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strutture in acciaio
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1. Premessa
1.1Descrizione generale dell’opera
L’opera di cui alla presente relazione riguarda la realizzazione di un nuovo colonnato per linee
produttive da costruirsi all’interno dei capannoni esistenti dello stabilimento di Mirafiori in Torino
di proprietà della Fiat Chrysler Automotive S.P.A . Il colonnato è composto da tre moduli distinti dal
punto di vista del comportamento strutturale, ma di fatto collegati per mezzo di legature orizzontali
che ne fanno un'unica struttura come riportato nella seguente immagine:
Geometricamente il complesso strutturale presenta uno sviluppo prevalentemente lineare con una
dimensione in pianta circa uguale a 140,00 X 10,00 m. Per quanto concerne le singole unità invece
si hanno i seguenti sviluppi:
MODULO 1 ≈ 36,00 m;
MODULO 2 ≈ 13,70 m;
MODULO 3 ≈ 26,50 m.
Le tre zone sono tipologicamente identiche dal punto di vista strutturale, realizzate con pilastri
a sezione compatta HEB 180, due orditure di cui una primaria ed una secondaria con profili di tipo
IPE ed in fine delle legature orizzontali che attraversano i tre moduli principali formate anch’esse da
sezioni IPE. Le strutture sono state controventate orizzontalmente e verticalmente in modo da
conferire un maggior comportamento scatolare nei confronti delle azioni orizzontali indotte
principalmente dagli effetti dinamici indotti dai carriponti o da movimenti sismici.
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1.2 Descrizione delle strutture portanti
Il MODULO 1 del colonnato è realizzato da una maglia rettangolare 5,00 X 9,20 m con montanti
verticali in sezione HEB 180 e travi principali/secondarie con sezione IPE 330. I pilastri sono
considerati incastrati alla base per mezzo di un sistema che prevede una piastra nervata in acciaio
420X420mm con spessore 20 mm, tassellata alla pavimentazione esistente. Al contrario delle
connessioni di base si prevede un collegamento a cerniera fra le travi principali e le travi secondarie
tramite piastre e bullonature. Questa soluzione di collegamento verrà impiegata anche nei
rimanenti 2 moduli. Per quanto concerne la parte altimetrica i pilastri prevedono una lunghezza
totale circa uguale a 4,65 m mentre il franco libero fra pavimentazione esistente ed intradosso della
trave più bassa è pari a 4,50. Anche le legature orizzontali sono state considerate incernierate alle
estremità inoltre nella prima e nell’ultima campata sono presenti dei controventi orizzontali con
sezione LU50X50X5 mm disposti in croce e collegati alla struttura principale tramite un giunto a
piastra e bullonatura.
Il MODULO 2 del colonnato è realizzato da una maglia rettangolare 5,00 X 9,20 m con montanti
verticali in sezione HEB 180 e travi principali/secondarie con sezione IPE 360. Anche per il presente
modulo sono state impiegate sia le medesime connessioni di base che connessioni tra
primarie/secondarie introdotte nel precedente e controventi di piano per mezzo di barre con
sezione LU50X50X5 mm.
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incastrati alla base con medesimo sistema di ancoraggio precedentemente introdotto. In fine tutte
le connessioni della sovrastruttura sono considerate incernierate, con presenza di controventi
orizzontali aventi profilo LU50X50X5 mm.
Tutte le piastre di appoggio verranno allettate su uno spessore di 50 mm di malta anti ritiro
EMACO. L’intervento in progetto è rappresentato compiutamente negli elaborati grafici di progetto
allegati alla presente relazione.
Con riferimento alle specifiche ricevute dal Committente, i carichi agenti sulle tre zone sono
differenti.
Si prevede per la zona 1 un carico di 7,00 kN per singola guida del carroponte da disporre
sulla struttura perseguendo la condizione di carico più sfavorevole. Inoltre sono previsti dei
carichi verticali assiali agenti sulle colonne di 40,00 kN.
Si prevede per la zona 2 un carico di 30,00 kN per singolo carroponte anche in questo caso
da settare sulla struttura in modo da ottenere le sollecitazioni peggiori. Nel presente caso al
contrario del precedente non sono presenti dei carichi assiali agenti sulle colonne.
Si prevede per la zona 3 un carico di 10 kN per singolo carroponte da disporre in modo da
ottenere la condizione sollecitativa peggiore nella struttura. Anche per questa struttura sono
stati considerati dei carichi assiali sulle colonne del valore di 40 kN.
Si sono inoltre previsti su entrambe le zone dei carichi orizzontali agenti sulla struttura pari all’incirca
al 5% dei carichi verticali agenti per tenere in conto eventuali effetti dinamici.
Si è inoltre considerata a favore di sicurezza la contemporaneità dei carichi su tutte le secondarie e
sulle primarie, assumendo tale condizione nelle verifiche di calcolo quale condizione eccezionale
per la quale sono condotte le verifiche di sicurezza strutturale (condizione di stato limite ultimo) ma
non le verifiche di limiti di freccia (condizione di esercizio).
Per meglio comprendere le tipologie di carico si vedano gli schemi di seguito allegati.
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2. Normativa di riferimento
I calcoli della presente relazione fanno riferimento alla normativa vigente ed in particolare
2.1 Norme nazionali cogenti:
D.M. 14 gennaio 2008 recante "Norme Tecniche per le Costruzioni", pubblicato sul S. O. n. 30 alla G.
U. n. 29 del 4 febbraio 2008.
2.2 Norme di supporto applicativo:
UNI EN 1990:2006: Eurocodice – Criteri generali di progettazione strutturale
UNI EN 1991:2004 Eurocodice 1 – Azioni sulle strutture
UNI EN 1993:2005 Eurocodice 3 – Progettazione delle strutture in acciaio
3. Materiali
3.1. Acciaio per Carpenteria, piastre, tiranti
S 235JR o superiore salvo ove diversamente specificato, classe d’uso 3, in accordo con le
norme UNI EN 10025, UNI EN 10210 e UNI EN 10219-9, recanti la marcatura CE, cui si applica il
sistema di attestazione della conformità 2+. Per l'accertamento delle caratteristiche meccaniche
indicate nel seguito, il prelievo dei saggi, la posizione nel pezzo da cui devono essere prelevati, la
preparazione delle provette e le modalità di prova devono rispondere alle prescrizioni delle norme
UNI EN ISO 377:1999, UNI 552:1986, EN 10002-1:2004, UNI EN 10045-1:1992.
