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Biblioteche speciali

La Biblioteca del Museo


di storia naturale
di Milano Amedeo Benedetti
Direttore della collana
Origine e sviluppo della più importante “Istituzioni culturali italiane” Erga,
Genova
istituzione italiana del settore psicom@libero.it

Il Museo civico di storia naturale del gelso, la mineralogia, la geolo-


di Milano, diretto da Enrico Banfi, gia dell’Istria. Dal 1869 l’istituzione
è il maggior museo di scienze na- ebbe notevole incremento grazie a
turali italiano, con 5.000 metri qua- doni e acquisti. Nei cataloghi del
dri di esposizione, e anche il mu- 1870 i reperti erano già 80.101, co-
seo più antico di Milano. Infatti è stituiti da 655 esemplari di mam-
stato fondato il 7 maggio 1838, in miferi, 3.269 uccelli, 2.258 rettili,
seguito alla cessione al Comune 1.487 pesci, 3.568 conchiglie terre-
delle raccolte naturalistiche di Giu- stri, 17.000 esemplari di botanica,
seppe De Cristoforis (Milano 1803 Il Museo di storia naturale di Milano 4.558 minerali, e altro. Venuto a
nei giardini di Porta Venezia
– ivi 1837) e del famoso botanico mancare Cornalia nel 1882, la di-
ungherese Giorgio Jan (Vienna contenute nel testamento redatto il rezione del Museo venne affidata
1791 – Milano 1866), scienziato di 1° settembre 1833 – portarono di a Antonio Stoppani (Lecco, 1824 –
fama europea e primo direttore fatto alla nascita del Museo. Tren- Milano, 1891), il famoso autore de
dell’istituzione. tun cittadini si sobbarcarono poi Il bel paese.
De Cristoforis, compiuti i suoi stu- l’onere di 100 lire annue per assi- Egli si batté tra l’altro per ottenere
di nel 1822, aveva percorso l’Italia curare al professor Jan una pen- dall’amministrazione comunale una
meridionale e l’Europa alla ricerca sione vitalizia. Il Consiglio comu- nuova e più adatta sistemazione del-
di minerali e rocce, costituendo nale stabilì nel 1843 la nuova sede le raccolte:
una notevole collezione. Nel 1830 del Museo, che fu aperto al pub-
strinse amicizia con Jan, all’epoca blico nel 1844 nell’ex Convento di Venne così deciso di costruire un
docente dell’Università di Parma, Santa Marta. nuovo edificio all’interno dei Giar-
che a sua volta aveva viaggiato per Nel 1847 il governo austriaco ce- dini pubblici di corso Venezia sul-
dette al Municipio milanese la col- l’area prima occupata da un vec-
l’Italia raccogliendo ovunque pian-
chio convento delle Carcanine; il
te per il suo erbario (che in breve lezione di storia naturale (ricca di corpo centrale e l’ala sud-occiden-
contò 17.000 specie), non disde- scheletri di fossili di grandi mam- tale furono inaugurate nel 1892,
gnando di raccogliere anche inset- miferi, e di minerali e rocce) ap- mentre il completamento dello sta-
ti, molluschi e fossili. I due studio- partenuta al Gabinetto del Consi- bile venne realizzato nel 1907.1
si decisero di fondere le loro col- glio delle miniere del primo Regno
lezioni e le rispettive biblioteche italico, collezione che finì intera- Le collezioni continuarono ad ac-
riunendole a Milano nella casa di mente al Museo. crescersi fino alla Seconda guerra
De Cristoforis. La prematura scom- Nel 1863 l’Istituzione fu trasferita mondiale, quando il Museo subì
parsa di De Cristoforis e il suo la- in palazzo Dugnani. Nel 1866, alla purtroppo notevoli danni dai
scito alla città di Milano delle rac- morte di Giorgio Jan, la direzione bombardamenti del 1943, tanto da
colte e della casa e all’amico Jan di del Museo venne assunta da Emi- essere riallestito solo nel 1952.
una congrua pensione affinché lio Cornalia (Milano, 1824 – ivi, Disposto su due piani, attualmen-
fosse il curatore delle collezioni 1882), noto per i suoi vari studi sui te comprende otto importanti se-
(3.000 lire annue) – disposizioni mammiferi, i crostacei, il bombice zioni di mineralogia e petrografia,

