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Unità 4
Breve storia del pianeta Terra
Le rocce, sottoposte all’azione di una una sbarretta metallica, dipende non condizioni di pressione e temperatura
forza, possono piegarsi e fratturarsi. Il solo dall’intensità e dal tempo di ap- normali hanno un comportamento ri-
tipo di comportamento della roccia plicazione della forza, ma anche dalla gido e si fratturano, possono assumere
dipende da vari fattori: l’intensità e il natura della roccia stessa: ad esempio, un comportamento plastico e piegarsi
tempo di applicazione della forza; le una sbarretta di alluminio si piega più se si trovano in condizioni di pressione
condizioni di temperatura e pressio- facilmente di una di ferro, mentre una e temperatura elevate.
ne alle quali avviene la deformazione; di vetro non si piega, ma si spezza. Questo avviene anche perché a
la composizione e la struttura della Così, le rocce sedimentarie stratificate temperatura e pressioni elevate le
roccia stessa. Alcuni esempi possono e le rocce metamorfiche scistose, sot- rocce modificano la propria struttura
chiarire il ruolo dei diversi fattori. toposte a forze, si piegano, mentre le e la stessa composizione mineralogi-
rocce non stratificate si fratturano più ca, dando origine a rocce metamor-
facilmente. fiche.
anticlinale
1
Le pieghe
Le masse rocciose che assumono un piega diritta
2
comportamento plastico si deforma- 3
no, incurvandosi, e danno perciò ori-
gine alle pieghe. Le pieghe sono più
facilmente osservabili nelle rocce a
strati, come le rocce sedimentarie.
Queste rocce sono costituite da stra-
ti orizzontali di sedimenti che si sono
successivamente cementati tra loro.
Poiché i sedimenti che si depositano sinclinale
possono variare di epoca in epoca, gli Struttura di una piega: 1) piano assiale; 2) cerniera; piega inclinata
strati che si sovrappongono l’un l’altro 3) fianco.
non saranno sempre uguali e la strati-
ficazione sarà facilmente riconoscibile. Nello studio delle pieghe è importan-
Gli strati più superficiali dovrebbero te avere dei punti di riferimento, come
essere anche quelli più recenti, più degli “strati-guida”, di un colore parti-
“giovani”, depositandosi sopra gli strati colare (diverso dagli strati adiacenti) o
sottostanti. la presenza, in un certo strato, di fossili
Per l’azione delle forze precedente- caratteristici di una determinata epo-
mente ricordate, gli strati sedimentari ca geologica (fossili-guida). Infatti solo
orizzontali possono deformarsi, dan- raramente le pieghe sono comple- piega coricata
do origine a delle pieghe. Le pieghe tamente visibili: l’erosione può avere
convesse verso l’alto sono dette an- asportato gli strati più superficiali, op-
ticlinali, quelle a convessità in basso pure parte della piega può non “affio-
sinclinali. rare”, perché sepolta sotto al suolo e
Spesso le pieghe non sono isolate, alla vegetazione.
ma riunite in sistemi nei quali anticli- Gli elementi principali di una piega
nali e sinclinali si alternano in succes- sono la cerniera (tratto di massima
sione. curvatura) e i due fianchi. Tipi di piega.
Le fratture
Quando una massa rocciosa, sottopo- to, sarà sopra all’altra (il letto). In base zontali (che tendono ad avvicinare
sta ad uno sforzo di una certa entità, al tipo di movimento tra le due super- i due blocchi). Il piano di faglia ha
ha un comportamento rigido, si frat- fici, le faglie vengono classificate in tre un’inclinazione inferiore ai 45° (in-
tura. Se la frattura non è seguita da gruppi principali: torno ai 30°); è cioè più orizzontale
spostamento delle due parti si parla di 1) faglie normali o dirette, nelle quali della faglia normale;
diaclasi. il tetto scivola sul letto e si porta più 3) f aglie trascorrenti, nelle quali i
Le faglie sono, invece, fratture ac- in basso. Sono dette anche faglie due blocchi si spostano orizzontal-
compagnate da scorrimento dei due di distensione, perché sono causate mente, e scorrono strisciando l’uno
blocchi lungo il piano di rottura, o pia- da forze orizzontali che distendono, contro l’altro. Il piano di faglia è, in
no di faglia. cioè allontanano tra loro i due bloc- questo caso, verticale.
Il piano di faglia è detto anche spec- chi. L’inclinazione del piano di faglia Tra le faglie trascorrenti vanno ricor-
chio di faglia, perché spesso è lucido è superiore ai 45° (in genere è intor- date le faglie trasformi, che taglia-
per l’effetto dell’attrito sulle due super- no ai 60°); no perpendicolarmente le dorsali
fici. Lungo questo piano sono presenti 2) faglie inverse, nelle quali il tetto oceaniche, “trasformando”, appun-
numerosi frammenti di rocce (breccia risale sul letto portandosi più in to, la lunga linea retta della dorsale
di frizione). alto. Sono dette anche faglie di oceanica in una serie di segmen-
È possibile misurare la giacitura (in- compressione, perché si generano ti spezzati, interrotti dalle faglie
clinazione, immersione e direzione) quando la massa rocciosa è sot- trasformi, lungo le quali la crosta
del piano di faglia. Se questo non è toposta a forze compressive oriz- oceanica scorre lateralmente.
verticale, una delle superfici, detta tet-
Faglia di St Andreas in California. A) Faglia normale o diretta; B) faglia inversa; C) faglia trascorrente.
La lunga fossa tettonica (rift valley) che separa i due bordi rilevati della
A dorsale oceanica non è una linea continua come in A, poiché i diversi
tratti che la compongono sono spostati tra loro anche di centinaia di
km, separati da fratture trasversali dette faglie trasformi, come illustrato
nello schema B.
Faglie trasformi
Le faglie, come le pieghe, sono spesso degli oceani, sono percorse al centro magma fuso che dà origine a nuova
raggruppate in sistemi di faglie, che da una lunga fossa tettonica (detta rift crosta terrestre, depositandosi sulle
danno origine a strutture tettoniche valley, per analogia con la Great Rift pareti delle dorsali e determinando
caratteristiche. Valley africana), che, in realtà, è una l’espansione del fondo dell’oceano.
Le faglie di compressione (faglie in- profonda spaccatura di tutta la crosta
verse) determinano il sovrascorrimen- terrestre, attraverso la quale fuoriesce pilastri
to di strati di roccia che formano falde
di ricoprimento. Le faglie dirette generano, per allontanamento
Le faglie dirette, invece, generano la dei due blocchi, la formazione delle fosse
formazione di fosse tettoniche, per- tettoniche (Graben), talvolta lunghe migliaia di
chilometri e delimitate da pilastri (Horst).
ché tra due aree che si allontanano tra
loro si verifica lo sprofondamento della
parte centrale, che costituisce una de-
pressione o fossa tettonica (in tedesco
Graben), delimitata da bordi rialzati,
detti pilastri (Horst, in tedesco).
Le fosse tettoniche nelle aree conti-
nentali sono percorse da grandi fiumi fossa
o sono occupate da grandi laghi, come
quelli lungo la grande fossa tettonica
(Great Rift Valley) che si allunga per
6000 Km in Africa, dalla Siria, attraverso
il Mar Rosso, fino al Sud Africa.
In Europa la più vasta fossa tettonica
è rappresentata dalla valle del Reno,
in Germania, disposta tra i pilastri del
massiccio dei Vosgi e della Foresta
Nera.
Anche le dorsali oceaniche, lunghe
catene montuose presenti sul fondo La Great Rift Valley africana.