π π
z 0 = 3 + 2 cos − + i sin − = 3 + 3 − i , z1 = 3 + 2 cos + i sin = 3 + 2i ,
6 6 2 2
5 5
z 2 = 3 + 2 cos − π + i sin − π = 3 − 3 − i.
6 6
63
14. z 4 − 8iz = 0 ,
( )
z z 3 − 8i = 0 da cui le soluzioni z = 0 ∨ z 3 = 8i ,
si risolve, quindi, l' equazione z 3 = 8i calcolando le radici cubiche di 8i,
π π π 2kπ π 2kπ
essendo 8i = 8 cos + i sin , si ha z k = 2cos + + i sin + con k = 0,1,2
2 2 6 3 6 3
π π 5 5
da cui : z 0 = 2 cos + ì sin = 3 + i , z1 = 2 cos π + ì sin π = − 3 + i ,
6 6 6 6
3 3
z 2 = 2 cos π + ì sin π = −2i .
2 2
15. 2 z 2 + i ⋅ (z z − 6 − 2i ) = 2 ,
z = x + iy , z = x − iy ,
( )
2 ⋅ ( x + iy )2 + i ⋅ [( x + iy ) ⋅ ( x − iy ) − 6 − 2i ] = 2 ⇔ 2 x 2 − 2 y 2 + i ⋅ x 2 + y 2 + 4 xy − 6 = 0 ⇒
x 2 − y 2 = 0 y = ± x
2 ⇒ 2 ⇒
x + y 2 + 4 xy − 6 = 0 x + y 2 + 4 xy − 6 = 0
y = − x y = x
2 ∨ 2 ,
2 x + 6 = 0 : equazione senza soluzioni in R 6 x = 6 da cui x = ±1
16.2 z = 1 + iz ⇔ 2 x 2 + y 2 = 1 + i ( x + iy ) ⇔ 2 x 2 + y 2 − 1 + y + ix = 0 ⇒
x = 0 x = 0
⇒ ⇒ ⇒ per y < 0 si ha − y − 1 = 0 e, quindi, y = −1,
2 x 2 + y 2 − 1 + y = 0 2 y − 1 + y = 0
1
mentre, per y > 0, si ha 3 y − 1 = 0 ed y = ,
3
1
si ottengono così i punti z1 = −i , z 2 = i rappresentati, nel piano di Gauss, in A (0,−1) e B 0 , .
1
3 3
64
TRASFORMAZIONI DELLE FUNZIONI
1. f ( x ) + k , (k ∈ R ) : determina una traslazione del grafico della funzione lungo l’asse delle
ordinate e, precisamente, il grafico di f ( x ) + k si ottiene da quello di f (x ) , con una traslazione
di k unità verso il basso, se k < 0, con una traslazione di k unità verso l’alto, se k > 0 .
2. f ( x + k ), (k ∈ R ) : determina una traslazione del grafico della funzione lungo l’asse delle
ascisse e, precisamente, il grafico di f ( x + k ) si ottiene da quello di f (x ) , con una traslazione di k
unità a destra, se k < 0, con una traslazione di k unità a sinistra, se k > 0.
4. f ( x ) : determina un grafico di funzione con punti di ordinata non negativa; per costruire il
grafico della funzione y = f ( x ) si lasciano inalterati i punti di ordinata non negativa, mentre quelli
di ordinata negativa vengono trasformati nei loro simmetrici, rispetto all’asse delle ascisse.
Esempio.
Considerata la funzione y = ln x ,
1 e
65
1.
1
1
1
−1
y = ln x + 1 y = ln x − 1
2.
−1 0 1 2
y = ln(x + 1) y = ln(x − 1)
3.
−1 1
y = ln x
66
4.
1
y = ln x
5.
−1
y = ln(− x )
6.
y = − ln x
67
7.
1 e
y = 3 ln x
8.
x
y = ln
3
1. x 3 = x + 1 ; 2. 3
x = −x 2 + 1 .
68
1. x 3 = x + 1
2. 3
x = −x2 + 1
α −1 0 β 1
69
RISOLUZIONE GRAFICA DI UNA DISEQUAZIONE
1. cos x ≥ e x − 1
2. log (x + 2 ) ≤ x 2 − 2 x
−2 α β
70
3. e x − 2 ≥ log( x + 1)
−1
α β
4. ln(x + 1) < − x 2 + 3x + 4
−1 0 α 4
71
3
5. e x − 2 ≥
x −1
2
6. 3
x −1 ≤
x +1
α −1 O β
7. ln ( x + 2 ) > −2 x 2 − x + 3
0 1 α 2 β 4
la disequazione è soddisfatta ∀x : 1 < x < α ∨ x > β con 1 < α < 2 e 3 < β < 4 .
72
NOZIONI DI TEORIA RICHIAMATE ED UTILIZZABILI NELLA SOLUZIONE
DEGLI ESERCIZI SULLE SUCCESSIONI E SULLE SERIE
+ ∞ se q > 1,
1 se q = 1,
lim q =
n
n → +∞
0 se q < 1,
non esiste se q ≤ −1.
Esempi :
n n
1 2
lim 3 n = +∞ , lim − = 0 , lim = 0 , lim (− 2 )n = non esiste.
n → +∞ n → +∞ 2 n → +∞ 3 n → +∞
73
IL NUMERO DI NEPERO “e”
n
1
Consideriamo la successione: f (n ) = an = 1 + , n ∈ N 0 ,
n
f (1) = 2 ,
2
3
f (2 ) = = ,
9
2 4
3
4
f (3) = =
64
,
3 27
4
5
f (4 ) = =
625
,
4 256
................................................
9 64 625
2 < < < < .... .
4 27 256
a n +1 > a n ∀ n ∈ N0 , an ≥ 2 ∀n≥1 .
74
CARATTERE DELLA SERIE GEOMETRICA
+∞
La serie geometrica è la serie: ∑q
n=0
n
= 1 + q + q 2 + q 3 + ....... + q n + .... . .
1
converge ed ha per somma S = se q < 1 ,
1− q
diverge a + ∞ se q ≥ 1 ,
è irregolare se q ≤ −1 .
+∞ n
∑
q 0
Osservazione: se q < 1 qn = .
1− q
n = n0
∑n
1
α
, α ≥ 0,
n =1
la serie converge se α > 1, la serie diverge se α ≤ 1.
75
CRITERIO DEL CONFRONTO
an ≤ bn definitivamente,
la serie
∑a n è detta minorante,
la serie
∑b n maggiorante ,
hanno lo stesso carattere, cioè: o sono entrambe convergenti , o sono entrambe divergenti.
∑a
an +1
Assegnata n con an > 0, se esiste finito il limite del rapporto ,
an
n =1
an +1
ossia lim = l ,si hanno i seguenti tre casi:
n → +∞ an
l >1 ⇒ la serie diverge ,
76
SERIE A TERMINI DI SEGNO VARIABILE
+∞ +∞
Data la serie ∑a
n =0
n , a n ∈ R , se si considera la serie dei moduli ∑a
n =0
n : questa è una serie a
Teorema
+∞ +∞
Se la serie dei moduli ∑a
n =0
n è convergente, allora anche la serie ∑a
n =0
n è convergente .
Definizione
+∞ +∞
Una serie ∑a
n =0
n si dice assolutamente convergente, se converge la serie dei moduli ∑a
n =0
n .
∑ (− 1) a
n=0
n
n , con an > 0 , ∀ n ∈ N . Se :
77
SERIE A TERMINI DI SEGNO ALTERNATO: APPROSSIMAZIONE DELLA SOMMA.
+∞
Sia ∑ (− 1) a
n =1
n
n con: a n > 0 , an +1 < an ∀n .
s1 = (− 1) a1 = −10,
1
Dalla rappresentazione in R2 delle somme parziali si deduce che: ogni somma parziale di indice
dispari approssima la somma della serie per difetto, mentre ogni somma parziale di indice pari
approssima la somma della serie per eccesso.
78
SUCCESSIONI E SERIE
TESTI
5
4 n , log 4 n , n e n , n 6 , n10 .
+∞
3
3. Si calcoli la somma della serie: ∑ 3n
.
n =0
6. Siano:
k
n+2
an =
n3
ed s k = ∑a
n =1
n ,
a) si calcolino s2 e s3;
+∞
b) si determini il carattere della serie ∑ an .
n =1
7. Considerata la serie:
1
+∞ 3 n+
∑
n =1
n +1
n ,
3 n +1 n
a) si calcoli il lim ;
n→ +∞ n +1
79
+∞
∑
1
8. Si studi il carattere della serie: .
n =1
n −1 + n
9. Si stabilisca il carattere della serie:
+∞
log n + 2 n
∑ 2 n + 3n
.
n =1
+∞
3n + 2
∑ en
.
n=0
+∞
∑ 2(x + 2)
n=0
n
, x∈R ,
+∞
∑[log (x − 1)]
n=0
3
n
, x ∈ R,
+∞
∑ (3 − log x)
n=0
n
, x∈R,
+∞
n +3
∑
n =0
α
n +5
, α ∈R ,
+∞
n 5 + 11
∑ (n + 1)
n =1
3 k
, k ∈R ,
a) si determinino i valori del parametro reale k, per i quali è soddisfatta la condizione necessaria di
convergenza;
b) per k = 2, si stabilisca il carattere della serie.
+∞ 3
n
∑ (n + 1) nα
, α ∈R ,
n =1
+∞
(1 − a) n
∑
n=0
3n
, a∈R ,
n − log n
an = , k ≥0,
(kn )3 + n
a) si calcoli, al variare del parametro reale k, il lim an;
+∞
b) si determini il carattere della serie ∑ an , al variare del parametro reale k .
n =1
2n k + n 2
20. Assegnata la successione: a n = , k ∈R ,
n4 + 2
81
a) si calcoli il limite della successione, al variare del parametro reale k ;
+∞
b) si studi il carattere della serie ∑ an , per k = 4 e per k = 1.
n =1
1
21. Assegnata la successione: a n = , k ∈R ,
1− 2 k
3n
2
22. Assegnate le successioni: a n = e bn = a n − a n +1 ,
n
+∞
a) si determini il carattere della serie ∑ an ;
n =1
b) si calcoli il limite di bn ;
+∞
c) si determini il carattere della serie ∑ bn ,come limite della successione delle somme parziali.
n =1
+∞ +∞ +∞
(− 1)n + 3n 2 ; (− 1)n
∑3 ∑n ∑ (q − 2) (q > 2)
log n
a) −n
b) ; c) .
n =0
+ 2n 2
n =1
4
n n=2
n
82
SOLUZIONI
5
1. Gli infiniti, in ordine crescente, sono: log 4 n , n 6 , n10 , ne n , 4 n .
In particolare ne n è infinito di ordine inferiore a 4 n perché:
ne n
= 0 + , (4 e > 1) .
n
lim = lim
n→+∞ 4 n n→+∞ (4 e) n
2. a)
an
lim = lim
(− 4n + log n )4 = lim 256n 4 = 32 ;
n→+∞ bn n→+∞ 8n 4 + e − n n→+∞ 8n 4
a
b) a n non è asintotica a bn , perchè lim n ≠ 1 ; si osserva che an ∼ 32 bn .
n →+∞ bn
+∞ +∞ n
3 1 3 9
∑ n
= 3⋅ ∑ =
3 1
= .
2
n =0 3 n=0 1−
3
n
(−1) 2n 1 1
4. a n = = =
.
2n 2n 2
La serie assegnata è una serie geometrica di ragione q =1/2, quindi, la sua somma è:
1
S= = 2.
1 − 1/ 2
+∞ +∞
∑4 ∑4
1 1 1
5. n−2
= n
: è una serie geometrica di ragione q = , quindi, è convergente ed ha per
4
n =2 n=0
somma:
1 4
S= = .
1 − 1/ 4 3
k
n+2
∑
1 7 7 5 199
6. a) s k = ; s 2 = a1 + a 2 = 3 + = ; s3 = s 2 + a3 = + = ;
3 2 2 2 27 54
n =1
n
n 1
b) la serie è a termini positivi; a n ∼ 3
= , pertanto, per il criterio del confronto asintotico, la
n n2
+∞
1
serie data ha lo stesso carattere della serie armonica generalizzata ∑ n2 e, quindi, è convergente.
n =1
83
1
3 n+
7. a n = n ∼ 3 n = 3 ,
n +1 n n
3
a) lim a n = lim = 0+ ;
n→ +∞ n → +∞ n
b) la serie è a termini positivi, quindi è regolare; è divergente, per il criterio del confronto
+∞
1
asintotico: infatti ha lo stesso carattere della serie ∑ n1 / 2 .
1
1 1
8. a n = ∼
,
n −1 + n n
la serie data è a termini positivi, quindi è regolare; per il criterio del confronto asintotico, ha lo
+∞
1
stesso carattere della serie ∑ n , quindi, è divergente.
1
3n + 2 3n
3
n
10. an = ∼ n = ,
e n
e e
la serie data è a termini positivi e, quindi, regolare; per il criterio del confronto asintotico, ha lo
3
stesso carattere della serie geometrica di ragione q = > 1 , quindi, è divergente.
e
+∞ +∞
11. ∑ 2(x + 2) n
=2 ∑ (x + 2)n ,
n =0 n =0
84
+∞
12. ∑[log (x − 1)]
n=0
3
n
, x∈R,
+∞
13. ∑ (3 − log x)
n=0
n
è una serie geometrica di ragione q = 3 − log x .
+∞
b) per x = e la base della serie è: 3 − log e = −1 ⇒ la serie geometrica diventa
4 4
∑ (−1)
n=0
n
e, pertanto, è irregolare;
c)
100
∑ (−1)
n=0
n
= 1 − 1 + .... + 1 = 1: infatti i primi cento termini si elidono a due a due e rimane solo l' ultimo.
+∞
nα − 2
14. ∑ n2 + 2 ,
n =0
n2 − 2 1 4 4 1
a) per α = 2 : an = , s1 = a 0 + a1 = −1 − =− ; s 2 = s1 + a 2 = − + = −1;
n +2
2 3 3 3 3
α α
n −2 n 1
b) = ∼ (α > 0) ,
n +22
n 2 n 2−α
la serie data è a termini positivi e, quindi, regolare; per il criterio del confronto asintotico, ha lo
+∞
1
stesso carattere di ∑ n 2−α ; pertanto:
1
la serie è convergente per 2 − α > 1 , cioè per 0 < α < 1 ; la serie è divergente per α ≥ 1.
85
n +3 1 1
15. a n = α
> 0 ∀n ; se α < : lim a n = +∞ , se α = : lim a n = 1 ;
n +5 2 n→+∞ 2 n→+∞
1
per α ≤ : la serie è divergente perchè non soddisfa la condizione necessaria di convergenza;
2
1 n 1 3 3
per α > : a n ∼ α = α −1 / 2 ⇒ se α ≤ la serie diverge, se α > la serie converge.
2 n n 2 2
+∞
16. a) La condizione necessaria di convergenza per una serie ∑a n =1
n è che a n → 0 .
n 5 + 11 n5 2
an = ∼ → 0 per 3k >
5 5
⇒k> ;
(n + 1)
3 k
n 3k 2 6
b) la serie è a termini positivi, quindi, è regolare;
+∞ +∞ +∞
n5 2
∑a ∑n ∑n
1
se k = 2 la serie n ha lo stesso carattere di 6
= 72
:
n =1 n =1 n =1
tale serie è una serie armonica generalizzata con α = 7 2 , pertanto, convergente.
3
n n1/ 3 1
17. La serie è a termini positivi e, quindi, regolare; α ∼ α +1 = α +2 / 3 ,
(n + 1) n n n
2 1 1
se α + > 1 , cioè , α > la serie data converge; se α ≤ la serie data diverge .
3 3 3
n
(1 − a) n 1− a
18. Si tratta di una serie geometrica il cui termine generale è : a n = = ,
3n 3
1− a
a) la serie è convergente, se e solo se: − 1 < < 1 ⇔ − 3 < 1− a < 3 ⇔ − 2 < a < 4 ;
3
1 3 3
b) S = = = ⇔ a = 0 (valore accettabile).
1− a 2 + a 2
1−
3
n − log n n n 1
19. Se k = 0 an = ∼ , se k > 0 : an ∼ = ,
n n k 3n 3 k 3n 2
a) per k = 0 : a n → 1 ; per k > 0 : a n → 0 + ;
+∞
b) la serie ∑a
n =1
n è a termini positivi, quindi, è regolare;
+∞
per k = 0 an non è infinitesima, quindi , ∑ an è divergente;
n =1
+∞
1
per k > 0 la serie è convergente perché ha lo stesso carattere della serie ∑ n2 .
