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I dati cioè, possono essere rappresentati in due modi, analogico o digitale:[18] un dato analogico è
una rappresentazione continua, analoga all'informazione effettiva che rappresenta, mentre un dato
digitale è una rappresentazione discreta, che spezza l'informazione in elementi distinti poiché
l'elaborazione viene eseguita per passi finiti (vedi algoritmo). L'informatica, per come si è
sviluppata, ha preso maggiormente in considerazione la seconda categoria di calcolatori. La prova è
che i computer contemporanei funzionano secondo l'algebra booleana, ovvero la logica di
funzionamento di un normale computer ammette due stati precisi, rappresentati dalle cifre 0 e 1.
Esempi di calcolatori analogici odierni sono il termometro e l'orologio tradizionali: nonostante vi
siano gli indicatori dei gradi o delle ore, in realtà essi non sono sufficienti per astrarre la posizione
esatta del mercurio o delle lancette.[18][19] Il mercurio nel termometro sale con continuità lungo le
tacche, mentre un termometro digitale calcola la temperatura secondo una logica binaria e discreta.
Struttura logica
La struttura logica del computer attuale può ricondursi alla presenza di almeno cinque elementi
fondamentali o sottosistemi:
Questo schema venne proposto per la prima volta dal matematico John von Neumann all'interno di
uno scritto informale del 1945 noto come First draft of a report on the EDVAC e va sotto il nome di
architettura di von Neumann.[20] L'opera nasce dalla partecipazione di von Neumann al progetto
ENIAC e raccoglie le idee provenienti da vari membri del team di sviluppo su come migliorare la
funzionalità del computer nascituro.
Va inoltre ricordato che von Neumann era stato profondamente influenzato da Alan Turing,[21] il
quale aveva proposto nel 1937[22] un modello di calcolo - passato alla storia come Macchina di
Turing - che ben si prestava a descrivere le operazioni eseguite da un computer, pur non essendo
stato concepito per quello scopo (Turing si stava occupando in quella sede del problema della
computabilità, non della realizzazione di un calcolatore). Il funzionamento della Macchina di
Turing suggerì a von Neumann l'idea che la memoria dovesse contenere non solo i risultati delle
operazioni svolte dal computer, ma anche le istruzioni di programmazione.
Premesso il contributo degli altri progettisti dell'ENIAC e quello di Alan Turing, a von Neumann va
il merito di aver approfondito, arricchito e messo a sistema gli spunti raccolti: motivo per il quale la
struttura logica sopra indicata è oggi nota come architettura di von Neumann.