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IC Nanierismo I manierismo @ una tendenza artistica nel tardo 1500 cosi chiamata grazie al Vasari, che defini il modo di dipingere del periodo "maniera”, manierismo significa proprio “alla maniera di’. Per Vasari i manieristi erano quelli che dipingevano imitando i grandi artisti come Michelangelo e Raffaello, dice che dipingevano insomma alla maniera. Gli artisti del 500 quindi si rifanno agli antichi classici grecie latini IIlinguaggio menierista si esprime tra “regola” e “licenza”, cio’ tra 'adesione alla norma e le liberta di deviare dalle regole, Andrea del sarto @ chiamato il pittore “senza errori” da Vasari, egli in buona parte della sua carriera ha realizzato pale d’altare (tavolette in legno usate per ornare l'altare) e affreschi (pitture sul muro, su intonaco fresco) in cui é evidente la volonta di coniugare lo sfumato di Leonardo, le posture equilibrate @ studiate di Raffaello e il plasticismo di Michelangelo, Nel 1517 Andrea realizza una pala d'altare, la Madonna delle Arpie, in cui la Vergine si eleva su un piedistallo marmoreo, decorato con strane figure; al suo fianco si collocano San Francesco e San Giovanni Evangelista e ai suci piedi due inquieti angioletti che sembrano aggrapparsi alle gambe della Madonna; agli spigoli de! piedistallo sono scolpite delle figure, interpretate come arpie, mostruose divinita mitologiche, meta donna e meta uccello, Per quanto riguarda l'aspetto architettonico: * Il contesto architettonico @ dato dai pilastri retrostanti (lesene); * E utilizzato lo schema piramidale; + Non riusciamo a vedere il punto di fuga, ma la prospettiva c’8. Per quanto riguarda i colori: Sono utilizzati colori molto accesi rispetto ai precedenti, per dare maggior rilievo a cid che si voleva rappresentare; II chiaroscuro ci fa capire che c’é la volumetria dei corpi (ad esempio con le vesti); Viene utilizzata la luce diffusa in tutta opera, non si capisce da dove arriva, a differenza di quella puntuale, Scansionato con CamScanner DEPOSIZIONE DI CRISTO DALLA CROCE I manierista Giovan Battista di Jacopo, detto il Rosso Fiorentino dipinse una Deposizione dalle atmosfere irreali e sognanti. Caratteristiche: = Lascena si svolge in un ambiente esterno; = Colori accesi per accentuare la drammiaticita della scena (Cristo verde) ¢ il chiaroscuro trasforma i tessut! in legno scolpito. — Latridimensionalita si legge dal braccio tridimensionale, dal passaggio che si intravede, dalla croce che non & piatta; = | corpi sono sinuosi e sono modellati secondo la caratteristica della “linea serpentina”, uno degli elementi caratterizzanti 'arte manierista, La composizione della Deposizione di Rosso Fiorentino @ articolata su due registri sovrapposti. Le due parti sembrano scene autonome create per coinvolgere al massimo l'osservatore: -_ Inalto si forma un vortice che ruota e asseconda il bordo a tutto sesto del dipinto; — In basso invece i due gruppi di personaggi sono collegati dalla figura obliqua della Maddalena inginocchiata Scansionato con CamScanner \C Tintoretto La Maniera’ nei tervitori della Serenisysima Con la pace di Cateau-Cambrésis la Serenissima mantiene le propria autonomia economica e politica citta viene valorizzato ulteriormente attraverso opere e sculture. IL TINTORETTO Jacopo Robusti, detto Tintoretto @ stato un pittore italiano, cittadino della Repubblica di Venezia e uno dei massimi esponenti delle pittura veneta e dell'arte manierista in generale. II soprannome "Tintoretto” gli deriva dal mestiere paterno, tintore di tessuti di seta. Per la sua energia fenomenale nella pittura é stato soprannominato “| furioso” o “il terribile”, come lo defini il Vasari per il suo carattere forte, ¢ il suo uso dremmatico della prospettiva e della luce, che lo ha fatto considerare il precursore dell'arte barocca La prima committenza pubblica risale a 1548 quando, nel Miracolo dello schiavo l'artiste manifesta