1
86
2n k + n 2 2n k + n 2
20. a n = ∼ ,
n4 + 2 n4
a) se k < 4 : il numeratore è infinito di ordine inferiore al denominatore ⇒ a n → 0 ;
2n 4 2n k
se k = 4 : a n ∼ → 2 ; se k > 4 : a n ∼ → +∞ ;
n4 n4
+∞
b) la serie ∑ an è a termini positivi , quindi è regolare;
n =1
per k = 4 : a n → 2 , pertanto la serie diverge a +∞, poiché non è soddisfatta la condizione
necessaria di convergenza;
n2 1
per k = 1 : a n ∼ 4 = 2 , per il criterio del confronto asintotico, la serie è convergente.
n n
∑ ∑n
1 1
b) la serie è a termini positivi e, quindi, regolare; an = 1− 2 k
,
3
n =1 n =1
se 1 − 2k > 1 cioè k < 0, la serie è convergent e , se 1 − 2k ≤ 1 cioè k ≥ 0, la serie è divergente .
2
22. a n =
n
+∞ +∞
∑ a n = 2∑ n1 / 2
1
a) è una serie armonica generalizzata divergente;
n =1 n =1
2 2
b) bn = − : lim bn = 0;
n n +1 n→+∞
2 2 2 2 2 2 2
c) s n = b1 + b2 + b3 + L + bn = 2 − + − + − + L + − ,
2 2 3 3 4 n n +1
+∞ +∞
∑b ∑b
2
sn = 2 − → 2 ⇒ la serie n è convergente e si ha : n = 2.
n +1 1 1
87
+ ∞ n −1 +∞ +∞
2
(− 2 )k 1 2
(− 2)k 2
3 n −1 3
n
∑ ∑ ∑ ∑ ∑2 ∑
3 1 1 1 1
23. + + = + + = − +1+1+ =
4 3 2n 4 3 2n 4 2 3 4
k =0 n =0
2 k =0 k =0 n =0 n =0
7 1 1 7 4 37
= + = + = .
4 3 3 4 3 12
1−
4
+∞
(− 1)n + 3n 2 , (− 1)n + 3n 2
∑3
3
24.a) −n
la serie è a termini positivi, il termine generale a n = −n
→ e, quindi,
n =0
+ 2n 2
3 + 2n 2 2
non soddisfa la condizione necessaria per la convergenza, pertanto la serie diverge a + ∞;
+∞
(− 1)n
b) ∑n
n =1
4
n
, la serie è a termini di segno alternato, la serie converge assolutamente poichè la serie dei
+∞ +∞ +∞
(− 1)n
∑n ∑n ∑n
1 1
moduli = = converge essendo una serie armonica generalizzata
4 4 54
n =1
n n =1
n n =1
+∞
(− 1)n
con α = 5 4 > 1 , quindi, la serie ∑n
n =1
4
n
converge anche semplicemente;
+∞
log(n + 1) (q − 2 )n 1
col criterio del rapporto, si ha lim = < 1 per q − 2 > 1 , quindi, la serie :
n→ +∞ (q − 2) n +1 log n q−2
+∞ +∞
∑ (q − 2) ∑ log n .
log n
per q > 3 converge, per 2 < q < 3 diverge, per q = 3 diverge essendo =
n
n =1 n =1
88
DEFINIZIONE SUCCESSIONALE DI LIMITE
Si dice che il limite di f (x) per x che tende a c dalla destra è l ( finito o infinito) e si scrive:
lim f ( x ) = l
x →c +
(oppure f (x ) → l per x → c + )
se, per qualunque successione {xn } di punti del dominio di f (x) convergente a c e,
maggiore di c, la successione delle immagini { f (xn )} tende a l.
89
CASI DI NON ESISTENZA DEL LIMITE
π π
xn = + 2 nπ , yn = − + 2 nπ , n∈ N,
2 2
per n → +∞ xn → +∞ , y n → +∞ ,
π π π π
f ( xn ) = f + 2nπ = sin + 2nπ = sin = 1 ⇒ lim f ( xn ) = lim sin = 1 ,
2 2 2 n → +∞ n → +∞ 2
π π π π
f ( y n ) = f − + 2nπ = sin − + 2nπ = sin − = −1 ⇒ lim f ( y n ) = lim sin − = −1 ,
2 2 2 n → +∞ n → +∞ 2
quindi il lim sin x non esiste , perché non soddisfa la definizione successionale di limite.
n→+∞
1
lim sin non esiste .
x→+0+ x
1 1
xn = , yn = , n∈ N,
2nπ π 2 + 2 nπ
1 1
per n → +∞ xn → = 0 + , yn → = 0+ ,
+∞ +∞
1 1
f ( x n ) = f 1 = sin 1 = sin 2nπ = 0 ⇒ lim f (xn ) = lim sin 2nπ = 0 ,
2nπ 2 nπ n → +∞ n → +∞
f ( y n ) = f = sin (π 2 + 2nπ ) = sin (π 2 ) = 1 ⇒
1 1
= sin1
π 2 + 2nπ π 2 + 2nπ
π
⇒ lim f ( y n ) = lim sin = 1 ,
n → +∞ n → +∞ 2
1
quindi il lim sin non esiste , perché non soddisfa la definizione successionale di limite.
x → +0 + x
90
LIMITE DI FUNZIONE COMPOSTA
Teorema.
Se f è continua in x0 e g è continua in f (x0), allora la funzione composta g [ f ( x )] è continua
in x0 .
Esempi :
1
lim e− x = e−1 =
2
;
x →−1 e
π
lim log(1 + cos x ) = log1 + cos = log1 = 0 ;
π 2
x→
2
lim x 2 − x − 1 = 4 − 2 − 1 = 1 ;
x →2
2 x3 − x − 2 + 1 1
lim 2 = =− ;
x → −1 x − 3 x 1+ 3 4
lim 3 e1− x − 8 x 2 − 1 = 3 − 8 = −2 .
x →1
lim f [g ( x )] = ?
x → x0
se:
i) f o g è definita in un intorno di x0 ( salvo al più x0 stesso) ,
ii) per x → x0 , g (x ) → t0 ,
allora:
lim f [g ( x )] = lim f (t ) .
x → x0 t →t0
91
LIMITI DI ALCUNE FUNZIONI COMPOSTE
( FORME SIMBOLICHE )
e f (x)
lim e f ( x ) = e−∞ = 0+ ,
f ( x )→ −∞
lim e f ( x ) = e + ∞ = +∞ ,
f ( x )→ +∞
lim e f ( x ) = e0 = 1 .
f ( x )→ 0
ln f ( x )
lim + ln f ( x ) = ln 0 + = −∞ ,
f ( x )→ 0
lim ln f ( x ) = ln (+ ∞ ) = +∞ .
f ( x )→ +∞
f (x )
lim f (x ) = 0 = 0 ,
f ( x )→0+
lim f (x ) = + ∞ = +∞ .
f ( x )→+∞
3 f (x )
lim 3 f ( x ) = 3 − ∞ = −∞ ,
f ( x )→ −∞
lim 3 f ( x ) = 3 0 = 0 ,
f ( x )→ 0
lim 3 f ( x ) = 3 + ∞ = +∞ .
f ( x )→ +∞
92
LIMITI NOTEVOLI
sin x
→1 , sin x ∼ x ,
x
tan x → 1 , tan x ∼ x ,
Per x → 0
x
1 − cosx → 1 , 1 − cosx ∼
1 2
x .
x2 2 2
sin x
Per x → ±∞ →0 .
x
sin f (x )
→1 , sin f (x ) ∼ f (x ) ,
f (x )
tan f ( x )
→1 , tan f ( x ) ∼ f (x ) ,
Per f (x ) → 0 f (x )
1 − cos f ( x ) → 1 , 1 − cos f ( x ) ∼
1
f ( x )2 .
f (x )2 2 2
lim x ln x = 0 −
+
, inoltre: lim xα ln x = 0 − , (∀α > 0) .
x →0 x →0 +
93
x
1
lim 1 + = e
x → ±∞ x
1
1) lim x ln1 + = 1 ,
x → ±∞ x
lim (1 + x )
1
2) x =e ,
x →0
ln (1 + x )
3) lim =1 ⇒ ln (1 + x ) ∼ x ,
x →0 x
ex −1
4) lim =1 ⇒ ex −1 ∼ x .
x →0 x
f (x )
1
lim 1 + =e
f ( x )→±∞ f ( x )
1
1) lim f ( x ) ln1 + =1 ,
f ( x )→ ±∞ f ( x )
lim (1 + f ( x ))
1
2) f (x ) =e ,
f ( x )→ 0
ln (1 + f ( x ))
3) lim =1 ⇒ ln(1 + f ( x )) ∼ f ( x ) ,
f ( x )→ 0 f (x )
e f (x ) − 1
4) lim =1 ⇒ e f ( x ) − 1 ∼ f (x ) .
f ( x )→ 0 f (x )
94
FORME DI INDECISIONE ESPONENZIALE
Le forme di indecisione esponenziale provengono dal calcolo dei limiti delle funzioni del tipo:
y = f (x )g ( x )
e sono le seguenti:
1∞ , 00 , ∞0 .
y = f (x )g ( x )
nella forma esponenziale:
y = e g ( x )log f ( x )
0⋅∞
Esempi:
• lim x x : è la forma di indecisione 00 ,
+
x →0
lim x log x
+
lim+ x x = lim+ e x log x = e x→0 = e0 = 1 .
x →0 x →0
x
1
• lim : è la forma di indecisione ∞ 0 ,
+ x
x →0
x lim − x log x
1
lim = lim e − x log x = e x→0
+
= e0 = 1.
+ x +
x →0 x →0
1
• lim (1 + x ) x : è la forma di indecisione 1∞ ,
x →0
il limite è “e” ( si riconosce il limite notevole ).
Osservazione:
1 log x
lim
∞
0 non è una forma di indecisione , infatti lim xx =e x →0 + x
= e −∞ = 0+ .
+
x →0
95
ASINTOTO OBLIQUO
y = mx + q
Q y = f (x )
PQ = f ( x ) − [mx + q ]
y = f (x)
P
Q y = mx + q
96
Assegnata una funzione f , definita in un intervallo (a , +∞ ) , si verifichi che:
lim f ( x ) = +∞ .
x → +∞
Può accadere che in una situazione come questa esista una retta di equazione:
y = mx + q, (m ≠ 0) , tale che:
Definizione
Se si verifica che:
lim [ f ( x ) − (mx + q )] = 0 ,
x→+∞
si dice che la retta di equazione y = mx + q è asintoto obliquo per la f (per x → +∞ ) .
Il verificarsi che:
lim [ f (x ) − (mx + q )] = 0 ,
x→+∞
f (x )
i) lim = m (m ≠ 0) ,
x → +∞ x
ii) lim [ f ( x ) − mx ] = q .
x →+∞
Osservazioni:
97
DEFINIZIONE DI: MASSIMO (MINIMO) E PUNTO DI MASSIMO (MINIMO)
Sia f : D ⊆ R → R .
M è massimo di f in e x0 ∈D è punto di massimo se: f (x0 ) = M ≥ f (x ) ∀x ∈ D ;
m è minimo di f in e x0 ∈D è punto di minimo se: f (x0 ) = m ≤ f (x ) ∀x ∈ D .
TEOREMA DI WEIERSTRASS
Se f è continua su [a, b] , allora f ha massimo e minimo assoluti in [a, b] .
Esistono, quindi, in [a, b] due punti x1, x2 tali che:
M = f ( x1 ) ≥ f ( x ) e m = f ( x2 ) ≤ f ( x ) ∀x ∈ [a, b] .
98
TEOREMA DI FERMAT
Sia f definita in un intervallo [a, b]. Se f ha un massimo o un minimo locale in un punto
x0 ∈ (a, b), dove è derivabile, allora:
f ' ( x0 ) = 0 ,
quindi, x0 è un punto stazionario.
TEOREMA DI LAGRANGE
Sia f : [a, b] → R con: i) f continua in [a, b] , ii) f derivabile in (a, b ) ,
f (b ) − f (a )
allora ∃ c ∈ (a, b ) : f ' (c ) = .
b−a
TEST DI MONOTONIA
Sia f : (a, b ) → R, derivabile. Allora ∀ x ∈ (a, b ) :
f crescente ⇔ f ' (x ) ≥ 0
f de crescente ⇔ f ' (x ) ≤ 0 .
TEST DI CONVESSITA’
Sia f due volte derivabile in un intervallo (a,b). Si avrà:
99
CONDIZIONE SUFFICIENTE DI DERIVABILITA’
e 2 x per x ≤ 0
Sia f ( x) = .
x 3 + 2 x + 1 per x > 0
Sicuramente la funzione è continua e derivabile per ogni x ≠ 0, quindi si può calcolare f ' ( x)
∀ x ≠ 0:
2e 2 x per x < 0
f ' ( x) =
3x 2 + 2 per x > 0 .
Per verificare la derivabilità della f in x = 0 si utilizza il seguente procedimento:
si verifica se f è continua in x = 0.
Se f non è continua in x = 0 , allora non è ivi derivabile;
se f è continua in x = 0, si calcolano
i seguenti limiti: lim− f ' ( x) e lim+ f ' ( x) ,
x→0 x→0
se i limiti esistono finiti, si dimostra che:
Osservazioni:
- se uno od entrambi i limiti sono infiniti, la funzione non è derivabile in x = 0, ma ne è nota la pendenza
che si definisce infinita ;
- se almeno uno dei due limiti non esiste in x = 0, non si può dire nulla circa la derivabilità della
funzione.
100
TEST DELLA DERIVATA SECONDA
Sia f definita in (a,b), derivabile due volte in x0 .
Si abbia inoltre f ' (x0 ) = 0 , quindi, x0 è un punto stazionario per f .
Teorema
Condizione sufficiente affinché x0 sia di estremo locale per f è che sia:
f ' ' (x0 ) ≠ 0 .
In particolare:
se f ' ' ( x0 ) > 0 allora x0 è un punto di minimo locale ,
se f ' ' ( x0 ) < 0 allora x 0 è un punto di massimo locale .
Osservazione:
se f ' ' ( x0 ) = 0 , non si può dire nulla sulla natura del punto x0 .
Esempio:
assegnata f ( x ) = x3 − x 2e x , si verifichi che x = 0 è un punto stazionario e se ne individui la
natura.
f (x) = x 3 − x 2 e x , D = (− ∞,+∞ ),
f ' (x ) = 3x 2 − 2 xe x − x 2 e x = 3x 2 − e x (2 x − x 2 )
f ' (0 ) = 0
( ) (
f ' ' (x ) = 6 x − e x 2 x − x 2 + 2 − 2 x = 6 x − e x − x 2 + 2)
f ' ' (0) = −2 < 0 ⇒ x = 0 è punto di massimo locale.
101
GRAFICO DELLA FUNZIONE DERIVATA PRIMA
1. Si determina il dominio della funzione derivata prima e se ne studiano i limiti agli estremi del
dominio.
2. Per disegnare il grafico della funzione derivata prima, inoltre, si tiene conto che:
- per funzioni derivabili fino al secondo ordine, un punto di flesso della f risulta essere un punto
stazionario per la f ' .
1. Assegnata la funzione:
f ( x ) = sin 2 x + 2 cos x − e − x +1 ,
2
2. Assegnata la funzione:
f ( x ) = cos 3 x − 2 x +
a
, a∈ R ,
1− x
a) si determini il parametro reale a, sapendo che x = 0 è un punto stazionario;
b) si determini, utilizzando il test della derivata seconda, la natura del punto stazionario.
3. Assegnata la funzione:
f (x ) = x − 2 + x 3 − 3x 2 ,
a) si verifichi che la funzione soddisfa le ipotesi del teorema degli zeri nell’intervallo [1,4] ;
b) si determini se la funzione è derivabile nel punto x = 2.
102
4. Assegnata la funzione:
( )
f ( x ) = log x 2 + 2 x + 3 ,
5. Assegnata la funzione:
x + 2
−4≤ x≤0
f (x ) = 1 − x , k ∈R ,
− x 2 + 4 x + k 0<x≤4
f (x ) = − nell’intervallo [− 4,4] .
1
4
6. Assegnata la funzione:
e x +1 x≤0
π
f ( x ) = cos x 0<x≤ ,
2
π π
x − 2 x>
2
a) se ne tracci il grafico;
b) si stabilisca dove la funzione non è continua o non derivabile;
c) si determinino gli eventuali punti di massimo e minimo locale.
