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23/01/22, 15:47 Antiquariato in Giappone: opportunità e rischi – NAGAEN

Il
mercato della antichità giapponesi
è
un’opportunità per collezionisti e professionisti
in
Italia. Si tratta di un settore non
ancora molto
noto nel suo complesso, ma
con
interesse
crescente verso
oggetti tradizionali come le ceramiche e le stampe, le
spade,
i pugnali e altri oggetti marziali.

IMPORTAZIONE
NELL’UE DI ANTICHITÀ E OPERE ARTISTICHE

Allo stato attuale le normative comunitarie e Italiane introducono limitazioni e


restrizioni a seconda del valore, età e composizione del manufatto. Il riferimento
tariffario doganale è Sez XXI, Cap. 97. E’ possibile avvalersi dell’IVA all’importazione
ridotta al 10%.

ANTICHITÀ
IN GIAPPONE

Ad
oggi in Giappone ciò che più si avvicina al concetto di
antiquariato in Italia è
definito dal termine”Kottōhin“(骨董品
).
Con
Kottōhin
si intendono i beni del passato
senza una precisa cesura temporale,
con riferimento al valore
dato dalla loro scarsità
o qualità artistica che incorporano.

OGGETTI
DI ANTIQUARIATO

Limitandosi ai beni della cultura giapponese e dell’Asia orientale il riferimento è


soprattutto a oggetti artistici, ad esempio quadri e rotoli Kakejiku (掛け軸), strumenti
tramandati dal passato come quelli per la cerimonia del tè (茶道具) e più estesamente
anche a spade e pugnali (刀剣), oggetti marziali (武具), bambole (日本人形), strumenti
musicali (和楽器), stoviglie (食器) e mobili (家具).

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23/01/22, 15:47 Antiquariato in Giappone: opportunità e rischi – NAGAEN

Strumento per la cerimonia del tè (茶道具)

DIMENSIONI
DEL MERCATO

E’
difficile reperire
stime precise sul giro d’affari movimentato in Giappone da questo
settore specifico in particolare, ma il giro d’affari dei beni
artistici in generale è
stimabile in circa 330 miliardi di JPY,
circa 2.8 miliardi di EUR.

In
Giappone la stima del valore di questi oggetti avviene di norma con
l’aiuto di un
esperto del settore detto “Kottōhin
Kanteishi”
(骨董品鑑定士).
Ad oggi non si tratta di un
professionista che ha acquisito
un
titolo ufficiale a seguito di un percorso di studi o
certificazioni pubbliche, bensì di un cultore della materia con
lunga esperienza presso
una galleria o negozio di mercanti d’arte.

CONTRAFFAZIONE

Trattandosi
di un settore dove non è infrequente incontrare contraffazioni
(贋作)
(“Gansaku”)
vista la possibilità di alti guadagni e la difficoltà di
riconoscere un vero da
un falso riprodotto molto bene, è opportuno
affidarsi
ai giusti partner e diffidare di
occasioni improvvise. In particolare
si sconsigliano gli acquisti online, inverificabili.

Da
ricordare che la vendita professionale di oggetti di antiquariato in
Giappone
richiede l’ottenimento di
una licenza(古物商許可証)(Kobutsushō
kyoka-shō)
presso
L’ufficio degli Affari Legali (法務局)
la stessa attualmente prevista per vendere libri
usati, o oggetti
riciclati.

PARTICOLARITÀ
DEI CANALI DISTRIBUTIVI

Esistono
eventi privati ad invito dove l’accesso può essere molto selettivo
e per
cooptazione e l’opportunità non facile di rinvenire oggetti
di grande valore attraverso
l’acquisto da privati o organizzazioni
che chiudendo mettono i beni all’asta.

Oltre
a negozi specializzati in varie città del Giappone esiste anche la
fiera
annuale”Antique
Jamboree”
(骨董ジャンボリー)
di Tokyo, aperta al pubblico.

NAGAEN
è a disposizione per informazioni e supportare progetti innovativi e
legati
alla tradizione in questo settore.

CURIOSITÀ

Vi
suggeriamo infine la visione di questo film molto divertente del 2018
prodotto dal
regista Masaharu
Take:
“Usohappyaku”
(嘘八百).

E’
una pellicola che descrive il mondo dell’antiquariato giapponese
fra tradizione,
astuzia e ironia.

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23/01/22, 15:47 Antiquariato in Giappone: opportunità e rischi – NAGAEN

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