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INFORTUNI e SINDROMI DA SOVRACCARICO:

FATTORI di RISCHIO e PREVENZIONE

Corso di Laurea in Scienze Motorie, Sport e Salute


Anno Accademico 2018/19
RICERCA SCIENTIFICA

 Pubmed.gov

ROCK CLIMBING INJURIES / SPORT CLIMBING INJURIES ≈ 600 articoli

fingers or hands injuries, treatment, risk factors


In nessun altro sport arti superiori, mani e dita vengono
sovraccaricati come nell’arrampicata
STATISTICHE

- 80% di infortuni sono a carico degli arti superiori


- il 50% di questi riguardano le dita
- restante 20%: colonna vertebrale, ginocchia, piedi

- ≈ 70% sindromi da sovraccarico, ≈ 30% lesioni acute


 arrampicata outdoor 
arrampicata indoor principianti, amatori
atleti
DITA
Tendine: porzione di connessione tra muscolo e osso. Meno elastico
e meno vascolarizzato del muscolo
Guaina tendinea: rivestimento all’interno del quale scorre il
tendine. Contiene gran parte dei capillari ematici e liquidi
lubrificanti
Legamenti: 5 legamenti circolari e 4 a croce (pulegge)
collaterali: limitano le rotazioni a livello delle
articolazioni interfalangee
 N.B. Unità funzionale muscolo-tendinea

Il punto debole è rappresentato dal tendine, soprattutto a livello


dell’inserzione
- scarsa circolazione ematica
- squilibrio di sviluppo rispetto al muscolo
- minor flessibilità del muscolo

Ricordarsi dei tempi di adattamento al carico…


Muscolo: poche settimane
Ossa: 1 anno
Tendini, legamenti: 1/2 anni
Cartilagini: 3/5 anni
DITA
Lesioni acute Sindromi da sovraccarico
lesione guaine tendinee
tendiniti, tenovaginiti,
rottura pulegge, lesione
tenosinoviti
legamenti collaterali
Sintomatologia similare: dolore costante e profondo, difficoltà nel
movimento, gonfiore

Causa differente: per la lesione acuta  movimento scorretto,


scivolamento di un piede, movimento dinamico intenso, intrappolamento
o iper-rotazione in un buco
per le sindromi  sovraccarico funzionale cronico soprattutto su posizioni
stressanti per il tendine (arcuata, esercizi campus board)

Terapia: RMN-ecografia, riposo/immobilizzazione, crioterapia, idroterapia,


massoterapia, FANS, terapie fisiche, chirurgia, riabilitazione motoria,
nastratura per le sindromi
Arcuata 90°
Anulare
A2
Prevenzione :
-variare molto metodo di allenamento e tipologia di prensioni
-allenamento di compenso degli estensori delle dita
-esercizi su liste non meno profonde di 2 cm
-evitare sovraccarichi su allenamento Fmax e su movimenti dinamici (es. lanci
o dinamici al PG) e senza piedi
-rispettare i tempi di recupero, non lavorare in affaticamento
-idratarsi
 N.B. Nastratura dita

A2, A3, A4 A2 A2, A3


e collaterali
ALTRE LESIONI ACUTE
Contusioni, distorsioni, lussazioni, fratture ossee (dita, arti
inferiori, colonna vertebrale)
Cause, fattori predisponenti:
Impatto col terreno o con la parete, caduta pietre, intrappolamento in
buco/fessura, tenuta della corda durante un volo.
Delicate fratture calcagno, astragalo e navicolare
Ripetere RX in caso di dubbio (dopo 7/10 gg)

Prevenzione:
-parare il compagno nei primi metri
e sempre nel bouldering
-adeguata protezione a terreno
(crashpad, materassoni)
-imparare a cadere
-fare assicurazione dinamica

Trattamento: riposo, crioterapia, compressione, immobilizzazione, chirurgia,


trazione
 N.B. Posizionamento crash pad

. Coprire più superficie possibile


. Sovrapporli per non lasciare fessure
. Particolare attenzione a elementi
pericolosi (radici sporgenti, sassi appuntiti..)
. Prevedere la direzione di caduta
durante la sequenza di movimenti
. Spostarli, se necessario, durante la salita
 N.B. Posizionamento crash pad
 N.B. Posizionamento crash pad
 N.B. Fattore di caduta nei voli con la corda
E’ un elemento utilizzato per quantificare la gravità della caduta in
arrampicata. Quando si vola si subisce un’accelerazione e mano a mano che
si acquista velocità, si acquisisce energia cinetica. Più il volo è lungo e più
aumenta l’energia cinetica che deve essere assorbita per frenare la caduta
Può essere compreso tra 0 e 2
E’ dato dal rapporto fra altezza di caduta e lunghezza della corda

F = 2/4 = 2

F = 4/10 = 0,4
 N.B. Fattore di caduta nei voli con la corda

Il fattore di caduta non è l’unica unità di misura della severità di un


volo, ci sono altri fattori che incidono, quali gli attriti che si generano
nello scorrimento della corda sulla parete e nei rinvii e l’azione
dinamica dell’assicuratore.