103
7. Assegnata la funzione:
f (x ) = 3 − x +
1
,
x
8. Assegnata la funzione:
f (x ) = e2 x −2 − x + 4 + 3
6
,
x
9. Assegnata la funzione:
x 2 + 2ax + b x<0
f (x ) = , a, b ∈ R ,
sin x + cos 2 x x≥0
a) si determini, per quali valori dei parametri reali a, b , la funzione è continua e derivabile in x = 0 ;
b) si dica, giustificando la risposta, se per a = 1 ∧ b = 0 la funzione soddisfa le ipotesi del teorema
di Lagrange nell’intervallo [− 1,1] .
2e − x +1 + k x <1
f (x ) = , k ∈R ,
x 2 log x x ≥1
a) si determini, per quale valore del parametro reale k, la funzione è continua in x = 1 e si verifichi
se, per tale valore di k, la stessa è anche derivabile in x = 1;
b) si scriva l’equazione della retta tangente al grafico della funzione nel punto x0 = e .
104
11. Assegnata la funzione:
x 3 − ax + b x<0
f (x ) = , a, b ∈ R ,
4 x 5 + 1 x≥0
a) si determini, per quali valori dei parametri reali a, b, la funzione è continua e derivabile in x = 0;
b) per i valori dei parametri determinati al punto a), si verifichi se la funzione ammette derivata
seconda in x = 0 e se il punto x = 0 è un punto di flesso.
f ( x ) = log(sin x + 2 x + 1) ,
3
definita nell’intervallo 0, π ,
2
1. f ( x ) = sin 2 x + 2 cos x − e − x +1
2
,
a) f ' (x ) = 2 sin x cos x − 2 sin x + 2 xe − x +1
, f ' (0 ) = 0 ⇒ x = 0 è un punto stazionari o per la funzione ;
2
105
2. f ( x ) = cos 3 x − 2 x +
a
, a∈R,
1− x
a) f ' ( x ) = −3 cos 2 x sin x − 2 + , f ' (0) = 0 ⇒ − 2 + a = 0 ⇒ a = 2 ;
a
(1 − x )2
b) per a = 2 f ' ( x ) = −3 cos 2 x sin x − 2 + , f ' ' (x ) = 6 cos x sin 2 x − 3 cos3 x +
2 4
,
(1 − x )2
(1 − x )3
utilizzando il test della derivata seconda, si ha f ' ' (0) = 1 > 0 e, quindi, x = 0 è un punto di minimo
locale.
3. f ( x ) = x − 2 + x 3 − 3 x 2 ,
− x + 2 + x 3 − 3x 2 per 1 ≤ x < 2
a) f ( x ) = , la funzione è continua nell' intervallo[1,4] :
x − 2 + x 3 − 3x 2 per 2 ≤ x ≤ 4
infatti f è continua negli intervalli [1,2 ) , (2,4] perché funzione elementare; in x = 2 si ha :
f (2 ) = −4 = lim f (x ) , inoltre, f (1) = −1 < 0 , f (4) = 18 > 0 ; pertanto la funzione soddisfa le
x →2 m
ipotesi del teorema degli zeri nell’intervallo [1,4] ;
(
4. f ( x ) = log x 2 + 2 x + 3 , )
∆
a) D = (− ∞,+∞) essendo x 2 + 2 x + 3 > 0 ∀x ∈ R , = −2 < 0 ;
4
b) per utilizzare il test di monotonia, si studia il segno della derivata prima della funzione,
2x + 2
f ' (x ) = 2 , f ' ( x ) < 0 per x < −1, f ' ( x ) > 0 per x > −1 ;
x + 2x + 3
f è strettamente decrescente nell’intervallo (− ∞,−1) ed ivi invertibile,
f è strettamente crescente nell’intervallo (− 1,+∞ ) ed ivi invertibile,
pertanto, il più ampio intervallo contenente x = 0 in cui la funzione è invertibile è l’intervallo
[− 1,+∞ ) ;
c) f (0) = log 3, f ' (0 ) =
2
, l’equazione della retta tangente al grafico della funzione
3
2
nel punto x = 0 è: y − log 3 = x ⇒ 3 y − 2 x − 3 log 3 = 0 .
3
106
x + 2
−4≤ x≤0
5. f (x ) = 1 − x , k ∈R ,
− x 2 + 4 x + k 0< x≤4
x+2
= − ⇒ 4 x + 8 = −1 + x ⇒ 3 x = −9 ⇒ x = −3 soluzione accettabile in quanto ∈ [− 4,0],
1
1− x 4
1 8 ± 100
− x 2 + 4x + 2 = − ⇒ − 4 x 2 + 16 x + 9 = 0 ⇒ 4 x 2 − 16 x − 9 = 0 ⇒ x = ,
4 4
sono soluzioni non accettabili in quanto ∉ (0,4] .
1 9
x1 = − , x 2 =
2 2
e x +1 x≤0
π
6. f ( x ) = cos x 0<x≤ ,
2
π π
x − 2 x>
2
a)
e
π
2
107
b) f (0 ) = e = lim f (x ) , lim f ( x ) = lim cos x = 1 , ⇒ la funzione non è continua e, quindi,
x →0 − x →0 + x →0 +
non derivabile in x = 0;
π π π
f = 0 = lim f ( x ) , lim f (x ) = lim x − = 0 , la funzione è continua in x = ,
2 π− π+ π+ 2 2
x→ x→ x→
2 2 2
π
− sin x 0< x<
f ' (x ) =
2
,
1 π
x>
2
π π
lim f ' ( x ) = lim − sin x = −1 = f −' , lim f ' (x ) = lim 1 = 1 = f +' ,
− − + +
x→
π
x→
π 2 x→π x→
π 2
2 2 2 2
π π
pertanto la funzione non è derivabile in x = e così x = è un punto angoloso .
2 2
π
c) dal grafico si deduce che: x = 0 è un punto di massimo locale, x = è un punto di minimo locale .
2
1
3+ x+ per x < 0
7. a) f ( x ) = 3 − x + ⇒ f (x ) = , D = (− ∞,0 ) ∪ (0,+∞ ) ,
1 x
x 3− x+ 1 per x > 0
x
1
lim 3 + x + = lim x = −∞ ⇒ la retta y = x + 3 è asintoto obliquo per x → −∞,
x → −∞ x x→−∞
infatti lim f ( x ) − ( mx + q ) = lim 3 + x + − 3 − x = lim = 0 − ,
1 1
x → −∞ x →−∞ x x → −∞ x
1
lim 3 − x + = lim − x = −∞ ⇒ la retta y = − x + 3 è asintoto obliquo per x → +∞,
x → +∞ x x →+∞
infatti lim f ( x ) − ( mx + q ) = lim 3 − x + − 3 + x = lim = 0 + ,
1 1
x → +∞ x →+∞ x x → +∞ x
1
b) la funzione ammette massimo e minimo nell’intervallo − 2,− per il teorema di Weierstrass:
2
1
infatti la f ( x ) = 3 + x + è continua nell’intervallo chiuso e limitato − 2,− ;
1
x 2
108
x2 −1 1
c) f ' ( x ) = 1 − , f ' ( x ) = 0 ⇒ x 2 − 1 = 0 ⇒ x = −1 nell' intervallo − 2,− ,
1
=
x 2
x 2
2
f ' ( x ) > 0 per − 2 < x < −1, f ' ( x ) < 0 per − 1 < x < − , x = −1 è punto di massimo locale e globale, f (− 1) = 1,
1
2
1 1
f (− 2 ) = , f − = , quindi M = 1 in x = −1, m = in x = −2 e x = − .
1 1 1
2 2 2 2 2
, D = (− ∞,0) ∪ (0,+∞ ) ,
8. a) f ( x ) = e 2 x − 2 − x + 4 + 3
6
x
lim f ( x ) = lim − x = +∞ , f ( x ) ∼ − x ⇒ f è un infinito del primo ordine ed è, quindi, soddisfatta la
x →−∞ x →−∞
condizione necessaria per l' esistenza dell' asintoto obliquo (m = −1), q = lim e 2 x −2 − x + 4 +
6
+ x = 4,
x →−∞ 3
x
y = − x + 4 è l' asintoto obliquo per x → −∞;
lim f ( x ) = lim
6
= m ∞ ⇒ x = 0 è asintoto verticale;
x →0 m
x →0 0 m
m
b) f ' ( x ) = 2e 2 x − 2 − 1 −
, f (1) = 10 , f ' (1) = −1 ,
2
3
x4
l’equazione della retta tangente al grafico della funzione nel punto x = 1 è: y + x − 11 = 0 .
x 2 + 2ax + b x<0
9. a) f ( x ) = , a, b ∈ R ,
sin x + cos 2 x x≥0
f (0 ) = 1 = lim f ( x ) , lim f ( x ) = lim x 2 + 2ax + b = b = f (0 ) ⇔ b = 1,
+
x →0 x →0 − x →0 −
la funzione è continua in x = 0 ∀a ∈ R e per b = 1,
2 x + 2 a x<0
f ' (x ) = ,
cos x − 2 sin x cos x x>0
lim f ' ( x ) = 2a = f −' (0 ) , lim f ' ( x ) = 1 = f +' (0 ) , f −' (0 ) = f +' (0 ) ⇔ a = 1 2 e b = 1;
x →0 − x →0 +
pertanto, la funzione è derivabile in x = 0 per a = 1 / 2 e b = 1 .
b) per a = 1 e b = 0 in [− 1,1] , la funzione non soddisfa le ipotesi del teorema di Lagrange, poiché non
è continua e, quindi, non derivabile in x = 0, punto interno all’intervallo.
109
2e − x +1 + k x <1
10.a) f ( x ) = , k ∈R ,
x 2 log x x ≥1
f (1) = 0 = lim f ( x ) , lim f ( x ) = lim 2e − x +1 + k = 2 + k = f (1) ⇔ 2 + k = 0 ⇔ k = −2,
x →1+ x →1− x →1−
la funzione è continua in x = 1 per k = −2,
2e − x +1 − 2 x <1 − 2e − x +1 x <1
f (x ) = , f ' (x ) = ,
x 2 log x x ≥1 2 x log x + x x >1
lim − 2e − x +1 = −2 = f −' (1) , lim 2 x log x + x = 1 = f +' (1) ,
x →1− x →1+
( ) = −2 ≠ f +' (1) = 1 , quindi, la funzione non è derivabile in x = 1 che è così un punto angoloso;
f −' 1
b) f (e) = e 2 , f ' (e ) = 3e , pertanto l’equazione della retta, tangente al grafico della funzione nel
punto di ascissa x0 = e, è : y − e 2 = 3e (x − e ) ⇒ y = 3 ex − 2e 2 .
x 3 − ax + b x<0
11.a) f ( x ) = , a, b ∈ R ,
4 x 5 + 1 x≥0
f (0 ) = 1 = lim f ( x ), lim f ( x ) = lim x 3 − ax + b = b = f (0 ) per b = 1,
+
x →0 x →0 − x →0 −
allora la funzione è continua in x = 0 ∀ a ∈ R e per b = 1;
x 3 − ax + 1 3 x 2 − a x<0
x<0
f (x ) = , f ' (x ) = 5 ,
4 x 5 + 1 x≥0
4
x x>0
4
lim f ' (x ) = lim 3x 2 − a = −a = f −' (0 ), lim f ' ( x ) = lim x = 0 = f +' (0 ),
54
x →0 − x →0 − x →0 − x →0 + 4
( )=
f −' 0 f +' (0) per a = 0, pertanto la funzione ammette derivata prima in x = 0 per a = 0 e b = 1,
e, quindi, ammette la retta tangente in x = 0;
6 x x<0
b) f ' ' (x ) = 5 1 ,
x>0
16 4 3
x
lim f ' ' ( x ) = lim 6 x = 0 = f −'' (0 ) ≠ lim f ' ' ( x ) = lim = +∞ = f +'' (0 ) ;
5 1
− − +
x →0 x →0 x →0 x → 0 + 16 4
x 3
110
3
12. f ( x ) = log(sin x + 2 x + 1) è definita nell’intervallo 0, π ,
2
3 3
a) sin x + 2 x + 1 > 0 ∀ x ∈ 0, π ⇒ sin x > −2 x − 1 ∀ x ∈ 0, π
2 2
y = sin x
0 3π⁄2
−1
y = −2 x − 1
cos x + 2 3 3
b) f ' ( x ) = ∀ x ∈ 0, π ⇒ f è strettamente crescente in 0, π ;
>0
sin x + 2 x + 1 2 2
3
quindi, la funzione è invertibile in 0, π ;
2
c) D f [ −1
( y )]y0 =log 3π =
1
=
D[ f ( x )]x0 = π cos x + 2
3
1
=
1
2
3
= π .
2
sin x + 2 x + 1 3
x0 = π 3π
2
2
111
STUDIO DI FUNZIONE
TESTI
1. Assegnata la funzione:
( )
f ( x ) = e 2 x +1 − x 2 + 2 ,
si determinino: il dominio ed il segno della funzione , i limiti agli estremi del dominio ed eventuali
asintoti , crescere, decrescere ed eventuali punti di estremo locale; si tracci un grafico qualitativo
della funzione.
2. Assegnata la funzione:
f (x ) =
3x
,
1 − log x
si determinino: il dominio ed il segno della funzione, i limiti agli estremi del dominio ed eventuali
asintoti, crescere e decrescere ed eventuali punti di estremo locale, lim f ' ( x ), lim f ' ( x ) ; si tracci
x→0+ x →+∞
un grafico qualitativo della funzione .
3. Assegnata la funzione:
(
f ( x ) = e x − 4 log e x + 3 , )
si determinino: il dominio della funzione , i limiti agli estremi del dominio ed eventuali asintoti ,
crescere , decrescere ed eventuali punti di estremo locale , si tracci un grafico qualitativo della
funzione.
4. Assegnata la funzione:
f (x ) = x 2 ( x − 2)2 ,
a) si determinino: il dominio, gli zeri ed il segno della funzione, i limiti agli estremi del dominio,
crescere, decrescere ed eventuali punti di estremo locale ; si tracci un grafico qualitativo della
funzione;
b) al variare del parametro α ∈ R , si determini il numero delle soluzioni reali distinte
dell’equazione f ( x ) = α .
5. Assegnata la funzione:
f (x ) = x + 2 +
1
,
x +1
si determinino: il dominio ed il segno della funzione , i limiti agli estremi del dominio ed eventuali
asintoti , crescere e decrescere ed eventuali punti di estremo locale , concavità e convessità; si tracci
un grafico qualitativo della funzione.
6. Assegnata la funzione:
f ( x ) = 4 log(x + 1) − x 2 + 2 ,
112
si determinino: il dominio della funzione , i limiti agli estremi del dominio ed eventuali asintoti,
crescere , decrescere ed eventuali punti di estremo locale , concavità e convessità; si tracci un
grafico qualitativo della funzione.
7. Assegnata la funzione:
x 3 + kx 2 + 1 x <1
f (x ) = , k ∈R ,
x 2 − 1 x ≥1
a) si determini, per quale valore del parametro reale k, la funzione è continua in x =1;
b) si verifichi l’eventuale derivabilità della funzione in x =1;
c) per il valore del parametro determinato al punto a), si studi la funzione. Si determinino: il
dominio , i limiti agli estremi del dominio ed eventuali asintoti, crescere e decrescere ed eventuali
punti di estremo locale, concavità e convessità ed eventuali punti di flesso; si tracci poi un grafico
qualitativo della funzione .
8. Assegnata la funzione:
( )(
f (x ) = e x + 1 ⋅ e x − 3 , )
si determinino: il dominio, le intersezioni con gli assi ed il segno della funzione, i limiti agli estremi
del dominio ed eventuali asintoti, crescere, decrescere ed eventuali punti di estremo locale,
eventuali punti di flesso; si tracci un grafico qualitativo della funzione.
9. Assegnata la funzione:
( )
f ( x ) = log x 2 + 3 + x − 2 ,
si determinino: il dominio, l’intersezione con l’asse delle ordinate, i limiti agli estremi del dominio
ed eventuali asintoti, crescere e decrescere ed eventuali punti di estremo locale, concavità e
convessità ed eventuali punti di flesso; si tracci un grafico qualitativo della funzione.
a) si determinino: il dominio, l’intersezione con l’asse delle ordinate, i limiti agli estremi del
dominio ed eventuali asintoti, crescere e decrescere, eventuali punti angolosi ed eventuali punti di
estremo locale, concavità e convessità; si tracci un grafico qualitativo della funzione;
b) si dica, giustificando la risposta, se la funzione verifica le ipotesi del teorema del valore
medio (di Lagrange) nell’intervallo [− 1,1] .
113
si determinino: il dominio, l’intersezione con l’asse delle ordinate, i limiti agli estremi del dominio
ed eventuali asintoti, crescere e decrescere, eventuali punti angolosi ed eventuali punti di estremo
locale, concavità e convessità; si tracci un grafico qualitativo della funzione.
