LUNEDÌ 6 DICEMBRE 2021
47
Milano, Via Solferino 28 - Tel. 02 62821
Roma, Via Campania 59/C - Tel. 06 688281
30 anni fa la legge
SUI PARCHI
SI PUÒ FARE
DI PIÙ
di Gian Antonio Stella
«S
cusi, a che
servono i
castori
vivi?»,
chiese
perplessa una dama
impellicciata a uno
scienziato ambientalista. E
lui: «A niente, signora,
come Mozart». Antonio
Cederna era deliziato da
quell’aneddoto. Lo citava
spesso perché racchiudeva
un universo intero. Per
questo vale la pena di
recuperarlo oggi, nel
trentesimo anniversario
della legge che il 6 dicembre
1991 istituì finalmente, con
120 anni di ritardo rispetto a
quello di Yellowstone, i
parchi nazionali italiani.
Tema: a cosa servono, i
parchi? Boh,
risponderebbero i principali
leader politici italiani se
riconoscessero quanto è
dimostrato dagli archivi
dell’Ansa, dove non trovi a
pagarle oro delle citazioni
sul tema. Da destra a
sinistra: dei parchi naturali
pare non importi un fico
secco a nessuno. L’ultimo
caso? La scelta, denunciata
cinque mesi fa da
Federparchi, di «dirottare
80 milioni di euro del
programma “Parchi per il
Clima” nel fondo destinato
al contenimento degli
aumenti delle bollette
energetiche». Dirottamento
rientrato solo dopo una
serie di proteste.
Eppure anche l’ultima
ondata di allarmi sollevata
da Cop26 a Glasgow sulla
salute del pianeta ha
ribadito quanto il tema
tocchi tutti. E non si tratta
soltanto di una difesa della
bellezza, del paesaggio,
della poesia di un territorio
come quello italiano
benedetto dalla buona
sorte, ma di una questione
vitale che peserà sul nostro
futuro.
continua a pagina 32
ULTIMO BANCO
di Alessandro D’Avenia
I l corpo è trasparente e opaco, ri-vela
(svela e vela) il mistero della persona.
In questo sta il suo eros e per questo il
punto più erotico del corpo umano è il
volto: è soprattutto lì che il segreto viene
raccontato o celato. Nel volto si offre la
vita come unione inscindibile di spirito e
carne, in forma di sguardo, parola, sorri-
11206
so, lacrime, silenzio, respiro... tanto che
un poeta descrive così il rapporto con
l’amata: «Fra la tua verità più profonda/ e
me/ metti sempre i tuoi baci./ La indovi-
9 771120 498008
no, ormai vicina,/ la desidero, non la
raggiungo;/ quando le sono accanto/ mi
chiudi il cammino tu,/ ti offri a me nelle
labbra./ E non vado più oltre./ Trionfi./
Dimentico, baciando,/ il tuo segreto»
(P.Salinas, La voce a te dovuta). Questo
bacio è erotico proprio perché dona e
www.corriere.it In Italia EURO 1,50 ANNO 60 - N.
Servizio Clienti - Tel. 02 63797510
DEL LUNEDÌ mail: servizioclienti@corriere.it
LavisitaaLesbo Morto a 90 anni
Il Papa tra i profughi: Volcic, che raccontò
«Stop ai naufragi» l’Urss agli italiani
di Gian Guido Vecchi di Paolo Valentino
a pagina 23 a pagina 17
Virus Lavoro, trasporti, tempo libero: da oggi in vigore la «carta rafforzata». Salgono i ricoveri
Green pass, tutte le misure
IL RETROSCENA
La Cosa centrista
che non dispiace
ai leader
Nuove regole e controlli. Corsa ai vaccini con le terze dosi: calano i no vax di Lega e Pd
di Monica Guerzoni PARLA L’IMMUNOLOGO MANTOVANI di Antonio Polito
e Fiorenza Sarzanini
● GIANNELLI «E i farmaci crescono» S enascerà
una Cosa centrista
D a questa mattina c’è il su-
per green pass. Tutte le di Adriana Bazzi
in Parlamento
lo si dovrà anche al fatto che
❞
nuove misure e le regole per il né Enrico Letta né Matteo
lavoro e i trasporti. I positivi
diminuiscono ma aumentano
i casi gravi. È corsa alle vacci-
I
vaccini sono «efficaci
e sicuri» e sono pronti
«altri farmaci» spiega
Salvini pongono veti. In
contatti, telefonate e
incontri in Transatlantico
nazioni con le terze dosi. l’immunologo Mantovani. con i leader del Pd e della
da pagina 2 a pagina 9 a pagina 6 Lega, gli aspiranti
federatori non sono stati
L’ALLERTA DI RASI LONDRA: TAMPONE PER CHI ARRIVA scoraggiati a provarci, anzi.
«Casi tra i bimbi, Natale, i Paesi «vietati» La cosa può stupire solo chi
ha una visione un po’
ideologica della politica,
forme severe» di Monica Ricci Sargentini crede che quei due
partiti rappresentino la
di Adriana Logroscino
T ampone per entrare in Gran Bretagna. In
Francia basta (per ora) solo il green pass.
sinistra e la destra e che
dunque debbano
T ra i bimbi «forme gravi».
L’allarme di Guido Rasi.
a pagina 9
Chiuse le frontiere in Marocco, Giappone
e Israele. Ecco le regole per i viaggi di Natale.
a pagina 9
sentirsi alternativi al
centro.
continua a pagina 11
RAGAZZA AGGREDITA A VARESE: DUE FERMI
Lo sci La campionessa azzurra trionfa anche nel superG
«Così in treno
mi hanno bloccata
e poi violentata»
di Andrea Galli
E ra sola venerdì sera nel vagone del treno
che da Milano porta a Varese. «Mi hanno
immobilizzata e poi violentata»,
ha raccontato sotto choc una 21enne. Poi i
suoi aggressori, un italiano e un marocchino,
JEFF MCINTOSH/THE CANADIAN PRESS VIA AP
sono scesi a Venegono Inferiore e hanno
tentato di abusare anche di un’altra giovane
donna in sala d’attesa. Ieri gli stupratori sono
stati fermati dopo una festa a base di droga.
a pagina 21
Commercio, l’effetto Cina
Fenomeno Sofia Goggia: I narrestabile Sofia. La sciatrice 29enne
di Bergamo dopo le due vittorie in discesa
di Milena Gabanelli e Danilo Taino
tre vittorie in tre giorni libera di Coppa del mondo, è arrivata prima
anche nel superG. Ha così centrato il terzo
successo consecutivo, in tre giorni, sulle piste
N el commercio globale la Cina viola tutte
le regole. Pechino nel 2001 è entrata nel
Wto diventando «la fabbrica del mondo».
di Flavio Vanetti di Lake Louise in Canada. a pagina 45 E la concorrenza adesso è fuori dal mercato.
a pagina 24
Fare a pezzi le donne
sottrae nel contempo: c’è eros dove il cor-
po non esaurisce mai la persona. Quan-
do è così non ci si stanca dell’altro anche
quando se ne conosce ogni centimetro, il
suo segreto resta inesauribile, infatti Sa-
linas continua: «Attenta/ Ti tradirai, co-
sì./ Perché un giorno il tuo bacio,/ da
profondità così remote/ nascerà,/ che
ciò che lì dietro nascondi/ proromperà
tutto alle labbra./ E ciò che tu mi nega-
vi,/ anima sottile e schiva,/ mi si abban-
donerà, me lo darai/ senza volere/ dove
volevi negarmelo». Si fa l’amore, lo si in-
venta, per raggiungere questo segreto, e
il corpo è chiamato a diventare sempre
più trasparente nel rivelarlo. Un corpo è
veramente nudo solo quando ama ed è
amato, altrimenti è solo svestito.
continua a pagina 29
 2 Lunedì 6 Dicembre 2021 Corriere della Sera

Primo piano La pandemia

Le nuove regole del decreto in vigore fino al 15 gennaio
I limiti per chi ha il certificato «base» (sufficiente per il lavoro)
LA LOTTA

Ecco il super green pass

Che cosa cambia da oggi
di Monica Guerzoni
e Fiorenza Sarzanini LE ATTIVITÀ CONSENTITE E QUELLE VIETATE
Da oggi al 15 gennaio 2022 Senza Con green Con green Senza Con green Con green

D
green pass pass green pass pass
ebutta oggi il decreto pass base rafforzato pass base rafforzato
del super green pass,
che sarà in vigore fi- SPOSTAMENTI Utilizzo di mezzi * ** ATTIVITÀ * **
di trasporto Attività
no al 15 gennaio e * ** SPORTIVE sportiva o * **
punta a rendere più sicure — pubblico/
privato ** motoria ** **
senza lockdown — le vacanze * * *
del secondo Natale con il Co- Spostamenti
vid. La filosofia del presidente * di linea con mezzo Attività
del Consiglio Mario Draghi è ** non di linea proprio riabilitativa e
mantenere aperte tutte le atti- *** solo per lavoro, *** terapeutica
vità anche se i dati dovessero necessità, salute
peggiorare, ma impedire ai o per servizi non Trasporto
non vaccinati di frequentare i sospesi ma scolastico minori Accesso agli
luoghi dove il rischio è mag- non disponibili
di 12 anni spogliatoi
nel proprio
giore. Non tutti i nodi però so- comune
(scuolabus)
no sciolti. Il più intricato ri-
guarda i ragazzi sopra i 12 an- IMPIANTI ** Sport * **
*
ni che per salire su autobus e Acquisto di squadra e
metropolitane, magari per SCIISTICI di skipass ** * * **
attività
andare a scuola, devono avere *solo per impianti di risalita
** * ** * sportiva * ** * **
almeno un tampone negativo. ** non solo per impianti di risalita
Palazzo Chigi ha messo nero * **
su bianco le faq con le rispo- ATTIVITÀ Accesso al luogo
Sport di
LAVORATIVA di lavoro per * **
ste ai dubbi degli italiani e la i lavoratori
*all’aperto contatto
soluzione del rebus ancora pubblici e privati **al chiuso * **
non c’è: nella tabella delle at-
tività consentite la prima voce Accesso alle mense ATTIVITÀ Accesso
è il trasporto pubblico e per per i lavoratori ED EVENTI a spettacoli
chi non ha il green pass ci so- pubblici aperti al
no tre «no», in zona bianca, e privati
CULTURALI pubblico
gialla e arancione, senza di-
stinzione di età. Si parla di Accesso Accesso
una possibile deroga per i ra- ai servizi a mostre,
gazzi fino all’inizio delle va- alla persona musei
canze e di tamponi gratis, ma
nulla è deciso. E dal 15 dicem-
bre scatta il vaccino obbliga- ACCESSO Accesso ai * EVENTI Accesso
torio per il personale della a eventi e
A ESERCIZI negozi al di fuori e
* SPORTIVI competizioni
scuola, le forze dell’ordine, i all’interno dei centri
militari e i lavoratori esterni E UFFICI commerciali sportivi in stadi
* * e palazzetti
delle Rsa.
Accesso
Tre livelli a uffici pubblici ATTIVITÀ Accesso
*nei giorni
Nello schema di permessi e festivi per usufruire LUDICHE a sale da ballo
divieti pubblicato sul sito del e prefestivi di servizi O RICREATIVE e discoteche
governo i cittadini sono divisi
in tre fasce. Chi non ha il gre- STUDENTI Studenti Feste * **
en pass, perché non vaccinato DI SCUOLE di scuole
* **
e perché non fa il tampone. superiori e
Chi possiede il certificato ba- E UNIVERSITÀ istituti tecnici **
*
se, che si ottiene con la prima
dose di vaccino, con la guari- Accesso
gione dal Covid (scaduta do- Studenti
universitari ai centri
po i sei mesi) e con un tampo- benessere
ne negativo, che dura 48 ore
per l’antigenico e 72 per il mo-
lecolare. Il terzo livello è quel- STRUTTURE Accesso Accesso ai
lo di chi può fare tutto perché SANITARIE dei visitatori a centri termali
ha il green pass rafforzato. Lo strutture sanitarie
ottiene chi è vaccinato con e socio-sanitarie
doppia dose da meno di nove Accesso a parchi
mesi e chi è guarito da non BAR E tematici e di
più di sei. RISTORANTI Consumazione divertimento
al banco
Bar e ristoranti
In zona bianca e gialla il caffè *conseguenti Centri culturali, *** ****
centri sociali
al bar è consentito a tutti. Ma * ** * ** a cerimonie civili
e ricreativi *** ****
in arancione chi non è immu- Consumazione e religiose
*all’aperto al tavolo * ** * ** *** ****
nizzato o possiede il green **non conseguenti
pass base non potrà prendere **al chiuso * ** * ** a cerimonie civili
e religiose Sale gioco, sale
il caffè al bancone, cosa inve- scommesse,
ce permessa con il super cer- STRUTTURE ***all’aperto sale bingo
tificato. In zona arancione chi RICETTIVE Alloggio e casinò
****al chiuso
non ha il rafforzato non può
sedersi ai tavoli di bar e risto-
ranti, neppure all’aperto. CONCORSI Partecipazione
Servizio * PUBBLICI alle prove
Il lavoro di ristorazione non in presenza
riservato ai clienti *
Per i lavoratori del settore
della struttura * *
pubblico e privato — tranne Legenda ZONA BIANCA
quelli che hanno l’obbligo
vaccinale — serve almeno il Servizio di ZONA GIALLA
pass base e la stessa regola va- ristorazione riservato Concesso Non concesso
esclusivamente ai ZONA ARANCIONE
le per le mense, in tutte le zo-
ne di rischio. *all’aperto clienti della struttura Corriere della Sera
 Corriere della Sera Lunedì 6 Dicembre 2021
AL VIRUS
Autobus e metro
Senza green pass si può pren-
dere il taxi, ma non si può sa-
lire su autobus, metropolita-
ne e treni regionali.
Ragazzi over 12
Per risolvere il problema degli
studenti, cui è richiesto il gre-
en bass per bus e treni regio-
nali, ci sono diverse ipotesi,
tra cui i tamponi gratis: alme-
no per i 15 giorni che decorro-
no tra prima dose di vaccino e
rilascio del certificato.
Spostamenti
Con la propria auto ci si può
spostare liberamente, anche
se non si è vaccinati, nelle re-
gioni bianche e gialle, mentre
in quelle arancioni se non si
ha il green pass ci si può muo-
vere verso altri comuni o verso
altre regioni «solo per neces-
sità, salute o per servizi non
sospesi ma non disponibili
nel proprio comune».
Deroga piccoli comuni
Torna la deroga in zona aran-
cione per chi vive in comuni
«di massimo 5.000 abitanti» .
Anche i no vax possono spo-
starsi «verso altri comuni en-
tro i 30 chilometri eccetto il
capoluogo di provincia».
Piste da sci aperte
Le piste da sci resteranno
aperte anche per le feste di
Natale e Capodanno, tranne
che in eventuali zone rosse. In
zona bianca, gialla e arancio-
ne senza green pass non si sa-
le su funivie, seggiovie e cabi-
Contro la peste
Brunetta posta
il lasciapassare
del 1713
(a Venezia)
R enato Brunetta ha
postato ieri sui suoi
account social la foto
di un documento storico:
un green pass veneziano
del 1713 per chi era guarito
dalla peste. Il ministro per
la Funzione publica è
sempre stato a favore del
certificato verde e della
nuova versione rafforzata:
« È la nostra sicurezza —
ha detto domenica
nell’intervista al Corriere
—. Gli ultimi giapponesi
rimasti a manifestare in
qualche angolo di piazza
italiana sono inseguiti dal
vituperio delle genti, dal
freddo e dalla solitudine».
novie coperte, mentre in zona
bianca e gialla si possono
prendere skilift e seggiovie
aperte, che in arancione sono
permesse solo a chi ha il pass
rafforzato.
Centri commerciali
Senza super green pass non si
può andare al centro com-
merciale nei fine settimana in
zona arancione, se non per
entrare in negozi alimentari,
edicole, farmacie, librerie e
tabacchi.
Cinema e teatri
Solo vaccinati o guariti, in tut-
te le zone di rischio, possono
47
milioni
Le persone over 12 in Italia
(47.366.068) che hanno ricevuto
almeno una dose di vaccino,
45
l’87,7% della popolazione
milioni
Le persone over 12 in Italia
(45.771.130) che hanno
completato il ciclo vaccinale,
8
l’84,8% della popolazione
milioni
I vaccinati (8.409.731) da
almeno 5 mesi che hanno fatto
la dose addizionale o il booster,
il 40,9% della popolazione
Chi ha ottenuto il documento «rafforzato» può fare tutto
Il nodo degli studenti non vaccinati: l’ipotesi del test gratuito
frequentare cinema, teatri,
sale da concerto.
Musei, stadi, discoteche
Per musei e mostre in zona
bianca e gialla bisogna avere il
pass base, che però in zona
arancione non basta. Stadi e
palazzetti sono chiusi sempre
a chi non è vaccinato o ha solo
il tampone. E in tutte le disco-
teche si entra solo col raffor-
zato.
Feste e nozze
Tutte le feste «conseguenti a
cerimonie civili e religiose»
sono vietate ai non vaccinati
sempre e permesse a chi ha il
green pass base, ma in zona
arancione si entra solo col su-
per. Tutti gli altri tipi di feste
in tutte le zone sono permessi
solo col rafforzato. I centri be-
nessere al chiuso sono vietati
sempre senza green pass e, in
zona arancione, anche a chi
ha il certificato da tampone.
Idem per i parchi di diverti-
mento e per i centri culturali
al chiuso.
Alberghi
Green pass obbligatorio an-
che negli alberghi. In zona
bianca, gialla e arancione chi
non è vaccinato o guarito dal
coronavirus non può entrare,
serve almeno il lasciapassare
base. E con il solo tampone
negativo è anche vietato fre-
quentare il ristorante al chiu-
so dell’hotel che non sia riser-
vato in via esclusiva ai clienti
della struttura.
© RIPRODUZIONE RISERVATA
PRIMO PIANO
Nardella
«Verifiche severe
ma selettive
Multe ai ragazzi
a scuola in bus?
Serve buon senso»
❞
ROMA Oggi, sindaco, debutta
il super green pass: voi siete
pronti?
«Eh, ci sono ancora delle
Verifiche complicate discrasie — dice Dario Nar-
Fare le verifiche sarà della, il primo cittadino di Fi-
complicato, abbiamo renze —. Dal governo in alcu-
ni casi non abbiamo avuto
dovuto chiedere chiare indicazioni. I controlli
chiarimenti al governo saranno complicati».
Allude?
❞
«Prima questione: i ragazzi
che oggi vanno in classe. Chi
prende il bus scolastico o sale
sulle linee dedicate non sarà
L’aiuto dei cittadini soggetto ai controlli del green
Chiediamo ai cittadini pass, a differenza di chi invece
che ci aiutino segnalando opta per l’autobus normale
oppure il tram».
loro per primi Fioccheranno le multe sui
gli assembramenti ragazzi?
«Con il prefetto Valerio Va-
lenti e con il questore Filippo
Santarelli in questi giorni ab-
biamo fatto un sacco di riu-
nioni e su un punto sicura-
mente ci sia-
mo trovati
d’accordo: i
controlli in
città saranno
rigorosi ma
selettivi e so-
prattutto non
repressivi. Vi-
sto che ci sono ancora ele-
menti di vaghezza, crediamo
che la miglior cosa sia appli-
care il buon senso, come cre-
do avverrà in tutta Italia. Di si-
curo noi a Firenze abbiamo
deciso un’altra cosa anco-
ra...».
Sarebbe?
«Tutti gli agenti in strada,
forze dell’ordine e municipa-
le, il più possibile fuori dagli
uffici, fino a sguarnirli, per-
ché la priorità ora è fare i con-
trolli contro la pandemia.
Chiediamo aiuto anche ai cit-
tadini, visto che le risorse
umane a disposizione delle
forze di polizia sono limita-
te».
Che genere di aiuto?
«Segnalandoci per primi
loro, i cittadini, le situazioni
con rischio di assembramen-
to, dove c’è bisogno di interve-
nire. Noi comunque faremo la
nostra parte, io ho già emana-
to l’ordinanza che rende ob-
bligatoria la mascherina al-
l’aperto in certi luoghi e giorni
critici, a cominciare dal ponte
dell’8 dicembre. Ma anche
qui, a mio parere, servirebbe
un provvedimento unico del
3
#
Milano
Bancarelle
affollatissime
alla Fiera degli
Oh Bej! Oh Bej!
intorno al
Castello
Sforzesco: dalle
10 alle 22 fino al
31 dicembre è in
vigore in centro
l’obbligo di usare
la mascherina
(Ansa)
governo invece che 8 mila or-
dinanze, una per ogni sinda-
co. Altrimenti si resta nella va-
ghezza, tra chi vede un assem-
bramento e chi no».
Si ricorda come andò il
Natale dell’anno scorso?
«Certo. A Firenze ci fu un
crollo fino al 60% delle pre-
senze turistiche. A causa del
Covid cancellammo tutte le
manifestazioni. Ma quest’an-
no è diverso, quest’anno ci so-
no i vaccini, oltre il 90% dei
fiorentini ha ricevuto almeno
una dose. Tutti gli italiani ora
hanno una grande voglia di
vivere il Natale dopo tanta at-
tesa. Noi abbiamo lanciato la
campagna “Acquisti sicuri”
per uno shopping epidemio-
logicamente responsabile.
Ma le tradizioni devono tor-
nare: il 7 dicembre accendere-
mo l’albero in piazza Duomo
con i cittadini contingentati e
Sindaco di Firenze
Dario Nardella (Pd), 46 anni,
è primo cittadino dal 3 giugno
2014. È presidente di Eurocities,
che riunisce le grandi città europee
con le mascherine. Però la
gente finalmente tornerà».
Sabato c’erano ancora 150
no vax in piazza a Firenze a
protestare.
«Io credo che questi irridu-
cibili ormai, in tutta Italia, li
convinci solo con l’obbligo
vaccinale».
Insomma, alla fine preve-
de un buon Natale.
«Quest’anno a Firenze ab-
biamo anche la ruota panora-
mica più alta d’Italia! Ci aspet-
tiamo il ritorno dei turisti eu-
ropei, sebbene gli alberghi
stiano lamentando parecchie
disdette. La paura del Covid è
ancora grande ovunque, ma
noi qui in Italia col super gre-
en pass stiamo facendo di tut-
to per tornare a vivere in sicu-
rezza».
E lei, domani sera, suone-
rà il violino in piazza Duomo
per l’accensione dell’albero?
«No, ma sto giusto per en-
trare in sala di registrazione:
mi aspetta il mio amico An-
drea Bocelli per preparare un
video natalizio. Il ricavato an-
drà in beneficenza».
Fabrizio Caccia
© RIPRODUZIONE RISERVATA
 4 Lunedì 6 Dicembre 2021 Corriere della Sera

#
Corriere della Sera Lunedì 6 Dicembre 2021
Primo piano
LE MISURE
Le task force per i controlli,
dalle fermate ai ristoranti
ROMA Al via oggi i controlli su
green pass e super green pass.
Un’altra svolta nella lotta al
Covid, almeno fino al 15 gen-
naio, per fare fronte all’im-
pennata di contagi nel perio-
do di Natale e Capodanno.
Anche se rimangono ancora
interrogativi a cui rispondere
nei prossimi giorni. Primo fra
tutti, definire la carta verde
base per gli over 12 — quindi
per gli studenti — che utiliz-
zano i mezzi pubblici per an-
dare a scuola. Ora è obbligato-
ria, come è stato ribadito la
settimana scorsa, ma il gover-
no potrebbe prendere altre
decisioni su richiesta delle
Regioni e venire incontro alle
esigenze delle famiglie, ad
esempio fornendo gratis i
tamponi ai ragazzi. «Il dialogo
è aperto — conferma il mini-
stro per gli Affari regionali
Mariastella Gelmini —, ma è
importante che siano sicuri
anche i mezzi di trasporto».
Intanto però già ieri la se-
zione faq del sito di Palazzo
Chigi è stata presa d’assalto:
online, in una griglia aperta a
tutti, composta da dieci tabel-
L’app ministeriale
L’app è stata
aggiornata
per riconoscere i due
tipi di lasciapassare
le e 13 schemi chiari e com-
prensibili, le disposizioni ora
in vigore, con la divisione di
quello che si potrà fare senza
green pass, con il lasciapassa-
re base e quello rinforzato.
Quasi tutta l’Italia oggi è in zo-
na bianca — fatta eccezione
per il Friuli-Venezia Giulia,
che è giallo da una settimana,
mentre la Provincia autono-
ma di Bolzano lo è da oggi —
con il governo che avverte:
«Regioni e Province autono-
me possono adottare specifi-
che ulteriori disposizioni re-
strittive, di carattere locale».
A partire dall’obbligo di ma-
scherine all’aperto, inserito
fra gli accertamenti sui green
pass che da oggi impegneran-
no le forze dell’ordine con i
controllori sui mezzi pubblici,
in quanto già incaricati di
pubblico servizio, nonostante
le ritrosie dei sindacati di ca-
tegoria: potranno chiedere
l’intervento delle pattuglie in
caso di necessità. L’orienta-
mento è comunque quello di
non far salire operatori su
bus, tram, metro e treni locali
prediligendo controlli sui
passeggeri in uscita, anche
perché è più facile individua-
re gli evasori, senza creare
troppi disagi.
Nei giorni scorsi il Viminale
ha raccomandato «verifiche
serrate», anticipate già nel-
l’ultimo fine settimana con
inviti alla cittadinanza a ri-
spettare le regole e, agli eser-
centi, a farle rispettare (previ-
ste sanzioni fra 400 e mille eu-
ro in caso di mancato control-
lo, con chiusura fino a dieci
giorni).
Prefetti e questori hanno
La pandemia
Verifiche Il controllo del green pass per accedere all’Altare della Patria: la certificazione verde è obbligatoria anche per visitare i monumenti
approntato piani che debutte-
ranno già all’alba. A Roma in
campo una task force di 2.500
fra poliziotti, carabinieri, fi-
nanzieri e vigili urbani, divisi
in due turni (8-14, 14-20), per
verifiche in tutte le metro e a
campione sui bus, ma anche
shop online www.longines.it
in bar e ristoranti, centri com-
merciali, palestre, circoli
sportivi. Per gli orari scoperti,
ma molto frequentati, come
le prime ore della mattinata e
in prima serata, verifiche affi-
date alle pattuglie addette al
controllo del territorio. Ana-
ARomaimpegnatiin2.500travigilieforzedell’ordine
Multaerischiochiusuraperl’esercentechenonverifica
loghe iniziative a Milano, Bo-
logna, Firenze e Napoli. Per
favorire queste operazioni è
disponibile la versione ag-
giornata di VerificaC19, l’app
sviluppata dal ministero della
Salute che consente a tutti,
non solo a chi indossa una di-
Elegance is an attitude
(Afp)
visa, di accertare la validità
della carta verde rinforzata,
necessaria per spettacoli, sta-
dio, ristorazione al chiuso, di-
scoteche, feste e cerimonie
pubbliche.
Rinaldo Frignani
© RIPRODUZIONE RISERVATA
Regé-Jean Page
Longines Spirit
5
#
I dati
Ieri 15.031
positivi
e 43 vittime,
il tasso al 2,9%
S ono 15.031 i nuovi
positivi rilevati ieri,
in calo rispetto al
giorno precedente, che
portano a oltre 233 mila i
contagiati in questo
momento nel Paese. Con
un numero di tamponi
sempre piuttosto alto,
considerato il weekend
(525.108) il tasso di
positività è risalito al
2,9%. Migliora, invece, il
bilancio delle vittime: 43 i
decessi constatati, 32 in
meno del giorno prima.
La regione con il più alto
numero di contagiati in
un giorno è stata anche
ieri la Lombardia (2.628)
seguita dal Veneto (2.219),
dall’Emilia-Romagna
(1.707) e dal Lazio (1.549).
In aumento, come ormai
da settimane, anche il
numero di malati di Covid
ricoverati in terapia
intensiva: con 45 nuovi
ingressi, ora sono 736. E
nei reparti ordinari i
degenti sono arrivati a
5.597, 169 più del giorno
prima. In percentuale
15 45
mila gli ingressi
I nuovi in terapia
contagi intensiva
(15.021 ) di domenica
registrati Ora i ricoveri
domenica sono 736
l’occupazione media in
Italia dei letti in
rianimazione è stabile
all’8%, due punti sotto la
soglia di allerta fissata al
10. Quella relativa ai
reparti ordinari è invece al
10%, con un incremento
dell’1% rispetto al giorno
prima. In questo caso, la
soglia di allerta è fissata al
15%. A livello territoriale,
la situazione più critica,
dal punto di vista della
rete ospedaliera, è ancora
quella del Friuli-Venezia
Giulia che ha raggiunto il
16% dei posti letto già
occupati in rianimazione
e il 23% in area medica.
Segue l’Alto Adige
(rispettivamente al
14% e al 19%). Quindi il
Veneto: 12% in terapia
intensiva, 10% in area
medica. È in crescita il
numero di ricoverati
anche in Calabria
dove da ieri è stata toccata
la soglia del 15% di malati
Covid ricoverati nei
reparti ordinari. Le soglie
sono vicine ma non sono
state ancora sforate in
altre due regioni alle
prese con un’alta
circolazione del virus: in
Lombardia sono all’8%
(terapie intensive) e al 14%
(reparti ordinari). E nel
Lazio rispettivamente al
10% e all’11%. In entrambi
i casi le percentuali di
occupazione sono stabili.
Ad. Lo.
© RIPRODUZIONE RISERVATA
 6 Lunedì 6 Dicembre 2021 Corriere della Sera

Primo piano La pandemia

MANTOVANI L’immunologo: «Quarta dose? Pensarci è prematuro,
ma non sarebbe un problema fare richiami periodici»

di Adriana Bazzi Protezione

Una giovane

I
riceve la sua
l nuovo Sars-CoV-2 non dose di vaccino
conosce confini e nem- contro il
meno sbarre: così è arri- coronavirus. In
vato anche nelle carceri. Italia almeno il
Alberto Mantovani, immuno- 70% dei
logo, una delle voci più auto- 12-19enni ha
revoli del mondo scientifico completato il
internazionale, è reduce da ciclo vaccinale
un incontro con i detenuti (foto Imago)

«Vaccini efficaci e sicuri ❞

delle casa circondariale di
Bollate (Milano). «La doman- costruito con tecniche tradi-
da che mi ha posto, con com- zionali che prevedono l’uso di
petenza, un detenuto laurean- frammenti del virus?
do in filosofia, è sul vaccino Ho appena «Sarebbe un’arma in più,

contro le nuove varianti

— dice Mantovani, direttore incontrato ma arriva un po’ in ritardo ed
scientifico dell’Istituto Huma- i detenuti è meno adattabile degli altri a
nitas di Milano e professore nuove variazioni del virus».
emerito dell’Humanitas Uni- di Bollate: Insomma la ricerca proce-
versity—. Eccola: “Ma si tratta uno di loro de a piccoli passi, fra ipotesi e

di un vaccino sperimenta-
le?”».
E lei che cosa ha risposto?
«Che no, non è un vaccino
sperimentale: ormai milioni
di persone sono state vaccina-
te, nel mondo, con i preparati
oggi disponibili, che si sono
rivelati sicuri e capaci di con-
trastare anche le nuove va-
rianti del nuovo coronavi-
rus».
Risposte dettate dalla co-
noscenze scientifiche che si
E i farmaci aumentano»
cinture di sicurezza. E per me,
Il profilo appassionato di calcio (interi-
sta, ndr), è importante mette-
re in campo uno schema di
gioco, per dire, contro il Bar-
cellona che permetta anche di
affrontare il Real Madrid (chi
si intende di calcio capirà,
prematuro. La scelta dipende-
rà da alcune valutazioni. La
prima: capire se il nostro si-
stema immunitario ha me-
morizzato le informazioni dei
vaccini già eseguiti. E se sì, se-
conda valutazione, quanto
questa memoria può durare:
mi ha verifiche, che poi hanno un
chiesto riscontro sul piano pratico...
se il vaccino «Fare ricerca è come scala-
è sperimen- re una montagna (Mantovani
è anche un appassionato alpi-
tale. Ho nista, ndr): si deve fare passo
rispondere a un’eventuale risposto che dopo passo, ma sempre in si-
quarta dose, se necessaria. Ri- non lo è, curezza».
cordiamoci, ad esempio, che ormai E la nuova variante Omi-
facciamo ogni anno il vaccino milioni di cron?
anti-influenzale e non sareb- persone lo «Al momento conosciamo
be un problema fare richiami hanno fatto soltanto aneddoti dalla linea
periodici anche per il Sars- del fronte (cioè dal Sud Afri-
CoV-2». nel mondo ca, dove si dice sia comparsa

❞
vanno via via accumulando. È ndr)». al momento non possiamo fa- Un commento sul nuovo per la prima volta, ndr). Oc-
così? E la quarta dose? re previsioni. Fare la terza do- vaccino Novavax, molto atte- corre un po’ di tempo per ca-
«Certo, ma in ogni caso so- ● Alberto «Pensare alla quarta dose è se è un buon allenamento per so e in fase di approvazione, pire che cosa succederà nei
no rimasto molto colpito dal Mantovani, vari Paesi, che hanno storie
livello di interesse che ho per- 73 anni, diverse».
cepito a Bollate». immunologo, È in arrivo La ricerca scientifica ha ri-
La pandemia di Covid ha è lo scienziato un nuovo sposto alla grande a questa
costituito una grande sfida italiano antivirale, il emergenza. Ma non ha pena-
per la ricerca scientifica. Se a più alto molnupira- lizzato altri settori, così come
oggi abbiamo nuovi vaccini e impatto vir. Poi l’assistenza sanitaria ha tra-
nella
farmaci lo si deve a studi par-
letteratura
abbiamo gli scurato pazienti non-Covid in
titi da lontano, magari in altri anticorpi questi ultimi mesi?
settori (per dire: il vaccino a scientifica «Forse sì, ma questa situa-
mRna arriva dalle sperimen-
monoclona- zione ha portato anche a nuo-
tazioni sul cancro e gli antivi- ● Mantovani li e nuovi ve aperture. Mai come in que-
rali devono un tributo alla ri- è professore inibitori sta occasione ho avuto modo
cerca che ha combattuto emerito delle di comunicare con scienziati
l’Hiv, il virus dell’Aids). A che di Patologia citochine. di tutto il mondo: è un pre-
punto siamo? generale supposto per un nuovo modo
e vice-rettore
Ma non
«Un anno e mezzo fa bran- dev’essere di fare ricerca insieme».
colavamo nel buio di fronte a per la ricerca Covid-19 ha anche cambia-
un nemico nuovo. Adesso lo presso un alibi to le modalità di pubblicazio-
scenario è totalmente cam- Humanitas per sfuggire ne delle ricerche nella lettera-
biato. Non soltanto abbiamo i University. al vaccino tura scientifica, che è consi-
vaccini, ma anche nuovi far- Ricopre derata la fonte primaria di in-

