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Moscatelli M., On Bucci F., Irace F., d’Architettura Polano S., Mulaz-
the road: Milano, Franco Albini. 33/2007 zani M., Guida
Forma Edizioni Costruire le all’architettura ita-
modernità, Skira liana del Novecen-
to, Electa
New York Five
Il lavoro dei New York Five venne presentato la prima
volta nel 1969, durante una manifestazione dalla
Conference of Architects for the Study of Environment
(CASE Group), e pubblicato nel 1972 con il titolo Five
Architects.
House IV, Falls Village, House VI, Cornwall, House X, Bloomfield Hills,
Connecticut (1971) Connecticut (1972-1975)) Michigan (1975-1978)
Peter Eisenman, La fine del classico, Salvatore Settis, Futuro del classico,
1984 2004
Peter Eisenman
Peter Eisenman, The end of classical (1984), trad. It. La fine del
classico e altri scritti, Cluva, Venezia 1987, p. 81
Peter Eisenman
Peter Eisenman, Wexner Center for the Arts, Colombus, Ohio (1983-1989)
Peter Eisenman
Peter Eisenman, The end of classical (1984), trad. It. La fine del
classico e altri scritti, Cluva, Venezia 1987, pp. 84-85
Peter Eisenman
Peter Eisenman, The end of classical (1984), trad. It. La fine del
classico e altri scritti, Cluva, Venezia 1987, pp. 84-85
Peter Eisenman
Mostra Deconstructivist
Architecture (New York,
1988) – Indice del
catalogo
Frank O. Gehry (1929)
Le prime opere di Frank O. Gehry sono influenzate dal
rapporto con l’architettura tradizionale ed il vernacolo
californiano, e dalle poetiche compositive di Richard
Neutra e Frank Lloyd Wright.
Renzo Piano, Morgan Library, New York Renzo Piano, New York Times Tower,
New York
Renzo Piano a New York
New York
Sanaa, New Museum for Steven Holl, Storefront for Frank Gehry, IAC
contemporary Art, New Art and Architecture, New building, New York (2004-
York (2005-2007) York (1993) 2007)
Steven Holl in
Grafting. A skype conversation between Steven Holl and Cino Zucchi,
“Area”, n. 125, 2013, p. 18
Steven Holl
Steven Holl, Writing with light house, Long Island, New York (2002-2004)
Steven Holl
Jackson Pollock, There were seven in eight, Steven Holl, Writing with light
MOMA, New York (1945) house, Long Island, New York
(2002-2004)
Steven Holl
Tale distinzione nasce dalla contrapposizione tra l’edificio alto americano e quello
europeo: come osservava infatti anche Ludwig Hilberseimer, il primo non possiede
un carattere urbanistico mentre il secondo, raccogliendo l’eredità storica degli edifici
a torre, può assumere un ruolo strategico in relazione agli elementi della città.
La differenza tra gli edifici a torre e i grattacieli riguarda quindi innanzitutto il loro
rapporto con il territorio: nel primo caso l’edificio alto “guarda lontano ed è visto da
lontano”, ponendosi in questo modo come punto di riferimento ed orientamento per
il territorio, mentre nel secondo prende senso nel suo stare insieme ad altri, in un
sistema in cui ognuno si confronta non tanto con il territorio, ma con gli altri grattacieli.
Nel caso milanese, nessuno parla mai di “Grattacielo Velasca” o “Torre Pirelli”: la prima
è isolata, guarda lontano e da lontano è visibile, il secondo si costruisce su una logica
basata sul confronto con altri grattacieli, facenti parte di un ipotetico (poi non
realizzato) centro direzionale.
Milano – Il Dopoguerra
Franco Albini e Franca Helg, Allestimento delle stazioni linea 1 della metropolitana,
Milano (1962-1964)
Milano – Il Dopoguerra
Zaha Hadid, Arata Isozaki, Daniel Libeskind, Torri Citylife, Milano (2012-2015)
Milano – La contemporaneità /// Skyline
Mario Botta, Elisabetta Fabbri, Ristrutturazione Teatro alla Scala, Milano (2002-2004)
Milano – La contemporaneità /// Luoghi della cultura
John Pawson, Farini bakery, Milano (2017) Claudio Silvestrin, Princi bakery,
Milano (2006)
Roma
A Roma hanno studiato architetti come Mario Ridolfi (1904-1984), Luigi Moretti
(1907-1973), Saverio Muratori (1910-1973), Ludovico Quaroni (1911-1987), Paolo
Portoghesi (1931) e Franco Purini (1941).
Il Dopoguerra
pp. 34-35, 46-47, 48-49, 66-67, 80-81, 84-85, 192-193, 198-199
La contemporaneità
pp. 56-57, 90-91, 96-97, 102-103, 116-117, 134-135, 152-153,160-161, 170-171, 194-195, 196-197
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