13. Assegnata la funzione:
f (x ) = − x 4 + x 3 − 2 ,
1
4
si determinino: il dominio, l’intersezione con l’asse delle ordinate, i limiti alla frontiera del dominio
ed eventuali asintoti, crescere e decrescere, eventuali minimi e massimi locali, concavità e
convessità, eventuali punti di flesso; si tracci un grafico qualitativo della funzione.
a) si determinino: il dominio, il segno e le intersezioni con gli assi, i limiti agli estremi del dominio
ed eventuali asintoti, eventuali punti angolosi, eventuali punti di estremo locale, concavità e
convessità ed eventuali punti di flesso; si tracci un grafico qualitativo della funzione;
b) si determini il dominio della funzione derivata f ' e se ne tracci un grafico probabile, utilizzando
anche quello della funzione f .
x 2 − 3x + 2
f (x ) = ,
x
a) si determinino: il dominio ed il segno, i limiti agli estremi del dominio ed eventuali asintoti,
crescere e decrescere ed eventuali punti di estremo locale, lim f ' ( x ) , lim f ' ( x ) ; si tracci un
x →1− x→2+
grafico qualitativo della funzione;
b) si determini il dominio della funzione derivata f ' e se ne tracci un grafico probabile, utilizzando
anche quello della funzione f .
SOLUZIONI
( )
1. f ( x ) = e 2 x +1 − x 2 + 2 , D = (− ∞,+∞) , f (0) = 2e,
( )
f ± 2 = 0 , f ( x ) > 0 ∀x ∈ − 2 , 2 , ( ) (
f ( x ) < 0 ∀x ∈ − ∞ , − 2 ∨ ) ( )
2 ,+∞ ,
x →−∞ x →−∞
( )
lim f ( x ) = lim e 2 x +1 − x 2 + 2 = lim − e 2 x +1 x 2 = 0 − ,
x →−∞
y = 0 è asintoto orizzontale,
lim f ( x ) = lim e 2 x +1
x →+∞ x →+∞
(− x 2
+ 2) = lim − e 2 x +1 x 2 = −∞
x →+∞
( non esiste l' asintoto obliquo );
114
( )
f ' ( x ) = 2e 2 x +1 − x 2 − x + 2 , f ' ( x ) = 0 per x = −2 e x = 1 ,
f ' ( x ) > 0 ∀ x ∈ (− 2,1), f ' ( x ) < 0 ∀ x ∈ (− ∞,−2 ) ∨ x ∈ (1,+∞ ),
e3
−2
1
2. f ( x ) = D = (0, e ) ∪ (e,+∞ ) ,
3x
,
1 − log x
f ( x ) > 0 in (0, e ) , f ( x ) < 0 in (e,+∞ ) ;
0+
lim f (x ) = lim = 0 + , lim f ( x ) = ± = ±∞ ⇒ x = e è asintoto verticale,
3x 3e
=
+ + − log x +∞
x →0 x →0 x →e m
0
lim f (x ) = lim
3x
= −∞ , la funzione non ammette asintoto obliquo per x → +∞ ;
x→+∞ x →+∞ − log x
3(2 − log x )
f ' (x ) = ( )
f ' ( x ) = 0 ⇔ 2 − log x = 0 ⇒ x = e 2 , f ' (x ) < 0 in e 2 ,+∞ ,
(1 − log x ) 2
( ) ( )
f ' (x ) > 0 in (0, e ) ed in e, e 2 , x = e 2 è punto di massimo locale ; f e 2 = −3e 2 ;
3(2 − log x ) − 3 log x
lim f ' ( x ) = lim
3 3
= lim = lim − = = 0+ ,
x → 0 (1 − log x ) x → 0 (log x ) log x + ∞
+ + 2 + 2 +
x →0 x →0
e e2
−3e3
115
3. f (x ) = e x − 4 log e x + 3( ) , e x + 3 > 0 ∀x ⇒ D = (− ∞,+∞ ) ,
f ' (x ) = e x −
4e x
=
(
ex ex −1 ) , f ' ( x ) = 0 ⇔ e x = 1 ⇒ x = 0 è punto stazionario,
e +3
x
e +3 x
−4log3
− + − +
116
1
0 1 2
5. f (x ) = x + 2 + D = (− ∞,−1) ∨ (− 1,+∞ ) ,
1
,
x +1
f (x ) > 0 ⇒
x 2 + 3x + 3
x +1
( )
> 0 ⇒ x > −1 x 2 + 3 x + 3 > 0 ∀x ∈ R , f ( x ) < 0 ⇒ x < −1
x2 + 2x
f ' (x ) = 1 − f ' ( x ) = 0 per x = −2 e x = 0,
1
= ,
(x + 1)2 (x + 1)2
f ' (x ) > 0 ∀x ∈ (− ∞,−2) ∨ (0,+ ∞ ) , f ' ( x ) < 0 ∀x ∈ (− 2,−1) ∨ (− 1,0) ,
pertanto f è strettamente crescente negli intervalli (− ∞,−2) , (0,+∞ ) ,
mentre è strettamente decrescente in (− 2,−1) ed in (− 1 − 0) ,
x = −2 è punto di massimo locale , x = 0 è punto di minimo locale , f (− 2 ) = −1, f (0 ) = 3 ;
f ' ' (x ) = , f ' ' ( x ) < 0 in (− ∞,−1), f ' ' ( x ) > 0 in (1,+∞ ) ,
1
(x + 1)3
allora f è concava in (− ∞,−1) ed è convessa in (1,+∞ ) .
117
y = x+2
−1 0
4 − 2x 2 − 2x
f ' (x ) = f ' ( x ) = 0 ⇒ x 2 + x − 2 = 0 ⇒ x = −2 ∉ D, x = 1 ,
4
− 2x = ,
x +1 x +1
4 − 2x 2 − 2x
f ' (x ) > 0 ⇒ >0 ,
x +1
f ' ( x ) > 0 in (− 1,1) , f ' (x ) < 0 in (1,+∞ ) ,
x = 1 è punto di massimo locale e globale, f (1) = 4 log 2 + 1 ≅ 3.8;
f ' ' (x ) = − − 2 < 0 nel dominio della funzione , pertanto, f è concava in (− 1,+∞ ) .
4
(x + 1)2
118
−1 1
x 3 + kx 2 + 1 x <1
7. f ( x ) = , k ∈R ,
x 2 − 1 x ≥1
119
lim f ( x ) = lim x 3 − 2 x 2 + 1 = lim x 3 = −∞, essendo f (x ) ∼ x 3 , allora non esiste l' asintoto obliquo,
x→−∞ x→−∞ x →−∞
2 2
per x < 1 f ' ' ( x ) = 6 x − 4, f ' ' ( x ) = 0 per x = , f ' ' ( x ) < 0 ∀x ∈ − ∞, ed f ' ' ( x ) > 0 ∀x ∈ ,1,
2
3 3 3
−1
per x > 1 f ' ' ( x ) = < 0 ∀ x ∈ (1,+∞ ),
(x 2
)
−1 x2 −1
2 2
quindi, f ' ' ( x ) < 0 ∀x ∈ − ∞, ∨ (1,+∞ ) , f ' ' ( x ) > 0 ∀x ∈ ,1
3 3
2 2
e, così, f è concava in − ∞, ed in (1,+∞ ) ed è convessa in ,1,
3 3
2 2 11
si può allora concludere che x = è punto di flesso con f = .
3 3 27
0 2⁄3 1
120
( )(
8. f ( x ) = e x + 1 ⋅ e x − 3 )
, D = (− ∞,+∞ ) ,
x = 0 x = 0 y = 0 x = log 3
( )(
y = f ( x ) = e + 1 ⋅ e − 3
x x
⇒
)
y = −4
,
( )(
y = f ( x ) = e + 1 ⋅ e − 3
x x
)
⇒
y = 0
,
lim f (x ) = lim e 2 x = +∞, essendo f ( x ) ∼ e 2 x , non esiste l' asintoto obliquo per x → +∞,
x→+∞ x→+∞
( ) ( ) (
f ' (x ) = e x e x − 3 + e x e x + 1 = 2e x e x − 1 , ) f ' (x ) = 0 ⇒ e x − 1 = 0 ⇒ x = 0,
f ' (x ) < 0 per x < 0 ⇒ f è strettamente decrescente nell'intervallo (− ∞,0),
f ' (x ) > 0 per x > 0 ⇒ f è strettamente crescente nell'intervallo (0,+∞ ),
pertanto x = 0 è punto di minimo locale e globale con f (0) = −4;
( ) ( )
f ' ' ( x ) = 2e x e x − 1 + 2e 2 x = 2e x 2e x − 1 , f ' ' ( x ) = 0 per x = log = − log 2,
1
2
f ' ' ( x ) < 0 per x < − log 2, f ' ' ( x ) > 0 per x > − log 2,
log 3
−3
121
(
9. f ( x ) = log x 2 + 3 + x − 2 , ) D = (− ∞,+∞ ) ,
x = 0 x = 0
( ⇒
)
y = f ( x ) = log x 2 + 3 + x − 2 y = log 3 − 2 ≅ −1
,
x 2 + 2x + 3 ∆
f ' (x ) = f ' (x ) > 0 ⇒ x 2 + 2 x + 3 > 0 = −2 < 0 ⇒ f ' ( x ) > 0∀x ∈ R
2x
+ 1 = ,
x +3
2
x +3
2
4
f è strettamente crescente nell' intervallo(− ∞,+∞ ) e la funzione, quindi, non ammette punti di estremo locale;
f ' ' (x ) =
(
2 x 2 + 3 − 4x 2 ) =
− 2x 2 + 6
, f ' ' (x ) = 0 ⇒ x 2 − 3 = 0 ⇒ x = ± 3,
(x 2
+3 )
2
(x 2
+3 )
2
f ' ' ( x ) > 0 ⇒ x 2 − 3 < 0 ⇒ ∀x : − 3 < x < 3 , f ' ' ( x ) < 0 ⇒ x 2 − 3 > 0 ⇒ ∀x : x < − 3 ∪ x > 3 ,
(
f è convessa in − 3 , 3 ed è concava in − ∞,− 3 ∨ ) (
) ( 3,+∞),
allora x = − 3 e x = 3 sono punti di flesso, f (− 3 ) = log 6 − 3 − 2 ≅ −2, f ( 3 ) = log 6 + 3 − 2 ≅ 1 .4 .
− 3 3
122
10. a) f ( x ) = x 3 − 3 x + 1 , D = (− ∞,+∞ ) ,
x = 0 x = 0
⇒ ,
y = f ( x ) = x − 3 x + 1 y = f (0 ) = 1
3
−1
b) la funzione non verifica le ipotesi del teorema del valore medio nell’intervallo [−1,1] perché, pur
essendo continua in tale intervallo, non è ivi derivabile e si può, allora concludere che x = 0 è un
punto angoloso per la funzione.
123
11. f ( x ) = x + D = (− ∞,0) ∪ (0,+∞ ) ,
4
,
x2
x3 + 4
f (x ) = 2
> 0 ⇒ x 3 + 4 > 0 ⇒ x > −3 4 ,
x
( )
f ( x ) < 0 ∀x ∈ − ∞,−3 4 , f ( x ) > 0 ∀x ∈ − 3 4 ,0 ∪ (0,+∞ ) ( )
lim f ( x ) = lim x = m ∞ , y = x è asintoto obliquo per x → m ∞,
x→ m ∞ x →m ∞
lim f ( x ) = lim
4 4
= = +∞ , x = 0 è asintoto verticale ;
x→0 m
x →0 m
x 2
0+
x3 − 8
f ' (x ) = 1 −
8 2
3
= 3
, ⇒ x 3 − 8 = 0 ⇒ x = 2,
x x
0
x3 − 8
f ' (x ) > 0 ⇒ ⇒ Num > 0 ⇒ x > 2, Den > 0 ⇒ x > 0, + − +
x3
f è strettamente crescente negli intervalli (− ∞,0 ) , (2,+∞ ), f è strettamente decrescente nell' intervallo (0,2 ),
si conclude allora che x = 2 è punto di minimo locale con f (2 ) = 3;
124
( )
12. f ( x ) = log x + 3 + x − 2 , D = (− 3,+∞ ) , f (0) = log 3 + 2 ≅ 3 ,
log( x + 3) − x + 2 per x < 2
f (x ) = ,
log( x + 3) + x − 2 per x ≥ 2
lim f ( x ) = lim log( x + 3) = −∞ , x = −3 è asintoto verticale,
x → −3+ x → −3+
lim f ( x ) = lim x = +∞ , ∃/ l' asintoto obliquo;
x → +∞ x → +∞
1 − x − 2
x + 3 − 1 per x < 2 x + 3 per x < 2
f ' (x ) = = ,
1 + 1 per x > 2 x + 4 per x > 2
x + 3 x + 3
f ' ( x ) < 0 ∀x ∈ (− 2,2 ) , f ' (x ) > 0 ∀x ∈ (− 3,−2 ) ∨ (2,+∞ ),
f è strettamente decrescente in (− 2,2 ) mentre è strettamente crescente in (− 3,−2 ) ∨ (2,+∞ ),
−x−2 x+4 6
= − = f −' (2 ), lim = = f +' (2 ) ,
4
lim
x→2 − x+3 5 x →2 x + 3
+ 5
essendo f −' (2 ) ≠ f +' (2 ) , allora, x = 2 è un punto angoloso ,
x = −2 è punto di massimo locale, x = 2 è punto di minimo locale, f (− 2 ) = 4 , f (2 ) = log 4 ≅ 1.4 ;
1
− < 0 per x < 2
( x + 3)
2
f ' ' (x ) = ,
− 1
< 0 per x > 2
( x + 3)2
dallo studio del segno della derivata seconda si conclude che la funzione è concava
negli intervalli (− 3,2 ) e (2,+∞ ).
−3 −2 2
125
13. f ( x ) = − x 4 + x 3 − 2 , D = (− ∞,+∞ ) , f (0) = −2 ,
1
4
f ' (x ) = − x 3 + 3 x 2 = x 2 (− x + 3) , f ' (x ) = 0 ⇔ x 2 (− x + 3) = 0 ⇒ x = 0 ∪ x = 3 ,
f ' ( x ) > 0 ∀x : x < 0 ∨ 0 < x < 3 , f ' ( x ) < 0 ∀x : x > 3 ,
f è strettamen te crescente in (− ∞ ,0 ) ed in (0,3) , f è strettamen te decrescent e in (3,+∞ ) ,
allora x = 0 è punto di flesso a tangente orizzontal e, x = 3 è punto di massimo locale e globale
ed f (3) = 19 4 = 4.75 ,
f ' ' ( x ) = −3x 2 + 6 x , f ' ' ( x ) = 0 ⇔ 3 x(− x + 2) = 0 ⇒ x = 0 ∨ x = 2 ,
f ' ' ( x ) > 0 ∀x : 0 < x < 2 , f ' ' ( x ) < 0 ∀x : x < 0 ∨ x > 2 ,
f è concava in (− ∞,0) ed in (2,+∞ ) , mentre è convessa in (0,2 ) ,
si può affermare, quindi, che x = 0 e x = 2 sono punti di flesso con f (0) = −2 ed f (2) = 2 .
