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LEZIONE DEL 10/11/2020

Oggi parleremo di

- RISCONTI
- AMMORTAMENTO

Prima di questo argomento dobbiamo però ricordare: che possiamo dividere conto economico in due strati.
Il primo lo vado a determinare applicando il principio della competenza finanziaria; successivamente
capiamo che i costi rilevati durante l’esercizio non corrispondono ai costi e ricavi di competenza, ma
dobbiamo verificare se tutti i costi che sono stati sostenuti e conseguiti, effettivamente sono di
competenza. Quindi x determinare reddito di esercizio dobbiamo considera solo i componenti positivi e
negativi che sono di competenza economica, indipendentemente dal momento della manifestazione
finanziaria delle operazioni.

Consideriamo come ricavi di competenza quei ricavi conseguiti e per i quali l’azienda ha effettuato la
prestazione.

Caso della dolce forno

Come si determina il contributo degli altri fattori produttivi alla formazione del reddito d’esercizio?

I fattori produttivi immateriali a fecondità semplice


Consideriamo i costi sostenuti x acquisire servizi e il fattore lavoro, per un determinato periodo di tempo.
Per determinare la lor competenza economica, occorre esaminare gli intervalli temporali delle prestazioni
(trimestrali, semestrali, annuali ecc.).

Occorre distinguere due situazioni:


1) Se il pagamento avviene in via anticipata: bisogna determinare quella quota di costo da rinviare
all’esercizio futuro risconto attivo
2) In via posticipata (il contratto prevede pagamento in via posticipata):
Bisogna determinare quella quota di costo che compete all’esercizio in chiusura rateo
passivo(quanto dovrei oggi se interrompessi tutto).

Vedi slide il caso…operazione 3: il primo di aprile la dolce forno prende in locazione un


immobile; e paga in via anticipata 1500. Io pago quindi 1500 perché il contratto prevde che
potrò utilizzare immobile da 1/04 al 31/12. Rappresentiamo operazione su asse tempo.

I RISCONTI ATTIVI:
- Sono quote di costi comuni due esercizi, pagati o anche solo liquidati, di
competenza economica futura.
- Corrispondono cioè a quote di costi già sostenuti, ma non ancora maturati che
vanno rinviati all’esercizio successivo costi sospesi
- Rappresentano rimanenze contabili: la parte consumata del servizio utilizzabile
nell’esercizio successivo.
- Maturano in proporzione al decorrere del tempo.
Come si calcolano?

Per la determinazione del tempo si possono utilizzare due concetti diversi di tempo:
- Tempo fisico tempo di disponibilità del fattore produttivo.
- Tempo economico prende in considerazione il periodo nel quale io effettivamente
avrò impiegato l’immobile nel processo produttivo

I fattori produttivi a fecondità ripetuta


La partecipazione alla formazione del risultato di periodo evviene sulla base di una
procedura tecnico contabile denominata ammortamento.
Si calcola la quota di ammortamento considerano:
a) Il valore da ammortizzare (C): costo di acquisizione delle singole immobilizzazioni
tecniche diminuito dell’eventuale valore presunto di recupero finale (V=0)
b) La durata dell’ammortamento (vita utile del bene= n)
.logorio fisico-tecnico: durata fisica dell’asset
.logorio economico (obsolescenza-economica)
c) Il criterio di ripartizione del tempo del valore da ammortizzare:
.criteri matematici (quote costanti, decrescenti, crescenti)
.criteri logici

Q= C – V
n

I FATTORI PRODUTTIVI IMMATERIALI


Quanto etto per immobilizzazioni tecniche, può ripetersi per i fattori pluriennali sprovvisti
di materialità:
- Beni immateriali: brevetti, marchi, licenze e concessioni
- Oneri pluriennali: spese di costituzione, sviluppo, ampliamento

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