Caratteristiche geometriche
Spessore nominale dell’elemento 3 mm <= t <= 40 mm
Tensione caratteristica di snervamento fyk 235 N/mm2
Tensione caratteristica di picco ftk 360 N/mm2
Modulo elastico E 210000 N/mm2
Coefficiente di Poisson n 0,3 N/mm2
Modulo di elasticità tangenziale G 80769 N/mm2
Coefficiente di espansione termica lineare a 0,000012 1/°C
Massa volumica media g 7850 Kg/m3
3.2. Connettori
3.2.1 Bulloni
Bulloni calibrati ad anima piena classe 8.8 o superiore, passo grosso con zincatura
galvanica(rif. UNI EN ISO 898-1:2001), dadi classe 4a altezza media (rif. UNI EN ISO 4016:2002).
Composizione tipica: 1 vite+2 rondelle+1 dado (rif. UNI EN 15048-1:2007).
I Bulloni hanno limite di elasticità pari a 640 MPa e limite di rottura 800 MPa.
La resistenza di progetto a trazione e taglio è valutata secondo le formule seguenti:
Ftrd = 0,9x800xAs / γM
Fvrd = 0,6x800xAs / γM
Con: γMb = 1,35 ; γMs ult = 1,25 (attrito) ; γMs ser = 1,10 (attrito) ; γMs ult = 1,50 (attrito asolato);
3.2.2 Saldature
Salvo ove esplicitamente indicato negli elaborati grafici di progetto, tutte le saldature previste
sono da realizzarsi in stabilimento (sistema codificato secondo UNI EN ISO 4063:2001, operatori
qualificati secondo UNI EN 287-1:2004), e devono essere di classe II.
I valori del coefficiente di sicurezza assunti nei calcoli sono:
Cordone: γMw = 1,25 (cordone) ; γMw ser = 1,20 (II classe) ; γMw = 1,05 (I classe)
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4. Azioni sulle costruzioni
4.1. Carichi permanenti
4.1.1 Pesi propri strutturali
Il peso proprio della struttura è calcolato dal programma secondo il calcolo delle sezioni
teoriche. Viene incrementato del 15% per prendere in considerazione il peso delle piastre previste
nei nodi. Il peso degli elementi strutturali e non strutturali è composto da:
Peso delle strutture in acciaio: 78,5 kN/mc
incrementato del 15% per prendere in considerazione il peso delle piastre previste nei nodi. Inoltre
come introdotto al punto 1.3 sono stati considerati dei carichi assiali sulle colonne dei portali.
Per la verifica agli stati limite ultimi (SLU) si fa riferimento alla COMBINAZIONE FONDAMENTALE:
Per la verifica agli stati limite di esercizio (SLE) si fa riferimento alla COMBINAZIONE FREQUENTE E
ALLA COMBINAZIONE RARA:
Ove opportuno, le combinazioni di carico qui riportate saranno utilizzate per la definizione
delle situazioni di verifica dell’equilibrio (EQU) della struttura, di resistenza strutturale (STR) e di
capacità geotecnica (GEO).
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5.1. Coefficienti parziali di sicurezza e di combinazione
I coefficienti parziali di sicurezza sono adottati nelle verifiche sono divisi in base alla situazione
considerata.
Nelle verifiche agli stati limite ultimi si distinguono:
In particolare, per ciascuna situazione indicata nei punti precedenti, i coefficienti sono riportati nella
tabella seguente (Tab. 2.6.I. NTC):
Nelle verifiche di esercizio i coefficienti sono posti identicamente pari all’unità. I coefficienti
di combinazione adottati nelle calcolazioni sono quelli riportati di seguito:
Con riferimento ai coefficienti di sicurezza adottati, in ragione della maggiore certezza relativa
ai carichi applicati sulle strutture, derivanti da macchinari, rispetto alle incertezza caratteristiche
delle usuali strutture civili, si è assunto nei calcoli delle combinazioni più gravose della zona 2 del
colonnato un coefficiente di amplificazione dei carichi a stato limite ultimo pari a 1,30, analogo a
quanto prescritto per i carichi permanenti strutturali.
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6. modello di calcolo
La struttura è stata analizzata con analisi di tipo statico in campo elastico lineare, con
analisi non-lineari relative alla stabilità (buckling), mediante il programma di calcolo agli elementi
finiti Robot Millennium di proprietà dell’autore.
La struttura è stata modellata tramite uno schema semplificato di barre convergenti ai nodi.
Ogni elemento è stato schematizzato con una barra (elemento del tipo Beam) con rigidezza pari a
quella dell’elemento considerato. I vincoli sono stati assunti come infinitamente rigidi. I vari
moduli sono stati analizzati singolarmente.
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Vista generale del modello FEM della struttura con evidenziati profili delle barre e i vincoli
Vista generale del modello FEM della struttura con numerazione nodi
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Vista generale del modello FEM della struttura con numerazione barre
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Condizione di Carico 02: CARROPONTE 1 VERT
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Condizione di Carico 04: CARROPONTE 1 ORIZ
Si riportano di seguito in tabella le verifiche dei profili secondo quanto indicato dalla UNI ENV
1993-1-1 specificando il rapporto tra:
Sd / Rd ≤ 1 ,
dove:
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Sd è il valore di progetto della forza interna o di momento maggiormente sollecitante,
Rd è la corrispondente forza di progetto.
