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‘TIENI A MENTE…’

Titolo progetto: ‘Tieni a mente’


‘Tieni a mente’ è un progetto che mira a stimolare un gruppo di anziani con degenerazione
cognitiva.
La stimolazione cognitiva è una delle terapie psicosociali più raccomandata dagli esperti del settore.
Ad avvalorarne l’efficacia, è stato rilevato un miglioramento significativo in persone affette da
Demenza, dopo aver svolto un adeguato numero di sedute di stimolazione cognitiva. È possibile
trovare operatori di stimolazione cognitiva sia all’interno di strutture, come centri diurni, sia
richiedere un servizio domiciliare.
La stimolazione cognitiva è inserita tra le terapie psicosociali insieme a musicoterapia, terapia
occupazionale, terapia comportamentale, ecc. Nonostante i notevoli progressi compiuti dalla
scienza e dalla medicina nel settore delle demenze, le attuali terapie farmacologiche a disposizione
offrono risultati solo parzialmente positivi.
Diversi studi hanno dimostrato benefici maggiori a livello cognitivo quando il trattamento
farmacologico viene associato ad un trattamento psicosociale.
Per terapie psicosociali per la cura della demenza si intendono tutti quegli interventi fondati su
terapie non chimiche. Si tratta, dunque, di interventi volti alla cura della persona nelle sua interezza,
più che alla cura della malattia in sé. 
Soprattutto nell’ultimo ventennio si è assistito ad un incremento del ricorso alle tecniche
psicosociali oltreché ad uno sviluppo delle stesse. Ciò essenzialmente per due motivi: da una parte,
per via della limitata efficacia dimostrata dalla farmacoterapia; dall’altra per i risultati ottenuti,
rispetto a
 Contenimento del progresso della malattia;
 Rinvio dell’istituzionalizzazione;
 Mantenimento dell’identità e della autonomia del paziente nel proprio ambiente di
provenienza; 
La stimolazione cognitiva è l’insieme delle attività che hanno l’obiettivo di stimolare e mantenere
vive le capacità mentali di una persona, in modo che questa possa essere il più autonoma possibile e
avere una migliore qualità di vita.
Tra le attività proposte si ricorda: l’associazione di concetti simili dal punto di vista semantico,
categorizzazioni, visualizzazione e problem solving, copia di figure, denominazione di oggetti di
uso comune, costruzione di frasi, rievocazione di brani, cancellazione di stimoli target.
L’intervento, inoltre, deve essere pianificato, programmato, personalizzato e specifico per il
paziente e per poter essere efficace deve:

 Essere rapportato alle abilità residue della persona, stimate attraverso una valutazione
neuropsicologica del suo funzionamento cognitivo;

 Essere svolto in un ambiente sereno con sedute regolari e protratte nel tempo;

 Essere guidato da una serie di indicazioni brevi;


 Rispettare i tempi della persona senza mai farla sentire incapace;

 Promuovere l’autonomia e il senso di autoefficacia della persona;

 Raggiungere obiettivi condivisi.


Non è importante ottenere una prestazione elevata nei compiti, ma riuscire a coinvolgere la persona
nell’esercizio cognitivo proposto

Obiettivi
 Raggiungere il miglior livello funzionale possibile
 Rallentare il decadimento cognitivo
 Contrastare la tendenza all’isolamento nel contesto familiare e sociale
 Contenere i disturbi comportamentali
 Ridurre lo stress assistenziale

 
Tale intervento si prefigge di sollecitare le potenzialità residue della persona per rallentarne il
decadimento e ottenere una positiva ripercussione sul benessere quotidiano.
L’applicazione di procedure di riabilitazione cognitiva si fonda sull’idea che il deficit di demenza
abbia carattere modulare, cioè ci sono abilità cognitive conservate, oltre che abilità deficitarie. Nella
demenza la stimolazione cognitiva permette di esercitare le abilità cognitive che la malattia ha al
momento risparmiato.
Lo scopo è quello di contrastare il declino cognitivo e di favorire i meccanismi di compensazione.
Tecniche di stimolazione cognitiva specifica comprendono prove per la stimolazione di:
 Attenzione
 Memoria
 Linguaggio
 Gestione del denaro
 Orientamento spazio-temporale
La persona con declino cognitivo viene inoltre stimolata a sfruttare strategie che la aiutino a
memorizzare le informazioni e, in seguito, recuperarle. Queste tecniche vengono chiamate ausili
interni alla memoria.

Costi e risorse:
Il presente progetto si svolgerà due volte alla settimana: martedì e giovedì dalle 16 alle 18, per 6
mesi dal mese di gennaio fino al mese di giugno e il materiale occorrente è il seguente:
-computer
-materiale da cancelleria
-palloni da palestra di vari colori
-lavagna
-proiettore
-stereo
Il prezzo complessivo delle attività sarà intorno ai 500 euro che verranno impiegati nel materiale
utilizzato e una piccola parte verrà data alle figure professionali impiegate nello svolgimento di
quest’ultimo.

Valutazione
Per la seguente attività è prevista una valutazione finale che verrà fatta mediante un test di
gradimento e le impressioni delle figure professionali impegnate a seguire gli anziani che hanno
partecipato.
Verifica

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