−2
126
14. 1.a) f ( x ) = 1 − x e 2 x , D = (− ∞,+∞ ) , f ( x ) > 0 nel dominio D eccetto che in x = 1,
x = 0 y = 0 x = 1 (1 − x ) e 2 x x ≤1
, ⇒ , f (x ) = ,
y = f (0 ) = 1 y = f ( x ) = 1 − x e y = 0 ( x − 1) e 2 x
2x
x >1
(1 − 2 x ) e 2 x x <1
f ' (x ) = , f −' (1) = −e 2 , f +' (1) = e 2 ⇒ x = 1 è un punto angoloso,
(2 x − 1) e 2x
x >1
1 1
f ' ( x ) = 0 per x = , f ' ( x ) < 0 in ,1 , f ' ( x ) > 0 in − ∞, ed in (1,+∞ ) ,
1
2 2 2
1
pertanto x = è un punto di massimo locale ed x = 1 è un punto di minimo locale e globale,
2
1 1
f = e , f (1) = 0 ,
2 2
− 4 x e 2 x x <1
f ' ' (x ) = , f ' ' ( x ) = 0 per x = 0 , f ' ' ( x ) < 0 in (0,1),
4 x e 2 x x >1
f ' ' ( x ) > 0 in (− ∞,0 ) ed in (1,+∞ ) , f è concava in (0,1) , mentre è convessa in (− ∞,0 ) ed in (1,+∞ ) ,
allora x = 0 è un punto di flesso con f (0 ) = 1 ;
1/2 1
127
x 2 − 3x + 2
15. a) f ( x ) = , D = (− ∞,0) ∪ (0,1] ∪ [2,+∞ ) ,
x
lim f ( x ) = lim
2
±
= ±∞ , la retta x = 0 è asintoto verticale per x → 0 ± ,
± ±
x→0 x →0 0
2 x 2 − 3x
− x 2 − 3x + 2
3x − 4
f ' (x ) = 2 x − 3x + 2 2
2
= , f ' (x ) = 0 ⇒ 3x − 4 = 0 ⇒ x = 4 3 ∉ D ,
x 2 x 2 x 2 − 3x + 2
f ' ( x ) < 0 in (− ∞,0 ) ∪ (0,1) , f ' ( x ) > 0 in (2,+∞ ) , f è strettamente decrescente in (− ∞,0 ) ∪ (0,1),
f è strettamente crescente in (2,+∞ ) , x = 1 e x = 2 sono punti di minimo locale,
3x − 4 −1 3x − 4
lim f ' ( x ) = lim = + = −∞ lim f ' ( x ) = lim
2
= + = +∞ .
x→1− x →1− 2 x 2 x 2 − 3 x + 2 0 x→ 2+ x →2 + 2 x 2 x 2 − 3 x + 2 0
y=1
0 1 2
y= −1
128
b) f non è derivabile da sinistra in x = 1, non è derivabile da destra in x = 2; pertanto il dominio
della f ' è D' = (− ∞,0) ∪ (0,1) ∪ (2,+∞) . Inoltre, considerato che, dove f è crescente (decrescente) f '
è positiva (negativa), dove f è convessa (concava) f ' è crescente (decrescente) e che nel punto di
flesso della f la f ' ammette un punto stazionario, si può tracciare il seguente grafico della funzione
derivata:
0 1 2
129
ANALISI MATEMATICA
Ia prova parziale dell’ 8-11-2005
1. Si determini e si disegni, sul piano di Gauss, l’insieme dei numeri complessi che soddisfano
l’equazione: 4 z + 3 − 4i = 5 . Si individui, poi, nell’insieme determinato, il numero w ≠ 0 tale che:
Re(w) = Im(w) .
2. Assegnata la funzione:
3 3
2 cosx per − π < x < 0
f (x ) =
2 ,
− e x + 5 per 0 ≤ x < ln 4
2
3
dopo aver tracciato il grafico della funzione, nell’intervallo − π , ln 4 , se ne determini l’estremo
2
superiore ed inferiore e, se esistono, il massimo ed il minimo evidenziando, anche, gli eventuali
punti di massimo e di minimo.
4. Assegnata la funzione:
ln( x + 3)
f (x ) = ,
1− x
si determini il dominio della f (x) e se ne studi il segno.
n
5. Assegnata a n = 3 x 2 + 2 x + 1 , x ∈ R ,
a) dopo aver determinato, per quali valori del parametro reale x , è convergente la serie geometrica:
+∞ n
∑
n =0
3 x 2 + 2 x + 1 ,
se ne scriva la somma per x = − 1 2 ;
101
b) si calcoli, per x = −2 , la somma: ∑a
n =2
n .
6. Assegnata la successione:
2n k + 3
an = k , k ∈R e k > 0 ,
5n + n 4
a) si determini il limite di an , al variare del parametro reale k ;
+∞
∑a
10
b) si determini, per k = , il carattere della serie n .
3
n =1
130
ANALISI MATEMATICA
Soluzione della Ia prova parziale dell’ 8-11-2005
1 . 4z + 3 − 4i = 5 ⇒ 4( x − iy ) + 3 − 4i = 5 ⇒ (4 x + 3) + i (− 4 y − 4 ) = 5 ⇒ (4 x + 3) + (− 4 y − 4 ) = 25 ⇒
2 2
3
⇒ 16 x 2 + 16 y 2 + 24 x + 32 y = 0 ⇒ x 2 + y 2 + x + 2y = 0 ,
2
si ha, quindi, che il luogo dei punti che soddisfa l’equazione assegnata è la circonferenza, passante per
l’origine degli assi cartesiani, di centro C (− 3 4 , − 1) e di raggio r = 5 4 ;
3 3 3/2
2 cosx per − π < x < 0
2. f ( x ) =
2
,
− e x + 5 per 0 ≤ x < ln 4
2 −3π/2 −π O ln4
3 3. ln (x + 1) < 1 +
2
,
x
1
α β
−1 O
131
ln( x + 3) x + 3 > 0 x > −3
4. f ( x ) = , D= ⇒ ⇒ D = (− 3,−1) ∪ (− 1,1) ∪ (1,+∞ ) ;
1− x 1 − x ≠ 0 x ≠ ±1
f ( x ) = 0 ⇒ ln ( x + 3) = 0 ⇒ x + 3 = 1 ⇒ x = −2 ,
ln ( x + 3)
f (x ) > 0 ⇒ > 0 , Num > 0 ⇒ ln ( x + 3) > 0 ⇒ x + 3 > 1 ⇒ x > −2 ,
1− x
Den > 0 ⇒ 1 − x > 0 ⇒ x < 1 ⇒ − 1 < x < 1 ,
−3 −2
+ − −1 + 1 −
dal grafico si conclude che: f ( x ) < 0 in (− 2,−1) ed in (1,+∞ ) , f ( x ) > 0 in (− 3,−2) ed in (− 1,1) .
+∞ n
5. a) ∑
n =0
3 x 2 + 2 x + 1 ,
la serie geometrica converge se e solo se: − 1 < 3 x 2 + 2 x + 1 < 1 ⇔
∑ a = ∑1 = 100 .
1
per x = − 1 2 , a n =31 4 ed S = ; b) per x = −2 , la somma: n
1− 3 1 4 n =2 n =0
2n k a n → 0 +
4 per 0 < k < 4 per 0 < k < 4
n
2n k + 3 2n 4
6. a) a n = ∼ per k = 4 , pertanto : a → 1 per k = 4 ;
5n k + n 4 6n
4
n
3
2n k 2
per k > 4 a n → per k > 4
5n k 5
+∞
∑a
10
b) per k = la serie n , per il criterio del confronto asintotico, ha lo stesso carattere della
3
n =1
+∞
1
serie 2∑ ,ossia di una armonica generalizzata con α = 2 3 < 1 , quindi, la serie considerata
n =1 n2 3
diverge.
132
ANALISI MATEMATICA
IA prova parziale dell’ 8-11-2006
1. Si determini e si disegni, sul piano di Gauss, l’insieme dei numeri complessi che soddisfano
2
l’equazione: 3 − z = 2 z + 2 z . Si individuino, poi, nell’insieme determinato, i due numeri
complessi w1 e w2 tali che:
Re(w1 ) = Re(w2 ) = 3 .
2. Assegnata la funzione:
e x − 1 per − ln 2 < x ≤ 0
f (x ) = x 2 − 2 x per 0< x<3 ,
− x + 6 per 3 < x ≤ 7
2
3. Si risolva , con il metodo del confronto grafico, la disequazione: 3
x +1 > .
x −1
4. Assegnata la funzione:
x2 − x
f (x ) = ,
ln (3 − x )
se ne determini il dominio e se ne studi il segno.
+∞ +∞ +∞
3 n − 2 + 2 −n (n + 3)! ; e −n + n
a) ∑ n =1
2 2n
; b) ∑ 3
n =1
n (n + 4)! ∑n
c)
n =1
2
+ 3n
.
133
ANALISI MATEMATICA
Soluzione della IA prova parziale dell’8 -11-2006
2
1. 3 − z = 2 z + 2 z , da z = x + iy , z = x − iy , si ha:
= 2 x + 2iy + 2 x − 2iy ⇔ (3 − x )2 + y 2 = 4 x ⇔ x 2 + y 2 − 10 x + 9 = 0 ,
2
3 − x − iy
x >0
l’insieme dei punti determinato è una circonferenza di centro C (5,0) e raggio r = 4;
per individuare, poi, i due numeri complessi w1 e w2 richiesti, si deve intersecare la circonferenza
x 2 + y 2 − 10 x + 9 = 0 x = 3
con la retta x = 3 e si risolve il sistema: ⇒ ,
x = 3 y = ±2 3
ottenendo, quindi, w1 = 3 − 2 3 i e w2 = 3 + 2 3 i rappresentati nel seguente grafico:
w1
w2
=3
x=
2.
3
−ln2 O 2 3 7
−1/2
−1
a) D = (− ln 2,3) ∪ (3,7] ;
b) dal grafico si deduce che: Inf = m = −1 per x = 7 , Sup = 3 e non esiste il massimo, poiché 3 ∉ D .
134
2
3. 3
x +1 > ,
x −1
α β
O 1
+ 0 1 + 2 − 3
135
ANALISI MATEMATICA
a
I prova parziale del 27-11-2007
1.(3) Si calcolino, utilizzando le opportune regole, le seguenti somme:
4 1 1
k 10
∑ ∑ (− 1)
1
k − ;
n
a) b) .
k =0
5 2 n =0
5
2.(6)Assegnata la funzione:
3 cos x per − π < x < 0
f (x ) = x 2 − 4 x + 3 per 0< x≤3 ,
3
x − 3 per 3< x≤4
4.(5)Assegnata la funzione:
f (x ) =
2 1
− ,
x +2 2 x −1
se ne determini il dominio e se ne studi il segno.
∑ [log (x )] n
3
2
+2 , x ∈ R,
n =0
a) si determini, per quali valori del parametro reale x, la serie converge;
b) si determini il carattere della serie per x = 79 .
è possibile.
136
ANALISI MATEMATICA
Soluzione della Ia prova parziale del 27-11-2007
1 1 1 1 4 ⋅ 5 1 − (1 2)5
4 k 4 4 k
1 1 1
1. a) ∑ k − =
k =0
5 2 5 k =0
k− ∑ ∑
k =0
= ⋅
2 5 2
−
1−1 2
= 2 − 2 ⋅ 1 − = ;
32 16
10
∑ (− 1)
1 1
b) n
= poiché la somma degli undici addendi uguaglia l’ultimo, essendo i primi dieci
5 5
n =0
somma di cinque coppie di numeri opposti.
2.a)
−π −π 2 0 2 3 4
−1
D = (− π ,0 ) ∪ (0,4] ;
b) dal grafico si deduce che: Inf = m = −1 per x = 2 , Sup = 3 e non esiste il massimo, poiché
−π e 0∉ D ;
c) dal grafico si evince anche che la funzione è concava negli intervalli: (− π ,− π 2), (− π 2 , 0) , (3,4)
ed è convessa nell’intervallo (0,3) .
3. ln ( x − 1) > − x 2 + 4 x ,
0 1 α 2 β 4
la disequazione è, quindi, soddisfatta ∀x : 1 < x < α ∨ x > β con 1 < α < 2 e 3 < β < 4 .
137
3 x −4 1 1
4. f ( x ) =
2 1
− = D = 0, ∪ ,+∞
x +2 2 x −1 ( )(
x + 2 2 x −1 ) ,
4 4
3 x −4
f (x ) = 0 ⇔ 3 x − 4 = 0 ⇒ x = 16 9 , f (x ) > 0 ⇒
( )(
x + 2 2 x −1 ) > 0,
Num > 0 ⇔ 3 x − 4 > 0 ⇒ x > 16 9 , Den > 0 ⇔ 2 x − 1 > 0 ⇒ x > 1 4 ,
+∞ +∞
(n − 2 )! = (n − 2 )! (n − 2 )! ∼
∑ (− 1)n ∑
1
e con il criterio asintotico si ha ,
n =1
n!
n =1
n! n! n2
termine generale di una serie armonica generalizzata con α = 2 > 1 e, pertanto, convergente,
si può così concludere che la serie assegnata, converge assolutamente e, quindi, anche
semplicemente;
+∞
n 3 ln n
b) ∑ n =1
e 2n
, la serie è a termini positivi, utilizzando il criterio del rapporto, si ha:
lim
(n + 1)3 ln(n + 1) ⋅ e 2n
=
1
< 1 e, quindi, la serie converge.
2(n +1) 3
n→+∞ e n ln n e2
( )
6. a) la serie è geometrica di ragione q = log 3 x 2 + 2 > 0 ∀x ∈ R ; essa converge se e solo se:
( )
log 3 x 2 + 2 < 1 ⇔ x 2 + 2 < 3 ⇒ x 2 < 1 ⇒ x < −1 ∨ x > 1 ,
pertanto, i valori di x per i quali la serie è convergente, sono: ∀x ∈ R : x ∈ (− ∞,−1) ∨ (1,+∞) ;
b) per x = 79 si ottiene q = log 3 81 = 4 > 1 , quindi, la serie è divergente.
138
ANALISI MATEMATICA
Ia prova parziale del 10-11-2008
2. Assegnata la funzione:
3 cos x per − π ≤ x < 0
f (x ) = x 2 − 4 x + 3 per 0< x<3 ,
3 x − 3 per 3< x<7
+∞ +∞ 3 +∞
a) ∑ (− 1)n (n − 1)! ; b)∑
n 4 + ln 2 n − 1
; c) ∑
n 4 ln(n + 3)
.
n =1
(n + 1)! n =1
n n + e −n n =1
e 2n
5. Assegnata la successione:
qn
an = , q∈R ,
2 ⋅ 3 n−1
a) si determini il limite di an , al variare del parametro reale positivo q ;
+∞
b) si determini, per q = 2 e q = −5 , il carattere della serie ∑a n =1
n , scrivendone la somma quando
è possibile.
139
ANALISI MATEMATICA
Soluzione della Ia prova parziale del 10-11-2008
+∞
1 1
1.a) ∑
n =2
n − 1
−
n
: si calcola la successione {S n } delle somme parziali della serie assegnata,
1 1 1 1
S2 = 1 − , S3 = 1 − , ......, S n = 1 − ,.... ed essendo lim 1 − = 1 , si può concludere
2 3 n n→+∞ n
che la serie converge ed ha per somma S = 1;
9 10 10 10
1 1 10 ⋅ 11
∑ ∑ (3n − 14) = 1 − ∑ n − ∑14 = 3 + 3 ⋅
1 2 35
b) − + +3 − 11 ⋅ 14 = .
n=2 n − 1 n n =0
9 n =0 n =0
2 3
2.a)
1
−π 0 1 2 3 7
−3
−1 α 2 β
140
+∞
(n − 1)! ,
4.a) ∑ (− 1)
n =1
n
(n + 1)!
la serie è a termini di segno alternato, si considera allora la serie dei moduli :
+∞ +∞
(n − 1) ! (n − 1)! (n − 1)! = 1 ∼ 1 ,
∑
n =1
(− 1) n
=∑
(n + 1)! n=1 (n + 1)!
e, con il criterio asintotico , si ha
(n + 1)! n ⋅ (n + 1) n 2
termine generale di una serie armonica generalizzata con α = 2 > 1 e, pertanto, convergente,
si può così concludere che la serie assegnata, converge assolutamente e, quindi, anche
semplicemente;
+∞ 3
n 4 + ln 2 n − 1
b) ∑
n =1
n n + e −n
, utilizzando il criterio del confronto asintotico si ha :
3 3
n 4 + ln 2 n − 1 n4 n4 3 1 1
−n
∼ = = 3 2− 4 3
=
n n +e n n n n n 32 16
termine generale di una serie armonica generalizzata con α = 1 6 < 1 , pertanto la serie diverge a + ∞;
+∞
n 4 ln(n + 3)
c) ∑n =1
e 2n
, la serie è a termini positivi, utilizzando il criterio del rapporto, si ha:
lim
(n + 1)4 ln(n + 4) ⋅ e 2n
=
1
< 1 e, quindi, la serie converge.
n→+∞ e 2(n+1) n 4 ln (n + 3) e2
0+ per 0 < q < 3
n n
q 3 q 3
5.a)per n → +∞ n −1
= ⋅ n → per q = 3 ,
2⋅3 2 3 2
+ ∞ per q > 3
pertanto la successione converge ∀q : 0 < q ≤ 3, mentre diverge per q > 3;
+∞ n
2
∑
3 2
b) per q = 2 , è una serie geometrica convergente 0 < q = < 1
2
n =1
3 3
3 2 1
con S = ⋅ ⋅ = 3,
2 3 1− 2 3
+∞ n
5
∑
3 5
per q = −5 , − è una serie geometrica irregolare, essendo q = − < −1 .
2
n =1
3 3
141
ANALISI MATEMATICA
Ia prova parziale del 10-11-2009
37 19
∑ (− 1) ∑ 38 n + 2 .
