L'evento che scatenò la Prima Guerra Mondiale fu l'attentato a
Sarajevo il 28 giugno 1914 dell'erede al trono austriaco Francesco Ferdinando, da parte di uno studente serbo bosniaco Gavrilo Princip . l'Austria reagì dando un duro Ultimatum alla Serbia, la quale lo respinse, allora la prima le dichiarò guerra, mettendo in moto i meccanismi delle alleanze. la Germania approfittò di queste iniziative per dichiarare guerra alla Russia e successivamente invadere il Belgio neutrale andando contro alla Francia, che venne sostenuta dalla Gran Bretagna. Da una guerra tra stati si passò ben presto a una guerra che coinvolse tutto il mondo, essa non fu dinamica ma una guerra statica di trincea. Quando scoppiò la guerra nel 1914, per il primo anno Giolitti dichiarò l'Italia come neutrale, visto che non era tenuta ad entrare in guerra poiché era stata l'Austria a dichiarare guerra. in questo il periodo di neutralità L'Italia si divise internamente tra interventisti, coloro che volevano entrare in guerra, vedendola come un evento che avrebbe dimostrato la grandezza dell'Italia e le avrebbe garantito un espansione territoriale. Di questi fece portavoce il poeta D'Annunzio, uno dei più grandi promulgatori della guerra. Egli promuove la guerra come vento di riscatto per dimostrare la potenza della nazione, influenzato dal nazionalismo e dall'idea sviluppata dal filosofo Nietzsche del superuomo che il ribalta, poichè egli crea la figura del poeta vate capace di essere una guida, un profeta per il popolo , che vive una vita all'insegna dell'avventura e si cimenta nella Guerra essendo un evento purificatore. I neutralisti invece, erano contrari alla guerra, facevano parte Giolitti, i cattolici e i socialisti. D'Annunzio però avendo una grande influenza sul popolo esortò la folla alla violenza e i neutralisti non riuscirono più ad opporsi. Quando cade il governo Giolitti e salì Salandra esso fu costretto Nel 1915 a stringere un patto segreto a Londra, con il quale L'Italia entrava in guerra a fianco della Francia e della Gran Bretagna, in cambio di un appoggio finanziario e del cedimento di territori austro ungarici, (Trento e Trieste ) andando così contro l'alleanza. Vittorio Emanuele III il 23 maggio del 1915 dichiarò l'entrata ufficiale in guerra dell'Italia contro l'Austria, Germania e Turchia a fianco della Francia, della Gran Bretagna e della Russia.
SVOLGIMENTO PRIMA GUERRA MONDIALE ( varie
battaglie)
Subito dopo lo scoppio del conflitto la Germania aveva invaso il
Lussemburgo e il Belgio con l'intento di mettere in ginocchio la Francia. Una delle condizioni essenziali per la riuscita del piano tedesco avrebbe dovuto essere la rapidità del movimento, non tanto nel vincere la Francia, ma quanto nel procedere successivamente allo spostamento delle forze ad est contro la Russia. Ma i francesi riuscirono nel settembre del 1914 ad arrestare il nemico tedesco sul fiume Marna. Dopo essa ebbe inizio sul fronte occidentale una lunga Guerra di posizione, le fanterie nemiche si fronteggiarono restando al riparo nelle trincee scavate nel terreno all'interno delle quali soldati vivevano esposti alle bombe, alle malattie e a pessime condizioni igieniche che comportarono un aumento di morti che si aggiungevano ai caduti in battaglia. Da una guerra di movimento perciò si passò a una guerra di posizione.
Il fronte orientale sembrava avere più possibilità di operare
secondo i principi della guerra di movimento con la Russia, che avanzava per invadere la Germania, ma fu fermata nella battaglia di Tannenberg e Masuri tra l'agosto e il settembre del 1914 dall'esercito tedesco affiancato da quello turco.
l'Italia dopo essere entrata in guerra Nel 1915 con il Patto di
Londra, combattè fin da subito una guerra di posizione andando contro gli austriaci sul fiume Isonzo, creando una grave perdita all'esercito. l'Italia affrontò appunto la guerra in condizioni di grave impreparazione, dovuto soprattutto al fatto che i soldati erano giovani uomini che non avevano mai combattuto, il comandante Generale Luigi Cadorna aveva imposto Inoltre una durissima disciplina ,imponendo gravi pene per chi trascrittiva le regole.
