INIM13 1103a 03

Corso di Laurea: INGEGNERIA INFORMATICA E DELL'AUTOMAZIONE
Insegnamento: SISTEMI DI CONTROLLO DISTRIBUITI

Lezione n°: 3
Titolo: Richiami di Automazione
Attività n°: 1
Docente: Vincenzo Suraci
Facoltà di Ingegneria
RICHIAMI DI
AUTOMAZIONE
© 2007 Università degli studi e-Campus - Via Isimbardi 10 - 22060 Novedrate (CO) - C.F. 08549051004
Tel: 031/7942500-7942505 Fax: 031/7942501 - info@uniecampus.it
Lezione n°: 3
Attività n°: 1
DIFINIZIONE DI AUTOMAZIONE
ZANICHELLI ogni tecnica che prevede la sostituzione della macchina all’uomo non
solo per quanto riguarda l’esecuzione delle operazioni materiali ma anche
per quanto riguarda il controllo del processo
L’Ingegneria Industriale è finalizzata alla progettazione e realizzazione di
apparecchiature e impianti con tecnologie facilmente riconoscibili: chimica,
meccanica, elettrica, elettronica, informatica, aeronautica, aerospaziale;
L’Automazione è una tecnologia nascosta ma sempre presente, indispensabile

per rendere funzionanti le realizzazioni ottenute con le altre tecnologie, ed usata al
fine di raggiungere le finalità, le prestazioni e le specifiche desiderate.
Lezione n°: 3
Attività n°: 1
DEFINIZIONE DI SISTEMA CONTROLLATO
La macchina o l’impianto sui cui intervenire è indicato come sistema da controllare.
Gli attuatori, i dispositivi di misura, i dispositivi di elaborazione, le reti di comunicazione e

le modalità di controllo costituiscono il sistema di controllo.
Il sistema da controllare e il sistema di controllo costituiscono un insieme inscindibile

indicato comunemente come sistema controllato.
SISTEMA CONTROLLATO
SISTEMA DA SISTEMA DI
CONTROLLARE CONTROLLO
Lezione n°: 3
Attività n°: 1
SISTEMA DI CONTROLLO
Il sistema di controllo è composto da due parti: la strumentazione e la modalità di
controllo.
La strumentazione è a sua volta distinta in:

• Attuatori;
• Dispositivi di misura;
• Dispositivi di elaborazione;
• Reti di comunicazione.
SISTEMA CONTROLLATO
ATTUATORI
SISTEMA DA SISTEMA
MODALITÀ DI DI DISPOSITIVI DI
MISURA
DISPOSITIVI DI
CONTROLLO ELABORAZIONE
CONTROLLARE CONTROLLO RETI DI
COMUNICAZIONE
Lezione n°: 3
Attività n°: 1
DISPOSITIVI DI ELABORAZIONE
I dispositivi di elaborazione possono essere classificati in base a due criteri:
1. Il numero di variabili di ingresso e uscita che devono gestite;
2. Il tipo di variabili (digitali e/o analogiche) che devono gestire.
I regolatori (ad es. PID) gestiscono in genere 1 variabile analogica in ingresso e 1

variabile analogica di uscita.
I sequenzializzatori (ad es. microControllori) gestiscono poche variabili di ingresso e

uscita sia analogiche che digitali.
I controllori a logica programmabile (PLC) gestiscono un numero scalabile di

variabili di ingresso e uscita, in generale di tipo digitale.
I sistemi di controllo distribuito (DCS) gestiscono un elevato numero di variabili di

ingresso e uscita, sia digitale che analogico.
I PC Industriali sono un buon compromesso tra le prime 4 categorie e possono essere