❞
maci, che affiancano i “vec- anche il ruolo formazione, anche per i
chi” rivelatisi efficaci, come il di presidente media. Oggi si pubblica su
cortisone». della piattaforme, tipo medRxiv,
Quali? Fondazione prima della revisione degli
«È in arrivo un nuovo anti- Humanitas Su Omicron studi da parte di esperti. Tut-
virale, il molnupiravir, con il per la Ricerca conosciamo to questo non genera confu-
vantaggio che può essere pre- al momento sione anche nelle notizie che
so per bocca (a differenza di ● Mantovani soltanto arrivano al pubblico?
un altro composto, il remde- si è laureato aneddoti «Non ho mai pubblicato su
sivir che si inietta endovena) in Medicina queste piattaforme prima, ma
per combattere le prime fasi e chirurgia
dalla linea negli ultimi due anni sì. Il
di malattia. Poi abbiamo gli nel 1973 del fronte: vantaggio è che si condivido-
anticorpi monoclonali, sem- a Milano. Dopo serve no, in tempo reale, informa-
pre per la malattia iniziale, e i la specializza- un po’ di zioni che possono cambiare,
nuovi inibitori delle citochine zione tempo per rapidamente, le politiche sa-
che contrastano le forme più ha lavorato capire cosa nitarie a favore dei pazienti.
gravi (quando compare la co- in Inghilterra al
succederà Poi c’è il rovescio della meda-
siddetta “tempesta citochini- Chester Beatty glia, che deve fare i conti per-
ca” una grave infiammazione Research
nei vari sino con le riviste “pirata” che
generalizzata che colpisce va- Institute Paesi, diffondono lavori non certifi-
ri organi). L’obiettivo ora è di Londra che hanno cati, solo per business».
trovare la terapia giusta per il e negli Stati storie Quali?
paziente giusto al momento Uniti presso diverse «Ecco un esempio. Un pic-
giusto. Attenzione, però...». i National colo studio francese ha sdo-
A cosa? Institutes ganato l’uso dell’idrossicloro-
«Tutti questi farmaci non of Health china (il farmaco antimalari-
devono essere un alibi per co propagandato anche da
sfuggire al vaccino». Donald Trump, ndr) nella cu-
Vaccini, appunto. E la terza ra di Covid (rivelatosi un
dose? bluff). E ancora: una meta-
«È raccomandabile perché analisi sull’ivermectina, una
il virus e le sue varianti stanno molecola anti-vermi, l’ha
circolando. Non sappiamo spacciata per cura anti-Covid,
ancora bene come il nostro si- ma senza dimostrazioni di re-
stema immunitario, stimola- ale efficacia. Pattume su pat-
to dai vaccini, stia reagendo al tume».
virus. L’invito è: allacciare le © RIPRODUZIONE RISERVATA
Corriere della Sera Lunedì 6 Dicembre 2021 7
#
 8 Lunedì 6 Dicembre 2021 Corriere della Sera
Primo piano
LA CAMPAGNA
di Fabio Savelli
ROMA Sta andando meglio de-
gli obiettivi fissati dalla strut-
tura commissariale. Significa
che i target comunicati alle
Regioni in questi giorni di di-
cembre dallo staff di France-
sco Figliuolo erano troppo
prudenziali. Quello che sta
succedendo è un cambiamen-
to dei comportamenti inne-
scati da una psicologia collet-
tiva che porta ad un’inaspetta-
ta — almeno in queste pro-
porzioni — corsa alle terze
dosi, visto l’aumento dei con-
tagi dettati da un indice di tra-
smissibilità sopra la soglia
epidemica. Assistiamo dun-
que a un divario medio di
quasi 80 mila somministra-
zioni al giorno tra le ambizio-
ni del governo e la realtà. Un
dato trascinato dagli studi
sulla discesa della copertura
vaccinale dopo cinque mesi
dalla seconda dose e da una
rinnovata apprensione per la
crescita delle ospedalizzazio-
ni, anche se in minima parte
di vaccinati. Tra il 1° e il 3 di-
cembre l’obiettivo era di 400
84,8
Per cento La quota della
popolazione over 12 in Italia
che fino a ieri pomeriggio aveva
completato il ciclo vaccinale
mila punture al giorno. E in-
vece il primo del mese ne so-
no state fatte 454.567, il 2 di-
cembre 480.126, il 3 dicembre
501.136, comprendendo an-
che le seconde dosi. Sabato 4
dicembre l’asticella era fissata
a 350 mila e la macchina delle
Regioni ha raggiunto quota
442.824. Ieri dovevano esser-
ne fatte 300 mila, le proiezio-
ni che arrivano da gran parte
delle regioni — in testa Vene-
to, Lazio e Lombardia — regi-
strano un superamento nono-
stante il giorno festivo.
L’effetto è determinato da
un boom delle dosi booster
oltre a una crescita delle pri-
me dosi che segnala quanti
stiano aderendo alla campa-
gna nonostante le diffidenze.
Guardando le curve vaccinali
per decadi anagrafiche sta av-
venendo un fenomeno mai
registrato neanche durante la
prima fase della campagna,
quando però le forniture era-
no minori e quindi maggior-
mente scadenzate. Cioè, al
netto degli over 80 (la cui cur-
va delle dosi sta scendendo
anche perché è già stata co-
perto il 55,66% della platea),
in tutte le altre fasce la curva
sta decollando verso l’alto. Si-
gnifica che ogni nuovo giorno
fa registrare un aumento di
somministrazioni rispetto al
precedente in tutte le fasce
d’età. Questo andamento ver-
rà sconfessato solo dalla gior-
nata di ieri, domenica, in cui
anche il personale sanitario
negli hub è ridotto e gli slot di
prenotazioni minori. Nella fa-
scia 70-79 anni sabato 4 di-
cembre record di 72.602 ri-
La pandemia
Ogni giorno 80 mila somministrazioni in più rispetto
agli obiettivi fissati da Figliuolo. Diminuiscono i no vax
Le terze dosi trainano le vaccinazioni
«Scorte ancora per due settimane»
Le vaccinazioni in Italia 142.377.532 A Milano
2
83
4
Dalla 96enne
4.
06
I green pass rilasciati dall’Italia
44
15
6.
Prima dose Terza dose
8
42
(fino al 4 dicembre)
3.
40
al ragazzino
40
9
7.
56
38
Da guarigione Da vaccinazione
8.
9
35
90
Corsa all’hub
4
1,7% 59,1%
13
1.
6
91
32
4.
31
9
7.
3
per l’iniezione
02
29
71
3.
8
7.
26
48
26
9.
9
03
23
M
1.
21
aria ha 96 anni e
aspetta un taxi per
6
46
tornare a casa. A
5.
braccetto la sua Gloria,
13
che l’accompagna
ovunque. Oggi la
destinazione è Palazzo
33.159 32.302 31.642 32.476 33.781 30.318 Da tampone Fonte: delle Scintille, terza volta
21.614 21.054 21.507 26.667 28.897 28.919 14.997 governo
39,2% italiano
in un anno: Maria, «classe
1925» — l’annata pronun-
22 nov. 23 24 25 26 27 28 29 30 1 dic. 2 3 4 CdS ciata con una fierezza che
solo chi ha quasi un secolo
chiami. Tra i 60 e i 69 anni pic- cini. Nei frigoriferi ci sono ora legge con attenzione riguarda oggi il tampone da tutte le at- di vita alle spalle può
co di 77.108, tra i 50 e i 59 anni 6,6 milioni di dosi. Un cusci- le prime dosi. I non vaccinati tività sociali: dalla cena al ri- condividere —, ha
nuovo record a 82.209. Tra i netto di sicurezza che verrà sono 7,4 milioni, ma stanno storante al caffè al bar, dal ci- ricevuto la terza dose anti-
40 e i 49 anni aumento a smaltito in appena due setti- diminuendo al ritmo di 30 nema agli stadi. E poi ci sono Covid. «Aspetto che la mia
48.251, tra i 30 e i 39 anni re- mane se questo ritmo dovesse mila al giorno. Ci si aspetta 6 milioni di under 12 da copri- vita qui sia finita, ma nel
cord di 27.089 terze dosi, tra i essere mantenuto. Poco male, che questa velocità possa ri- re. La fascia 5-11 anni è appena frattempo voglio starmene
20 e i 29 anni 20.363 richiami, i contratti negoziati dall’Italia manere immutata nei prossi- stata sdoganata dall’Aifa e co- al sicuro». L’umanità varia
tra i 12 e i 19 anni 13.716. permettono di programmare mi giorni per effetto dei con- mincerà le inoculazioni dalla che popola l’hub vaccinale
Inevitabilmente si sta ero- le forniture in anticipo. trolli sull’obbligo di green seconda metà di dicembre. di Milano, alla vigilia del
dendo la disponibilità di vac- Ma il dato che il governo pass rafforzato che esclude da © RIPRODUZIONE RISERVATA super green pass e del-
l’estensione del pass base,
ha dai 12 ai 96 anni. Prima,
seconda e terza dose. La
stragrande maggioranza
aspetta questa, alcuni la
seconda, pochi la prima.
Tra questi c’è Alessandro,
12 anni: «Compiuti oggi!»,
esclama. Pare un regalo di
compleanno. E un po’ lo è,
commentano i genitori:
«Il vaccino è sicuro ed è
fondamentale, anche per
loro, per tornare alla
normalità». Un coetaneo,
Edoardo, l’ha appena rice-
vuto: «I miei compagni lo
hanno tutti fatto», raccon-
ta. A quest’età anche la
scelta di vaccinarsi diventa
una questione di gruppo.
Tra chi aspetta la terza
dose ci sono ventenni e
trentenni: molti rientrano
in categorie per le quali
dal 15 dicembre scatta
l’obbligo (oltre ai sanitari,
le forze dell’ordine e il
mondo scuola). «Un
medico non vaccinato è
come un pilota che non
crede nella sua macchina
— dicono Giulia e Rossa-
na, 26 e 34 anni —. Siamo
a contatto con pazienti
fragili: abbiamo il dovere
di tutelarli». Ma c’è anche
chi aspettava al varco
maggiori restrizioni e ora
corre ai ripari: Helena, 51
anni, dalla Georgia, è alla
prima iniezione. «Prima
ero preoccupata dal
vaccino, ora lo faccio per
via delle restrizioni: devo
lavorare senza problemi. E
poi adesso ho più paura
dell’infezione». Al primo
«turno» anche Ahmed e
Aiman, 27 e 25 anni: sono
appena arrivati dall’Egitto,
dicono coi documenti in
mano. Là neppure il 25%
della popolazione è vac-
cinata. «Ora siamo qui. E
vogliamo vivere al sicuro».
Stefania Chiale
© RIPRODUZIONE RISERVATA
Corriere della Sera Lunedì 6 Dicembre 2021
GLI EFFETTI L’ex direttore dell’Ema sulla campagna per i più
piccoli (5-11 anni): ci aspettiamo un avvio lento
Rasi: vediamo forme severe di Covid nei bambini
ROMA «Vediamo crescere nei
reparti forme severe di Covid
nei bambini. È quello il peri-
colo maggiore. È il virus a es-
sere “sperimentale” non il
vaccino». Il monito è di Guido
Rasi, consulente scientifico
del commissario per l’emer-
genza Covid, Francesco Paolo
Figliuolo ed ex direttore del-
l’Ema, l’agenzia del farmaco
europeo.
Rasi, intervistato da Lucia
Annunziata durante il pro-
gramma tv Mezz’ora in più,
ha polemizzato sulla diffusio-
ne di informazioni non basate
Spostamenti
di Monica Ricci Sargentini
P
er il timore del diffon-
dersi della variante
Omicron cambiano le
regole per entrare nel
Regno Unito. A partire da do-
mani tutti i viaggiatori di età
superiore ai 12 anni dovranno
mostrare alla partenza un test
anti-Covid negativo effettuato
entro le 48 ore prima del volo.
La misura va ad aggiungersi a
quella attualmente in vigore
che prevede l’autoisolamento
e un test molecolare entro il
secondo giorno dall’arrivo.
La decisione del governo di
Boris Johnson non è piaciuta
affatto alle compagnie aeree
che l’hanno definita un «duro
colpo» per il settore e hanno
paventato forti disagi per i
passeggeri: «L’introduzione
di test prima della partenza,
con poco preavviso, è un duro
colpo per il settore dei viaggi
d’affari», ha commentato Cli-
ve Wratten, amministratore
delegato della Business Travel
Frontiere chiuse
Israele, Giappone e
Marocco hanno deciso
di chiudere le frontiere
a causa di Omicron
Association. Ma la Gran Breta-
gna non è di certo il solo Pae-
se che ha aumentato le restri-
zioni ai viaggi a causa della
nuova variante del Covid-19.
Israele, Giappone e Marocco
hanno deciso di chiudere le
frontiere a tutti gli stranieri.
Per entrare in Francia, inve-
ce, per ora basta avere il green
pass rilasciato dai Paesi del-
l’Unione europea o mostrare
un tampone negativo. Ma, at-
tenzione, senza la carta verde
si potrà fare ben poco, infatti
il documento serve per acce-
dere a luoghi di svago e di cul-
tura (tra i quali ci sono musei,
cinema, teatri e sale di spetta-
colo), bar, caffè e ristoranti
(anche negli spazi all’esterno
dei locali) ma anche per pren-
dere aerei, treni e autobus a
lunga percorrenza, nonché
per gli studi medici e centri
commerciali di grandi esten-
sioni.
Fino al 12 dicembre sarà
impossibile visitare l’Austria
dove vige un lockdown gene-
ralizzato. Dopo quella data il
sui dati, o comunque parziali,
che potrebbero incidere sulla
campagna di vaccinazione dei
bambini tra i 5 e gli 11 anni.
Autorizzata dagli organismi
di vigilanza (oltre a Ema,
l’agenzia italiana Aifa) partirà
il 16 dicembre, con la distribu-
zione alle Regioni delle dosi
ridotte destinate ai più picco-
li. Saranno allestiti percorsi
dedicati negli hub e saranno
coinvolti i pediatri.
«Ci aspettiamo un avvio
cauto perché chi doveva stare
zitto non lo ha fatto — dice
Rasi — ha parlato senza avere
Per il Regno Unito
serve il tampone
Viaggi a Natale:
i Paesi «vietati»
In tanti Stati europei serve il green pass
| robertocoin.com
LOVE IN VERONA
ancora i dati o ha commenta-
to i numeri senza avere bene
l’esperienza di quali siano
quelli giusti per definire un
rapporto beneficio-rischio, in
questo caso». Per l’esperto,
infatti, i dati sui quali si è ba-
sata la valutazione e la succes-
I dati
Negli Usa sono stati
immunizzati 4 milioni
di bambini: nessun
effetto importante
siva autorizzazione del vacci-
no per i bambini sono suffi-
cienti e rassicuranti. «Negli
Stati Uniti sono stati vaccinati
quattro milioni di bambini —
riepiloga Rasi — cioè più del-
l’intera platea italiana di 5-11
enni. Non hanno evidenziato
nessun segnale importante,
anzi molti meno effetti colla-
terali rispetto alla popolazio-
ne tra 12 e 18 anni, e questo era
atteso: sotto i 12 anni, il bam-
bino ha meno fattori che pos-
sano determinare una rispo-
sta avversa a una vaccinazio-
ne. La società italiana di pe-
A Londra Alcuni passeggeri agli arrivi internazionali di Heathrow (Leon Neal/Getty)
PRIMO PIANO
diatria si è espressa in
maniera inequivocabile».
Stessa tesi espressa dal pre-
sidente del Consiglio superio-
re di sanità, Franco Locatelli:
«Vaccinare i bambini è priori-
tario. È sicuro per loro e tutela
la loro salute. Questo è un
concetto che da pediatra vo-
glio sottolineare. Sarebbe un
bel regalo di Natale».
Del vaccino per i bambini
quindi ci si può fidare. Ma
non solo. Rasi ribadisce che
immunizzare i più piccoli è
opportuno nel loro interesse:
«Stiamo vedendo crescere nei
9
#
reparti forme di Covid severo
nei bambini, con il rischio di
un long Covid sui più piccoli
— avverte — e quello è il peri-
colo più grosso perché davve-
ro non lo conosciamo».
Rasi ha anche commentato
la diffidenza degli italiani in
generale nei confronti del
vaccino, misurata dal recente
studio del Censis. «Mi aspet-
tavo numeri peggiori. Il rifiu-
to iniziale era al 33%, ora al
12%. Ma è necessario restituire
centralità alla scienza».
Adriana Logroscino
© RIPRODUZIONE RISERVATA
nuovo governo guidato dal
cancelliere Karl Nechammer,
che giurerà oggi, potrebbe de-
cidere nuove misure per l’in-
gresso che finora è previsto
per i vaccinati o per chi è in
possesso di un test negativo.
Esattamente come in Germa-
nia dove, tuttavia, alcuni
Land, come la Sassonia, han-
no introdotto la regola delle
«2G» che consente l’accesso
ai luoghi chiusi solo alle per-
sone vaccinate o guarite. In
Spagna le regole variano a se-
conda della categoria di ri-
schio dei Paesi di provenien-
Stati Uniti
Per l’ingresso, oltre
al vaccino, è necessario
un test effettuato
24 ore prima del volo
za, definita ogni 7 giorni dal
Governo spagnolo, nella lista
possono essere inserite anche
singole regioni italiane.
Più rigide le norme decise
dal Portogallo che, oltre al
green pass, richiede un test
molecolare o antigenico pri-
ma dell’imbarco. A partire
dall’8 novembre 2021 sono ca-
dute le restrizioni agli arrivi
negli Stati Uniti per i viaggia-
tori vaccinati provenienti dal-
l’area Schengen, Regno Unito,
Irlanda, Cina, India e Brasile.
Ma per imbarcarsi sull’aereo
bisogna essere in possesso di
un tampone effettuato entro
24 prima della partenza. Si
può poi andare in vacanza in
alcuni Paesi attraverso i i cor-
ridoi turistici autorizzati dal
ministero della Salute. Le de-
stinazioni: Aruba, Maldive,
Mauritius, Seychelles, Repub-
blica Dominicana, Egitto (so-
lo Sharm el-Sheikh e Marsa
Alam). Il viaggio deve essere
organizzato esclusivamente
da agenzie e tour operator.
© RIPRODUZIONE RISERVATA
 10
Politica
Ipartitielamanovradachiudere
IlPd:poiparleremoinsiemedelColle
Gelmini: no a una corrida, sia una prova di maturità per tutti . E Prodi ribadisce: io fuori gioco
ROMA Ormai tutto ruota attor-
no alla partita del Quirinale.
Impazza il totonomi ma nem-
meno i parlamentari più
esperti sono in grado di sbi-
lanciarsi. Allo stesso tempo c’è
chi come Romano Prodi, in-
calzato da Lucia Annunziata a
Mezz’ora in più, preferisce te-
nersi a debita distanza da un
match che lo ha visto protago-
nista nel 2013. «Io ero già pri-
ma fuori corsa. La mia maestra
elementare mi ha insegnato a
contare. Non è cosa, si dice. C’è
l’età, c’è che sto benissimo co-
sì, ci sono tantissime ragioni.
E poi c’è il realismo: se un uo-
mo politico ha un minimo di
L’intervista
di Cesare Zapperi
MILANO Presidente, Antonio
Tajani dice che se Mario Dra-
ghi viene eletto al Quirinale,
si va al voto. Che cosa ne pen-
sa?
«Dico che tirare per la giac-
chetta Draghi non ha senso —
risponde Riccardo Molinari,
capogruppo della Lega alla
Camera —. Leggo tante di-
chiarazioni tattiche, c’è chi
gioca a spaventare i parla-
mentari, specie quelli che te-
mono le elezioni anticipate.
Ma credo che sarebbe più op-
portuno evitare tensioni inu-
tili. Il solo evocare scenari
mette in agitazione».
Lo stesso Salvini, però, ha
detto che mentre lui lavora
per unire il centrodestra c’è
chi lo vuole dividere.
«Condivido e ripeto che
meno tensione c’è e meglio è.
Noi stiamo sostenendo il go-
verno, ragionare sul destino
del premier senza sapere che
cosa vuole fare significa ali-
mentare scenari che non sap-
piamo quanto possano essere
plausibili».
Ma la Lega vuole Draghi al
Quirinale o a Palazzo Chigi?
Finora non si è ben capito.
«Seguiamo la logica. Noi
appoggiamo questo governo
che è nato per affrontare
l’emergenza. È chiaro che se il
premier volesse candidarsi,
sarebbe difficile per le forze
che lo sostengono non votar-
lo. Ma ad oggi non mi pare ab-
bia deciso».
Il centrodestra è pronto a
votare per Berlusconi?
«Anche in questo caso deve
decidere lui. Sicuramente è
un papabile, una figura che il
centrodestra appoggerebbe
in modo compatto. Ma non ri-
sulta che si sia candidato uffi-
cialmente».
Veniamo al governo. Sulla
riduzione delle tasse avete co-
stretto il presidente a fare
dietrofront.
«La riforma fiscale così co-
me sta uscendo è un grande
L’iter per l’elezione del capo dello Stato
In seduta comune
✓ Il presidente della Camera
convoca il Parlamento il 4
gennaio, 30 giorni prima
che scada il settennato
«Forza Italia su Draghi?
Eviti di evocare le urne,
si creano tensioni inutili»
Molinari: ma se servisse un governo per poi votare
Franco o Cartabia sono due nomi di alto profilo
saggezza deve rendersi conto
delle situazioni».
Al Nazareno si preferisce te-
nere la bocca cucita. Taglia
corto Enrico Letta: «Leggo
retroscena sui giornali su quel
che penserei o farei sul Quiri-
nale. Oggi che avrei scelto Dra-
ghi, ieri che avrei incontrato
Giorgia Meloni, ieri l’altro...
Non c’è nulla di vero. Come già
detto, dopo la legge di Bilan-
Le votazioni cio a gennaio affronteremo in-
sieme la scelta del Quirinale».
✓ In base alla prassi, la
seduta per la votazione
Tutto, insomma, sembra esse-
re congelato almeno fino al-
dovrebbe essere fissata l’approvazione della manovra
intorno al 20 gennaio finanziaria, un passaggio deli-
cato soprattutto per il numero
Lunedì 6 Dicembre 2021 Corriere della Sera
considerevole di emendamen-
ti presentati dalle forze di
maggioranza.
Da Forza Italia si pronuncia
Mariastella Gelmini: «Non de-
ve essere uno scontro, una
corrida, ma deve essere una
prova di maturità per tutte le
forze politiche». La ministra
azzurra esclude il bis di Matta-
Gli ostacoli
Il fondatore dell’Ulivo:
se un uomo politico ha
un minimo di saggezza
deve rendersi conto
Lega Riccardo Molinari, 38 anni,
capogruppo alla Camera
rella: «Bisogna rispettare il
suo punto di vista». Dopodi-
ché Gelmini, nel corso di
un’intervista a SkyTg24, com-
menta un sondaggio sulla cor-
sa al Colle che vede Silvio Ber-
lusconi secondo dietro Dra-
ghi. «Non mi sorprende un
consenso così ampio fra gli
elettori, anche perché è ap-
prezzato da coloro che in pas-
sato lo hanno fortemente
osteggiato».
Carlo Cottarelli non solo si
augura una donna al Colle ma
fa il tifo per la Guardasigilli
Cartabia. Infine, ecco Gian-
franco Rotondi, il forzista no-
stalgico della Dc è convinto sia
arrivato il momento di un pre-
sidente della Repubblica di
centrodestra: «Io sono un in-
tegralista di Berlusconi, non
vedo altra figura all’infuori del
Cavaliere. Nelle prime tre vota-
zioni scheda bianca, poi dalla
quarta ballottaggio fra Berlu-
sconi e uno della sinistra...».
Giuseppe Alberto Falci
© RIPRODUZIONE RISERVATA
successo della Lega, specie se
consideriamo quale era il
punto di partenza di Pd e
M5S».
Però il ministro Patuanelli
vi accusa di aver impedito la
riduzione delle bollette bloc-
cando il contributo di solida-
rietà.
«Noi siamo stati i primi a
porre il problema del caro
bollette e a batterci per ridur-
le. Consideriamo questo pun-
to una priorità (verrà aumen-
tato il fondo). Ma la soluzione
non è andare a togliere soldi
ad alcune fasce di cittadini».
Voi cosa proponete?
«Anzitutto, si tratta di usare
i risparmi derivanti dalla ri-
forma fiscale. E poi rilancia-
mo la richiesta di rimodulare
il reddito di cittadinanza che,
come dimostrano anche le
cronache, non sempre va a chi
ne ha diritto e bisogno».
Oggi entra in vigore il su-
per green pass. L’avete dige-
rito?
«È noto che la Lega non
condivideva la sua applicazio-
ne in zona bianca. Così ha un
sapore punitivo e non ci pia-
❞
Il papabile
Berlusconi sicuramente
è un papabile, ma non
risulta che si sia
candidato ufficialmente
ce. Ma non pensiamo certo di
uscire dal governo per que-
sto».
Dentro la Lega si litiga su
questi temi.
«Le differenze d’opinione
non sono una notizia. Su que-
sto tema la Lega ha lasciato li-
bertà. Ma la linea la decide il
segretario. Continuiamo a so-
stenere il governo anche se
qualche provvedimento come
questo non lo apprezziamo fi-
no in fondo».
C’è chi dice che se Draghi
andasse al Quirinale, il gover-
no potrebbe essere affidato a
Daniele Franco o Marta Car-
tabia. Cosa ne dice?
«Entrambi sono tecnici di
alto profilo. Se si dovesse pro-
filarsi la necessità di varare un
governo che accompagnasse
il Paese al voto sono figure
che potrebbero essere messe
in campo».
© RIPRODUZIONE RISERVATA
 12
POLITICA
Mattarella loda il volontariato: straordinaria energia civile
Il messaggio per la Giornata internazionale. E i partiti frenano sui rincari Iva sul Terzo settore
Il volontariato è «una
ROMA
straordinaria energia civile
che aiuta le comunità ad af-
frontare le sfide del tempo e
le sue difficoltà». Proprio co-
me è avvenuto in Italia nei
giorni più duri dell’emergen-
za, quando «i volontari sono
stati in prima fila, accanto a
medici e infermieri, nel pre-
stare cura ai malati, nel soste-
nere chi è rimasto solo, nel
costruire connessioni laddove
tanti rischiavano di venire
esclusi». Lo ha detto il capo
dello Stato, Sergio Mattarella,
Le suppletive
di Maria Teresa Meli
ROMA Il simbolo è già pronto.
Riecheggerà quello con cui
Enrico Letta si è presentato
nelle suppletive di Siena:
«Con Giuseppe Conte». Man-
ca solo che il diretto interes-
sato, ossia l’ex premier, sciol-
ga pubblicamente la riserva.
Anche se lo ha fatto privata-
mente («È un onore e un im-
pegno», ha detto) e se i bene
informati dalle parti del Naza-
reno sostengono che è stato
lo stesso leader dei 5 Stelle a
chiedere al segretario dem di
avanzare la sua candidatura
alle suppletive per il seggio la-
sciato libero da Roberto Gual-
tieri.
Quale che sia la verità (lo ha
sollecitato lui, glielo hanno
proposto), il fatto che Conte si
candidi nel collegio di Roma 1
risolve diversi problemi (al Pd
e a Conte medesimo). I dem
romani infatti si erano incar-
tati. Il partito capitolino nella
maggior parte tifava per Enri-
co Gasbarra. Letta avrebbe
preferito una donna (possibil-
mente l’ex segretaria della Cisl
Annamaria Furlan). Ma non
c’è dubbio che, con buona pa-
ce delle candidature femmi-
nili, sempre evocate e sempre
archiviate, la discesa in cam-
po di Conte sia funzionale al
disegno politico di Letta (che
ha consultato Nicola Zinga-
retti, Dario Franceschini e Ro-
berto Gualtieri): rinsalda l’as-
Le voci di scissione
D’Ippolito
e Rossini:
restiamo M5S
I deputati Giuseppe
D’Ippolito e Roberto
Rossini smentiscono di
far parte della compagine
di parlamentari M5S
pronti a varare una
scissione dal partito,
operazione che sarebbe
innescata dal dissenso
rispetto la strategia di
Giuseppe Conte.
D’Ippolito definisce poi
«congetture» le voci che lo
darebbero in uscita e
afferma che l’ex premier è
«la figura migliore per
guidare il nuovo corso del
Movimento».
per celebrare la Giornata in-
ternazionale del volontariato.
Per il presidente «il rispetto
dei diritti e delle libertà della
persona, nella solidarietà, è il
patrimonio più prezioso che
dobbiamo trasferire alle nuo-
ve generazioni: e a questo pa-
trimonio i volontari contribu-
iscono con passione e ideali,
con la forza della loro testi-
monianza». Il volontariato, ha
sottolineato ancora, «rinsalda
i legami tra le persone, è vici-
no a chi si trova nel bisogno,
riduce i divari sociali, pro-
Conte pronto
alla corsa
per il seggio
di Gualtieri
se con i 5 Stelle, passaggio es-
senziale per le Regionali che
verranno (quelle lombarde, in
special modo) e per le elezio-
ni politiche.
Così, peraltro, il segretario
riesce anche a tenere a bada il
malcontento di una parte dei
dem romani, che pure è forte.
Difficile, infatti, dire di no al-
l’ex premier, tanto più se a
sponsorizzarlo sono il segre-
muove l’accoglienza e la so-
stenibilità».
Roma Con il portavoce di Di Maio
Proprio in occasione della
ricorrenza, i partiti fanno un
passo indietro sulla modifica
dell’Iva del Terzo settore deci-
sa con il decreto fiscale che ri-
schia di danneggiare le asso-
ciazioni. E annunciano l’im-
pegno a risolvere la questio-
ne. La scelta di passare dal
regime di esclusione a quello
di esenzione dell’Iva è stata
presa per chiudere una proce-
dura di infrazione Ue. Ma ri-
schia di introdurre più costi e
Insieme La viceministra Laura Castelli, 35 anni, con Giuseppe Marici, 34 (Ansa)
tario del partito, il sindaco di
Roma, il presidente della Re-
gione e il ministro della Cul-
tura. E ieri, alla presentazione
del libro di Roberto Della Se-
ta, Ecologista a chi?, Zingaret-
ti ha spiegato che questo è un
modo «per costruire un’alle-
anza in grado di vincere nel
maggioritario, e questo non
vuol dire rinunciare all’identi-
tà».
Lunedì 6 Dicembre 2021 Corriere della Sera
burocrazia per le associazio-
ni. «Lavoreremo per questa
revisione e per eliminare ogni
aggravio per il mondo del Ter-
zo settore», assicura il leader
del M5S, Giuseppe Conte. E
Matteo Salvini annuncia che
proporrà «in Parlamento una
soluzione per evitare nuovi
costi a carico delle onlus».
Anche il Pd è «al lavoro per
cancellare la norma» dice la
presidente dei senatori dem,
Simona Malpezzi.
Carlotta De Leo
© RIPRODUZIONE RISERVATA
Ma la candidatura nel colle-
gio di Roma 1, dove si voterà il
16 gennaio, è pure un assist
notevole per Conte che, ulti-
mamente, appariva in grande
difficoltà. Così l’ex presidente
del Consiglio riuscirà a con-
trollare maggiormente i grup-
pi parlamentari e a parare i
colpi di Luigi Di Maio, il suo
grande, non dichiarato oppo-
sitore interno. E Letta ha tutta
la convenienza di avere un
Conte rafforzato in vista del
risiko del Colle, dove il leader
Laura Castelli, nozze a 5 Stelle del Partito democratico sa di
giocarsi gran parte della sua
credibilità.
La viceministra all’Economia Laura Castelli (M5S) si è Ma la notizia, che è filtrata
sposata ieri a Roma con Giuseppe (detto «Peppe») Marici, ieri pomeriggio, durante le
fedelissimo del ministro Luigi Di Maio e portavoce della innumerevoli riunioni dei pd
Farnesina. Gli sposi, 35 anni lei e 34 lui, hanno detto «sì» capitolini che si sono susse-
nella chiesa di Santa Maria in Trastevere. Tanti i politici: da guite per tutto il giorno, ha
Torino è arrivata anche l’ex sindaca Chiara Appendino. provocato la reazione di Italia
© RIPRODUZIONE RISERVATA viva e di Azione. Iv, è ovvio,
non potrà appoggiare quella
candidatura: «Noi non soster-
remo mai Conte», è il ritor-
nello di Matteo Renzi, decli-
nato con altrettanta insisten-
za dai suoi.
Anche Carlo Calenda, però,
preso in contropiede (aveva
cercato Letta «una decina di
volte, senza ricevere rispo-
sta», racconta ) non ha gradi-
to affatto questa mossa con-
giunta Pd-5 Stelle. E adesso
potrebbe candidarsi in quel
collegio contro Conte. Sareb-
be uno strappo vero e proprio,
gravido di conseguenze per-
ché un’eventuale candidatura
del leader di Azione a Roma 1
toglierebbe voti a Conte. Per-
ciò i pompieri del Pd hanno
Il sì del Nazareno
C’è il via libera del Pd,
anche quello capitolino,
si aspetta l’ufficialità da
parte del Movimento
già cominciato a muoversi per
scongiurare questa eventuali-
tà.
Il collegio di Roma 1, Ztl
piena, è blindato per il centro-
sinistra: Paolo Gentiloni vinse
con il 42 per cento nelle pur
disastrose (per il Pd) elezioni
del 2018, Gualtieri alle supple-
tive del 2020 prese il 62 per
cento. È ovvio, quindi, che nel
partito romano si fossero sca-
tenati diversi appetiti, che
Letta faceva fatica a fronteg-
giare. Ora con Conte li ha
stoppati. E adesso la palla è in
casa 5 Stelle. L’ex premier
vuole candidarsi, il simbolo è
pronto, i maggiorenti grillini
sono stati consultati, eppure
al Pd capitolino dicono:
«Aspettiamo il via libera uffi-
ciale del Movimento 5 Stelle
perché con loro non si sa mai,
sarebbero anche capaci di far
fare retromarcia a Conte...».
Al Nazareno però danno la co-
sa per fatta.
© RIPRODUZIONE RISERVATA
Corriere della Sera Lunedì 6 Dicembre 2021
POLITICA ECONOMICA 13
#

Fisco, quattro misure Ministro

Daniele Franco,
68 anni,
ministro

per ridurre le tasse

dell’Economia
e delle Finanze,
è al lavoro per
modulare

a tutte le categorie
Pianoperautonomi,dipendentiepensionati:taglio
diIrpefecontributi,piùdetrazioni,areanotaxallargata
ROMA Taglio dell’Irpef, au-
mento delle detrazioni e della
no tax area, riduzione dei
contributi. La somma di que-
ste quattro misure assicurerà
un alleggerimento delle tasse
per tutti i contribuenti: lavo-
ratori dipendenti, pensionati,
autonomi. Per i lavoratori di-
pendenti lo sconto comples-
sivo medio dovrebbe oscillare
da un minimo di circa 250 eu-
ro l’anno nella fascia di reddi-
to tra 8mila e 20mila euro a un
massimo di 844 euro nella fa-
scia 40-45mila euro. Per i
pensionati si va da 146 euro
zione delle aliquote da 5 a 4 e
250 la rimodulazione degli sca-
glioni produrrà un risparmio
per tutti, al quale, solo per i
euro dipendenti con redditi fino a
lo «sconto» 35mila euro, si sommerà uno
minimo per i sconto sui contributi previ-
dipendenti con denziali, pari a 8,5 euro l’anno
redditi tra gli 8 per ogni mille euro di retribu-
e 20 mila euro zione (85 euro ogni 10mila).
l’anno (si arriva Nella fascia 8.000-20mila
a 844 euro euro i risparmi medi annui
tra i 40 ei 45 sarebbero di 193 euro per i di-
mila euro) pendenti (circa 250 con lo
L’offerta del fondo Usa
sgravio dei contributi), 194
per i pensionati e 77 per gli
autonomi. Nella fascia 20-25
mila euro lo sconto diventa di
130 euro per i dipendenti (cir-
ca 300 col bonus sui contribu-
ti), 146 per i pensionati e 52
per gli autonomi. Per i redditi
tra 25 e 30mila euro il taglio
medio è di 115 euro per i di-
pendenti (circa 300 compreso
lo sconto contributivo), 225
per i pensionati, 113 per gli au-
tonomi. Nella fascia 30-
gli interventi
in materia
fiscale
contenuti
all’interno della
legge di
Bilancio
all’esame del
Parlamento
35mila euro si sale rispettiva- 460 e 340 euro. Poi, per i di-
mente a 135 euro (circa 400
compresi i minori contributi),
232 euro e 139.
pendenti comincia una ridu-
zione del risparmio Irpef: 740
euro nella fascia 45-50mila
Sopra i 35mila euro cessa lo euro, 701 in quella 50-55mila,
sconto sui contributi (taglio poi si scende a 658 (55-60mila
dell’aliquota da 8,9% a 8,05%) euro di reddito), 559 (60-
per i lavoratori dipendenti. E i 65mila), 427 (65-70mila), per
risparmi sono i seguenti. Nel- finire con 283 euro in meno
la fascia 35-40mila euro 465 sui redditi sopra 75mila euro.
euro per i dipendenti, 328 per Per i pensionati il rispar-
i pensionati e 225 per gli auto- mio continua a salire dai 328
nomi. Nella fascia 40-45mila euro l’anno (fascia 35-40mila)
si sale rispettivamente a 844, fino ai 667 euro per i redditi
tra 50 e 55mila euro, per poi
scendere gradualmente fino a
448 euro nella fascia 65-

Tim: Kkr attende il via libera. Vivendi apre sulla rete

medi di Irpef in meno (per lo-
ro non interviene la riduzione
dei contributi) nella fascia di
reddito tra 20mila e 25mila ai
667 risparmiati nella fascia
50-55mila euro. Per gli auto-
nomi (anche qui non c’è lo
sconto contributivo) il taglio
va da un minimo di 52 euro
l’anno nella fascia 20-25mila a
un massimo di 692 in quella
60-65mila. Lo si ricava dalle
tabelle illustrate dal governo
Al vertice
L’economista
ai tecnici dei sindacati.
Salvatore
Partiamo dal taglio dell’Ir-
Rossi,
pef, che scatterà nel 2022, an-
presidente di
che se in busta paga si vedrà
Telecom Italia
da marzo, con gli arretrati di
gennaio e febbraio. La ridu-
75mila euro e poi a 305 euro
oltre 75mila. Per gli autonomi
si sale dai 225 euro di Irpef ri-
sparmiata con redditi tra 35 e
40mila euro fino ai 692 nella
C onfronto fino a tarda sera ieri tra i membri del
comitato istituito da Tim per l’analisi della
proposta di Kkr. Sul tavolo la nomina degli
advisor. Il confronto è stato lungo. Il fondo Usa
attende di poter avviare la due diligence su Tim, per
del gruppo e il controllo in mano allo Stato «se fosse
propedeutico ad un progetto strategico a guida
istituzionale». I francesi vogliono dunque sedersi al
tavolo con il governo per parlare della rete, senza più
pregiudiziali. Palazzo Chigi ha costituito un comitato
fascia 60-65mila per poi scen-
dere a 323 oltre 75mila euro.
Ovviamente queste cifre rap-
presentano il risparmio in ter-
mini assoluti e non l’inciden-
la quale ha chiesto quattro settimane, e confermare ad hoc per valutare anche ai sensi del golden power za percentuale sul prelievo
l’offerta sul 100% della società a 0,505 euro ad azione. eventuali riflessi sull’infrastruttura che potrebbero versato finora, che è maggiore
Un valore ritenuto basso dal primo azionista di Tim, arrivare da un riassetto di Tim. Nei giorni scorsi sui redditi più bassi. L’emen-
Vivendi, che tramite un portavoce ha fatto sapere la Vivendi ha avuto modo di esprimere a Cdp la propria damento con la nuova Irpef e
«propria ferma intenzione di essere un azionista intenzione e, da quanto è stato riferito, avrebbe il bonus contributivo sarà
affidabile, di lungo termine», aprendo per la prima trovato punti in comune con la società controllata presentato dal governo nei
volta a una soluzione che «preservando il valore dal Tesoro che ha in mano il 10% di Tim. prossimi giorni.
dell’investimento», porti la rete fuori dal perimetro © RIPRODUZIONE RISERVATA Enrico Marro
© RIPRODUZIONE RISERVATA
 14 Lunedì 6 Dicembre 2021 Corriere della Sera

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Corriere della Sera Lunedì 6 Dicembre 2021 15
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Esteri

BotteeRiconquista:loshowdiZemmour
Il candidato estremista lancia il suo partito. «I media sono contro di me». Scontri in sala con gli anti razzisti
Il partito

«Reconquête!»
è il nome del
partito di Eric
Zemmour: un
richiamo alla
«Riconquista»
che nel
Medioevo
permise ai
regni cristiani
nella penisola
iberica di
riprendersi le
aree occupate
dall’Islam

Zed I seguaci lo chiamano così (zeta in francese): Éric Zemmour, 63 anni, giornalista, stella dell’estrema destra (Stefano Rellandini/Afp) Scontri Tafferugli durante il comizio di Zemmour a Villepinte, fuori Parigi

❞
dal nostro inviato a Villepinte fetto, affidata a Olivier Ubéda capo è interminabile: scorro- ebreo berbero d’Algeria felice è un po’ sospetta, perché an-
Stefano Montefiori (già vicino a Sarkozy) che cura no i video delle riunioni in di assimilarsi — in un’unica che il curatissimo merchandi-
la comunicazione di Zem- tutta la Francia, quelle che in nazione. sing gioca sul tema, con

N
on è stato un comizio
come gli altri, perché
Éric Zemmour non è
un candidato come
gli altri. Questa è la sua forza e
ciò che molti giudicano in-
quietante. Si sono viste sedie
volare, pugni in faccia, san-
gue, inseguimenti con le cin-
ghie in pugno, invocazioni al
nuovo «re di Francia», e lo
stesso Zemmour all’arrivo vie-
ne agguantato al collo da un
aggressore e nel trambusto ri-
mane lievemente ferito al pol-
so, mentre per raggiungere il
palco attraversa tutta la sala
tra spintoni, un servizio d’or-
dine quasi sopraffatto, musi-
ca epica e la folla che urla gio-
iosa e furibonda «Zed! Zed!
Zed!» come la «Z» (zeta in
francese si dice zed) di Zem-
mour. Ovvero l’uomo che pro-
mette di restituire ai francesi
«il più bel Paese del mondo»,
che sarebbe stato rubato loro
dagli immigrati, «dalle élite
che hanno tradito, dai giorna-
listi, dalla sinistra ipocrita e
politicamente corretta e dalla
destra che ha smesso tren-
t’anni fa di fare il suo lavoro».
Fuori dal comune anche il
luogo: il gigantesco Parc des
Expositions di Villepinte, alla
periferia di Parigi, scelto per-
ché capace di contenere 15
mila persone, giudicato più
controllabile dalla polizia che
già temeva incidenti, e infine
simbolicamente situato nella
Seine-Saint-Denis, il diparti-
mento dove l’immigrazione
musulmana è più alta e dove
Zemmour ha lanciato ieri la
sua Riconquista.
«Reconquête!» è il nome
del nuovo partito. Per Zem-
mour appassionato di Storia è
un richiamo evidente alla Re-
conquista che nel Medioevo
permise ai regni cristiani del-
la penisola iberica di ripren-
dersi i territori occupati dal-
l’Islam, con la conquista fina-
le di Granada nel 1492.
Il comizio di Villepinte ieri
era il primo appuntamento
della campagna elettorale,
quello in cui Zemmour era at-
teso alla trasformazione defi-
nitiva da polemista televisivo
e scrittore di pamphlet di
enorme successo a candidato
credibile alla presidenza della
Repubblica. Ma chi pensava o
sperava in una normalizzazio-
ne è stato deluso.
Scenografia di enorme ef-
mour, ieri apparso in pubbli-
co con inediti occhialini, che
nelle intenzioni dovevano for-
se essere rassicuranti.
Sei schermi giganti, tre a
ogni lato del palco, perché
tutti possano vedere il leader
carismatico; tricolore france-
se ovunque, più qualche ban-
diera con il giglio dei monar-
chici di estrema destra del-
l’Action française. L’attesa del
teoria erano solo presentazio-
ni del libro La Francia non ha
detto l’ultima parola. Per
esempio in Corsica, dove
Zemmour aveva reso omag-
gio al popolo corso e all’ado-
rato Napoleone, teorizzando
che la Francia non ha bisogno
di altra diversità perché ce l’ha
già al suo interno, tra bretoni
e occitani, normanni e corsi,
pronti a fondersi — come lui,
Tra i tanti oratori che si suc-
cedono davanti al pulpito per
scaldare la platea c’è l’alto fun-
zionario e saggista un tempo
vicino ai Le Pen, Paul-Marie
Coûteaux, che lancia l’invoca-
zione di uno Zemmour che
sarà «più di un presidente, sa-
rà il re di Francia, è una que-
stione d’amore che toccherà il
cuore di ogni francese».
Questa faccenda dell’amore
Sotto tiro
Gli avversari vogliono
la mia morte politica, i
giornalisti quella sociale,
i jihadisti quella fisica
un’autoironia divertente e un
po’ sinistra: si vendono ma-
gliette con la scritta «Fate
Zemmour non fate la guerra»,
e il logo della campagna sui
cappellini prevede un ramo-
scello d’ulivo stilizzato, sim-
bolo di pace e riferimento a
Zemmour che in berbero si-
gnifica «ulivo».
Solo che quando gli attivisti
di Sos Racisme infiltrati in
platea — indubbia provoca-
zione — aprono i cappotti
mostrando le magliette «no al
razzismo», vengono subito
menati da militanti zemmou-
riani. Gli incidenti si ripetono
ma il leader porta a termine il
discorso. Giura di non essere
«né fascista, né misogino, né
razzista», accuse che lo fanno
ridere. «Gli avversari vogliono
la mia morte politica, i gior-
nalisti la mia morte sociale e i
jihadisti quella fisica», prote-
sta, e questo non fa che esalta-
re lui e il pubblico. On est chez
nous!, ripetono, «Questa è ca-
sa nostra». I sostenitori di
Zemmour, come già quelli di
Trump, sono certi che sia arri-
vato il momento di «ripren-
dersi il Paese».
© RIPRODUZIONE RISERVATA
Egitto
Zaki trasferito
a Mansura
per il processo
P atrick Zaki è stato
spostato dalla
prigione di Tora
al Cairo a quella di Al
Mansura, in vista
dell’udienza di domani
che sarà incentrata sulla
memoria difensiva messa
a punto dagli avvocati
dello studente
dell’università di Bologna,
accusato di «diffusione di
notizie false dentro e fuori
il Paese». «Il rinvio
dell’udienza di fine
settembre era stato deciso
dal giudice per consentire
agli avvocati di accedere
agli atti che finora una
sola legale aveva potuto
consultare», ha detto
Lobna Darwish dell’«Ini-
ziativa egiziana per i diritti
personali» (Eipr).
 16
ESTERI Lunedì 6 Dicembre 2021 Corriere della Sera

Sul confine Trincea

Soldato
ucraino in
trincea sul
di Francesco Battistini fronte vicino
alla città di
Svetlodarsk,
non lontano da
Donetsk
(D. Stepanov)

«A
t t e n t i a vo i ,
russi». Finita la
riunione dei
Paesi Nato, una
settimana fa, la ministra degli
Esteri di Boris Johnson è an-
data in una base inglese del
Baltico, è zompata su un tank
e s’è fatta fotografare stile
Thatcher 1986. Una citazione.
Di quando la Lady di Ferro,
per mettere sul chi va là i so-
vietici, saliva sui carri armati
di stanza in Germania Ovest:
«È un monito al Cremlino —
ha spiegato Liz Truss — caso-
mai pensasse d’invadere
l’Ucraina». La sceneggiata
non è piaciuta ai russi. Che a
parole hanno risposto col gla-
ciale omologo Sergej Lavrov:
«L’Occidente gioca col fuo-
co». E nei fatti rispondono da
mesi, muovendo le truppe
verso Smolensk, la Crimea e il
Donbass. Secondo il Washin-
gton Post, dall’estate scorsa
Mosca avrebbe raddoppiato

Russia-Ucraina
le forze al confine: 175 mila
soldati divisi in 100 battaglio-
ni tattici, con unità mediche e
rifornimenti di carburante,
pronti a un’invasione del-
l’Ucraina già sul finire del
prossimo gennaio. Il giornale

L’ombra della guerra

cita un dossier e quattro foto
satellitari dei servizi Usa. Per
mettersi sulla linea dell’Am-
ministrazione americana, che
considera questo fronte più
importante di Afghanistan o
Libia. E rilanciare una doman-
da che già si poneva ad aprile
il think tank, Atlantic Council;
la stessa domanda che ogni
anno e da sette anni — da
quand’è scoppiata la guerra Domani sera Joe Biden e Vladimir Putin petuto in questi giorni — e
renderemo molto, molto dif-
vono gli europei, che per ora
danno generico sostegno po-

si parleranno in video. Basterà questo

civile ucraina, 14 mila morti ficili i piani di Putin». litico all’Ucraina e poco più.
— si fanno tutte le intelligen- Solo Londra mette mano al
ce del mondo: Putin vuole L’offensiva mediatica portafogli, costruendo basi
sferrare l’attacco finale?
Le paure di Biden
incontro a frenare i movimenti di truppe Gli Usa sostengono che la
Russia ha pronta un’offensiva
navali e fornendo armamenti
per due miliardi d’euro. Ma

e ridurre le tensioni ai confini dell’Europa?

Il nuovo dossier non esce a ca-
so. Domani sera, Putin e Bi-
den si parleranno in video:
per la prima volta dall’incon-
tro di giugno in Svizzera, e a
pochi giorni dalla Conferenza
internazionale sulla democra-
zia voluta dalla Casa Bianca (e
alla quale il leader russo non è
stato invitato). La conversa-
zione non avrà limiti di tem-
po, «li decideranno i due pre-
sidenti», ma una scaletta sì. E
l’Ucraina sarà il primo tema.
Perché Mosca definisce «iste-
riche» le stime strategiche
Usa, denuncia i missili nucle-
ari dislocati in Polonia e in
Romania, ricorda le manovre
militari Usa nel Mar Nero e
ironizza sui falsi allarmi di
Washington, l’ultimo per le
esercitazioni russe dell’estate
scorsa: «Abbiamo ogni diritto
di spostare le truppe sul no-
stro territorio — è la linea del
Cremlino —, non siamo una
minaccia per nessuno. È la
Nato a muovere in modo av-
ventato le sue forze sui nostri
confini». Si sa che Biden s’oc-
cupava di questa parte di
mondo quand’era vice di Oba-
ma e stavolta non vuole tro-
varsi impreparato, com’è stato
a Kabul. «Non accetterò la li-
nea rossa di nessuno — ha ri-
mediatica, per screditare i l’invasione non convince tut-
leader di Kiev, e secondo fonti ti, idem le recenti parole di
diplomatiche vuol giocare la Lavrov («lo scenario da incu-
partita ucraina su altri scena- bo d’uno scontro militare sta
Bielorussia
km 100
ri: le forniture di gas all’Euro- tornando») e c’è chi vi vede la
Chernihiv pa, improvvisamente calate solita forma di «diplomazia
RUSSIA del 25%; crisi sospese come coercitiva», di cui la Russia è
Polonia
Sumy
quella della Bosnia, dove la maestra: muovere le truppe
minoranza serba finanziata per tirare la corda. Eterna ten-
KIEV
Kahrkiv dal Cremlino ha ricominciato tazione, l’Ucraina. Lo scorso
UCRAINA a rumoreggiare dopo 25 anni luglio, per i 30 dell’indipen-
Luhansk
di pace posticcia. denza da Mosca, Putin ha
Repubbliche Vero o no, il «piano di gen- pubblicato un articolo sul-
filo russe naio» prevedrebbe le tre fasi l’unità storica di russi e ucrai-
Donetsk
Moldavia d’una rapida conquista del ni: «L’Ucraina moderna è frut-
Romania
Chisinau
Sud ucraino, per poi muovere to dell’era sovietica — ha
UCRAINA
Kherson verso la filorussa Transnistria scritto — è stata creata a spe-
e infine su Kiev. Le «significa- se della Russia. E una cosa è
Crimea tive mosse aggressive» di Pu- chiara: nel 1991, siamo stati
Bucarest
Mar (alla Russia dal 2014) tin (parole di Antony Blinken, derubati».
Nero
CdS segretario di Stato Usa) smuo- © RIPRODUZIONE RISERVATA

Lo scandalo

Westminster, la droga anche nei bagni. Johnson: provvedimenti

dal corrispondente a Londra Luigi Ippolito caso un membro dello staff è entrato la sera Va considerato che sono ben 19 mila le
La vicenda tardi nell’ufficio di un parlamentare e lo ha persone in possesso di un pass parlamentare
sorpreso a farsi una «pista» sulla scrivania. e che possono accedere a Westminster senza

L
● Il «Sunday a politica britannica ha raggiunto livelli «C’è una cultura della cocaina in controlli, anche se sono soltanto tremila
Times» rivela allucinanti: nel senso che a Westminster Parlamento — ha raccontato al Sunday quelli che sono entrati con regolarità
come in un la cocaina scorre a fiumi, tanto che Times un veterano di Westminster —. Alcuni dall’inizio della pandemia. Nel corso di un
recente stanno pensando di introdurre i cani anti- si fanno continuamente, altri assaggiamo anno due spacciatori sono stati arrestati
controllo siano droga all’interno del palazzo del Parlamento. ogni tanto. Alcuni sono nomi noti, altri sono attorno al Parlamento, mentre 13 persone
state trovare A sollevare il velo su quello che è un segreto giovani deputati ambiziosi o funzionari: sono state fermate per possesso di droghe: in
tracce di droga di Pulcinella è il Sunday Times, che racconta pensano di essere intoccabili». Addirittura, totale, 17 crimini legati agli stupefacenti sono
in luoghi di come in un recente controllo siano state un ex deputato avrebbe assunto in passato il stati investigati dentro o attorno agli edifici
Westminster trovare tracce di stupefacenti in 11 dei 12 posti suo pusher come membro del suo staff, in parlamentari. Johnson si prepara a lanciare
accessibili solo testati, alcuni dei quali accessibili solo con un modo da pagarlo regolarmente. una stretta contro i consumatori di droga
con un pass pass parlamentare. «Ciò che è un segreto aperto a Westminster benestanti, per cambiare la percezione che le
parlamentare La droga è bipartisan: cocaina è stata è la cultura della droga — ha raccontato un persone privilegiate possano violare la legge
individuata nei bagni vicino all’ufficio di consigliere speciale —. Tutti sanno in quale senza conseguenze: e potrebbe decidere di
● I test hanno Boris Johnson e della ministra degli Interni, ufficio andare per trovare una canna». Non è «dare un esempio» cominciando proprio da
dimostrato ma anche in quelli in prossimità delle stanze raro imbattersi in funzionari che si aggirano qualche personaggio di alto profilo. La pena
l’uso di cocaina del governo-ombra laburista. Si racconta di strafatti per i corridoi, con lo sguardo a palla: massima per il possesso di cocaina, in
e cannabis un deputato che sniffava davanti a tutti a una «Semplicemente ti giri dall’altra parte o In Parlamento Il premier Inghilterra, è di sette anni di prigione.
festa, alla presenza di giornalisti; e in un altro guardi il soffitto», ammette il consigliere. britannico Boris Johnson, 57 anni © RIPRODUZIONE RISERVATA
Corriere della Sera Lunedì 6 Dicembre 2021
ESTERI 17
#

L’ADDIO UN GRANDE GIORNALISTA (1931-2021)

di Paolo Valentino

Q
uella sera a Mo-
sca, in partenza
per Vienna poco
prima di essere
nominato diret-
tore del TG1, mi
raccontò di Sasha Bovin. Era la
sua fonte al Cremlino negli an-
ni brezhneviani, poi caduto in
disgrazia perché aveva osato
dire a Brezhnev che doveva far-
si tagliare le sopracciglia se vo-
leva far colpo sulla signora
Pompidou, per la quale il lea-
der sovietico stravedeva. «La
nostra amicizia era dovuta al Lubiana Demetrio Volcic era nato nell’attuale Slovenia nel 1931 Coetanei Demetrio Volcic a colloquio con Mikhail Gorbaciov, allora guida dell’Urss (e oggi novantenne)

Demetrio Volcic, artista del dettaglio trio: giornalista, accademico,

autore di libri importanti e di
successo, senatore della Re-
pubblica, deputato europeo.

che spiegò in tv l’Urss agli italiani

Ma soprattutto è stato un
grande testimone del suo tem-
po, il Novecento della Guerra
fredda che pochi come lui
hanno saputo raccontare dal-
l’una e dall’altra parte della
Campari. Lo amava liscio. Ve- Cortina di Ferro nelle sue indi-
niva a casa mia alle 9, parlava- menticabili corrispondenze
mo mentre si scolava una bot- da Praga, Varsavia, Vienna,
tiglia intera. Poi mi salutava Bonn e Mosca. Del mondo co-
dicendo: “Ubriaco al mattino, munista conosceva gli arcani e
libero tutto il giorno”». le situazioni, i personaggi e le
Era così Demetrio Volcic, macchinazioni di palazzo,
che se n’è andato in punta di cremlinologo sembrava esser-
piedi pochi giorni dopo aver lo di nascita.
compiuto 90 anni. Maestro del Lo conobbi in Russia, nel
dettaglio che ti apriva un mon- 1990, e diventammo amici
do, artista della battuta fulmi- quando gli raccontai che da ra-
nante che valeva scorte di edi- gazzo a mia madre che chiede-
toriali verbosi. Rigoroso e va cosa volessi fare da grande,
umano. Colto e profondo co- avevo risposto: voglio fare Vol-
me sa esserlo solo un mitte- cic. Da quel momento, le tele-
leuropeo di confine, nato a Lu- fonate con lui diventarono un
biana da padre triestino e ma- rito, per me indispensabile a
dre goriziana. Ma ironico e di- leggere cosa stesse succeden-
sincantato come soltanto un do nel caos creativo della Mo-
lord inglese. sca di Gorbaciov. «Prima non
Come quando prendeva in sapevamo niente e capivamo
giro i colleghi che «a torto o a tutto, oggi sappiamo tutto e
ragione si sentivano ascolta-
ti», lui che il Kgb o i suoi ge-
mellini dell’Est li aveva avuti La battuta e la cultura
sul serio alle calcagna, tanto Praga, Kgb, il Cremlino:
che una volta a Praga gli consi-
gliarono di smettere di far la- nessuno capiva quanto
vorare il dissidente Jiri Pelikan lui. Con una battuta
nella sede della Rai, «se non scriveva editoriali
voleva finire come l’ambascia-
tore jugoslavo», spinto da
un’auto in un burrone: «C’era non capiamo niente. Siamo
chi non riusciva a fare sesso stati qui decenni e non è suc-
sapendo di essere ascoltato cesso nulla, siete arrivati voi e
dal Kgb e allora partiva per tutto è esploso», ripeteva af-
Helsinki con la moglie di ve- fettuosamente burbero a me e
nerdì, faceva i propri doveri Enrico Franceschini, che era-
coniugali e tornava a Mosca il vamo fra i più giovani del
lunedì. Altri invece si eccitava- gruppo italiano.
no di questa cosa. Certo, un Demetrio era capace di rias-
sesso troppo loquace non era sumere il senso di una notizia
consigliabile». in una battuta al fulmicotone.
È stato molte cose Deme- Come la sera del fallito golpe
dell’ottobre 1993, già direttore
Birmania del Tg1, quando iniziò il suo
editoriale dicendo: «I capi del-
la rivolta Rutskoi e Kashbula-
Vettura militare tov sono arrivati nella prigione
di Matrosskaya Tishina alle 7
contro la folla: di sera. Troppo tardi, il rancio
era già stato distribuito. Sono
cinque morti rimasti senza cena».
Oppure rendere un’epopea
con un tocco impressionista:

A lmeno 5 persone
sono rimaste uccise
e decine ferite, in
uno scontro tra le forze di
sicurezza birmane e
«Quella sera, nel 1968, erava-
mo in un locale di Varsavia e
c’erano tutti i leader dei Paesi
fratelli. Il Pci aveva mandato
Pajetta e i polacchi gli misero
manifestanti a Yangon (ex dietro la capitana. Ma Pajetta
Rangoon). Un mezzo sapeva chi era e le disse tutto il
dell’esercito si è lanciato a male possibile dei suoi diri-
forte velocità contro i genti. La ragazza allora si alzò
civili, mentre venivano e andò a sedersi al tavolo del
esplosi colpi di arma da bulgaro Jivkov. Ballò per tutta
fuoco. Le immagini che la sera con lui, che le zompava
circolano sui social media sui piedi e guardava l’italiano
mostrano una vettura con aria trionfante. Mentre
verde che si scaglia contro Pajetta gli gridava: “Servo, fi-
la folla e i soldati che glio di puttana”».
scendono dal mezzo per La terra sia lieve a un mae-
picchiare i manifestanti. stro. Addio Demetrio.
© RIPRODUZIONE RISERVATA
 18 Lunedì 6 Dicembre 2021 Corriere della Sera

