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dandomi del tu, da vero ignorante: c Che ci stai a fare
I --Romal Vieni quassú. Ve-drai come starai bcnc. r Erano le stesse parok,tr)- dclla mamma. Ma lci le di-- - ceva con I'amore della madre che è vero amore; in quelle righe ci sentivo invece un non so che di sarca- stico, come se qucl Tocci volesse n:lnrhicp;rrrni. Misi t)(-Èr, ,N u
la lettera in un irssetro e@L_--___, gìi risrusi.
lC- Nxéflù Passarono i giorni, faècvà caldo come ia caldo a Roma rr3.o..ru) i( d'estate e io menavo la solita vita: mi alzavo tardi, scen- devo al bar a discutere con gli amici le ultime dello sporg andavo al cinema, facevo qualchc gita ad Ostia e nei Ca- stelli. Verso la fine di luglio, ecco, errivò un'altra let- tera del Tocci. Questa volta iui mi informava che la moglie c la figlia non vedcvano I'ora di avermi lassú, che tuttci era proito per me, che(E)-sarei rrovaro i.nr* s l' Dene. .ó 6niva bene.'E una lrase nnlva con uDa frase-oscura. (Jrmar hai o$cura. acOrmai hat Dr{ts orry /.=\ f....^ mcsso e non puoi mancare di parola. Se non [A) "ìeni, "!Ì1r lY)"u';t*ocn ìfiElià-prouìuo p.. qu.rto'To..i. Dissi alla mamma sr'{c4( [ì[ne che ' ' ' ,.': questa ftf --^ ..-^ -1Q---."::-1.-i"^ àr.--oÀ erlrrna r'r\ ^ ^L^ :^ -^- -: l---:---^ (?.l.,\ &) tnfl,, I rrr n,r f 1li,Ti ]:.iy^ rrrR la\r(,..,r.00_., no ignorant... gol., sapeva _(I_.-_*.: .certo aveva volu. r._ \ ..^ t- _"- " to dire che io (f) '^ perché avrei rimc:antn \y/^lf l^te^ aA c-ftNDeA ^ = - di non esscrci andato. Risposi chè forse era cosí; rna, lo stesso, che ci andavo a fare in una famiglia comi'quella? I :: A giudicar dalle lettere Tocci doveva essere uno zappa- I terra piri duro dci sassi del suo orto, la moglie, una ccn- t ' tadina di quelle che stanno tutto il giorno intornod for- I nelli a carbonella, la ventola in manq la figlia una ra- /., \ .l ' . garze proprio rustica, al piú al piú con la bellezza del [9/*t;;ir.rc ]f \ . Iri una simile faniglia, nonostrnt. I'aria buona Éo),'o t 'RoenLNe i '.1 e i castagneti, bf) il fegato dalla noia. Ma la ? mamrna rispose che, per rimettermi, proprio quella noia / \ Ì ci voleva rne. ;
(rtrlo rc{ta " -per
Cosi (<r) , aiia finc mi rassegnai c dissi alla ,.. ;í;irrfne : Inamma .h"Bl------- I Questa volta sul seíio, la pros- t tdi:,m,'tr'ri) sima domenica. Era venerdí e lei subito andò in camem t"r r)t -tr 4rl€vu rruÈhÈioNe pararmi la valigia. A me, questa furìa fece o.nir.-un ;;.'ilil.[tk,; o,' p qÈn lr8vl cei i:i'j,ii:{e d' i:l ::,1T:,?l#j"É,,1îj h,lrffi x i ùl e erctj.i + R