1
n
⋅5 +
n =1 n =0
2. Assegnata la funzione:
3 cos x per − π ≤ x < 0
f (x ) = 2 ,
x − 4 x + 3 per 0< x<3
3.Si risolva , con il metodo del confronto grafico, la disequazione: ln(x + 1) < e x − 2 .
4. Assegnata la funzione:
f (x ) = x 2 − 3x − 2 x ,
+∞ 3 +∞
q n ln n
n5 + n − 1
a)∑ n=1
n n + e −n
; b) ∑ + n con q > 0 ,
3
n=2
3
n 2 ⋅ (n + 1)!
4 n , n 3 ln n , , n 3 , (lnn )100 , n! .
(n − 1)!
142
ANALISI MATEMATICA
Soluzione della Ia prova parziale del 10-11-2009
37 19 19 19
1 19 ⋅ 20
1)∑ (− 1) ⋅ 5 + 1 n + 2 = −5 + 1
n
∑ ∑ ∑ 2 = −5 + 38 ⋅
n+ + 20 ⋅ 2 =
n =1 n =0
38 38
n =0 n=0
2
= −5 + 45 = 40 .
2.a)
1
−π 0 1 2 3
−3
D = [− π ,0) ∪ (0,3) ;
b) dal grafico si deduce che m = Inf = −3 per x = − π , Sup = 3 e non esiste il massimo poiché 0 ∉ D ;
si rileva, inoltre che:
x = 1 è punto di minimo locale con f (1) = 0 ed x = 2 è punto di massimo locale con f (2 ) = 1 .
3. ln(x + 1) < e x − 2 ,
−1 α β
−2
143
4. f ( x ) = x 2 − 3 x − 2 x , D : x 2 − 3 x ≥ 0 ⇒ D = (− ∞,0] ∨ [3,+∞ )
f (x ) = 0 ⇔ x 2 − 3 x = 2 x ( x ≥ 0 ) ⇒ x 2 − 3 x = 4 x 2 ⇒ 3 x( x + 1) = 0,
3 3
n5 + n − 1 n5 n5 3 1
−n
∼ = = 3 2−5 3
= n1 6
termine generale non infinitesimo e, quindi. di una serie
n n +e n n n n 32
n 2 (n + 1)!
6. Essendo = n 2 (n + 1) n ∼ n 4 , gli infiniti in ordine crescente sono :
(n − 1)!
n 2 ⋅ (n + 1)!
(lnn )100 , n 3 , n 3 ln n , , 4 n , n! .
(n − 1)!
144
ANALISI MATEMATICA
Ia prova parziale del 9-11-2010
8 10
∑ (− 1) ∑ (3n − 14) .
1
1. Si calcoli, utilizzando le proprietà delle sommatorie, la somma: n
+
4
n= 0 n= 0
2. Assegnata la funzione:
3 cos x per − π ≤ x < 0
f (x ) = x 2 − 4 x + 3 per 0< x<3 ,
3 x − 3 per 3< x <7
4.Assegnata la funzione:
f (x ) =
2 1
− ,
x +2 2 x −1
z 4 − 8iz = 0 .
n log n − e −2 3 − 2n
6. Assegnate le successioni: a n = , bn = ,
n2 + 1 n3 + n7 + 2
145
ANALISI MATEMATICA
Soluzione della Ia prova parziale del 9-11-2010
8 10 10 10
10 ⋅ 11
∑ ( ) n 1
∑ ( ) ∑ ∑
1 1 1 45
1. − 1 + 3n − 14 = + 3 n − 14 = + 3 ⋅ − 11 ⋅ 14 = + 11 = .
4 4 4 2 4 4
n =0 n =0 n=0 n =0
2.a)
1
−π 0 1 2 3 7
−3
−1 α 2 β
146
3 x −4 1 1
4. f ( x ) =
2 1
− = D = 0, ∪ ,+∞
x +2 2 x −1 ( )(
x + 2 2 x −1 ) ,
4 4
3 x −4
f (x ) = 0 ⇔ 3 x − 4 = 0 ⇒ x = 16 9 , f (x ) > 0 ⇒
( )(
x + 2 2 x −1 ) > 0,
Num > 0 ⇔ 3 x − 4 > 0 ⇒ x > 16 9 , Den > 0 ⇔ 2 x − 1 > 0 ⇒ x > 1 4 ,
3−2 n
−2 n
lim bn = lim = lim = −∞ ,
n→+∞ n→+∞ n3 + n7 + 2 n→+∞ n7
n log n − e −2 n 2 log n
lim n ⋅ a n = lim n ⋅ = lim = lim log n = +∞ ,
n→+∞ n→+∞ n2 + 1 n→+∞ n2 n→+∞
3 − 2n 3 ⋅ 2 −n − 1 −1
lim 2 −n ⋅ bn = lim 2 −n ⋅ = lim = lim = 0− .
n→+∞ n→+∞ n +n +2
3 7 n→+∞ n +n +2
3 7 n→+∞ n 7
147
ANALISI MATEMATICA
Ia prova parziale dell’ 8-11-2011
1. Si calcoli la somma della seguente espressione:
20 10 +∞ n−2
∑ (− 1) 1 + ∑ (3n − 14) + ∑ 2n
n 4
.
4 3
n= 0 n= 0 n =1
2. Assegnata la funzione:
e 2 x per x<0
f (x ) = x − 1 per 0<x≤2 ,
π
sin x per 2<x≤6
4
π
a) si determini il periodo della funzione g (x ) = sin x;
4
b) se determini il dominio della funzione f (x ) e se ne tracci il grafico;
c) si determinino: l’estremo superiore ed inferiore, gli eventuali massimo e minimo
evidenziando, anche, i relativi punti di massimo e di minimo; si individuino, inoltre, gli eventuali
punti di estremo locale della funzione.
1
3.Si risolva , con il metodo del confronto grafico, la disequazione: x 2 − 4 x ≤ .
x−2
4. Assegnata la funzione:
ln ( x + 2 )
f (x ) = ,
1− 3 x
se ne determini il dominio e se ne studi il segno.
n
n log n − e −3n 3 − 2n
cn = 3 ,
3
5. Assegnate le successioni: a n = , bn = ,
n2 +1 n3 + n7 + 2 n +n
se ne calcoli il carattere.
6. Assegnata la serie:
+∞
n3 + 1
∑ (n + 1)
n =1
2 k
, k ∈R ,
a) si determinino i valori del parametro reale k, per i quali è soddisfatta la condizione necessaria di
convergenza;
7
b) per k = , si stabilisca il carattere della serie.
4
7. Si dimostri la formula di calcolo della somma di n termini in progressione geometrica:
1 − q n +1
n
∑
k =0
qk =
1− q
.
148
ANALISI MATEMATICA
Soluzione della Ia prova parziale dell’8-11-2011
+∞
4 n −2
20 10 10 10
10 ⋅ 11
∑ (− 1) ∑ (3n − 14) + ∑ 3 ∑ n − ∑14 = 4 + 3 ⋅
1 1 1
1. n
+ 2n
= +3 − 11 ⋅ 14 +
4 4 2
n= 0 n= 0 n =1 n =0 n =0
+∞ n
4
∑
1 1 1 4 1 1 1 1 9 1 1 113
= + 11 + ⋅ ⋅ = + 11 + ⋅ ⋅ = + 11 + = .
16
n =1
9 4 16 9
1−
4 4 4 9 5 4 20 10
9
π 2π
2.a) Il periodo della funzione g (x ) = sin x è T = =8 ;
4 π 4
b) D = (− ∞,0) ∪ (0,6]
1 2 4 6
−1
c)dal grafico si deduce che M = Sup = 1 per x = 2 , Inf = m = −1 , si rileva, inoltre che:
x = 1 è punto di minimo locale con f (1) = 0
1
3. x 2 − 4 x ≤ .,
x−2
α 2 β
149
4. f (x ) = ln ( x + 2 ) , D = (− 2,1) ∪ (1,+∞) ,
1−
3 x
ln (x + 2 )
f (x ) = 0 ⇔ ln ( x + 2 ) = 0 ⇒ x + 2 = 1 ⇒ x = −1 , f (x ) > 0 ⇒ > 0,
1− 3 x
Num > 0 ⇔ x + 2 > 1 ⇒ x > −1 , Den > 0 ⇔ 1 − 3 x > 0 ⇒ x < 1 ,
3− 2 n
−2 n
lim bn = lim = −∞ , = lim
n → +∞ n + n + 2 n→ +∞ n 7
n → +∞ 3 7
n
n! n ⋅ (n − 1) ⋅ (n − 3)
3!⋅(n − 3) ! n3
lim c n = lim 3 = lim
3 3! 1
= lim = lim = .
n → +∞ n → +∞ n + n n→ +∞ n + n
3 n → +∞ n +n
3 n → +∞ 6 n 3 6
+∞
6. a) La condizione necessaria di convergenza per una serie ∑a
n =1
n è che a n → 0 .
n3 + 1 n3 2
an = ∼ → 0 per 2 k >
3 3
⇒k> ;
(n
+1 2
)
nk 2k 2 4
b) la serie è a termini positivi, quindi, è regolare;
+∞ +∞ +∞
n3 2
∑ ∑n ∑n
7 1
se k = la serie a n ha lo stesso carattere di 72
= 2
:
4
n =1 n=1 n =1
tale serie è una serie armonica generalizzata con α = 2 > 1 , pertanto, converge.
150
ANALISI MATEMATICA
Ia prova parziale del 7-11-2012
2. Assegnata la somma dei primi 10 interi dispari 1+3+5+ · · · · +17+19, dopo averla scritta
utilizzando il simbolo di sommatoria, se ne determini il valore.
3. Assegnata la funzione:
2 cosx per − π < x ≤ 0
f ( x ) = − x + 2 per 0<x<2 ,
x−2 per 2< x≤3
a) se determini il dominio della funzione f e se ne tracci il grafico;
b) si determinino: l’estremo superiore ed inferiore, gli eventuali massimo e minimo
evidenziando, anche, i relativi punti di massimo e di minimo; si individuino, inoltre, gli eventuali
punti di estremo locale della funzione.
4.Si risolva , con il metodo del confronto grafico, la disequazione: − x 2 + 4 ≥ ln x − 2 .
5. Si determini il dominio ed il segno delle seguenti funzioni:
x 2 − 4x x 2 − 4x
f (x ) = , g (x ) = 3 .
1− x 1− x
7. Assegnate le successioni:
n
− n log n + n (log n ) 9
cn = .
4 2
an = , bn = con k ∈ R ,
n2 + 1 n 2 k −3 3 8
n
se ne calcoli il carattere.
8. Si determini, per quali valori del parametro reale x , è convergente la serie geometrica:
+∞
∑ (4 − e )
n=0
x n
151
ANALISI MATEMATICA
Soluzione della Ia prova parziale del 7-11-2012
5
1 1
n −1 n 1− − 1+
22 4
1 4
1
1. ∑ (− 1) − ∑ − = + 2∑ − = + 2 ⋅
n 1 1 1 2 1 32 =
= + 2⋅
n= 0 4 n= 0 2 4 n =0 2 4 1 4 3
1− −
2 2
1 33 2 1 11 13
+ 2⋅ ⋅ = + = .
4 32 3 4 8 8
2.
3.a) D = (− π ,2) ∪ (2,3] ;
‒π 0 2 3
‒2
b) dal grafico si deduce che Inf = −2, Sup = M = 2 per x = 0 ,mentre ∉D ,
si rileva, inoltre che: x = 3 è punto di massimo locale con f (3) = 1 .
4. − x 2 + 4 ≥ ln x − 2 ,
α 2 β
152
x 2 − 4x x 2 − 4x
5. f ( x ) = , g (x ) = 3 ,
1− x 1− x
x 2 − 4x x 2 − 4x
f (x ) = , D= ≥ ⇒ D = (− ∞,0] ∪ (1,4] , f ( x ) = 0 per x = 0 e x = 4,
1− x 1− x
inoltre f ( x ) > 0 negli intervalli (− ∞,0) e (1,4) ,
x 2 − 4x
g (x ) = 3 , D = (− ∞,1) ∪ (1,+∞ )
1− x
g ( x ) = 0 per x = 0 e x = 4, g ( x ) > 0 negli intervalli (− ∞,0) e (1,4) ,
mentre g ( x ) < 0 negli intervalli (0,1) e (4,+∞ ) .
6. ; ;
, .
+∞
8. ∑ (4 − e )
n =0
x n
, la serie è geometrica con q = 4 − e x , per la convergenza deve verificarsi 4 − e x < 1 ,
153
ANALISI MATEMATICA
IIa Prova parziale del 25-01-2006
1. Assegnata la funzione:
−x
f (x ) = ,
ln x − 2
a) si determinino: il dominio ed il segno della funzione, i limiti agli estremi del dominio ed
eventuali asintoti, crescere e decrescere ed eventuali punti di estremo locale, concavità e convessità
ed eventuali punti di flesso; si tracci un grafico qualitativo della funzione ;
b) si scriva il polinomio approssimante di Taylor, del secondo ordine, della funzione con centro in
x0 = e .
f (x) = x − 2 −
1
,
x
3. Assegnata la funzione:
2e − x + x + k x<0
f (x) = , k ∈R ,
sin x cos 2 x x≥0
a) si determini, per quale valore del parametro reale k, la funzione è continua in x = 0 e si verifichi
se, per tale valore di k, la funzione è anche derivabile in x = 0;
b) si dica, giustificando la risposta, se la funzione soddisfa le ipotesi del teorema di Lagrange
nell’intervallo [−2,2].
154
ANALISI MATEMATICA
Soluzione della IIa Prova parziale del 25-01-2006
1. a) f ( x ) =
−x
ln x − 2
( ) ( ) ( )
, D = 0, e 2 ∪ e 2 ,+∞ , f ( x ) > 0 in 0, e 2 , f ( x ) < 0 in e 2 ,+∞ , ( )
− x 0− − e2
lim+ f (x ) = lim+ = = 0 + , lim f ( x ) = m = ±∞ ⇒ x = e 2 è asintoto verticale,
x→0 x →0 ln x −∞ x→e 2
m
0
−x 3 − ln x
lim f (x ) = lim = −∞ , ∃/ asintoto obliquo per x → +∞ ; f ' (x ) = ,
x→+∞ x→+∞ ln x (ln x − 2)2
( ) ( )
f ' ( x ) = 0 ⇔ 3 − ln x = 0 ⇒ x = e 3 , f ' (x ) < 0 in e 3 ,+∞ , f ' (x ) > 0 in 0, e 2 ed in e 2 , e 3 , ( )
la funzione è strettamente decrescente nell’intervallo (e ,+∞) ed è strettamente crescente negli
3
f ' ' ( x ) > 0 in (0, e ) ed in (e ,+∞ ) , la funzione è concava nell' intervallo (e , e ) ed è convessa negli intervalli :
2 4 2 4
e2 e3 e4
−e3
155
1
b) la funzione ammette massimo e minimo nell’intervallo − 3,− per il teorema di Weierstrass:
2
1
infatti la f (x ) = − x − 2 − è continua nell’intervallo chiuso e limitato − 3,− ;
1
x 2
− x2 +1 1
f ' (x ) = −1 + , f ' (x ) = 0 ⇒ x 2 − 1 = 0 ⇒ x = −1 nell'intervallo − 3,− ,
1
2
= 2
x x 2
f ' (x ) < 0 per − 3 < x < −1, f ' ( x ) > 0 per − 1 < x < − , x = −1 è punto di minimo locale e globale,
1
2
1 1
f (− 1) = 0, f (− 3) = , f − = , quindi m = 0 per x = −1, M = per x = −3,
4 4
3 2 2 3
1
inoltre, x = − è punto di massimo locale ;
2
x2
∫
1
c) l’insieme delle primitive , per x > 0 , è: G(x ) = x − 2 − dx = − 2 x − ln x + C ,
x 2
3 3 3
la primitiva, passante per il punto 1, , soddisfa la condizione: = − + C ⇒ C = 3 e ha per
2 2 2
x2
equazione: y = − 2 x − ln x + 3 .
2
2e − x + x + k x<0
3.a) f ( x ) = , k ∈R ,
sin x cos 2 x x≥0
f (0) = 0 = lim f ( x ) , lim f (x ) = lim 2e − x + x + k = 2 + k = f (0) ⇔ 2 + k = 0 ⇔ k = −2,
x→0+ x→0− x→0−
f è continua in x = 0 per k = −2,
2e − x + x − 2 x<0 − 2e − x + 1 x<0
f (x) = , f ' (x ) = ,
sin x cos 2 x x≥0 cos 3 x − 2 sin 2 x cos x x>0
lim f ' ( x ) = lim − 2e − x + 1 = −1 = f −' (0 ) , lim f ' ( x ) = lim cos 3 x − 2 sin 2 x cos x = 1 = f +' (0 ) ,
x→ 0− x→ 0− x→ 0+ x → 0+
( ) = −1 ≠
f −' 0 ( ) = 1⇒
f +' 0 la funzione non è derivabile in x = 0 che è, quindi, un punto angoloso;
b) la funzione non soddisfa le ipotesi del teorema di Lagrange nell’intervallo chiuso e limitato
[−2,2] in quanto, pur essendo continua in tale intervallo, per la presenza del punto angoloso in x = 0
non risulta derivabile in tutti i punti dell’intervallo (−2,2) .
