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To cite this article: Dr. Gian Maria Ghidini (1941) A proposito di alcune recenti ricerche
sulla cellulosolisi nell'intestino delle Termiti, Italian Journal of Zoology, 12:1, 103-113, DOI:
10.1080/11250004109440011
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104 G. ,\1. Ghidini
teri adcrenti alle pareri del1'ampolla cecale , quanto di quelli che \'i-
vono simbioticamente nei f1agellati.
Essl. infatti si esprimono in questa maniera: «Volendo rlepils-
gare e schematizzare, la nutrizione delle Termiti sarebbe effettuata
attraverso queste fasi : a) ingestione del legno da parte delle Ter-
miti e cessione parziale ai Protozoi i b) degradazione della cellulosa
del legno da parte dei Batteri aderenti aile pareti intestinali (atp--
polla cecale) i c) degradazione da parte dei simbionti dei Flagellati ;
d) cessione dei prodotti degradati aile termiti attraverso lassorbi-
mento intestinale e alia protozoofagia. Le lasi di cui in b) e in c),
sebbene assai probabili, richiedono, come si e detto, una riprova
colturale per la definitiva accettazione ".
A prescindere dal fatto che gUt PIEUANTONI aveva scartato I'Ipo-
tcsi che i Batteri delle pareti intestinali potessero avere potere
ccllulosolitico di qualche Tmponenza, e cio in base a caratteri mor-
fologici e di colorabllita che Ii avvicinano molto al gruppo dcgli
Azotobacter, VERONA e BALDACCI non sernbrano assegriare partico-
lare valore al tatto di aver trovato batted cellulosolitici anche nel
legno di termitaio. Cio dieo non perche it reperto in se abbia un
grande val are (e nato infatti che tanto nel terreno, quanta nel legno
fracido, nell 'humus ecc, sono stati messi in evidenza batteri cellu-
Iosolitici), ma perche ci si doveva porre iI quesilo se tali batteri,
permanendo nell'intestino del1e termiti, come Ie loro successive ri-
cerche avevano dirnostrato, erano vcramente in grado di degradare
la cellulosa con intensita sutflciente alla nutrizione delle termiti.
Questo quesito , ml sembra, doveva nascere spontaneo se si
ten eva conto che termiti defaunate con it calore, ma con i batteri
delle pareti ancora integri, vengono a rapida morte se alimentate
con legno e che altrettanto avviene se a terrniti defaunate con altri
sistemi viene somrninistrata carta da filtro non sterillzzata in cui
pure, come 10 stesso VERONA ha messo in evidenza, so no contenuti
batted cellulosolitici.
Ammettendo del reso che Ie condizioni fisico-chimiche dell'am-
polla cecalc vengano ad alterarsi per la scomparsa ' dei protozoi
xilofagi supposti non ceIlulosolitici, si assegnerebbe ugualrnentc a
quest'ultimi una grande Importanza se la lora scornparsa e fattore
sufficiente per arrestare la cellulosolisi.
In una serie di ricerche, che da alcuni anni vado conducendo
sulle termiti, non ho mai ottenuto risultati soddisfacenti da esperi-
lOB G. ~t Ghidini
(I) Una sola volta mi e stato possibile ottenere can sicurezza cellulosolisi
insemenzando in condlzioni di anaerobiosi con intestini di Calotermes, brodo
ricavato dalla triturazione e successiva ebullizione di alcune migliaia di termiti
della stessa specie.
(2) Nel mio lavoro non era detto se la carta da Iiltro usata Iosse stata
previamente sterilizzata 0 meno. Cio malgrado gli AA citati hanno senz'altro
categoricamente afferrnato che nii miei esperimenti avevo usato carta da filtro
non sterilizzata,
A proposito di alcune recenti ricerche sulla cellulosolisi ecc, 107
(I) Per quanta non sia in grado di docurnentarlo con una serie altrettanto
Hlllpleta di dati, mi 50110 accorto che queste termiti durante i mesi estivi pos-
sono resistere rnaggiormente alia temperatura e quindi alia delaunazlone.
A proposito di alcuue recenti ricerche sulla cellulosolisl ecc. 109
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(I) ;E. stato dimostrato infatti che anche i ciliati del rurnine dei ru-
minanti, a cui per molto tempo si era attribuita tanta importanza nella di-
gestione della cellulosa, sono invece incapaci di degradarla.. ·Al proposito
A proposito di alcune recenti ricerche sulla cellulosolisi ecc. 11t
Bibliografia.