È P RO N TA L A
N U OVA S TAG I O N E
D E L LO S C I .
Corriere della Sera Lunedì 6 Dicembre 2021
L’atleta sparita
di Peng Shuai*
La storia
I
A novembre la l mese scorso, la celebre
tennista Peng tennista cinese Peng
Shuai ha Shuai ha rivelato sui so-
rivelato sui cial di aver subito un’ag-
social di aver gressione sessuale da parte di
subito un alto funzionario del gover-
un’aggressione no. Subito dopo, è scomparsa
sessuale da dalla scena pubblica. Il suo
parte dell’ex post, su Weibo, è stato subito
vice premier rimosso, ma non prima che
Zhang Gaoli. diversi seguaci ne avessero
Subito dopo, è già catturato la schermata.
scomparsa Ecco la traduzione completa
dalla scena del post di Peng Shuai.
pubblica «Non è facile parlarne, ma
Il post su Weibo
è stato rimosso
voglio che venga fuori. Fino a
che punto mi sento ipocrita.
Confesso di non essere una
dopo pochi brava ragazza, anzi, sono una
minuti, ma non cattiva, una pessima ragazza.
prima che Circa tre anni fa tu, vice pre-
diversi seguaci mier Zhang Gaoli, sei andato
ne avessero già in pensione e hai chiesto al
catturato la dottor Liu, del Tianjin Tennis
schermata Centre, di contattarmi per fis-
sare una partita di tennis con
me, al Kangming Hotel di Pe-
chino. Dopo aver giocato a
tennis la mattina, tu e tua mo-
glie Kang Jie mi avete condot-
to a casa vostra. Poi tu mi hai
portato in una stanza e, pro-
prio come a Tianjin più di die-
ci anni fa, mi hai detto che vo-
levi fare sesso con me. Ero
molto spaventata quel pome-
Il diario proibito di Peng:
la partita, la cena, il sesso
«Ero nel panico, ho ceduto»
L’accusadellatennistaall’exvicepremiercinese,rimossadalweb
In campo La tennista cinese Peng Shuai, 35 anni (Kena Betancur/Afp)
riggio, non mi aspettavo che
la cosa potesse accadere così,
con una guardia fuori della
porta, perché era impossibile
far credere che tua moglie
avrebbe acconsentito a una
cosa del genere. Avevamo fat-
to sesso una volta, sette anni
prima, e poi tu eri andato a
Pechino per partecipare alla
commissione permanente del
partito comunista. Da molto
tempo avevo sepolto la nostra
storia nel mio cuore, visto che
non avevi intenzione di accol-
larti nessuna responsabilità.
Ma allora, perché sei venuto a
cercarmi nuovamente, per
portarmi a casa tua e costrin-
germi a fare sesso con te? Non
ho nessuna prova, ed è stato
impossibile conservare qua-
lunque traccia dell’accaduto.
Quel pomeriggio, sulle prime
● Il messaggio
Il testo originale in cinese pubblicato
dalla tennista Peng Shuai il 2 novembre
scorso e subito rimosso dalla censura
cinese. Alcuni follower sono riusciti a
fotografarlo e il post è rimasto online
ESTERI 19
#
ti ho detto di no e sono scop-
piata a piangere. Ho cenato
con te e tua moglie, Kang Jie.
Hai continuato a parlare e a
dire tante cose, per scacciare i
pensieri dalla mia mente. Do-
po cena, hai detto che non mi
avevi mai dimenticata in quei
sette anni, e che avrei dovuto
essere carina con te, e via di-
cendo… Mi sentivo invadere
dal panico, ma ho ceduto. Sì,
abbiamo fatto sesso. Da quel
giorno, ho sentito di nuovo
sbocciare l’amore per te (...).
Anche a rischio della vita,
voglio dire la verità su di te. La
sera del 30 ottobre 2021 abbia-
mo litigato. Tu hai detto che
saremmo andati a casa tua il
pomeriggio del 2 novembre
per chiarire ogni cosa. Oggi, a
mezzogiorno, mi hai chiama-
to per dirmi che sei molto oc-
cupato e che ci sentiremo più
avanti. E sei «sparito» nuova-
mente, come avevi fatto sette
anni fa. Hai detto che non
c’era nessun impegno tra di
noi. Avevi sempre paura che
avrei portato con me un regi-
stratore, per raccogliere pro-
ve. Non ho nulla per provare
quanto è accaduto, né audio,
né video, solo l’esperienza re-
ale della mia vita stravolta.
Ma anche se rischio di di-
sintegrarmi, come un uovo
scagliato contro una roccia,
sono pronta a dire la verità sul
tuo conto. Negherai o passe-
rai al contrattacco. Io sono
una cattiva ragazza che non
merita di diventare madre. Tu
sei padre di un figlio e di una
figlia. Dopo tutto quello che
hai fatto in questa vita, saprai
guardarli in faccia con la co-
scienza tranquilla?
(*Tennista cinese assente
dalla scena pubblica)
© RIPRODUZIONE RISERVATA
 20 Lunedì 6 Dicembre 2021 Corriere della Sera

SCIA IN SICUREZZA
CON IL GREEN PASS

DOLOMITI SUPERPREMIÈRE
Apri la stagione quando la tua voglia di sciare ha più spazio.
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A C Q U I S TA I L T U O S K I PA S S O N L I N E S U D O L O M I T I S U P E R S K I . C O M
 Corriere della Sera Lunedì 6 Dicembre 2021
Cronache
Violenza sul treno, due fermati:
erano a una festa con droga e alcol
Varese, gli aggressori identificati dai carabinieri dopo una segnalazione per schiamazzi
di Andrea Galli
DAL NOSTRO INVIATO
VARESE I due predatori sessua-
li catturati ieri dai carabinieri
erano in fuga, dopo aver vio-
lentato nella serata di venerdì
una ventenne sul treno regio-
nale 12085 della linea tra Mila-
no Cadorna e Varese Nord, ep-
pure sono scesi nella stazione
successiva, quella di Venego-
no Inferiore, paese dove pe-
raltro abiterebbero. Di più:
nonostante a bordo del con-
voglio la ragazza stesse cer-
cando il capotreno invocando
aiuto, e nonostante il medesi-
mo convoglio fosse ancora sul
binario per il tempo tecnico
d’attesa di un minuto prima di
ripartire, quei due sono entra-
ti nella sala d’attesa, lunga set-
te passi e larga cinque, senza
La vicenda
In treno Venerdì scorso, a tarda sera, un italiano
di 21 anni e un marocchino di 27 salgono sul treno
regionale della linea Milano Cadorna-Varese Nord
Il racconto
DAL NOSTRO INVIATO
SARONNO (VARESE) «Ero seduta
sul treno, tornavo a casa dopo
la giornata di lavoro. Come
sempre. Stavo guardando il
cellulare... Quei due sono ar-
rivati all’improvviso. Di colpo.
Nemmeno il tempo di sentir-
li, di accorgermi di niente...
Uno mi ha bloccata, mi teneva
ferma, non riuscivo a muover-
mi, mentre l’altro...».
Ha 21 anni, è italiana, fa
l’impiegata, ha rara forza e an-
cor più coraggio. La sua azio-
ne, anzi le sue azioni codifica-
te — nel mantenere protetta
l’dentità della donna — dalla
denuncia e dalle conversazio-
operatore allo sportello per la
vendita dei biglietti. Su uno
dei quattro seggiolini, c’era
una seconda ventenne. Han-
no cercato di aggredire anche
lei ma lei è scappata.
I balordi, un italiano di 21
anni e un marocchino di 27,
sono allora usciti dalla stazio-
ne indugiando sotto la teleca-
mera, funzionante. Si sono di-
retti verso le vicine abitazioni.
Non hanno cercato di nascon-
dersi, magari lasciando la
provincia di Varese. Per nien-
te. E nemmeno hanno scelto
Corriere.it di rifugiarsi da amici. Qui so-
Leggi tutte no rimasti. E nella notte tra
le notizie sabato e ieri hanno accettato
e gli approfon- di partecipare a un festino di
dimenti droga e alcol a Saronno. Gri-
sui principali da, litigi, musica ad alto volu-
fatti di cronaca me. Un residente del condo-
sul sito minio ha chiamato i carabi-
www.corriere.it nieri. La pattuglia del Nucleo
La vittima I due aggrediscono e violentano una
ventunenne a bordo del treno. Poi scendono alla
stazione di Venegono Inferiore, dove abitano
«È stato tutto all’improvviso
non riuscivo a muovermi»
Poi li riconosce e li denuncia
Decisive per l’indagine le indicazioni della giovane
❞ ❞
ni aggiuntive con gli investi-
gatori, sono state una conse-
guenza logica, perfino dovu-
Ero lì ta. Così almeno sembrerebbe
seduta, se lo scenario venisse osserva-
stavo to da fuori. Ma nel momento,
e subito dopo, aggredita, vio-
tornando lentata, ferita, sola sulla car-
a casa rozza di un treno serale dei
alla fine pendolari nell’eventualità che
di una quelli sarebbero anche potuti
giornata tornare, ha dapprima cercato
di lavoro, il capotreno, ha raccontato a
lui e poi, raggiunta dagli
come agenti della polizia ferroviaria
sempre nella stazione di Vedano Olo-
na, ha raccontato anche a lo-
ro; è andata in ospedale per le
cure, e ieri, al termine di due
notti d’insonnia e ulteriore
radiomobile ha identificato i
presenti, senza dimenticarsi
della nota di ricerca degli stu-
pratori, del profilo emerso,
cioè di gente stanziale che si
muove sullo stesso proprio
territorio, che era fiaccata da-
gli stupefacenti e dalle birre,
che aveva forse convinzioni
d’impunità nella certezza che
nessuna, terrorizzata, avrebbe
avuto la forza e il coraggio di
denunciarli, per tacere del
nordafricano il quale, irrego-
lare, campava nell’evidente
presunzione di non venir
L’altra vittima
Scesi dal convoglio
hanno provato
ad aggredire un’altra
ragazza che è fuggita
La fuga Scesi dal treno entrano nella sala d’attesa
della stazione, dove c’è una ragazza: tentano di
aggredirla, lei riesce a scappare e loro si allontanano
sofferenza, chiamata dai cara-
binieri per la possibilità di un
riconoscimento, non ha esita-
to. Si è presentata. Erano stati
pochi secondi ma in quei se-
condi aveva memorizzato.
Non le voci, poiché sembra
che gli aggressori siano stati
zitti; ma i vestiti indossati,
parti dei lineamenti del volto.
Dice un maresciallo che il
riconoscimento non mai è un
atto dovuto, c’è chi non se la
sente, chi ha paura di ritorsio-
ni, chi non ha fiducia nella
giustizia, chi pensa che è inu-
tile, tanto libereranno i colpe-
voli tra qualche giorno e nes-
suno pagherà. E invece, nella
caserma di Saronno, decisiva
espulso. La ventenne che era
sul treno e aveva raccontato
l’accaduto alla polizia ferro-
viaria, non omettendo parti-
3.675
colari utili all’identificazione, Le donne
è stata invitata a raggiungere vittime
la caserma. Ha osservato, in- di violenza
dicato, mosso la testa. Rapida, in Italia
decisa. Sì, eccoli, gli aggresso- nel periodo
ri, che sarebbero identificabi- da gennaio
li anche da tracce biologiche a ottobre
lasciate sulla carrozza durante del 2021,
lo stupro. pari al 92%
A Varese, e non è retorica, a dei delitti
differenza di altre zone d’Ita- con matrice
lia la cooperazione interforze sessuale
funziona e così, in meno di 48 commessi.
ore, con piena soddisfazione Nel 2020
della Procura di Varese al net- la percentuale
to di «avvenimenti di estrema era del 93%
gravità e allarme sociale»,
nonché delle esistenze delle
vittime inevitabilmente se-
gnate, le indagini sono state
chiuse. Merito dell’accelera-
L’identificazione Sabato notte i due partecipano a
un festino a base di droga e alcol a Saronno. In-
tervengono i carabinieri, li fermano e li identificano
nella soluzione del caso che
per il rischio di fuga avrebbe
anche potuto registrare una
dilatazione dei tempi, la ra-
gazza ha avuto bisogno di atti-
mi. Un cenno d’assenso, la
conferma. Fine. I volti erano
quelli. Gli stessi ripresi dalle
telecamere di sicurezza della
stazione di Venegono Inferio-
re, minuscolo scalo ferrovia-
rio ma favorito dalla logistica:
nel senso che la strada per ar-
rivarci è a fondo chiuso, i bi-
Stavo nari sono due, e quelle teleca-
guardando mere accompagnano i movi-
il cellulare menti dei passeggeri sia sulle
piattaforme sia sulle uscite,
e quei una verso il centro del paese e
due l’altra sul retro dello scalo.
sono Adesso gli interrogatori, il
arrivati contrattacco degli avvocati ri-
di colpo: spetto all’impianto accusato-
nemmeno rio, la posizione di uno dei
fermati — l’incensurato ita-
il tempo liano — e le loro difese, defi-
di sentirli niranno il seguito giudiziario.
Ma come ribadito fin da subi-
to in Questura, la presenza di
tracce biologiche «complete-
rebbe» i fatti senza margini di
21
#
zione degli investigatori della
Questura diretta da Michele
Morelli, che hanno processa-
to il resoconto della vittima
nella stazione di Venegono In-
feriore; e (gran) merito dei ca-
rabinieri del Comando pro-
vinciale guidato dal colonnel-
lo Gianluca Piasentin. Quel fe-
stino poteva essere uno fra i
tanti, e la ragione poteva in-
durre a ipotizzare che mai lì in
mezzo ci sarebbero stati i pre-
datori. Ma uno dei comanda-
menti nelle indagini è l’eserci-
zio del dubbio: nutrire il dub-
bio, affidarsi a esso.
Nella fedina penale dell’im-
migrato c’è una denuncia del-
lo scorso ottobre (della poli-
zia) per porto di oggetti atti a
offendere, un coltello, l’arma-
mentario di uno che vive di
espedienti, mentre le note ag-
giuntive acquisite grazie agli
informatori lo inserirebbero
in un circuito di droga. Incen-
surato l’italiano che però, in
relazione a una possibile tos-
sicodipendenza, potrebbe es-
sere una presenza fissa al
fianco dell’altro, suo prigio-
niero, suo schiavo, suo com-
plice pur di rimediare le dosi.
© RIPRODUZIONE RISERVATA
ILLUSTRAZIONI DI GIULIA PEX
discussione, dovendo in ag-
giunta ricordare l’allineamen-
to descrittivo della seconda
vittima, la ventenne seduta
nella stazione e salva in quan-
to, come riferito da fonti della
Procura, ha potuto vedere in
faccia i due che entravano
nella sala d’attesa, accorgersi
di una strana, pericolosa eu-
foria, si scoprirà dopo provo-
cata da droghe e alcolici, e
dunque avere la possibilità di
stare in guardia e prepararsi la
salvezza. Ha spinto la porta a
vetri, è corsa fuori; l’esterno
della stazione incontra delle
case a più piani, e una trenti-
na di metri più avanti una
strada trafficata. Difficile che i
balordi potessero inseguirla
fino a lì. Balordi la cui descri-
zione corrispondeva, per al-
tezza e corporatura, a quella
che, in contemporanea, l’altra
giovane stava facendo agli
agenti, senza che le due vitti-
me sapessero d’avere avuto un
quasi identico destino.
A. Ga.
© RIPRODUZIONE RISERVATA
 22 Lunedì 6 Dicembre 2021 Corriere della Sera

#
Corriere della Sera Lunedì 6 Dicembre 2021
CRONACHE 23
#

Il Papa tra i profughi di Lesbo ner, Francesco parla sotto un

«No al naufragio della civiltà»

tendone poco distante davan-
ti a una rappresentanza dei
migranti. Già ad Atene ha ri-
chiamato i fondamenti della
nostra civiltà. Qui a Lesbo
c’erano Saffo e Alceo che can-
Nel campo sono oltre 2 mila. «Dobbiamo vergognarci davanti ai volti dei bambini» tava «la meraviglia» dei fan-
ciulli di fronte a una conchi-
glia. Ma il «mare biancheg-
giante» dei lirici eolici è di-
dal nostro inviato in questo campo, il 68 per glio di Moria ma d’inverno fa ventato «un freddo cimitero
La scheda Gian Guido Vecchi cento in fuga dall’Afghani- freddo, spesso manca l’elettri- senza lapidi», dove i bambini
stan. Si può uscire al massimo cità, in tenda siamo sette...». affogano.
● Ieri il Papa due volte la settimana, orari Tetti di lamiera, teloni di Non può andare avanti così.
è tornato a LESBO Alla fine Francesco si rigidi, sabato e domenica plastica a riparare dell’umidi- «È facile trascinare l’opinione
Lesbo, l’isola ferma ancora a stringere ma- chiuso, niente scuola se non tà, biancheria stesa ad asciu- pubblica instillando la paura.
greca che ac- ni, accarezza i capelli di una per l’impegno dei volontari. gare su cime da barca tese nei Vanno affrontate le cause re-
coglie i migran- bambina ma il sorriso è un po’ Resta l’attesa, come un limbo. corridoi stretti tra i container, mote, non chi ne paga le con-
ti che dalla Tur- tirato, lo sguardo interdetto, «Non sappiamo nulla dei no- bambini che giocano con i seguenze. Perché non si parla
chia vogliono dei bimbi ripetono «papa, pa- stri visti» dice Masa Amini, gatti, una signora che ha per- delle guerre dimenticate, del
entrare in pa». Venire e andare via da che sta nell’isola «da due anni so la sua famiglia e piange da traffico d’armi?» . Il Papa cita
Europa. Qui questo campo significa prova- e quattro mesi» con il marito sola su una sedia di legno. Al- Elie Wiesel: «Quando la vita e
ha incontrato re imbarazzo, prima che pie- Mohammad e la figlia Msooo- la vigilia hanno ripulito dal- la dignità umana sono in peri-
i rifugiati che tà. «Sono qui per guardarvi ma, otto anni. È afghana an- l’immondizia i canali di scolo, colo, i confini diventano irri-
vivono nelle negli occhi. Chi ha paura di che Zami Ali, sedicenne, e resta qualche tenda lacera co- levanti». E avverte: «Quando i
baracche del voi non ha visto i vostri volti». spera «che il Papa possa fare me a Moria ma è nascosta a ri- poveri vengono respinti si re-
«Reception and Sfilano i minibus dei visitatori qualcosa, dire al mondo la no- dosso del muro sormontato La giornata Nella foto in alto il Papa e sullo sfondo le spinge la pace. Chiusure e na-
Identification verso l’aeroporto e due ragaz- stra situazione, sono a Lesbo dal filo spinato. La polizia baracche del campo profughi di Lesbo. Sotto l’incon- zionalismi, la storia insegna,
Centre» zini restano lì, su un terrapie- da due anni e qui è un po’ me- sbarra i passaggi tra i contai- tro con due bambini che vivono nel campo (LaPresse) portano a conseguenze disa-
no, a salutare.

❞
BULGARIA «Troviamo il co-
MACEDONIA raggio di vergo-
ALBANIA
gnarci davanti ai
ITALIA
TURCHIA volti dei bambi-
GRECIA
ni», dice il Papa, Il monito
e si rivolge al- La storia insegna che
l’Europa e al chiusure e nazionalismi
mondo: «Vi pre-
Mar Lesbo
go, fermiamo portano a conseguenze
Mediterraneo
questo naufra- disastrose
gio di civiltà».
di Mytilene, Ieri Francesco è tornato a
il campo che Lesbo, tra i rifugiati del «Re- strose. La migrazione è un
ha sostituito ception and Identification problema del mondo ed è in
quello di Moria, Centre» di Mavrovouni che ha gioco il futuro di tutti, che sa-
distrutto sostituito Moria, poco distan- rà sereno solo se integrato».
da un incendio te, distrutto da un incendio In questi anni, tramite San-
nel 2020 nel settembre 2020. Cinque t’Egidio, è riuscito a portare a
anni fa ne era tornato scon- Roma da Lesbo 220 persone,
● Il Papa era volto. Non che ora sia molto ne arriveranno ancora 80. E
stato a Moria meglio. «Dopo tutto questo altri 50 da Cipro.
nel 2016. La tempo constatiamo che sulla La xenía dei greci antichi, il
vecchia tendo- questione migratoria poco è Samaritano: «Non è ideologia
poli di allora è cambiato. In Europa c’è chi religiosa, sono radici cristiane
stata sostituita persiste nel trattare il proble- concrete». Altro che filo spi-
da lunghe file ma come un affare che non lo nato: « Si offende Dio disprez-
di container riguarda. È triste sentire pro- zando l’uomo creato a sua im-
in riva al mare porre l’impiego di fondi co- magine, lasciandolo in balia
muni per costruire muri». delle onde, nello sciabordio
Ora la tendopoli di Moria è dell’indifferenza, talvolta giu-
stata sostituita da file di con- stificata persino in nome di
tainer in riva al mare, giornata presunti valori cristiani». Il
un po’ nuvolosa ma limpida, tono è solenne: «Prego Dio di
tra le barche dei pescatori e le ridestarci dalla dimenticanza.
motovedette si vede nitida, a E prego l’uomo, ogni uomo:
cinque miglia, la costa della superiamo la paralisi della pa-
Turchia, sono arrivati tutti da ura, l’indifferenza che uccide,
là. Medici Senza Frontiere in- il cinico disinteresse che con
forma che a Lesbo, in base ai guanti di velluto condanna a
dati Onu, ci sono 2.487 rifu- morte chi sta ai margini».
giati e richiedenti asilo, 2.144 © RIPRODUZIONE RISERVATA

L’intervista
«La pena di morte nel mondo
di Paolo Foschi e quei segnali in positivo ti nella storia del Paese».
Dati complessivi a livello
mondiale?

Le esecuzioni da 1.500 a 483»

«La situazione è nettamen-
te migliorata. Nel 1977 i Paesi
abolizionisti erano 16, oggi
quelli che per legge o di fatto
Marazziti e l’impegno della Comunità di Sant’Egidio l’hanno abolita sono 144. E tra
55 Paesi mantenitori nel 2020
l’hanno usata davvero sola-

«L
a pena di morte è
Chi è una pandemia
che ha accompa-
gna l’uomo fin
dai tempi del codice di Ham-
murabi. Ora però sta perden-
do carica virale ed è sempre
più lungo l’elenco dei Paesi
che rifiutano questo strumen-
to barbaro che ormai a livello
● Mario di comunità internazionale è
Marazziti, considerato al pari di crimini
69 anni, della come le torture o la schiavi-
Comunità tù»: Mario Marazziti, della
di Sant’Egidio Comunità di Sant’Egidio e co-
e cofondatore fondatore della Coalizione
della Coalizione mondiale contro la pena di
mondiale morte, dopo anni di lotte, ve-
contro la pena de finalmente segnali positi-
di morte vi, «ma c’è ancora molto da fa-
re. In tutto il mondo ci sono
almeno 32 mila persone nei
bracci della morte. E oggi (ieri
per chi legge ndr) che si cele-
bra la Giornata internazionale
del volontariato, vorrei rin-
graziare le migliaia di persone
che scrivono ai detenuti con-
dannati a morte. Noi come
Comunità in 20 anni abbiamo
messo in contatto oltre 15 mi-
la volontari con persone chiu-
se nei bracci della morte in 80
Paesi in tutto il mondo. Scri-
vere ai detenuti è un impor-
tante atto di generosità».
Perché?
«I rapporti epistolari sono
molto complicati, ma uma-
nizzano la condizione terribi-
le di chi vive nei bracci della
morte. Le lettere che arrivano
dall’esterno spesso rappre-
sentano l’unico scambio
umano che hanno queste per-
sone. Talvolta da questi rap-
porti hanno preso il via a mo-
bilitazioni che hanno per-
messo di ribaltare condanne
inflitte a persone innocenti».
Quali sono i Paesi in cui è
ancora alto il numero delle
esecuzioni?
«Sicuramente Paesi come
l’Iran, o Stati arabi come Iraq,
Arabia Saudita, che comun-
que registrano un calo. In
Egitto, purtroppo, sono tripli-
cate da un anno all’altro».
Poi c’è il capitolo Cina, si
I numeri
«Oggi i Paesi che, per
legge o di fatto, l’hanno
abolita sono 144
contro i 16 del 1977»
parla di migliaia di esecuzio-
ni ogni anno, con organi poi
espiantati e venduti...
«Cina, Corea del Nord e
Vietnam non forniscono dati,
ma si pensa che i morti siano
tantissimi, anche se ci sono
segnali di attenuazione del fe-
nomeno. In Cina, per esem-
pio, è stata recentemente tolta
alle corti locali la competenza
per le pene capitali e si stima
che questa misura da sola ab-
bia ridotto il numero delle
esecuzioni del 30%».
Negli Usa, invece, come è la
situazione?
«Siamo ai minimi degli ul-
timi 20 anni, anche se nei sei
mesi finali della presidenza
Trump nello Iowa sono state
eseguite 13 condanne,
un’escalation senza preceden-
❞
mente in 18. Le esecuzioni re-
gistrate negli ultimi 5 anni so-
no diminuite tre volte, scen-
dendo nel mondo a 483 da
Migliaia più di 1.500, anche se manca-
di persone no i dati di alcuni Paesi, come
scrivono ai la Cina».
Che cosa ha determinato
condannati questo calo?
a morte. «Sicuramente l’impegno e
Noi come l’opera di sensibilizzazione di
Comunità soggetti importanti come
in 20 anni l’Unione europea e la Chiesa,
abbiamo ma anche la mobilitazione di
associazioni, enti e comunità.
favorito il Nel 2001 Sant’Egidio lanciò il
contatto movimento Città per la vita,
con persone partendo con l’adesione di 58
nei bracci città. Oggi sono 2.446, com-
della morte prese capitali di Stati che an-
in 80 Paesi cora non hanno abolito la pe-
na di morte, come Seul (Corea
del Sud) e Dakar (Senegal)».
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 24
CRONACHE
Corriere.it
Guarda il video sul sito del «Corriere della
Sera» nella sezione Dataroom
con gli approfondimenti di data journalism
di Milena Gabanelli e Danilo Taino
V
ent’anni fa, nel 2001, il Prodotto
interno lordo della Cina era di
1.339 miliardi di dollari. Quello
stesso anno, esattamente l’11 di-
cembre, il Paese fu ammesso nel-
l’Organizzazione Mondiale del Commercio
(Wto), ovvero nel sistema di scambi interna-
zionali fondato su regole e con dazi vantag-
giosi. Il risultato è che nel 2021 il Pil della Ci-
na supererà il 15 mila miliardi di dollari.
Quell’11 dicembre fu un punto di svolta: ha
dato forma al Ventunesimo Secolo. E oggi è
il problema che hanno di fronte le economie
di mercato e le democrazie.
Le ragioni di una svolta
Il via libera fu dato dal Congresso america-
no: «Un passo storico — commentò l’allora
presidente Bill Clinton — verso la continua-
zione della prosperità in America, la riforma
in Cina e la pace nel mondo». Anche la Ue
raggiunse un accordo con la Cina che ne
apriva la strada all’Organizzazione. E così
hanno fatto tutti i membri della Wto. L’idea
era che portare l’allora quinta economia del
pianeta nel sistema commerciale condiviso
l’avrebbe aiutata a crescere di più, a rifor-
marsi, correggere le sue pratiche anti-com-
petitive e inevitabilmente spinta verso
un’apertura politica.
I benefici per i consumatori
Dal punto di vista macroeconomico, l’in-
gresso cinese nella Wto ha facilitato un
boom dei commerci e uno spostamento del
centro dell’attività manifatturiera dall’area
atlantica a quella del Pacifico. Un processo
già in atto, ma con l’ammissione nell’Orga-
nizzazione degli scambi ha beneficiato di ta-
riffe migliori per le sue esportazioni, di dazi
minori al suo import, e l’impegno a rispetta-
re una serie di regole. I benefici per il resto
del mondo ci sono stati. Prima di tutto per i
consumatori, che hanno visto arrivare nei
propri mercati prodotti Made in China di
ogni genere a basso prezzo. Le multinazio-
nali hanno avuto l’opportunità di entrare nel
più grande mercato del mondo: nell’elettro-
nica, le aziende americane e giapponesi; nel
settore auto, le americane, le tedesche, le
nipponiche, le coreane; nella moda e nel
lusso, il Made in Italy, ma anche i francesi e
gli americani; i produttori di semiconduttori
e di tecnologia avanzata. La Cina diventa
strada facendo la «fabbrica del mondo» e un
mercato in espansione senza precedenti.
Il reddito delle famiglie
Dal 2001, le esportazioni cinesi negli Usa so-
no passate da cento a 540 miliardi di dollari
(2018), quelle verso l’Europa da 80 a 383 mi-
liardi di euro nel 2020. Nel frattempo, nel
Paese la povertà assoluta è stata eradicata: se
nel 1990 il 67% della popolazione viveva con
1,90 dollari al giorno, oggi siamo a meno
dell'1% . Dal 2001, il reddito delle famiglie ur-
bane è aumentato del 431% (più del 60% della
popolazione è urbanizzata), e il Pil procapite
passato dai mille dollari l’anno ai 10.000.
Usa e Ue: persi milioni di posti
Gli effetti sull’occupazione provocati dell’ar-
rivo della Cina nell’economia globale sono
Le regole mai rispettate
Le banche Le imprese
e le imprese estere per operare devono
non hanno parità avere un partner cinese
di trattamento e cedere tecnologia
Commercio globale:
la Cina viola tutte le regole
NEL2001PECHINOENTRAVANELWTODIVENTANDOLAFABBRICA
DELMONDO:FURTIDIBREVETTIEAIUTIDISTATOALLESUEIMPRESE
HANNOMANDATOFUORIMERCATOLACONCORRENZAESTERA
11 dicembre 2001:
la Cina ammessa
nella Wto
OBIETTIVO
1 2 3 600
Aiutarla Correggere Favorire
a crescere le sue pratiche l’ingresso
anti- delle imprese
competitive di altri Paesi
Benefici per Esempi
i consumatori sul mercato
Prezzi più bassi italiano
di tutti i beni
Made in China
Made in Italy
stati pesanti, ma il dibattito è aperto. Lo stu-
dio condotto dall’Economic Policy Institute,
ha stimato che da quando Pechino è entrata
nella Wto al 2017 gli americani hanno perso
3,4 milioni di posti di lavoro. Il 74% dei quali
nel settore manifatturiero. In sostanza, mol-
to di quello che prima si produceva negli
Stati Uniti è emigrato nelle fabbriche cinesi,
a costi inferiori anche calcolando la logisti-
ca. Lo stesso è stato vero per l’Europa. Secon-
do i ricercatori dell’università di Stanford,
però, nelle zone a prevalenza di lavoro quali-
ficato ci sono stati guadagni di occupazione.
Una riallocazione, insomma: le multinazio-
nali hanno trasferito posti di lavoro in Cina
ma hanno creato lavori di alta qualità in casa
nei servizi. Invece in Italia, patria delle picco-
le e medie imprese, la perdita di posti è stata
maggiore.
Le norme mai rispettate
Quando la Cina entrò nella Wto, si impegnò
ad adeguare la propria economia alle regole
e alle pratiche commerciali dei Paesi a libero
mercato. La Information Technology and In-
novation Foundation — un think tank non
profit americano — ha stilato quest’anno
l’elenco degli impegni presi allora e non ri-
spettati. Eccoli: la Cina non tratta le imprese
estere come quelle domestiche; le imprese
di Stato non hanno ridotto il loro peso nel-
l’economia, soprattutto nel settore tecnolo-
gico; le stesse imprese di Stato non fanno ac-
quisizioni fondate su logiche commerciali
ma spesso politiche; gli aiuti di Stato alle in-
dustrie non sono stati ridotti e le informa-
zioni non vengono date tempestivamente; le
imprese che aprono in Cina devono cedere
la loro tecnologia estera a partner cinesi; le
violazioni e il furto di proprietà intellettuale
non sono diminuite significativamente; gli
Furto di brevetti: Il governo
valore stimato sovvenziona
fra 225 e 600 miliardi le aziende
all’anno cinesi
Lunedì 6 Dicembre 2021 Corriere della Sera
Vantaggi per la Cina
Esportazioni Povertà Pil pro capite
(in miliardi di $ annui) (popolazione che
vive con meno
Negli Usa 10.440 $
In Europa di 1,90 dollari al giorno)
540 67% 1%
15.000
500
12.000
400 383
300
9.000
6.000
200
1.053 $
100
100 80 3.000
0 0
2001 2021 2001 2021 1990 2021 2001 2021
Modellino Jeans Mountain Conseguenze
di Ferrari elettrico donna Bike settore manifatturiero
Usa Europa
3,52 $ 7$ 81-91 $
Persi Chiuse
15 € 20 € 290 €
3,4 milioni molte fabbriche,
di posti di lavoro Italia inclusa
Cina 44 volte sotto accusa alla Wto no pericolose per gli scambi e per la politica
internazionali. Lo scorso ottobre, i rappre-
Per i limiti alle esportazioni sentanti dei 164 Paesi presso la Wto hanno
di Terre rare tenuto una riunione di valutazione a vent’an-
ni dall’ingresso della Cina nella Wto. La
maggioranza degli interventi ha criticato Pe-
Obblighi di trasferimento chino. Il rappresentante americano David
di tecnologia Bisbee ha detto che le aspettative «non sono
state realizzate, e non possiamo nemmeno
ignorare i rapporti dell’uso di lavoro forzato
Violazione della Proprietà in numerosi settori».
intellettuale
Niente economia di mercato
Quando entrò nella Wto, l’accordo era che la
Sussidi ai produttori Cina, dopo 15 anni, sarebbe stata dichiarata
di alluminio formalmente una “economia di mercato”.
Importante, perché contro un Paese che non
è un market economy possono essere prese
standard tecnologici continuano a non esse- automaticamente misure di contrasto alla
re trasparenti; le politiche sulla concorrenza vendita sottocosto di prodotti. Ma nel 2015
sono sempre condotte in modo discrimina- Stati Uniti e Ue si rifiutarono di considerarla
torio; nessuna azienda straniera ha mai vin- tale, dati i suoi pesanti aiuti di Stato alle im-
to un appalto pubblico; il mercato dell’infor- prese. Nel giugno 2019 Pechino stessa ha ri-
mation technology non è stato aperto agli nunciato a ottenere lo status prima che una
stranieri; la distribuzione di audiovisivi non decisione fosse presa formalmente da un
è stata liberalizzata; le banche straniere non panel della Wto. Detto diversamente: i cinesi
hanno pari trattamento di quelle domesti- sanno di non essere un’economia di merca-
che. to. Nel 2000, tra le 500 imprese globali elen-
cate da Forbes, 27 erano cinesi; oggi sono
Il bilancio dopo 20 anni 124, di cui 91 finanziate dal governo e dirette
Quest’anno la Ue ha stigmatizzato il fatto che dal partito. E’ stata accusata dal tribunale 44
Pechino non abbia, a differenza di quanto volte: sui limiti alle esportazioni di Terre Ra-
promesso, aperto i mercati del digitale e del- re, sui trasferimenti di tecnologia, sulla vio-
l’agricoltura, abbia continuato a produrre un lazione della Proprietà Intellettuale, sui sus-
eccesso di acciaio, sovvenzionato dallo Sta- sidi ai produttori di alluminio. Però oggi il
to, mettendo fuori mercato i concorrenti tribunale è congelato: Trump ha bloccato la
esteri. Nonostante l’accordo firmato a fine nomina di giudici scaduti, e Biden non sem-
2020, sugli investimenti con la Cina, molto bra avere intenzione di nominarli.
voluto da Angela Merkel, (poi finito nella
sabbia), oggi la Ue è sempre più consapevole L’Organizzazione congelata
delle scorrettezze di Pechino e di quanto sia- Che la Cina sia oggi pienamente integrata
nell’economia globale e nel sistema degli
scambi è un fatto incontrovertibile. È altret-
tanto innegabile che con la salita al potere di
Xi Jinping, nel 2012, sia diventato via via più
chiaro che Pechino punta a un mondo dove
è la Cina a dettare le regole commerciali,
d’investimento e concorrenza. Di fatto, in
questa situazione, la Wto è impotente, con la
seconda economia del mondo che non ne
segue le regole. Infatti Washington e in parte
Divieto Produzione la Ue considerano l’Organizzazione, com’è
ad operare di acciaio in eccesso oggi, non più autorevole e nemmeno utile.
per le aziende penalizzando
informatiche i concorrenti dataroom@corriere.it
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Corriere della Sera Lunedì 6 Dicembre 2021
La storia
di Marco Gasperetti
L’
ultimo figlio, il quin-
to per ciascuna fami-
glia, è arrivato quasi
in simultanea. «Ci
siamo ritrovate per caso al
Pronto soccorso dell’ospedale
di Città di Castello — raccon-
tano mamma Maria Giovanna
e mamma Laura —. Erano le
8.30 di venerdì 2 dicembre, io
ero in anticipo di 6 giorni,
Laura in ritardo di 6 e poche
ore dopo sono nati Speranza e
Francesco». Il primo vagito di
Speranza è stato registrato
dall’ostetrica alle 11.28, quello
di Francesco a mezzogiorno
in punto. E poco dopo è arri-
vato anche l’immancabile
brindisi condiviso in nome
dei «5+5», ovvero i dieci figli
che le famiglie Mori e Mastri-
forti, amiche da sempre, han-
no fatto nascere con amore ed
orgoglio.
Adesso a Città di Castello, la
cittadina medievale in provin-
cia di Perugia, si parla di fami-
glia allargata e sincronizzata.
E non solo perché non capita
a tutti i nuclei familiari di ave-
re insieme il quinto figlio nel-
lo stesso reparto di maternità
dell’identico ospedale. I Mori
e i Mastriforti sono sincroniz-
zati da sempre.
Matteo Mori, 43 anni, di-
pendente di una casa editrice
❞
Coincidenza
Ci siamo trovate per caso
in ospedale, una era
in anticipo di sei giorni
e l’altra in ritardo di sei
è un accanito motociclista,
Paolo Mastriforti, 45 anni, im-
piegato di banca, pure, e di
tanto in tanto escono con le
loro Honda (stessa marca) per
affrontare curve e controcur-
ve. Le mamme sono amiche
inseparabili e le due famiglie
fanno parte dello stesso grup-
po cattolico e frequentano le
identiche parrocchie.
«Insomma se non è un se-
gnale del Cielo questo che co-
sa dobbiamo chiedere di più
alla Provvidenza?», dice Pao-
lo, con gli occhi ancora un po’
assonnati. «A non dormire io
e mia moglie Maria Giovanna
siamo abituati da sette anni e
mezzo», ammette scherzando
il super babbo. Che poi gli an-
ni dell’insonnia sono esatta-
mente quelli dell’età della pri-
ma figlia, Veronica. Seguono
Federico, 6 anni, Lorenzo 4
anni, Anna Letizia 2 anni e il
neonato Francesco. Sarà l’ulti-
mo? «Mai dire mai alla Provvi-
denza», rispondono Paolo e
Maria Giovanna. E forse non è
un caso che abbiamo appena
acquistato un monovolume
usato che di posti ne ha 8.
Maria Giovanna, milanese
di origine, era un avvocato
giuslavorista. Quando si è tra-
sferita in Umbria ha rinuncia-
to alla professione ma non a
un nuovo lavoro futuro. «Così
ho frequentato la scuola di
formazione per consulente
familiare — racconta —. Se-
guivo le lezioni con il figlio
più piccolo in braccio. Poi ho
superato il tirocinio e adesso
sono diplomata e pronta a la-
CRONACHE
Maria Giovanna e Laura
le amiche-supermamme
vorare. Credo di poter conci-
liare la famiglia con questa
nuova attività».
Il marito Paolo annuisce.
«I nostri 10 figli in due»
Anche se non nasconde le dif-
ficoltà: «Certo, mantenere
cinque figli non è facile e ci
vorrebbero più aiuti, magari
con agevolazioni per i centri
estivi, bonus babysitter e così
Città di Castello, i quintogeniti sono nati in simultanea via. Però, con qualche sacrifi-
cio, ce la facciamo e ce la fare-
mo ancora. I vestiti si ricicla-
no tra figli e poi l’amore che ci
danno ci spinge a trovare
La vicenda sempre una soluzione. Anche
quella di ritagliarci un po’ di
● A Città di tempo io e mia moglie. Per-
Castello (PG), si ché se marito e moglie vanno
parla di fami- d’accordo la famiglia funzio-
glia allargata na».
e sincronizzata: Anche a casa Mori si guarda
le famiglie Mori al futuro con ottimismo.
e Mastriforti, Mamma Laura lavora in un’at-
amiche da tività commerciale di prodotti
sempre, hanno alimentari senza glutine. Le
avuto il quinto loro sono tutte femmine. La
figlio a mez- più grande, Maria, ha 8 anni,
z’ora di distan- Gioia 6, Benedetta 5, Serena 2
za nello stesso anni. Tutti hanno atteso Spe-
ospedale ranza, l’ultima nata, come il
e reparto regalo più bello. «Le bimbe
di maternità non vedevano l’ora che na-
scesse — racconta Laura —.
● I Mori hanno Destini comuni Sono felici, sanno che sarà un
tutte femmine: Sopra, la Natale straordinario». Che
Maria, 8 anni, famiglia Mori forse, chissà, trascorreranno
Gioia, 6, Bene- con le cinque con gli altri cinque bambini
detta, 5, Serena figlie femmine. amici, anche loro diventati
2, e Speranza. Sotto, la famiglia parte della loro grande fami-
I figli dei Mastriforti, glia. Ma c’è una notizia in più
Mastriforti anche qui i figli che fa gridare al miracolo na-
sono Veronica, sono cinque: talizio. Nella parrocchia di
7 anni, le due mamme Piosina, zona industriale peri-
Federico, 6 , sono amiche ferica di Città di Castello, si sta
Lorenzo 4 , e i quintogeniti registrando un tasso di natali-
Anna Letizia, 2, sono nati tà record. Con una percentua-
e Francesco quasi assieme le quasi doppia rispetto alla
media italiana. Che Natale, ra-
gazzi!
mgasperetti@corriere.it
© RIPRODUZIONE RISERVATA
25
#
Nel Bresciano
Runner 24enne
muore di infarto
nel giorno
del compleanno
F
abio Pedretti, runner
24enne di Gardone
Valtrompia (Brescia),
è morto ieri, proprio nel
giorno del suo
compleanno, mentre
partecipava alla settima
edizione della «Uno di
Monticelli», gara di trail
che, per tradizione, si
corre in notturna, in
Franciacorta (nel
Bresciano). Il giovane
atleta, grande sportivo e
appassionato di calcio, che
aveva scoperto l’amore per
la corsa proprio durante il
lockdown, era nel gruppo
di testa quando
improvvisamente, a 5
chilometri dall’arrivo si è
accasciato a terra tra i
boschi che incorniciano il
torrente Gandovere,
colpito da arresto
cardiaco. Immediati i
soccorsi dei compagni di
gara, tra i quali c’era anche
un cardiologo: e veloce è
stato anche l’intervento
dei sanitari del 118, aiutati
da altri atleti a trasportare
lungo il percorso impervio
gli zaini con le attrezzature
per le prime cure. Ma non
è servito. A lungo, al
ragazzo, iscritto alla New
Athletics Sulzano, sono
state praticate le manovre
di rianimazione
cardiopolmonare e in un
primo momento sembrava
che ce la facesse. Invece,
trasferito alla vicina
Corridore Fabio Pedretti, 24 anni
Clinica San Rocco di Ome,
il giovane è morto. Per un
tragico destino, nello
stesso giorno in cui, oltre a
lui, compie gli anni la sua
mamma. Nella prima
serata di sabato dal campo
sportivo di Monticelli
Brusati, sfidando anche
il freddo, lungo i sentieri
che si addentrano nei
boschi, erano stati 300
gli atleti a prendere il via,
tutti attrezzati con
l’apposito kit per le gare
notturne con tanto di pila
per illuminare i passi.
Una gara di 27 chilometri
e mezzo (cinque ore
di tempo medio per
percorrerla), molto
impegnativa, riservata
a esperti di questa
specialità del podismo.
La tragedia ha
profondamente colpito
chi ha visto il giovane
atleta colto dal malore
fatale, dopo un paio d’ore
di gara. «Sgomenti,
increduli e affranti,
ci stringiamo con
discrezione intorno alla
famiglia di Fabio e alla
New Athletics Sulzano.
Che la terra ti sia lieve,
Amico Runner», hanno
scritto gli organizzatori
della gara Uno Monticelli.
Liliana Golia
© RIPRODUZIONE RISERVATA
 26 Lunedì 6 Dicembre 2021 Corriere della Sera