4. a) z = 1 + i 3 , α =
1− z
=
−i 3
=
(
− i 3 ⋅ 1+ i 3 3
= −i
) 3
;
2 − z 1− i 3 4 4 4
3 3 3 3 1 11
b) α = −i , ρ= , cos θ = , sin θ = − , θ = π ,
4 4 2 2 2 6
3 11 11 3 3 11 11 3 3 3 3 3 3
α= cos π + i sin π , α =
3
cos π + i sin π = cos π + i sin π = − i.
2 6 6 8 2 2 8 2 2 8
156
ANALISI MATEMATICA
IIa Prova parziale del 24-01-2007
1.Assegnata la funzione:
f (x ) = 4 x − e 2 x ,
a) si determinino: il dominio della funzione e l’intersezione con l’asse delle ordinate, i limiti agli
estremi del dominio ed eventuali asintoti, eventuali punti angolosi, crescere e decrescere ed
eventuali punti di estremo locale, concavità e convessità; si tracci un grafico qualitativo della
funzione ;
b) si verifichi se la funzione soddisfa le ipotesi del teorema degli zeri nell’intervallo [− 1,1] ;
c) si individui, giustificando la risposta, in quale dei due seguenti intervalli: [− 1,1] e [0,1] la funzione
soddisfa le ipotesi del teorema di Lagrange;
1
d) per x < 0 , si determini la primitiva passante per il punto A − 1,− 2 .
2e
2. Assegnata la funzione:
( )
f ( x ) = ln x 2 − 3 − x + 5 ,
a) si determinino il dominio, i limiti agli estremi del dominio ed eventuali asintoti ed, infine, il più
ampio intervallo, contenente il punto x0 = 2, in cui la funzione è invertibile;
b) si determini il polinomio di Taylor del secondo ordine con centro nel punto x0 = 2 .
( )3
3. Dopo avere scritto in forma trigonometrica i numeri complessi : α = 1 + 3 i e β = − 3 + i ,
α
si determinino z1 = α ⋅ β , z 2 = , z3 = α dandone, successivamente, la rappresentazione
β
anche in forma algebrica.
157
ANALISI MATEMATICA
Soluzione della IIa Prova parziale del 24-01-2007
− 4 x − e 2 x per x < 0
1. a) f ( x ) = 4 x − e 2 x , D = (− ∞,+∞ ) , f (0) = −1 , f ( x ) = ,
4 x − e 2 x per x ≥ 0
lim f ( x ) = lim − 4 x = +∞ , y = −4 x è asintoto obliquo, per x → −∞ , infatti m = −4 e
x → −∞ x → −∞
q = lim − 4 x − e 2 x + 4 x = 0 ,
x → −∞
lim f ' ( x ) = lim 4 − 2e 2 x = 2 = f +' (0 ), e da f −' (0 ) ≠ f +' (0 ), si deduce che x = 0 è un punto angoloso,
x →0 + x →0 +
∀ x < 0 f ' ( x ) < 0 , per x > 0 : f ' ( x ) = 0 per 4 − 2e 2 x = 0 ⇔ e 2 x = 2 ⇔ x = ln 2 ed, inoltre,
( ) (
f ' ( x ) < 0 in ln 2 ,+∞ , f ' (x ) > 0 in 0, ln 2 , )
pertanto, la funzione è strettamente decrescente negli intervalli: (− ∞,0 ) e ln 2 ,+∞ ( )
( )
ed è strettamente crescente nell’ intervallo 0, ln 2 , risulta così che:
x = 0 è punto di minimo locale con f (0) = −1,
( )
x = ln 2 è punto di massimo locale con f ln 2 = 4 ln 2 − 2 = 2 ln 2 − 2 ≅ −0.6 ,
− 4e 2 x < 0 per x < 0
f ' (x ) = , la funzione è, quindi, concava negli intervalli (− ∞,0 ) e (0,+∞ ) ;
− 4e 2 x < 0 per x > 0
2ln2
−1
f (− 1) = 4 − e −2 = 4 − 2 > 0 , f (1) = 4 − e 2 < 0 ⇒la funzione soddisfa le ipotesi del teorema degli
1
e
zeri nell’intervallo [− 1,1] ;
c) la funzione è continua in entrambi gli intervalli [− 1,1] e [0,1] , è derivabile in (0,1) ma non lo è in
(− 1,1) per la presenza del punto angoloso in x = 0 , pertanto, la funzione soddisfa le ipotesi del
teorema di Lagrange nell’intervallo [0,1] ;
158
∫ (− 4 x − e ) dx = −2 x
1 2x 1
d) 2x
e + C , la primitiva passante per il punto A − 1,− 2
2
−
2 2e
1 1
si ottiene risolvendo l’equazione: − 2 = −2 − 2 + C dalla quale si ricava C = 2 e, così, la
2e 2e
1
primitiva cercata è: y = −2 x 2 − e 2 x + 2 .
2
( )
2.a) f ( x ) = ln x 2 − 3 − x + 5 , D = (− ∞,− ln 3) ∪ (ln 3,+∞)
lim f ( x ) = lim − x = m ∞ , non esiste l' asintoto obliquo, infatti m = −1 ,
x → ±∞ x →±∞
( )
ma q = lim ln x 2 − 3 − x + 5 + x = lim ln x 2 − 3 = ln 0 + = −∞
x → ±∞ x →±∞
( ) ( )
lim
− −
(
) ( )
f ( x ) = lim ln x 2 − 3 = ln 0 + = −∞ , x = − 3 è asintoto verticale,
x→− 3 x→− 3
lim f ( x ) = lim ln (x − 3) = ln (0 ) = −∞ ,
2 +
x = 3 è asintoto verticale,
+ +
x→ 3 x→ 3
f ' (x ) =
2x
x2 − 3
− 1 =
− x 2 + 2x + 3
x2 − 3
, f ' ( x ) < 0 negli intervalli − ∞,− 3 , (3,+∞ ) , ( )
f ' ( x ) > 0 nell'intervallo 3 ,3 , ( )
si ha, quindi, che la funzione è strettamente decrescente negli intervalli − ∞,− 3 , (3,+∞ ) , ( )
mentre è strettamente crescente nell'intervallo 3 ,3 , ( )
si può allora concludere che il più ampio intervallo, contenente il punto x0 = 2,
in cui la funzione è invertibile, è l' intervallo 3 ,3 ; ( ]
− 2x 2 − 6
b) f ' ' ( x ) = , da f (2) = 3 , f ' (2) = 3 , f ' ' (2) = −14 , si ottiene:
(x 2
−3 )
2
T2, 2 = 3 + 3 ( x − 2 ) − 7 ( x − 2 )2 .
( )
3
π π 5
3. α = 1 + 3 i = 2 cos + i sin = 8 (cos π + i sin π ) , β = − 3 + i = 2 cos π + i sin π ,
3 5
3 3 6 6
11 11 3 1
α ⋅ β = 16 cos π + i sin π = 16 − i = 8 3 − i , ( )
6 6 2 2
α
β
π π 3 1
= 4 cos + i sin = 4
π π
(
+ i = 2 3 + i , α = ±2 2 cos + i sin = ±2 2 i . )
6 6 2 2 2 2
159
ANALISI MATEMATICA
IIa Prova parziale del 26-01-2009
1.Assegnata la funzione: f ( x ) = e 2 x − 4 x + 1 ,
a)(9) si determinino: il dominio della funzione e l’intersezione con l’asse delle ordinate, i limiti agli
estremi del dominio ed eventuali asintoti, eventuali punti angolosi, crescere e decrescere ed
eventuali punti di estremo locale, concavità e convessità; si tracci un grafico qualitativo della
funzione ;
b)(2) si verifichi se la funzione soddisfa le ipotesi del teorema degli zeri nell’intervallo [− 1,1] ;
c)(2) si individui, giustificando la risposta, in quale dei due seguenti intervalli: [− 1,1] e [0,1] la
funzione soddisfa le ipotesi del teorema di Lagrange.
2. Assegnata la funzione:
f ( x ) = ln(3 − x ) + 2 x + 5 , ,
a)(6) si determinino il dominio, i limiti agli estremi del dominio ed eventuali asintoti ed, infine, il
più ampio intervallo, contenente il punto x0 = 1, in cui la funzione è invertibile;
b)(3) si determini il polinomio di Taylor del secondo ordine con centro nel punto x0 = 2 .
( )3
3.(6) Dopo avere scritto in forma trigonometrica i numeri complessi : α = 1 + 3 i e β = − 3 + i ,
α
si determinino z1 = α ⋅ β , z 2 = , z3 = α dandone, successivamente, la rappresentazione
β
anche in forma algebrica.
160
ANALISI MATEMATICA
Soluzione della IIa Prova parziale del 26-01-2009
e 2 x + 4 x + 1 per x < 0
1. a) f ( x ) = e 2 x − 4 x + 1 , D = (− ∞,+∞ ) , f (0) = 2 , f (x ) = ,
e 2 x − 4 x + 1 per x ≥ 0
lim f ( x ) = lim 4 x = −∞ , y = 4 x + 1 è asintoto obliquo, per x → −∞ , infatti m = 4 e
x →−∞ x →−∞
q = lim e 2x
+ 4x + 1 − 4x = 1 ,
x→−∞
lim f ( x ) = lim e 2 x = +∞ , ∃/ asintoto obliquo per x → +∞, essendo f ( x ) ∼ e 2 x ,
x→+∞ x→+∞
lim f (x ) = lim f (x ) = f (0) = 2 ⇒ la funzione è continua in x = 0 e, quindi in tutto il dominio D,
x→0− x→0+
2e 2 x + 4 per x < 0
f ' (x ) = , lim f ' ( x ) = lim 2e 2 x + 4 = 6 = f −' (0 ) ,
2e 2 x − 4 per x > 0 x→0− x →0 −
lim f ' ( x ) = lim 2e 2 x − 4 = −2 = f +' (0 ), e da f −' (0 ) ≠ f +' (0 ), si deduce che x = 0 è un punto angoloso,
x→0+ x →0 +
ln 2
f (− 1) = 4 − e −2 = 4 − 2 > 0 , f (1) = 4 − e 2 < 0 ⇒la funzione soddisfa le ipotesi del teorema degli
1
e
zeri nell’intervallo [− 1,1] ;
c) la funzione è continua in entrambi gli intervalli [− 1,1] e [0,1] , è derivabile in (0,1) ma non lo è in
(− 1,1) per la presenza del punto angoloso in x = 0 , pertanto, la funzione soddisfa le ipotesi del
teorema di Lagrange nell’intervallo [0,1] .
161
2.a) f ( x ) = ln(3 − x ) + 2 x + 5 , D = (− ∞, 3)
lim f ( x ) = lim 2 x = −∞ , non esiste l' asintoto obliquo, infatti m = 21 ,
x → −∞ x → −∞
ma q = lim ln (3 − x ) + 2 x + 5 − 2 x = lim ln (3 − x ) = ln 0 + = −∞
x → −∞ x → −∞
( )
x → 3− x → 3−
( )
lim f ( x ) = lim ln (3 − x ) = ln 0 + = −∞ , x = 3 è asintoto verticale,
−1 − 3x + 6
f ' (x ) = +2= , f ' ( x ) < 0 nell' intervallo (− ∞,2 ), mentre f ' ( x ) > 0 nell' intervallo (2, 3) ,
3− x 3− x
si ha, quindi, che la funzione è strettamente decrescente nell' intervallo (− ∞,2 ) ,
mentre è strettamente crescente nell' intervallo (2, 3),
si può allora concludere che il più ampio intervallo, contenente il punto x 0 = 1, in cui la funzione è invertibile,
è l' intervallo (− ∞,2] ;
−3 −6
b) f ' ' ( x ) = , da f (2) = 9 ,
, f ' ' ' (x ) = f ' (2) = 0, f ' ' (0) = −3, f ' ' ' (0) = −6 ,
(3 − x ) 2
(3 − x )3
si ottiene pertanto: T3,2 (x ) = 9 − (x − 2)2 − ( x − 2 )3 .
3
2
( )
3
π π 5
3. α = 1 + 3 i = 2 cos + i sin = 8 (cos π + i sin π ) , β = − 3 + i = 2 cos π + i sin π ,
3 5
3 3 6 6
α ⋅ β = 16 cos
11 11 3 1
π + i sin π = 16 − i = 8 3 − i , ( )
6 6 2 2
α
β
π π 3 1
= 4 cos + i sin = 4
π
( )
π
+ i = 2 3 + i , α = ±2 2 cos + i sin = ±2 2 i .
6 6 2 2 2 2
162
ANALISI MATEMATICA
IIa Prova parziale del 3-02-2010
1. Assegnata la funzione:
f ( x ) = 4e − x (1 − x ) ,
a)(9) si determinino: il dominio ed il segno della funzione, i limiti agli estremi del dominio ed
eventuali asintoti, crescere e decrescere ed eventuali punti di estremo locale, concavità e convessità
ed eventuali punti di flesso; si tracci, poi, un grafico qualitativo della funzione;
b)(6)dopo avere disegnato il grafico della funzione g ( x ) = f ( x ) nell’intervallo [0,+∞ ) , si verifichi
che il punto x = 1 è un punto angoloso per la g e si indichino, classificandoli, i punti di estremo
della stessa funzione;
c)(2) si individui, giustificando la risposta, in quale dei due seguenti intervalli: [0,1] e [0,2] la
funzione g soddisfa le ipotesi del teorema di Lagrange.
si determinino il dominio, i limiti agli estremi del dominio ed eventuali asintoti ed, infine, il più
ampio intervallo, contenente il punto x0 = 3, in cui la funzione è invertibile.
163
ANALISI MATEMATICA
Soluzione della IIa Prova parziale del 3-02-2010
1.a) f ( x ) = 4e − x (1 − x ) ,
D = (− ∞,+∞ ) , f (0) = 4 , f ( x ) = 0 per x = 1 , la funzione è positiva in (− ∞,1) mentre è negativa in (1,+∞ ) ,
lim f ( x ) = lim − 4 xe − x = +∞ , ∃/ l' asintoto obliquo essendo f ( x ) ∼ − 4 xe − x ,
x→−∞ x→−∞
f ' ( x ) < 0 nell' intervallo (− ∞,2 ), si ha, quindi, che la funzione è : strettamente crescente
nell' intervallo (2,+∞ ) e strettamente decrescente nell' intervallo (− ∞,2 ) ,
si può allora concludere che il punto x = 2 è punto di minimo locale e globale con f (2 ) = −
4
,
e2
f ' ' ( x ) = −4e − x ( x − 2) + 4e − x = 4e − x (3 − x ) , f ' ' ( x ) = 0 per x = 3 , f ' ' (x ) > 0 in (− ∞,3) ,
f ' ' ( x ) < 0 in (3,+∞ ) , la funzione risulta convessa nell' intervallo (− ∞,3) mentre è concava in (3,+∞ )
pertanto x = 3 è punto di flesso per la funzione con f (3) = − 8 e 3 ;
O 1 2
b)
O 1 2
g (x ) = f (x )
164
4e − x (2 − x ) 0 ≤ x <1
g ' (x ) = , lim g ' ( x ) = lim 4e − x (2 − x ) = 4 e = g −' (1) ,
4e − x (x − 2 ) x >1 x→1− x→1−
lim+ g ' ( x ) = lim+ 4e − x ( x − 2 ) = − 4 e = g +' (1) , pertanto il punto x = 1 è un punto di non derivabilità
x→1 x→1
detto angoloso,
osservando il grafico della funzione g, si può concludere che:
x = 0 è punto di massimo locale e globale con g (0) = 4 , x = 1 è punto di minimo locale e
globale con g (1) = 0 , x = 2 è punto di massimo locale con g (2) = 4 e 2 ;
c) la funzione è continua in entrambi gli intervalli [0,1] e [0,2] , è derivabile in (0,1) ma non lo è in
(0,2) per la presenza del punto angoloso in x = 1 , pertanto, la funzione soddisfa le ipotesi del
teorema di Lagrange soltanto nell’intervallo [0,1] .
