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Ragione pratica.

Nella ragion pratica Kant va alla ricerca di una morale che sia universale. Per fare ciò il sistema
kantiano ha bisogno di una morale eteronoma, ma di una morale autonoma, che provenga
dall’interno dell’individuo.
Kant introduce le massime, che però sono consigli soggettivi, pertanto non adatte.
C’è bisogno di un imperativo, che può essere di due forme 1) Ipotetico.
2) Categorico.

Quest’ ultimo è l’imperativo di cui Kant ha bisogno, la legge morale.


Prima formulazione Agisci in modo che la tua massima diventi legge morale.
Ogni volta che un individuo decide agisce deve pensare cosa accadrebbe se tutti agissero così.
Seconda formulazioneAgisci in modo da trattare l’umanità come fine e mai come mezzo.
(intenzione).
Terza formulazione Agisci in modo che la tua massima sia il legislatore universale di sé stessa.

Postulati
1)Libertà Tu devi quindi puoi-
2)L’immortalità dell’animac’è bisogno di un'altra vita per raggiungere il sommo bene (virtù e
felicità).
3)L’esistenza del signoreserve qualcuno che garantisca il premio a chi lo merita. (in pratica serve
qualcosa che dimostri l’accordo tra virtù e felicità).

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