Il comando tedesco tentò nuovamente di attaccare il fronte
occidentale Ma fu fermato nella grande battaglia di Verdun 1916, a luglio inizio il contrattacco dell'Inghilterra e della Francia che attaccarono senza riuscire ad affondare le linee tedesche. Fra maggio e giugno del 1916 l'esercito austriaco si impegnò in quella che venne chiamata spedizione punitiva, in quanto gli italiani avevano tradito la Triplice Alleanza, gli austriaci volevano penetrare nella Pianura Padana attraverso Asiago. L'esercito italiano però riuscì a respingere l'offensiva e conquistò Gorizia nell'agosto del 1916. il prolungarsi della guerra iniziava a pesare soprattutto sugli imperi centrali i quali non potevano procurarsi materie prime visto che gli inglesi controllavano i mari. La Germania tentò di affondare la Marina inglese con la battaglia di Jutland ma non bastò a sottrarre il dominio a gli inglesi, così i tedeschi iniziarono una guerra Sottomarina contro tutte le navi avversarie. l'affondamento del transatlantico Lusitania causò un migliaio di morti tra cui 124 statunitensi, ciò provocò proteste da parte degli Stati Uniti che entrarono in guerra il 6 aprile del 1917 . il 1917 fu un anno decisivo per le sorti del conflitto non solo per l'entrata in guerra degli Stati Uniti, ma anche perché nel mese di marzo in Russia esplosione una rivoluzione, detta rivoluzione di febbraio che battè il regime dello Zar e portò alla rivoluzione bolscevica di ottobre dove il potere venne preso dai comunisti guidati da Lenin. Per evitare l'invasione del proprio territorio la Russia uscì dalla guerra il 3 marzo del 1918 con la pace di Brest-litovsk con cui cedeva alla Germania la Polonia e i Paesi Bassi. Come conseguenza gli austriaci spostarono le loro truppe dal fronte Russo a quello italiano provocando una gravissima crisi militare in Italia. l'esercito austriaco rafforzato riuscì a sfondare le linee italiane riportando una Vittoria a Caporetto il 24 ottobre del 1918. L'esercito italiano cominciò una ritirata e con grande fatica a causa delle gravi perdite riuscì a stabilire una nuova linea di difesa lungo il fiume Piave, Cadorna venne sostituito dal nuovo comandante Armando Diaz.
Tutta l'Europa stava soffrendo per questa guerra e Papa
Benedetto XV chiesa la fine dei combattimenti invitava alla pace. Nella primavera del 1918 la Germania lanciò l'ultima offensiva, ma anche questa volta i francesi e gli inglesi respinsero l'attacco nella seconda battaglia di Marna. l'Austria attaccò a giugno sul fronte italiano ma non fu in grado di sfondare le linee del Piave, mentre inglesi e francesi riuscirono a sfondare quelle tedesche. Gli Stati Uniti da quando entrarono in guerra prevalsero, sopratutto per aver stanziato miliardi di soldi per aiutare i paesi europei, ma la mossa decisiva fu segnata dal presidente Wilson che si battè per ottenere una pace fondata su 14 punti basati su ideali come la democrazia, la giustizia e la libertà per i popoli, il primo punto stabiliva un autodeterminazione delle potenze che potevano instaurare un proprio sistema politico. Questo era fatto per mantenere una pace universale e duratura. Quindi avendo stanziato denaro, cambiato le sorti del conflitto e stabilito questi punti gli Stati Uniti si affermarono come la più grande potenza mondiale. il 24 ottobre l'Italia e riuscì a sfondare le linee austriache a Vittorio Veneto, ed essa il 4 novembre firmarono l’armistizio. L’ 11 novembre viene firmato l'ultimo armistizio con la Germania e si chiuse così la Prima Guerra Mondiale, i morti furono circa 9 milioni. I Trattati di Pace furono discussi alla conferenza di Parigi nel 1919, quello con la Germania fu firmato a Versailles il 28 giugno del 1919. Ma le decisioni più importanti furono stabilite dal Presidente Wilson, che impose alla Germania una pace punitiva. Con il Trattato di Versailles la Germania, infatti, dovette oltre che pagare i danni all'Europa, anche cedere le colonie alla Gran Bretagna e l'Alsazia e la Lorena alla Francia. Si formò il nuovo stato della cecoslovacchia. l'Italia ottenne i territori per i quali era entrata in battaglia, il Trentino,Friuli-Venezia Giulia, la Dalmazia e Vittorio Veneto.