#
Corriere della Sera Lunedì 6 Dicembre 2021
S
di Candida Morvillo
i è presentato sul palco di Sanremo
travestito da prete, da astronauta,
da nano. Al concertone del primo
maggio, ha cantato senza preavviso
i nomi dei politici sospettati di cor-
ruzione: era prima di Mani Pulite e
la Rai sovrappose alla diretta un’in-
tervista a Ricky Gianco. Ha girato un
film con Rocco Siffredi. Ha messo in stand by le
Storie Tese e il loro rock demenziale e ha portato
in scena un’opera lirica. L’ultima follia di Elio,
adesso, è un libro sul baseball: «Uno sport che
non si fila nessuno e perciò una di quelle cose
che piacciono a me, improbabili, con punte sur-
reali». S’intitola Lo chiamavano Maesutori, è
edito da Baldini+Castoldi, è uscito il 2 dicembre
e racconta la storia del suo coautore Alessandro
Maestri, unico italiano ad aver giocato nel cam-
pionato giapponese: «Fu preso in America o lo
mandarono via senza che giocasse una sola par-
tita in Premier League» racconta Elio, «ma poi
ha giocato in Australia, in Corea e nella nostra
Nazionale. La sua è la storia di una sconfitta che
si trasforma in una vittoria».
Come arrivano per lei guantoni e mazza?
«A metà anni 70, abitavo alla periferia di Mila-
no, ero ragazzo, stavo fuori casa tutto il giorno a
giocare a pallone. Poi, un giorno, sono sceso e
stavano facendo baseball. Fu una fase e finì pre-
sto. Quindi, nel 1988, Faso, il bassista delle Storie
Tese, che odiava il calcio, propose di scegliere
uno sport da fare con tutti gli amici. Abbiamo
iniziato al Parco Lambro quando era pieno di
tossicodipendenti. Coi guantoni da sci invece
del guanto vero, coi bastoni al posto delle maz-
ze. Poi, sono arrivati gli attrezzi giusti e ci siamo
detti “andiamo in un campo”, ma per farlo dove-
vamo iscriverci al campionato e siamo stati ob-
bligati a fare il campionato. Abbiamo perso il
primo incontro 44 a 2. Abbiamo trovato un alle-
natore e, insomma, è nata la Ares, arrivata pure
in A2, di cui sono ancora vicepresidente».
In cosa il baseball è una metafora della vita?
«Difficilmente vedi rivalità in campo: le risse
non sono mai vere risse. È rimasto lo spirito di
uno sport nato sui prati dei barbecue americani,
come intrattenimento fra una salsiccia e l’altra.
ITALIANI
Gli allenatori fanno le interviste a bordo campo
mentre si gioca. È uno sport che mi somiglia
perché non si prende mai sul serio».
Lei è lanciatore, battitore, o ricevitore?
«Sono una schiappa, quindi: esterno, dove
stanno i meno capaci. In una band, sarei quello
che suona l’accompagnamento e non si vede,
però si sente ed è importante».
Non era quello il suo ruolo dentro Elio e le
Storie Tese.
«No, ma in realtà, da piccolo, sognavo di suo-
nare senza essere visto».
I travestimenti servono a non essere visto?
«Sì, anche la scelta del nome finto. All’anagra-
fe, sarei Stefano Belisari. Però, ero a un bivio: o
fare qualcosa nella vita o restare dietro le quinte.
Ho scelto la seconda con grandissimo sforzo e ci
ho preso gusto».
Primo travestimento?
«Da bambino, obbligato da mio padre a una
gara canora in crociera. Sapevo tutte le canzoni
dello Zecchino d’oro. Pure lì arrivai secondo».
Come al primo Sanremo, nel 1996, dove però
si parlò di brogli e forse era primo.
«C’era stata un’indagine sulla classifica. Ci in-
terrogarono e un investigatore mi confidò: avete
vinto voi, ma non si può dire. Dopo anni, vedo
Giorgia e mi fa: l’hanno detto anche a me».
La «Terra dei cachi» fu salutata come una ge-
niale denuncia dei mali dell’Italia.
«Noi non volevamo andarci, non c’entravamo
col festival, ma le pressioni erano tante, Pippo
Baudo, i discografici... Ci siamo detti: andiamo-
ci come in gita e facciamo una porcheria, come
piace a noi. Nella testa di noi pazzi, quella era
l’imitazione fatta male di una canzone impegna-
ta, che però tanto impegnata non può essere,
trattandosi del festival delle canzonette. Scrivia-
mo una marcetta, per noi il peggio possibile, e
un elenco pedante di luoghi comuni sull’Italia,
con giochi di parole davvero stupidi. Però la pri-
ma sera, dopo l’intro su “parcheggi abusivi... vil-
lette abusive”, quando parte “Italia sì Italia no”,
le signore in prima fila iniziano a battere il tem-
po e io penso: ahia, qualcosa è andato storto».
Lei che infanzia ha avuto?
«Mamma era casalinga, papà lavorava con gli
elettrodomestici. Io sentivo sempre i 45 giri. Per
fortuna, in casa, c’erano bei dischi, i Beatles, En-
zo Jannacci, che aveva fatto il Liceo Berchet con
mio padre, il quale mi raccontava sempre del
compagno diventato grande cantante».
Fu quell’esempio a ispirarla?
«Credo di sì, col senno di poi».
Anche Jannacci era maestro di nonsense.
«Era un genio e non ha avuto nessuno a cui
ispirarsi. Dal 15 dicembre, faccio un tour dedica-
to a lui, Ci vuole orecchio, inizio a Forlì».
L’ha mai conosciuto?
«Jannaccimivisitò in clinica
e ho girato unfilm con Siffredi
La band? Non siè mai sciolta»
Il cantante: inventai il nome «Le Storie Tese» a Ingegneria
A Sanremo Elio e le Storie Tese nel
1996 cantano «La Terra dei cachi»
Nel 1996
A Sanremo con «la Terra
dei cachi» arrivammo
secondi, ci fu un’indagine
sulla classifica. Un
investigatore mi confidò:
avete vinto voi,
ma non si può dire
Il libro sul baseball
Abbiamo iniziato
a giocare al Parco
Lambro con guantoni
da sci e bastoni al posto
delle mazze. È uno sport
che non si fila nessuno,
perciò mi piace
«Nell’ospedale dove venni operato di appen-
dicite a 12 anni. Faceva il medico lì, mi visitò, ma Chi è
dormivo».
L’incontro con la musica?
«In quarta elementare, ci chiesero chi si vo-
lesse iscrivere alla Scuola Civica, io sono saltato
in piedi: avevo proprio voglia. Mi assegnarono il
flauto, mi sono diplomato. Avrei preferito il pia-
no, ma alla fine il flauto è meno ingombrante:
quelli col contrabbasso o le tastiere mi guarda-
no sempre con invidia».
Al liceo, fonda Elio e le Storie Tese.
«Mi estromisero da una band e mi arrabbiai ● Elio, pseudo-
così tanto che mi dissi: faccio il mio gruppo». nimo di Ste-
Il nome come nasce? fano Belisari,
«Arriva dopo. Lo inventai con un compagno 60 anni,
di Ingegneria, cercando un nome orrendo». è cantautore,
Perché una laurea in Ingegneria? flautista,
«Gli ingegneri sono menti aperte, hanno fat- comico
to tutto ciò che vede attorno a noi. E io non avevo
la percezione che la musica potesse essere altro ● Ha fondato
che un modo per stare con gli amici, sfogare le nel 1980 la
mie attitudini. Mi sono licenziato da impiegato band «Elio e le
della rete interbancaria solo col secondo disco». Storie Tese»
Com’era andare in giro con le Storie Tese in
quei primi tempi? ● Vanta
«Ci inventavamo finte risse sul palco e la gen- successi come
te ci credeva subito. Una volta, a Belluno, la rissa «Cara ti amo»,
si trasformò in un riso convulso da cui non usci- «John
vamo più, piegati per terra, abbracciati uno sul- Holmes»,
l’altro, tutti che ridevano. C’era ancora Feiez: la «Il vitello dai
mia storia nella musica ha ricordi belli e brutti». piedi di balsa»
Feiez morì sul palco, il 23 dicembre 1998.
«Una persona cara che muore davanti a te è ● Ha appena
un grandissimo choc». scritto un libro
Come cambiò la sua idea della morte? sul baseball
«Non la cambiò: una delle mie fortune è che, «Lo chiamava-
dai 15 o 16 anni, ho ben presente che la morte no Maesutori»
esiste e questo è il motivo per cui ho fatto tante (Baldini+Ca-
cose che sembrano strane». stoldi) con
Che le è successo a 15 anni? Alessandro
«Credo di essere stato una delle prime vittime Maestri, co-
di attacchi di panico quando nessuno sapeva co- autore e unico
sa fossero. Pensavano che avessi mal di cuore o italiano ad aver
altri mali gravi. Mi sono detto: o muoio o vivo in giocato in
modo degno. Per fortuna, non sono morto». Giappone
Giorgia ha raccontato che vi trovò in uno stu- (in alto la
dio di registrazione nel mezzo di una sparatoria copertina)
con pistole giocattolo. Eravate sempre così?
«Non è che eravamo così: lo siamo ancora».
Non vi siete sciolti nel 2018?
«Non ci siamo sciolti, ci vediamo sempre, la
differenza è che non facciamo più live o dischi,
fino a nuovo ordine. Adesso abbiamo ripreso
Cordialmente su Radio Deejay, con Linus. Non
volevamo che il gruppo diventasse un lavoro im-
piegatizio in cui devi creare solo perché bisogna
campare. Poi, chiaro: l’arte si lega anche al gua-
dagno. Anzi, ci terrei se mi facesse ricordare
CRONACHE 27
#
Nonsense
Elio sul red
carpet del
68esimo Festival
di Sanremo, nel
2018, al quale
partecipò con
«Arrivedorci»
brano ispirato al
film di Stanlio e
Ollio «Tempo di
pic-nic».
Diplomato al
Conservatorio
in flauto
traverso, è
maestro di
nonsense. Il
padre era stato
compagno di
scuola di Enzo
Jannacci, a cui
Elio si è ispirato e
a cui dedica il
tour che inizia il
15 dicembre
(Ansa)
ELIO
che, in questo Paese, moltissimi campano di
cultura, che è anche tv, musica, cinema, comici-
tà. Ci tengo perché non ho mai digerito quel mi-
nistro che disse “di cultura non si mangia”».
Il primo album aveva un titolo impronuncia-
bile.
«Elio Samaga Hukapan Kariyana Turu. Erano
parolacce in cingalese. Avevamo un successo in-
credibile ovunque suonassimo, ma per dieci an-
ni nessuno aveva voluto farci fare un disco. An-
che quello lo rifiutarono tutti, anche insultan-
doci, tranne la Cbs».
C’era dentro anche una canzone sul pornoat-
tore John Holmes.
«L’appassionato di porno è Rocco Tanica. Sul
tema, è un’enciclopedia. Attraverso di lui, per un
po’, ci siamo tutti appassionati alle trame hard».
La trama non è l’elemento forte del porno.
«Infatti, ma avendo sempre obiettivi futili vo-
levamo trattare il genere come se fosse cinema
serio. Forti del successo della Terra dei Cachi,
invece di monetizzare come tutti, noi cialtroni
che non avevamo un disco pronto abbiamo fatto
pure un porno con Rocco Siffredi. Ponemmo
come condizione che non ci saremmo tolti ne-
anche una calza. La scena più bella non è stata
ripresa: ce la stavamo svignando alla chetichella
da un’orgia; Rocco, che stava lavorando con
un’attrice, la solleva, l’appoggia per terra, e viene
a salutarci. Nudo. Perché è un gentiluomo».
Come vi venne in mente di fare i nomi dei po-
litici in odore di corruzione al Concertone 1991?
«Fa parte della voglia di fare cose mai osate. I
colleghi già vivevano quel palco come una pro-
mozione del disco, noi pensavamo che andasse
fatto altro. Alla prova generale, davanti al fun-
zionario che vigilava, facemmo una canzone
normale, ma in diretta, attaccammo un rap coi
nomi dei politici indagati dalle commissioni
parlamentari d’inchiesta e, guarda caso, archi-
viati. Ci oscurarono mentre i tecnici ci trascina-
vano via dal palco».
Della sua vita privata si sa poco, solo che ha
una compagna e due gemelli di 12 anni.
«Ma non ne parlo. Se no, in un attimo, si arri-
va all’autismo di mio figlio, che non possono es-
sere due righe in un’intervista. Su questo, voglio
fare qualcosa che porti effetti in un campo dove
c’è da costruire tutto».
Ha fatto «Mai dire gol», «Parla con me», «X
Factor», da gennaio sarà giudice a «Italia’s Got
Talent». Cos’è la tv per lei?
«Divertimento ed esercizio di curiosità».
Quante cure richiedono le sue celebri so-
pracciglia folte?
«Tante. Sono assicurate per un milione».
Ha mai pensato al suo epitaffio?
«Certo: cretino e fiero di esserlo».
© RIPRODUZIONE RISERVATA
 28 Lunedì 6 Dicembre 2021 Corriere della Sera

#
Corriere della Sera Lunedì 6 Dicembre 2021
● «Buone Notizie» in edicola domani
Le nuove vie (produttive)
del welfare aziendale
U na sala-pensiero perché chi la-
vora possa (anche) staccare la
spina ogni tanto, una stireria al
tuo servizio in azienda per non aver la
solita montagna da stirare a casa, e
poi un welfare che all’occorrenza ti dà
una mano per le rette scolastiche o
per la casa di riposo di un parente an-
ziano, quindi lezioni di yoga, pale-
di Alessandro D’Avenia
SEGUE DALLA PRIMA
I
n questo senso il volto è
sempre nudo: se lo na-
scondiamo o mascheria-
mo è perché ci vergognia-
mo della nostra verità. Il volto
rivela il segreto della persona,
che possiamo dire «sacro»
perché è indisponibile alla
mano dell’uomo e al suo con-
trollo.
Diciamo sacri la foresta,
l’opera d’arte, l’altare, perché
sono inviolabili. Sacra è la ter-
ra che bacio, perché ne sono
ospite e custode. Quando Ulis-
se, naufrago, incontra Nausi-
caa le dice: «Ti guardo e stupo-
re mi prende. A Delo un tem-
po, vicino all’altare di Apollo,
vidi levarsi così una giovane
palma, la terra non ne produs-
se mai una simile. Così io t’am-
miro e stupisco, e di toccare le
tue ginocchia ho paura». Toc-
care le ginocchia è il gesto di
chi supplica un uomo, ma
Ulisse teme di aver incontrato
una divinità. Quando invece si
vuole solo un pezzo del corpo,
l’altro diventa una preda e per-
de il volto. L’animale umano si
sente vivo possedendo, chi di-
ce «mio» dice «io». In am-
bienti malavitosi si dice infatti
«meglio comandare che fotte-
re»: esisto nella misura in cui
ho potere sull’altro o sul suo
corpo. Eppure nella creazione
biblica la donna esce «dal
fianco» dell’uomo non per
sottomissione ma perché gli è
pari, appunto «a fianco». Ada-
mo dice «è come me», sogget-
to non oggetto, ma anche «di-
versa da me»: «altro da me»,
non «altro per me». Se invece
la donna non è «come me» e
«altro da me», ora perché ide-
alizzata (privata artificialmen-
te di difetti o osannata solo se
soddisfa certi standard) ora
perché ridotta a cosa, smette
di essere soggetto. La nostra
cultura oscilla tra «idealizza-
zione» e «cosificazione» della
donna: nell’uno e nell’altro ca-
CRONACHE 29
#
succede in Fedabo, società con sede
nell’alta Valle Camonica bresciana —
ogni martedì gratis con il quotidiano.
Nello stesso numero la storia della li-
il primo posto in Italia, segnatevelo,
presto servito da un treno all’idroge-
no — che aiuta le imprese a ridurre
breria «Rinascita» di Ascoli, nell’ex
Palazzo dei bachi da seta, che oggi fa
rete con le biblioteche di tutta Italia e
costi e consumi energetici evitando
sprechi. Ma che è all’avanguardia an-
che nella filosofia riassunta dall’ad
ospita iniziative per bambini come
quella dei «Nati per leggere». E poi il
progetto Arteven con cui 200 teatri
Katia Abondio con il suo socio e pre- del Veneto portano in scena le mate-
stra... e come extra un nuovo albero
piantato per ogni cliente, perché
l’ambiente conta. Se nei mitici Anni
Sessanta il welfare aziendale era pra-
ticamente solo il famoso «caso Oli-
sidente Andrea Fedriga: «Se sei sere-
no sei più produttivo e motivato. Per
noi la squadra affiatata è importante
da sempre». Perché le idee migliori
nascono da dipendenti appagati.
rie scolastiche per migliaia di studen-
ti (finora 8 mila). Inchiesta della setti-
mana sullo stato del nostro Paese ri-
spetto ai 17 obiettivi dell’Agenda Onu
da raggiungere entro il 2030, con un
vetti», caposcuola di tutti, oggi il se- È la storia (ed è più in generale il te- report ASviS che ammonisce: «Serve
me sta cominciando ad attecchire ma) della copertina del nuovo nume- un cambio di passo».
sempre più. E l’elenco con cui abbia- ro di Buone Notizie, il settimanale del Paolo Foschini
mo iniziato è la fotografia di quel che Prima pagina In arrivo nelle edicole Corriere in edicola domani come © RIPRODUZIONE RISERVATA
FARE A PEZZI so atteggiamenti pornografici.
LE DONNE
Perché? Porno viene da porné,
in greco, la prostituta del cui
corpo l’uomo si serve a paga-
mento: quel corpo non è eroti-
co, non rivela un segreto, ma
erogeno, serve a eccitare i ner-
vi del maschio. Non c’è porno-
grafia solo nel consumo di vi-
deo in cui la donna ha tale fun-
● ULTIMO
zione, ma ogni volta che il cor-
po della donna diventa mezzo
BANCO per altro: vendere oggetti, sen-
tirsi forti, goderne la rispon-
denza ai canoni del gusto do-
Lo scrittore Alessandro minante, sfruttarne il lavoro...
D’Avenia tiene Per l’uomo che «tocca» la don-
ogni lunedì sul Corriere na durante un servizio tv o in
la rubrica «Ultimo banco». metro, lei esiste come «pezzo
Attraverso i personaggi di donna» non come donna.
che abbiamo amato Quel «tocco» è il contrario del
o odiato a scuola, «tatto», che è protezione e cu-
l’autore risveglia ra, quel tocco è «fare a pezzi».
in noi una possibile Una frase di Cristo va alla ra-
arte di vivere dice del problema, tutto sta
il quotidiano nell’educazione dello sguardo,
con entusiasmo cioè testa e cuore: «Fu detto:
“Non commettere adulterio”.
Ma io vi dico: chiunque guarda
una donna per dominarla, ha
già commesso adulterio con
lei nel cuore» (Mt 5). La tradu-
zione «ha già commesso adul-
terio con lei» nell’originale si-
gnifica «ne ha distrutto l’inte-
grità», cioè «l’ha corrotta»:
rotta in tanti pezzi. In una cul-
tura in cui il corpo femminile
fa da Venere sacra (la sua pre-
senza divina serve a erotizzare
oggetti da vendere) o da Vene-
re profana (è lei stessa l’ogget-
to che serve a eccitare), ci si
ILLUSTRAZIONE DI ALBERTO RUGGIERI
abitua a «fare a pezzi» la don-
na con la mente e con il cuore,
prima che con le mani. C’è
quindi da lavorare, a casa e a
scuola, sull’educazione dello
sguardo maschile «all’integri-
tà». Se un uomo «fa a pezzi»
❞
una donna è perché non ne sa
riconoscere l’integrità e il se-
greto, ne vede solo pezzi o fun-
zioni: si è abituato sin da pic-
La nostra cultura oscilla tra colo, nei modi in cui la cultura
e chi deve educare trattano le
«idealizzazione» e «cosificazione» donne, a vedere la donna «al
di sotto» e non «a fianco»; ha
della donna: nell’uno e nell’altro imparato a dire «è mia» e non
«è come me».
caso atteggiamenti pornografici © RIPRODUZIONE RISERVATA
 30 Lunedì 6 Dicembre 2021 Corriere della Sera

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Corriere della Sera Lunedì 6 Dicembre 2021
I Viaggi
del Corriere
Dal 24 al 27 febbraio
S
tavolta non proponia-
mo «solo» un viaggio a
Roma, che è sempre e
comunque una irripeti-
bile esperienza, ma una trilo-
gia. Il nostro 2022 romano
parte con un vero e proprio
progetto culturale: tre tappe
della Roma dei Papi.
Ben scandite nei secoli e
Claudio sempre all’insegna del Papa-
Strinati to, che dopo l’Impero Roma-
storico dell’arte no ha caratterizzato l’intera
e conoscitore storia culturale, sociale e poli-
delle vicende tica della grande Capitale. Ed
dei Papi, sarà eccoci dunque al progetto:
ospite del Roma e i Papi nel Medioevo
viaggio a Roma (24-27 febbraio), Roma e i Pa-
con un incontro pi nel Rinascimento (28 apri-
sull’arte le-1 maggio), Roma e i Papi
nella Modernità (in date an-
cora da stabilire tra fine mag-
gio e giugno) In questo modo
potremo mostrare ai nostri
lettori-viaggiatori tutta la sto-
ria di Roma approfondendo i
diversi capitoli e scoprendo
molte pagine inedite. Per
esempio, nella Roma e i Papi
della Modernità certamente
IN VIAGGIO CON LE FIRME
Dal 24 al 27 febbraio
C
on i Borbone di Napoli,
Prenota in questi ultimi anni si
sono alimentate due
visioni molto diverse,
c’è chi pensa che avrebbero
avuto tutto il diritto di conti-
nuare a regnare e chi invece li
presenta come una delle case
reali che meno hanno saputo
● Per avere più fare nell’arte di governo. È
informazioni e inutile tentare di convincere
per prenotarsi gli uni e gli altri ad avvicinare
in questi e negli le loro posizioni, ma una cosa
altri Viaggi del è possibile: andare a vedere
Corriere, potete che cosa questa famiglia, di-
passare il scendente dai Borbone di
telefonino sul Spagna, ha realizzato nel peri-
QR Code qui odo che va dal 1734, anno di
sopra: andrete insediamento di Carlo, al 1861,
sul sito www. anno del Plebiscito che si
corriere.it/in concluse, dopo la spedizione
viaggioconcor dei Mille, con l’unificazione
riere. La email all’Italia dei Savoia.
è inviaggiocon Non sarà un viaggio soltan-
corriere@rcs.it to attraverso gli edifici, ma
dentro quel tempo. Il Teatro
● O potete San Carlo, costruito nel 1737
telefonare al proprio per volontà di Carlo.
numero 02- Primo teatro lirico d’Europa. E
30329403 poi la scoperta del Lapis Mu-
La bacheca delle idee
Cavallino-Treporti, tutti i colori della laguna tra Venezia e Jesolo
Inauguriamo oggi uno spazio periodico,
nel quale proporremo idee, suggerimenti,
piccoli «lampi» di viaggio per un fine
settimana da organizzare all’ultimo
minuto, oppure un consiglio al volo per
chi è in cerca di luoghi poco conosciuti ma
allettanti. Cavallino-Treporti, per esempio.
Non tutti conoscono questa una lunga e
Nella Roma dei Papi
Prima tappa di una serie
tra arte, storia e cronaca
visiteremo la straordinaria
collezione di arte contempo-
ranea dei Musei Vaticani, vo-
luta da papa Paolo VI nel 1973
proprio per rinnovare il dialo-
go con gli artisti del nostro
tempo. Sono esposte opere
per esempio di Bacon, Cha-
gall, De Chirico, Fontana, Bur-
La Napoli dei Borbone
Splendori (e intrighi)
di una dinastia moderna
seum, che nel giugno scorso
ha inaugurato un ascensore
che consente di scendere fino
all’acquedotto romano, ad
una cisterna di 35 metri, il
percorso sotterraneo della Ba-
silica della Pietrasanta. Ac-
canto, la Cappella del Pontano
che in questi mesi ospita,fino
fertile penisola tra Venezia e Jesolo,
un ambiente con spiaggia dorata, dune,
pineta e paesaggio lagunare. Tra i siti
Patrimonio Unesco (sotto la bandiera
«Venezia e la sua Laguna»), Cavallino-
Treporti non è solo natura. C’è per
esempio l’antico sistema costiero di
fortificazioni: una di queste costruzioni
di Paolo Conti
ri, Matisse.
Ma procediamo con ordi-
ne, partendo dalla Roma e i
Papi nel Medioevo. Proprio il
24 febbraio mattina un gran-
de nome della storia e della
critica dell’Arte moderna ci
aiuterà a comprendere il ruo-
lo-chiave del Papato nella sto-
di Nicola Saldutti
al 9 gennaio, la mostra Monne
e Madonne dalla collezione
della Fondazione De Chiara
De Maio. Prima dell’interven-
to dell’Associazione guidata
da Raffaele Iovine, la chiesa
era stata trasformata in un’of-
ficina, un luogo recuperato al-
la bellezza. E poi il salto nei
ria artistica di Roma: all’arri-
vo, verso le 15, sarà nostro
ospite all’Hotel Michelangelo
il professor Claudio Strinati,
nome noto a chiunque sia ap-
passionato del nostro patri-
monio culturale. La sua cono-
scenza di quello scrigno di te-
sori che è Roma ci permetterà
misteri e nel genio del Princi-
pe di Sansevero con il pan-
neggio del Cristo Velato e
un’immersione nell’eta del
Settecento. Lo scrigno del
Museo di Capodimonte, con il
suo Caravaggio e la storia del-
l’arte del mondo racchiusa in
quella che era la casina di cac-
CRONACHE 31
#
belliche, Batteria Pisani, è stata di recente
ristrutturata e, oltre ad essere un ampio
spazio per eventi all’aperto di fronte
al mare, ospita il Museo della Grande
Guerra. Ci sono inoltre i borghi antichi
come quello di Lio Piccolo, i piatti tipici
(come le castraure, carciofi speciali)
e, naturalmente, i tramonti senza fine.
di individuare mille chiavi di
lettura. Poi, nel pomeriggio,
trasferimento al Foro roma-
no: lì capiremo come i Papi si
presentassero come detentori
di un potere in continuità con
l’antica Roma: santi Cosma e
Damiano, la prima Basilica
costruita nel foro romano, e la
splendida casa dei Cavalieri di
Rodi al foro di Augusto. Il 25
mattinata ad Anagni, la città
del celeberrimo oltraggio su-
bito da Bonifacio VIII, con la
visita della Cattedrale e del
Palazzo. Nel pomeriggio di
nuovo a Roma, con la visita a
san Giovanni in Laterano e al-
la basilica di san Clemente.
Sabato 26 giornata dedicata
in buona parte a san Gregorio
Magni: quindi visita al mona-
stero di san Gregorio al Celio
e ai tre oratori di santa Silvia,
santa Barbara e sant’Andrea.
Poi san Saba all’Aventino, che
sorge sui resti della casa di
Gregorio Magno, con i suoi
meravigliosi affreschi medio-
evali. Domenica 27 visita
esclusiva alla Cappella Nicco-
lina (il nome viene da papa
Niccolò V, che regnò ) del Pa-
lazzo Apostolico Vaticano, a
Luci Roma due passi dalle Logge di Raf-
al tramonto faello, con le meravigliose
con vista sulla opere del Beato Angelico
cupola di Fin qui il primo viaggio,
San Pietro. Qui presto vi informeremo sui
presentiamo programmi definitivi degli al-
la prima tappa tri due. Buon viaggio a Roma,
di una trilogia con tre tappe per voi.
sul Papato © RIPRODUZIONE RISERVATA
cia dei Borbone.
Sarà una viaggio attraverso
la Reggia di Caserta, i suoi
giardini e la meraviglia delle
soluzioni trovate da Luigi Van-
vitelli; la Reggia di Carditello,
recuperata da qualche anno
grazie all’impegno delle isti-
tuzioni e della sua Fondazio-
ne, dove sono tornati i cavalli
Persano, quello che fu il sim-
bolo di Francesco Baracca e
ora quello della Ferrari.
E poi Reggia di Portici. L’ar-
te di Vanvitelli e i pezzi di ri-
forma voluti dal grand com-
mis toscano, Bernardo Tanuc-
ci. Un continuo oscillare, nel
secolo dei Lumi, il Settecento,
tra futuro e restaurazione. È a
Napoli che la cultura dell’eco-
nomia civile si sviluppa e si
rafforza, stringendo grandi
legami culturali con la Milano
di Cesare Beccaria. San Leu-
cio, primo tentativo di una
nuova economia industriale
Ecco, il viaggio potrà essere
l’occasione per attraversare le
contraddizioni e le cose che i
Borbone hanno realizzato du-
rante il loro Regno. Ci sarà la
scoperta di un tunnel Borbo-
nico di 780 metri che invece
Colori La vista di attraversare le profondità
sul Vesuvio che della città di Napoli, consente
domina la zona di uscire alla luce del Golfo: la
di Napoli. In grotta di Seiano. Un salto in-
questo viaggio dietro di centinaia di anni, a
protagonisti picco sul mare. Ecco, la città
saranno gli della meraviglia e delle con-
esponenti traddizioni. Perciò moderna.
dei Borbone © RIPRODUZIONE RISERVATA
 32 Lunedì 6 Dicembre 2021 Corriere della Sera

●
#

30 anni fa la legge Ingorghi burocratici e mercanteggiamenti

politici causano continui commissariamenti e carenza di direttori

POCHIFONDI,RITARDI,INSTABILITÀ
ANALISI
& COMMENTI SUIPARCHISIPUÒFAREDIPIÙ
di Gian Antonio Stella

● Il corsivo del giorno

L
SEGUE DALLA PRIMA cina d’anni fa, sembrava destinata del Parco del Gennargentu, anco- tutelare entro il 2030 il 30% delle
a restare, col suo intreccio di ra oggi impantanato in un «per- proprie acque territoriali. Per ora,
a stessa visione di Be- spiagge e di scogli, le sue pinete e i verso senso dell’autonomia», per spiega il Wwf, siamo al 4.53%
nedetto Croce che suoi “tomboli”, il cimelio e la testi- dirla con gli ambientalisti del «che si abbassa all’ 1,67% se si con-
proprio cento anni fa monianza della Maremma dei Grig, il Gruppo di intervento giuri- siderano le aree che siano effetti-
di Danilo Taino illustrò il suo dise- macchiaioli, ormai tutt’intorno dico assai critico su come «infini- vamente ed efficacemente gesti-
gno di legge «per la scomparsa. E in qualunque Paese te compagini governative che si te». Per non dire dell’instabilità
tutela delle bellezze civile a questa funzione di parco sono succedute negli ultimi tren- dovuta agli ingorghi burocratici e
PARIGI-LONDRA, naturali» associando nazionale sarebbe stata adibita. t’anni hanno tenuto in considera- ai mercanteggiamenti partitici («I
QUEL VELENO «lo spettacolo di ac-
que precipitanti nell’abisso, di ci-
Invece da Milano calarono i “valo-
rizzatori”...» Risultato: «Una fun-
zione i cosiddetti gioielli del Pae-
se».
parchi ormai preda della politica»
è il titolo d’un capitolo dell’ultimo
FA MALE A TUTTI me nevose, di foreste secolari e di gaia di casette e casoni». I numeri, oggi, sono questi: report Wwf) che hanno causato

L
orizzonti infiniti» alla «stessa sor- Trent’anni dopo quella legge di ventitré parchi nazionali (più lo un totale di 77 anni di commissa-
a relazione tra gente da cui fluisce la gioia che ci cui fu il primo firmatario, Gianlui- Stelvio, spartito fra la Lombardia, riamenti (tre anni per ogni parco)
Londra e Parigi è al pervade alla contemplazione di un gi Ceruti ricorda tutto come un l’Alto Adige e il Trentino) finan- e la carenza di direttori: al mo-
livello più basso quadro, all’audizione di una melo- passaggio storico fondamentale ziati quest’anno con 160/170 mi- mento, su ventitré, ne mancano
probabilmente dai dia ispirata, alla lettura di un libro per la salvaguardia di tante aree lioni di euro (anno buono, di soli- nove. Una situazione complicata.
giorni di Waterloo. Il fiorito di immagini e di pensieri», del nostro Paese. «Fu un passo in to ne arrivano una settantina pari Troppo spesso trascurata.
rapporto tra Boris Johnson spiegò lo stesso Cederna, andava avanti decisivo. Decisivo. Certo, a 46 euro a ettaro!), 134 parchi isti- Certo, che di questi tempi i ri-
ed Emmanuel Macron è in qualche modo integrata. Non si tutti noi sognavamo che portasse tuiti dalle Regioni in costanti diffi- tardi accumulati sull’energia deb-
passato in poco tempo trattava solo di una «carezza del a risultati ancora migliori. Penso coltà finanziarie (tra cui vari «par- bano avere una priorità rispetto ad
dalla bonomia all’acidità e suolo agli occhi» (e già sarebbe alle perenni difficoltà sulle risorse chi di carta» che non sono assolu- altri temi è difficile da contestare.
ora è approdato allo bastato) ma ancora di più: della finanziarie. Alla mancata realizza- tamente in grado di controllare e Ma non saranno un po’ pochi, in
scontro aperto. L’ultimo «difesa della patria». Da protegge- zione di tante riserve marine. A men che meno difendere il terri- questo roteare di fantastilioni di
episodio l’ha riportato il re anche attraverso un equilibrio certe prepotenze dei partiti. Alle torio da bracconieri, piromani, miliardi in arrivo con il Pnrr, quei
settimanale satirico corretto con la natura: un inesti- resistenze che hanno impedito abusivi...) e 29 aree marine protet- 100 milioni che verrebbero riser-
francese Le Canard mabile valore ambientale, ecolo- anche qui, in Polesine, di dar vita te. vati ai parchi italiani, delegati a tu-
enchaîné, secondo il quale gico, economico, sanitario. al parco del Delta...». Destino co- Pochissime, rispetto quelle pre- telare un milione e mezzo di ettari
il presidente francese Passarono quarant’anni, da mune ad altre realtà, come quella viste dall’Ue: ogni Stato dovrebbe del nostro territorio più prezioso,
avrebbe, in privato, quella iniziale legge di tutela cro- che ospita (lo dice il Report Fauna
definito «un clown» il ciana alla prima proposta di istitu- Selvatica a Rischio di Legambien-
primo ministro britannico. ire i parchi nazionali nel 1962. E al- te) «uno dei patrimoni più ricchi
Poche settimane prima, tri ventinove perché il Parlamento, di biodiversità con circa la metà
quando Parigi protestava ancora sotto choc per l’incidente delle specie vegetali e circa un ter-
per l’accordo di Regno nucleare a Chernobyl (ricordate i zo di tutte le specie animali attual-
Unito e Stati Uniti con dibattiti sulla tragedia ucraina e il mente presenti in Europa»?
l’Australia (Aukus) che ha basilico forse radioattivo in Ligu- Ha ragione Fulco Pratesi, fonda-
danneggiato la vendita di ria?) varasse finalmente, anche tore del Wwf Italia e tra i patriar-
sottomarini francesi, grazie all’irruzione di parlamenta- chi dell’ambientalismo italiano, a
Johnson aveva cercato di ri verdi, la legge quadro di salva- rivendicare come la situazione sia
ridicolizzare la reazione, in guardia per una decina di nuovi «molto ma molto migliorata ri-
Franglais: «Prenez un parchi che si aggiungevano ai più spetto a quando il territorio italia-
grippeand donne moi un antichi, quelli del Gran Paradiso e no protetto era solo lo 0,6%». A
break», state calmi, fatemi d’Abruzzo, creati così, senza un di- maggior ragione, però, in questi
ILLUSTRAZIONE DI DORIANO SOLINAS

un piacere. Lo scontro
produce veleno tra i due
Paesi e impoverisce l’intera
Europa. La ragione lontana
è la Brexit, ma i punti di
conflitto sono così tanti che
l’uscita della Gran
Bretagna dalla Ue appare
una ragione sbiadita. Il
Su Corriere.it segno preciso, men che meno tempi di deroghe a pioggia per ag-
Puoi strategico e di lunga gittata. girare quei vincoli che solo in par-
condividere sui Troppo tardi, per tante parti te sono riusciti a contenere i danni
social network le preziose del nostro territorio. Lo in un Paese come il nostro, sareb-
analisi dei nostri dicono i rimpianti di Indro Mon- be un peccato non custodire gelo-
editorialisti e tanelli nel 1966 su Punta Ala: «Chi samente e rilanciare quei parchi
commentatori: se la ricorda prima del diluvio (di che trent’anni fa riuscimmo, a fa-
le trovi su cemento)? Non si parla dei tempi tica, a fare nascere.
www.corriere.it in cui Berta filava. Fino a una die- © RIPRODUZIONE RISERVATA

conflitto è sulla pesca, sul

confine tra Irlanda e
Irlanda del Nord, sulle L’EMERGENZA CHE NON C’È
alleanze nel Pacifico, sulle
forniture di elettricità
attraverso la Manica, sulle
regole doganali. E sui
profughi: nemmeno il fatto
PERCHÉ DICO NO ALLA CANNABIS LEGALE
che 27 di loro siano di Pino Arlacchi tri indicatori connessi al traffico, al le droghe. E di fermo rifiuto della le- l’ex Paese guida dell’Occidente. Negli
annegati mentre cercavano trattamento, alla pericolosità e ai galizzazione dello spaccio — cioè la Stati Uniti vige una legalizzazione

di passare da Calais a
Dover ha abbassato i toni
della polemica, anzi. Regno
Unito e Francia sono due
tra le democrazie più
ammirate, due fari di
libertà, due patrie dei
diritti civili che hanno
illuminato l’Occidente.
Entrambe, tra l’altro, sono
membri permanenti del
Consiglio di Sicurezza
dell’Onu. E c’è di più della
storia e della politica tra
Londra e Parigi: c’è un
legame di vita. Si consuma
più champagne nel Regno
Unito che in ogni Paese del
mondo, Francia esclusa. A
Londra vivono circa 300
mila francesi. I britannici
svernano in Provenza.
Migliaia di studenti
francesi popolano le
università britanniche.
Non può, nel XXI secolo,
una relazione così
importante scendere a
livelli così bassi. È un male
per il mondo.
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C
aro direttore, la proposta dei
ministri Orlando e Dadone
sulla legalizzazione della
cannabis lascia sconcertati.
Per la debolezza delle sue
motivazioni e per la superficialità del
suo impianto. Non esiste al momen-
to, né in Italia né in Europa, alcuna
emergenza collegata alla questione
delle droghe. Il Paese sta mostrando
il meglio di sé stesso nel fronteggiare
con successo l’emergenza Covid e
non ha bisogno di allarmarsi su pro-
blemi ardui, ma con i quali si sta mi-
surando con successo da diversi de-
cenni. È dagli anni 80, infatti, che la
società civile italiana affronta la du-
plice sfida della criminalità mafiosa e
delle droghe con risultati di assoluto
rilievo, superiori a quelli di ogni altro
Paese occidentale, e che sono il back-
ground dell’attuale momento anti-
Covid.
Basta una rapida scorsa ai dati uffi-
ciali, parte dei quali pubblicati dallo
stesso ministero della Dadone ed evi-
dentemente a lei sconosciuti, che
mostrano una riduzione dei morti
per overdose dell’80% dalla metà de-
gli anni 90 al 2020, da 1.600 a 308, e
un dimezzamento di quasi tutti gli al-
prezzi degli stupefacenti, soprattutto
di quelli più dannosi.
In parallelo, si è verificata una ridu-
zione semplicemente spettacolare
della criminalità violenta, con l’azze-
ramento dei delitti di mafia e con una
cifra di omicidi che quest’anno scen-
derà sotto le trecento vittime, da qua-
si 2.000 all’inizio degli anni 90. Il tas-
so più basso del mondo occidentale,
inferiore perfino a quello del Giappo-
ne, che è il grande Paese più pacifico
del pianeta. Se a ciò aggiungiamo
l’assenza completa di attentati terro-
ristici e la sconfitta della mafia assas-
sina dei Corleonesi senza che alcuna
nuova formazione ne abbia preso il
posto, possiamo ben chiederci quale
bisogno abbiamo di inventarci emer-
genze che non esistono.
Non sono mai stato contrario, pri-
ma e dopo essere stato direttore ese-
cutivo del programma antidroga del-
l’Onu, a interventi anche audaci di ri-
duzione della domanda di stupefa-
centi. Credo che alcune misure, come
quelle sulla riduzione del danno, o
come la distribuzione controllata del-
l’eroina e della cannabis, possano ri-
vestire una qualche utilità. Ma solo se
inquadrate dentro un messaggio for-
te e chiaro di opposizione all’uso del-
vendita tra privati — di qualsiasi tipo
di sostanza stupefacente.
Entrambi questi elementi sono as-
senti nella proposta Orlando-Dado-
ne, che rischia di essere, perciò, un
esercizio di irresponsabilità e di de-
magogia. Essa non viene avanzata co-
me parte di una cultura e di una poli-
tica antidroga ma come una rottura
con le politiche cosiddette«proibi-
zioniste» del passato. Ai proponenti
non pare interessare la riduzione di
un consumo micidiale per la salute e
l’integrità psico-fisica dei loro concit-
tadini, quanto dare spazio a un diritto
negato. Quello di drogarsi in santa
pace. Come quello di non vaccinarsi e
simili.
Il richiamo, poi, a possibili misure
di legalizzazione del governo tedesco
e a simili esperimenti, ignora il caso
più clamoroso di legalizzazione.
Quello che opera da un decennio nel-
I numeri
In base ai dati ufficiali, in Italia
non esiste al momento
alcun allarme collegato
alla questione delle droghe
completa della vendita delle droghe
più pesanti, quelle che derivano dal-
l’oppio, mascherate da farmaci anti-
dolorifici. Big Pharma ha inondato la
popolazione americana di prodotti
anche 40 volte più potenti dell’eroina
ammanniti da medici e cliniche del
dolore compiacenti e corrotte. Au-
tentiche bombe di assuefazione co-
me il fentalyl, l’ossicodone e simili
che da noi vengono dati solo ai mala-
ti terminali, e che negli Usa hanno
provocato una catastrofe di dimen-
sioni bibliche, superiore a quella del
Covid, e di cui tutti si vergognano di
parlare.
Le droghe legali hanno generato
negli Stati Uniti una platea di 10 mi-
lioni di consumatori, e un numero di
morti per overdose che ha raggiunto
il mese scorso la cifra di 100 mila al-
l’anno (in Europa 7 mila). La libertà
di drogarsi è così diventata la prima
causa di morte (pre-Covid) dei citta-
dini degli Usa di età inferiore ai 50
anni.
In questo caso, le mafie e la crimi-
nalità non c’entrano niente. E occor-
reranno decenni perché l’epidemia
da oppiacei legali finisca col regredi-
re come tutte le epidemie.
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Corriere della Sera Lunedì 6 Dicembre 2021 33
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Risponde Luciano Fontana ● Delitti & castighi

NOACALCOLIDIBOTTEGA
SULLASCELTADELPRESIDENTE di Giusi Fasano

LETTERE Senza il coraggio

AL CORRIERE
dell’ultimo passo
SERVIZIO ELETTRICO
«Il rimborso della fattura
sarà fatto all’erede»
Le lettere firmate
con nome, cognome
e città e le foto vanno
Caro direttore
i senatori del Pd Parrini,
Zanda e Bressa hanno
depositato una proposta di
istituzionalizzazione
dell’ipocrisia?
Pietro Volpi
anni sono un periodo molto
lungo della vita politica di un
Paese. Ma farlo con il secondo
fine di convincere Mattarella a
L’ ultimo passo. Dopo tanta strada e
fatica manca soltanto un pezzetto
piccolissimo del percorso. Ma è
tutto fermo di nuovo, incredibilmente. Una

N
Con riferimento alla lettera «A inviate a legge costituzionale, di cui Caro signor Volpi, restare è solo un escamotage. Il casella avanti, due indietro, tre turni di
papà deceduto un rimborso «Lo dico al Corriere» nessuno sentiva l’esigenza, on c’è alcun dubbio: si capo dello Stato ha infatti fatto stop... un drammatico gioco dell’oca che
per una fattura di 9 anni fa», Corriere della Sera che vieta la rieleggibilità del può dire che siamo al sapere subito cosa ne pensava. ha come punto di partenza tre domande.
(Corriere, 30 novembre), via Solferino, 28 presidente della Repubblica. trionfo dell’ipocrisia. Tutti questi movimenti mi Esiste in Italia una legge che rende
Servizio Elettrico Nazionale, 20121 Milano Sembra tuttavia che il vero Nella politica italiana sembrano soltanto tentativi a possibile il suicidio medicalmente assistito
dispiaciuta per quanto Fax: 02-62827579 obiettivo non sia di impedire vince sempre la tattica, la vi- vuoto per non affrontare la a certe condizioni? La risposta è sì. È stato
accaduto, con il solo fine di in futuro che un presidente sione di corto respiro, l’inte- questione vera. I partiti che verificato che la situazione psicofisica di
restituire al cliente quanto possa essere rieletto come resse immediato da far preva- compongono questa larghissi- Mario (tetraplegico da 11 anni) rientri in
dovuto, informa Gianmauro lettere@corriere.it successe con Napolitano. lere per mettere nell’angolo ma maggioranza dovrebbero, quelle condizioni? La risposta è ancora una
Mezzetti che potrà ovviamente letterealdocazzullo L’obiettivo sarebbe invece l’avversario di turno. Pensi a coinvolgendo anche l’opposi- volta sì. Il Comitato etico ha dato il suo
incassare la somma oggetto
del rimborso in qualità di @corriere.it quello di convincere come vengano sfornate co- zione, sedersi intorno a un ta- assenso per procedere? La risposta è
erede. Il personale di Sen sta Mattarella, che ha più volte stantemente leggi elettorali. Ci volo e stabilire che insieme sempre sì. Ora, quindi, per arrivare alla
tentando di contattarlo per ripetuto di non voler essere sono sempre dietro calcoli di cercheranno un nome per il casella del traguardo servirebbe
chiarire le modalità corrette Aldo Cazzullo - «Lo rieletto, ad accettare, se la bottega su come si potrebbe Quirinale con caratteristiche quell’ultimo passo, e cioè pronunciarsi sul
per richiedere la voltura dico al Corriere» situazione politica lo vincere più agevolmente o per- chiare: una personalità che tipo di farmaco letale che sarà utilizzato e
dell’importo. «Lo dico al Corriere» richiedesse sulla base degli lomeno impedire a qualcun al- rappresenti l’unità del Paese, sulle modalità dell’autosomministrazione.
Servizio Elettrico Nazionale interessi del Pd, un secondo tro di farlo. abbia autorevolezza e prestigio Dovrebbe farlo l’Azienda sanitaria a cui
mandato presidenziale. Si In linea di principio stabilire sul piano internazionale, dia Mario fa riferimento, la Asur Marche, e
PROTEZIONI Da ora c’è anche la chiede di modificare la la norma della non rieleggibi- fiducia a ognuno di noi. Ogni questo non l’ha deciso lui ma l’ha ordinato
pagina Instagram Costituzione per evitare la lità del presidente dopo sette altra strada porta allo scontro, il tribunale di Ancona il 9 giugno scorso.
«Mascherine @cazzulloaldo rielezione di un presidente anni può essere giusto. Sette alla lotta di fazioni che coinvol- Ma la Asur è ferma. Nessuna mossa.
e distanziamento della Repubblica proprio per gerebbe la massima istituzio- L’ordine del tribunale è ignorato, gli
sono indispensabili» riuscire a ottenere il consenso Le lettere a Luciano Fontana ne del Paese in un momento apparati statali fanno sapere che osservano
Sono prenotato per la terza di Mattarella a essere vanno inviate a questo indirizzo molto delicato. È questo che («monitoriamo») ma non intervengono. E
dose e sono sempre stato rieletto. Se così stessero le di posta elettronica: vogliono i partiti? Spero pro- nessuno che provi a mettersi nei panni di
favorevole ai vaccini anche cose, sarebbe sbagliato scrivialdirettore@corriere.it prio di no. lui, del povero Mario, immobile e sempre
come docente di storia in parlare di © RIPRODUZIONE RISERVATA più sofferente a contare le ore, più lente
pensione. Ho potuto infatti che mai dal 27 agosto 2020. Quel giorno
così conoscere catastrofi decise di non andare in Svizzera a morire
causate per secoli dalle
infezioni sino alle prime
La foto (come stava per fare) ma di far valere a casa
sua il diritto al suicidio assistito deciso
vaccinazioni per il vaiolo e la del giorno dalla Corte costituzionale nel 2019 (a certe
poliomielite. E non polemizzo condizioni, appunto). Ci è riuscito: lui è il
con i no vax. Indubbiamente
gli attuali vaccini ci evitano
Tutti in piedi primo italiano al quale è stato riconosciuto
con alta probabilità gravi
conseguenze, ma è possibile
sulla Senna — ed è una decisione storica — l’accesso
alla dolce morte. Peccato che tutto questo,
al momento, non valga nulla. Se l’Asur non

P
che ci siano, sia pure scarse,
possibilità di essere contagiati iù di 1.000 appassionati si esprime sul farmaco è tutto inutile. Zero.
e di contagiare. Non dobbiamo di Paddle riuniti sulla L’Associazione Coscioni, a cui Mario si è
commettere l’errore di dire Senna a Parigi, tra la legato, ha mandato l’altro giorno
«vaccinatevi e tornerete alla Bibliotheque Nationale di l’ennesima diffida all’Azienda sanitaria
vita normale». Francia e il quai de Javel perché si pronunci «in tempi brevissimi».
Distanziamento e misure Bas, per una gara in uno Esito? Il nulla. «State calpestando un mio
igieniche devono rimanere. scenario eccezionale. diritto, mi state torturando» dice la lettera
Francesco Salmazo, Padova Alcuni indossano costumi di Mario che il Corriere ha pubblicato due
stravaganti nell’undicesima giorni fa. «Ora basta, chi deve si prenda le
LA MIA NIPOTINA edizione della gara sue responsabilità». Silenzio. Non una
«I versi che Carolina organizzata da Nautic parola per spiegare, concedere, dissentire.
Festival SA nell’ambito del Niente. Chi sta tirando il freno? È una
mi ha dedicato» Nautic di Parigi ieri, 5 questione di politica? Di religione? Mario,
Sono la nonna di Carolina di dicembre 2021. Lo scatto è che non ha né tempo né voglia di farsi altre
12 anni, una nipotina speciale del fotoreporter Sameer Al- domande, indica la via a chi deve decidere
e sono orgogliosa di poter Doumy (Afp). quest’ultimo passo: «Venite a casa mia,
leggere sul Corriere la poesia Marco Gillo statemi accanto una settimana, e capirete».
che io le ho ispirato: «La mia © RIPRODUZIONE RISERVATA © RIPRODUZIONE RISERVATA
nonna è la più buffa del
mondo / Quando guida manda
tutti a quel paese ma in modo
cortese / Fa un po’ di caos
quando usa il telefonino ma
cucina molto bene / Vizia i
INTERVENTI E REPLICHE l’inquinamento. Non abbiamo mai parlato «di gratuità»,
ma che sull’acqua non si devono fare profitti. Abbiamo
internazionali che aspettano di intervenire sull’acqua
nel nostro Paese», aspettano solo che il Ddl sulla
nipoti e ne esalta le doti». detto, e lo afferma l’Onu, che a ogni persona vanno concorrenza rimuova gli ultimi ostacoli pubblici. Le 4
Adelisa Garutti, Milano La questione dell’acqua garantiti almeno 50 litri al giorno e che le tariffe devono Multiutility italiane ricordo che sono private, quotate in
Ringrazio per l’editoriale (Corriere, 29 novembre) che ha essere progressive ai consumi. Incivile è che un abitante Borsa e con le multinazionali francesi Suez e Veolia
riportato l’attenzione, monopolizzata dal clima, di Las Vegas disponga di 1.400 litri al giorno e che un gestiscono l’acqua della Capitale e di tante grandi città,
NATALITÀ sull’acqua, la sua crisi globale e aggiungo io, sui 4 abitante del Mali disponga di soli 15 litri. Sostengo che il in Sicilia e in Calabria e non brillano per efficienza. Parigi
«E se nascessero miliardi di persone escluse dall’accesso a quella buona. «nostro tempo sta per scadere» e chiama straordinari torna pubblica. Milano e la Puglia sono in house e
di nuovo tanti italiani?» L’acqua non è stata in agenda di G8 e G20, e nemmeno interventi pubblici per l’acqua, che a tanti manca l’editoriale stesso riconosce che sono tra le più efficienti.
Anche il presidente dell’Istat è della Cop26 è stata una priorità. Non esiste un’agenzia persino per lavarsi le mani, come i vaccini e salute. Sono Le gestioni in economia sono solo a Napoli e nei piccoli
preoccupato perché la dell’Onu sull’acqua. Dico solo che i referendari non sono, convinto che tutto ciò a cui assistiamo non sia per un Comuni montani dove ci sono «appetitose» sorgenti.
popolazione italiana ha come lascia intendere l’editoriale, divulgatori di «... false eccesso di pubblico, ma di interesse privato. Ideologico? L’acqua è vita, la cerchiamo nell’universo, in altri
cominciato a diminuire. Ma se verità su cui riposa la nostra coscienza civica». Non Ma lo dice anche il Papa. Sono convinto che su questi pianeti... È il tutto e viene prima di tutto. Con la salute va
ricominciasse ad aumentare sosteniamo che l’acqua «è abbondante e inesauribile», argomenti il referendum abbia fatto una campagna di oltre il concetto di servizio. Mercificarla è come indicare
che ne sarebbe di tanti al contrario, mi scontro ancora con quanti sostengono massa di «educazione civica». L’editoriale ignora che con un dito: tu vivi... tu muori.
problemi che ci minacciano? che l’acqua è una risorsa rinnovabile. Non lo è se nel 2020 qualcuno ha pensato di quotare in Borsa Emilio Molinari
Micael Zeller continuano ad aumentare i consumi, la popolazione e l’acqua e che tragedia prefiguri. I «17 fondi (associazioni Costituzione Beni Comuni e Laudato Sì)

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 34 Lunedì 6 Dicembre 2021 Corriere della Sera

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Corriere della Sera Lunedì 6 Dicembre 2021 35
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Cultura
Addii Precursore dell’ambientalismo, pioniere in Francia e in Africa, anche sotto l’egida

