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Elettronica I

M.Borgarino

Dipartimento di Ingegneria Enzo Ferrari


Università di Modena e Reggio Emilia
Agenda

• Richiami sui Dispositivi Elettronici non-lineari


• Polarizzazione
• Modelli Equivalenti al Piccolo Segnale
• Montaggi Elementari
• Stadio Cascode
• Specchi di Corrente
• Amplificatore Differenziale a Carico Semplice
• Amplificatore Differenziale a Carico Attivo
• Risposta in Frequenza
• La Retroazione in Elettronica
• Amplificatore Operazionale
• Amplificatore di Transimpedenza
Risposta in Frequenza
Generalità
Risposta in Frequenza e Condensatori
Fino ad ora sono stati analizzati circuiti nei quali non erano
presenti bipoli reattivi quali condensatori ed induttori. I circuiti
studiati finora risultano quindi privi di memoria ovvero rispondono
ad un’eccitazione senza alcun ritardo. La funzione di
trasferimento del circuito risulta indipendente pertanto dalla
frequenza dell’eccitazione.

Si intende ora considerare l’effetto della presenza di


condensatori nel comportamento al piccolo segnale del circuito.
Accoppiandosi con i resistori, reali od equivalenti al piccolo
segnale, già presenti, essi danno luogo a costanti di tempo che
rendono la funzione di trasferimento del circuito dipendente
dalla frequenza dell’eccitazione (Risposta in frequenza).

I condensatori presenti in un circuito si classificano in:


 Condensatori di accoppiamento (coupling) e by-pass
(sono introdotti appositamente dal progettista)
 Condensatori parassiti dei dispositivi
(sono indesiderati)
Condensatori di coupling e by-pass

Amplificatore

Coupling Coupling

Ingresso By-pass Uscita


Condensatori di coupling e by-pass: esempio

Coupling
Coupling

By-pass

Amplificatore
Condensatori parassiti: diodo in inversa

vAC VR

Capacità di
regione
svuotata
𝑉𝑇𝐻
𝑟𝑑 =
𝐼𝐷𝐶

T.C.Carusone, D.Johns, K.Martin


Analog Integrated Circuit
John Wiley & Sons, ISBN 978-1-118-09233-0
Condensatori parassiti: diodo in diretta
vAC VD

QJ
Qp
T.C.Carusone, D.Johns, K.Martin
Qn Analog Integrated Circuit
John Wiley & Sons,
ISBN 978-1-118-09233-0

Capacità di Cd>>Cj
diffusione

Capacità di
regione 𝑉𝑇𝐻
𝑟𝑑 =
svuotata 𝐼𝐷𝐶
Condensatori parassiti: BJT in zona attiva diretta (1/4)

tF :tempo di transito in base

Qn
QJ

VBE>0 VBC<0

𝑑𝑄𝑛 𝑑𝑄𝐽
𝐶𝜋 = = 𝜏𝐹 𝑔𝑚 𝐶𝜇 =
𝑑𝑉𝐵𝐸 𝑑𝑉𝐵𝐶
P.R.Gray, P.J.Hurst, S.H.Lewis, R.G.Meyer
Analysis and Design of Analog Integrated Circuits
John Wiley & Sons, ISBN 0-471-32168-0
Condensatori parassiti: BJT in zona attiva diretta (2/4)
Modello a p

Modello a T
𝑉𝑇𝐻
𝑟𝜋 =
𝐼𝐵,𝐷𝐶 𝑑𝑄𝑛
𝐶𝜋 =
𝑑𝑉𝐵𝐸
𝐼𝐶,𝐷𝐶
𝑔𝑚 =
𝑉𝑇𝐻 𝑑𝑄𝐽
𝐶𝜇 =
𝑉𝐴 𝑑𝑉𝐵𝐶
𝑟𝑜 =
𝐼𝐶,𝐷𝐶
Condensatori parassiti: BJT in zona attiva diretta (3/4)

Frequenze di Taglio

≊ =1
Condensatori parassiti: BJT in zona attiva diretta (4/4)

𝐶𝜋 = 𝜏𝐹 𝑔𝑚
Condensatori parassiti: MOSFET in zona satura (1/4)

𝜀𝑂𝑋 𝑑𝑄𝐽
𝐶𝑂𝑋 = 𝐶𝑠𝑏 =
𝑡𝑂𝑋 𝑑𝑉𝑆𝐵
𝑑𝑄𝐽
𝐶𝑑𝑏 =
𝑑𝑉𝐷𝐵
Condensatori parassiti: MOSFET in zona satura (2/4)
Modello a p

Modello a T
𝑊 1
′ 𝑟𝑜 =
𝑔𝑚 = 𝑘𝑛 𝑉𝐺𝑆,𝐷𝐶 − 𝑉𝑇𝐻
𝐿 𝜆𝐼𝐷,𝐷𝐶
𝜀𝑂𝑋 2
𝐶𝑔𝑠 = 𝑊 𝐿 + 𝐿𝑂𝑉
𝑡𝑂𝑋 3
𝜀𝑂𝑋
𝐶𝑔𝑑 = 𝑊𝐿𝑂𝑉
𝑡𝑂𝑋
Condensatori parassiti: MOSFET in zona satura (3/4)