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paleontologia dei verte- mondo, consentendo così
brati, paleontologia degli alla Biblioteca un incremen-
invertebrati, paletnologia, to sostanziale e prezioso al-
botanica, zoologia degli trimenti irrealizzabile.3
invertebrati, entomologia,
zoologia dei vertebrati. Nel 1913 arrivò la bibliote-
Oltre ai reperti esposti, of- ca del Museo mineralogico
fre anche ricche collezioni Borromeo, formata da testi
di studio. di mineralogia e di paleon-
tologia. L’anno successivo,
La Biblioteca, di cui è re- la Biblioteca raggiunse la
sponsabile dal 1994 Paola consistenza di quasi 14.000
Livi, fu costituita insieme volumi.
allo stesso Museo nel 1838. Nel 1917 l’ittiologo Cristo-
È specializzata in scienze foro Bellotti (Milano, 1823
naturali (botanica, geolo- – ivi, 1919) donava la sua
gia e paleontologia, mine- biblioteca personale, com-
ralogia, zoologia), antropo- posta da 852 unità tra libri
logia ed etnografia, astro- e opuscoli di argomento it-
nomia, storia e filosofia tiologico e paleontologico.
della scienza, museologia, Giungeva in quegli anni
biblioteconomia. anche la raccolta libraria
Le varie donazioni di fondi del naturalista Ferdinando
librari di naturalisti che la Sordelli (Milano, 1837 –
Foto Michele Zilioli

Biblioteca ha accolto in ivi, 1916), per lascito testa-


quasi due secoli di vita so- mentario.
no state sempre smembra- Nel 1928 la Biblioteca prov-
te e inserite nelle varie se- vedeva all’acquisto della
zioni di specializzazione raccolta di testi appartenu-
Karl von Linné, Systema naturae, 10. edizione, 1760,
per facilitare la consulta- frontespizio ta al grande entomologo
zione in base a rigorosi Mario Bezzi (Milano, 1868
criteri classificatori. citato direttore Emilio Cornalia, – Torino, 1927), docente di zoolo-
La prima acquisizione, costitutiva composta da circa 1.500 volumi e gia all’Università di Torino, e mas-
della Biblioteca, fu quella formata 4.500 opuscoli di interesse zoolo- simo specialista nel campo dei
da circa 1.500 volumi e opuscoli gico ed entomologico. Ditteri. La libreria personale di
appartenuti a Giorgio Jan e Giusep- Nel 1885 pervenne in dono la rac- Bezzi era ricca di circa 5.000 opu-
pe De Cristoforis, entrati nel 1838. colta libraria dei fratelli naturalisti scoli di interesse entomologico.
Nel 1848 pervennero in dono an- Antonio (Milano, 1806 – ivi, 1885) Seguì l’acquisto, nel 1936, di parte
che i volumi e opuscoli appartenu- e Giambattista Villa (Milano, 1810 della ricca biblioteca dell’ingegne-
ti al naturalista e patriota Carlo Por- – ivi, 1887), fondatori del Museo re ed entomologo Antonio Curò
ro (Como, 1813 – Melegnano, 1848), dei Fratelli Villa, andato distrutto. (Bergamo, 1828 – ivi, 1906), spe-
di argomento naturalistico, geologi- La raccolta era costituita da circa cializzata in Lepidotteri.
co e soprattutto malacologico. 1.500 opuscoli di interesse mala- Nel 1938 l’istituzione si arricchì dei
Nel 1856 alla Biblioteca fu donata cologico ed entomologico. volumi di argomento naturalistico,
la raccolta libraria dell’entomologo Nel periodo vennero opportuna- molti dei quali di notevole valore,
e collezionista Carlo Bassi (Amster- mente favoriti i rapporti con ana- appartenuti al mecenate Marco De
dam, 1807 – Milano, 1856), in mas- loghe istituzioni straniere: Marchi (Milano, 1872 – Varenna,
sima parte riguardante studi sui 1936). Nucleo principale della rac-
coleotteri. È proprio sul finire del secolo che
colta erano i libri di argomento or-
Nel 1866, grazie soprattutto alle il Museo, divenuto coeditore delle nitologico appartenuti all’indu-
precedenti donazioni, la “consisten- riviste della Società italiana di striale Ercole Turati (Milano, 1829
za ammontava a 4.962 volumi”.2 scienze naturali, diede inizio ai – Nervi, 1881), “acquistata dal De
Nel 1882 arrivò per lascito testa- cambi internazionali di periodici Marchi nel 1913 e data in deposi-
mentario la raccolta libraria del già scientifici con istituti di tutto il to al Museo nello stesso anno”.4