Pierre Rabhi del neo-ruralismo, negli anni Sessanta si

era trasferito nel Sud della Francia in una
teorico fattoria da cui erano banditi pesticidi e
chimica. È morto a Lione, a 83 anni, lo
dell’agroecologia scrittore, attivista e saggista francese
Pierre Rabhi: nato nel 1938 in Algeria,
trasferitosi a Parigi e poi nella regione
dell’Ardèche, teorizzò l’«agroecologia»
biologica, creò programmi di formazione
dell’Onu, e si dedicò all’attivismo
ambientalista e sociale. Tra i libri editi in
Italia, il più noto è La sobrietà felice (Add,
2013); tra gli altri, Manifesto per la Terra e
per l’uomo (Add, 2011), Parole di Terra
(Pentagora, 2014), La parte del colibrì
(Lindau, 2014) e Fratellanza d’anima (con
Pierre Rabhi Edgar Morin, Armando, 2021). (i. bo.)
(1938-2021) © RIPRODUZIONE RISERVATA

L’incontro Lo scrittore nell’università parigina tra studenti e ammiratori confida avversioni, passioni e strategie creative

Napoleone no, Marilyn sì

Houellebecq, icona pop alla Sorbona: l’imperatore carnefice, ciò che conta è l’amore
dal nostro corrispondente
Francese Stefano Montefiori

● Michel
Houellebecq, PARIGI A poco più di un mese dal-
scrittore, poeta l’uscita dell’ottavo romanzo che
e saggista tornerà ad affrontare il tema cen-
francese nato a trale della sua opera — l’amore
La Réunion nel —, lo scorso 2 dicembre Michel
1956, ha Houellebecq è entrato in punta di
pubblicato da piedi nell’anfiteatro Richelieu
Bompiani: Le della Sorbona, onorato di pre-
particelle starsi al seminario Le livre ou la
elementari vie e di lasciarsi interrogare dal-
(1999), l’accademica Agathe Novak-Le-
Estensione del chevalier, esperta dell’Ottocento
dominio della e dell’autore delle Particelle ele-
lotta (2000), mentari, al quale nel 2018 ha de-
Piattaforma dicato il bellissimo Houellebecq,
(2001), l’art de la consolation (Stock).
Lanzarote Un incontro di oltre un’ora e
(2002), La mezza davanti a una platea di stu-
possibilità di denti e meno giovani ammirato-
un’isola (2005), ri, durante il quale lo scrittore più
divenuto un celebre di Francia ha ripercorso i
film con la 30 anni di carriera esibendo una
regia camicia di flanella gialla e marro-
dell’autore nel ne che ricordava in effetti i Nirva-
2008, La carta na e il 1991 degli esordi, ma in-
e il territorio dossando anche i più recenti
(2010) con cui panni di scrittore rockstar, che
ha vinto il osserva il suo enorme successo,
Premio pronto a scherzarci su.
Goncourt nello
stesso anno,
Sottomissione Personaggio pubblico
(2015); le
Imminente l’ottavo
raccolte
poetiche Il romanzo: «Aspetto che
senso della un libro cominci da solo. E
lotta (2000), scrivo appena sveglio»
Configurazione
dell’ultima riva
(2015), La vita Houellebecq è lo scrittore
rara. Tutte le amato in tutto il mondo e anche,
poesie (2016); i ormai, un personaggio pubblico,
saggi H. P. apparso nel suo romanzo La car-
Lovecraft. ta e il territorio del 2010, poi in
Contro il qualche film in cui recita sé stes-
mondo, contro so, fino al più recente album di
la vita (2001), Asterix con il nome di Terrinco-
La ricerca della gnitus. Houellebecq stimola l’im-
felicità (2008) e maginario, fa notare Novak-Le-
il libro scritto chevalier, e lui risponde «sono
con Bernard- come Marilyn Monroe», provo-
Henri Lévy, cando risate. Ma aggiunge: «È ve-
Nemici pubblici ro, ormai faccio parte del mondo
(2009). Presso dei personaggi pubblici. È capita-
La nave di to anche allo stilista Karl Lager-
Teseo ha feld, non so peraltro quanto fosse
pubblicato In contento, quanto la sua figura
presenza di pubblica fosse aderente a quella
Schopenhauer privata. Ma sono diventato una
(2017), specie di un punto di riferimento
Serotonina dell’immaginario di un’epoca, è
(2019) e Cahier così», è la constatazione di
(2019) Houellebecq, né compiaciuto né
falso modesto.
Il 2 dicembre è anche il giorno
in cui Napoleone si fece impera-
tore ponendosi da solo la corona
in testa nella cattedrale di Notre-
Dame, sottolinea la studiosa del
Diciannovesimo secolo, e Houel-
lebecq spiazza subito il pubblico.
In questi mesi, nel bicentena-
rio della morte di Bonaparte, la
Francia si è divisa tra chi sostene-
va la necessità di celebrare Napo-
leone e chi invece denunciava le
sue colpe. Napoleone è diventato
il simbolo di una grandeur fran-
cese da rivendicare e difendere,
contro la cosiddetta lagna pacifi-
sta del politicamente corretto e
della cancel culture. Houellebecq
in passato ha speso parole positi-
ve verso Trump o lo stesso Eric
Zemmour, che idolatra Bonapar-
te. Invece il giudizio contro Na-
poleone è feroce: «Lo detesto, ha
sempre fatto una distinzione fon-
damentale tra sé stesso e gli altri
esseri umani. Per raggiungere i
suoi fini non ha esitato a usare
centinaia di migliaia di uomini
come carne da cannone nelle
guerre che hanno devastato l’Eu-
ropa. Napoleone è probabilmen-
te il peggiore personaggio della
storia universale». Simpatia, in
compenso, per Napoleone III,
meno cupo rappresentante del-
l’epoca del vaudeville e di Offen-
bach, quando i francesi sapevano
divertirsi «ma sono molto cam-
biati, da allora».
Poi alla Sorbona comincia la ri-
evocazione degli inizi, quando
l’agronomo Houellebecq si dedi-
ca alla letteratura con il saggio
Rester vivant, la raccolta di poe-
sie La ricerca della felicità (Bom-
piani) e il celebre testo sullo scrit-
tore americano H. P. Lovecraft
(1890-1937) Contro il mondo, con-
tro la vita.
«Lovecraft era importante nel-
la cultura rock, sebbene total-
mente ignorato dalla critica lette-
raria. Me ne sono occupato an-
che per parlare alla mia genera-
zione, era un po’ come parlare
Geografo per Asterix
Terrincognitus (in originale Terinconus),
personaggio di Asterix e il Grifone di Jean-
Yves Ferri e Didier Conrad, uscito in ottobre
dei Deep Purple. Da cui l’interes-
se degli “Inrockuptibles”», la ri-
vista che pubblicò i primi articoli
di Houellebecq.
La prima intervista, ricorda
con gusto lo scrittore, fu a «Dra-
gon Magazine», una specie di
fanzine sui giochi di
ruolo, molto influen-
zata dall’universo di
Lovecraft. Niente più
interviste, ora, «per-
ché sono afflitto dal-
l’esprit de l’escalier»,
felice espressione
francese che indica
quella tendenza a
farsi venire in mente
le risposte a tono
quando si è sulle sca-
le, usciti di casa, e or-
mai è troppo tardi. Ma da Love-
craft al prossimo romanzo, che
sarà pubblicato in contempora-
nea in Francia da Flammarion e
in Italia dalla Nave di Teseo il
prossimo 7 gennaio e del quale
questa sera non si parla, Houelle-
becq non ha più smesso di scrive-
re.
Quando ha capito che sarebbe
diventato uno scrittore? «Sono
gli altri che fanno di te uno scrit-
tore. L’atto fondamentale, dopo
avere scritto qualcosa, è farlo leg-
gere a qualcun altro. La differen-
za decisiva è tra zero lettori e uno,
molto più grande di quella che
esiste tra un lettore e un milio-
ne».
È interessante poi scoprire co-
me e quando scrive, Houellebe-
cq. La mattina, appena sveglio,
«quando la differenza tra il son-
no e la veglia non è ancora così
marcata. Scrivo al computer,
ovunque mi trovi. Il luogo non è
poi così importante perché co-
munque sono dentro al mondo
del romanzo». I suoi libri seguo-
no una grande struttura che
comprende tutto, come in Ho-
noré de Balzac molto amato da
Houellebecq? «Niente affatto,
non c’è alcuna struttura nei miei
romanzi, lascio che siano i perso-
In aula
Qui sopra e in basso: Michel Houellebecq
con la studiosa Agathe Novak-Lechevalier
all’auditorium Richelieu della Sorbona
durante l’incontro del 2 dicembre. Qui
sotto: lo scrittore fotografato da Paolo
Poce (Archivio Corsera)
naggi a portare la storia dove vo-
gliono».
Se negli ultimi anni si è diffusa
un po’ la moda degli scrittori che
evocano un lavoro poco affidato
all’ispirazione ma semmai meto-
dico e rutinario, dalle 9 alle 5, an-
che per scongiurare l’ansia della
pagina bianca, Houellebecq ri-
vendica invece una forma di atte-
sa paziente aspettando lo scatto
iniziale: «Bisogna restare in uno
stato di contemplazione attenta
del reale. Aspettare che il roman-
zo cominci da solo. È vero che
può essere angosciante, la par-
tenza può anche non arrivare
mai. Ma ormai so che a un certo
punto, quando è arrivato davvero
il momento, mi metto a scrivere.
Una situazione si impone, un
personaggio e un luogo arrivano.
Come “Venerdì sera sono andato
a una festicciola a casa di un col-
lega”», l’incipit del suo primo ro-
manzo, Estensione del dominio
della lotta. E quando smette di
scrivere? «Il processo di correzio-
ne potrebbe durare all’infinito.
Un romanzo è chiuso quando mi
ha stufato. So che a qual punto se
continuassi a intervenire potrei
solo peggiorare le cose».
Sulla questione che dava il tito-
lo al seminario, il libro o la vita,
Houellebecq preferisce non sce-
gliere. Comunque «un libro non
cambia il mondo. Se va bene, i
lettori sono felici di vedere il
mondo descritto in un modo che
sembra loro soddisfacente, ma
non si fanno prendere dalla vo-
glia di cambiarlo. Ec-
co perché alla fine i
miei romanzi sono
innocui, non sono il
Manifesto del partito
comunista. La lette-
ratura non serve a
cambiare il mondo,
ma aiuta a non esser-
ne dipendenti». I ro-
manzi come atto di
resistenza, anche alla
connessione con-
temporanea. Houel-
lebecq apre lo zaino e mostra
l’unico oggetto che contiene, il
romanzo L’os de Lebowski, di
Vincent Maillard (edito quest’an-
no da Philippe Rey). «L’uomo
non è fatto per essere connesso
in permanenza a internet e agli
altri suoi simili. Esiste un’incom-
patibilità tra “essere” e “essere
connesso”. Bisogna essere in gra-
do di staccarsi dal flusso conti-
nuo, e il libro lo permette. Chi
non è capace di uscire dal flusso è
un pericolo per l’umanità».
Infine, l’amore. «È il mio tema
principale, perché si tratta del-
l’esistenza della specie e non di
interessi individuali. Non ho mai
rimpianto il fatto di dedicare tan-
ta attenzione all’amore sessuale.
L’umanità dipende dall’amore».
© RIPRODUZIONE RISERVATA
 36
CULTURA Lunedì 6 Dicembre 2021 Corriere della Sera

Le iniziative del Corriere

La collana Domani in edicola con il quotidiano il secondo volume della serie sui maestri della religiosità

Le parole di David Maria Turoldo

Una voce irrequieta nella Chiesa
Poeta e sacerdote, fu sempre guidato dal rapporto con la figura di Cristo
Si sforzò di immettere un forte spirito innovatore nelle forme di sempre
di Franco Manzoni
Il piano dell’opera

N
on vi è certezza nel
territorio in limine
tra eternità e storia.
L’uomo si trova sulla
soglia dell’abisso nella con-
traddizione degli opposti, il
Nulla e il Tutto. Affascinante
tensione d’amore nel tentati-
vo disperato di afferrare l’es-
senza divina e sentirsi invece
ogni volta servo assorbito da
un Dio nascosto nell’alveo di
un indecifrabile viaggio, che
ha termine là ove la parola si
fa silenzio infinito e salvifico.
È la fusione con l’Essere su-
premo il fine primo e ultimo.
Per l’orante David Maria Tu-
roldo il dialogo con Cristo è
entusiasticamente quotidia-
no e si concretizza in una in-
cessante lotta fra trascenden-
za e carnalità dell’esistere.
Una lotta che spesso diviene
denuncia contro indifferenza,
egoismo, ingiustizia degli ac-
cadimenti terreni e trova
quiete esclusivamente nella
contemplazione estatica.
Una denuncia che spesso lo
pone a criticare i potenti della
Terra e anche le gerarchie ec-
clesiastiche: Turoldo fu un sa-
Suggestioni
Nelle sue orazioni
si fondono l’aspetto
mistico discorsivo
e l’ispirazione poetica
cerdote sostenitore delle
istanze di rinnovamento reli-
gioso, sempre dalla parte de-
gli ultimi, ideatore della Casa
di Emmaus, simbolico richia-
mo alla semplice accoglienza
senza distinzioni di censo, re-
ligione o altro. La sua indole
resistente ai soprusi lo portò a
essere considerato una co-
scienza inquieta nell’ambito
della Chiesa cattolica, entro le
cui mura comunque svolse
un’intensa attività di predica-
tore: un prete rivoluzionario a
volte spinto a chiedere rifugio
e conforto nella solitudine
della meditazione.
Ma come si può parlare di e
con un Dio che non c’è, per
Padre David Maria Turoldo (1916-1993) poeta, scrittore e fondatore della «Casa di Emmaus», in una foto di Giovanni Giovannetti
ghiera quale atto di liberazio-
ne umana e rinnovamento
universale. Sottolinea con
semplicità che la «rivoluzione
non consiste nel rompere o
nel distruggere, ma nell’im-
mettere uno spirito nuovo
nelle forme di sempre».
Tuttavia quello che manca
oggi è la volontà di fare silen-
zio e instaurare un rapporto
con il mistero, che poi coinci-
de con Dio. Sembra non esse-
re più il tempo per la contem-
plazione e l’ascolto teso a per-
cepire le divine confidenze.
La gioia pare scomparsa dai
nostri pensieri, sostituita da-
gli eccessi del divertimento a
ogni costo, che stordisce le
menti. Di conseguenza per
Turoldo la carenza di gioia è la
cartina al tornasole dell’as-
senza di ricerca del divino.
Esiste per di più chi prega
solo per sé stesso, per la pro-
Il nuovo titolo
pria salute e dei suoi cari, per-
ché una catastrofe non lo col-
pisca, semmai tormenti un al-
tro, pur se si tratta di un ami-
co. Che senso ha invocare
l’Essere assoluto unicamente
quando si ha bisogno di un
miracolo?
L’antidoto è quello di canta-
re lodi a Dio per tutto ciò che
ha creato come faceva France-
sco d’Assisi, sentendosi fratel-
li in comunione con le cose
che ci circondano. L’orazione
costante dovrebbe chiedere di
acquisire quella forza d’animo
per sostenere i più poveri e i
sofferenti, provare pietà e
consolare gli infelici. Doman-
dare, infine, di non essere
avaro e offuscato dagli inte-
ressi materiali, al contrario
pronto a combattere per far sì
che vengano rispettati gli of-
fesi e gli umiliati.
Particolarmente intenso il
rapporto fra Turoldo e l’im-
magine di Cristo, un assassi-
nato in croce per salvare l’in-
tera umanità e i suoi peccati.
Colui che ha subìto ogni sorta
di tentazione e sofferenza. Co-
me non implorarlo, lui carne
della carne dei poveri, che
sceglie di restare sulla croce
nell’obbedienza al proprio
compito, quando qualsiasi
persona avrebbe scelto di evi-
tare una simile morte?
Il destino del Crocifisso di-
viene atto di fede per padre
Turoldo e al Redentore si ri-
volge come si trattasse di un
Concezione
Per lui la preghiera
è un atto di liberazione
e di rinnovamento
dal respiro universale
1 30 novembre
Carlo Maria Martini
Conversazioni notturne
a Gerusalemme.
Sul rischio della fede
2 DOMANI
David Maria Turoldo
Pregare, «forse il discorso
più urgente»
3 14 dicembre
Hans Küng
Ciò che credo
4 21 dicembre
Enzo Bianchi
Perché pregare,
come pregare
5 28 dicembre
Dietrich Bonhoeffer
Resistenza e resa.
Lettere e scritti dal carcere
6 4 gennaio
Madre Teresa
Un cuore infinito
7 11 gennaio
Gandhi
Il mio credo, il mio pensiero
8 18 gennaio
amico: «Hai resistito in quella Simone Weil
infinita agonia, in quegli spa- L’attesa della verità
zi da vertigine, in quell’urlo di
abbandono e di solitudine: 9 25 gennaio
solo, senza nessuno, senza Vito Mancuso
nemmeno la presenza del Pa- La via della bellezza
dre, così invocato in tutta la
tua vita; in quella notte che è 10 1° febbraio
la notte di ogni fede: per que- Ernesto Balducci
sto io ti credo, o protettore di L'uomo planetario
tutti coloro che credono di es-
sere senza Dio». 11 8 febbraio
È Cristo, dunque, l’unica di- Thich Nhat Hanh
vinità «debole», che non in- Il dono del silenzio
cute più paura, che non chie-
de sacrifici umani, un Dio che 12 15 febbraio
piange, geme, muore. Perciò Etty Hillesum
è inatteso, rivoluzionario, Pagine mistiche
anarchico, pieno d’amore per
tutti, amico di fanciulli, pro- 13 22 febbraio
stitute, adultere e pubblicani. Giovanni XXIII
Turoldo abbraccia così la cro- Il giornale dell'anima
ce divina, il centro della vita
per chi si batte contro qualsia- 14 1° marzo
si sistema e potere. Albert Schweitzer
© RIPRODUZIONE RISERVATA
Rispetto per la vita
15 8 marzo
Alberto Maggi

La missione di diffondere il messaggio del Vangelo

giunta si cela e non può avere Chi non muore si rivede
caratteristiche umane? La ri-
cetta di padre Turoldo sta tut- 16 15 marzo
ta racchiusa nelle pagine del

volume Pregare a cura di
Espedito D’Agostini, secondo
titolo della collana «Maestri
dello Spirito» diretta da Vito
Mancuso, in edicola domani
con il «Corriere della Sera».
Il saggio, diviso in quattro
sezioni intitolate «Forse il di-
scorso più urgente», «Pre-
ghiera come lotta», «Un’anti-
ca preghiera» e «Cristo nono-
stante tutto», contiene inoltre
numerose orazioni, dove non
è facile distinguere l’aspetto
mistico discorsivo dalla paro-
la poetica: un’incantevole ag-
gregazione fortemente emo-
zionante e seduttiva.
Turoldo concepisce la pre-
E
sce domani in edicola con il «Corriere della
Sera» e con la rivista «Oggi» il libro di David
Maria Turoldo Pregare, «forse il discorso più
urgente», in vendita al prezzo di e 7,90 più il
prezzo del quotidiano o del settimanale. Si tratta
del secondo titolo della collana «Maestri dello
spirito» (nel grafico a destra tutte le venti uscite),
curata dal teologo Vito Mancuso, che firma per
ciascun volume una guida alla lettura.
Padre David Maria Turoldo, che all’anagrafe si
chiamava Giuseppe, nacque a Coderno, in
provincia di Udine, nel 1916. Entrò in un convento
La copertina del libro dei Servi di Maria a soli tredici anni e nell’agosto
in edicola domani col del 1935 prese i voti. Fu poi consacrato sacerdote
«Corriere della Sera» nel 1940 presso il santuario della Madonna di
Monte Berico di Vicenza. Fu poi a Milano, dove
collaborò con la Resistenza durante l’occupazione
tedesca. Nel dopoguerra si mise in luce sia sul
Arturo Paoli
piano dell’attività religiosa, ritrovandosi a volte in Cent'anni di fraternità
difficoltà di fronte alla gerarchia ecclesiastica, sia
in campo letterario con le sue raccolte di poesia. 17 22 marzo
Creò poi negli anni Sessanta, accanto al Priorato Pavel Florenskij
cluniacense di Sant’Egidio in Fontanella Non dimenticatemi
(Bergamo), una casa per l’ospitalità, che chiamò
«Casa di Emmaus», divenuta un punto di 18 29 marzo
riferimento internazionale. Turoldo morì a Chiara Lubich
Milano nel 1992. La dottrina spirituale
Il prossimo appuntamento della collana
«Maestri dello Spirito» è il 14 dicembre con il 19 5 aprile
volume Ciò che credo del teologo svizzero Hans Charles de Foucauld
Küng. Seguiranno: Enzo Bianchi, Perché pregare, Nel deserto con amore
come pregare (21 dicembre); Dietrich Bonhoeffer,
Resistenza e resa. Lettere e scritti dal carcere (28 20 12 aprile
dicembre); Madre Teresa di Calcutta, Un cuore Marco Vannini
infinito (4 gennaio); Mahatma Gandhi, Il mio Lessico mistico.
credo, il mio pensiero (11 gennaio). Le parole della saggezza
Corriere della Sera Lunedì 6 Dicembre 2021
Ieri a Più libri più liberi «Quella che vi sto raccontando è una storia
vera. Anni fa, ero appena arrivato nella
I ricordi di Vargas Llosa Repubblica Dominicana, accettai un invito a
e l’indagine sui fumetti:
cena da una famosa signora. Non sapevo
che ci sarebbero stati altri invitati. Ero
in Italia 9 milioni di lettori depresso, aspettavo solo il momento giusto
per alzarmi e andarmene. Poi arrivò un
signore che mi disse: “Guardi, ho una storia
per lei, la deve scrivere”. Io pensai subito che
le storie suggerite da altri vengono sempre
Storia L’analisi di Weber (Einaudi) Narrativa Il sicario Lo Gelfo è il protagonista del noir «A doppia mandata» di Enzo Mignosi, edito da Ianieri
Hitler-Stalin:
la convergenza
E il killer ritrovò la coscienza
scellerata nell’amore per una donna
di Antonio Carioti di Giancristiano Desiderio
L’autore
B L
asta Stalingrado a cancellare dalla a vita di Lillo Lo Gelfo
storia il patto Molotov-Ribbentrop? scorreva tranquilla. Era
Per alcuni pare che sia così, che la un mafioso, «sparava
lotta titanica tra Urss e Terzo Reich da Dio», aveva circa du-
releghi nell’irrilevanza la loro precedente ecento omicidi sulla coscien-
intesa. Così la risoluzione approvata due za che non aveva e a Palermo
anni fa dal Parlamento europeo, che indica- tutti lo rispettavano. Il suo la-
va lo scoppio della Seconda guerra mondiale voro era fare il killer e lo sape-
come «conseguenza immediata» dell’accor- va fare come nessun altro. Poi
do nazi-sovietico stipulato il 23 agosto 1939, qualcosa cambiò. Nella sua vi-
è stata contestata non solo da politici, ma ta entrò una donna, Marinel-
anche da studiosi irritati, alcuni addirittura la, che gli fece nascere ciò che
indignati, per questo passaggio del docu- non aveva o credeva di non
mento e per altri che accomunavano il regi- avere: la conoscenza del bene
me di Adolf Hitler a quello di Iosif Stalin. e del male e la volontà di non
La storica tedesca Claudia Weber, nel vo- ● Il romanzo di essere più un killer di Cosa
lume Il patto (Einaudi, pagine 264, e 28) Enzo Mignosi nostra. Possibile?
documenta tuttavia come il trattato, che nel (nella foto qui La risposta la leggete nel
protocollo segreto prefigurava la spartizione sopra) A doppia romanzo, avvincente quanto
della Polonia e la scomparsa dei Paesi baltici mandata è mai, A doppia mandata (Ia-
inghiottiti dall’Urss, non possa in alcun mo- pubblicato nieri Edizioni) di Enzo Migno-
do essere trattato come «un incidente della dalla edizioni si che le cose di Cosa nostra le
storia senza grande importanza». Al contra- Ianieri (pagine ha raccontate da cronista e da
rio, scrive la docente dell’Università Viadrina 304, e 19) siciliano per una vita intera
di Francoforte sull’Oder, «le due grandi dit- sul «Corriere della Sera» e sul
tature, legate da un’accanita ostilità, con ● Giornalista «Giornale di Sicilia». La cara,
questo trattato scatenarono la Seconda guer- professionista vecchia cronaca è la via mae-
ra mondiale in Euro- dal 1977, Enzo stra seguita dal giornalista per
pa». E «a rendere pos- Mignosi ha creare buona letteratura. La
sibile l’alleanza politica lavorato per «Il storia noir costruita rigo dopo
furono le analogie tota- Giornale di rigo, omicidio dopo omici-
litarie, la volontà di Sicilia» e il dio, dolore dopo dolore, amo-
potere imperiale e le «Corriere della re dopo amore, menzogna
correlazioni storiche». Sera», dopo menzogna è opera di
Del resto l’aggressio- seguendo le immaginazione — come si
ne tedesca contro la più importanti specifica anche prima del te-
Polonia scattò il 1° set- vicende di sto con la classica dicitura «la
tembre, quando l’in- mafia vicenda narrata e i suoi perso-
chiostro con cui era naggi sono frutto della fanta-
stato firmato il patto ● Tra i suoi sia dell’autore» — tuttavia, i
era ancora fresco. E Hitler scrisse al suo alle- libri: Quelli di fatti non sono inverosimili e
ato Benito Mussolini che l’accordo con Stalin via Solferino appartengono a quella strana
aveva creato «una situazione di grande van- (Di Girolamo, categoria della verosimiglian-
taggio per l’Asse». Più sobrio ma ancora più 2018); Mafia za che i critici di un tempo
significativo il commento di Joseph Goeb- (Di Girolamo, consideravano più vera della
bels, ministro per la Propaganda del Reich: 2010); realtà.
«Siamo in emergenza e in emergenza non si «Cose loro» Infatti, il lettore che cono-
va tanto per il sottile». In effetti le mosse (Novantacento, sce la storia d’Italia dell’ulti-
aggressive compiute dalla Germania l’aveva- 2008) mo mezzo secolo e che è ca-
no posta nella scomoda condizione di poter-
si trovare in lotta su due fronti, a Est e a
Ovest, come era accaduto durante la Prima Il#523Ilsupplementoinedicolael’approfondimentopergliabbonati
guerra mondiale, mentre l’intesa con Mosca
le permetteva di coprirsi le spalle a oriente,
una volta eliminata rapidamente la Polonia
anche grazie al concorso dei sovietici.
La Lettura è anche un’Agendina
È vero che Francia e Gran Bretagna, diffi-
denti verso l’Urss, fecero ben poco per trova-
re a loro volta un’intesa con il Cremlino. Ma
Nell’App un secolo d’Irlanda
Claudia Weber nota che già l’11 gennaio 1939
il nuovo ambasciatore sovietico a Berlino,
Aleksej Merekalov, aveva trasmesso un forte
segnale di disponibilità ai nazisti. Una mos-
sa a cui era seguito il 10 marzo un discorso in
cui Stalin aveva accusato gli occidentali di
I l 6 dicembre 1921, 100 anni
fa esatti, fu stipulato il trat-
tato che divideva l’Irlanda.
Una decisione che scatenò una
serie di conflitti nelle 6 contee
Digitale
puntare a farsi togliere dall’Urss «le castagne del Nord rimaste nel Regno
dal fuoco». Poi il 3 maggio il ministro degli Unito, terminati con l’accordo
Esteri sovietico Maksim Litvinov, che aveva del 1998 e che ora la Brexit met-
puntato all’avvicinamento con Londra e Pa- te a rischio. Ne scrive Antonio
rigi, era stato sostituito da quel Vjaceslav Carioti nel Tema del Giorno,
Molotov che avrebbe firmato il patto con il l’extra quotidiano solo digitale
nazista Joachim von Ribbentrop. dell’App de «la Lettura». Nel
Importanti anche le considerazioni del- supplemento #523, in edicola
l’autrice sulle conseguenze dell’accordo, che tutta la settimana e nella stessa
non riguardarono solo l’Europa orientale, App, un articolo di Paolo Ghe-
poiché esso favorì anche «le conquiste di da riflette proprio sul trattato
Hitler a Nord e Ovest» nel 1940. Senza conta- anglo-irlandese di un secolo fa.
re poi l’opera congiunta dei due apparati L’App de «la Lettura» per
repressivi contro la resistenza polacca. In smartphone e tablet (su App ● «La Lettura»
questo, nota Claudia Weber, «i criminali di Store e Google Play) offre an- è nell’App per
Himmler e gli sgherri di Berija collaboraro- che tutto l’archivio dal 2011. Gli smartphone e
no a lungo in pieno accordo». Certo, nel abbonati (e 3,99 al mese o tablet: si regala
giugno 1941 si arrivò alla guerra di aggressio- 39,99 l’anno con una settimana da corriere.it/
ne scatenata dal Reich contro l’Urss. Ma sui gratis) possono accedere an- regalalaLettura
due anni precedenti non si può passare un che da desktop, da abbona- o con una Gift
colpo di spugna. menti.corriere.it. In edicola Card nelle
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male, che il risultato non è mai quello atteso.
E invece non andò affatto così, anzi…». Il
Nobel Mario Vargas Llosa parla nella Sala
Cometa della Nuvola di Massimiliano
Fuksas, è una delle star più attese di Più libri
più liberi. La storia è autentica, di lì è nata la
materia per Tempi duri, edito da Einaudi
l’anno scorso. Accanto a lui il «suggeritore»,
ovvero Tony Raful Tejada, narratore e poeta,
oggi ambasciatore della Repubblica
Henri Beaufour (Parigi, 1965), Tête (2021, bronzo)
pace di rievocare le guerre di
mafia, le faide, l’arroganza e,
meglio, la tracotanza dei boss,
dei killer e dei picciotti di Co-
sa nostra negli anni Ottanta
del secolo scorso, quando si
uccidevano tra di loro ma as-
sassinavano anche poliziotti,
magistrati, giornalisti, può
muoversi nelle pagine del ro-
manzo di Enzo Mignosi come
in una sorta di cronaca della
vita intima del tempo.
La scena si svolge nei primi
anni Ottanta, quando a Paler-
mo è in corso una lotta impie-
tosa tra la cosca di Emanuele
Maltese e il clan rivale di Gio-
acchino Lentini. Lui, Lillo Lo
Gelfo, detto Brillantina — ma
anche Manciacristiani «per-
tre l’Agendina 2022 de «la Let-
tura» (nella foto; costa 9,90
euro e si può anche prenotare
online su PrimaEdicola.it e poi
ritirare in edicola), introdotta
da un testo del direttore del
«Corriere», Luciano Fontana. È
arricchita da un datario che
riporta ogni giorno gli
anniversari più impor-
tanti dell’anno in arrivo
e ricorda i protagonisti
della storia, della lette-
ratura, delle arti. I letto-
ri trovano anche un
racconto inedito dello
scrittore croato Slobo-
dan Šnajder, autore de
La riparazione del mondo (Sol-
ferino), e l’Alfabeto de «la Let-
tura», a cura della redazione:
un elenco di vocaboli in ordine
alfabetico, che richiamano
altrettanti ambiti affrontati su
«la Lettura», nelle pagine e
nell’App. (ma. b.)
© RIPRODUZIONE RISERVATA
TERZA PAGINA 37
#
Dominicana in Italia, che gli raccontò il
coinvolgimento della Cia in tanti golpe
sudamericani durante la Guerra fredda. E
ieri, alla fiera, nuove cifre: i lettori italiani di
fumetti sono ormai 9 milioni, soprattutto
giovani, più maschi che femmine. La ricerca
è stata realizzata dall’Aie con Aldus Up ed
Eudicom (entrambi finanziati dalla
Commissione Europe) e Lucca Comics &
Games. (p. co.) © RIPRODUZIONE RISERVATA
me gli avevano ordinato gli
uomini di Maltese e, in prati-
ca, Maltese stesso.
Ecco perché il boss, riunen-
do i suoi uomini, e parlando
al loro cospetto in modo di-
retto al caro Lillo, figlio del
suo migliore amico passato a
miglior vita, prima lo mette
all’angolo facendolo sentire
perso e poi lo risparmia dan-
dogli un altro «incarico» a cui
non può sottrarsi: deve ucci-
dere Lia Consiglio, la donna
di un mafioso che ha tradito
con un carabiniere il marito
carcerato. Ma c’è un piccolo
particolare: Lia è da sempre la
migliore amica di Lillo.
Che fa Brillantina? La chia-
ma al telefono: «Liuzza, non
ci sentiamo da una vita ma se
ti chiamo al telefono vuol dire
che c’è un motivo. Anzi, te lo
dico subito: ho una sorpresa
per te». Si vedono il giorno
dopo nel covo di Falsomiele e
le dà la sorpresa: «Quattro
colpi alla testa, a distanza rav-
vicinata». Ma il killer ucci-
dendo Liuzza uccide sé stes-
ché guidava il commando so. Si redime. Possibile?
d’assalto della famiglia di A doppia mandata è anche
Emanuele Maltese» — inizia a il titolo di un celebre film del
cambiare dentro di sé e, forse, 1959 di Claude Chabrol che è
all’inizio non sa neanche bene tratto dal romanzo The Key To
il perché. La relazione che ha Nicholas Street di Stanley El-
intrecciato con una donna lin. Come nel film di Chabrol
sposata, bella e sensuale, dol- le cose non sono come appa-
ce e generosa, Marina Spata- iono, così nel romanzo di Mi-
fora — «la sua Marinella» — gnosi le storie sono diverse da
lo sta mutando nel profondo. come si presentano. Il lettore
A tal punto che commette è preso nella vicenda di Lillo
degli «errori» senza render- Lo Gelfo e lo segue dalla Sici-
sene conto: prima dando il lia all’America, nella sua vita
fatto loro ad alcuni uomini di fedele infedeltà che dopo
del boss Maltese durante una una montagna di duecento
notte di pensieri nel locale Fa- omicidi a sangue freddo aspi-
lena e poi, cosa davvero in- ra grazie a una donna alla re-
spiegabile, declinando un denzione. Ma, appunto, non
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 38 Lunedì 6 Dicembre 2021 Corriere della Sera

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Corriere della Sera Lunedì 6 Dicembre 2021
Spettacoli
Verso la «prima» della Scala Il protagonista: «Una storia contemporanea con abiti di oggi e armi antiche»
S
arà un Macbeth in
giacca ma senza cra-
vatta. Un Macbeth che
arriva in auto, sale in
ascensore nel suo atti-
co vista grattacieli in una me-
tropoli virtuale e digitale, su
modello New York, Singapore
e pure un po’ Milano.
«Sarà un Macbeth nostro
contemporaneo, una storia di
potere e di sangue che molto
ci riguarda. Abiti di oggi, armi
antiche. Io brandirò uno spa-
done enorme» avvisa Luca
Salsi, protagonista dell’opera
verdiana che domani sera
aprirà la stagione della Scala,
Riccardo Chailly sul podio, re-
gista Davide Livermore.
Ormai lo conosce bene, che
pensa di Macbeth?
«Che è il più affascinante e
complesso dei personaggi di
Verdi. L’emblema sommo del
potere senza freni, che cor-
rompe e spazza via chi gli si
mette in mezzo. È un guerrie-
ro, forte in battaglia, debole
«Macbeth senza freni»
nella vita. Un militare che in
guerra non va per il sottile. Ma
un conto è colpire il nemico,
un altro assassinare degli in-
nocenti. Travolto da un gorgo
di sangue e follia, perde tutto,
il rispetto, l’onore, la donna
che gli è stata complice. Mac-
beth è uno sconfitto. Le sue
ultime parole: “La vita, che
importa? È il racconto di un
Luca Salsi: «Il cattivo più affascinante della lirica
povero idiota”».
In questa calata agli inferi
quanto conta la Lady?
Ho studiato gli appunti di Verdi per interpretarlo»
«È lei che lo spinge al cri-
mine. Lei è la più forte. Verdi
la voleva mascolina, brutta e
con la voce sgraziata. Non è il
caso di Anna Netrebko, che
pur molto bella è comunque
una Lady terribile».
Nel 2019 lei era il perfido
Scarpia e la ricattava in «To-
sca».
Domani gratis con il Corriere
Dentro l’opera: speciale di 32 pagine
«Sono il cattivo dell’opera!
È il mio destino da baritono…
In Tosca però lei mi ha pugna-
lato, stavolta mi spinge ai de-
litti più efferati. Ma in scena
siamo una coppia di fatto, col-
laudatissima come tutto il te-
am».
«Macbeth»: insidie vocali?
«Molte. È l’opera della svol-
ta di Verdi, che chiede ai can-
tanti il declamato. Le parole,
avverte, qui valgono più della
musica. Non male detto da
uno come lui. Ho avuto la for-
tuna di consultare la partitura
Cantautore, cabarettista, attore. Tra i suoi brani «Quant’è bello lu primm’ammore»
Addio a Toni Santagata, portò al successo il folk pugliese
1935-2021
C antante, attore, condut-
tore televisivo, autore ol-
tre che promotore del
cabaret italiano. Era tutto
questo Toni Santagata, al-
l’anagrafe Antonio Morese,
morto ieri improvvisamente,
a 85 anni. Originario di San-
t’Agata di Puglia, si era trasfe-
● Toni rito a Roma, nel 1959. Nel 1964
Santagata era venne pubblicato quello che
nato il 9 resta tra i suoi brani più cele-
dicembre 1935 bri, «Quant’è bello lu prim-
a Sant’Agata di m’ammore», come retro del
Puglia. Nella singolo «Miezz’a la piazza». Il
sua lunga disco era stato subito censu-
carriera rato dalla Rai. E Santagata die-
pubblicò 16 de la sua impronta al cabaret
album iniziando per primo ad usare
39
#
Box office Usa Encanto, la favola musicale animata della Disney, domina il box office
Usa. Nel suo secondo weekend di uscita, il cartoon ha raccolto oltre
«Encanto», 12 milioni di dollari (poco meno di 11 milioni di euro), per un totale a
la fiaba Disney ancora livello nazionale di 57,6 milioni (50.9 milioni di euro). Quasi identico
ai risultati dello scorso fine settimana il resto della classifica, con
in vetta agli incassi Ghostbusters: Legacy al secondo posto (10.35 milioni), House of
Gucci al terzo (6.77 milioni) e l'epopea dei fumetti Marvel Eternals al
quinto posto (3.8 milioni). Al quarto posto si insedia Christmas With
the Chosen: The Messengers, musical nato sul set della serie tv «The
Chosen», che racconta la nascita e la vita di Gesù (4.1 milioni).
Visioni
Luca Salsi in
una scena di
«Macbeth». Il
baritono con
Anna Netrebko
è il protagonista
dell’opera di
Verdi che
domani apre la
stagione della
Scala
Sul podio
Riccardo
Chailly,
regia di Davide
Livermore
puccilli, Del Monaco, Di Stefa-
no… Ci penso e mi dico: ho 47
anni e inauguro il più impor-
tante teatro del mondo con il
ruolo del titolo. La domanda
❞
è: dopo, che faccio?».
originale di Verdi, ho letto le Seguito da “E poi in diminu- «Tutto inizia da una profe- Com’è cantare con la pan-
note scritte di suo pugno. Per endo”. La voce deve sprofon- zia. Che come tutte le profezie demia ancora in atto?
esempio: “Con voce cupa e dare in abissi impensabili». è ambigua e ingannevole. Pe- «Sono tre volte vaccinato,
soffocata”, o anche “Striscian- Opera di streghe e spettri. ricolosa per chi le fa e per chi Ho 47 anni ogni 48 ore un tampone, tutte
do con voce cupa”, oppure Che peso ha il soprannatura- ci crede. Pensiamo alle tante e inauguro le prove con mascherina
“PPPP”, quattro volte Piano. le? sette di oggi, agli stregoni che il più FFp2. Non si respira, non si
sul web sparano panzane in- canta… Ma dopo tanto fermo
verosimili contro i vaccini. importante forzato, tanto streaming, so-
Verdi parla sempre al nostro teatro no pronto a tutto».
del mondo
presente, perciò è lecito at- Un anno fa era ben peggio.
tualizzarlo». con il ruolo «Nel gala a porte chiuse ho
Fino a che punto? del titolo cantato due arie, da Rigoletto
«Invalicabili sono il rispet- e Gugliemo Tell. Cantavo e
D
Mi pongo la
entro il «Macbeth», al di là dello spettacolo in to della musica e del cantato. guardavo il teatro vuoto. Co-
scena alla Scala. Domani uno speciale gratuito di Che lo sfondo sia la Scozia o
domanda: me Macbeth vedevo anch’io i
32 pagine in edicola con il «Corriere» analizza la altro poco conta, ma se è «Mi manca fantasmi di un pubblico che
genesi dell’opera: dal fervido rapporto di Verdi con scritto che appare il fantasma ancora non c’era. Mi ha preso un no-
Shakespeare, alle sferzanti lettere del compositore al di Banquo, lo si deve vedere». qualcosa?» do alla gola».
librettista Piave. E poi un ritratto della figura di Lady È il suo quarto 7 dicem- Stavolta nessun nodo?
Macbeth, approfondimenti sull’archetipo delle streghe bre… «Anzi, l’emozione di torna-
e sulle superstizioni intorno ai personaggi. E la guida «E non ci si abitua neanche re a sala piena mi fa venire un
all’ascolto musicale con la spiegazione dei 15 passaggi- un po’. Come non ci si abitua groppo anche più grande. Ma
chiave. Lo speciale inoltre illustra con racconti e mai alla Scala. Ogni volta che stavolta di felicità».
interviste tutti gli altri titoli della stagione scaligera. arrivo qui penso a chi ha cal- Giuseppina Manin
pestato queste tavole, Cap- © RIPRODUZIONE RISERVATA
il dialetto pugliese sul palco,
durante i suoi numeri. Nel
1971 la stessa Rai lo invitò a
partecipare al programma
«Speciale 3 milioni», mentre
Musica
Toni Santagata
sul palco. Tra i
suoi brani
celebri «La
miglior testo. Subito dopo la
Rai gli affidò il ruolo di Co-
mandante nella trasmissione
per ragazzi «Il dirigibile», Ma
dopo due edizioni, Santagata
farsi conoscere anche all’este-
ro era rimasto: nel 1976 Santa-
gata tenne così due concerti
memorabili al Madison Squa-
re Garden di New York. Un
nel 1974 era stato Vittorio Sal- zita» e «Li lasciò il programma per ini- trionfo. Da allora aveva poi
vetti a scritturarlo come can- strascinete» ziare il suo viaggio attraverso condotto e scritto altre tra-
tautore/cabarettista nello quest’ultimo grandi tournée mondiali. smissioni e sigle per la Rai.
spettacolo a tappe «Invito al costruito sulla Ecco però che arrivò un’al- Come «Squadra grande squa-
sud» e sempre quell’anno vin- melodia di tra occasione imperdibile: la dra mia», che diventò l’inno
se «Canzonissima» nella ine- «When The conduzione su Radio Rai di dell’Italia campione del mon-
dita sezione Folk, con «Lu Saints Go «Cabaret ovunque», di cui era do 1982. Le sue apparizioni si
maritiello», sempre da lui Marchin’In». Un autore e conduttore. Fu un erano infine diradate: nel
scritta. altro suo successo, con la Rai obbligata 1994 prese ancora parte al Fe-
All’apice della sua popolari- successo degli a promuovere la trasmissione stival. La sua ultima presenza
tà, Santagata aveva anche par- anni 70 fu «Lu all’orario della domenica, rad- in tv, lo scorso ottobre, a «Og-
tecipato a Sanremo: era il 1973 maritiello» doppiandogli il tempo e di- gi è un altro giorno».
e presentò «Via Garibaldi», ventando «Cabaret di mezzo- Chiara Maffioletti
che ottenne il premio per il giorno». Ma il desiderio di © RIPRODUZIONE RISERVATA
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Corriere della Sera Lunedì 6 Dicembre 2021
SPETTACOLI 41
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La kermesse «Superbabbo», canzone scritta da Marco Masini, Emiliano Cecere e La premiazione

ZoeAdamellivince
Veronica Rauccio e interpretata da Zoe Adamelli, (foto), 9 anni, di
Tavarnuzze di Impruneta (Firenze), ha vinto la 64/a edizione dello
lo«Zecchinod’Oro» Zecchino d’Oro, trasmessa in diretta su Rai1 dall’Antoniano di
Bologna. Al secondo posto «Ci sarà un po’ di voi», che per la musica
con«Superbabbo» porta la firma di Claudio Baglioni, cantata da Veronica Marchesi, 9
anni, di Gorle (Bergamo). I brani in gara erano 14 e i piccoli interpreti
17 tra i 4 e i 10 anni, provenienti da nove regioni, che si sono misurati
con canzoni scritte anche da altre «firme» come Giovanni
Caccamo, Flavio Premoli (Pfm) e Luca Mascini (Assalti Frontali).
I «Capri-Hollywood» a Scotti e Saponangelo
A Filippo Scotti e Teresa Saponangelo per «È stata la mano di Dio» di
Paolo Sorrentino sono stati assegnati i premi «Capri
Breackout Actors of the Year» nell’ambito del «Capri, Hollywood -
The International Film Festival». Il giovanissimo Scotti, alter-ego di
Sorrentino nel film, e la Saponangelo che interpreta sua madre,
saranno premiati il 27 dicembre all’inaugurazione dell’evento.
Il film vanta tre candidature agli European Film Awards e dopo il
successo nelle sale italiane sarà disponibile su Netflix dal 15

Il talent Sky
X Factor, finale tra denuncia e rock
Tre giovanissimi cantautori eunabandsicontendonoilprimato.OspitiColdplayeMåneskin

Q
uattro finalisti (uno
per giudice), il gran-
de ritorno al Forum
di Assago davanti ad
un pubblico di 5.700 persone
e due superospiti (Coldplay e
Måneskin). Si avvicina la
chiusura dell’edizione 2021 di
X Factor, stagione guidata da
un nuovo conduttore — l’atto-
re Ludovico Tersigni — e ca-
ratterizzata dall’abolizione
delle categorie (in cui i con-
correnti fino allo scorso anno
venivano suddivisi) per offrire
piena libertà artistica. Un
cambiamento che «ci voleva,
è stato stimolante per tutti»
(parola di Manuel Agnelli), al-
l’insegna della qualità: «La co-
sa più importante è fare uno
show bello — ha aggiunto
Mika —, che non cada nella
trappola del sensazionalismo
o nel trash».
L’appuntamento con la fi-
nale è per giovedì 9 (in diretta
dalle 21.15 su Sky Uno e in
chiaro su Tv8). Tre le manche
in programma, al termine
delle quali il pubblico da casa
eleggerà il vincitore assoluto
del talent show che nel 2020
ha visto salire sul gradino più
alto del podio la 18enne
dal Trevigiano i Bengala Fire
In diretta (Davide Bortoletto, Mattia
Mariuzzo, Andrea Orsella e
Alexander Puntel), unica
rockband superstite in gara
per il team di Manuel Agnelli.
E il cantante di Afterhours,
durante la finale, rivedrà sul
palco di X Factor i «suoi» Må-
neskin, da lui tenuti a battesi-
● Giovedì 9 mo quattro anni fa. La band
dicembre si che nell’edizione 2017 si clas-
svolgerà al sificò seconda dietro a Loren-
Forum di zo Licitra, chiuderà così un
Assago la finale anno di grandi successi, tra
di «X Factor». Sanremo, l’Eurovision e la
Tra gli ospiti i conquista degli States dopo
Måneskin l’apertura del concerto dei
(nella foto il Rolling Stones a Las Vegas:
leader «Proverò una grandissima
Damiano) e i soddisfazione e anche un po’
Coldplay di gratitudine — ha anticipa-
to Agnelli —. Con quello che
● L’ultimo atto stanno facendo questi ragazzi
sarà trasmesso abruzzese Elisa Coclite, in arte complimenti di Vasco per la semifinale. Per Hell Raton in- Concorrenti stanno riportando tantissima
in diretta a Casadilego. sua personale cover di «Jenny vece ci sarà Baltimora, all’ana- Da sin. i Bengala attenzione su quello che suc-
partire dalle Tra i favoriti c’è gIANMA- è pazza»). Tra i finalisti anche grafe Edoardo Spinsante, Fire (Davide cede qui». Superospiti inter-
21.15 su Sky RIA, al secolo Gianmaria Vol- il giovane torinese dalla voce 20enne di Ancona che già la- Bortoletto, nazionali invece saranno i
Uno e in chiaro pato, finalista del rooster di soul Federico Castello alias vora come produttore musi- Alexander Coldplay, reduci dalla pubbli-
su Tv8 Emma. Diciotto anni, origina- Fellow, 20 anni: arrivato ai ca- cale. «Il gusto nella ricerca del Puntel, Mattia cazione del loro nono album
rio di Vicenza, ha conquistato sting da grande fan di Mika suono è la prima cosa che mi Mariuzzo, in studio «Music of Spheres»
tutti fin dalle audizioni con il (poi diventato suo giudice) ha ha conquistato di lui — ha Andrea Orsella), entrato subito ai vertici delle
suo inedito di denuncia socia- tra i suoi cantautori di riferi- spiegato il rapper —. Sa con- gIANMARIA, classifiche di tutto il mondo.
le «I suicidi» (nelle scorse set- mento Benjamin Clementine, taminare e spaziare tra tantis- Fellow e Arianna Ascione
timane ha anche incassato i con cui ha duettato durante la simi mondi». Arrivano infine Baltimora © RIPRODUZIONE RISERVATA