utilizzati in maniera versatile in differenti contesti applicativi.
Lezione n°: 3
Attività n°: 1
DISPOSITIVI DI ELABORAZIONE
Lezione n°: 3
Attività n°: 1
MODALITÀ DI CONTROLLO
Lezione n°: 3
Attività n°: 1
MODALITÀ DI CONTROLLO – DISPOSITIVI DI ELABORAZIONE
Lezione n°: 3
Attività n°: 1
STRUMENTAZIONE
DISPOSITIVI RETI DI
ATTUATORI
DI MISURA COMUNICAZIONE
- DI CAMPO CON USCITA - ATTUATORI - SUPPORTO FISICO
- ON/OFF (sensori) - ON/OFF - ARIA IN PRESSIONE
- ANALOGICA (4-20 mA) - MOTO CONTINUO - TENSIONE CONTINUA
- DIGITALIZZATA (intrins. analog.) Lineare (pericolo scintillazione)
Rotativo - TENSIONE MODULATA
- DIGITALE (intrins. digit) Alternativo
- CORRENTE CONTINUA
- SMART CON USCITE - MOTO INCREMENTALE
DIGITALI Passo-Passo - INFORMAZIONI
(valore + info addizionali) - AZIONAMENTI - VALORE ON/OFF
- INTELLIGENTI CON USCITE - ELETTRICI - VALORE ANALOGICO
DIGITALI - IDRAULICI - VALORE DIGITALIZZATO
(elaborazione delle misure) - PNEUMATICI - PROTOCOLLI
Lezione n°: 3
Attività n°: 1
SENSORI E ATTUATORI
Lezione n°: 3
Attività n°: 1
CONDIZIONI DI FUNZIONAMENTO
Lezione n°: 3
Attività n°: 1
CLASSIFICAZIONE DEI SISTEMI DI AUTOMAZIONE
IL TEMPO DI AVVIO E DI
AD EVENTI FERMATA È PARONABILE AL
TEMPO DI FUNZIONAMENTO IN
PROGRAMMATI CONDIZIONI NOMINALI.
IMPIANTI DI
PRODUZIONE
DI TIPO IL TEMPO DI AVVIO E DI
CONTINUO FERMATA È LIMITATO RISPETTO
AL TEMPO DI FUNZIONAMENTO
RETI DI IN CONDIZIONI NOMINALI.
DISTRIBUZIONE
NON PREVEDE TEMPI DI AVVIO
ELETTRICITÀ, O DI FERMTATA. L’IMPIANTO È
EDIFICI ACQUA, GAS GEOGRAFICAMENTE
DISTRIBUITO.
L’IMPIANTO È FINALIZZATO
CIVILI E ALL’AUTOMAZIONE DEI SERVIZI
OFFERTI DAGLI EDIFICI
INDUSTRIALI (DOMOTICA)
Lezione n°: 3
Attività n°: 1
FUNZIONAMENTO - SISTEMA CONTINUO
CONDIZIONI
variabile di
comando
NOMINALI DI
FUNZIONAMENTO
In un sistema continuo, il
tempo di avvio e di
controllata
variabile
fermata è trascurabile
rispoetto al tempo di
funzionamento in
condizioni nominali.
tempo
Lezione n°: 3
Attività n°: 1
FUNZIONAMENTO - SISTEMA AD EVENTI PROGRAMMATI
In un sistema controllato complesso ad eventi programmati, al verificarsi di opportuni
eventi, viene attivata la variabile di comando che dà il via al ciclo di lavoro.
Quando il singolo ciclo di lavoro termina, il sistema ad eventi programmati attende

nuovamente il verificarsi di opportuni eventi.
Il ciclo di lavoro pertanto si ripete ciclicamente seguendo sempre lo stesso schema.
Il tempo di avvio e fermata del ciclo in generale è di durata paragonabile al tempo

effettivo di lavoro del sistema.
I sistemi batch sono una sotto-categoria dei sistemi ad eventi programmati. Tra un ciclo
di lavoro ed il successivo possono presentare delle pause, anche molto prolungate. Per
esempio si pensi ad una industria chimica in cui, a seguito di una miscelazione, le reazioni
chimiche della soluzione richiedano un tempo di attesa adeguato.
Lezione n°: 3
Attività n°: 1
FUNZIONAMENTO - SISTEMA AD EVENTI PROGRAMMATI
controllata
variabile
CICLO DI LAVORO CICLO DI LAVORO