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Ad accrescere il patrimonio arrivò, a una collezione di coleotteri, una
sempre nel 1938, la biblioteca del raccolta di circa 800 opuscoli di in-
Museo entomologico “Pietro Rossi” teresse entomologico, appartenuti
di Duino, fondato nel 1924 dal all’industriale Ferdinando Solari
principe Alessandro Della Torre e (Genova, 1877 – ivi, 1956), presi-
Tasso (Mcell, Nymberg, 1881 – Dui- dente della Società entomologica
no, 1937); la raccolta comprendeva italiana dal 1924 al 1955, collezio-
circa 4.000 opuscoli, riguardanti in nista di coleotteri e autore di studi
particolar modo i Coleotteri. sui Curculionidi.
Il notevole apporto di tanti mate- Nel 1964 venne creato un settore di
riali librari collocava così la Biblio- libri antichi e rari, con l’intento di
teca tra le maggiori dello specifico raccogliere tutte le opere di pregio
settore in Europa. Allo scoppio collocate nel deposito librario che,
della guerra, parte del patrimonio per tradizione, è sempre stato sud-
venne prudenzialmente trasferito a diviso per sezioni disciplinari (il
Minoprio, nella villa del naturalista fondo comprende oggi 3 incunabo-

Foto Michele Zilioli


Enrico Sibilia. Purtroppo nell’ago- li, 43 cinquecentine, 51 seicentine,
sto 1943 il già ricordato bombarda- e circa un migliaio di esemplari
mento di Milano causò un incen- pubblicati tra il 1700 e il 1800).
dio dagli effetti devastanti: secon- Nel 1966 venne acquistata, oltre
do un resoconto del 1971, redatto alla notevole collezione paleonto-
dall’allora direttore Cesare Conci logica, anche la biblioteca perso- P. Apiano, Cosmographia, 1551. Stru-
(in carica dal 1964), la Biblioteca nale dell’etnologo Carlo Maviglia mento per la misurazione del tempo
mediante le fasi lunari
perse ciò “che non era stato messo (Tivoli, 1898 – Milano, 1956), co-
al sicuro, e che costituiva ancora stituita da qualche decina di volu-
un patrimonio di valore inestimabi- mi e da circa 1.200 opuscoli di ar- Giuseppe Gnecchi Ruscone (Mila-
le: una quarantina di volumi del gomento paletnologico. L’acquisto no, 1885 – Cologno Bresciano,
Cinquecento, oltre 55 del Seicento, arricchiva così l’istituzione di una 1966), in prevalenza relativi agli
500 del Settecento, 4.500 dell’Otto- nuova specializzazione. Uccelli. Si trattava solo di una par-
cento, 1.100 dell’attuale secolo, Attorno al 1970, sempre sotto la te della raccolta libraria dello stu-