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42 IPE 160 S 235 76.04 135.62 0.03 10 SLU:STD/5=1*1.30 + 3*1.30 0.06
43 IPE 160 S 235 76.04 135.62 0.52 8 SLU:STD/3=1*1.30 + 2*1.30 0.85
44 IPE 160 S 235 76.04 135.62 0.40 8 SLU:STD/3=1*1.30 + 2*1.30 0.88
45 IPE 160 S 235 76.04 135.62 0.31 8 SLU:STD/3=1*1.30 + 2*1.30 0.48
46 IPE 160 S 235 76.04 135.62 0.19 8 SLU:STD/3=1*1.30 + 2*1.30 0.30
47 IPE 160 S 235 76.04 135.62 0.51 8 SLU:STD/3=1*1.30 + 2*1.30 0.84
48 IPE 160 S 235 76.04 135.62 0.72 8 SLU:STD/3=1*1.30 + 2*1.30 1.00
49 IPE 160 S 235 76.04 135.62 0.03 14 SLU:STD/9=1*1.30 + 5*1.30 0.06
50 IPE 160 S 235 76.04 135.62 0.52 10 SLU:STD/5=1*1.30 + 3*1.30 0.85
51 IPE 160 S 235 76.04 135.62 0.42 10 SLU:STD/5=1*1.30 + 3*1.30 0.91
52 IPE 160 S 235 76.04 135.62 0.30 10 SLU:STD/5=1*1.30 + 3*1.30 0.46
53 IPE 160 S 235 76.04 135.62 0.19 10 SLU:STD/5=1*1.30 + 3*1.30 0.30
54 IPE 160 S 235 76.04 135.62 0.52 10 SLU:STD/5=1*1.30 + 3*1.30 0.85
55 IPE 160 S 235 76.04 135.62 0.72 10 SLU:STD/5=1*1.30 + 3*1.30 1.00
56 IPE 160 S 235 76.04 135.62 0.03 10 SLU:STD/5=1*1.30 + 3*1.30 0.06
77 IPE 330 S 235 36.46 140.93 0.23 8 SLU:STD/3=1*1.30 + 2*1.30 0.11
79 IPE 330 S 235 36.46 140.93 0.50 8 SLU:STD/3=1*1.30 + 2*1.30 0.23
80 IPE 330 S 235 36.46 140.93 0.51 10 SLU:STD/5=1*1.30 + 3*1.30 0.20
Deformazioni SLE
Le massime deformazioni teoriche della struttura sono state verificate con riferimento alle
combinazioni di carico allo STATO LIMITE DI ESERCIZIO. Si riportano di seguito le deformate
strutturali inoltre si precisa che per le sole strutture di legatura è stata impiegata una luce libera
d’inflessione “relativa” nel piano di rigidezza secondaria pari a 0,50 in quanto la connessione piastra
e bullone presenta un comportamento più vicino all’incastro che alla cerniera:
La deformata totale massima δmax fra tutte le condizioni in esercizio è pari a 31,70 mm. Tuttavia
questa deformata è relativa in quanto i due nodi di estremità presentano una componente di
spostamento di corpo rigido. In realtà la deformata assoluta flessionale è pari a 17,20 mm che
calcolata su una luce di 9,42 metri fornisce una freccia di L/547 che è minore di L/400. I valori
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risultano ampiamente compatibili con lo specifico sistema strutturale adottato, con il sistema di
fissaggio, e con l’utilizzo della struttura come previsto in progetto.
Verifiche di resistenza (SLU) degli elementi più sollecitati– dettaglio dei calcoli svolti
N.B. Le sollecitazioni delle aste sono espresse nel sistema locale di ogni asta, per cui: FX=sforzo
assiale; FY e FZ=sforzi di taglio (l’asse Z corrisponde alla massima inerzia); MX= torsione; MY e
MZ=momenti flettenti.
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z = -1.00 Mcr = 54.97 kN*m Curva,LT - a XLT = 0.83
Lcr,upp=2.50 m Lam_LT = 0.73 fi,LT = 0.82
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PARAMETRI DI SVERGOLAMENTO:
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FORMULE DI VERIFICA:
Controllo di resistenza della sezione:
N,Ed/Nt,Rd = 0.00 < 1.00 (6.2.3.(1))
My,Ed/My,c,Rd = 0.60 < 1.00 (6.2.5.(1))
Vz,Ed/Vz,T,Rd = 0.02 < 1.00 (6.2.6-7)
Tau,ty,Ed/(fy/(sqrt(3)*gM0)) = 0.00 < 1.00 (6.2.6)
Tau,tz,Ed/(fy/(sqrt(3)*gM0)) = 0.00 < 1.00 (6.2.6)
Controllo della stabilità globale della barra:
My,Ed/Mb,Rd = 0.72 < 1.00 (6.3.2.1.(1))
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SPOSTAMENTI LIMITE
Flessioni
uy = 10.0 mm < uy max = L/400.00 = 12.5 mm Verifica effettuata
Condizione di carico decisiva: 4 Carroponte 1 Oriz
uz = 12.4 mm > uz max = L/400.00 = 12.5 mm Verifica effettuata
Condizione di carico decisiva: 17 SLS:CHR/2=1*1.00 + 2*1.00 (1+2)*1.00
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NORMA: UNI-EN 1993-1:2005/NA:2007/AC:2009, Eurocode 3: Design of steel structures.
TIPO DI ANALISI: Verifica delle barre
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GRUPPO:
BARRA: 28 PUNTO: 3 COORDINATA: x = 0.53 L = 4.90 m
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CARICHI:
Condizione di carico decisiva: 12 SLU:STD/7=1*1.30 + 4*1.30 (1+4)*1.30
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MATERIALE:
S 235 ( S 235 ) fy = 235.00 MPa
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FORMULE DI VERIFICA:
Controllo di resistenza della sezione:
(My,Ed/MN,y,Rd)^ 2.00 + (Mz,Ed/MN,z,Rd)^1.00 = 0.00 < 1.00 (6.2.9.1.(6))
Vy,Ed/Vy,T,Rd = 0.00 < 1.00 (6.2.6-7)
Vz,Ed/Vz,T,Rd = 0.00 < 1.00 (6.2.6-7)
Tau,ty,Ed/(fy/(sqrt(3)*gM0)) = 0.00 < 1.00 (6.2.6)
Tau,tz,Ed/(fy/(sqrt(3)*gM0)) = 0.00 < 1.00 (6.2.6)
Controllo della stabilità globale della barra:
My,Ed/(XLT*My,Rk/gM1) + Mz,Ed/(Mz,Rk/gM1) = 0.05 < 1.00 (6.3.3.(4))
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SPOSTAMENTI LIMITE
Flessioni
uy = 0.2 mm < uy max = L/400.00 = 23.0 mm Verifica effettuata
Condizione di carico decisiva: 20 SLS:CHR/5=1*1.00 + 5*1.00 (1+5)*1.00
uz = 2.0 mm < uz max = L/400.00 = 23.0 mm Verifica effettuata
Condizione di carico decisiva: 17 SLS:CHR/2=1*1.00 + 2*1.00 (1+2)*1.00
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NORMA: UNI-EN 1993-1:2005/NA:2007/AC:2009, Eurocode 3: Design of steel structures.