di comando
variabile
eventi
tempo
Lezione n°: 3
Attività n°: 1
FUNZIONAMENTO - SISTEMA RETE DI DISTRIBUZIONE
Un ulteriore tipo di impianto sono le reti di distribuzione. Le dimensioni di questo tipo di
impianti è fortemente dipendente dalla loro distribuzione geografica.
Le variabili controllate sono distribuite in diversi punti della rete (ad es. la pressione
dell’acqua ai rubinetti di una rete di distribuzione idrica).
L’obiettivo principale in questo tipo di impianti è attenuare l’effetto dei disturbi (ad es.
perdite), agendo su oppotune variabili di comando (ad es. pompe per il ricarico della
torre idraulica) per garantire la qualità del servizio agli utenti finali (una pressione
costante ai rubinetti).
Lezione n°: 3
Attività n°: 1
FUNZIONAMENTO - SISTEMA RETE DI DISTRIBUZIONE
disturbo controllate
variabile
parametro caratteristico
di comando
variabile
tempo
Lezione n°: 3
Attività n°: 1
STRUTTURA DI UN SISTEMA DI AUTOMAZIONE COMPLESSO
SISTEMA COMPLESSO SISTEMA COMPLESSO
IMPIANTO 1 IMPIANTO 2
IMPIANTO n
IMPIANTI
APPARATO 2 APPARATO 3
APPARATO 1 APPARATO 5 APPARATO 4 APPARATI
COMPONENTE COMPONENTE
COMPONENTE
APPARATO i+1
APPARATO 1 COMPONENTI
COMPONENTE
APPARATO k APPARATO n
STRUTTURA DI UN SISTEMA MODELLO DELLA STRUTTURA

COMPLESSO DI UN SISTEMA COMPLESSO
Lezione n°: 3
Attività n°: 1
STRUTTURA DI UN SISTEMA DI AUTOMAZIONE COMPLESSO
PIANIFICAZIONE DELLE CONDIZIONI OPERATIVE

GESTIONE IN FUNZIONE DELLA PRODUZIONE AZIENDALE
SISTEMA COMPLESSO
CONDUZIONE SUPERVISIONE DELLE CONDIZIONI OPERATIVE

IMPIANTI E SEGNALAZIONE DI EVENTUALI ANOMALIE
COORDINAMENTO SEQUENZIALIZZAZIONE E TEMPORIZZAZIONE

APPARATI DEGLI INTERVENTI
SISTEMA
CONTROLLATO
CAMPO OTTIMIZZAZIONE DELLA PRONTEZZA E DELLA
COMPLESSO
ELEMENTI SINGOLI FEDELTÀ DI RISPOSTA DEGLI ELEMENTI SINGOLI
Lezione n°: 3
Attività n°: 1
VARIABILI DI UN SISTEMA DI AUTOMAZIONE COMPLESSO
Lezione n°: 3
Attività n°: 1
DISTURBI
VARIABILI DI INGRESSO ELEMENTO VARIABILI DI USCITA
SINGOLO DA
CONTROLLARE
VARIABILI DI STATO
VARIABILI DI RIFERIMENTO VARIABILI CONTROLLATE

ELEMENTO
SINGOLO
VARIABILI INTERNE
CONTROLLATO
= IMMISSIONE / SOTTRAZIONE DI ENERGIA

= ACCUMULO DI ENERGIA
= INFORMAZIONE
Lezione n°: 3
Attività n°: 1
A LIVELLO DI CAMPO Facoltà di Ingegneria

CONTROREAZIONE
SCHEMA DI
Lezione n°: 3
Attività n°: 1
VARIABILI DI RIFERIMENTO VARIABILI CONTROLLATE

ELEMENTO
SINGOLO
CONTROLLATO
COMANDI
DI
ATTIVAZIONE (o AVVIAMENTO)
VARIABILI DI COMANDO VARIABILI CONTROLLATE
APPARATO
CONTROLLATO VARIABILI INTERNE
VARIABILI ESTERNE
Lezione n°: 3
Attività n°: 1
A LIVELLO DI COORDINAMENTO
CONTROREAZIONE
SCHEMA DI
Lezione n°: 3
Attività n°: 1
VARIABILI DI COMANDO
VARIABILI CONTROLLATE
VARIABILI ESTERNE APPARATO