269 periodici; e inoltre due codici direzione di Cesare Conci, la con- dioso, i cui testi antichi (oltre 420
della prima metà del Quattrocento, sistenza delle raccolte della Biblio- volumi) furono lasciati al Museo di
tra cui uno miniato di botanica, e teca ammontava a circa 56.000 tra scienze naturali di Brescia.
due incunaboli”.5 volumi e opuscoli. Nel 1975 la Biblioteca acquistò cir-
Nel 1944, ad incrementare nuova- L’anno successivo perveniva sem- ca 350 volumi e 400 opuscoli di ar-
mente le raccolte, arrivò per lascito pre in dono l’importante libreria gomento botanico, appartenuti a
testamentario la libreria personale personale dello psichiatra e malaco- Carlo Stucchi (Cuggiono, 1894 –
del medico e collezionista di coleot- logo Carlo Alzona (Torino, 1881 – ivi, 1975), unitamente alla sua col-
teri Vittorio Ronchetti (Milano, 1874 Genova, 1961), composta da circa lezione di piante. Importanti lavo-
– ivi, 1944), comprendente 300 opu- 900 volumi e 400 opuscoli di argo- ri di ristrutturazione bloccarono
scoli di argomento entomologico. Il mento malacologico, smistati nella poco dopo, per circa due anni,
lascito di Ronchetti arricchiva inoltre specifica sezione della Biblioteca. l’accesso al pubblico. La riapertura
il Museo di una importante collezio- Dello stesso anno erano pure l’im- della Biblioteca avvenne nel 1978.
ne entomologica, e di un notevole portante acquisizione della biblio- Nello stesso periodo la Biblioteca
patrimonio mobiliare. teca appartenuta al botanico Raf- acquistò una miscellanea rilegata
Nel 1951 perveniva in dono la li- faele Cormio (Molfetta, 1883 – ivi, in molti volumi di interesse vulca-
breria personale del noto zoologo 1952; fondatore della famosa “Silo- nologico, appartenuta al chimico
Bruno Parisi (Taio, Trento, 1884 – teca Cormio”, importantissima rac- Ludovico Sicardi (Imperia, 1895 –
Roveré della Luna, Trento, 1957), colta di 7.000 campioni di legno di Sanremo, 1978).
direttore del Museo dal 1928 al ogni parte del mondo) formata da Perveniva in dono, attorno al 1980,
1951, libreria costituita da varie circa 3.000 volumi di argomento anche la biblioteca personale del-
decine di volumi, e da circa 700 o- botanico, nonché l’arrivo in dono l’ornitologo Edgardo Moltoni (One-
puscoli di zoologia. di varie centinaia di volumi della glia, 1896 – Milano, 1980), già diret-
Nel 1958 fu acquistata, unitamente libreria personale dell’ornitologo tore del Museo dal 1951 al 1964. La