I piccoli voli con alto fattore di caduta sono i più pericolosi dal punto di
vista traumatologico soprattutto per piedi e schiena
 N.B. Assicurazione nei voli con la corda
 N.B. Assicurazione nei voli con la corda
ALTRE LESIONI ACUTE

Lesioni meniscali e legamentose del ginocchio


Cause, fattori predisponenti:
Posizioni di stress, soprattutto forte flessione ginocchio
associata a rotazioni (rana, lolotte, tallonate)
Più predisposto il menisco mediale
Prevenzione:
-attenzione nell’assunzione di posizioni stressanti
-accurato riscaldamento
-idratazione

Trattamento:
-RMN
-chirurgia artroscopica
-riposo
ALTRE LESIONI ACUTE

Stiramenti e strappi muscolari e tendinei


Cause, fattori predisponenti:
Movimenti dinamici intensi, sovraccarico massimale
Per lo più a carico dell’avambraccio

Trattamento:
-riposo almeno 3 settimane
-crioterapia
-FANS
-dopo fase acuta, stretching e massaggi
-terapie fisiche
ALTRE SINDROMI DA SOVRACCARICO
Inspessimenti nodulari
(dito a scatto, sindrome Dupuytren)
Cause, fattori predisponenti:
Sovraccarico cronico, formazione tessuto cicatriziale
da lesioni precedenti o da tenovaginite
Prevenzione:
-varietà e adeguatezza del carico allenante
-riscaldamento, massaggio, stretching

Gonfiore delle articolazioni, artrosi


Cause, fattori predisponenti:
Aumento liquido sinoviale (da sovraccarico cartilagineo, lassità legamentosa),
inspessimento legamenti collaterali, osteofiti, predisposizione genetica
Prevenzione:
-riscaldamento, applicazioni di caldo (pre) e freddo (post) sforzo
-stretching, terapie fisiche
-non arrampicare nelle primo ore del mattino
Connective tissue adaptations in the fingers of performance sport climbers. (Eur J Sport
Sci. 2015)
High load to the fingers of rock climbers after a minimum of 15 years of climbing years
induced considerable connective tissue adaptions in the fingers, most distinct at the
flexor tendon pulleys and joint capsule of the distal interphalangeal joints

Radiological changes and signs of osteoarthritis in the fingers of male performance sport
climbers. (J Sports Med Phys Fitness. 2011)
Elite male climbers have more signs of osteoarthritis compared to male non-climbers at
similar age. Development of osteophytes seems to be ordinary in every climber.

Factors influencing osteological changes


in the hands and fingers of rock climbers.
(J Anat. 2006)
The results suggest that recreational climbers are
not at an increased risk of developing osteoarthritis
compared with non-climbers.
Eur J Sport Sci. 2015;15(8):696-702. doi: 10.1080/17461391.2015.1048747. Epub 2015 Aug 12.
Connective tissue adaptations in the fingers of performance sport climbers.
Schreiber T1, Allenspach P2, Seifert B3, Schweizer A1.
Author information
Erratum in
•Erratum. [Eur J Sport Sci. 2015]
Abstract
This study investigates the changes of the connective tissue in the fingers of performance sport
climbers resulting after a minimum of 15 years of climbing. Evaluation was performed by
ultrasonography on the palmar side of the fingers (Dig) II-V to measure the thickness of the A2 and
A4 annular pulleys, the flexor digitorum superficialis (FDS) and profundus (FDP) tendons and the
palmar plates (PP's) of the proximal interphalangeal (PIP) as well as distal interphalangeal (DIP)
joint in sagittal and axial direction. Totally, 31 experienced male sport climbers (mean age 37y, 30-
48y grade French scale median 8b, range 7b+ to 9a+) participated in the study. The control-group
consisted of 20 male non-climbers (age 37y, 30-51y). The A2 and A4 pulleys in climbers were all
significantly thicker (A2 Dig III 62%, Dig IV 69%; A4 Dig III 69%, Dig IV 76%) as compared to non-
climbers pulleys. All PP's of the DIP joints were also significantly thicker, particularly at Dig III and IV
(76 and 67%), whereas the PP's at PIP joints were only scarce significant for three joints.
Differences of the diameter of the flexor tendons were less distinct (1-21%) being significant only
over the middle phalanx. High load to the fingers of rock climbers after a minimum of 15 years of
climbing years induced considerable connective tissue adaptions in the fingers, most distinct at the
flexor tendon pulleys and joint capsule (PP) of the DIP joints and well detectable by ultrasound.
ALTRE SINDROMI DA SOVRACCARICO