Il nuovo album
IduevoltidiAliciaKeys:
«Conlemieanimejazzerap
esprimoognipartedime»
Cantautrice
Alicia Keys,
40 anni:
newyorchese, è
giunta con
«Keys» all’ottavo
album. Un disco
che ha la
particolarità di
avere gli stessi
brani incisi in due
versioni differenti

L’ultimo album si chiamava tishead», dice l’artista, carica

Alicia e il 10 dicembre arriva
Keys, ottavo disco in studio
della cantautrice newyorkese,
raccontato da lei in prima
persona durante un ascolto
guidato virtuale: «Voglio invi-
tare tutti a entrare in un mon-
do in cui si può accedere da
qualsiasi lato, dove esprimo
ogni parte di me», ha esordito
Alicia Keys, 40 anni e 15 Gram-
my Awards all’attivo.
Il progetto è doppio, diviso
in due parti, Keys Originals e
Keys Unlocked: nella prima si
ascoltano i brani così come
sono stati concepiti, fedeli al
sound e alle atmosfere calde
che l’hanno resa una star
mondiale: «Ci troviamo in zo-
na blues e jazz, ci sono tante
emozioni e c’è soprattutto un
tornare a casa, alle mie basi e
cioè alla mia relazione col pia-
noforte», spiega. Nella secon-
da, invece, le stesse canzoni
vengono campionate, scra-
tchate, trasformate in una
nuova forma più pulsante che
vira verso il rap, l’r’n’b e il trip
hop: «È un po’ come se Ella Fi-
tzgerald incontrasse i Por-
di entusiasmo per un proget-
to che descrive come «un’idea
nuova, mai sperimentata pri-
ma, in cui ci sono due lati per
ogni canzone, così come ci so-
no due lati per ogni storia».
Tra gli inediti, Dead End
Road «è una vera e propria di-
chiarazione che invita a non
arrendersi, valida ora più che
mai dopo quello che è succes-
so nel mondo» spiega Alicia.
Is It Insane, invece, una delle
tracce che ritiene più rappre-
sentative del disco, risale a
tanti anni fa: «È speciale, un
angolo fumoso da cui godersi
non solo il suono, ma anche il
momento». Nel disco trova
spazio anche Lala, brano con
il featuring del rapper Swae
Lee pubblicato a settembre a
cui è stata abbinata l’uscita
della docuserie per YouTube
Noted: Alicia Keys the Untold
Stories. Il nuovo album, infi-
ne, porterà Alicia Keys in tour
mondiale nel 2022, con tappa
milanese al Forum di Assago
il 28 giugno prossimo.
Barbara Visentin
© RIPRODUZIONE RISERVATA
 42
Eventi
Orizzonti
Traguardi A Torino aperto al pubblico l’Heritage Lab, nuova tappa di modernizzazione dell’azienda
LA MEMORIA ACCESA
1837
di Marcello Parilli
C
Nasce la
Società
onsegnati alla sto-
ria la temporanea
integrazione con
Anonima Snam (2009-2016)
Compagnia di e il successivo ritor-
illuminazione a no in Borsa dopo 13
Gaz per la città anni, Italgas ha inaugurato un
di Torino periodo di crescita record (19
trimestri di fila) caratterizza-
1875 to, oltre che dal dinamismo
imprenditoriale raccontato
altrove in queste pagine, an-
I due edifici, che da una vera e propria rivo-
oggi sede di luzione del patrimonio im-
Italgas, sono mobiliare del gruppo. Dopo la
un maglificio Digital Factory della sede mi-
e il nucleo lanese e i nuovi uffici di rap-
di una fonderia presentanza a Roma, la part-
nership con lo studio Giugia-
1924 ro Architettura ha infatti ap-
p e n a s c r i t to u n n u ovo
capitolo: l’inaugurazione del-
Gli edifici la nuova sede torinese di Ital-
diventano sede gas nei due storici e iconici
della Ceat cavi palazzi di Largo Regio Parco 9
(lo rimarranno e 11 (60 milioni di investimen-
fino al 1970
uno, al 1984
l’altro) La ristrutturazione
Due iconici edifici
1984 dell’800 ripensati per il
lavoro e per valorizzare
Acquisizione 12 mila documenti
da parte
di Italgas
e primi to). Un intervento che va a im-
interventi di pattare positivamente sul tes-
adeguamento suto urbano della città (con la
e di riqualificazione anche degli
ristrutturazione spazi, verdi e non, esterni agli
edifici e l’opera monumentale
2011 Flammarion) come non lon-
tano da qui aveva già fatto nel
2018 la Nuvola Lavazza di Cino
Demolizione Zucchi.
della passerella I due palazzi, che all’esterno
aerea di hanno mantenuto il loro
collegamento aspetto classico e rigoroso, al-
tra i due edifici l’interno risulterebbero pres-
Italgas soché irriconoscibili agli oc-
su Corso chi di un vecchio frequentato-
Palermo re. Gli spazi sono stati infatti
completamente riprogettati
2017 secondo i più recenti parame-
tri del welfare aziendale, e se
l’uso di materiali e tecnologie
Inizia la sostenibili segue quella che
ristrutturazione sta diventando la prassi in
dei due palazzi quest’epoca di transizione
di Largo Regio energetica, è proprio la cura
Parco, per l’ambiente di lavoro che
inaugurati rappresenta l’aspetto più inte-
lo scorso ressante. «Tra questa e altre
3 dicembre operazioni analoghe, investi-
remo 200 milioni di euro, ma
sbaglia chi crede che un inve-
stimento simile sia a fondo
perso — dice l’ad Paolo Gallo,
che non a caso ha definito
Italgas «una start up di più di
4.000 persone» —. È fonda-
L’annuncio
Nasce a Torino
un campus dedicato
ai saperi digitali
ITALGAS, UNA STORIA DI 183 ANNI
RINASCE CON LA DIGITALIZZAZIONE
mentale mettere a disposizio-
ne dei nostri dipendenti spazi
belli e adeguati dove possano
condividere tempo e idee con
i colleghi, ma anche rilassarsi,
riflettere, fare sport e concen-
trarsi. Chi al mattino è con-
tento di venire in azienda, sa-
rà anche più produttivo e cre-
ativo. E la nostra crescita è fi-
glia anche di questa logica».
Vale però la pena di parlare
anche del cuore nobile della
nuova sede torinese, che pul-
sa al civico 11: si tratta dell’He-
ritage Lab, ovvero il luogo do-
Lunedì 6 Dicembre 2021 Corriere della Sera
Com’è stato appena annunciato, dopo quella di Largo Regio
Parco, anche un’altra sede torinese di Italgas verrà ristrutturata.
Si tratta di quella di Corso Regina Margherita, che verrà trasformata
in un campus dove l’azienda conta di diventare un’eccellenza
nel settore dei test sui materiali utilizzati nelle reti e soprattutto
un polo di sviluppo «interno» delle competenze digitali. Lo scopo
è infatti quello di fabbricarsi in casa quel tipo di competenze
di cui oggi Italgas ha più bisogno, ma che sono difficili da reperire
sul mercato e che il sistema universitario non riesce ancora a
formare nella quantità necessaria. Informazioni: www.italgas.it
fie, periodici e collezioni, ol-
tre a fotografie, opere d’arte e
oggetti dell’industria del gas
dalle sue origini a oggi. Se si
tiene conto che l’azienda, co-
me Società Anonima Compa-
gnia di illuminazione a Gaz
per la città di Torino, è nata
nel 1837 (cioè ben prima del-
l’Unità d’Italia) e si è sviluppa-
ta lungo un percorso piutto-
sto complesso, è facile capire
come il nucleo originario di
documenti possa misurare un
chilometro lineare con una
previsione di estendersi fino a
tre. Con le dovute incognite,
visto che proprio sotto i nostri
occhi alcune addette in guanti
bianchi stavano digitalizzan-
do un album di famiglia di un
dipendente, appena acquisito
alla collezione, che proprio
nelle pagine dedicate agli avi
ottocenteschi rivelava scatti di
grande interesse per le origini
aziendali.
A sottolineare poi lo spes-
sore culturale dell’operazione
La tecnologia
Altre istituzioni e
fondazioni ora affidano
la loro storia a questi
archivi avanguardistici
serve ricordare come anche
altre istituzioni e fondazioni,
impossibilitate a procedere in
proprio, abbiano affidato al-
l’archivio di Italgas per la digi-
talizzazione i propri docu-
menti, spesso di rilevanza sto-
rica notevole (sono presenti
perfino pergamene, la più an-
tica datata addirittura 1288).
Tutti documenti che poi ven-
gono resi disponibili sia ai to-
rinesi, sia naturalmente ad
appassionati e studiosi di tut-
to il mondo, anche grazie alla
partnership con la rete euro-
pea Time Machine.
Naturalmente un’operazio-
ne che ha tutta l’aria di voler
essere definitiva non può che
appoggiarsi al meglio della te-
nologia in materia: così nelle
sale dell’Heritage Lab si pos-
sono trovare scanner avanza-
tissimi e in grado di trasfor-
mare rapidamente in imma-
gini digitali ad alta risoluzio-
ne (e ritoccare, se necessario)
ve, in collaborazione con la Pronti, via! documenti di ogni genere e
Fondazione Giorgio Cini, si Immagine di qualità, negativi e diapositive
sta procedendo alla digitaliz- repertorio di compresi: alcuni sono in gra-
zazione, catalogazione e in- lavoratori do di acquisire fino a 2.000
ventariazione dell’archivio Italgas a documenti in 8 ore, anche in
storico di Italgas, che com- Napoli. In alto, modalità fronte/retro o effet-
prende documenti vari, circa l’Heritage Lab tuare scansioni laser 3D.
12 mila tra volumi, monogra- e la terrazza © RIPRODUZIONE RISERVATA
Corriere della Sera Lunedì 6 Dicembre 2021
EVENTI 43
#

La sede A Torino, nei due storici palazzi di Largo Regio Parco 9 e 11 (nella
foto), è appena stata inaugurata la nuova sede cittadina di Italgas. I
Due palazzi storici due edifici, ristrutturati da Giugiaro Architettura, sono stati
trasformati in modelli trasformati in modelli esemplari di efficienza energetica e
sostenibilità, con soluzioni «state of the art» per il controllo climatico
di sostenibilità e illuminotecnico e l’utilizzo di materiali costruttivi e tecnologici ad
alte prestazioni. Negli edifici trovano spazio il Centro Integrato di
Supervisione, un polo operativo ipertecnologico per monitorare in
tempo reale h24 tutta la rete di distribuzione del gas e il pronto
intervento; il Group Security Operation Center, unità incaricata della
protezione attiva delle infrastrutture fisiche e digitali del gruppo;
nuovi ambienti di lavoro progettati per ospitare nel massimo
benessere i dipendenti e dotati di spazi di coworking multifunzionale,
al relax, allo sport indoor, ma non mancano terrazze e giardini pensili
(vedi foto nella pagina a sinistra). Al civico 11 si trova l’Heritage Lab,
il modernissimo archivio storico aperto al pubblico grazie al quale,
con un bacino immenso di big data del passato, viene ricostruita e
raccontata una parte importante della storia d’Italia e dell‘azienda.
Nei due edifici lavorano quotidianamente circa 400 dipendenti
Italgas (circa il 10% della popolazione aziendale complessiva).

I piani futuri
Biometano e idrogeno verde
di Andrea Rinaldi

Obiettivo, zero emissioni nel ’27

Il colosso investirà quasi 8 miliardi per transizione energetica e nuove acquisizioni

C
hissà cosa direbbe il
fondatore di Italgas,
Hippolyte Gautier, nel
vedere la sua società
abbracciare i nuovi combusti-
bili dopo più di un secolo de-
dicato alla metanizzazione del
Paese. Già, perché nell’ambi-
zioso piano strategico 2021-27
(stiamo parlando di 7,9 mi-
liardi di investimenti) un cor-
poso stanziamento è dedicato
alla digitalizzazione delle
condotte: ben 1,4 miliardi sa-
ranno dedicati a creare reti
smart in grado di accogliere
gas rinnovabili come il bio-
metano, il metano sintetico e
l’idrogeno verde, cioè ottenu-
to dall’elettrolisi dell’acqua.
Per indirizzare meglio que-
sto corso, il laboratorio tecno-
logico della società avrà una
nuova sede proprio a Torino,
città d’elezione di Italgas,
mentre il 2022 sarà dedicato
alla realizzazione in Sardegna
del progetto «Power to gas»,
un impianto per produrre
idrogeno utilizzando l’energia
elettrica ottenuta da fonti rin-
novabili.
«Per raggiungere i target
climatici fissati dall’Unione
Europea è necessario sfrutta-
re appieno il potenziale delle
infrastrutture esistenti e adot-
tare un approccio olistico che
tenga conto del contributo di
più fonti energetiche, con un
ventaglio di soluzioni per il
breve, medio e lungo termine.
Non possiamo pensare che un
solo vettore energetico con-
7,9 senta di raggiungere l’obietti-
vo net zero», osserva il ceo Pa-
olo Gallo. «La quota più rile-
I miliardi di vante degli investimenti è de-
euro di stinata al riutilizzo dei nostri
investimenti 73.000 chilometri di network
previsti per il e alla sua ulteriore estensione
periodo 2021- verso territori non ancora rag-
2027 giunti, anche per sostenere lo
sviluppo del biometano».
9 Oggi Italgas — 1,3 miliardi
di ricavi, 9 miliardi di metri
cubi di gas distribuito a 7,75
I miliardi di milioni di utenze — è un big
metri cubi di quotato a Piazza Affari che ve-
gas distribuito de in Cdp Reti il suo primo
in Italia a 7,75 azionista con il 26% di quote,
milioni di seguito da Snam con il 13,4%.
utenze Per la società guidata da
Gallo e presieduta da Paolo
73 Dell’Acqua, però, guardare a
un orizzonte a zero emissioni
(-30% al 2027 con -25% di con-
Le migliaia di sumi energetici) e costellato
chilometri della da obiettivi dell’agenda Onu
rete Italgas, che 2030 non significa rinunciare
verranno estesi alla crescita.
verso territori I quasi otto miliardi di inve-
non ancora stimenti ne prevedono due
raggiunti solo per partecipare alle gare
per la fornitura di gas e alla re-
2,1 alizzazione dei piani di svi-
luppo legati agli ambiti terri-
toriali in procinto di essere as-
I miliardi di segnati. Trecentottanta milio-
euro di ni di euro invece saranno le
fatturato di «munizioni» per le operazio-
Italgas, con ni di fusione e acquisizione: il
ricavi per 1,3 traguardo è l’acquisto di 150
miliardi. Cdp punti di riconsegna e il con-
Reti è il primo trollo di infrastrutture oggi
azionista gestite da partecipate non
consolidate. Nello specifico, il
piano prevede l’incremento
dei clienti serviti (i punti di ri-
consegna) da 7,6 milioni del
2020 a 8,2 milioni nel 2027,
ma con il contributo delle ga-
re d’ambito si raggiungerà i 10
milioni a fine piano.
E già in questo primo anno
Italgas ha cominciato a fare
shopping con l’acquisizione
di Isgas33 in Sardegna e l’in-
corporazione di Toscana
Energia Green in Seaside; è
nata poi anche Bludigit, la
nuova società in cui sono sta-
te concentrate tutte le attività
di information technology del
gruppo e che controlla più di
100 contratti per un valore di
oltre 300 milioni di euro.
Ma è avvenuta nel settem-
bre scorso l’operazione più
importante, al di fuori dei
confini italici, ovvero l’aggiu-
dicazione della gara per la pri-
vatizzazione di Depa Infra-
structure, la società che rag-
gruppa reti e attività di distri-
buzione del gas greco (il
corrispettivo concordato per
il 100% del capitale di Depa è
di 733 milioni).
«Siamo il partner ideale per
supportare il governo ellenico
nello sviluppo di una infra-
struttura energetica-chiave
La nascita
1837, l’atto di
fondazione
che permetterà al Paese di
procedere rapidamente nel
percorso di decarbonizzazio-
della Società ne dell’economia — dice a
Anonima proposito Gallo —. Grazie a
Compagnia una nuova generazione di reti
di illuminazione “native digitali” — estese,
a Gaz flessibili e smart — sosterre-
mo con il gas naturale il gra-
duale abbandono di carbone
e lignite».
Ragionamenti ambiziosi,
non disgiunti da importanti
politiche di aggiornamento
professionale e formazione
sul personale che puntano di
qui a sei anni a raddoppiare il
fatturato di Italgas a 2,1 mi-
liardi, ma soprattutto a ren-
derla uno dei protagonisti
della transizione energetica.
© RIPRODUZIONE RISERVATA

L’artista
Un fascio di fiamme blu Rainaldi — e solo uno era riu-
scito ad affrontare la questio-
ne in maniera diversa. È una

«Opera una e trina scultura troppo complessa e

ha bisogno di essere capita.
Ho fatto un Papa malato, per

in un luogo da ricordare»
mostrare cosa significa il do-
lore». È il gradimento esteti-
co, tuttavia, a dominare, pro-
blema che invece nel caso di

di Paolo Morelli principale di «fiamme» blu,

Chi è slanciate verso l’alto, e due se- I lavori precedenti

O
liviero Rainaldi si in-
fervora quando parla
del suo modo di fare
arte. Con il cinismo e
la consapevolezza di chi ha al-
le spalle una lunga esperienza
e, addirittura, ha già pensato
al proprio epitaffio. Quasi si
sorprende che sia un argo-
mento tabù. «Sulla mia tom-
ba vorrei ci fosse scritto quel-
lo che dico io», afferma, e
pensa alla frase del poeta ro-
mano Quinto Trabea: «Né di
giorno né di notte c’è riposo
per noi lavandai». «Penso sia
la sintesi — spiega — di chi
ama ricercare e non sta mai
fermo». L’artista abruzzese,
nato nel 1956 a Caramanico
Terme (Pe), ha creato l’opera
Flammarion, complesso scul-
toreo che ora incornicia la rin-
novata sede dell’Italgas a Tori-
no.
«Questo lavoro è uno e tri-
no — scherza — perché ci so-
no tre sculture». Un gruppo
condari posizionati a poca di-
stanza per puntellare i due
storici palazzi della compa-
gnia, rimessi a nuovo, nel
quartiere pre-centrale di Bor-
go Rossini. «La piazza su cui
si affaccia Italgas è asimmetri-
ca — aggiunge l’artista — ed
● Oliviero era difficile trovare una solu-
Rainaldi zione classica, per questo
è nato a l’opera è stata fatta così, con
Caramanico ideali collegamenti fra le par-
Terme (Pe) ti». Del resto, l’idea iniziale ri-
nel 1956. prendeva la costellazione del
Vive e lavora cancro, ma è rimasto il lega-
fra l’Italia e me con le stelle, perché il no-
l’estero me è un omaggio all’astrono-
mo Camille Flammarion. Ol-
● Oltre a tre a evocare la parola «fiam-
mostre, ma».
personali e Proprio la fiamma è un ul-
collettive, ha teriore rimando a un lavoro
realizzato precedente, realizzato a Na-
numerosi lavori poli per dialogare con Sette
di arte pubblica opere di misericordia di Cara-
in diverse città vaggio. Anche in quel caso re-
da Roma a alizzò delle fiamme poste al
Città del centro della chiesa che ospita
Messico il celebre dipinto, al Pio Mon-
te della Misericordia. «Lo
spunto nasce da lì — prose-
gue Rainaldi — perché al cen-
tro del quadro di Caravaggio
c’è una torcia. A differenza del
lavoro fatto a Napoli era però
necessario trovare una ri-
collocazione: con Torino non
siamo più all’interno di una
chiesa, abbiamo fatto una
sorta di laicizzazione».
Una questione che si incro-
cia con un altro aspetto. «Chi
compie un’azione in un pub-
blico spazio — fa notare l’arti-
sta — si deve porre delle do-
mande. Essendo l’opera espo-
sta a tutti, bisogna assolvere a
due compiti: parlare a più
persone possibile ma portan-
do messaggi profondi, avere
un impatto nell’idea e nella
forma». Lo sa bene, perché
nel 2011 è stato al centro di nu-
merose polemiche per via del
monumento a Giovanni Paolo
II, realizzato per Silvana Paoli-
ni Angelucci onlus e collocato
in piazza dei Cinquecento a
Roma. Il titolo è Conversazio-
ni, ma l’aspetto della scultura
è stato considerato persino
offensivo.
«Ho raccolto più di 1.200
articoli su quel lavoro — dice
Oliviero Rainaldi
«Ho già scelto il mio
epitaffio: un verso del
poeta romano Quinto
Trabea. Che male c’è?»
Sul suo (contestato)
monumento a Wojtyła
a Roma: «Rappresenta
un Papa malato»
Fiamme Torino non sembra porsi, in-
In alto, fatti Flammarion non ha su-
l’opera scitato il benché minimo tur-
«Flammarion», bamento, anzi. «La maggior
complesso parte delle opere che oggi so-
scultoreo che no classici — aggiunge l’auto-
ora incornicia re — avevano scandalizzato la
la rinnovata gente quando sono state rea-
sede lizzate. Non può essere un
dell’Italgas a problema dell’artista se gli al-
Torino, firmata tri non capiscono».
da Oliviero Lo sguardo, però, va già ai
Rainaldi prossimi lavori. Pochi giorni
fa, una sua scultura è arrivata
in Michigan, dove in primave-
ra sarà inaugurata al Frederik
Meijer Gardens & Sculpture
Park, mentre a maggio prepa-
rerà un altro lavoro per il con-
vegno internazionale della
Croce Rossa a Ginevra.
© RIPRODUZIONE RISERVATA
 44 Lunedì 6 Dicembre 2021 Corriere della Sera

Sportlunedì Tennis La Coppa Davis 2021 è della Russia. Nella finale di Madrid contro la
Croazia, Rublev e Medvedev riportano a Mosca l’insalatiera
La Davis alla Russia conquistata per la terza volta dopo i successi del 2002 e del 2006.
Croazia battuta 2-0 Nessuna bandiera nazionale, una squadra chiamata Russian
Tennis Federation, il concerto per pianoforte di Tchaikovsky
Rublev e Medvedev come inno a causa delle sanzioni legate al doping, ma è comunque
troppo più forti festa. I russi confermano i favori del pronostico dominando i due
match di finale e rendendo inutile il doppio: Rublev b. Gojo 6-4, 7-6 e
Medvedev b. Cilic 7-6, 6-2. Si ricomincia a marzo con lo spareggio
per entrare nelle finali di novembre: l’Italia affronterà la Slovacchia.

Formula 1 Sulla nuova pista in Arabia Saudita succede di tutto, polemiche sulla direzione di gara

❞
Hamilton
Gp Arabia Io sono
Saudita
Ordine d’arrivo stato pulito,
1. Hamilton (Gbr) lui ha
Mercedes frenato di
2h06’15’’118
2. Verstappen colpo, non
(Ola) Red Bull so perché
a 21’’825

❞
3. Bottas (Fin)
Mercedes
a 27’’531
4. Ocon (Fra)
Alpine a 27’’633
5. Ricciardo (Aus)
McLaren
a 40’’121
6. Gasly (Fra)
Alphatauri
a 41’’613
7. Leclerc (Mon)
Ferrari a 44’’475
8. Sainz (Spa)
Ferrari a 46’’606
Verstappen
9. Giovinazzi (Ita) L’incidente?
Alfa Romeo Assurdo
a 58’’505 che io
10. Norris (Gbr)
McLaren faccia
a 1’01’’358 la parte
11. Stroll (Can) del cattivo
Aston Martin

Mondiale thriller
Tamponamento Max Verstappen, al comando, viene tamponato da Lewis Hamilton nel finale della gara: la corsa al titolo è un duello senza esclusione di colpi (Getty Images)
a 1’17’’212
12. Latifi (Can)
Williams
a 1’23’’249
13. Alonso (Spa)
Alpine a 1 giro
14. Tsunoda (Gia)
Alphatauri
a 1 giro
15. Raikkonen
(Fin) Alfa Romeo
a 1 giro
Ritirati
16. Vettel (Ger)
Aston Martin
DAL NOSTRO INVIATO

GEDDA I giochi di luce con i la-

Bandiere rosse, incidenti, scorrettezze Ordine dal box Red Bull, re-
stituire la posizione a Hamil-
ton. Ancora. Obbedisce, sul
17. Perez (Mex)
Red Bull
18. Mazepin (Rus)
ser e i led disegnano uno sce-
nario da film apocalittico, so-
pravvissuti e sopravviventi nel
Hamilton primo, Verstappen punito e 2° rettilineo al passaggio succes-
sivo, e qui succede il patatrac.
Il sette volte campione del

I due sono pari, il titolo ad Abu Dhabi

Haas
19. Russell (Gbr) folle, e pericoloso, ring del- mondo lo centra sfasciando
Williams l’Arabia Saudita. Vaga sotto il una parte dell’ala anteriore: è
20. Schumacher podio Lewis Hamilton, stra- sempre colpa di Max che fre-
(Ger) Haas volto. Pugni al cielo insieme na di colpo e viene punito nel
Classifica piloti ai meccanici della Mercedes, post-gara con 10’’. Non inci-
1. Verstappen che un tifo così sguaiato non che Gedda sia il primo circui- posizione che l’olandese si era per pulire la pista dalla marea dono sul secondo posto per-
369,5 lo avevano mai fatto: «Ho usa- to disegnato seguendo i det- preso poco prima tagliando la di detriti sparsa dai botti di ché Bottas è finito lontano.
2. Hamilton 369,5 to la testa, e l’esperienza». E tami dei padroni della Formu- prima curva. Da terzo torna Tsunoda e Alonso — fa respi- Sulla Mercedes 44 i danni so-
3. Bottas 218 ha vinto, su tutta la linea. la 1. Max fa e disfa, dopo la primo con una magia, ed è rare Verstappen. Fino al 36° no lievi e non impediscono al
4. Perez 190 Guerra totale in attesa dello surreale trattativa durante qui che inizia il feroce inse- giro quando l’inglese con l’ala britannico di catturare anche
5. Leclerc 158 scontro definitivo di Abu l’ultimo restart fra Masi e la guimento. Lewis ha un van- mobile spalancata lo affianca, il punto del giro veloce per ri-
6. Norris 154
7. Sainz 149,5
Dhabi, domenica. Dentro o Red Bull per convincere la taggio di gomme, ma la giran- ma l’altro lo stringe, taglia di stabilire l’equilibrio totale in
8. Ricciardo 115 fuori, a pari punti, con un di- squadra di Horner a cedere la dola delle virtual safety car — nuovo e torna al comando. classifica. Verstappen prova a
9. Gasly 100 rettore di gara, l’australiano resistere con un’altra scorret-
10. Alonso 77 Michael Masi, che ha perso il La Ferrari tezza, ma viene punito con 5
11. Ocon 72 controllo della situazione. secondi.

Leclerc paga la prima interruzione

12. Vettel 43 «Mad Max» sfoga la sua Si è rivisto il vecchio «Mad
13. Stroll 34 rabbia: «Questa non è Formu- Max» degli inizi, talento in-
14. Tsunoda 20 la 1, è solo una conta di penali- credibile ma dalla condotta
15. Russell
16. Raikkonen 10
17. Latifi
16

7
tà e punizioni che non ti la-
sciano lottare». Ma è indifen-
dibile: ne ha combinate di tut-
e chiude col 7° posto e tanti rimpianti esagerata. Pronto a usare ogni
mezzo per vincere, e certi at-
teggiamenti rissosi potrebbe-

❞
18. Giovinazzi 3
19. Schumacher 0 ti i colori, distruggendo ro costargli il titolo. A livello
20. Kubica 0 capolavori — il sorpasso alla DAL NOSTRO INVIATO Ho faticato a ogni ripartenza a mandare in di immagine Hamilton è su
21. Mazepin 0 terza partenza dopo gli inci- temperatura le gomme, ho provato ad un altro pianeta, anche nel
denti di Perez e Mazepin — GEDDA Alla prima partenza Charles Leclerc è aumentare il ritmo ma superare è difficile paddock dove una nutrita pat-
Costruttori
con mosse da bullo, sprecan- Leclerc riuscito persino a tenere il passo dei qui. Avevamo il potenziale per fare molto di tuglia di piloti — segretamen-
1. Mercedes 587,5
2. Red Bull 559,5 do gli aiuti della buona sorte: La prima migliori. Poi è cambiato tutto di colpo con la più». Anche Sainz è convinto che senza lo te — fa il tifo per lui. «Ho vin-
3. Ferrari 307,5 il cambio che ha retto l’urto bandiera bandiera rossa innescata dall’uscita di Mick sbaglio in qualifica sarebbe potuto entrare to restando pulito» ha scandi-
4. McLaren 269 delle qualifiche consentendo- rossa Schumacher. La sosta ai box ha nella top 5. La Ferrari comunque ha messo to con la coppa in mano. Cam-
5. Alpine 149 gli di conservare la terza posi- mi ha compromesso la corsa del monegasco — al sicuro l’obiettivo minimo stagionale: il pione pure nella
6. Alphatauri 120 zione in griglia; la prima con- quella di Sainz lo era già, scattava 15°—, terzo posto costruttori davanti alla McLaren. comunicazione in un duello
7. Aston Martin 77 cambiato
troversa bandiera rossa (per durante la ripartenza ha vissuto brividi per Gedda ha offerto spettacolo ma anche dove si combatte anche a pa-
8. Williams 23
Schumi jr a muro), un assist la gara: la giravolta di Perez. Il settimo posto è un paura: Theo Pourchaire ed Enzo Fittipaldi, role. «Sono sempre io che de-
9. Alfa Romeo 13
che lo lancia in testa. Perché al avevamo premio alla volontà e alla capacità di stare giovani della Formula 2, sono finiti in vo evitare il contatto, dall’ini-
10. Haas 0
contrario dei due della Merce- un bel fuori da guai. Ma è anche un segnale che ospedale, dopo un terribile incidente alla zio del campionato quante
Ultima gara
Gp Abu Dhabi
des, che si erano precipitati a potenziale, Charles lancia al box, per il ruolo da partenza della gara 3. Il francese sta bene, il collisioni con lui (non fa mai
12 dicembre
cambiare le gomme, lui aveva potevamo caposquadra. Ha superato in volata Sainz, ed brasiliano avrebbe soltanto una caviglia il nome di Verstappen ndr) ho
proseguito dietro alla safety fare molto è una manovra che pesa negli equilibri rotta. Con i muretti il pericolo è ovunque. evitato?». Ma non è ancora fi-
car. «Demolition derby», agli di più interni. «La prima parte è stata buona, poi d.spa. nita.
americani le corse piacciono con la bandiera rossa ho perso tre posizioni. © RIPRODUZIONE RISERVATA Daniele Sparisci
così, caotiche, e non è un caso © RIPRODUZIONE RISERVATA
Corriere della Sera Lunedì 6 Dicembre 2021
SPORT 45
#

Slittino Volley Motocross

Fischnaller domina la sprint di Sochi
L’azzurro Dominik Fischnaller ha vinto la gara sprint a Sochi, prova
della Coppa del Mondo di slittino, segnando anche il record della
pista. Il 28enne di Bressanone, dopo il terzo posto nel singolo, ha
trovato il primo successo stagionale per la squadra diretta da Armin
Zoeggeler a due anni dal suo ultimo, segno di una condizione in
crescita nell’inverno delle Olimpiadi di Pechino. In totale, Fischnaller
ha ottenuto otto vittorie e 34 podi in Coppa del Mondo, battendo ieri
il russo Roman Repilov e l’austriaco Wolfgang Kindl.
Perugia avvicina Civitanova, Milano ok
Si è completata la decima giornata di Superlega: Sir Safety Conad
Perugia-Tonno Callipo Vibo Valentia 3-0, Cucine Lube Civitanova-
Gioiella Prisma Taranto 3-0, Trentino-Gas Sales Bluenergy Piacenza
3-1, Allianz Milano-Kioene Padova 3-1, Verona Volley-Consar Rcm
Ravenna 3-1, Top Volley Cisterna-Leo Shoes PerkinElmer Modena
2-3. Riposa Vero Volley Monza. Classifica: Civitanova 28; Perugia 25;
Trentino 22; Monza 18; Piacenza 17; Modena 16; Milano 15; Padova
11; Cisterna 10; Verona 8; Vibo Valentia 7; Ravenna 2.
Hofer, 19 anni, muore sotto una valanga
La giovane stella del motocross mondiale, l’austriaco Rene Hofer, è
morto a 19 anni sotto una valanga nella zona di Langau, in Austria,
travolto insieme ad altri due scialpinisti. L’incidente si è verificato
sulla Lackenspitze, nel Salisburghese. Oltre a Hofer sono deceduti un
24enne e un altro 19enne. Hofer, pilota originario di Muehlviertler,
era considerato il talento del motocross più promettente dell’Austria.
Lo scorso ottobre a Pietramurata, in Italia, aveva vinto un Gran
premio in una delle due classi principali del campionato del mondo.

● Il commento Tre vittorie in tre giorni

Nessuna come super Sofia
I due fenomeni
meriterebbero
altre piste
e altre regole Dopo le due discese, Goggia conquista anche il superG: è record in Coppa
di Giorgio Terruzzi

E triplete fu. Un po’ sor- mato appunto superG e il test

È stupefacente la prendente, di sicuro sofferto, l’ha superato: l’ultimo brivido

tenuta nervosa dei
due piloti impegnati
in questo testa a testa
memorabile. Messo a dura
prova, in primo luogo,
dalla decisione di
omologare una pista
assurda, pericolosa,
inadatta a una sfida
iridata, piazzata nella fase
cruciale del campionato.
Strettoie da collisioni certe
e muri ovunque, pur di
fare lo show sul
lungomare, alla faccia
degli spazi offerti dal
deserto arabo. Il resto è
arrivato di conseguenza;
una gestione allucinante
che ha falsato l’intera
corsa, lasciando
sull’asfalto dubbi e
polemiche mortificanti
proprio pensando alla
qualità della sfida
sportiva. Vinta in pista da
Hamilton, più tenace e
lucido di Verstappen se
valutiamo l’intero
weekend. Max: l’errore in
qualifica, una scelta tattica
errata prima di quella
assurda bandiera rossa
che l’ha di fatto cancellata,
seguita da gomme
inadatte. Per non parlare
della decisione di cedere
la posizione ad Hamilton
cercando, due volte, di
sfruttare immediatamente
l’ala spalancata sulla retta.
Il tutto compensato, va
detto, da uno scatto al
terzo start fenomenale. Il
fatto è che risulta difficile
decifrare le fasi più
intense dell’antagonismo,
inserite in un tale
guazzabuglio di
strafalcioni regolamentari,
con pezzi di vetture
incidentate sparsi lungo
un tracciato che obbligano
alla virtual safety car ogni
tre per due. Viene da
chiedersi, ben sapendo
quanto incida il denaro
nelle politiche di questo
circo, come mai nessuno
tra Federazione e
associazione piloti sia
intervenuto sulla
decisione di correre su un
tracciato del genere. Ma
ciò che ha svelato la natura
della relazione tra
direzione gare e team l’ha
fornita lo scambio tra
Michael Masi, l’arbitro
della F1, e il muretto Red
Bull dopo il secondo stop.
Quando non è stata
comunicata una decisione
ma un’«offerta». Farei
così, che ne dite ragazzi? Il
tono indica uno stile, che
è quello di chi predilige la
collusione. Il che la dice
lunga sulla modalità che
ha fissato o negato
sanzioni nella stagione.
Forse su intere epoche.
Sprovviste, a differenza di
questa, di comunicazioni
audio alla portata di tutti.
© RIPRODUZIONE RISERVATA
SuperG donne
di Lake Louise ma in ogni caso splendido e l’ha portato Miriam Puchner,
Ordine d’arrivo regale perché la prima delle sempre lì a ronzare attorno al
1. Goggia (Ita)
sconfitte è la campionessa del primato della Goggia con
in 1’18”28
2. Gut-Behrami
mondo in carica del superG, scarti minimi, però poi l’au-
(Svi) a 0’”11 la ticinese Lara Gut-Behrami. striaca ha rimediato solo un
3. Puchner (Aut) E poi storico: mai una sciatri- podio minore, già centrato
a 0’’44 ce italiana aveva vinto in tre nella discesa di venerdì. L’Ita-
4. Tippler (Aut) giorni di fila. Sofia Goggia la- lia saluta pure il quinto posto
a 0’’50 scia Lake Louise, il luogo in di Federica Brignone (aveva
5. Brignone (Ita) cui si fracassò un ginocchio vinto l’ultimo superG disputa-
a 0’’53 nel 2013 agli albori della car- to nella Coppa del Mondo, lo
6. Shiffrin (Usa)
riera e il posto in cui non riu- scorso febbraio al Passo San
a 0’’58
7. Curtoni (Ita) sciva a vincere quando era già Pellegrino: Fede ha peccato
a 0’’64 diventata campionessa, con sul muro finale e si è fumata
14. Marsaglia un en plein che cancella l’idea almeno il terzo posto) e il set-
(Ita) a 1’’11 di un’atleta legata alla sua su- timo di Elena Curtoni: la sin-
23. Melesi (Ita) periorità in discesa. Fortissi- fonia di Sofia, musica subli-
a 1’’81 ma sì, ma anche monodimen- me, ha avuto un degno con-
28. Ni. Delago sionale. torno.
(Ita) a 2’’06 Non era e non è vero. I colo- Potere a Bergamo. Sofi si è
32. Na. Delago
ri del primato sono l’azzurro ricordata di essere stata vice-
(Ita) a 2’’29
Classifica Cdm della sua tuta e il rosso dei campionessa iridata della
1. Shiffrin 405 pettorali che indosserà: Sofia specialità e non le è sfuggito
2. Vlhova 340 ne avrà due, nel risiko delle che nel 2019, di questi tempi,
3. Goggia 315 nevi si è annessa entrambi i faceva suo a St. Moritz il derby
Discesa maschile
territori dell’alta velocità. Si con la Brignone. Poi non ave-
cancellata considerava sotto esame in va più ingranato — anche per
quell’ibrido intrigante chia- Felicità Sofia Goggia, 29 anni, si gode terzo trionfo: in Canada ha sbaragliato la concorrenza (LaPresse) gli infortuni — e aveva fatto
della discesa la sua coperta di
Linus. Ma non poteva bastare:
«Nella scorsa stagione non
sono riuscita a trasferire al su-
perG la forza che avevo in libe-
ra. A Lake Louise ce l’ho fat-
ta». Il successo nella prova di
ieri — disertata da Petra Vlho-
va e anche da Marta Bassino,
che deve riannodare un filo
sfilacciato da scelte discutibili
— è stato il meno netto. Ma
era previsto. Sofia se l’è co-
struito metro per metro: tre
Numeri e gioia
Il 14 successo in Coppa
del Mondo vale
l’aggancio a Piero Gros:
«Mi sono scatenata»
intertempi «rossi» su una
Gut-Behrami tecnicamente
perfetta, poi la stoccata deci-
siva. «Nella seconda parte mi
sono scatenata: quando ho vi-
sto che Lara era alle spalle ho
pensato di aver vinto».
L’aggiornamento delle sta-
tistiche — successo n.104 al
femminile per il nostro sci,
14° di Goggia — vale l’aggan-
cio a Piero Gros (35 podi a te-
sta, settimo posto all time) e
delinea uno scenario intri-
gante: Brignone ha raggiunto
Deborah Compagnoni in vetta
(16 primi posti), ma potrebbe
non essere lei a staccarla. E in
ogni caso Sofia Goggia, che è
a -1 da Isolde Kostner, in pro-
iezione ha il primato nel miri-
no. Si vedrà, ora questo non
interessa a Sofia. Numeri e fe-
steggiamenti possono aspet-
tare: «Nel fine settimana arri-
vano i superG di St. Moritz:
sono nuove sfide, non abbas-
so la guardia».
Ma l’imprenditrice che ha
investito in un allevamento di
galline sa che questa può di-
ventare la stagione delle uova
d’oro.
Flavio Vanetti
© RIPRODUZIONE RISERVATA
 46 Lunedì 6 Dicembre 2021 Corriere della Sera

#
Corriere della Sera Lunedì 6 Dicembre 2021
Basket
Milano vince la 10ª
e dimentica l’Europa
Virtus che fatica
Tortona non sbaglia
L’INTERVISTA TAMBERI & BARSHIM
di Gaia Piccardi
G
imbo invidia a Bar-
shim altezza e peso
(«Tu viaggi sopra
l’asticella con dieci
chili addosso meno di me!»),
Mutaz ruberebbe a Tamberi la
flessibilità («E l’amore che hai
per la famiglia e per la vita»),
se restano per più di una
manciata di giorni senza sen-
tirsi scatta il whatsapp pro-
memoria («Hey man, ti ricor-
di cosa abbiamo combinato
quest’estate a Tokyo...?»), non
importa chi lo manda a chi
perché è chiaro che questi
due tipi speciali in collega-
mento su Zoom via World
Athletics la mattina dopo aver
vinto l’Inspiration Award del-
la Federatletica mondiale — il
marchigiano Gianmarco
Tamberi, 29 anni, e il qatario-
ta Mutaz Essa Barshim, 30 —
sono gemelli diversi separati
alla nascita.
La loro è la storia dell’anno.
Un oro olimpico nei Giochi
postdatati dalla pandemia in-
seguito fino a quota 2,37 me-
tri sul livello del mare (del
Giappone), tutti salti riusciti
al primo tentativo e poi tre er-
rori ciascuno, a 2,39 (primato
personale e italiano di Gim-
bo; nel 2014 Mutaz si era spin-
to fino a 2,43, a 2 centimetri
dal record del mondo di Javier
Sotomayor), il giudice di gara
che si avvicina ai duellanti al-
lo stremo delle forze e chiede:
«Volete continuare a saltare o
vi dividete l’oro?». L’hanno
condiviso, entrando per ma-
no nell’attico con vista sul-
l’Olimpo e saldando per sem-
pre un’amicizia. «Ci siamo co-
nosciuti nel 2010, al Mondiale
«Noi, fratelli di sangue
Il nostro oro a due piazze
la favola più bella di Tokyo»
L’amicizia, gli infortuni, la rivalità: «Uniti per sempre dallo sport»
junior di Moncton, in Cana-
da» ricorda Barshim. «Che tu
hai vinto a mani basse, men-
tre io nemmeno mi sono qua-
lificato per la finale» precisa
Tamberi, che finisce le frasi
dell’amico. «Entro nella hall
dell’albergo e mi salta addos-
so questo ragazzino italiano
— prosegue Mutaz —. Ciao,
sono Tamberi, mi dice ab-
bracciandomi. Ho pensato
fosse pazzo ma mi è stato sim-
patico da subito». Il seme del
rapporto è gettato, non resta
che osservarlo fiorire tra mee-
ting di atletica, Mondiali in-
door e all’aperto, il giunco di
Doha è un talento assoluto,
l’unico considerato in grado
di ritoccare un primato mon-
diale vecchio 28 anni, la mez-
za barba di Gimbo arriva al
pubblico prima del suo genio
in pedana, il primo oro azzur-
(g. sc.) Milano spazza via i venti di crisi europea con
la 10ª vittoria consecutiva in campionato. La
compagine di Messina consolida la sua leadership
espugnando con autorità il campo di Brindisi.
Effimero il 21-9 iniziale per i pugliesi: l’Olimpia
concede 32 punti nei 30’ successivi con Hall (foto,
16 con 4/5 da 3) e Delaney (13) a produrre punti e
gioco a supporto di una difesa impenetrabile. Bene
il debuttante Bentil (10 e 7 rimbalzi in 16’). Vittoria
col brivido per la seconda forza Virtus Bologna che
L’abbraccio Tokyo, primo agosto: il momento in cui Tamberi e Barshim decidono di spartirsi l’oro nell’alto (Epa)
ro (Mondiale indoor di Por- sognava di sbranare, invece
tland) è datato 2016, a quel guarda da spettatore non pa-
punto Barshim ha già conqui- gante con il gesso al piede.
stato l’Asia più volte e il mon- Mutaz lo imita il 2 luglio 2018
do a Sopot 2014. «Lui è mi- in Ungheria, nel terzo tentati-
gliore di me per stile, costan- vo a 2,46. Icaro bruciato due
za, altezze siderali raggiunte volte dal sole. «Come atleti
— ammette Tamberi —, è dobbiamo essere egoisti —
sempre stato un modello da dice Barshim — ma quando
seguire: tra le motivazioni che torni a saltare così dopo un
mi hanno spinto ad andare grave infortunio non puoi im-
avanti c’è sempre stato il desi- pedirti di provare un’ammira-
derio di raggiungere il suo li- zione totale per l’avversario.
vello. C’è rispetto reciproco Se prima eravamo simili, do-
dal primo giorno, l’amicizia è po l’operazione siamo diven-
cresciuta strada facendo, l’in- tati uguali. E adesso siamo
fortunio ci ha uniti ancora di
più».
Premiati dalla Iaaf
Infortuni gemelli
Al galà di Montecarlo
Gimbo si lesiona il legamento
della caviglia sinistra, quella hanno ricevuto dal
di stacco, il 15 luglio 2016 a presidente Coe
Montecarlo, tre settimane l’Inspiration Award
prima dei Giochi di Rio che
piega solo all’overtime una combattiva Sassari:
senza Sampson e Mannion e con Hervey, Pajola e
Cordinier infortunati in corsa, la squadra di Scariolo
(Weems 19, Belinelli 16) la spunta grazie alle
magie di Teodosic (15 e 10 assist). Emozioni forti a
Trieste che regola Trento con un guizzo sulla sirena
di Graziulis. Brillante poker per Napoli (Rich e
Velicka 17) che respinge il volata Cremona, mentre
Tortona (Macura 24) supera la Fortitudo Bologna.
© RIPRODUZIONE RISERVATA
qui, insieme, entrambi parte
dell’eredità olimpica». «Nei
giorni cupi del gesso ci siamo
sostenuti, confidati — confer-
ma Tamberi —, abbiamo
pianto uno sulla spalla dell’al-
tro. Anche un grande della
ginnastica italiana, Juri Che-
chi, è tornato a gareggiare do-
po un grave infortunio, ma la
sintonia con Mutaz è stata to-
tale: stessa disciplina, stessa
caviglia, stesso recupero diffi-
coltoso. Tu a chi ti sei ispira-
to?». «A Tiger Woods — ri-
sponde il qatariota —, so-
pravvissuto alle disavventure
personali e all’operazione alla
schiena. Anche Cassius Clay è
un mito per me. Forse è arri-
vato il momento di fare un do-
cumentario su di noi, che ne
dici?».
Prima del documentario è
arrivato il premio nel galà di
Serie A: risultati 10ª giornata
Brescia-Venezia 80-69 (sabato), Trieste-Trento 70-69,
Brindisi-Milano 53-79, Virtus Bologna-Sassari 102-100,
Treviso-Reggio Emilia 86-76, Pesaro-Varese 94-75,
Napoli-Cremona 91-88, Tortona-Fortitudo Bologna 74-64
Classifica
Milano 20; Virtus Bologna 16; Trieste, Napoli, Trento, Treviso,
Brindisi 12; Venezia e Tortona 10; Reggio Emilia e Brescia 8;
Cremona, Pesaro, Sassari e Varese 6; Fortitudo 4
❞
Un esempio per Gimbo
Mutaz è migliore di me
per stile, costanza,
altezze siderali
raggiunte: tra le mie
motivazioni c’è sempre
stato il desiderio di
raggiungere il suo livello
Il rispetto reciproco c’è
da quando ci conosciamo
❞
L’incontro con Mutaz
Mondiali junior 2010:
nella hall dell’albergo
mi salta addosso un
ragazzino italiano.
Ciao, sono Tamberi, mi
dice abbracciandomi.
Ho pensato fosse pazzo
ma mi è stato da subito
molto simpatico
fine anno di World Athletics,
perché nessuna cartolina par-
tita dallo stadio olimpico di
Tokyo verso il mondo è lumi-
nosa come quella firmata a
quattro mani Tamberi-Bar-
shim. «Dal primo agosto non
ci siamo più lasciati — confi-
da Gimbo —, ci sentiamo an-
cora più legati: è come se tra
noi corresse un filo invisibile.
Io a Ancona, lui a Doha, non
importa. Mutaz è il mio fratel-
lo di sangue. Non escludo che
l’anno prossimo ci si possa al-
lenare insieme, io non ho se-
greti per lui: conosciamo
punti di forza e debolezze re-
ciproche. Naturalmente l’ho
invitato al mio matrimonio,
nel 2022. Io ero stato al suo
con Alexandra a Lund, in Sve-
zia, dove ha la sua base euro-
pea, prima che nascesse il pic-
colo Josef». E cosa gli avevi re-
galato, Gimbo? «Oddio, non
mi ricordo, dovrei chiedere a
Chiara, la mia ragazza, aveva-
mo scelto dalla lista nozze, mi
pare...». «Non ricordo nean-
che io — ride Barshim —, ma
so per certo che è una cosa
che usiamo tutti i giorni».
Padri allenatori
Come se le similitudini fin qui
non bastassero, Mutaz è cre-
sciuto nel mito del padre Essa
Mohamed di origine sudane-
se, prima atleta e poi coach in
un piccolo club di Doha, ha
abbracciato il salto in alto a 15
anni, quand’era un’anima lun-
SPORT 47
#
ga e sotto il dishdasha bianco
(l’abito tradizionale) coltivava
grandi sogni. Anche nel caso
di Gimbo a tracciare la strada
è stato il padre saltatore Mar-
co, due volte primatista italia-
no e finalista ai Giochi di Mo-
sca ‘80, la carriera stroncata
da un incidente stradale e le
aspettative di trionfo subli-
mate attraverso l’allenamento
del figlio, che sembrava nato
per giocare a basket («L’idolo
è Tracy McGrady, con i Roc-
kets capace di segnare 13 pun-
ti negli ultimi 35” della partita
contro gli Spurs, realizzando
una delle migliori performan-
ce nella storia dell’Nba:
Il gesso
Gimbo Tamberi,
29 anni,
con il gesso
dell’infortunio
alla caviglia del
2016, e Mutaz
Barshim, 30,
alla fine della
gara dell’alto
all’Olimpiade
di Tokyo
(LaPresse)
chiunque altro, al suo posto,
non ci avrebbe nemmeno ten-
tato») e invece è diventato un
dio pagano dello sport.
Capitano di cinque ori
A Tokyo Tamberi è stato il ca-
pitano dell’atletica italiana,
una squadra meritevole di
cinque ori, seconda nel me-
dagliere soltanto agli Stati
Uniti («Surreale ma se tanti
ragazzini dopo l’estate hanno
chiesto di essere portati al
campo significa che l’esempio
serve»). Barshim come al soli-
to è stato l’uomo-squadra del
Qatar, abituato a fare tutto da
solo. «Abbiamo entrambi vis-
suto un viaggio complicato
verso Tokyo — ricorda Gimbo
—, a Montecarlo, subito pri-
ma dei Giochi, ho fatto la gara
peggiore della stagione (2,20
m), ero distrutto, ho pianto
tutta la notte, in quel momen-
to credo che nessuno pensas-
se che avevo mezza chance di
conquistare l’oro olimpico.
Nemmeno io. Il giorno dopo
mi sono alzato dal letto e mi
sono detto: se c’è una sola op-
portunità, la coglierò. Non
potevo mollare, lo dovevo a
me stesso». Da lì in poi Gimbo
ha cominciato a condividere
tutto sui social, alti e bassi,
gioia e lacrime, ricavandone
in cambio la dote d’amore che
si è portato in valigia in Giap-
pone, fino all’appuntamento
con il destino e con l’amico
Barshim. «Tra tutti i rivali, ol-
tre a Mutaz, forse avrei sparti-
to la medaglia solo con Bran-
don Stark, l’australiano che si
è allenato per lunghi periodi
con me ad Ancona». «Io con
nessuno» è la risposta defini-
tiva di Barshim.
«Ci somigliamo — chiosa
Gimbo —. Due esseri umani
con l’etica piazzata al primo
posto tra i valori, il concetto di
amicizia più importante del
risultato». Se non fosse così
sarebbero andati avanti a sal-
tare, uno avrebbe battuto l’al-
tro sgualcendo la poesia, l’oro
di Tokyo non sarebbe stato a
due piazze e questa storia così
clamorosamente bella.
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 48
SPORT Lunedì 6 Dicembre 2021 Corriere della Sera

Serie B Calcio donne

Serie A 16ª giornata Classifica Il Monza passa a Brescia, il Pisa primo da solo Il derby all’Inter con una tripletta, Roma ok
MILAN-SALERNITANA 2-0 MILAN 38 EMPOLI* 20 Serie B, 16ª giornata: il Pisa torna in testa da solo vincendo a Como e Rivincita dell’Inter sul Milan nella 10a giornata della serie A
INTER 37 SASSUOLO 20
ROMA-INTER 0-3
NAPOLI 36 TORINO* 18 approfittando della sconfitta interna del Brescia di Pippo Inzaghi TimVision: la squadra di Rita Guarino ribalta l’inerzia (le rossonere
NAPOLI-ATALANTA 2-3
BOLOGNA-FIORENTINA 2-3 ATALANTA 34 UDINESE* 16 contro il Monza. Risultati di ieri: Alessandria-Cittadella 0-1, Ascoli- avevano vinto 7 degli 8 confronti precedenti) e con una tripletta sul
JUVENTUS 27 SAMPDORIA 15 Parma 0-0; Brescia-Monza 0-2, Como-Pisa 0-1. Classifica: Pisa 32; campo delle ragazze di Ganz si porta a -1 in classifica dalle cugine.
SPEZIA-SASSUOLO 2-2
FIORENTINA 27 VENEZIA 15
VENEZIA-VERONA 3-4 ROMA 25 SPEZIA 12 Lecce 31; Brescia 30; Benevento e Monza 28; Cremonese e Ascoli Per l’Inter è la quarta vittoria consecutiva, un piccolo record. La Roma
SAMPDORIA-LAZIO 1-3
JUVENTUS-GENOA 2-0
LAZIO 25 GENOA 10 26; Frosinone, Perugia e Cittadella 25; Ternana e Reggina 22; Como passa sul campo della Sampdoria grazie a un autogol di Novellino e
BOLOGNA 24 CAGLIARI* 9
EMPOLI-UDINESE oggi ore 18.30 (Dazn) VERONA 23 SALERNITANA 8 21; Spal 20; Parma 19; Cosenza 15; Alessandria 14; Crotone 8; all’Empoli basta una rete di Bragonzi per battere, in trasferta, il
Vicenza e Pordenone 7 Napoli. Prossima giornata sabato 11 e domenica 12.