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conferiva alla Biblioteca anche la Nel 2004 la Biblioteca si è arricchi-
specializzazione in gemmologia. ta della biblioteca (6.000 volumi) e
Nel 1984 alla Biblioteca venne do- dell’archivio di Ludovico Geymonat
nata la ricca raccolta libraria appar- (fondo dichiarato il 27 giugno 1991
tenuta all’entomologa Delfa Guiglia di notevole interesse dalla Soprin-
(Arquata Scrivia, 1902 – Solbiate tendenza archivistica per la Lom-
Comasco, 1983), studiosa dei Vespi- bardia), costituito da documenti va-
di, e attiva al Museo di Storia natu- ri riguardanti le molteplici vicende
rale di Genova. La raccolta com- biografiche del noto filosofo della
prendeva 400 volumi ottocenteschi scienza (Torino, 1908 – Rho, 1991):
e novecenteschi di argomento natu- le sue pubblicazioni, le recensioni
ralistico, e 12.000 opuscoli in gran alle sue opere, le pubblicazioni di
parte relativi agli Imenotteri. cui fu oggetto e le loro recensioni,
Nel 1987 la Federazione delle asso- la sua tesi di laurea (1930) comple-
ciazioni scientifiche e tecniche ta di appunti e varie stesure, i ma-
(FAST) di Milano cedeva il proprio teriali riguardanti l’attività accade-
fondo librario, composto da 350 vo- mica (concorsi, appunti per un cor-
lumi e 51 riviste scientifiche com- so su Moritz Schlick del 1977, ap-
plete di argomento chimico e natu- punti per lezioni, appunti di mate-
ralistico, che andavano così a incre- matica, cartellette con corsi mano-
mentare le raccolte della Biblioteca. scritti di filosofia della scienza, di-
Nello stesso anno veniva acquistata spense, esercitazioni di filosofia
una interessante raccolta di 2.500 della scienza, tesi di laurea di cui lo
Foto Michele Zilioli

opuscoli sugli Odonati appartenuta studioso fu relatore o correlatore,


al medico Cesare Nielsen (Bologna, relazioni a convegni, dispense di
1898 – ivi, 1984), autore con Cesare seminari), documentazione sull’atti-
Conci del volume Odonata, Bolo- vità di Geymonat quale membro di
G. B. Morandi, Historia botanica gna, Calderini, 1956, p. 298. accademie, i suoi carteggi, e infine
practica, 1744, frontespizio L’anno successivo veniva acquistata la sua biblioteca, specializzata in fi-
la collezione di 1.500 opuscoli di ar- losofia della scienza.
raccolta era costituita da un migliaio gomento mineralogico appartenuta È in corso di perfezionamento, a
di volumi e da circa 5.000 opuscoli al medico e mineralista Gustavo quanto ci comunica la direttrice
di argomento ornitologico. Fagnani (Milano, 1917 – ivi, 1993). della biblioteca Paola Livi, l’entra-
Nel 1981 la Biblioteca si arricchiva Attorno al 1990 pervenne anche la ta nelle raccolte di un interessante
di una nuova specializzazione, ri- raccolta di circa 4.500 opuscoli re- fondo di stampe antiche del Cen-
cevendo il fondo del Civico plane- lativi agli Artropodi, appartenuti tro studi di archeologia africana
tario di Milano “Ulrico Hoepli” (ac- alla zoologa Paola Manfredi (Mila- (CSAA), ovviamente a soggetto
corpato alla direzione del Museo), no, 1889 – Monza, 1989), già diret- africanistico.
costituito da circa 500 volumi di trice dell’Acquario civico di Mila-
astronomia, successivamente inte- no, specialista in idrobiologia e In complesso, la consistenza del
grati da opportuni acquisti. anche in Miriapodi. patrimonio ammonta attualmente
Nello stesso anno veniva donata la Nel 1994, “a seguito di un dono del- a 129.800 monografie (di cui 3 in-
raccolta di libri del paletnologo la Fondazione IBM Italia, entrò in cunaboli, 41 cinquecentine, 69 sei-
Ottavio Cornaggia Castiglioni (Mi- funzione a pieno regime una rete centine), 2.436 testate di periodici
lano, 1907 – ivi, 1979; già direttore locale di computer che ha permes- (delle quali più di 1.000 correnti),
della specifica sezione del Museo so in questi ultimi anni l’automazio- e 2.995 carte geografiche, materia-
dal 1966 al 1979), costituita da cir- ne delle procedure del lavoro inter- li che fanno dell’istituzione la bi-
ca 900 volumi e riviste di argo- no e la catalogazione, secondo gli blioteca naturalistica più importan-
mento paletnologico. Ancora del standard ISBD, delle nuove acquisi- te d’Italia.
1981 era il dono di circa 300 volu- zioni e di alcuni settori di pregresso Nelle raccolte figurano anche libri
mi e 15 serie di periodici da parte con l’utilizzo del programma CDS/ rari o di elevato valore commer-
della gemmologa Speranza Mone- ISIS”,6 mentre dal 2001 è in uso ciale: “Tra le maggiori opere enci-
ta Cavenago Bignami (Milano, Easycat con OPAC Easyweb prodot- clopediche citiamo: i trattati di Con-
1902 – Voghera, 1990), dono che ti da Nexus di Firenze. rad Gesner, Historia animalium,