il suo stile pittorico caratterizzato anche nella scelta delle iconografie a carattere religioso, dai toni drammatici esaltati dai forti contrasti luministici. Scansionato con CamScanner MIRACOLO DELLO SCHIAVO Questa grande tela, prima opera pubblica di Tintoretto, era destinata ad ornare la Scuola Grande di San Marco con i miracoli compiuti da San Marco. Storia Uno schiavo di fede cristiana viene sottoposto a tortura, per il suo credo, dal suo padrone, che lo sorprende a pregare sulla tomba di San Marco. Interviene miracolosamente San Marco, patrono della cittd, che fa spezzare gli strumenti della tortura e salva lo schiavo. Analisi: + Sullo sfondo troviamo l'architettura classica, lo si capisce dalle quattro colonne addossate alla parete sinistra e dal portale che rimanda ai tempi grec ‘+ Sullo sfondo vi @ anche una recensione, une rete di colonne in marmo, che ci fa capire che la scena continua altrove con un paesaggio (c’é profondita), come anche le colonne addossate, fanno capire che c’é un altro edificio ‘+ primo piano @ raffigurato con colori pill vivaci, il secondo con colori pil chiari e sbiaditi leggermente sfocato, sempre per sequire il concetto di profondita: Scansionato con CamScanner L'ULTIMA CENA Tra il 1592 e il 1594 Tintoretto lavora all’Ultima cena, una grande tela dipinta per il refettorio della Chiesa di San Giorgio Maggiore. Leepisodio é ambientato in una locanda, di cui si evidenziano il soffitto a travi li¢nee cassettonate (c’é profondita) e il pavimento a motivi geometrici. Dal furo della lanterna scaturiscono leggere figure angeliche ‘Abbandona la tradizione e dipinge il tavolo in diagonale, discaccio,e i protagonisti non si trovano di fronte all‘osservatore Dipinge il tavolo frontale e di conseguenza anche la vista @ frontale Non ci sono solo gli apostoli (ci sono delle donne che distribuiscono il cibo per arricchire il banchetto). Cisono solo 12 apostohi Scena é pid realistica Scena pit spirituale Viene rappresentata una normale scena in cul si cena Gesu & al centro e sta per dire chie il taditore Non si capisce chi é Giuda (si presuppone sia quello chinato) Si capisce chi é Giuda (ha un sacchetto di monete in mano) Luce puntuale Luce diffusa Scansionato con CamScanner Andrea Pafladio Andrea Palladio @ stato un architetto, teorico dell'architettura e scenografo italiano del Manierismo, cittadino della Repubblica di Venezia. A Venezia progetté numerose ville che lo resero famoso, oltre a chiese e palezzi. Une delle ville pits importanti Villa Barbaro a Maer. VILLA BARBARO A MASER Vills Barbaro a Maser @ forse opera pili grandiosa tra le ville disegnate da Andrea Palladio, e quella che meglio rappresenta gli ideali di quella cultura. Villa Barbaro domina la campagna circostante dalla sua posizione a mezza costa, costruita nei pressi di una fonte dove si credeva che in epoca romana sorgesse un tempio o un luogo di culto, a Tres Ui complesso risulta un blocco in orizzontale, perfettamente simmetrico, che comprende un corpo centrale, il soagiorno passante, che fa accedere dall’ingresso alla parte retrostante della villa, dove si sviluppa il giardino, il ninfeo, in cui vi é anche una fontana. Vi sono poi le barchesse, che sono gli ‘elementi terminali in cui si sviluppa l’attivita agricola. | muro perimetrale é uns recensione mistilinea, owero formata da linee curve e dritte; le linee curve tichiamano Vabside gotico, in questo caso prendono il nome di esedre. La facciata é bicromatica, owero é di due colori; questa caratteristica viene utilizzata anche nel Rinascimento, VILLA CAPRA DETTA LA ROTONDA Ville Capra @ denominata le rotonda perché @ 2 pianta centrale, croce greca, ha 4 bracci uguali. Ledificio @ impostato su un quadrato di base da cui si dipartono 4 pronai, uno per ciascun lato, sormontati dal timpano e da 6 colonne, che richiamano il tempio sastilo (greco). Scansionato con CamScanner

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