Assalto all’Europa
CAGLIARI-TORINO ore 20.45 (Dazn, Sky) *una partita in meno

Leader In forma
Zlatan Edin Dzeko,
Ibrahimovic, 35 anni, ha
40 anni: segnato contro
domani la Roma, dopo
a San Siro sei turni a
cerca il gol secco in serie A,
più «vecchio» e una doppietta
in Champions con lo Shakhtar
(Ap) (Getty Images)

Rossoneri Nerazzurri

Milan, col Liverpool Inter,serveilcolpoReal

una notte da 15 milioni persentirsiunagrande
MILANO E ora l’Europa. Ricon-
quistato il primato solitario in
campionato grazie al sei su sei
con Genoa e Salernitana, il
Diavolo punta ora all’impresa
in Champions. Missione diffi-
cile, difficilissima, ma non
impossibile. Per come s’era
messo il girone, con tre scon-
fitte nelle prime tre partite,
esser qui a giocarsela all’ulti-
ma giornata è per il Milan già
un risultato, ma a questo pun-
to è doveroso provarci fino al-
la fine. Serve innanzi tutto
battere il Liverpool domani a
San Siro: solo con i tre punti i
rossoneri possono avere una
chance per acchiappare gli ot-
tavi. Il destino non è più solo
nelle loro mani: occorre la
combinazione giusta nell’al-
tro match del gruppo della
morte, Porto-Atletico. Se fini-
sce pari, passa il Milan. Altri-
menti bisogna confidare in
una vittoria degli spagnoli e
vedere a quel punto la diffe-
renza reti. Insomma: prepa-
riamoci alla classica notte da
Champions, di quelle che
vanno vissute e giocate fino al
90’ e oltre. C’è chi è convinto
che i rossoneri farebbero me-
glio a concentrarsi sul cam-
pionato, ma la verità è che il
passaggio agli ottavi non è so-
lo un traguardo sportivo o
d’immagine: fra eventuale vit-
toria sui Reds e qualificazione
entrerebbero una quindicina
di milioni da reinvestire nel
mercato di gennaio. Qualcosa
andrà fatto, dopo l’infortunio
gravissimo di Kjaer. Per Mi-
lenkovic, già sul taccuino di
Maldini da un paio d’anni, la
Fiorentina chiede esattamen-
te quella cifra: 15 milioni.
L’entusiasmo per il primo
posto in campionato potreb-
be essere decisivo. Il Milan
non faceva 38 punti nelle pri-
me 16 partite dal 2003-04, an-
no dello scudetto di Ancelotti.
Sabato a Udine servirà la terza
vittoria di fila, in modo da
conservare il primato fino allo
scontro col Napoli, ma ora la
testa deve andare al Liverpool.
Una mano la darà San Siro
sold out, ma utilissima sarà
anche la sempre più spiccata
capacità del Milan di andare a
segno con più giocatori, ben
14. In serie A la cooperativa
del gol rende, ma in Cham-
pions domani servirà qualco-
sa di più, anche perché la lista
delle assenze è enorme: Kjaer,
Giroud, Rebic, Calabria e ora
38
punti
in classifica
per il Milan:
mai così tanti
dal 2003-04
4 1
punti
per il Milan
in Champions:
una vittoria,
1 pari e 3 k.o.
anche Pellegri. In attacco ne è
rimasto solo uno, Ibrahimo-
vic, che ieri era a Che tempo
che fa: «Martedì dobbiamo
credere in noi stessi. L’adre-
nalina è la chiave di tutto, io
voglio restare al Milan tutta la
vita». Adrenalina è il titolo
della sua nuova autobiografia.
Ed è esattamente ciò che ser-
virà al Diavolo per tenersi la
Champions. Si può fare.
Carlos Passerini
© RIPRODUZIONE RISERVATA
MILANO Solo vittorie che si por-
tano dietro complimenti.
L’Inter delle meraviglie è nata,
ha una nuova missione dopo
aver messo in fila quattro suc-
cessi in campionato: provare
l’impresa a Madrid e battere il
Real al Santiago Bernabeu.
Non ci riesce dal 1967, spun-
tarla significherebbe guada-
gnarsi il primo posto nel giro-
ne di Champions League e un
sorteggio più comodo agli ot-
tavi, già messi al sicuro.
«Andremo lì per giocarce-
la. Aver già passato il girone è
importante, ora vediamo chi
riusciremo a recuperare. Non
ci saranno Ranocchia e Dar-
mian, speriamo di avere Lau-
taro. Correa sarà da valutare»,
la linea dettata da un fiducio-
so Simone Inzaghi. Il Real Ma-
drid è una maledizione da
spezzare per l’Inter. La squa-
dra di Ancelotti è un treno
lanciato da otto vittorie con-
secutive, il primo posto in
39
gol
segnati in serie
A dall’Inter,
miglior attacco
del campionato
vittoria
per l’Inter
in 11 partite
contro squadre
spagnole
classifica e nel girone Cham-
pions, con due punti di van-
taggio sui nerazzurri. I blan-
cos però perdono Karim Ben-
zema, «non ci sarà con l’In-
ter», ha concesso Ancelotti.
Un vantaggio non da poco per
i nerazzurri, che all’andata
giocarono un’ottima gara,
persa allo scadere. «Abbiamo
già fatto vedere in casa che ab-
biamo dominato contro il Re-
al. Siamo una squadra forte e
giocheremo bene», la pro-
messa di Calhanoglu.
Vincere a Madrid e conqui-
stare il primo posto nel girone
sarebbe un’impresa vera per
l’Inter che, per la prima volta
dopo dieci anni, si è riguada-
gnata l’accesso agli ottavi.
Il successo di Roma ha cer-
tificato lo stato di salute del-
l’Inter e restituito una squadra
dal gioco europeo. La tappa di
Madrid è la controprova: usci-
re con un risultato positivo
dal Bernabeu eleverebbe il
rango dei nerazzurri, sarebbe
un bene per il calcio italiano.
In soli due mesi la transizione
estiva è mutata in una trasfor-
mazione completa. La creatu-
ra di Inzaghi non ha perso la
vocazione offensiva della pas-
sata stagione. Davanti l’Inter è
una macchina, l’attacco è il
migliore della serie A (39 gol),
la difesa è rimasta immacola-
ta nelle ultime quattro gare.
Così è stata rovesciata la clas-
sifica, superato il Napoli, qua-
si riacciuffato il Milan.
Andare a Madrid e giocare
senza pensieri è un vantaggio.
L’ulteriore spinta è sapere di
tornare a casa comunque in-
columi per sfruttare il calen-
dario che da qui alla sosta
propone in sequenza Cagliari,
Salernitana e Torino. Vincerle
significherebbe infilare un
settebello di successi e, con
ogni probabilità, guadagnare
il primo posto della classifica.
Guido De Carolis
© RIPRODUZIONE RISERVATA
Corriere della Sera Lunedì 6 Dicembre 2021
SPORT 49
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Posticipo Il pareggio interessa poco a Cagliari e Toro. Anzi,

niente. Walter Mazzarri ritrova il suo recente
Il Torino a Cagliari passato (ore 20.45, Dazn e Sky): bene all’inizio in
vuole battere granata, accesso ai preliminari di Europa League
nel 2019 con classifica-record nell’era dei tre punti
il mal di trasferta a vittoria; poi il traumatico addio nel febbraio del
Juric: «Basta errori» 2020, fatali i 7 gol presi dall’Atalanta e i 4 incassati
a Lecce. «Ho grandi ricordi — dice il tecnico
toscano —, ma ora devo pensare solo alla salvezza
del Cagliari. E servirebbe anche un po’ più di
fortuna, ci mancano 4-5 punti». I sardi sono reduci
da 3 pareggi consecutivi. Dopo due soffertissime
salvezze post Mazzarri, il Toro sembra invece aver
già imboccato la strada giusta, grazie all’ingaggio
di Juric (foto) e a un mercato pieno di freschezza e
tecnica, vedi Pobega, Praet, Brekalo e Pjaca.
Granata che inseguono il definitivo salto di qualità:
«Le prossime 4 gare (Bologna, Verona e Inter dopo
il Cagliari) potranno dire che tipo di torneo
faremo», dice Juric. Da superare il mal di trasferta:
solo 4 punti lontano da Torino, appena 3 reti fatte.
«Dobbiamo liberare la testa — continua il tecnico
croato —, dobbiamo scioglierci, non voglio
negatività o ansia nello spogliatoio. Via i cattivi
pensieri dopo aver raccolto un solo punto fra
Roma — li abbiamo massacrati all’Olimpico — ed
Empoli. Bisogna migliorare sotto tanti aspetti,
servono meno errori».
Mirko Graziano
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L’affresco
Da Calciopoli
di Mario Sconcerti
al Conte interista
Milano e la Juve
sempre legate
Quando s’indebolisce l’una, si rafforza l’altra Thohir Arrivò dopo Moratti (Getty) Mr Li Dopo Berlusconi (LaPresse) Conte A Torino e Milano (Epa)

S e teniamo per un mo-

mento la testa fuori dalle
partite quotidiane, ci ac-
corgiamo che il ritorno ormai
consolidato di Milano, inteso
come somma di Inter e Milan,
chiude il lungo periodo co-
minciato con Calciopoli e pro-
seguito con la vittoria di Con-
te sei mesi fa sulla sua stessa
Juve.
Lippi vinse nello stesso an-
no il Mondiale, era il 2006 e lì
finiva un altro capitolo di cal-
cio; dopo allora, o non abbia-
mo partecipato al Mondiale o
siamo stati esclusi al primo
turno. L’altra grande epoca
comincia un mese dopo: la Ju-
ve è retrocessa in B e penaliz-
zata, costretta a vendere agli
avversari i suoi migliori gioca-
tori, tra cui un giovane Ibrahi-
movic. Arrivarono così i due
scudetti di Mancini all’Inter e
i due di Mourinho con tanto
di Champions. Ma la ricostru-
zione di Inter e Milan ebbe co-
me risposta l’esaurimento
della buona volontà di Morat-
ti e Berlusconi. Fu un mo-
mento di svolta non solo per
Milano, ma per tutto un modo
di pensare calcio. Finiva l’epo-
ca dei mecenati, del calcio in
cui per provare a vincere biso-
gnava rimetterci un sacco di
soldi. Divenne chiara una
conclusione: nessun impren-
ditore italiano poteva più per-
mettersi una grande società.
Questo aprì la crisi di Inter e
Milan, quindi di Milano, e
questo riportò la Juve a vince-
re. La Juve fu la prima con un
progetto industriale nuovo e
con alle spalle un capitale se-
rio. Mentre Milano conosceva
Thohir, il primo cinese del
Milan, gli Zhang, Eliott più
una lunga serie di incertezze
finanziarie, la Juve approfittò
del vuoto e vinse nove scudet-
ti, quanti mai nessuno aveva
Il cambio
Dopo Berlusconi
e Moratti è iniziata
la crisi, ma oggi la
situazione è cambiata
vinto consecutivamente. Un
risultato così eccezionale fu
reso possibile proprio dalla
crisi di Milano cominciata
con la ricostruzione della
stessa Juve dopo Calciopoli.
La Juve e Milano sono infat-
ti due vasi comunicanti, non
esistono senza l’altro. Milano
ha vinto 37 scudetti, la Juve
36. La Juve soffre le Coppe
perché lì Milano ha altri nu-
meri. Sono i numeri di Mila-
no a rendere insopportabili
quelli della Juve, quindi a
spingerla ad andare oltre a
qualunque costo. E nel calcio
industriale, sono i numeri po-
sitivi a creare business. La fa-
se disperata della Juve comin-
cia quando vince e stacca Mi-
lano. Cioè resta sola. Il calcio
italiano diventa piccolo per-
ché piccolo è diventato l’av-
versario. Tutti noi siamo valu-
tati dalla bravura del nostro
nemico, ma preferiamo non
saperlo.
Come la Juve anche l’Inter
ha preteso troppo e si trova
adesso in una situazione eco-
nomica più complessa della
Juve, il cui proprietario, che
non è Andrea Agnelli, ha al-
meno grande liquidità. Ma ha
fatto in tempo a chiudere il ci-
clo della Juve e lo ha fatto con
lo stesso tecnico che quel ci-
clo aveva cominciato. È que-
sto che porta la Juve e Milano
alla Superlega, il bisogno di
andare oltre se stessi, oltre il
concetto di sport. Da soli non
si bastano più, sognano un
paradiso di ricchi.
Se guardiamo le cose cam-
biate in questi quindici anni
per Milano e la Juve, se pen-
siamo alle storie e agli uomini
che ci sono passati davanti a
decine senza che capissimo
chi erano e cosa stava davvero
accadendo, vediamo che l’er-
rore di un arbitro, i pochi gol
di Morata, il contratto di Kes-
sie, perfino l’addio di Lukaku,
sono solo piccoli segni dentro
un grande affresco dove tutto
perde importanza. Conta solo
l’affresco e il modo in cui rac-
conta che ogni colore è inutile
senza l’altro.
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 50
"Non piangete la sua assenza, sentitevi
vicini e parlatele ancora.- Vi amerà dal
cielo come vi ha amati sulla terra".
(Sant'Agostino)
Il giorno 5 dicembre ci ha lasciati
Stefania Barawitzka Bottini
Lo annunciano Simona, Margherita con John e zia
Lucia.- Stefania sarà accompagnata al suo luogo
di riposo al Cimitero Monumentale di Milano con
una cerimonia privata.- Una funzione in memoria
verrà annunciata in seguito.
- Milano, 6 dicembre 2021.
Mamma Stefania
mi hai dedicato tutta la tua vita.- Cresciuta cocco-
lata ed accompagnata con saggezza in ogni mia
scelta.- Mi hai lasciato andare e venire sempre ti-
morosa ma mai senza cercare di fermarmi.- Ora ti
penso insieme a babbo Guido che hai tanto ama-
to e che ci ha lasciate troppo presto.- Un grande
abbraccio per sempre dalla tua ragazza "grande"
Margherita.
- Milano, 6 dicembre 2021.
John Marshall ricorda con affetto
Stefania
mamma perfetta.
- Milano, 6 dicembre 2021.
Cara
mamma
mi hai insegnato a stare al mondo e ad essere
donna.- I tuoi consigli sono sempre stati importan-
ti.- Sei sempre stata un grande esempio per tutti
noi.- Ora sarai con il tuo "Guido" in pace.- Ti vo-
glio bene e te ne vorrò sempre.- La tua ragazza
"piccola" Simona.
- Milano, 6 dicembre 2021.
Nel triste momento della scomparsa di
Stefania Barawitzka Bottini
Simona e Margherita ringraziano Mirco
Manneschi medico di famiglia e amico carissimo
per la sua presenza affettuosa e autorevole.-
Ringraziano inoltre le infermiere Vittoria, Ildi,
Rosalia e Luigina che l'hanno assistita con grande
dedizione.- Un grazie particolare va a Luisella
preziosa e rassicurante e un grazie ancora ai "ra-
gazzi di casa" Niche e Rienzi.
- Milano, 6 dicembre 2021.
Zia Nuccia
era solita dire: "quante persone mi vogliono be-
ne…".- Noi nipoti la ricordiamo così, con tutta la
sensibilità e l'affetto di cui era capace.- Un ab-
braccio premuroso a Margherita e Simona da:
Arianna, Camilla, Elena, Filippo, Laura, Mariella,
Massimiliano, Matilde, Roberto, Stefano.
- Milano, 5 dicembre 2021.
Zia Nuccia
Filippo e Camilla porteranno sempre nel cuore la
loro zia-nonna.
- Milano, 5 dicembre 2021.
Maurizio, Paola e Alessandra abbracciano
Simona, Margherita con John per la perdita della
cara mamma
Stefania Barawitzka
- Milano, 5 dicembre 2021.
Partecipano al lutto:
— Arnalda e famiglia.
— Grazia Lelli Mami.
Silvia con infinito affetto saluta
Stefania
e stringe in un abbraccio fraterno Margherita e
Simona.
- Madulain, 6 dicembre 2021.
Abbiamo avuto il dono dell'affetto e dell'amici- Alfredo e Lella Ambrosetti apprendono, con
zia di profonda commozione, la notizia della scomparsa
di
Stefania Barawitzka Bottini
Massimo Dell'Omo
che resta in noi con un'intensa presenza.-
Abbracciamo Simona, Margherita e John.-
Rosalba e Flaviano.
e partecipano con grande affetto, stima ed ami-
cizia al dolore della moglie dottoressa Romana
- Fino Mornasco, 5 dicembre 2021. Liuzzo, impareggiabile Presidente della
Fondazione Guido Carli e che di Guido Carli era
la nipote prediletta.- Ha onorato suo nonno con
Stefano e Betti con Anna Vittoria e Caterina ab- eventi di livello straordinario e con la creazione
bracciano forte Margherita e Simona nel ricordo del Premio Guido Carli certamente uno dei più
della mamma prestigiosi riconoscimenti che vengono assegnati
nel nostro Paese.
Stefania - Varese, 6 dicembre 2021.
- Monza, 6 dicembre 2021.
Il Presidente Vincenzo Boccia, la Vicepresidente
Paola Severino, il Direttore Generale Giovanni Lo
Franco, Livia, Alice e Andrea si stringono a
Margherita e Simona per la triste perdita della ca-
Storto, il Rettore Andrea Prencipe, i colleghi tut-
ti della Luiss Libera Università Internazionale de-
ra gli Studi Sociali Guido Carli partecipano al dolo-
Stefania re della Presidente della Fondazione Guido Carli
Romana Liuzzo per la scomparsa del marito
- Milano, 5 dicembre 2021.
Massimo Dell'Omo
- Roma, 5 dicembre 2021.
Un forte abbraccio alle care amiche Simona e
Margherita per la perdita della loro amatissima
mamma La Lega Italiana per la Difesa degli Animali e
dell'Ambiente e la presidente onorevole Michela
Stefania Vittoria Brambilla sono profondamente addolorati
Margherita Rusconi. per la scomparsa del
- Milano, 5 dicembre 2021.
dott. Massimo Dell'Omo
e vogliono esprimere tutta la loro vicinanza alla
A Margherita e Simona il nostro più grande ab- cara dottoressa Romana Liuzzo e a tutti i familiari.
braccio per ricordare la loro speciale mamma - Milano, 5 dicembre 2021.
Stefania
Tony e Mariapia con Gaia e Silvia, Tita e tutti i ni- Edoarda, Alessandro e Camilla con Larisa,
Kimber, Dimitri, Elena, Layla e Edoardo annuncia-
poti.
- Dubai, 5 dicembre 2021. no la scomparsa di
Demetrio Volcic
I funerali si terranno in forma privata.
Stefania Barawitzka Bottini - Gorizia, 5 dicembre 2021.
Partecipano al lutto:
Elena, Carmelita, Aldo e Giovanna Roncaldier
— Ulivella Fabrizio e Sofia Veronese con affetto. con tutti i figli si stringono con immenso affetto al-
la sorella Edoarda e ai nipoti Saso e Camilla nel
ricordo dell'indimenticabile
La moglie Romana Liuzzo ed il figlio Guido Massimo
annunciano la scomparsa del loro amato Mitia
Massimo Dell'Omo - Milano, 5 dicembre 2021.
I funerali si svolgeranno martedì 7 dicembre alle
ore 11 nella chiesa di San Gioacchino in Prati. Alessandra ed Alberto si stringono ad
- Roma, 6 dicembre 2021. Alessandro e famiglia nel dolore per la perdita del
papà
Noi due per sempre Demetrio
Massimo - Mosca, 5 dicembre 2021.
Ciao amore.- Romana.
- Roma, 6 dicembre 2021. Addio carissimo
Demetrio
Giuseppe e Chantal Liuzzo si uniscono al dolore
ricordiamo addolorati i bei momenti assieme, da
della figlia Romana e del nipote Guido per la per-
dita del caro
Mosca a Cormons.- A noi mancherà la tua ge-
nerosa amicizia e l'ironia, a tutti la tua lezione
Massimo di giornalismo e umanità.- Antonio e Iolanta
Caprarica.
- Roma, 6 dicembre 2021. - Lugano, 6 dicembre 2021.
Luca si stringe con affetto alla fraterna amica
Camilla per la scomparsa del suo amato papà
Demetrio
È stato un indimenticabile privilegio poter trascor-
rere lunghi pomeriggi parigini ascoltando ricordi,
racconti e aneddoti del grande Giornalista.
- Milano, 6 dicembre 2021.
La Presidente Rai Marinella Soldi e l'Ammini-
stratore Delegato Carlo Fuortes, i componenti del
Consiglio d'amministrazione e l'azienda tutta sono
vicini ai familiari per la scomparsa di
Demetrio Volcic
corrispondente dall'estero che raccontò agli italia-
ni un'Europa dolorosamente divisa e la successiva
stagione di speranze, poi direttore del Tg1, gior-
nalista apprezzato e di ampi orizzonti.
- Roma, 5 dicembre 2021.
"Beato l'uomo che retto procede (...) e
sarà come l'albero che è piantato sulle
rive del fiume, che dà frutto alla sua sta-
gione, né una foglia a terra cade".
(Salmo 1)
Annunciamo con tristezza la scomparsa del caro
papà
Giuseppe Fassina
Certi che ora, assieme alla mamma Pinuccia, la
vostra "favola bella" continuerà oltre i confini del
tempo.- Ambrogio con Daniela, Antonio con Jean,
Paolo con Corina, Serafina con Paolo.- Un rin-
graziamento affettuoso alla carissima Angela.- Le
esequie si terranno il 7 dicembre alle ore 10 nella
chiesa di Santa Maria al Carrobiolo.
- Monza, 5 dicembre 2021.
Piangono la scomparsa dell'amato
nonno Giuseppe
tutti i nipoti.- Faro di curiosità, umanità e unità fa-
miliare che continuerà a illuminare le nostre stra-
de.- Per sempre indelebili i ricordi, l'esempio e l'af-
fetto.
- Monza, 5 dicembre 2021.
Mario Brianza partecipa al dolore della famiglia
Fassina per la perdita del
Dottor
Giuseppe Fassina
Direttore Generale storico di S.E.A., grande attore
nella costruzione del Sistema Aeroportuale
Lombardo, maestro insigne.
- Milano, 5 dicembre 2021.
Giuseppe Fassina
Grazie per ciò che lei ha fatto per i nostri aeropor-
ti.- Emilio Bellingardi e tutti i suoi ex.
- Pogliano Milanese, 5 dicembre 2021.
Giuseppe Fassina
Partecipano al lutto:
— Luisa Monica Francesca Confalonieri.
Lunedì 6 Dicembre 2021 Corriere della Sera
Il giorno 4 dicembre, nella pace del Signore ci Anna e Bruno, con Alessandro e Marco abbrac-
ha lasciati il ciano con tanto affetto Giovanna, Silvia, Michele,
Filippo, nonna Ines e tutta la grande famiglia Salvi
Conte per la perdita di
Clemente Zileri Dal Verme
Luigi Salvi
Ne danno il triste annuncio i figli: Flavia con il
marito Vittorio Viora di Bastide ed i figli Eleonora, padre, nonno e imprenditore instancabile e tena-
Drusilla, Domizia, Enrico; Fabiola; Federico con la ce.
moglie Flavia Ruffo della Scaletta ed i figli Pietro, - Milano, 6 dicembre 2021.
Maddalena, Clemente, Alvise.- Le cerimonie fune-
bri si terranno nella chiesa di Bolgheri, lunedì 6
dicembre ore 12 e nella chiesa della Misericordia
di Firenze, martedì 7 dicembre ore 10.30.
- Firenze, 6 dicembre 2021. La Nazionale Calcio Attori 1971, il Consiglio
Direttivo, il Direttore Generale Olivio Lozzi, tutti i
ragazzi della squadra di ogni generazione, pian-
gono il loro amato compagno, fondatore, presi-
dente onorario e grande artista
Le sorelle Maria Teresa e Francesca con la co- Tony Santagata
gnata Lavinia ed i loro figli partecipano con dolore
la scomparsa di e sono vicini al dolore di Giovanna e dei suoi ni-
poti.
Clemente Zileri Dal Verme - Roma, 5 dicembre 2021.
e si stringono con affetto a Flavia, Fabiola e
Federico.
- Firenze, 5 dicembre 2021.
2005 - 2021
Enrico Rizzi
Indimenticabile idealista.- Con immenso e immu-
I nipoti Cristina, Roberto, Filippo, Ghigo,
Giovanni, Anna, Lorenzo, Giovanni, Maria Adele,
tato affetto i tuoi cari.- Una Santa Messa in me-
moria sarà celebrata il giorno 14 dicembre 2021
Benedetta, Alberto con le loro famiglie si stringo- ore 18, in San Pietro in Sala piazza Wagner.
no ai cugini Flavia, Fabiola e Federico nel ricordo - Milano, 6 dicembre 2021.
dello
zio Clemente
- Firenze, 5 dicembre 2021.
La moglie Henriette, Irene e Giuseppe,
Giovanni e Valeria annunciano con commozione
che
Angelo Baule
è al suo ultimo viaggio per Monte Nai.- Oggi alle
13.30 un breve saluto in via Ponzio 1 e a seguire
presso il cimitero di Lambrate.
- Milano, 6 dicembre 2021.
Angelo Baule
Partecipano al lutto:
— Vando e Alessandra.
Il Presidente Fabrizio Di Amato, l'Amministratore
Delegato Pierroberto Folgiero, il Management e i
dipendenti del Gruppo Maire Tecnimont parteci-
pano con profondo cordoglio al lutto che ha colpi-
to la famiglia Morgavi per l'improvvisa scomparsa
di
Carlo Morgavi
- Milano, 6 dicembre 2021.
Franco e Piera Ghiringhelli si stringono alla fa-
miglia per la perdita del caro amico
Ing. Carlo Morgavi
- Milano, 6 dicembre 2021.
La mia dolcissima mamma
Gabriella Albiero
ci ha lasciati.- Ti amerò per sempre.- Nicoletta.
- Opera, 4 dicembre 2021.
Gli Ingegneri Ugo ed Alessandro Rocca con tutti
i collaboratori di Resit Srl partecipano al dolore dei
familiari per la scomparsa della stimata
Prof.ssa Antonia Giuliano
- Roma, 4 dicembre 2021.
Corriere della Sera Lunedì 6 Dicembre 2021
Dybala la medicina della Juve
Genoa ko, prima Cuadrado poi la Joya: «Il rinnovo? Credo che il club abbia altri problemi» LaFiorentina
Le pagelle
Juventus
Morata nervoso
6 Szczensy Un’uscita e tanto
freddo.
7 Cuadrado Direttamente da calcio
d’angolo, più da Maradona che alla
Calhanoglu, perché la parabola
s’infila baciando il secondo palo.
6,5 De Ligt A pochi millimetri dalla
meta, con zuccata che Sirigu gli
respinge: dietro, va sulla moquette.
6,5 Chiellini Due sole chiusure, ma
importanti, e fatte bene.
6,5 Pellegrini Tra tunnel ed entrate
decise, la sfacciataggine di chi
merita, e ottiene, una chance: più
pimpante di Alex Sandro.
6 Bentancur Fa il mediano, senza
dover ricorrere alle maniere forti:
insomma, una pacchia.
6,5 Locatelli Controlla e dirige, con
il lusso di qualche inserimento.
5,5 Kulusevski Parte bene, ma poi
si congela cammin facendo, al
momento del dunque.
7 Dybala Incipit seminando errori
(tiraccio in curva e gol mangiato),
poi tanti graffi: passaggio da metro
laser che mette Morata davanti al
bersaglio e diagonale del 2-0.
6,5 Bernardeschi Segni di vita,
anche se pasticcia spesso sull’ultima
opzione: trova il super green pass
nel finale, con il tocco (bello) che
avvia l’azione del raddoppio.
5 Morata Notte da brutto
anatroccolo, con tap-in e tiro a
segno murati da Sirigu. Finisce per
perdere la calma con sgridata di
Allegri.
6 Alex Sandro Un filo di gas.
6,5 Allegri Presto per dirlo, ma il 4-
2-3-1 potrebbe essere la targa
giusta: mette l’olio dei trequartisti in
un attacco troppo spesso ingrippato.
Massimiliano Nerozzi
© RIPRODUZIONE RISERVATA
Genoa
I riflessi di Sirigu
7 Sirigu Beffato dall’arcobaleno di
Cuadrado, si rifà alla grandissima:
doppia parata da riflessi istantanei
su De Ligt-Morata, respinta sullo
spagnolo, che gli sparava a
bruciapelo. Replay nella ripresa:
senza di lui, pallottoliere.
4,5 Biraschi Faticaccia su Pellegrini
e Bernardeschi.
5,5 Bani Del terzetto difensivo di
Sheva, quello che balla meno.
5 Vasquez In difficoltà quando lo
puntano.
5 Ghiglione Decisamente più
terzino che ala, non riesce mai a
superare il confine di metà campo.
5 Touré Avrebbe spazi, ma senza
avere mai il pallone è davvero dura.
5 Behrami È rimasta quasi solo
l’esperienza, ormai, e non basta.
5,5 Hernani A centrocampo, il
meno rassegnato.
6 Cambiaso Disattiva un paio di
uno contro uno di Cuadrado e, di
fisico e spirito, prova a giocarsela.
5 Bianchi Abbandonato a se stesso,
non lo vedrebbero neppure se
sparasse razzi navali.
5 Ekuban Di ricevere palla tra De
Ligt e Chiellini non se ne parla
neanche, così prova ad abbassarsi.
Spreca l’unico embrione di chance.
6 Pandev S’era inventato un
principio di palla gol.
5 Galdames Dietro, perde una palla
sanguinosa.
5,5 Portanova Gioventù e dna
bianconero non bastano per dare la
scossa.
5 Shevchenko Gli manca mezza
squadra, ma ha lo sguardo di chi
ancora non sa dove mettere le mani.
m. ner.
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DAL NOSTRO INVIATO
TORINO Un attacco sull’orlo di
una crisi di nervi e una medi-
cina chiamata Dybala, presa al
momento giusto. La Juventus
si fa venire un leggero cerchio
alla testa anche con il Genoa,
per poi uscirne con tre punti e
un sorriso tirato, come a Sa-
lerno. Stavolta l’inquietudine
nasce dai tanti gol sbagliati,
anche per merito di Sirigu.
Morata in particolare perde
lucidità, litiga con due avver-
sari, viene ripreso da Allegri,
ammonito e subito sostituito
con Kean (richiamato in tutta
fretta dall’allenatore imbe-
stialito), che a sua volte pren-
de un’ammonizione istanta-
nea. Lo spagnolo e il tecnico
sono protagonisti di un batti-
becco al momento del cam-
bio, a testimonianza che la se-
renità è un lusso che questa
Juve non può permettersi, an-
che perché il 4° posto del-
l’Atalanta è sempre a 7 punti.
Alla ricerca del gol e di un
minimo di continuità, Allegri
insiste con un centrocampista
in meno: con il 4-2-3-1, Pelle-
grini e Cuadrado garantisco-
no la giusta spinta, mentre
Kulusevski e soprattutto Ber-
nardeschi provano a essere
più consistenti. Dybala ha li-
cenza di svariare, ma ha un
raggio d’azione più centrale e
più vicino all’area, così Mora-
ta soffre meno di solitudine.
L’impianto insomma servi-
rebbe a risolvere il problema
del gol, quasi cronico per Ma-
dama: certe notti non è facile
fare la punta della Juve, per-
Laziosuper
okaBologna
In crescita Paulo Dybala, 28 anni: ha chiuso la partita con un diagonale sinistro potente e preciso (Ansa)
ché arrivano pochi palloni; al-
tre notti, come questa, invece
sono rischiose per chi sta in
curva, perché diversi tiri a
botta sicura dei bianconeri fi-
niscono in piccionaia.
La Juve comunque crea tan-
to (27 tiri a 0), mostra alcune
giocate fluide, dà anche l’aria
di divertirsi, anche se va detto
che il Genoa ha fuori 7-8 gio-
catori e che il buon She-
vchenko ha un attacco presso-
ché inesistente. Nonostante
ciò la banda di Allegri non si
rende la vita semplice nem-
meno stavolta, anche se le
premesse sembrano ottime:
dopo 9’ Cuadrado segna diret-
tamente da calcio d’angolo:
Sirigu si fa scavalcare dalla pa-
rabola di destro del colombia-
no, un infortunio sempre do-
loroso per un portiere, capita-
to anche al grande Jascin al
Mondiale ’62 contro la Co-
Juventus
Genoa
Marcatori: Cuadrado 9’ pt; Dybala 37’ st
JUVENTUS (4-2-3-1): Szczesny 6;
Cuadrado 7, De Ligt 6,5, Chiellini 6,5,
Pellegrini 6,5 (Alex Sandro 6 1’ st);
Bentancur 6, Locatelli 6,5; Kulusevski
5,5, Dybala 7 (Kaio Jorge sv 45’ st),
Bernardeschi 6,5 (Rabiot sv 38’ st);
Morata 5 (Kean sv 29’ st). All.: Allegri 6,5
GENOA (3-5-2): Sirigu 7; Biraschi 4,5,
Bani 5,5 (Vanheusden sv 29’ st),
Vasquez 5; Ghiglione 5, Touré 5
(Portanova 5,5 14’ st), Behrami 5
(Galdames 5 14’ st), Hernani 5,5,
Cambiaso 6 (Melegoni sv 40’ st); Bianchi
5 (Pandev 6 14’ st), Ekuban 5. All.:
Shevchenko 5
Arbitro: Chiffi 6
Ammoniti: Pellegrini, Cambiaso, Morata,
Kean Recuperi: 0’ più 3’
lombia. Sirigu ha modo di ri-
2 farsi più volte, sulla doppia
conclusione ravvicinata De Li-
0 5,5; Candreva 6 (Ciervo sv 40’ st), Ekdal 5,
gt-Morata, poi ancora due
volte sullo spagnolo: sul finire
del primo tempo, dopo una
palla spettacolare di Dybala
da sinistra, e a inizio ripresa
con la manona aperta.
Anche Dybala sbatte contro
Sirigu e la Juve comincia a in-
nervosirsi, anche se il Genoa,
atteso da un derby vitale, è
impegnato a difendere l’1-0.
Chiellini trova il modo di aiz-
zare il popolo con una chiusu-
ra su Ekuban. Ma solo Dybala,
con un diagonale di sinistro
da dentro l’area, mette d’ac-
cordo tutti: «Il rinnovo? Credo
che adesso il club abbia altro a
cui pensare» dice la Joya. Ma
migliorare questo attacco re-
sta una priorità assoluta.
Paolo Tomaselli
© RIPRODUZIONE RISERVATA
SPORT 51
#
Samp in crisi
Un’ottima Lazio supera la
Samp per 3-1 (doppietta di
Immobile) e inguaia D’Aversa
che ora torna a rischio. Il der-
by per l’Europa con il Bologna
se lo aggiudica la Fiorentina
trasformata da Italiano.
Il Verona, sotto di tre gol a
Venezia, capovolge la sfida
grazie a Simeone. Raspadori
del Sassuolo con due gol im-
pone il pari allo Spezia.
Sampdoria 1
Lazio 3
Marcatori: Milinkovic-Savic 7’, Immobile
17’ e 37’ pt; Gabbiadini 44’ st
SAMPDORIA (4-4-2): Audero 5,5;
Bereszynski 4,5 (Yoshida 6 13’ st), Ferrari
4,5 (Dragusin 6 1’ st), Chabot 5, Augello
Thorsby 5, Verre 4,5 (Silva 6 1’ st);
Gabbiadini 6, Quagliarella 5 (Caputo 6 1’
st). All.: D’Aversa 5
LAZIO (4-3-3): Strakosha 7; Hysaj 6, Luiz
Felipe 6,5, Acerbi 6, Marusic 6; Milinkovic-
Savic 6, Cataldi 6,5 (Leiva 6 19’ st), Basic
6,5; Pedro 6,5 (Felipe Anderson 5,5 19’
st), Immobile 7,5 (Muriqi 6 1’ st), Zaccagni
7 (Lazzari sv 33’ st). All.: Sarri 7
Arbitro: Fabbri 6 Espulso: Milinkovic-
Savic 22’ st Ammoniti: Candreva,
Bereszynski, Quagliarella, Silva, Muriqi
Recuperi: 1’ più 4’
Bologna 2
Fiorentina 3
Marcatori: Maleh 33’, Barrow 42’ pt;
Biraghi 7’, Vlahovic (rig.) 22’, Hickey 38’ st
BOLOGNA (5-3-2): Skorupski 5; De
Silvestri 5,5 (Skov Olsen 5,5 16’ st),
Soumaoro 6, Medel 6,5 (Bonifazi 6 27’ st),
Theate 5,5, Dijks 5,5 (Orsolini 6,5 16’ st);
Soriano 5,5, Dominguez 5,5 (Vignato sv
33’ st), Svanberg 6,5; Sansone 5,5 (Hickey
6 16’ st), Barrow 7. All.: Mihajlovic 5,5
FIORENTINA (4-3-3): Terracciano 6;
Odriozola 6, Martinez Quarta 6,5,
Milenkovic 6, Biraghi 7 (Terzic sv 40’ st)
Bonaventura 6 , Torreira 6,5 (Saponara sv
40’ st), Maleh 7 (Duncan 6 34’ st);
Gonzalez 7,5 (Callaejon 6 33’ st), Vlahovic
7, Sottil 5,5 (Amrabat sv 40’ st). All.:
Italiano 7,5
Arbitro: Irrati 6 Ammoniti: Dominguez,
Torreira, Theate, Milenkovic, Amrabat,
Soumaoro Recuperi: 1’ più 3’
Spezia 2
Sassuolo 2
Marcatori: Manaj 35’ pt; Gyasi 3’,
Raspadori 21’ e 34’ st
SPEZIA (3-5-2): Provedel 6,5; Amian
6,5, Erlic 6,5, Nikolaou 6; Gyasi 6,5
(Hristov 5,5 31’ st), Kovalenko 6 (Verde
6 22’ st), Sala 6,5 (Bourabia 5,5 22’ st),
Maggiore 6,5 (Bastoni sv 43’ st), Reca 7;
Manaj 6,5 (Colley sv 43’ st), Nzola 6,5.
All.: Motta 6
SASSUOLO (4-3-3): Consigli 7; Muldur
5,5 (Toljan 6,5 1’ st), Ayhan 5,5, Ferrari 6,
Kyriakopoulos 6; Frattesi 6,5 (Harroui sv
41’ st), Lopez 6,5, Henrique 6 (Raspadori
7,5 1’ st); Berardi 6,5, Scamacca 6,5,
Defrel 6 (Boga 6 24’ st). All.: Dionisi 6
Arbitro: Maresca 6 Ammoniti: Reca,
Maggiore, Sala, Frattesi, Kyriakopulos,
Berardi, Hristov Recuperi: 2’ più 5’
Venezia 3
Verona 4
Marcatori: Ceccaroni 12’, 19’ pt Crnigoj
19’, Henry 27’ pt; Henry (aut) 7’, Caprari
(rig) 20’, Simeone 22’ e 40’ st
VENEZIA (4-3-3): Romero 6; Mazzocchi
6 (Busio 5 21’ st), Caldara 5, Ceccaroni 6,
Molinaro 5,5; Kiyine 6 (Ebuehi 5,5 21’ st),
Vacca 6 (Tessmann 6 29’ st), Crnigoj 7;
Aramu 6,5 (Svoboda 6 21’ st), Henry 7,
Okereke sv (Johnsen 7 7’ pt). All.: Zanetti 5
VERONA (3-4-2-1): Montipò 6; Casale
4,5 (Magnani 5,5 30’ pt), Dawidowicz 6,
Ceccherini 5; Faraoni 6,5, Tameze 5,5,
Veloso 6 (Lasagna 6,5 12’ st), Lazovic 6;
Ilic 6 (Bessa 6 34’ st), Caprari 7; Simeone
8. All.: Tudor 6
Arbitro: Prontera 6 Espulso: Ceccaroni
17’ st Ammoniti: Magnani, Vacca,
Simeone, Henry Recuperi: 1’ più 5’
 52 Lunedì 6 Dicembre 2021 Corriere della Sera

CorriereMotori Auto elettriche Un po’ suv e un po’ coupé, come vuole la tendenza,
l’elettrica Volkswagen ID.5 è ordinabile anche in
Consegne in primavera Italia. Prime consegne, all’inizio della primavera
2022. Con la ID.4 condivide quasi tutte le
per la Volkswagen ID.5 componenti, a parte il design esterno, che risulta
più filante grazie a un’altezza di 3 cm inferiore, al
Sorella coupé della ID.4 tetto particolarmente spiovente e allo spoiler
integrato nel portellone posteriore. Di serie i cerchi
in lega da 20 pollici. Gli interni, invece, sono del
tutto simili a quelli della compatta ID.4 e hanno

Il futuro
secondo Zero emissioni entro il 2035. Elettrica
BRUXELLES Dopo 25 anni e 20
milioni di auto ibride vendute
nel mondo, Toyota continua a
investire nell’elettrificazione
dei suoi modelli. Una strate-
la metà delle vendite entro il 2030.
gia coerente con quella degli
La Corolla Cross e le altre eco-novità

Toyota
altri costruttori e con le ri-
chieste delle amministrazioni
politiche in tema di abbatti-
mento delle emissioni di CO2. breve tempo almeno sette per il nostro continente»,
«Dal 2025 ci spettiamo un modelli inediti in gamma di Strategia continua Carlucci, e sarà pos-
mix di vendite di auto elettri- cui uno, compatto, è stato sibile optare per la trazione
che pari al 10%, mentre l’80% pensato appositamente per ● Toyota anteriore o integrale (la 4x4
sarà composto da auto ibride l’Europa», racconta Andrea spinge ha un motore elettrico da 30
—, dice Matt Harrison, presi- Carlucci, responsabile pro- sull’elettrificazi kW che interviene quando
dente e ceo della filiale euro- dotto e marketing di Toyota one. «Se necessario). Per l’Europa è
pea di Toyota, dal palco del Europe. Intanto prosegue lo infrastrutture e previsto anche un nuovo si-
Kenshiki Forum, l’assemblea sviluppo della tecnologia del condizioni di stema multimediale compati-
organizzata dal costruttore sistema ibrido. Toyota ha pre- mercato lo bile con Apple Car Play e An-
giapponese per raccontare il visto il debutto sulla Corolla consentiranno droid Auto.
suo futuro —. Dal 2030, se- Cross, un modello inedito di saremo pronti Tornando al futuro, Toyota

