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EDUCAZIONE FISICA

alimentazione, disturbi alimentari, calcio, fair play


ALIMENTAZIONE
L’alimentazione, in generale, consiste

Introduzione
nell’assunzione da parte dell'organismo, di alimenti
indispensabili al suo metabolismo e alle sue funzioni
vitali quotidiane.
Sana alimentazione
● Una sana alimentazione è fondamentale per I principali gruppi di alimenti che devono essere presenti
tutelare la salute e la qualità della vita. nell’alimentazione quotidiana per garantire una dieta
equilibrata sono:
● L’organismo umano ha bisogno di tutti i tipi di
nutrienti per funzionare correttamente: ★ Frutta e verdura (ruolo protettivo nella prevenzione
delle malattie croniche);
--Alcuni sono essenziali a sopperire il bisogno
★ Alimenti ricchi di amido (contengono i carboidrati
di energia; complessi che forniscono energia che il corpo utilizza
--Altri ad alimentare il continuo ricambio di gradualmente);
cellule e altri elementi del corpo; ★ Latte e derivati (essenziale per la costruzione del
tessuto osseo e la sua manutenzione, la contrazione
--Altri a rendere possibili i processi fisiologici; muscolare, la coagulazione del sangue);
--Altri ancora hanno funzioni protettive. ★ Pesce, carne e uova (forniscono proteine di alta qualità
e ferro);
★ Grassi da condimento, come ad esempio l’olio
extravergine d’oliva.
Scorretta alimentazione
Quando una persona segue un'alimentazione Non esistono cibi buoni o cattivi ma tutto dipende
scorretta significa che la sua dieta non è dalla quantità che consumiamo.
bilanciata e sussistono delle carenze di alcuni
nutrienti, mentre altri risultano troppo
abbondanti. Un’alimentazione scorretta è
riconducibile a svariate ragioni, tra cui:

-Approccio sbagliato alla dieta fin dalla prima


infanzia;

-Ribellione tipica dell’età che porta a preferire


solo cibi “spazzatura”;

-Aspetti psicologici ed emotivi, in cui


l’alimentazione riveste un ruolo particolare.
PIRAMIDE
ALIMENTARE
“Siamo ciò che mangiamo”

- Ludwig Feuerbach (1862)


DISTURBI
ALIMENTARI
I disturbi alimentari sono patologie caratterizzate da
una alterazione delle abitudini alimentari e da

Introduzione
un’eccessiva preoccupazione per il peso e per le
forme del corpo.
DISTURBI ALIMENTARI

DISTURBO DA
ANORESSIA NERVOSA BULIMIA NERVOSA
ALIMENTAZIONE
INCONTROLLATA (o
binge eating disorder,
BED)
vi sono disturbi correlati ai principali

DISTURBI DELLA DISTURBI ALIMENTARI


NUTRIZIONE SOTTOSOGLIA

categoria utilizzata per


descrivere quei pazienti
che, pur avendo un
disturbo alimentare
clinicamente
significativo, non
soddisfano i criteri per
una diagnosi piena.
ANORESSIA NERVOSA

L'anoressia nervosa è un disturbo


alimentare particolarmente
grave.
Chi ne è colpito va in contro a
una marcata perdita di peso, a
causa della paura morbosa di
ingrassare e di una visione
distorta della propria immagine
corporea.
Sintomi tipici dell’anoressia nervosa

SINTOMI FISICI SINTOMI


COMPORTAMENTALI
● Perdita di peso estrema; ● Diminuzione di assunzione di cibo;
● Senso di fatica ricorrente; ● Digiuno;
● Vomito per controllare il peso;
● Insonnia;
● Uso di anoressizzanti allo scopo di controllare
● Giramenti di testa e vertigini; il peso;
● Colorazione bluastra delle dita; ● Intensa attività fisica;
● Assottigliamento, rottura e/o caduta dei ● Si è di umore piatto e si manca di emozioni.
capelli; ● Ci si isola dal contesto sociale e si fatica a
instaurare/mantenere rapporti con le altre
● Assenza di mestruazioni, nelle donne;
persone.
● Pelle secca e/o di colore giallastro; ● Si è irritati;
● Anomalie del battito cardiaco (aritmie). ● Si mente sul proprio peso.
Pensieri di
una persona,
che soffre di
anoressia
nervosa,
quando deve
mangiare.
Le persone
che soffrono
di questo
disturbo
spesso non
se ne
rendono
conto...
RIMEDI
Guarire è possibile e l'obiettivo
può essere raggiunto seguendo
un percorso terapeutico mirato.
L'approccio alla cura è duplice:
si deve curare il corpo e la
mente. Attraverso questo
metodo è possibile guarire.
BULIMIA
NERVOSA
La bulimia si caratterizza per
l’eccessiva assunzione di cibo, le
cosiddette abbuffate, seguite da
episodi volti a liberarsi della
quantità di cibo ingerita, con
metodi quali il vomito autoindotto
o l’uso di lassativi. Questa
patologia è difficile da riconoscere
in quanto spesso le persone
affette presentano un peso
corporeo nella norma.
ESPERIENZA DI UNA RAGAZZA BULEMICA