TIPO DI ANALISI: Verifica delle barre
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GRUPPO:
BARRA: 80 PUNTO: 1 COORDINATA: x = 0.00 L = 0.00 m
----------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------
CARICHI:
Condizione di carico decisiva: 10 SLU:STD/5=1*1.30 + 3*1.30 (1+3)*1.30
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MATERIALE:
S 235 ( S 235 ) fy = 235.00 MPa
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Mb,Rd = 110.92 kN*m
Classe della sezione = 1
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Flessioni
uy = 0.3 mm < uy max = L/400.00 = 12.5 mm Verifica effettuata
Condizione di carico decisiva: 18 SLS:CHR/3=1*1.00 + 3*1.00 (1+3)*1.00
uz = 2.5 mm < uz max = L/400.00 = 12.5 mm Verifica effettuata
Condizione di carico decisiva: 18 SLS:CHR/3=1*1.00 + 3*1.00 (1+3)*1.00
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S 235 ( S 235 ) fy = 235.00 MPa
----------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------- -----------
Flessioni
uy = 2.4 mm < uy max = L/400.00 = 11.3 mm Verifica effettuata
Condizione di carico decisiva: 18 SLS:CHR/3=1*1.00 + 3*1.00 (1+3)*1.00
uz = 0.5 mm < uz max = L/400.00 = 11.3 mm Verifica effettuata
Condizione di carico decisiva: 19 SLS:CHR/4=1*1.00 + 4*1.00 (1+4)*1.00
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Verifiche di buckling
Con riferimento alla combinazione di carico n.10 DI SLU (max. sforzo normale nelle colonne) si
riportano di seguito i coefficienti critici per la stabilità derivati dall’analisi di buckling in campo
lineare per i primi 10 modi critici della struttura.
Per quanto concerne le deformate critiche invece si è fatto riferimento alla condizione di
carico n°17 (SLE) la quale comporta le massime deformate strutturali in esercizio.
Vista della deformata qualitativa associata al modo 1 per la condizione n°17 (SLE)
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8. risultati del calcolo e verifiche – colonnato MODULO 2
8.1 Casi singoli di carico
Vista generale del modello FEM della struttura con evidenziati profili delle barre e i vincoli
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Vista generale del modello FEM della struttura con numerazione nodi
Vista generale del modello FEM della struttura con numerazione barre
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Condizione di Carico 01: PERM 1
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Condizione di Carico 03: CARROPONTE 2 VERT
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Condizione di Carico 05: CARROPONTE 2 ORIZ
Si riportano di seguito in tabella le verifiche dei profili secondo quanto indicato dalla UNI ENV
1993-1-1 specificando il rapporto tra:
Sd / Rd ≤ 1 ,
dove:
Sd è il valore di progetto della forza interna o di momento maggiormente sollecitante,
Rd è la corrispondente forza di progetto.
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9 IPE 360 S 235 61.90 58.08 0.24 8 SLU:STD/3=1*1.30 + 2*1.30 0.42
10 IPE 360 S 235 61.90 58.08 0.32 8 SLU:STD/3=1*1.30 + 2*1.30 0.46
11 IPE 360 S 235 61.90 58.08 0.09 8 SLU:STD/3=1*1.30 + 2*1.30 0.17
12 IPE 360 S 235 33.42 66.00 0.09 8 SLU:STD/3=1*1.30 + 2*1.30 0.07
13 IPE 360 S 235 33.42 66.00 0.09 8 SLU:STD/3=1*1.30 + 2*1.30 0.07
14 IPE 360 S 235 33.42 66.00 0.27 10 SLU:STD/5=1*1.30 + 3*1.30 0.21
15 IPE 360 S 235 33.42 66.00 0.27 10 SLU:STD/5=1*1.30 + 3*1.30 0.21
16 IPE 160 S 235 19.01 67.81 0.09 8 SLU:STD/3=1*1.30 + 2*1.30 0.07
17 IPE 160 S 235 19.01 67.81 0.09 8 SLU:STD/3=1*1.30 + 2*1.30 0.02
18 IPE 160 S 235 19.01 67.81 0.09 8 SLU:STD/3=1*1.30 + 2*1.30 0.02
19 IPE 160 S 235 19.01 67.81 0.09 8 SLU:STD/3=1*1.30 + 2*1.30 0.07
20 IPE 160 S 235 19.01 67.81 0.19 8 SLU:STD/3=1*1.30 + 2*1.30 0.14
21 IPE 160 S 235 19.01 67.81 0.19 8 SLU:STD/3=1*1.30 + 2*1.30 0.05
22 IPE 160 S 235 19.01 67.81 0.19 8 SLU:STD/3=1*1.30 + 2*1.30 0.05
23 IPE 160 S 235 19.01 67.81 0.19 8 SLU:STD/3=1*1.30 + 2*1.30 0.14
24 IPE 160 S 235 19.01 67.81 0.25 8 SLU:STD/3=1*1.30 + 2*1.30 0.18
25 IPE 160 S 235 19.01 67.81 0.25 8 SLU:STD/3=1*1.30 + 2*1.30 0.07
26 IPE 160 S 235 19.01 67.81 0.25 8 SLU:STD/3=1*1.30 + 2*1.30 0.07
27 IPE 160 S 235 19.01 67.81 0.25 8 SLU:STD/3=1*1.30 + 2*1.30 0.18
28 IPE 160 S 235 19.01 67.81 0.17 8 SLU:STD/3=1*1.30 + 2*1.30 0.13
29 IPE 160 S 235 19.01 67.81 0.17 8 SLU:STD/3=1*1.30 + 2*1.30 0.05
30 IPE 160 S 235 19.01 67.81 0.17 8 SLU:STD/3=1*1.30 + 2*1.30 0.05
31 IPE 160 S 235 19.01 67.81 0.17 8 SLU:STD/3=1*1.30 + 2*1.30 0.13
26/49
Deformazioni SLE
Le massime deformazioni teoriche della struttura sono state verificate con riferimento alle
combinazioni di carico allo STATO LIMITE DI ESERCIZIO. Si riportano di seguito le deformate
strutturali inoltre si precisa che per le sole strutture di legatura è stata impiegata una luce libera
d’inflessione “relativa” nel piano di rigidezza secondaria pari a 0,50 in quanto la connessione piastra
e bullone presenta un comportamento più vicino all’incastro che alla cerniera:
27/49
Deformazione delle travi di legatura a SLE sotto la condizione 17
Per quanto concerne le travi principali la deformata totale massima δmax è pari a 2,70 mm
su una luce di calcolo pari a 5,00 m, pertanto la freccia è pari a L/1851 molto inferiore al limite L/400
prefissato.