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M. Settala, Museo o galeria adunata del sapere..., 1666


Zurigo, apud Christoph Froscho- d’Orbigny, Paléontologie française, tomo della trilogia dell’autore;
verum, 1551-1587; Leonhart Fuchs, Parigi, chez l’auteur, 1840-1894; Gio- “l’Histoire de la nature des oyseaux
De historia stirpium, Basilea, in of- vanni Battista Brocchi, Conchio- di Pierre Belon, nell’edizione, stam-
ficina Isingriniana, 1542; Georg logia fossile subapennina, Mila- pata per Guillaume Cavellat da
Bauer (Giorgio Agricola), De re no, Regia stamperia imperiale, 1814; Benoist Prevost nel 1555, che reca
metallica, Basilea, in officina Fro- Eugenio Bettoni, Storia naturale una ricca serie di illustrazioni xilo-
beniana, 1561; Andrea Mattioli, I degli uccelli che nidificano in grafiche realizzate da Pierre Gour-
discorsi di P.A.M… nelli sei libri di Lombardia, Milano, Tipografia del delle e rappresentanti le specie co-
Pedacio Dioscoride, Venezia, Vin- pio Istituto di patronato, 1865- nosciute di uccelli”.8
cenzo Valgrisi, 1568. Fra le opere 1868”.7 Gran parte del materiale docu-
del Seicento e del Settecento sono A questi possono poi essere ag- mentario custodito è formato da
degne di nota: Athanasius Kircher, giunti: l’Historia Naturalis di Plinio manoscritti (appunti, diari, note,
China monumentis… illustrata, Am- (Venezia, per Bartolomeo de Zani lettere) e opere a stampa (volumi,
sterdam, apud Jacobum à Meurs, de Portesio, 1498), l’Hortus sanita- opuscoli, fascicoli di riviste) che
1667; Athanasius Kircher, Mundus tis (sia nell’edizione Strasburgo, corredavano le collezioni di noti
subterraneus, Amsterdam, ex offici- Johann Prüss, 1497 ca; sia Venezia, studiosi e ne costituivano spesso
na Janssonio-Waesbergiana, 1678; Bernardinum Benalium, 1536), sor- parte integrante (mentre minore è
Georges-Louis Leclerc di Buffon, ta di enciclopedia delle conoscenze stata, soprattutto in passato, la ve-
Histoire naturelle générale et parti- naturalistiche medievali; la Cosmo- ra e propria politica di acquisizio-
culiére, Parigi, Imprimerie royale, graphia di Petrus Apianus (Parisiis, ne “indipendente”).
1759-1768; Joseph Jacob Plenck, apud Viuantium Gaultherot, 1551); La Biblioteca dispone infatti di 27
Icones plantarum medicinalium, la Pirotechnia di Vannuccio Birin- fondi archivistici formati essenzial-
Vienna, Rudolf Graffer, 1788-1794; guccio (Venezia, Curzio Navò e fra- mente da carteggi (di cui si citano
William Hamilton, Campi phlegraei, telli, 1558), opera ricca di illustra- di seguito i più importanti), che
s.e., 1776-1779. Tra i grandi tratta- zioni relative alla lavorazione dei ospitano molte migliaia di lettere e
ti dell’Ottocento segnaliamo: Jean metalli; Delle cose marauigliose del di documenti vari.
B. Audebert, Histoire naturelle des mondo di Caius Iulius Solinus Il Fondo Carlo Alzona è formato
singes et des makis, Parigi, Desray, (Vinegia, Giolito de’ Ferrari, 1559); da 6 faldoni di materiali (fotogra-
1800; Alexandre Brongniart, Traité il Libro de’ pesci romani di Paolo fie, manoscritti, lettere) appartenu-
élémentaire de minéralogie, Parigi, Giovio (Venetia, appresso il Gual- ti al già citato psichiatra, malacolo-
Deterville, 1833-1844; Charles Ro- tieri, 1560); la Magia naturalis di go ed entomologo torinese.
bert Darwin, On the origin of spe- Giovanni Battista Della Porta (Fran- Il Fondo Artini e De Angelis, intito-
cies by means of natural selection, cofurti, apud Andreae Wecheli he- lato ai mineralisti Ettore Artini
Londra, John Murray, 1859; Henry redes, Claudium Marnium & Ioann. (Milano, 1866 – ivi, 1927) e Maria
Louis Duhamel Du Monceau, Trai- Aubrium, 1591); De historia planta- De Angelis (Mondovì, 1895 – Dor-
té des arbres et arbustes, Parigi, rum di Teofrasto (Lione, Baldassar- no, 1982), rispettivamente direttore
chez Didot l’aîné, 1800-1819; Alcide re Gabiano, circa 1505), secondo del Museo dal 1911 al 1927, e con-