450
Autonomia
Sono i chilometri di autonomia che
avrà il Suv elettrico di Toyota bZ4X
che debutterà in Primavera
guendo il piano “Fit for 55”
dell’Unione Europea per ri-
durre le emissioni di CO2,
crediamo di poter aumentare
le vendite delle nostre elettri-
che del 50%».
Scenari sostenuti da un pia-
no di nuovi modelli in arrivo.
«Per le elettriche Toyota ab-
biamo creato bZ, un marchio
nuovo che sarà inaugurato dal
Suv bZ4X (450 chilometri di
autonomia, 4,7 metri di lun-
ghezza e in arrivo nella prima-
vera del 2022) e che avrà in
Suv dalle dimensioni compat- a offrire in ha in progetto un piano di ri-
te (4,46 metri di lunghezza, Europa solo duzione dei costi delle batte-
1,82 di larghezza, 1,62 di altez- auto elettriche rie che avrà effetti diretti sui
za), in vendita dall’autunno o a idrogeno prezzi delle auto elettriche, al
del 2022. dal 2035» dice momento ancora piuttosto
Secondo Andrea Carlucci, Matt Harrison, elevati. L’obiettivo è quello di
la Corolla Cross «è perfetta presidente di abbassare i costi degli accu-
per chi cerca una vettura più Toyota Europe. mulatori del 30% entro il 2025
spaziosa di una C-HR, ma più Il costruttore si e del 50% entro la fine del de-
compatta di una Rav4». Le prepara a cennio, di sviluppare una
migliorie portate dal capitolo chiudere l’anno nuova piattaforma per chia-
quinto dell’ibrido Toyota in- con vendite al mata E3 e di portare anche
cludono un pacco batterie più rialzo (oltre 1 sulle ibride entro il 2030 le
leggero del 40% e una potenza milione di batterie allo stato solido. E
di sistema cresciuta dell’8%. unità) nel Lexus? «Non rimarrà indie-
La Corolla Cross è un modello Vecchio tro: contiamo di lanciare 20
globale con affinamenti dedi- continente e a modelli elettrici entro il
cati al mercato europeo in te- diventare il 2025», dice Spiros Fotinos,
ma di propulsori, tecnologie numero due in capo di Lexus Europe. Il pri-
di bordo ed estetica. «Il moto- Europa, con mo sarà la RZ: arriverà nel
re è un 2.0 a benzina abbinato Yaris, Aygo e 2022 e avrà l’architettura di un
al sistema ibrido per una po- Corolla nella suv coupé.
tenza complessiva di 197 ca- Top 3 dei loro Edoardo Nastri
La nuova Toyota Corolla Cross Hybrid, Suv dalle dimensioni compatte pronto al debutto valli, pensato appositamente segmenti. © RIPRODUZIONE RISERVATA

Il caso
Vendita auto online, è allarme
di Domenico Affinito
«A rischio 72 mila posti di lavoro»
I concessionari preoccupati: «Il Governo vigili su questa transizione»
Il comparto automotive ri-
schia di perdere, nei prossimi
anni, 72.000 posti di lavoro. È
la stima di Federauto (la fede-
razione dei concessionari) ri-
spetto alla volontà della mag-
gioranza delle case automobi-
listiche di incrementare la
propria marginalità, rivolgen-
dosi direttamente al cliente fi-
nale con vendite online, forti
anche del regolamento euro-
peo sulla distribuzione che è
in discussione e sarà adottato
nel 2022. Uno scenario che ve-
drà scomparire i concessiona-
ri per come li conosciamo og-
gi, sostituiti da agenti a prov-
vigione: una scelta che garan-
tirebbe alle case di migliorare
i loro margini dal 5 all’8%, ma
che presenta diversi rischi.
Contrariamente a quanto si
potrebbe pensare, la discesa
in campo delle case con la
vendita diretta online non si
tramuterà in minori costi per i
clienti, altrimenti non ci sa-
rebbe alcun vantaggio per le
case a cambiare il sistema di
distribuzione di oggi.
Quello che si prospetta è
una crescente concentrazione
della domanda nelle mani dei
produttori, con un decremen-
to della competizione: l’esatto
contrario di quanto vorrebbe
il regolamento europeo. Per il
consumatore significherà
maggiore rigidità e aumento
dei prezzi, probabile peggio-
ramento della qualità del ser-
vizio e rarefazione delle reti
distributive e di servizio.
Per contro il settore, oggi di
120 mila addetti con 1.294
aziende attive, potrebbe per-
dere fino al 60% degli addetti:
72 mila. Oggi il mondo dei
concessionari vale in Italia il
3% del Pil e il 5% del gettito fi-
I numeri scale, quote che potrebbero
scendere rispettivamente al-
Il mondo dei l’1,8% e al 3%.
concessionari C’è poi un altro aspetto del-
vale il 3% del la questione tasse che, al mo-
Pil e procura un mento, non è stimabile: i con-
gettito fiscale cessionari sono aziende che
pari al 5%. hanno sede fiscale in Italia e
Il settore concorrono al gettito erariale,
coinvolge così invece non è per le case
1.294 aziende, automobilistiche che hanno
con 120mila spesso sede in Paesi a fiscalità
addetti agevolata e, quindi, non ver-
sano nulla al fisco del nostro
Paese. La trasformazione del
modello distributivo si inseri-
sce in un quadro di forte ritar-
do nel nostro Paese rispetto al
rinnovo del parco circolante,
che è uno dei più vecchi d’Eu-
ropa: 38,8 milioni di auto con
età media di 11,8 anni che per
il 52,5% è composto da auto
ante Euro 5 (20,4 milioni) e
per il 70,5% ante Euro 6 (27,4
milioni).
Un’auto fino a Euro 3 emet-
te 20/25 volte la quantità di
CO2 di un’Euro 6d; se noi po-
tessimo con una magia cam-
biare oggi tutte queste auto in
Euro 6d, avremmo raggiunto
già oggi l’obiettivo di riduzio-
ne del CO2 fissato per il 2025.
Ma la realtà è ben diversa: an-
che se il mercato dell’auto tor-
nasse a livelli pre Covid – 1,7
milioni di immatricolazioni
l’anno – per sostituire l’attuale
parco circolante inquinante
occorrerebbero 26 anni. E an-
che se la percentuale di vendi-
ta di ibride ed elettriche sta
aumentando, queste conti-
nuano a costano dal 25 al 30%
più delle versioni equivalenti
con motore tradizionale. Sa-
rebbe utile, parallelamente,
spingere sulla ricerca dei
combustibili liquidi a basse o
nulle emissioni di carbonio:
bio-carburanti o carburanti
sintetici in avanzata fase di
sviluppo che possono rappre-
sentare uno scenario inter-
medio prima dello stop alla
vendita di auto con motori a
combustione, previsto per il
2035.
C’è poi l’aspetto legato alle
infrastrutture: il nostro Paese
è in ritardo sia nella rete di
bassa potenza (sesti in Europa
per numero di colonnine per
100 km), sia nella rete di rica-
rica veloce (le Fast Charge so-
no solo il 9,7% contro il 17,2%
della media europea).
Federauto, quindi, chiede
un intervento profondo al le-
gislatore. Anzitutto per evita-
re il potere dominante delle
case automobilistiche nei
confronti del sistema distri-
butivo con la online. ma an-
che una seria pianificazione
di incentivi che supporti lo
svecchiamento del parco cir-
colante e un’accelerazione
delle infrastrutturale di ricari-
ca per raggiungere gli obietti-
vi di transizione energetica.
I concessionari italiani so-
no pronti a mettere a disposi-
zione la loro competenza per
accompagnare la transizione
e adeguare in tempi rapidi la
propria struttura anche in ter-
mini di capacità di ricarica
(oggi ci sono già 4.000 colon-
nine di ricarica presso i con-
cessionari italiani).
© RIPRODUZIONE RISERVATA
Corriere della Sera Lunedì 6 Dicembre 2021
un’impostazione classica, con uno schermo touch
di 12 pollici al centro della plancia e un pannello lcd
da 5,3 per la strumentazione. Al lancio, due
versioni: la GTX (foto) e la Pro Performance. La
prima monta due motori elettrici, uno per asse (la
trazione è integrale), che sviluppano la potenza
complessiva di 299 cv. Prestazioni: da 0 a 100
orari in 6,3 secondi e 180 km/h di velocità
massima, autolimitata. Nella dotazione della GTX
anche il sofisticato differenziale XDS+. Il prezzo
JEREZ DE LA FRONTERA (SPAGNA)
La «rivoluzione rossa», la mo-
to che in Ducati ha portato il
motore V4 su un prodotto di
grande serie, si è trasformata
in «evoluzione rossa». Da
quando è stata presentata, la
Panigale V4 non ha mai smes-
so di evolversi. Anno dopo an-
no, gli ingegneri hanno mi-
gliorato il progetto, seguendo
gli input delle corse e degli
utenti. Con lo step del 2022, la
portentosa V4 bolognese ha
raggiunto la maturità.
Gli interventi hanno tocca-
to tutte le aree della moto, dal
motore (più potente: 215,5 ca-
valli) alla ciclistica (nuova for-
cella pressurizzata con mag-
giore escursione), all’elettro-
Panigale V4, emozioni in evoluzione
nica. Ma le novità più impor-
tanti riguardano l’ergonomia
e l’aerodinamica. La prima
migliorata grazie al nuovo
serbatoio e alla sella più piat-
ta. La seconda più efficace nel
raffreddamento e nella de-
portanza, con ali più piccole,
che caricano l’avantreno con
30 kg aggiuntivi a 270 km/h e
al tempo stesso offrono meno
resistenza all’avanzamento.
Il risultato è una Panigale
che fa ancora la Panigale, cioè
una moto specialistica poten-
tissima, ma più facile. La posi-
zione in sella è migliore, il
Bmw R18, le gran tourer all’americana
tutte sicurezza, comfort e connessione
In sella alle nuovissime versioni B e Transcontinental della «bagger» tedesca
Nel 2018 la Bmw ha presen-
tato il prototipo della R 18, la
moto con il motore boxer di
maggior cubatura mai costru-
ito per un veicolo a due ruote.
Oggi, ad affiancare la R 18 e la
R 18 Classic, arrivano le nuove
R 18 B e R 18 Transcontinental.
Al centro del progetto rimane
ovviamente il propulsore a
due cilindri contrapposti da
1.802 cc, 91 cavalli a 4.750 giri
e ben 158 Nm di coppia massi-
ma a 3.000 giri.
A fare di questo motore una
vera e propria rarità nel pano-
rama motociclistico non sono
soltanto la cubatura o i valori
di potenza e coppia. A render-
lo veramente speciale sono le
soluzioni tecniche: alcune ri-
mandano al passato e alla tra-
dizione, altre appaiono deci-
samente raffinate e all’inse-
gna della modernità. I richia-
mi al passato – oltre che sul
fronte del design – compren-
dono il raffreddamento ad
aria, la distribuzione ad aste e
bilancieri, la trasmissione
cardanica con albero a vista.
Tra le caratteristiche tecniche
più pregiate troviamo la fri-
zione a secco antisaltella-
mento e la dotazione elettro-
nica, che permette di gestire
La nuova Ducati Panigale V4 durante il nostro test sul circuito di Jerez de la Frontera: il model year 2022 della sportiva di Borgo Panigale ha ora 215,5 cv a 13mila giri
L’edizione 2022
della portentosa
sportiva Ducati
aumenta
la potenza a
215,5 cavalli. Ma
cresce anche la
facilità di guida
la coppia in rilascio, tre map-
pature motore (Rock, Roll e
Rain), il controllo di trazione
automatico e il comando del
gas ride by wire, cioè senza
cavo. Non è tutto perché, oltre
ai controlli elettronici relativi
alla dinamica di guida, le nuo-
ve Bmw R 18 B e Transconti-
nental sono dotate di un di-
splay TFT da 10,25 pollici, che
consente la connessione con
lo smartphone. E proprio tra-
mite lo smartphone è possibi-
La Bmw R 18 B. La Transcontinental si distingue per il cupolino più ampio e un top case che fa da schienale per il passeggero
serbatoio consente di anco-
rarsi meglio con le gambe in
staccata, stressando meno le
braccia. E il motore gode di
una gestione del gas più raffi-
nata, permettendo una guida
più precisa e aiutando anche i
piloti meno esperti.
Guidarla in pista, come ab-
biamo potuto fare sul circuito
dell’Andalusia, significa pro-
vare sensazioni molto vicine a
quelle di una Moto GP. Lo
confermano Johan Zarco e
Jorge Martin, con cui nella
giornata di test abbiamo con-
diviso la pista. La Panigale va
le gestire direttamente dal
joystick posto vicino alla ma-
nopola sinistra la navigazione
e la riproduzione della musi-
ca. L’impianto audio è mar-
chiato Marshall, un nome de-
cisamente blasonato, con cas-
se anteriori di serie e casse
posteriori disponibili come
optional.
Completa il comparto elet-
tronico il radar anteriore che
permette l’utilizzo del cruise
control adattivo, in grado di
MOTORI 53
#
parte da 58.700 euro. La Pro Performance ha la in circa 30 minuti. Non manca la possibilità di
trazione posteriore e 204 cv; scatta da 0 a 100 ricaricare in corrente alternata utilizzando una
orari in 8,4 secondi e la velocità massima wallbox e un cavo standard mode 3. I plus
(autolimitata) è di 160 km/h. Costa da 52.900 tecnologici: le nuove funzioni di assistenza alla
euro. Entrambe sono alimentate da una batteria guida (ACC, Front Assist e Lane Assist) integrate
da 77 kWh che fornisce un’autonomia (dichiarata) nel Travel Assist; il Car2X di serie; il Park Assist Plus
di 520 km (la Pro Performance ) o 480 (la GTX). Per con funzione di memoria; aggiornamenti over-
«fare il pieno» è possibile utilizzare le colonnine the-air per il software.
rapide fino a una potenza di 135 kW, che Maurizio Bertera
consentono di ripristinare 390 km di percorrenza © RIPRODUZIONE RISERVATA
La scheda
● DIMENSIONI
Altezza sella:
850 mm;
interasse:
1.469. Peso:
198,5 kg
SOSPENSIONI
Anteriore:
forcella Akyab
da 43 mm a
steli rovesciati
regolabile.
Posteriore:
monoammori
Kayaba con
leveraggio
progressivo
regolabile
MOTORE
4 cilindri a V di
90° 1.103 cc;
iniezione
elettronica.
Potenza: 215,5
cv. Coppia:
fortissimo, frena come nessu-
na, si inserisce in curva a una
123,6 Nm a
9.500 giri/min.
velocità impressionante. Doti
che già le appartenevano, ma
PREZZO
29.990 euro
che oggi sono più a portata di
mano grazie alla maggiore
franco
concessionario
precisione sulla traiettoria e al
comfort in sella, dovuto an-
che a una forcella che copia
meglio l’asfalto.
Una moto, insomma, con
cui andare più forte è più faci-
le. Un purosangue un po’ più
docile. E con certe potenze in
gioco la cosa non è scontata.
La Ducati Panigale V4: sella e serbatoio ridisegnati
Stefano Cordara
© RIPRODUZIONE RISERVATA
dichiarato è di 398 kg per la R
18 B e di 427 kg per la R 18
Transcontinental. Quest’ulti-
ma rispetto alla B mette a di-
La scheda
● DIMENSIONI
sposizione un cupolino mag- Altezza sella:
giorato e il top case che funge
anche da schienale per il pas-
72 cm la R18 B,
74 la Tran-
seggero. scontinental
regolare autonomamente la La prova, sulle strade a ca- SOSPENSIONI
velocità in base al veicolo che vallo tra Lombardia ed Emilia, Anteriore:
precede; la distanza è regola- si è concentrata sulla R 18 B, forcella
bile su tre fasce. che non si discosta particolar- telescopica;
Passando alla ciclistica tro- mente dalla Transcontinental posteriore:
viamo il telaio in acciaio a in quanto a dinamica di gui- braccio
doppio culla, la ruota anterio- da. A dispetto della massa oscillante
re da 19”, una robusta forcella considerevole, lo sforzo fisico doppio in
telescopica e un monoam- richiesto per guidare le crui- acciaio con
mortizzatore posizionato cen- ser di Bmw, purché su percor- ammortizzato-
tralmente nel telaio, entrambi si scorrevoli, è sorprendente- re centrale
accreditati di 120 mm di mente ridotto. TELAIO
escursione. Nei centri urbani e più in In acciaio
Il peso in ordine di marcia generale nel traffico è impor- doppio anello
tante abituarsi alle dimensio- con travi
ni generose e al peso che, se avvitate
una volta superati i 20 km/h PESO
non è avvertibile, quando si 398 kg in
devono compiere manovre da ordine di
fermi o a bassa velocità richie- marcia (427 kg
de una discreta dose di equili- per la Tran-
brio. Il vero habitat delle nuo- scontinental)
ve R 18? Sicuramente l’auto- MOTORE
strada ma anche i percorsi do- Boxer 1.8, 91
ve ai rettilinei si alternano cv (67 kW) a
curve ad ampio raggio. La sel- 4.750 giri;
la dall’imbottitura sostenuta, coppia: 158
ma comunque comoda, e la Nm a 3.000 giri
ottima protezione dall’aria of- PREZZO
ferta dalla Transcontinental - La R 18 B:
discreta quella della R 18 B - 27.200 euro;
rappresentano qualità prezio- la Transconti-
se per chi ama viaggiare nel nental: 28.100
massimo relax.
Federico Faccioni
© RIPRODUZIONE RISERVATA
 54
Tv
TELERACCOMANDO
di Maria Volpe
Tutti i segreti
dall’alba a notte
di Pompei
L’
antichista Laura Pepe,
per tre lunedì sera
racconterà la vita dei
pompeiani, dall’alba a notte
fonda: dal rito della
colazione ai piaceri
notturni più trasgressivi.
Perché Pompei non stanca
mai di piacere e stupire.
Rivivere Pompei: il rito del cibo
all’ombra del Vesuvio
Focus, ore 21.15
Le grandi attrici
del Novecento
U n omaggio a sette
grandi protagoniste del
mondo dello spettacolo che
hanno cambiato
l’immagine della donna nel
Novecento: Emma
Gramatica (stasera),
Eleonora Duse (domani),
Clara Calamai (venerdì),
Lucia Bosé (domenica).
Attrici
Rai Storia, ore 20.25
Marchini ospite
di Costanzo
C (Italia 2018) Valeria Golino
ostanzo ospita Simona
Marchini, donna di
teatro amatissima; e
Benedetta Parodi,
conduttrice e scrittrice di
libri di ricette.
S’è fatta notte
Rai1, ore 00.40
Fognini
da Chiambretti
O spite di Chiambretti il
tennista italiano Fabio
Fognini, e il procuratore
sportivo Alessandro Moggi.
Tiki Taka - La Repubblica del
pallone; Italia 1, ore 23.20
FINALMENTE L’EDUCAZIONE CIVICA
RITROVA IL POSTO CHE LE SPETTA.
E con Il Quotidiano in Classe adotti il
metodo più contemporaneo per rilanciarla.
Un progetto che porta tra i tuoi studenti
le notizie più importanti del momento e li
educa a metterle a confronto.
Così stimoli il loro spirito critico e li aiuti a
diventare cittadini più liberi, indipendenti,
protagonisti della storia democratica.
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RAI 1
7.10 UNOMATTINA Attualità
7.30 TG1 L.I.S. Attualità
8.00 TG1 Attualità
9.03 CHE TEMPO FA Attualità
9.30 TG1 FLASH Attualità
9.35 RAI PARLAMENTO
TELEGIORNALE Attualità
9.50 TG1 Attualità
9.55 STORIE ITALIANE Attualità
11.55 È SEMPRE MEZZOGIORNO
Lifestyle
13.30 TELEGIORNALE Attualità
14.00 OGGI È UN ALTRO GIORNO
Attualità
15.55 IL PARADISO DELLE
SIGNORE - DAILY Soap
16.45 TG1 Attualità
16.55 TG1 ECONOMIA Attualità
17.05 LA VITA IN DIRETTA Attualità
18.45 L'EREDITÀ Spettacolo
20.00 TELEGIORNALE
Attualità
20.30 SOLITI IGNOTI - IL RITORNO
Spettacolo
21.25 BLANCA
Serie Tv
23.30 COSE NOSTRE
Attualità
23.45 TG 1 SERA Attualità
RAI 4
8.05 BURDEN OF TRUTH Serie Tv
9.40 SEAL TEAM Serie Tv
12.45 MEDIUM Serie Tv
11.15 MACGYVER Serie Tv
13.35 BURDEN OF TRUTH Serie Tv
16.00 CHARLIE'S ANGELS Serie Tv
17.50 MACGYVER Serie Tv
19.25 SEAL TEAM Serie Tv
20.55 JUST FOR LAUGHS
Spettacolo
23.10 FILM THE WOMAN
CIELO
14.00 MASTERCHEF ITALIA
16.15 FRATELLI IN AFFARI
17.15 BUYING & SELLING
18.15 LOVE IT OR LIST IT -
PRENDERE O LASCIARE
19.15 AFFARI AL BUIO Documentari
20.15 AFFARI DI FAMIGLIA
Spettacolo
21.15 FILM COME UN TUONO
23.30 SCUSA MA MI PIACE
TROPPO Documentari
SKY
CINEMA
17.35 IL PRINCIPE D'EGITTO
Animazione (USA 1998)
Brenda Chapman, Steve
Hickner, Simon Wells SKY
CINEMA FAMILY
18.20 IL PREMIO Drammatico
(Italia 2017) Alessandro
Gassman SKY CINEMA
COMEDY
18.55 EUFORIA Drammatico
SKY CINEMA DUE
19.10 THE PHOTOGRAPH - GLI
SCATTI DI MIA MADRE
Dram (US 2020) S. Meghie
SKY CINEMA ROMANCE
19.20 10 MINUTES GONE - 10
MINUTI PER MORIRE
Thriller (Canada, USA
2019) Brian A. Miller SKY
CINEMA ACTION
SERIE TV
6.00 AMERICAN DAD FOX
6.50 I GRIFFIN FOX
8.10 I SIMPSON FOX
9.30 MODERN FAMILY FOX
10.50 AMERICAN DAD FOX
12.05 I GRIFFIN FOX
13.30 I SIMPSON FOX
14.45 HOW I MET YOUR MOTHER
FOX
16.00 MODERN FAMILY FOX
RAI 2
8.45 RADIO2 SOCIAL CLUB
Spettacolo
10.00 TG2 ITALIA Attualità
10.55 TG2 - FLASH Attualità
11.00 TG SPORT Attualità
11.10 I FATTI VOSTRI Spettacolo
13.00 TG2 - GIORNO Attualità
13.30 TG2 - COSTUME E SOCIETÀ
Attualità
13.50 TG2 - MEDICINA 33
Attualità
14.00 ORE 14 Attualità
15.15 DETTO FATTO Attualità
17.15 UNA PAROLA DI TROPPO
Spettacolo
18.00 TG PARLAMENTO Attualità
18.10 TG2 - L.I.S. Attualità
18.15 TG 2 Attualità
18.30 TG SPORT SERA Attualità
18.50 BLUE BLOODS Serie Tv
19.40 BULL Serie Tv
20.30 TG2 - 20.30 Attualità
21.00 TG2 POST Attualità
21.20 FILM L'UOMO SUL TRENO
Azione (Francia, USA 2018).
Di Jaume Collet-Serra
23.10 PREMIO TENCO 2021
Spettacolo
0.15 I LUNATICI Attualità
TV8
14.15 FILM LE VACANZE DI
NATALE
16.00 FILM UN AMORE NELLA
NEVE
17.45 FILM BACI SOTTO IL
VISCHIO
19.30 ALESSANDRO BORGHESE -
PIATTO RICCO Show
20.30 GUESS MY AGE Show
21.30 FILM SPIDER-MAN: FAR
FROM HOME
REAL TIME
7.15 ER: STORIE INCREDIBILI
9.05 PRIMO APPUNTAMENTO
Spettacolo
12.05 CORTESIE PER GLI OSPITI
15.05 CAKE STAR - PASTICCERIE
IN SFIDA Lifestyle
16.25 BAKE OFF ITALIA: DOLCI IN
FORNO Spettacolo
18.25 CORTESIE PER GLI OSPITI
21.25 VITE AL LIMITE
Documentari
BABY BOSS Animazione
(USA 2017) Tom McGrath
SKY CINEMA FAMILY
19.25 BAD MOMS 2 - MAMME
MOLTO PIÙ CATTIVE
Commedia (Cina, USA
2017) J. Lucas, Scott Moore
SKY CINEMA COLLECTION
20.05 CINQUANTA SBAVATURE
DI NERO Comm. (US 2016)
M. Tiddes SKY CINEMA COMEDY
21.00 CATWOMAN Fantascienza
(Australia, USA 2004) Pitof
SKY CINEMA ACTION
TROLLS Animazione (USA
2016) Mike Mitchell, Walt
Dohrn SKY CINEMA FAMILY
COLPO D'AMORE
Commedia (Gran Bretagna
2013) Joel Hopkins SKY
CINEMA ROMANCE
16.25 MODERN FAMILY FOX
17.15 I GRIFFIN FOX
18.05 I GRIFFIN FOX
18.30 I SIMPSON FOX
18.55 I SIMPSON FOX
19.45 HOW I MET YOUR MOTHER
FOX
20.55 THE HOT ZONE: MINACCIA
ANTRACE FOX
21.55 THE HOT ZONE: MINACCIA
ANTRACE FOX
22.40 9-1-1 FOX
EDUCAZIONE CIVICA CON IL QUOTIDIANO
IN CLASSE. TUTTA UN’ALTRA STORIA.
RAI 3
9.45 AGORÀ EXTRA Attualità
10.30 SPAZIOLIBERO Attualità
10.40 ELISIR Attualità
12.00 TG3 Attualità
12.25 TG3 - FUORI TG Attualità
12.45 QUANTE STORIE Attualità
13.15 PASSATO E PRESENTE Doc
14.00 TG REGIONE Attualità
14.20 TG3 Attualità
14.50 TGR - LEONARDO Attualità
15.05 TGR PIAZZA AFFARI
Attualità
15.15 TG3 - L.I.S. Attualità
15.20 RAI PARLAMENTO
TELEGIORNALE Attualità
15.25 #MAESTRI Attualità
16.05 ASPETTANDO GEO Attualità
17.00 GEO Documentari
19.00 TG3 Attualità
19.30 TG REGIONE Attualità
20.00 BLOB Attualità
20.20 CHE SUCC3DE?
Spettacolo
20.45 UN POSTO AL SOLE
Teleromanzo
21.20 REPORT Attualità
23.20 LA VERSIONE DI FIORELLA
Documentari
0.00 TG3 - LINEA NOTTE
RAI 5
18.35 KEITH HARING: STREET
ART BOY Documentari
19.25 RAI NEWS - GIORNO
19.30 ART RIDER Documentari
20.25 ARTE PASSIONE E POTERE
Documentari
21.15 SCIARADA - IL CIRCOLO
DELLE PAROLE
Documentari
22.15 FILM LA STRATEGIA DEL
RAGNO
RAI STORIA
20.00 RES Documentari
20.25 ATTRICI
Documentari
21.10 MAGNIFICHE. STORIA E
STORIE DI UNIVERSITÀ
Documentari
22.10 ITALIA VIAGGIO NELLA
BELLEZZA Documentari
23.10 BOBBY KENNEDY. IL
SOGNO DI UN MONDO
NUOVO Documentari
21.15 NATALE ALL'IMPROVVISO
Comm. (US 2015) J. Nelson
SKY CINEMA COLLECTION
ROCK'N ROLL Commedia
(Francia 2017) Guillaume
Canet SKY CINEMA DUE
21.45 COPS 2 - UNA BANDA DI
POLIZIOTTI ( ) SKY CINEMA
COMEDY
22.40 PER SFORTUNA CHE CI SEI
Commedia (Belgio, Francia
2010) Nicolas Cuche SKY
CINEMA ROMANCE
MR. PEABODY E
SHERMAN Animazione
(USA 2014) Rob Minkoff
SKY CINEMA FAMILY
22.50 THE 2ND - UNO CONTRO
TUTTI Azione (USA 2020)
Brian Skiba SKY CINEMA
ACTION
INTRATTENIMENTO
6.50 ALESSANDRO BORGHESE
KITCHEN SOUND SKY UNO
7.00 X FACTOR DAILY SKY UNO
7.35 MATRIMONIO A PRIMA
VISTA AUSTRALIA SKY UNO
8.50 MASTERCHEF AUSTRALIA
SKY UNO
12.45 ALESSANDRO BORGHESE
KITCHEN SOUND SKY UNO
12.55 BRUNO BARBIERI - 4
HOTEL SKY UNO
14.05 ALESSANDRO BORGHESE
- 4 RISTORANTI SKY UNO
www.osservatorionline.it
RETE 4
6.55 CONTROCORRENTE
Attualità
7.45 CHIPS Serie Tv
8.50 MIAMI VICE Serie Tv
9.50 HAZZARD Serie Tv
10.50 DETECTIVE IN CORSIA Serie
Tv
11.55 TG4 TELEGIORNALE
Attualità
12.25 IL SEGRETO Telenovela
13.00 LA SIGNORA IN GIALLO
Serie Tv
14.00 LO SPORTELLO DI FORUM
Attualità
15.30 DALLA PARTE DEGLI
ANIMALI Attualità
16.40 COLOMBO Serie Tv
19.00 TG4 TELEGIORNALE
Attualità
19.45 TG4 L'ULTIMA ORA Attualità
19.50 TEMPESTA D'AMORE
Telenovela
20.30 STASERA ITALIA
Attualità
21.20 QUARTA REPUBBLICA
Attualità
0.50 FILM I FALCHI DELLA
NOTTE Azione (Stati Uniti,
USA 1981). Di B. Malmuth
RAI MOVIE
12.25 FILM IL GIUSTIZIERE DEI
MARI
14.00 FILM IL MERCENARIO
16.00 FILM SANDOKAN CONTRO
IL LEOPARDO DI SARAWAK
17.40 FILM DOVE LA TERRA
SCOTTA
19.30 FILM OCCHIO ALLA
VEDOVA!
21.10 FILM OCCHIO ALLA PENNA
23.00 FILM SOLE ROSSO
IRIS
7.10 WALKER TEXAS RANGER
8.00 FILM SPARTACUS
12.00 FILM PAURA
14.05 FILM L'OLIO DI LORENZO
16.45 FILM IL FIUME DELL'IRA
19.15 RENEGADE Serie Tv
20.05 WALKER TEXAS RANGER
Serie Tv
21.00 FILM RACE - IL COLORE
DELLA VITTORIA
23.45 FILM UNA FOLLE PASSIONE
23.05 LA VITA È MERAVIGLIOSA
Commedia (USA 1946)
Frank Capra SKY CINEMA
COLLECTION
23.20 BURN AFTER READING - A
PROVA DI SPIA Commedia
(Francia, Regno Unito, USA
2008) Ethan Coen, Joel
Coen SKY CINEMA DUE
23.25 IL FUNERALE È SERVITO
Commedia (USA 2010) Neil
LaBute SKY CINEMA COMEDY
0.15 MADAGASCAR Animazione
(USA 2005) Eric Darnell,
Tom McGrath SKY CINEMA
FAMILY
COME SPOSARE UN
MILIONARIO
Commedia (USA 1953)
Jean Negulesco
SKY CINEMA ROMANCE
16.15 X FACTOR DAILY SKY UNO
16.50 MATRIMONIO A PRIMA
VISTA AUSTRALIA SKY UNO
18.25 MASTERCHEF AUSTRALIA
SKY UNO
19.30 X FACTOR DAILY SKY UNO
20.10 BRUNO BARBIERI - 4
HOTEL SKY UNO
21.15 HELL'S KITCHEN USA SKY
UNO
22.55 ALESSANDRO BORGHESE
- 4 RISTORANTI SKY UNO
CANALE 5
7.55 TRAFFICO
Attualità
8.00 TG5 - MATTINA Attualità
8.45 MATTINO CINQUE Attualità
10.55 TG5 - MATTINA Attualità
11.00 FORUM Attualità
13.00 TG5 Attualità
13.40 BEAUTIFUL Soap Opera
14.10 UNA VITA Telenovela
14.45 UOMINI E DONNE
Spettacolo
16.10 AMICI DI MARIA Spettacolo
16.40 GRANDE FRATELLO VIP
Spettacolo
16.50 LOVE IS IN THE AIR
Telenovela
17.35 POMERIGGIO CINQUE
Attualità
18.45 CADUTA LIBERA
Spettacolo
20.00 TG5 Attualità
20.40 STRISCIA LA NOTIZIA - LA
VOCE DELL'INSCIENZA
Spettacolo
21.20 GRANDE FRATELLO VIP
Spettacolo
1.00 TG5 NOTTE Attualità
1.35 STRISCIA LA NOTIZIA
Spettacolo
LA5
16.50 ELISA DI RIVOMBROSA
Fiction
18.55 GRANDE FRATELLO VIP
19.10 AMICI DI MARIA Spettacolo
19.40 UOMINI E DONNE
Spettacolo
21.10 FILM UN AMICO MOLTO
SPECIALE
22.15 TGCOM24 Attualità
22.50 UOMINI E DONNE
Spettacolo
SPIKE TV
8.00 BUILDING ALASKA Lifestyle
10.10 RELIC HUNTER Serie Tv
12.20 LAW & ORDER: UNITÀ
VITTIME SPECIALI Serie Tv
15.20 RELIC HUNTER
Serie Tv
19.00 LAW & ORDER: UNITÀ
VITTIME SPECIALI Serie Tv
21.30 FILM SPY KIDS 4 - È
TEMPO DI EROI
23.30 SPARTACUS Serie Tv
SPORT
13.35 PREMIER LEAGUE REMIX
15a g. Ep. 2 SKY SPORT UNO
13.45 HOME NATIONS SERIES
Scottish Open Diretta
EUROSPORT
18.30 SERIE A TIM Empoli -
Udinese Diretta DAZN
18.30 SERIE A TIM I Love
Mondays Diretta DAZN
19.45 HOME NATIONS SERIES
Scottish Open Diretta
EUROSPORT
20.45 SERIE A TIM Cagliari -
Torino Diretta DAZN
20.55 PREMIER LEAGUE Everton
- Arsenal Diretta SKY SPORT
UNO
21.00 LALIGA SANTANDER
Getafe - Athletic Bilbao
Diretta DAZN
RAGAZZI
10.10 A TUTTO REALITY: ALL
STARS
DEAKIDS
11.25 TROLLSTOPIA
DEAKIDS
12.15 A TUTTO REALITY
DEAKIDS
12.35 SIMONE
BOOMERANG
13.25 SIAMO FATTI COSÌ -
ESPLORANDO IL CORPO
UMANO
BOOMERANG
Lunedì 6 Dicembre 2021 Corriere della Sera
ITALIA 1
8.30 STATION 19 Serie Tv
10.20 C.S.I. NEW YORK Serie Tv
12.10 COTTO E MANGIATO - IL
MENÙ DEL GIORNO
12.25 STUDIO APERTO Attualità
13.00 GRANDE FRATELLO VIP
13.15 SPORT MEDIASET -
ANTICIPAZIONI Attualità
13.20 SPORT MEDIASET Attualità
14.05 I SIMPSON Cartoni Animati
15.25 YOUNG SHELDON Serie Tv
15.55 THE BIG BANG THEORY
Serie Tv
16.45 MODERN FAMILY Serie Tv
17.35 DUE UOMINI E MEZZO
Serie Tv
18.20 STUDIO APERTO Attualità
19.00 STUDIO APERTO MAG
Attualità
19.30 CSI Serie Tv
20.25 N.C.I.S. Serie Tv
21.20 FILM BRAVEN - IL
CORAGGIOSO Azione
(Canada 2018). Di Lin
Oeding
22.50 TGCOM Attualità
23.20 TIKI TAKA - LA
REPUBBLICA DEL PALLONE
Attualità
NOVE
9.45 HO VISSUTO CON UN
KILLER Documentari
13.40 DONNE MORTALI Doc
15.40 DELITTI SOTTO L'ALBERO
17.35 SULLE ORME
DELL'ASSASSINO Serie Tv
19.20 CASH OR TRASH - CHI
OFFRE DI PIÙ? Spettacolo
20.20 DEAL WITH IT - STAI AL
GIOCO Spettacolo
21.25 LITTLE BIG ITALY Lifestyle
TV 2000
18.30 TG 2000 Attualità
19.00 SANTA MESSA
19.35 ECCOMI Documentari
20.00 SANTO ROSARIO Attualità
20.30 TG 2000 Attualità
21.10 LA TENDA ROSSA Serie Tv
22.45 INDAGINE AI CONFINI DEL
SACRO Attualità
23.45 VIAGGIO APOSTOLICO DI
PAPA FRANCESCO A CIPRO
E GRECIA Attualità
MEDIASET PREMIUM
PREMIUM STORIES
8.45 ALL AMERICAN Serie Tv
8.55 GREAT NEWS Serie Tv
9.10 GREAT NEWS Serie Tv
9.30 WILL & GRACE Serie Tv
10.20 THE GOOD PLACE Serie Tv
11.10 LEGACIES Serie Tv
12.00 THE BOLD TYPE Serie Tv
12.50 ALL AMERICAN Serie Tv
13.45 WILL & GRACE Serie Tv
14.35 BOB HEARTS ABISHOLA
Serie Tv
15.20 LEGACIES Serie Tv
16.10 THE BOLD TYPE Serie Tv
17.05 ALL AMERICAN Serie Tv
17.50 THE GOOD PLACE Serie Tv
19.05 LEGACIES Serie Tv
19.35 THE BOLD TYPE Serie Tv
20.25 ALL AMERICAN Serie Tv
21.15 CLAWS Serie Tv
22.55 SUITS Serie Tv
23.45 THE BOLD TYPE Serie Tv
PREMIUM CINEMA
18.00 RIDE - RICOMINCIO DA
ME PREMIUM CINEMA 2
19.25 MIDNIGHT SPECIAL -
FUGA NELLA NOTTE
PREMIUM CINEMA 1
19.30 THE CUP PREMIUM CINEMA 2
19.30 SOTTO IL VESTITO NIENTE
- L'ULTIMA SFILATA
PREMIUM CINEMA 3
21.15 ANIMALI FANTASTICI E
DOVE TROVARLI PREMIUM
CINEMA 1
call center 055/41.19.18
lunedì-sabato 8.30-13.30
LA 7
6.40 ANTICAMERA CON VISTA
Attualità
6.50 METEO - OROSCOPO -
TRAFFICO Attualità
7.00 OMNIBUS NEWS
Attualità
7.30 TG LA7 Attualità
7.55 OMNIBUS METEO
Attualità
8.00 OMNIBUS - DIBATTITO
Attualità
9.40 COFFEE BREAK Attualità
11.00 L'ARIA CHE TIRA Attualità
13.30 TG LA7 Attualità
14.15 TAGADÀ - TUTTO QUANTO
FA POLITICA Attualità
16.40 TITANS OF THE 20TH
CENTURY Documentario
18.00 GHOST WHISPERER Serie
Tv
20.00 TG LA7
Attualità
20.35 OTTO E MEZZO
Attualità
21.15 GREY'S ANATOMY
Serie Tv
23.20 FILM DOPPIO TAGLIO Giallo
(USA 1985). Di Richard
Marquand
LA7D
10.10 I MENÙ DI BENEDETTA
Lifestyle
13.45 GREY'S ANATOMY Serie Tv
16.25 DROP DEAD DIVA Serie Tv
18.20 JOSÉPHINE, ANGE
GARDIEN Serie Tv
20.15 I MENÙ DI BENEDETTA
Lifestyle
21.00 LA CUCINA DI SONIA
21.30 JOSÉPHINE, ANGE
GARDIEN Serie Tv
PARAMOUNT
CHANNEL
9.10 LA CASA NELLA PRATERIA
Serie Tv
13.40 FILM È NATALE, EVE
15.20 FILM I MISTERI DI SHADOW
ISLAND - L'ULTIMO NATALE
17.15 LA CASA NELLA PRATERIA
Serie Tv
21.10 FILM CHRISTMAS
WONDERLAND
23.00 FILM IL SEGRETO DI
NATALE
PREMIUM ACTION
9.05 SUPERNATURAL
9.50 MR. ROBOT
10.40 DC'S LEGENDS OF
TOMORROW
11.30 KRYPTON
12.15 IZOMBIE
13.05 SUPERNATURAL
13.55 MR. ROBOT
14.45 DC'S LEGENDS OF
TOMORROW
15.30 KRYPTON
16.20 IZOMBIE
17.10 SUPERNATURAL
17.55 DC'S LEGENDS OF
TOMORROW
18.45 KRYPTON
19.35 IZOMBIE
20.25 SUPERNATURAL
21.15 ARROW
22.50 GOTHAM
23.40 KRYPTON
21.15 #SCRIVIMIANCORA
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21.15 MATRIMONIO A PARIGI
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22.45 LA FIDANZATA DI PAPÀ
PREMIUM CINEMA 3
22.55 BEST OF ME - IL MEGLIO
DI ME PREMIUM CINEMA 2
23.25 IL CACCIATORE E LA
REGINA DI GHIACCIO
PREMIUM CINEMA 1
0.20 ITALIANO MEDIO PREMIUM
CINEMA 3
Corriere della Sera Lunedì 6 Dicembre 2021 55
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A FIL DI RETE di Aldo Grasso

Baglioni show: non basta la bravura, manca l’improvvisazione

U
n programma con grandi pretese sor- Vincitori e vinti tutto è troppo elaborato, la narrazione diventa chi, in gioventù, è stato più neorealista, forse ti
retto da piccoli progetti. Questo, in sin- poco credibile, i racconti autobiografici servono conviene cambiare autore. Se con Michelle Hun-
BALLANDO CON LE
tesi, l’esito di «Uà - Uomo di varie età», solo al lancio del numero successivo. ziker vuoi rifare le sigle celebri della Carrà forse ti
STELLE
lo show di Canale 5 scritto, ideato e in- Lo studio era oltremodo grande per uno che conviene cambiare partner.
Milly Carlucci
terpretato da Claudio Baglioni. Intanto non sapeva riempirlo, nemmeno con ospiti fa- C’è stato un momento molto eloquente, il duet-
Il sabato sera di Rai1:
non si è capito l’orario di partenza: 21.45. Una mosi. Forse la conduzione del Festival di Sanre- to con Giorgia. Ora, nessuno discute la bravura
gli spettatori sono
vendetta di «Striscia la notizia» nei confronti del mo aveva illuso Baglioni di essere finalmente un dei due, ma un duetto non è la somma di due bra-
3.807.000, 23,4% di share
cantante? Una strategia per conquistare più au- uomo di spettacolo a tutto tondo, ma di Fiorello vure, è qualcosa di nuovo, di inaspettato, di sor-
dience? Un ritardo del treno dei desideri? Miste- UÀ - UOMO DI VARIE ETÀ ce n’è uno solo. Se a fianco hai Pierfrancesco Favi- prendente. Invece l’esibizione non ha fatto altro
ro. Così come resta un mistero il Baglioni show- Claudio Baglioni no e rifai una serie di coppie celebri (dai De Rege che accentuare i loro difetti: Baglioni si prende
man: a un certo punto sembrava di essere capitati Il sabato sera di Canale 5: a Totò e Peppino, dai Vianella a Wess e Dori Ghez- troppo sul serio e Giorgia si piace troppo (invece
nel museo delle cere di Madame Tussaud. gli spettatori sono zi) e non sei capace di un solo momento di im- di cantare si ascolta). Distrarsi non significa an-
Ogni evocazione era scritta, ogni battuta era 2.322.000, 14% provvisazione, forse ti conviene fare il cantante, e noiarsi.
scritta, persino ogni sorpresa era scritta. Quando di share basta. Se a fianco hai Eros Ramazzotti e giocate a © RIPRODUZIONE RISERVATA

Meteo SUDOKU DIFFICILE

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Venezia PA 07:09 16:47
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Torino
Bologna BO 07:36 16:35
IN EUROPA 9 5 4
Genova FI 07:34 16:38 Situazione ingarbugliata sul Vecchio Continente. Partiamo 5 3 1 6 8
col dire che l’alta pressione delle Azzorre riesce a proteg-
Firenze
Ancona
TO 07:53 16:48 gere soltanto la Penisola Iberica dove il tempo è stabile e 2 4
spesso soleggiato. Nel frattempo aria di origine artica scende
Perugia
NA 07:13 16:35 impetuosa sul cuore dell’Europa e raggiungendo addirittura 9 1
L'Aquila il Mediterraneo centrale genera un vortice ciclonico sull’Italia 1 6 4 2 8 7 5 9 3
RM 07:23 16:39 centro-meridionale. Contemporaneamente a questa situa- 2 8 9 5 1 3 4 7 6 Cruciverba Corriere
ROMA zione una perturbazione atlantica interessa il Regno Unito e 3
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PROVALI GRATIS
Campobasso MI 07:48 16:40 la Francia per poi raggiungere anche la Germania. Sui settori 6 7 1 3 5 2 8 4 9 Ogni giorno
Bari
orientali infine il tempo è più stabile. 4 3 5 8 9 6 7 2 1 2 cruciverba nuovi
Napoli
GE 07:46 16:45 9 4 8 6 2 5 1 3 7 e oltre 100 in archivio
7 2 6 1 3 8 9 5 4
Potenza corriere.it/cruciverba
VE 07:36 16:28 5 1 3 7 4 9 6 8 2

Cagliari Catanzaro
Catanzar LA LUNA
11 DIC
Primo Quarto
TEMPERATURE
Palermo 19 DIC
2 Aosta 10 Genova 11 Roma 15 R. Calabria Piena
6 Torino 7 Bologna 4 Campobasso 13 Catania 27 DIC
6 Milano 9 Firenze 10 Napoli 13 Palermo Ultimo Quarto
9 Trento 6 Perugia 11 Bari 13 Alghero
02 GEN
9 Venezia 9 Ancona 5 Potenza 13 Cagliari Nuova
9 Trieste 6 L'Aquila 12 Catanzaro 12 Olbia

VENTO
Sole Nuvolo Coperto Pioggia Rovesci Temporali Neve Nebbia DEBOLE MODERATO FORTE MOLTO FORTE CALMO MOSSO AGITATO
forza 0/3 forza 4/5 forza 6/7 forza 8/9 poco mosso Molto mosso Molto agitato
DOMANI MERCOLEDÌ GIOVEDÌ VENERDÌ

Un vortice ciclonico abbandona l’Italia. Lunedì, condizioni di maltempo su Adriatiche e Sud con rovesci diffusi e nevicate anche sotto
i 1000 metri. Martedì, irrompono venti settentrionali, ultima instabilità al Sud, specie su Puglia e Sicilia, tutto sole altrove, ma decisa-
mente più freddo. Mercoledì, Immacolata sotto la neve al Nordovest, maltempo su Tirreniche, meglio altrove. Calo termico.
LE TEMPERATURE DI IERI IN ITALIA
min max min max min max min max min max
Alghero 10 13 P Cagliari 11 15 P Imperia 9 12 T Palermo 14 16 P Roma 11 14 T
Ancona 9 13 R Campobasso 4 10 N L'Aquila 4 8 R Parma 3 7 N Torino -3 6 N
Aosta -3 2 N Catania 12 17 N Lecce 9 16 P Perugia 6 11 T Trento 2 8 R
Bari 9 15 P Crotone 10 16 N Messina 14 17 P Pescara 12 16 R Trieste 7 9 P
Bologna 3 7 N Cuneo -3 6 N Milano 1 6 N Pisa 8 13 N Udine 3 6 P
Bolzano -2 6 R Firenze 7 13 R Napoli 12 15 T Potenza 6 9 P Venezia 4 6 P
Brescia 2 6 N Genova 7 11 N Olbia 8 13 P R. Calabria 14 17 P Verona 3 7 N
LE TEMPERATURE DI IERI ALL’ESTERO
min max min max min max min max min max
Amsterdam 3 5 C Berlino 0 1 V Istanbul 10 15 N Madrid 2 8 C Parigi 2 5 P
Atene 12 17 S Bruxelles 1 5 N Londra 3 6 R Mosca -4 -2 V Vienna 0 5 P
S=Sereno P=Pioggia N=Nuvoloso T=Temporale C=Coperto V=Neve R=Rovesci B=Nebbia

ASIA AUSTRALIA NORD AMERICA SUD AMERICA AFRICA

Pechino Caracas Casablanca
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Delhi 22
Lima 31
4
Bangkok 27 Chicago
24 Vancouver 23 31
Rio 22
8 de Janeiro r Lagos Nairobi
Santiago San Paolo
San Francisco Buenos Aires Luanda
Giacarta New York 33
19 Sydney Los Angeles 33
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24
Città del Capo
 56 Lunedì 6 Dicembre 2021 Corriere della Sera