Per quanto concerne le travi secondarie la deformata totale massima δmax è pari a 11,70
mm. Tuttavia questa deformata è relativa in quanto i due nodi di estremità presentano una
componente di spostamento di corpo rigido. In realtà la deformata assoluta flessionale è pari a 10,70
mm che calcolata su una luce di circa 9,20 metri fornisce una freccia di L/860 minore del limite
prefissato.
In fine le legature secondarie presentano una deformata di 11,70 mm che calcolata su una
luce di circa 5,00 m fornisce una freccia di L/427 poco minore del limite stabilito.
28/49
Verifiche di resistenza (SLU) degli elementi più sollecitati– dettaglio dei calcoli svolti
N.B. Le sollecitazioni delle aste sono espresse nel sistema locale di ogni asta, per cui: FX=sforzo
assiale; FY e FZ=sforzi di taglio (l’asse Z corrisponde alla massima inerzia); MX= torsione; MY e
MZ=momenti flettenti.
----------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------- -----------
NORMA: UNI-EN 1993-1:2005/NA:2007/AC:2009, Eurocode 3: Design of steel structures.
TIPO DI ANALISI: Verifica delle barre
----------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------- -----------
GRUPPO:
BARRA: 15 PUNTO: 1 COORDINATA: x = 0.50 L = 2.50 m
----------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------
CARICHI:
Condizione di carico decisiva: 10 SLU:STD/5=1*1.30 + 3*1.30 (1+3)*1.30
----------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------- -----------
MATERIALE:
S 235 ( S 235 ) fy = 235.00 MPa
----------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------
29/49
Vz,Ed/Vz,c,Rd = 0.05 < 1.00 (6.2.6.(1))
Controllo della stabilità globale della barra:
Lambda,y = 33.42 < Lambda,max = 210.00 Lambda,z = 66.00 < Lambda,max = 210.00 STABILE
N,Ed/Min(Nb,Rd,Nb,T,Rd,Nb,TF,Rd) = 0.00 < 1.00 (6.3.1)
My,Ed,max/Mb,Rd = 0.27 < 1.00 (6.3.2.1.(1))
N,Ed/(Xy*N,Rk/gM1) + kyy*My,Ed,max/(XLT*My,Rk/gM1) + kyz*Mz,Ed,max/(Mz,Rk/gM1) = 0.27 < 1.00
(6.3.3.(4))
N,Ed/(Xz*N,Rk/gM1) + kzy*My,Ed,max/(XLT*My,Rk/gM1) + kzz*Mz,Ed,max/(Mz,Rk/gM1) = 0.14 < 1.00
(6.3.3.(4))
----------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------- -----------
SPOSTAMENTI LIMITE
Flessioni
uy = 0.0 mm < uy max = L/400.00 = 12.5 mm Verifica effettuata
Condizione di carico decisiva: 20 SLS:CHR/5=1*1.00 + 5*1.00 (1+5)*1.00
uz = 2.6 mm < uz max = L/400.00 = 12.5 mm Verifica effettuata
Condizione di carico decisiva: 18 SLS:CHR/3=1*1.00 + 3*1.00 (1+3)*1.00
Spostamenti
vx = 0.0 mm < vx max = L/150.00 = 33.3 mm Verifica effettuata
Condizione di carico decisiva: 19 SLS:CHR/4=1*1.00 + 4*1.00 (1+4)*1.00
vy = 0.0 mm < vy max = L/150.00 = 33.3 mm Verifica effettuata
Condizione di carico decisiva: 20 SLS:CHR/5=1*1.00 + 5*1.00 (1+5)*1.00
----------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------- -----------
Profilato corretto !!!
----------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------- -----------
NORMA: UNI-EN 1993-1:2005/NA:2007/AC:2009, Eurocode 3: Design of steel structures.
TIPO DI ANALISI: Verifica delle barre
----------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------- -----------
GRUPPO:
BARRA: 8 PUNTO: 3 COORDINATA: x = 0.50 L = 4.63 m
----------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------- -----------
CARICHI:
Condizione di carico decisiva: 8 SLU:STD/3=1*1.30 + 2*1.30 (1+2)*1.30
-------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------- --------
MATERIALE:
S 235 ( S 235 ) fy = 235.00 MPa
----------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------- -----------
30/49
----------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------- -----------
PARAMETRI DI SVERGOLAMENTO:
Flessioni
uy = 0.0 mm < uy max = L/400.00 = 23.2 mm Verifica effettuata
Condizione di carico decisiva: 20 SLS:CHR/5=1*1.00 + 5*1.00 (1+5)*1.00
uz = 10.7 mm < uz max = L/400.00 = 23.2 mm Verifica effettuata
Condizione di carico decisiva: 17 SLS:CHR/2=1*1.00 + 2*1.00 (1+2)*1.00
Spostamenti
vx = 0.0 mm < vx max = L/150.00 = 61.7 mm Verifica effettuata
Condizione di carico decisiva: 19 SLS:CHR/4=1*1.00 + 4*1.00 (1+4)*1.00
vy = 0.0 mm < vy max = L/150.00 = 61.7 mm Verifica effettuata
Condizione di carico decisiva: 19 SLS:CHR/4=1*1.00 + 4*1.00 (1+4)*1.00
----------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------- -----------
Profilato corretto !!!
31/49
----------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------- -----------
Flessioni
uy = 0.0 mm < uy max = L/400.00 = 11.3 mm Verifica effettuata
Condizione di carico decisiva: 19 SLS:CHR/4=1*1.00 + 4*1.00 (1+4)*1.00
uz = 0.1 mm < uz max = L/400.00 = 11.3 mm Verifica effettuata
Condizione di carico decisiva: 20 SLS:CHR/5=1*1.00 + 5*1.00 (1+5)*1.00
Spostamenti
vx = 0.0 mm < vx max = L/150.00 = 30.0 mm Verifica effettuata
Condizione di carico decisiva: 19 SLS:CHR/4=1*1.00 + 4*1.00 (1+4)*1.00
vy = 0.6 mm < vy max = L/150.00 = 30.0 mm Verifica effettuata
Condizione di carico decisiva: 20 SLS:CHR/5=1*1.00 + 5*1.00 (1+5)*1.00
----------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------- -----------
Profilato corretto !!!
32/49
ELEMENTO N.24 – IPE 160 – LEGATURA
----------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------
NORMA: UNI-EN 1993-1:2005/NA:2007/AC:2009, Eurocode 3: Design of steel structures.