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servatrice della sezione di minera- ti dalle carte del periodo milanese do 1859-1889 del celebre geologo,
logia dal 1922 al 1962, è formato da dello studioso. il cui archivio personale rimase al-
una busta d’archivio (una raccolta Il Fondo Paola Manfredi riguarda la famiglia.
di circa 4.500 opuscoli, estratti, me- materiali appartenuti alla già citata Il Fondo Vittorio Vialli è costituito
morie e relazioni di argomento mi- zoologa, e segnatamente 450 lette- da un solo faldone di documenti
neralogico petrografico, venne ce- re del periodo 1937-1973. del paleontologo (Cles, Trento,
duta da Artini nel 1927 alla De Il Fondo Edgardo Moltoni consta 1914 – Bologna, 1983), che fu con-
Angelis, da quest’ultima accresciu- di 39 faldoni contenenti circa servatore del Museo dal 1939 al
ta, e anch’essa entrata a far parte 8.000 lettere comprese nel periodo 1961, e successivamente docente
delle raccolte della Biblioteca). 1920-1978, appartenute al già cita- all’Università di Bologna.
Il Fondo Cristoforo Bellotti è co- to ornitologo ligure, che fu dap- Il Fondo Tito Vignoli è formato da
stituito da 600 lettere del già ri- prima conservatore dal 1922 al 7 faldoni di materiali (in buona
cordato paleontologo e ittiologo 1951, e successivamente direttore parte fotocopie) del filosofo (Rosi-
milanese, che fu conservatore del Museo, fino al 1964. gnano di Pisa, 1829 – Milano, 1914),
onorario del Museo tra il 1858 e il Il Fondo Bruno Parisi è composto direttore del Museo dal 1893 al
1904, e tra i soci fondatori della da 8 faldoni di materiali contenen- 1911. Anche in questo caso l’archi-
Società italiana di scienze natura- ti circa 2.000 lettere e documenti vio personale dello studioso rima-
li. Le lettere sono relative al pe- vari del già citato zoologo trentino, se alla famiglia.
riodo 1863-1915. che fu dapprima conservatore dal Il Fondo Antonio e Gianbattista
Il Fondo Mario Bezzi comprende 1910 al 1928, e poi direttore del Villa è infine costituito da 20 faldo-
circa 6.500 lettere del periodo 1884- Museo dal 1929 al 1951. ni di documentazione varia appar-
1927 del citato grande entomologo Il Fondo Carlo Porro è intestato al tenuta ai citati naturalisti milanesi.
milanese, oltre a fotografie, appun- già ricordato malacologo e patrio- Ci troviamo così di fronte alla bi-
ti, relazioni, ritagli stampa, per lo ta comasco, conservatore del Mu- blioteca che conserva la più ampia
più di argomento entomologico. seo dal 1841 al 1848. Comprende raccolta di materiali librari sulle
Il Fondo Emilio Cornalia, è intitola- 5 faldoni di materiali, contenenti scienze naturali in Italia.
to al già citato naturalista milanese lettere e appunti, che costituisco-
Per informazioni:
che fu dapprima conservatore no però solo una piccola parte
Biblioteca del Museo civico
(1851-1866) e poi direttore del dell’archivio dello studioso. di storia naturale
Museo dal 1866 al 1882. Il materia- Il Fondo Mauro Rusconi è costitui- c.so Venezia 55 - 20121 Milano
le conservato è costituito da circa to da 2 faldoni di documenti ap- tel. 02 88463315 / 88463314
4.500 lettere del periodo 1884-1882. partenuti al medico pavese (Pavia, fax 02 88463281
Il Fondo Giuseppe De Cristoforis è 1776 – Griante, Como, 1849), che e-mail: msnm.biblioteca@comune.
costituito da 3 buste di materiali fu docente all’Università di Pavia. milano.it
appartenuti al naturalista cofonda- Il Fondo Arturo Schatzmayer è responsabile: Paola Livi
tore del Museo. composto da 4 faldoni di materiali
Il Fondo Albert Jean Gaudry, inte- pervenuti nel 1950 dell’entomolo-
Note
stato al geologo e paleontologo go (Zara, 1880 – Milano, 1950), già
(Saint-Germain-en-Laye, 1827 – conservatore del Museo dal 1937 1 PAOLA LIVI, La Biblioteca del Museo:
Parigi, 1908), è costituito da 15 al 1950, e poi direttore del Museo storia di una collezione libraria, “Na-
raccoglitori contenenti 600 lettere entomologico di Duino. tura”, 89 (2000), 1, p. 5.
(con autografi di Darwin), memo- Il Fondo Ferdinando Sordelli è costi- 2 Ibidem.