T1

𝑇1: 𝐼𝑜 = 𝑔𝑚 𝑉𝑔𝑠 + 𝑠𝐶𝑔𝑑 𝑉𝑔𝑠 ≅ 𝑔𝑚 𝑉𝑔𝑠


Frequenze di Taglio

=1
Condensatori parassiti: MOSFET in zona satura (4/4)
Risposta in Frequenza di un Amplificatore (1/5)
I condensatori introducono poli e zeri nella funzione di
trasferimento dell’amplificatore, determinandone la larghezza di
banda a 3dB (Bandwidth - BW).
Sotto l’ipotesi di zeri e poli reali: BW=fH-fL.

20 log 2 =3

A componenti discreti
Risposta in Frequenza di un Amplificatore (2/5)

zeri e poli reali

Polo dominante (fp2>4fp3) Polo non dominante


Risposta in Frequenza di un Amplificatore (3/5)

20 dB/decade

zeri e poli reali

20 dB/decade

40 dB/decade

fp1 fz1 fp2 fp3

Polo dominante (fp1<4fz1) Polo non dominante


𝑓𝐻 ≅ 𝑓𝑝1 𝑓𝐻 ≅ 1 −2
𝑓𝑝1 −2
+ 𝑓𝑝2 −2
− 2𝑓𝑧1 −2
− 2𝑓𝑧2
Risposta in Frequenza di un Amplificatore (4/5)
I condensatori introducono poli e zeri nella funzione di
trasferimento dell’amplificatore, determinandone la larghezza di
banda a 3dB (Bandwidth - BW).
Sotto l’ipotesi di zeri e poli reali: BW=fH

20 log 2 =3

A componenti integrati
Risposta in Frequenza di un Amplificatore (5/5)

Poli complessi coniugati


Risposta in Frequenza: disposizione condensatori (4/4)

Nessuna armatura a
potenziale fisso
(massa AC)

Un’armatura a Un’armatura a
potenziale fisso Generico potenziale fisso
(massa AC) (massa AC)
Circuito

Il condensatore con nessun armatura connessa ad una massa AC


tipicamente può rendere pesante l’analisi del circuito.
Teorema di Miller

𝑉1 𝑉1 − 𝐾𝑉1
𝐼1 = =𝐼=
𝑍1 𝑍
0 − 𝐾𝑉1 𝑉1 − 𝐾𝑉1
𝐼1 = =𝐼=
𝑍2 𝑍
Il teorema di Miller è utile per ricondurre un condensatore con
nessun armatura connessa ad una massa AC a due condensatori
con un’armatura connessa ad una massa AC.
Approssimazione di Miller

La quantità K è in generale funzione della frequenza e


rappresenta un guadagno/attenuazione di tensione tra due nodi.
La difficoltà di analisi dovuta al condensatore con nessuna
armatura connessa ad una massa AC non è quindi risolta ma solo
spostata al calcolo della quantità K.

Per facilitare il calcolo delle impedenze Z1 e Z2 si approssima il


valore di K a quello di centro banda.

I risultati che si ottengono applicando questa approssimazione


mostrano uno scostamento rispetto a quelli esatti che aumenta al
crescere della frequenza.
Risposta in Frequenza: interazione capacitiva (1/4)

Condensatori non interagenti

vi R1 vx R2
vo
1
C1 C2

1 1
𝑣𝑜 𝑣𝑜 𝑣𝑥 𝑠𝐶2 𝑠𝐶1
= =
𝑣𝑖 𝑣𝑥 𝑣𝑖 𝑅2 + 1 𝑅1 + 1
𝑠𝐶 𝑠𝐶
2 1

𝜏2 = 𝑅2 𝐶2 𝜏1 = 𝑅1 𝐶1
Risposta in Frequenza: interazione capacitiva (2/4)

Condensatori interagenti

vi R1 vx R2
vo

C1 C2

1 1 𝑅 + 1
𝑣𝑜 𝑣𝑜 𝑣𝑥 𝑠𝐶2 𝑠𝐶1 2 𝑠𝐶2
= =
𝑣𝑖 𝑣𝑥 𝑣𝑖 𝑅2 + 1 𝑅 + 1 𝑅 + 1
𝑠𝐶 1 2 𝑠𝐶 2
1 𝑠𝐶 2

𝜏1 = 𝜏1 𝐶1 , 𝐶2
𝜏2 = 𝜏2 𝐶1 , 𝐶2
Risposta in Frequenza: interazione capacitiva (3/4)

Condensatori
non interagenti
(trascurando la
modulazione di canale)
Risposta in Frequenza: interazione capacitiva (4/4)