TIPO DI ANALISI: Verifica delle barre
----------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------- -----------
GRUPPO:
BARRA: 24 PUNTO: 1 COORDINATA: x = 0.00 L = 0.00 m
----------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------- -----------
CARICHI:
Condizione di carico decisiva: 8 SLU:STD/3=1*1.30 + 2*1.30 (1+2)*1.30
----------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------
MATERIALE:
S 235 ( S 235 ) fy = 235.00 MPa
----------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------- -----------
33/49
N,Ed/(Xy*N,Rk/gM1) + kyy*My,Ed,max/(XLT*My,Rk/gM1) + kyz*Mz,Ed,max/(Mz,Rk/gM1) = 0.25 < 1.00
(6.3.3.(4))
N,Ed/(Xz*N,Rk/gM1) + kzy*My,Ed,max/(XLT*My,Rk/gM1) + kzz*Mz,Ed,max/(Mz,Rk/gM1) = 0.13 < 1.00
(6.3.3.(4))
----------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------
SPOSTAMENTI LIMITE
Flessioni
uy = 0.0 mm < uy max = L/400.00 = 6.3 mm Verifica effettuata
Condizione di carico decisiva: 19 SLS:CHR/4=1*1.00 + 4*1.00 (1+4)*1.00
uz = 1.1 mm < uz max = L/400.00 = 6.3 mm Verifica effettuata
Condizione di carico decisiva: 17 SLS:CHR/2=1*1.00 + 2*1.00 (1+2)*1.00
34/49
Verifiche di buckling
Con riferimento alla combinazione di carico n.18 allo SLU (max. sforzo normale nelle colonne)
si riportano di seguito i coefficienti critici per la stabilità derivati dall’analisi di buckling in campo
lineare per i primi 10 modi critici della struttura.
Per quanto concerne le deformate critiche invece si è fatto riferimento alla condizione di
carico n°17 (SLE) la quale comporta le massime deformate strutturali in esercizio.
Vista della deformata qualitativa associata al modo 1 per la combinazione di carico 17 (SLE)
35/49
9. risultati del calcolo e verifiche – colonnato MODULO 3
9.1 Casi singoli di carico
Vista generale del modello FEM della struttura con evidenziati profili delle barre e i vincoli
36/49
Vista generale del modello FEM della struttura con numerazione nodi
Vista generale del modello FEM della struttura con numerazione barre
37/49
Condizione di Carico 01: PERM 1
38/49
Condizione di Carico 03: CARROPONTE 2 VERT
39/49
Condizione di Carico 05: CARROPONTE 2 ORIZ
Si riportano di seguito in tabella le verifiche dei profili secondo quanto indicato dalla UNI ENV
1993-1-1 specificando il rapporto tra:
Sd / Rd ≤ 1 ,
dove:
Sd è il valore di progetto della forza interna o di momento maggiormente sollecitante,
Rd è la corrispondente forza di progetto.
40/49
9 HEB 180 ACCIAIO 117.50 196.99 0.18 12 SLU:STD/7=1*1.30 + 3*1.30 0.04
10 HEB 180 ACCIAIO 117.50 196.99 0.41 12 SLU:STD/7=1*1.30 + 3*1.30 0.07
11 IPE 200 S 235 90.83 246.40 0.48 10 SLU:STD/5=1*1.30 + 2*1.30 0.54
12 IPE 200 S 235 48.44 179.20 0.02 14 SLU:STD/9=1*1.30 + 5*1.30 0.02
13 IPE 360 S 235 49.47 195.37 0.28 10 SLU:STD/5=1*1.30 + 2*1.30 0.17
14 IPE 360 S 235 50.80 79.20 0.18 10 SLU:STD/5=1*1.30 + 2*1.30 0.25
15 IPE 160 S 235 30.42 54.25 0.08 11 SLU:STD/6=1*1.00 + 2*1.30 0.04
16 IPE 160 S 235 60.83 108.50 0.11 11 SLU:STD/6=1*1.00 + 2*1.30 0.04
17 IPE 160 S 235 91.25 162.75 0.15 10 SLU:STD/5=1*1.30 + 2*1.30 0.04
18 IPE 160 S 235 45.63 81.37 0.07 11 SLU:STD/6=1*1.00 + 2*1.30 0.05
19 IPE 160 S 235 45.63 81.37 0.09 11 SLU:STD/6=1*1.00 + 2*1.30 0.07
20 IPE 160 S 235 45.63 81.37 0.09 11 SLU:STD/6=1*1.00 + 2*1.30 0.06
21 IPE 160 S 235 30.42 54.25 0.28 10 SLU:STD/5=1*1.30 + 2*1.30 0.15
22 IPE 160 S 235 60.83 108.50 0.38 10 SLU:STD/5=1*1.30 + 2*1.30 0.19
23 IPE 160 S 235 91.25 162.75 0.29 11 SLU:STD/6=1*1.00 + 2*1.30 0.13
24 IPE 160 S 235 45.63 81.37 0.15 10 SLU:STD/5=1*1.30 + 2*1.30 0.12
25 IPE 160 S 235 45.63 81.37 0.20 11 SLU:STD/6=1*1.00 + 2*1.30 0.12
26 IPE 160 S 235 45.63 81.37 0.20 11 SLU:STD/6=1*1.00 + 2*1.30 0.12
27 IPE 160 S 235 30.42 54.25 0.27 10 SLU:STD/5=1*1.30 + 2*1.30 0.14
28 IPE 160 S 235 60.83 108.50 0.37 10 SLU:STD/5=1*1.30 + 2*1.30 0.18
29 IPE 160 S 235 91.25 162.75 0.29 11 SLU:STD/6=1*1.00 + 2*1.30 0.15
30 IPE 160 S 235 45.63 81.37 0.20 10 SLU:STD/5=1*1.30 + 2*1.30 0.14
31 IPE 160 S 235 45.63 81.37 0.20 10 SLU:STD/5=1*1.30 + 2*1.30 0.20
32 IPE 160 S 235 45.63 81.37 0.19 11 SLU:STD/6=1*1.00 + 2*1.30 0.11
33 IPE 160 S 235 30.42 54.25 0.06 11 SLU:STD/6=1*1.00 + 2*1.30 0.03
34 IPE 160 S 235 60.83 108.50 0.11 10 SLU:STD/5=1*1.30 + 2*1.30 0.03
35 IPE 160 S 235 91.25 162.75 0.24 12 SLU:STD/7=1*1.30 + 3*1.30 0.13
36 IPE 160 S 235 45.63 81.37 0.24 12 SLU:STD/7=1*1.30 + 3*1.30 0.13
37 IPE 160 S 235 45.63 81.37 0.24 12 SLU:STD/7=1*1.30 + 3*1.30 0.31
38 IPE 160 S 235 45.63 81.37 0.19 12 SLU:STD/7=1*1.30 + 3*1.30 0.14
39 IPE 200 S 235 90.83 246.40 0.48 10 SLU:STD/5=1*1.30 + 2*1.30 0.54