CONTROLLATO VARIABILI INTERNE
COMANDI DI ATTIVAZIONE
VARIABILI DI CONDUZIONE
VARIABILI INTERNE
VARIABILI ESTERNE IMPIANTO
CONTROLLATO
Lezione n°: 3
Attività n°: 1
A LIVELLO DI CONDUZIONE
CONTROREAZIONE
SCHEMA DI
Lezione n°: 3
Attività n°: 1
VARIABILI DI CONDUZIONE
VARIABILI INTERNE
VARIABILI ESTERNE IMPIANTO
CONTROLLATO
VARIABILI DI GESTIONE
SISTEMA VARIABILI INTERNE
VARIABILI ESTERNE CONTROLLATO

COMPLESSO
Lezione n°: 3
Attività n°: 1
A LIVELLO DI GESTIONE
CONTROREAZIONE
SCHEMA DI
Lezione n°: 3
Attività n°: 1
Bibliografia
TITOLO
Sulla scelta di una modalità di controllo
AUTORI
Alessandro De Carli
EDITORE
Collana Editoriale Universitaria eCampus
CONTATTI
bibliotecaonline@uniecampus.it
LINK
http://www.uniecampus.it/ateneo/polo-bibliotecario-
multimediale-di-ateneo/index.html
Lezione n°: 3/S1
Titolo: Sessione di studio
Attività n°: 1
Sessione di studio
Lezione n°: 3/S1
Attività n°: 1
Verifica
Cosa è la piramide della Automazione e quali sono gli obiettivi principali di ogni suo
livello?
Lezione n°: 3/S2
Attività n°: 1
Sessione di studio
Lezione n°: 3/S2
Attività n°: 1
Verifica
Come possono essere classificati i sistemi di automazione e quali sono gli schemi di
funzionamento che li caratterizzano?
Lezione n°: 3/S3
Attività n°: 1
Sessione di studio
Lezione n°: 3/S3
Attività n°: 1
Verifica
Quali sono i tipici schemi di controreazione utilizzati nei vari livelli della piramide
dell’Automazione?

INIM13 1103a 03

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Corso di Laurea: INGEGNERIA INFORMATICA E DELL'AUTOMAZIONE

Insegnamento: SISTEMI DI CONTROLLO DISTRIBUITI

L’Automazione è una tecnologia nascosta ma sempre presente, indispensabile

Gli attuatori, i dispositivi di misura, i dispositivi di elaborazione, le reti di comunicazione e

Il sistema da controllare e il sistema di controllo costituiscono un insieme inscindibile

La strumentazione è a sua volta distinta in:

I regolatori (ad es. PID) gestiscono in genere 1 variabile analogica in ingresso e 1

I sequenzializzatori (ad es. microControllori) gestiscono poche variabili di ingresso e

I controllori a logica programmabile (PLC) gestiscono un numero scalabile di

I sistemi di controllo distribuito (DCS) gestiscono un elevato numero di variabili di

I PC Industriali sono un buon compromesso tra le prime 4 categorie e possono essere

Quando il singolo ciclo di lavoro termina, il sistema ad eventi programmati attende

Il ciclo di lavoro pertanto si ripete ciclicamente seguendo sempre lo stesso schema.

Il tempo di avvio e fermata del ciclo in generale è di durata paragonabile al tempo

CICLO DI LAVORO CICLO DI LAVORO

SISTEMA COMPLESSO SISTEMA COMPLESSO

APPARATO 1 APPARATO 5 APPARATO 4 APPARATI

STRUTTURA DI UN SISTEMA MODELLO DELLA STRUTTURA

PIANIFICAZIONE DELLE CONDIZIONI OPERATIVE

CONDUZIONE SUPERVISIONE DELLE CONDIZIONI OPERATIVE

COORDINAMENTO SEQUENZIALIZZAZIONE E TEMPORIZZAZIONE

VARIABILI DI INGRESSO ELEMENTO VARIABILI DI USCITA

VARIABILI DI RIFERIMENTO VARIABILI CONTROLLATE

= IMMISSIONE / SOTTRAZIONE DI ENERGIA

A LIVELLO DI CAMPO Facoltà di Ingegneria

VARIABILI DI RIFERIMENTO VARIABILI CONTROLLATE

VARIABILI DI COMANDO VARIABILI CONTROLLATE

VARIABILI ESTERNE APPARATO

SISTEMA VARIABILI INTERNE

VARIABILI ESTERNE CONTROLLATO

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