Sindromi da sovraccarico del gomito (epicondilite laterale e


mediale, tendinite bicipite, brachiale, tricipite) per squilibrio
muscolare o eccessivo carico su tendine in allungamento
-esercizi di compensazione flessori/estensori e supinatori/pronatori
-evitare contrazioni intense ad articolazione estesa e movimenti eccentrici
-evitare movimenti intensi in rotazione (spallate, verticali)
-variare tipo di prensione e movimento
-evitare strapiombi
 N.B. Nastratura gomito

Epicondilite mediale ed
epitrocleite (infiammazione
flessori e pronatori)
Tutori

Epicondilite latera: strisce di cerotto (2-3) a metà avambraccio, che


coprano, senza stringere, sia la zona estensoria che flessoria, fino
all’inserzione.
Riduzione flusso ematico
ALTRE SINDROMI DA SOVRACCARICO

Sindromi da sovraccarico della spalla (borsiti, infiammazione


cuffia rotatori, instabilità legamentosa) per squilibrio
muscolare, posizioni di carico a gomito disteso
-esercizi di compensazione flessori/estensori e intra/extrarotatori
-evitare posizioni di carico a gomito esteso
-non arrampicare in affaticamento (gomito alto)
ALTRE SINDROMI DA SOVRACCARICO

Sindromi da sovraccarico della colonna


vertebrale (lombalgia, contratture e stiramenti
muscolari, compressioni o scivolamenti
vertebrali, ernie) per squilibrio muscolari,
atteggiamenti posturali cronici,
compressioni/scivolamenti da caduta, o
eccessivo carico su tendine in allungamento

-esercizi di compensazione flessori/estensori


-attenzione alle posture scorrette (uso occhialini)
-corretta gestione delle cadute e dell’assicurazione
ALTRE SINDROMI DA SOVRACCARICO

Sindromi da sovraccarico del piede (calli da compressione,


micosi, lesioni ungueali, alluce valgo, dita a martello) per utilizzo
scarpette troppo piccole o asimmetriche

-corretta scelta scarpette


-utilizzo scarpette d’allenamento differenziate
-stretching dita
Fattori generali di predisposizione agli infortuni

- Età
- Anzianità di allenamento
- Volume di allenamento settimanale
- Livello di difficoltà
- Allenamento in ambiente freddo
- Allenamento al campus board
- Infortuni precedenti

Incidence and Risk Factors for Upper Extremity Climbing Injuries in Indoor Climbers. van Middelkoop e coll. (Int J Sports Med. 2015)
Injury risk evaluation in sport climbing. Neuhof e coll. (Int J Sports Med. 2011)
‘’CLIMBING THERAPY’’
CLIMBING THERAPY

Climbing Has a Positive Impact on Low Back Pain:


A Prospective Randomized Controlled Trial
Schinhan MD et al.
Clinical Journal of Sports Medicine (2015)

Participants: 30 patients with chronic low back pain were randomly assigned to 2 different
groups: climbing and control.
Interventions: A climbing activity of 10 sessions in 8 weeks, with a minimum duration of 1h
Results: Evaluating the Oswestry Disability Index, a significant difference in the time course
between the 2 groups was detected (P = 0.022). Significant improvements in climbing group
were also found when assessing minimal finger- floor-distance position (P = 0.048). Climbing
group showed a reduction in size of disc protrusion measured by magnetic resonance imaging
Conclusions: Climbing may be an effective and low-cost therapy option for people with chronic
low back pain because it offers a closed chain muscle training that has the potential to improve
posture, perception of the trunk midline, and muscle control. Climbing may also lead to a
better adherence to continuing treatment than traditional physical therapy and exercise due to
a more exciting aspect of the sports activity
CLIMBING THERAPY
The Effects of Therapeutic Climbing in Patients with
Chronic Low Back Pain
Engbert K, Weber M
Spine (2011)

Objective. Therapeutic climbing has been suggested to


increase muscular strength and perceived physical and
mental well-being. This study focused on the
psychological effects of therapeutic climbing and
compared it with standard exercise therapy.
Methods. 28 patients with chronic low back pain
conducted either a therapeutic climbing or a standard
exercise regime (4 weeks). Before and after the
program, patients answered two questionnaires
assessing their physical and mental well-being.
Results. Significantly larger improvements were found
after therapeutic climbing in two subscales: physical
functioning and general health perception.
Conclusion. The benefits of therapeutic climbing
exceeded those of standard exercise therapy, primarily
in perceived health and physical functioning of the
patients.
CLIMBING THERAPY

Therapeutic climbing with psychiatric patients.


Berclaz J, Cordonier I, Herter S.
Krankenpfl Soins Infirm (2013)
Effetto preventivo/curativo
- Paramorfismi e dismorfismi della colonna vertebrale in fase
di accrescimento
- Mal di schiena cronico (soprattutto a livello lombare),
schiacciamenti vertebrali, protrusioni discali
- Piattismo dei piedi
- Valgismo ginocchia

- Rigidità, spasticità

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