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I plessi corioidei: sono delle invaginazioni della pia madre nel III e nel
IV ventricolo e nei ventricoli laterali. Presentano un asse di connettivo
lasso contenente capillari fenestrati e numerose cellule, in particolari
macrofagi, rivestito da epitelio cubico semplice. Le cellule epiteliali
dei plessi sono saldate da giunzioni occludenti e rappresentano la
sede della barriera emato-liquorale. Le cellule epiteliali dei plessi
producono e riassorbono con meccanismi di trasporto attivo il liquor
(o liquido cerebrospinale) che circola in tutte le cavità ventricolari del
SNC e nello sbazio sub-aracnoidale da cui è poi trasferito nel circolo
venoso. Esso è costituito dal 90% di acqua, da una scarsa
concentrazione di proteine, da un’alta concentrazione di ioni sodio e
cloro e una bassa concentrazione di ioni potassio. Sulle membrane
plasmatiche delle cellule epiteliali dei plessi è inoltre presente la
presenza di una proteina canale per l’acqua, l’acquaporina 1,
coinvolta attivamente nel flusso d’acqua e degli ioni nel liquor. Oltre
ad essere strettamente correlato al metabolismo del SNC, il liquor
svolge anche un importante ruolo di protezione, ammortizzando
eventuali traumi cerebrali.
Cellule di nevroglia del sistema nervoso periferico
Anche nel SNP i neuroni non stanno a contatto con altri tessuti, se
non in corrispondenza delle terminazioni. Nei gangli i neuroni sono
circondati da cellule di nevroglia di forma circa cubica, dette cellule
satelliti perineuronali. Le fibre nervose, mieliniche ed amieliniche,
sono circondate da cellule di Schwann. Nelle terminazioni nervose si
trovano cellule designate come nevroglia terminale o teloglia in cui
gli organuli sono poco sviluppati ad eccezione di qualche lisosoma. La
loro superficie esterna, cioè quella dal lato opposto all’elemento
neuronale, è rivestita da una membrana basale comprendente una
lamina basale (lamina rara e lamina densa) e una lamina reticolare. La
lamina basale è messa in evidenza dal M.E., la lamina reticolare è
visibile anche al M.O.: quella intorno alle fibre nervose è stata
denominata guaina di Key e Retzius, quella intorno alle cellule satelliti
perineuronali non ha nomi particolari.
Gangli, nervi e terminazioni nervose periferiche
In tutte queste sedi del SNP il tessuto nervoso è presente insieme a
tessuto connettivo. I neuroni sono circondati da cellule di nevroglia,
queste a loro volta sono circondate da connettivo e a ridosso di ogni
elemento neurogliare si trova una membrana basale esternamente
alla quale la matrice extracellulare contiene anche rade cellule
connettivali, in particolare fibroblasti, e alcuni capillari sanguigni.
Esternamente ai gangli ed a fasci di fibre nervose si trova un
involucro specializzato di cellule giustapposte tra loro, a disposizione
epiteliale, che è incluso in una guaina connettivale; nei nervi questa
guaina è detta perinevrio. L’involucro di tipo epiteliale è
particolarmente ben identificabile quando il fascetto nervoso si fa
sottile; in queste sedi prende il nome di guaina di Henle. La
componente connettivale del SNP è articolata in tre livelli: uno in
superficie denominato epinevrio, uno intermedio chiamato
perinevrio e uno a ridosso dei singoli elementi nervosi detto
endonevrio. Questi tre strati si continuano intorno al nevrasse nelle
membrane, dette meningi, che avvolgono il SNC. La meninge più
esterna è costituita da connettivo denso e prende il nome di dura
madre ( o pachimeninge), quella intermedia prende il nome di
aracnoide ed è costituita da connettivo lasso, quella interna è
costituito da connettivo lasso e prende il nome di pia madre.
Principali tecniche di colorazione del tessuto nervoso
La distribuzione delle cellule nervose è studiata col metodo di Nissl a
blu di metilene, che ne colora le zolle tigroidi (REG). La struttura delle
cellule e dei loro prolungamenti viene evidenziata su tessuti fissati
con acidro cromico, con i metodi di impregnazione argentica di Golgi
o di Cajal, che dimostrano rispettivamente neuroni interi e i fasci di
neurofibrille sia nel pirenoforo che nei processi dendritici e neuritici.
Approfondire pag. 725-735