40 IPE 200 S 235 48.44 179.20 0.02 14 SLU:STD/9=1*1.30 + 5*1.30 0.02
41 IPE 360 S 235 70.19 79.20 0.60 12 SLU:STD/7=1*1.30 + 3*1.30 1.00
42 IPE 240 S 235 50.87 37.10 0.28 10 SLU:STD/5=1*1.30 + 2*1.30 0.83
43 IPE 240 S 235 50.87 37.10 0.62 10 SLU:STD/5=1*1.30 + 2*1.30 1.01
44 IPE 240 S 235 50.87 37.10 0.35 10 SLU:STD/5=1*1.30 + 2*1.30 1.00
45 IPE 360 S 235 33.92 26.40 0.48 10 SLU:STD/5=1*1.30 + 2*1.30 0.84
46 IPE 360 S 235 33.92 26.40 0.36 10 SLU:STD/5=1*1.30 + 2*1.30 0.58
47 IPE 360 S 235 33.92 26.40 0.15 10 SLU:STD/5=1*1.30 + 2*1.30 0.31
48 IPE 360 S 235 33.92 26.40 0.42 10 SLU:STD/5=1*1.30 + 2*1.30 0.71
57 IPE 240 S 235 50.87 188.31 0.09 12 SLU:STD/7=1*1.30 + 3*1.30 0.20
41/49
Deformazioni SLE
Le massime deformazioni teoriche della struttura sono state verificate con riferimento alle
combinazioni di carico allo STATO LIMITE DI ESERCIZIO. Si riportano di seguito le deformate
strutturali inoltre si precisa che per le sole strutture di legatura è stata impiegata una luce libera
d’inflessione “relativa” nel piano di rigidezza secondaria pari a 0,50 in quanto la connessione piastra
e bullone presenta un comportamento più vicino all’incastro che alla cerniera:
42/49
Deformazione delle travi di legatura a SLE sotto la condizione 18
Per quanto concerne le travi principali la deformata totale massima δmax è pari a 22,70 mm
su una luce di calcolo pari a 10,50 m, pertanto la freccia è pari a L/460 inferiore al limite L/300
prefissato.
Per quanto concerne le travi secondarie la deformata totale massima δmax è pari a 36,10
mm che calcolata su una luce di circa 10,20 metri fornisce una freccia di L/290 maggiore della freccia
prefissata. Tuttavia a vantaggio di sicurezza il carico è stato concentrato integralmente in mezzeria
della trave, situazione che nella realtà non trova riscontro in quanto vi è sempre un effetto di
collaborazione con le travi adiacenti. Pertanto si ritiene che anche in questa condizione di carico le
deflessioni non sono penalizzanti.
In fine le legature secondarie presentano una deformata di 34,30 mm che tuttavia è una
deformata “relativa” in quanto deve essere ulteriormente depurata dell’abbassamento dei punti
laterali (25.8 mm). Pertanto la deformata assoluta vale circa 9 mm che calcolata su una luce di 6,00
m fornisce una freccia di L/667.
43/49
Verifiche di resistenza (SLU) degli elementi più sollecitati– dettaglio dei calcoli svolti
N.B. Le sollecitazioni delle aste sono espresse nel sistema locale di ogni asta, per cui: FX=sforzo
assiale; FY e FZ=sforzi di taglio (l’asse Z corrisponde alla massima inerzia); MX= torsione; MY e
MZ=momenti flettenti.
----------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------- -----------
NORMA: UNI-EN 1993-1:2005/NA:2007/AC:2009, Eurocode 3: Design of steel structures.
TIPO DI ANALISI: Verifica delle barre
----------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------- -----------
GRUPPO:
BARRA: 41 PUNTO: 1 COORDINATA: x = 0.71 L = 7500.00
mm
----------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------- -----------
CARICHI:
Condizione di carico decisiva: 12 SLU:STD/7=1*1.30 + 3*1.30 (1+3)*1.30
----------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------- -----------
MATERIALE:
S 235 ( S 235 ) fy = 235.00 MPa
----------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------
44/49
N,Ed/Nc,Rd = 0.00 < 1.00 (6.2.4.(1))
(My,Ed/MN,y,Rd)^ 2.00 + (Mz,Ed/MN,z,Rd)^1.00 = 0.25 < 1.00 (6.2.9.1.(6))
Vy,Ed/Vy,T,Rd = 0.00 < 1.00 (6.2.6-7)
Vz,Ed/Vz,T,Rd = 0.07 < 1.00 (6.2.6-7)
Tau,ty,Ed/(fy/(sqrt(3)*gM0)) = 0.00 < 1.00 (6.2.6)
Tau,tz,Ed/(fy/(sqrt(3)*gM0)) = 0.00 < 1.00 (6.2.6)
Controllo della stabilità globale della barra:
Lambda,y = 70.19 < Lambda,max = 250.00 Lambda,z = 79.20 < Lambda,max = 250.00 STABILE
N,Ed/Min(Nb,Rd,Nb,T,Rd,Nb,TF,Rd) = 0.00 < 1.00 (6.3.1)
My,Ed,max/Mb,Rd = 0.60 < 1.00 (6.3.2.1.(1))
N,Ed/(Xy*N,Rk/gM1) + kyy*My,Ed,max/(XLT*My,Rk/gM1) + kyz*Mz,Ed,max/(Mz,Rk/gM1) = 0.60 < 1.00
(6.3.3.(4))
N,Ed/(Xz*N,Rk/gM1) + kzy*My,Ed,max/(XLT*My,Rk/gM1) + kzz*Mz,Ed,max/(Mz,Rk/gM1) = 0.31 < 1.00
(6.3.3.(4))
----------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------
SPOSTAMENTI LIMITE
Flessioni
uy = 1.8 mm < uy max = L/300.00 = 35.0 mm Verifica effettuata
Condizione di carico decisiva: 17 SLS:CHR/2=1*1.00 + 4*1.00 (1+4)*1.00
uz = 30.7 mm < uz max = L/300.00 = 35.0 mm Verifica effettuata
Condizione di carico decisiva: 19 SLS:CHR/4=1*1.00 + 3*1.00 (1+3)*1.00
----------------------------------------------------------------------------------------------------------------------- -----------------
Profilato corretto !!!