“Da due anni, quando mi guardo allo specchio o quando faccio caso al mio corpo mi sento sgradevole; è difficile
da spiegare, ma è come se mi facessi schifo, provo disgusto. Guardo le mie cosce o la mia pancia e mi sembra di
vedere tanta ciccia o cellulite. Solo quando riesco a mangiare poco, mi sembra di essere a posto e non volgare, e
quindi spesso mi metto a fare lunghi digiuni o diete ferree. Il problema è che poi o perché sono soddisfatta di me e
mi voglio premiare o perché mi sento depressa e non ne posso più della dieta, mi concedo di interrompere la
dieta. A quel punto, in un attimo mi risento uno schifo e mi ritrovo ad abbuffarmi di schifezze e ricomincio con
abbuffate e vomito. Più mangio e più mi viene voglia di provocarmi il vomito; però poi più vomito e più mi sento
uno schifo e ho voglia di mangiare. Mi sembra di non riuscire a pensare ad altro che al cibo: o perché non
mangio, o perché mangio, o perché devo eliminare quello che ho mangiato”.
RIMEDI
Tutti i trattamenti curativi, che mostrano una comprovata efficacia
scientifica, per la bulimia nervosa, sono di natura psicologica, in particolare
la terapia cognitivo comportamentale CBT-E rappresenta la miglior scelta
terapeutica per la bulimia. Sono previste 4 fasi per il trattamento:

1. Fase 1. Preparazione al trattamento e al cambiamento. Si inizia a


lavorare sulle preoccupazioni per il peso e per il cibo attraverso
specifiche strategie.
2. Fase 2. In questa fase si fa il punto dei progressi ottenuti nella fase 1
e si pianificano gli obiettivi della fase 3
3. Fase 3. Prevede il lavoro su diversi moduli (modulo immagine
corporea, modulo restrizione dietetica cognitiva, modulo sugli stati
mentali…)
4. Fase 4. Ha lo scopo di minimizzare il rischio delle ricadute.
DISTURBO DA ALIMENTAZIONE
INCONTROLLATA (BED)
Il disturbo da alimentazione incontrollata, generalmente
noto come binge eating disorder (BED), è un disturbi
dell’alimentazione la cui caratteristica principale sono i
ricorrenti episodi di abbuffate, almeno una volta a
settimana per tre mesi. Le persone che soffrono di questo
disturbo si abbuffano, ma non usano in modo regolare
comportamenti di compenso come nella bulimia nervosa.
Inoltre, non seguono una dieta e tendono a mangiare in
eccesso anche al di fuori delle abbuffate, ciò spiega perché
nella maggior parte dei casi sia presente una condizione di
sovrappeso o di obesità.
CAUSE E RIMEDI

I fattori di rischio sono gli stessi per tutti i disturbi del Per questo tipo di disturbo abbiamo diversi tipi di trattamenti curativi:
comportamento alimentare:
● Il trattamento farmacologico con antidepressivi favorisce
una diminuzione delle abbuffate, ma di rado agisce in modo
● La presenza di un membro della famiglia a dieta per significativo sulla riduzione del peso.
un qualsiasi motivo; ● Il trattamento psicoterapeutico ad orientamento
● Critiche di familiari su alimentazione, peso o le forme sistemico-relazionale cerca di intervenire sul problema
corporee; attraverso la modificazione delle relazioni familiari
● Episodi di vita in cui si è stati presi in giro problematiche all’interno del sistema familiare; esso
presuppone, dunque, che sia la famiglia ad essere sottoposta
sull’alimentazione, il peso o le forme corporee; al trattamento.
● Obesità dei genitori; ● L’auto-aiuto con i manuali, si è riscontrato utile nelle forme
● Obesità personale nell’infanzia; più lievi.
● Frequentazione di ambienti che enfatizzano la ● Alcuni trattamenti prevedono un counselling
magrezza (es. danza, moda, sport); dietetico-nutrizionale che, attraverso il monitoraggio
quotidiano dell’alimentazione permette di modificare le
● Disturbi dell’alimentazione in famiglia. abitudini nutrizionali scorrette.
IL CALCIO
Il calcio è uno sport di squadra,
in particolare a sfidarsi sono due
squadre, di 11 giocatori l’una,
COS’È? che devono far entrare il pallone
nella porta della squadra
avversaria colpendo solo con i
piedi o con la testa.

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