CONDIZIONE DELLA RUSSIA PRIMA DELLE RIVOLTE
Per tutto l'Ottocento la Russia fu uno stato profondamente
arretrato dal punto di vista economico e politico. gli Zar esercitavano un potere assoluto senza il controllo di nessun Parlamento, quindi la libertà era nulla. L'élite della società era composta dalla ristocrazia, dagli ufficiali dell'esercito, dai vertici della chiesa e della burocrazia Imperiale. I contadini erano schiavi della plebe e non avevano Libertà, il 90% delle terre che essi coltivavano apparteneva a chiese e nobili, i contadini quindi disponevano a malapena del necessario per vivere e questa situazione precaria in cui essi vivevano sta alla base del malcontento che porterà una serie di rivolte. nel 1855 salì al trono lo zar Alessandro II che tentò una cauta politica di riforme per migliorare la Russia, che divenne in poco tempo industrializzata, ma questa non fu una industrializzazione normale ma bensì vincolata poiché avviata grazie ai fondi dello Stato ,quindi l’arricchimento fu esclusivamente dello Zar e non del popolo che si era aggregato nella classe operaia. Oltre al malcontento sociale e alla situazione di precarietà in cui vivevano i contadini, in Russia iniziarono a muoversi ideologie che accentuarono la voglia di rivolta. All'interno della società si crearono le idee “occidentaliste” secondo cui per svilupparsi la Russia doveva imitare il modello occidentale, accogliendo l'economia capitalista. I “populisti” invece sostenevano che lo sviluppo sociale del paese doveva partire dalle campagne, bisognava quindi alfabetizzare i contadini e renderli coscienti della loro condizione. Dal ventesimo secolo i populisti assunsero il nome di social rivoluzionari. Lo sviluppo industriale spinse alcuni intellettuali ad avvicinarsi al marxismo che vedeva nel parlamento il proletariato urbano e non nei contadini la classe che avrebbe potuto guidare una rivoluzione. Il Partito Socialista che tutela i diritti della classe operaia, nel 1903 si divise in 1 bolscevichi ( maggioranza) guidati da Lenin, i quali sostenevano che una ristretta Élite di intellettuali doveva guidare operai e lavoratori alla presa della rivoluzione del potere per giungere all'abolizione della proprietà privata e alla messa in comune nei mezzi di produzione. 2 Menscevichi(minoranza) capeggiati da Martov, sostenevano che bisognava realizzare riforme politiche e sociali alleandosi con la borghesia e utilizzando le elezioni politiche per giungere al potere.
LE RIVOLTE DAL 1905 AL 19017
Dal 1905 al 1917 in Russia si susseguirono rivolte, scaturite dal malcontento degli operai e dei contadini e dalla voglia di rinnovare le varie forme politiche con le ideologie presenti nel paese. nel 1905 la Russia uscì sconfitta contro il Giappone, la guerra aggravò le misere condizioni di vita del proletariato e dei contadini. Il 9 gennaio 1905 moltissime persone sfilarono a San Pietroburgo in una manifestazione pacifica verso il palazzo d'inverno, residenza dello zar, per invocare la protezione e l'aiuto. Ma l'esercito aprì il fuoco provocando migliaia di morti. “La domenica di sangue”, come venne chiamata, provocò in tutto il paese scioperi e rivolte che coinvolsero persino l'esercito. Per cercare di placare le rivolte il nuovo zar Nicola II promise libertà politiche e l'instaurazione del parlamento ma queste non vennero effettivamente mantenute.