rie, appunti di viaggio, di studio, tuito da 68 faldoni di documentazio- 3 Ivi, p. 6.


4 Ivi, p. 10.
relazioni, disegni di carattere natu- ne del già citato naturalista, che fu
5 Rilevamento di Cesare Conci e M.
ralistico, relazioni, ritagli stampa, conservatore del Museo nel periodo
manoscritti vari appartenuti al 1857-1916, e autore di moltissimi te- Schiavone del 1971, ricordato nel cita-
Gaudry, che fu tra l’altro docente sti di argomento naturalistico tra cui to articolo di Paola Livi.
6 PAOLA LIVI, cit., p. 8.
di paleontologia alla Sorbona e il popolare Le farfalle (Milano, 7 I fondi speciali delle biblioteche lom-
conservatore del Museo di storia Hoepli, 1885, p. 165). Il fondo è barde, I, Milano e provincia, Milano,
naturale di Parigi dal 1872 al 1901. composto da appunti, note, relazio- Editrice Bibliografica, 1995, p. 278.
Il Fondo Giorgio Jan è formato da ni, ritagli stampa, disegni, e da circa 8 ANDREA DE PASQUALe, Libri scientifici
20 buste di materiali appartenuti al 550 lettere del periodo 1860-1914. tra XV e XVII secolo: le edizioni della
celebre naturalista, cofondatore e Il Fondo Antonio Stoppani com- Biblioteca del Museo, “Natura”, 89
primo direttore del Museo, forma- prende circa 130 lettere del perio- (2000), 1, p. 17.

40 Biblioteche oggi – giugno 2005

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