----------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------- -----------
NORMA: UNI-EN 1993-1:2005/NA:2007/AC:2009, Eurocode 3: Design of steel structures.
TIPO DI ANALISI: Verifica delle barre
----------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------- -----------
GRUPPO:
BARRA: 43 PUNTO: 3 COORDINATA: x = 0.50 L = 5075.00
mm
----------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------- -----------
CARICHI:
Condizione di carico decisiva: 10 SLU:STD/5=1*1.30 + 2*1.30 (1+2)*1.30
----------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------- -----------
MATERIALE:
S 235 ( S 235 ) fy = 235.00 MPa
----------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------- -----------
45/49
---------------------------------------------------------------------------------------------------------------- ------------------------
PARAMETRI DI SVERGOLAMENTO:
----------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------- -----------
FORMULE DI VERIFICA:
Controllo di resistenza della sezione:
N,Ed/Nt,Rd = 0.00 < 1.00 (6.2.3.(1))
(My,Ed/MN,y,Rd)^ 2.00 + (Mz,Ed/MN,z,Rd)^1.00 = 0.34 < 1.00 (6.2.9.1.(6))
Vy,Ed/Vy,T,Rd = 0.00 < 1.00 (6.2.6-7)
Vz,Ed/Vz,T,Rd = 0.05 < 1.00 (6.2.6-7)
Tau,ty,Ed/(fy/(sqrt(3)*gM0)) = 0.00 < 1.00 (6.2.6)
Tau,tz,Ed/(fy/(sqrt(3)*gM0)) = 0.00 < 1.00 (6.2.6)
Controllo della stabilità globale della barra:
My,Ed/Mb,Rd = 0.62 < 1.00 (6.3.2.1.(1))
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SPOSTAMENTI LIMITE
Flessioni
uy = 0.0 mm < uy max = L/300.00 = 35.0 mm Verifica effettuata
Condizione di carico decisiva: 20 SLS:CHR/5=1*1.00 + 5*1.00 (1+5)*1.00
uz = 35.0 mm = uz max = L/300.00 = 35.0 mm Verifica effettuata
Condizione di carico decisiva: 18 SLS:CHR/3=1*1.00 + 2*1.00 (1+2)*1.00
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Profilato corretto !!!
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NORMA: UNI-EN 1993-1:2005/NA:2007/AC:2009, Eurocode 3: Design of steel structures.
TIPO DI ANALISI: Verifica delle barre
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GRUPPO:
BARRA: 22 PUNTO: 1 COORDINATA: x = 0.00 L = 0.00 mm
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CARICHI:
Condizione di carico decisiva: 10 SLU:STD/5=1*1.30 + 2*1.30 (1+2)*1.30
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MATERIALE:
S 235 ( S 235 ) fy = 235.00 MPa
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46/49
Lcr,upp=4000.00 mm Lam_LT = 1.03 fi,LT = 1.12
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PARAMETRI DI SVERGOLAMENTO:
Flessioni
uy = 0.0 mm < uy max = L/300.00 = 10.0 mm Verifica effettuata
Condizione di carico decisiva: 17 SLS:CHR/2=1*1.00 + 4*1.00 (1+4)*1.00
uz = 1.9 mm < uz max = L/300.00 = 10.0 mm Verifica effettuata
Condizione di carico decisiva: 18 SLS:CHR/3=1*1.00 + 2*1.00 (1+2)*1.00
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Profilato corretto !!!
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NORMA: UNI-EN 1993-1:2005/NA:2007/AC:2009, Eurocode 3: Design of steel structures.
TIPO DI ANALISI: Verifica delle barre
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GRUPPO:
BARRA: 10 PUNTO: 1 COORDINATA: x = 0.00 L = 0.00 mm
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CARICHI:
Condizione di carico decisiva: 12 SLU:STD/7=1*1.30 + 3*1.30 (1+3)*1.30
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MATERIALE:
ACCIAIO fy = 235.00 MPa
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h=18.0 cm gM0=1.05 gM1=1.05
b=18.0 cm Ay=54.93 cm2 Az=20.29 cm2 Ax=65.30 cm2
tw=0.9 cm Iy=3831.00 cm4 Iz=1363.00 cm4 Ix=36.04 cm4
tf=1.4 cm Wply=481.45 cm3 Wplz=231.01 cm3
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AZIONI INTERNE E CARICO LIMITE:
N,Ed = 106.67 kN My,Ed = -0.01 kN*m Mz,Ed = 0.03 kN*m Vy,Ed = 0.03 kN
Nc,Rd = 1461.48 kN My,Ed,max = -0.01 kN*m Mz,Ed,max = -0.11 kN*m Vy,c,Rd = 709.79 kN
Nb,Rd = 259.67 kN My,c,Rd = 107.75 kN*m Mz,c,Rd = 51.70 kN*m Vz,Ed = 0.00 kN
MN,y,Rd = 107.75 kN*m MN,z,Rd = 51.70 kN*m Vz,c,Rd = 262.18 kN
Mb,Rd = 99.13 kN*m
Classe della sezione = 1
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Flessioni
uy = 0.1 mm < uy max = L/300.00 = 11.3 mm Verifica effettuata
Condizione di carico decisiva: 20 SLS:CHR/5=1*1.00 + 5*1.00 (1+5)*1.00
uz = 0.7 mm < uz max = L/300.00 = 11.3 mm Verifica effettuata
Condizione di carico decisiva: 17 SLS:CHR/2=1*1.00 + 4*1.00 (1+4)*1.00
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Profilato corretto !!!
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Verifiche di buckling
Con riferimento alla combinazione di carico n.12 allo SLU (max. sforzo normale nelle colonne)
si riportano di seguito i coefficienti critici per la stabilità derivati dall’analisi di buckling in campo
lineare per i primi 10 modi critici della struttura.
Per quanto concerne le deformate critiche invece si è fatto riferimento alla condizione di
carico n°18 (SLE) la quale comporta le massime deformate strutturali in esercizio.
Vista della deformata qualitativa associata al modo 1 per la combinazione di carico 18 (SLE)
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