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modulo E Le murature Unità 2 Il metodo alle tensioni ammissibili 1

Le azioni orizzontali del vento

■ Le azioni del vento sui fabbricati


Con riferimento alla disposizione generica dei muri di un fabbricato riportata in figura 1, il vento può spirare
secondo differenti direzioni e la sua azione deve essere ripartita fra i muri in funzione delle loro rigidezze.
Queste ultime hanno un baricentro R [fig. 1] analogo al baricentro delle masse, ma in posizione differen-
te dal baricentro geometrico G del solaio, rispetto al quale presenta quindi una eccentricità e. Si verifica-
no i seguenti casi:
1) Quando il vento spira secondo la direzione y con risultante Vy, questa passa per il baricentro geometri-
co G; trasportando la Vy in R, in base al teorema del trasporto, si deve aggiungere il momento
My = ± Vy ⋅ e.
La Vy ha come effetto una traslazione del solaio in direzione y e dovrà essere ripartita fra i muri Y1 e Y2,
mentre il momento My produce un effetto torcente che può essere rappresentato dalle forze V1–x, V2–x, V1–y,
V2–y, applicate ai muri, che deve essere contrastato da tutti i muri in funzione delle rispettive rigidezze.
Le azioni complessive si ottengono per sovrapposizione degli effetti prodotti da Vy e da My e agiranno
sui muri di controvento in direzione y.
2) Una situazione analoga si ha quando il vento spira secondo la direzione x [fig. 2], però in questo caso
le azioni complessive di Vx e di Mx = Vx ⋅ e agiscono sui muri in direzione x.
3) Quando il vento spira in direzione diagonale rispetto alla pianta della costruzione [fig. 3], l’azione com-
plessiva V del vento viene scomposta nelle due componenti V x e V y, per cui il problema vie-
ne ricondotto ai due casi precedenti e le azioni sui muri si ottengono come somma degli effetti prodot-
ti da Vx e da Vy.
4) Quando il baricentro geometrico G e quello delle rigidezze R coincidono, l’eccentricità e è nulla, per
cui non si hanno momenti torcenti e le azioni del vento Vx oppure Vy vengono totalmente assorbite dai
muri in direzione x oppure y.

U. Alasia - M. Pugno, Corso di Costruzioni 4 © SEI, 2010

fig. 1 fig. 2

fig. 3 fig. 4
modulo E Le murature Unità 2 Il metodo alle tensioni ammissibili 2

5) Se la pianta dei muri portanti e di controvento del fabbricato presenta un asse di simmetria parallelo a
y e il vento spira in direzione y, il baricentro geometrico G e delle rigidezze R giacciono sull’asse di
simmetria [fig. 4] e quindi non esiste momento torcente.
Analoga situazione si ha quando il vento spira in direzione x e l’asse di simmetria è parallelo a x.
Ogni parete muraria compresa fra due solai si considera vincolata con incastro fisso al piede e con inca-
0

stro scorrevole alla sommità [fig. 5]; mentre il solaio inferiore si considera fisso, quello superiore, per
l’azione del vento, subisce una traslazione e quindi la sommità della parete muraria è soggetta a uno spo-
stamento δ ma non ruota, essendo incastrata al solaio stesso, e il muro risulta quindi sollecitato a flessio-
ne dal momento MV = FV ⋅ h e a taglio dalla forza FV del vento.

fig. 5

L’entità dello spostamento δ dipende dalla rigidezza K a flessione e a taglio della parete muraria, che a sua
volta dipende da numerosi elementi, quali i moduli di elasticità normale E e tangenziale G, l’altezza h,
l’area A della sezione orizzontale del muro e il momento d’inerzia I della sezione stessa.
La determinazione delle rigidezze dei muri in funzione delle quali si effettua la ripartizione dell’azione
orizzontale del vento fra i muri stessi prevede calcoli piuttosto lunghi per cui risulta quasi indispensabile
l’utilizzo del mezzo informatico; pertanto la trattazione che segue prenderà in considerazione solo il caso
nel quale l’eccentricità fra i baricentri geometrico G e delle rigidezze R è nulla secondo una direzione o
in entrambe, caso che permette di semplificare e snellire il procedimento di calcolo, determinando la rigi-
dezza di un muro con la relazione:
b
K= 2
1 + 0,33⋅ ⎛⎝ ⎞⎠
h
b
U. Alasia - M. Pugno, Corso di Costruzioni 4 © SEI, 2010

Questa formula è applicabile solo quando tutti i muri hanno la medesima altezza, lo stesso spessore t e
sono tutti realizzati con il medesimo materiale, per cui il modulo elastico E è costante.

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