Condensatori
interagenti
(anche trascurando
l’effetto Early)

rp

La resistenza di piccolo segnale rp della giunzione


base-emettitore rende i condensatori interagenti.
(rp non può essere trascurata)
Risposta in Frequenza: metodi di calcolo

Condensatori Metodo Diretto


non interagenti (esatto, poli e zeri)

Metodo Tradizionale
(esatto, poli e zeri)
Condensatori
interagenti
Metodo delle Costanti di Tempo
(approssimato, solo poli)

In ciascuno di questi metodi si può applicare l’approssimazione di


Miller per facilitare i calcoli ma accettando il relativo errore al
crescere della frequenza. Così facendo anche i metodi esatti
diventano approssimati.
Risposta in Frequenza: metodo diretto (1/3)

Determinazione degli Zeri


Si individuano gli zeri considerando che, per definizione, sono quelle
frequenze per le quali la risposta in frequenza è nulla.
Tutti i condensatori di accoppiamento introducono quindi uno zero a
frequenza nulla.
Inoltre, sulla base della conoscenza delle proprietà del circuito si
identificano gli ulteriori condensatori che, per una data frequenza,
possono annullare la risposta in frequenza.

Determinazione dei Poli


I poli si ottengono moltiplicando le capacità per la resistenza
equivalente che esse vedono ai loro terminali.
Risposta in Frequenza: metodo diretto (2/3)

Esempio:
Calcolo delle costanti di tempo degli zeri
(trascurando la modulazione di canale)

Tutti i condensatori di
by-pass introducono uno
zero a frequenza nulla.
𝑹𝑺
𝒁𝑺 =
𝟏 + 𝒋𝝎𝑹𝑺 𝑪𝑺

Inoltre dalla seguente


proprietà nota del circuito: Si ha uno zero alla frequenza
per la quale ZS diventa infinita:
𝑅𝐷
𝐴𝐶𝑆
𝑉 =−
1 1
𝑍𝑆 + 𝜔𝑍 =
𝑔𝑚 𝐶𝑆 𝑅𝑆
Risposta in Frequenza: metodo diretto (3/3)

Esempio:
Calcolo delle costanti di tempo dei poli
(trascurando la modulazione di canale)

La costante di tempo più


piccola individua il polo
dominante che determina
la frequenza di taglio
inferiore (fL)
Risposta in Frequenza: metodo a costanti di tempo (1/5)
Metodo delle costanti di tempo in corto circuito

1. Annullare tutti i generatori indipendenti


2. Considerare l’i-esimo condensatore Cj trattando tutti gli altri
condensatori come corto-circuiti.
3. Calcolare la resistenza equivalente Rj vista ai capi dal
condensatore Cj.
4. Calcolare la costante di tempo tj=CjRj
5. Ripetere la precedura per tutti gli n condensatori
6. Calcolare la frequenza di taglio inferiore sulla base della
seguente formula:
𝑁
1 1
𝑓𝐿 ≅
2𝜋 𝐶𝑗 𝑅𝑗
𝑗=1
Normalmente si applica ai condensatori di accoppiamento e by-pass,
in quanto, sono questi a determinare la frequenza di taglio inferiore.
Risposta in Frequenza: metodo a costanti di tempo (2/5)
Metodo delle costanti di tempo in corto circuito: esempio

I condensatori interagiscono per effetto della resistenza di


piccolo segnale rp associata alla giunzione base-emettitore.
Risposta in Frequenza: metodo a costanti di tempo (3/5)
Metodo delle costanti di tempo in corto circuito: esempio
(trascurando l’effetto Early)

1 1 1 1
𝑓𝐿 ≅ + +
2𝜋 𝜏𝐶1 𝜏𝐶2 𝜏𝐶𝐸
Dominante, perchè
solitamente RE è piccola
Risposta in Frequenza: metodo a costanti di tempo (4/5)

Metodo delle costanti di tempo in circuito aperto


1. Annullare tutti i generatori indipendenti
2. Considerare l’i-esimo condensatore Cj trattando tutti gli altri
condensatori come circuiti aperti.
3. Calcolare la resistenza equivalente Rj vista ai capi dal
condensatore Cj.
4. Calcolare la costante di tempo tj=CjRj
5. Ripetere la precedura per tutti gli n condensatori
6. Calcolare la frequenza di taglio superiore sulla base della
seguente formula:

1 1
𝑓𝐻 ≅ 𝑁
2𝜋 𝑗=1 𝐶𝑗 𝑅𝑗

Normalmente si applica ai condensatori parassiti, in quanto, sono questi


a determinare la frequenza di taglio superiore.
Risposta in Frequenza: metodo a costanti di tempo (5/5)
Metodo delle costanti di tempo in circuito aperto: esempio
Il metodo delle costanti di tempo in circuito aperto viene tipicamente
impiegato per valutare la larghezza di banda nei circuiti integrati
analogici.

A componenti integrati
Condensatori
Parassiti

La costante di tempo più alta


individua il polo dominante che
determina la frequenza di taglio
superiore (fH)

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