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PROGETTO LEZIONE

CLASSE: SECONDA ISTITUTO ALBERGHIERO VOLTA, NAPOLI.

ALUNNI: 18 di cui uno studente con sindrome di Down e un altro con ipoacusia unilaterale sinistra.

OBIETTIVI:

 Aumentare attraverso la pratica sportiva l’opportunità di inclusione sociale.


 Sviluppare gli schemi corporei di base e acquisire la consapevolezza corporea.
 Coordinazione e orientamento nello spazio e nel tempo.

DESCRIZIONE: è stata organizzata un’attività all’aperto nel campetto da calcio della scuola, che rispetta
tutte le norme previste per la sicurezza. L’ampio spazio esterno è stato diviso in due differenti aree a cui
corrispondono due tipi di attività differenti. Gli alunni sono divisi in due gruppi da 9.

L’attività ha previsto una fase di preparazione, in aula, in cui i docenti si sono avvalsi di mediatori iconico-
visivi per la spiegazione delle attività da svolgere.

FASE 1: riscaldamento con esercizi di stretching e corsa sul posto. Il docente illustra agli studenti, disposti in
cerchio, le attività da svolgere e tutte le regole.

FASE 2: nella prima area si svolgerà una partita di minitennis dapprima fatte con le mani e poi con le
racchette ciò per favorire lo sviluppo delle capacità di coordinamento speciali quali la coordinazione oculo
manuale e la capacità di differenziazione nonché quella di adattamento e trasformazione.

Lo scopo del gioco è di mandare la palla nel campo opposto, in zone delimitate da righe in base al tipo
d'incontro (singolo o doppio), per far punto facendo toccare una volta a terra la palla nel campo avversario
in modo che l'avversario non possa rispondere.
Il percorso didattico del mini tennis si basa sul principio di multilateralità, secondo cui tecnica, tattica,
aspetti fisici e psicologici del tennista devono essere sviluppati fin da subito simultaneamente, senza
trascurarne nessuno.
Si sviluppano così:
Capacità MOTORIE : percezione spazio-temporale, coordinazione, anticipazione motoria;
Capacità COGNITIVE: porta a studiare l'avversario, acquisendo capacità tattico-strategiche, dove per
strategia si intende la capacità del giocatore di interpretare la gara in funzione delle proprie caratteristiche
ed in relazione alle caratteristiche dell’avversario, problem solving e decision making;
Capacità SOCIO-RELAZIONALI: pur essendo uno sport individuale durante le lezioni di mini tennis si
svolgono attività di gruppo, nascono così nuove amicizie, si compete, si socializza, si impara ad essere
corretti nel comportamento con l'istruttore ed i compagni, si impara a perdere ed a vincere;
Capacità EMOTIVE: gestione della vittoria e della sconfitta, rispetto delle regole e rispetto dell’avversario.
Una qualità molto importante è la capacità di orientamento, intesa come la capacità di determinare e
cambiare la posizione del proprio corpo, o parti di esso, nello spazio e nel tempo, riferiti ad un campo
d’azione ben definito
E’ una capacità sollecitata in tutti gli sport perché è richiesto di essere bravi a percepire la propria posizione
nello spazio e nel tempo in relazione ai compagni di gioco. E’ legata inoltre alla capacità di equilibrio, alla
visione periferica e dunque alla tattica di gioco.
Lo scopo del gioco è di mandare la palla nel campo opposto, in zone delimitate da righe in base al tipo
d'incontro (singolo o doppio), per far punto facendo toccare una volta a terra la palla nel campo avversario
in modo che l'avversario non possa rispondere.
Nell’altra metà campo si svolgeranno vari tipi di lanci della palla con le mani, con rimbalzo, senza rimbalzo,
due mani dal petto, due mani dietro la testa al fine di sviluppare gli schemi motori di base e la
ritmizzazione.
Queste attività sviluppano Una qualità molto importante, quella di orientamento, intesa come la capacità di
determinare e cambiare la posizione del proprio corpo, o parti di esso, nello spazio e nel tempo, riferiti ad
un campo d’azione ben definito
E’ una capacità sollecitata in tutti gli sport perché è richiesto di essere bravi a percepire la propria posizione
nello spazio e nel tempo in relazione ai compagni di gioco. E’ legata inoltre alla capacità di equilibrio, alla
visione periferica e dunque alla tattica di gioco.

FASE 3: defaticamento. Attività di respirazione controllata. Stretching.


Durante la fase di riscaldamento e di defaticamento, i docenti sono disposti a cerchio. Tale disposizione
nello spazio consente a tutti gli studenti di procedere per imitazione nella ripetizione dell'esercizio mostrato
dal docente. Allo stesso tempo, la disposizione in cerchio consente la visione e di tutti compagni favorendo
la relazione e confermando, attraverso il rispecchiamento, l'esatta comprensione ed esecuzione
dell'esercizio.

TEAM LABORATORIO: SESSIONE 2

Concetta Triola

Carla Oliva

Autilia Rondinone

Claudia Tartaglia

Barbara Pizzi

Barbara Zazzu

Carmen Santamaria

Chiara Picone

Cristina Verde

Claudia Ummarino

Costanzo Procaccini

Chiara Romeo Di Tuosto

Carmen Maria Sauzullo

Aurora Sepe

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