2.a) f ( x ) = ln( x + 2) − x + 3 , D = (− 2,+∞ )
x → −2 + x → −2 +
( )
lim f ( x ) = lim ln ( x + 2 ) = ln 0 + = −∞ , x = −2 è asintoto verticale ,
3. α = cosπ + i sin π ,
11 11
β = 3 − i = 2 cos π + i sin π ,
6 6
5 3 1
5
α ⋅ β = 2 cos π + i sin π = 2 −
+ i = − 3 + i ,
6 6
2 2
π 2kπ π 2kπ
ω k = 4 α = cos + + i sin + con k = 0,1,2,3 ,
4 4 4 4
si ottiene, quindi :
π 2 π 2 3 3 2 2
ω 0 = cos + i sin+i =, ω1 = cos π + i sin π = − +i ,
4 4 2 2 4 4 2 2
5 5 2 2 7 7 2 2
ω 2 = cos π + i sin π = − −i , ω3 = cos π + i sin π = −i .
4 4 2 2 4 4 2 2
165
ANALISI MATEMATICA
IIa Prova parziale dell’1-02-2011
1. Assegnata la funzione:
f ( x ) = 3 log x − 1 −
1 2
x − x,
2
a)(11)si determinino: il dominio della funzione , l’intersezione con l’asse delle ordinate, i limiti agli
estremi del dominio ed eventuali asintoti, crescere , decrescere ed eventuali punti di estremo
locale, concavità e convessità ed eventuali punti di flesso; si tracci un grafico qualitativo della
funzione;
b)(1) si scriva il polinomio di Mac Laurin del secondo ordine relativo alla funzione assegnata.
2. Assegnata la funzione:
e 2 x + 1 −2≤ x≤0
f (x ) = , k ∈R ,
− x 3 + x − k 0< x≤2
a)(4) si determini, per quale valore del parametro reale k, la funzione è continua in x = 0 e,
successivamente, si verifichi se la stessa è anche derivabile in x = 0;
b)(3) per il valore del parametro determinato al punto a), si dica, giustificando la risposta, se sono
verificate le ipotesi del teorema degli zeri e del teorema di Lagrange nell’intervallo [− 2, 2] ;
∫ (e ) − x3 + x + 2
+ 1 dx ,
∫
2x
c)(2) si calcolino gli integrali: dx .
x
+∞ n
∑n =0
3 x 2 − 3 , x ∈ R ,
se ne determini l’insieme di convergenza, al variare del parametro reale x, e se ne scriva la somma
per x = 3 .
4. Assegnata la successione:
4n k + ln 2 n
an = n > 0, k ∈ R ,
n 5 + 3 −2
166
ANALISI MATEMATICA
Soluzione della seconda prova parziale dell’1-02-11
f ' ' (x ) = − − 1 < 0 nel dominio la funzione è così concava in (− ∞,1) ed in (1,+∞ ) ;
3
(x − 1)2
−2 1 2
b) f (0) = 0 , f ' (0) = −4 , f ' ' (0) = −4 , pertanto, il polinomio di Mac Laurin relativo alla funzione
è: T2,0 = −4 x − 2 x 2 .
167
2.a) f (0 ) = 2 = lim f ( x ), lim f ( x ) = lim − x 3 + x − k = −k = f (0 ) ⇔ k = −2,
x →0 − x→0+ x→0+
la funzione è continua in x = 0 per k = −2,
e 2 x + 1 −2≤ x≤0 2e 2 x −2≤ x <0
f (x ) = , f ' (x ) = ,
− x 3 + x + 2 0< x≤2 − 3 x 2 + 1 0< x≤2
lim f ' ( x ) = lim 2e 2 x = 2 = f −' (0 ) , lim f ' ( x ) = lim − 3 x 2 + 1 = 1 = f +' (0 ),
x →0 − x →0− x →0+ x →0+
la funzione, quindi, essendo f −' (0 ) = 2 ≠ f +' (0) = 1, non è derivabile in x = 0 che risulta così essere
un punto angoloso;
b) per k = −2 la funzione risulta continua nell’intervallo [− 2,2] , ma non derivabile nell’intervallo
(− 2,2) , inoltre, f (− 2 ) = e −4 + 1 > 0 ed f (2) = −4 < 0 , pertanto sono verificate le ipotesi del
teorema degli zeri, mentre non lo sono quelle del teorema di Lagrange;
∫( )1 − x3 + x + 2 2 x3
c) e 2 x + 1 dx = e 2 x + x + C ,
2 x ∫ x ∫
dx = − x 2 + 1 + dx = −
3
+ x + 2 ln x + C .
+∞ n
3. ∑
n =0
3 x 2 − 3 , la serie è geometrica con ragione q = 3 x 2 − 3 e converge, quindi, se
3 x 2 < 4 x 2 < 64 − 8 < x < 8
3 3
x − 3 <1 ossia se − 1 < x − 3 < 1 ⇒
2 2
⇒ ⇒ ,
3 x 2 > 2 x 2 > 8 x < −2 2 ∨ x > 2 2
(
allora, si può concludere che la serie converge negli intervalli − 8,−2 2 , 2 2 , 8 ; ) ( )
1
inoltre, per x = 3, S = .
4−3 9
ln 2 n 4n 5
4. a) per k = −5 , a n ∼ → 0 + , per k = 5, a n ∼ →4 ;
n5 n5
4n k + ln 4 n 4
b) col criterio del confronto asintotico, si ha an = ∼
: termine generale di una
n 5 + 3−2 n 5− k
serie armonica generalizzata, allora, la serie converge per 5 − k > 1, ossia per 0 < k < 4 , diverge per
k≥4.
168
ANALISI MATEMATICA
IIa Prova parziale del 31-01-2012
si determinino: il dominio ed il segno, i limiti agli estremi del dominio ed eventuali asintoti,
crescere e decrescere ed eventuali punti di estremo locale (non sono richieste le ordinate dei punti di
estremo locale); si tracci un grafico qualitativo della funzione.
2. Assegnata la funzione:
f ( x ) = 3 x 2 − 6 x − x 2 ln 2 x ,
3.Assegnata la funzione:
a)(4) si determini, per quale valore del parametro reale k, la funzione è continua in x = 0 e si
verifichi se, per tale valore di k, la funzione è anche derivabile in x = 0;
b)(2) si dica, giustificando la risposta, se la funzione soddisfa le ipotesi del teorema di Lagrange
nell’intervallo [−1,2].
4. Dato il numero complesso z = 3 − i ,
z + 2i
a)(2) si calcoli e si scriva in forma algebrica α = ;
z −i
b)(4) dopo aver scritto z in forma trigonometrica, si calcoli ω = z 2 e, successivamente, si
calcolino le radici seconde di ω nell’intervallo [0,2π ) .
5 3 4x
∫ x − x cos x −
2
5.(3) si calcoli l’integrale dx .
x − 2
169
ANALISI MATEMATICA
Soluzione della seconda prova parziale del 31-01-12
e−x e−x
1. f ( x ) = = , D = (− ∞,0) ∪ (0, 2) ∪ (2,+∞) ,
− x 2 + 2 x x (− x + 2 )
f ( x ) < 0 ⇒ x 2 − 2 x > 0 , f ( x ) < 0 in (− ∞,0 ) ed in (2,+∞ ) , f ( x ) > 0 ⇒ x 2 − 2 x < 0 , f ( x ) > 0 in (0,2 ) ,
e −x
lim f ( x ) = lim = −∞ , non esiste l' asintoto obliquo,
x → −∞ x →−∞ − x 2
e −x 0+
lim f ( x ) = lim = = 0 − , y = 0 è asintoto orizzontale,
x → +∞ x →+∞ − x 2
−∞
−x
lim± f ( x ) = lim±
e 1 1
= = ± = ±∞ , x = 0 è asintoto verticale;
x →0 x →0 x(− x + 2 ) 2⋅0 ±
0
e−x e −2 e −2
lim± f ( x ) = lim± = = = m ∞ , x = 2 è asintoto verticale,
x→2 x→2 x(− x + 2 ) 2 ⋅ 0 m 0m
f ' (x ) =
(
e−x x 2 − 2 ), ( ) ( )
f ' ( x ) = 0 per x = ± 2 , f ' ( x ) < 0 in − 2 , 0 ed in 0, 2 ,
(x 2 − 2 x ) 2
− 2 0 2 2
170
sin 2 x cos x x≤0
3.a) f (x ) = , k ∈R ,
e 2 x + 2 x − k x>0
f (0) = 0 = lim f ( x ) , lim f ( x ) = lim e 2 x + 2 x − k = 1 − k = f (0 ) ⇔ 1 − k = 0 ⇔ k = 1,
−
x →0 x →0+ x →0 +
la funzione è continua in x = 0 per k = 1,
sin 2 x cos x x≤0 2sinx cos 2 x − sin 3 x x<0
f (x ) = , f ' (x ) = ,
e 2 x + 2 x − 1 x>0 2e 2 x + 2 x>0
lim f ' (x ) = lim 2 sin x cos 2 x − sin 3 x = 0 = f −' (0 ) , lim f ' ( x ) = lim 2e 2 x + 2 = 4 = f +' (0) ,
x → 0− x→ 0− x→ 0+ x→ 0+
( )= 0 ≠
f −' 0 ()
f +' 0 = 4 ⇒ la funzione non è derivabile in x = 0 che è, quindi, un punto angoloso;
b)la funzione, ovviamente per il valore k determinato al punto a), non soddisfa le ipotesi del
teorema di Lagrange nell’intervallo chiuso e limitato [−1,2] in quanto, pur essendo continua in tale
intervallo, per la presenza del punto angoloso in x = 0 non risulta derivabile in tutti i punti
dell’intervallo (−1,2) .
4. a) z = 3 − i , α =
z + 2i
=
3+i
=
( )(
3 + i ⋅ 3 + 2i 1
= +i
)3 3
;
z −i 3 − 2i 7 7 7
3 1 11
b) z = 3 − i , ρ = 2 , cos θ = , sin θ = − , θ = π ,
2 2 6
11 11 5 5 5 5
z = 2 cos π + i sin π , z 2 = 4 cos π + i sin π , z k = z = 2 cos π + kπ + i sin π + kπ
6 6 3 3 6 6
5 5 11 11
con k = 0,1, , pertanto, z 0 = 2 cos π + i sin π = − 3 + i, z1 = 2 cos π + i sin π = 3 − i .
6 6 6 6
5 4x
∫ ∫ ∫ ∫
5 3 4x
5. x 3 − x 2 cos x − dx = x dx − x 2 cos x dx − dx ,
x − 2 x−2
∫ ∫
5 3 5 5 5 8
x dx = x 3 5 dx = x 8 5 = x ,
8 8
∫ x cos x dx = x sin x − ∫ 2 x sin x dx = x sin x + 2 x cos x − 2∫ cos xdx = x sin x + 2 x cos x − 2 sin x ,
2 2 2 2
x−2+2
∫ x − 2 dx = 4∫ x − 2 dx =4∫ x − 2 dx =4 x + 8 ln x − 2 ,
4x x
4x
∫
5 5 5
3
e, quindi, x − x cos x − 2
dx =
8 2
x − x sin x − 2 x cos x + 2 sin x − 4 x − 8 ln x − 2 + C .
x −2 8
171
ANALISI MATEMATICA
IIa Prova parziale del 30-01-2013
1. Assegnata la funzione:
f (x ) = x 3 e − x ,
a) si determinino: il dominio ed il segno della funzione, i limiti agli estremi del dominio ed
eventuali asintoti, crescere, decrescere ed eventuali punti di estremo locale, concavità e convessità
ed eventuali punti di flesso( non sono richieste le ordinate dei punti di flesso); si tracci un grafico
qualitativo della funzione;
b) dopo avere disegnato il grafico della funzione g ( x ) = f ( x ) nell’intervallo [− 1,+∞) , si verifichi
se il punto x = 0 è un punto angoloso per la g e si indichino, classificandoli, i punti di estremo
della stessa funzione sempre nell’intervallo [− 1,+∞) ;
c) si disegni il grafico della funzione f ' (x ) nel suo dominio naturale deducendolo dal grafico della
funzione f (x ) ;
d) si determini la primitiva della f ( x ) = x 3 e − x passante per il punto (0,4) .
2. Assegnata la funzione:
x 4 + 3 x 2 + x + 2 ln 2 per x < 0
f (x ) = ,
2ln ( x + 2 ) per x ≥ 0
∑ (− 1) n 2
b) si determini il carattere della serie: .
3
n =1
n
172
ANALISI MATEMATICA
Soluzione della seconda prova parziale del 30-01-2013
1.a) f (x ) = x 3 e − x , D = (− ∞,+∞) , f (0) = 0, f ( x ) < 0 in (− ∞,0) , f ( x ) > 0 in (0,+∞) ,
x3 − ∞
lim f ( x ) = lim x 3 e − x = lim = = −∞ , ∃/ l' asintoto obliquo,
x → −∞ x→ − ∞ x→ − ∞ e x 0+
lim f ( x ) = lim x 3 e − x = 0 + , quindi, y = 0 è asintoto orizzontal e,
x → +∞ x → +∞
f ' (x ) = x e (3 − x ) , f ' (x ) = 0 ⇔ x = 0 ∨ x = 3 ,
2 −x
f ' (x ) > 0 in (− ∞,0) e in (0,3) ⇒ la funzione è strettamente crescente nell' intervallo(− ∞,3) ,
f ' (x ) < 0 in (3,+∞) ⇒ la funzione è strettamente decrescente nell'intervallo (3,+∞) ,
x = 3 è punto di massimo locale e globale con f (3) = 27 e 3 ≅ 1.4 ,
( )
f ' ' (x ) = x e − x x 2 − 6 x + 6 , f ' ' (x ) = 0 ⇔ x = 0 e x = 3 ± 3 ,
(
f ' ' (x ) < 0 negli intervalli (− ∞,0) , 3 − 3 , 3 + 3 ) (
⇒ la funzione è concava negli intervalli (− ∞,0) , 3 − 3 , 3 + 3 , )
( )( ) (
f ' ' (x ) > 0 negli intervalli 0, 3 − 3 , 3 + 3 , + ∞ ⇒ la funzione è convessa negli intervalli 0, 3 − 3 , 3 + 3 , + ∞ , )( )
pertanto sono punti di flesso x = 0 con f (0) = 0 e x = 3 ± 3 ;
1.4
1.4
−1 0 3
Il punto x = 0 non è punto angoloso in quanto g −' (0) = g +' (0) = 0 , inoltre si osserva che la g ammette:
minimo m = 0 in x = 0 , massimo M = e in x = −1 , un punto di massimo locale in x = 3 con f (3) ≅ 1.4 ;
c) grafico della funzione derivata f ' ( x) dedotto dal grafico della f ( x) nell'intervallo (− ∞,+∞) :
0 3− 3 3 3+ 3
173
d) y =
∫x e 3 −x
( )
dx = −e − x x 3 + 3 x 2 + 6 x + 6 + C , per determinare la primitiva richiesta
f −' 0( )= f +' (0 ) = 1 , pertanto la funzione ammette derivata prima e, quindi, retta tangente, in x = 0 ,
12 x 2 + 6 per x > 0
f ' ' (x ) = 2 ,
− per x < 0
(x + 2 )
2
lim f ' ' ( x ) = lim 12 x 2 + 6 = 6 = f −'' (0 ), lim f ' ' ( x ) = lim − = f +'' (0) ,
2 1
=−
x→0 − −
x →0 x →0 +
x →0 +
(x + 2) 2 4
b) per x > 0 f ' ' ' ( x ) = , f (1) = 2 ln 3 , f ' (1) = , f ' ' (1) = − , f ' ' ' (1) = .
4 2 2 4
(x + 2) 4 3 9 81
+∞
3n k + n 2 3n 4 + n 2
3. a) ∑
n =1
n 4
+ 3 n 4
+ 3
→ 3 e, quindi, non è soddisfatta la
, la serie è a termini positivi, per k = 4
condizione necessaria per la convergenza e così la serie diverge; per k = 1/3, con il criterio asintotico si
33 n + n 2 1
ha: termine generale di una serie armonica generalizzata convergente e, pertanto, la serie
n +3 4
n2
assegnata converge;
+∞
∑ (− 1) n 2
b) , la serie è a termini di segno alterno, non converge assolutamente in quanto
3
n =1
n
+∞ +∞
∑ (− 1) ∑ 2n serie armonica divergente con 0 < a = 3 < 1 ,valgono, tuttavia, le ipotesi del
n 2 1
=
3 n 3
n =1 n =1
2 2 2
teorema di Leibniz: > 0, → 0 + , la successione è decrescente e, quindi la serie converge
3 3 3
n n n
semplicemente .
174
INDICE