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l La vita è vocazione.
Dalla Strenna 2011 del Rettor Maggiore dei Salesiani
In copertina:
Solenne concelebrazione presieduta l Rendiconto finanziario anno 2010
dal Rettor Maggiore dei Salesiani Don
Pascual Chavez Villanueva. della Parrocchia San Bartolomeo
30 Gennaio 2011
In ultima:
Cristo risorto scardina le porte degli
l Bilanci economici della San Vincenzo
inferi e prende per i polsi Adamo ed e Centro di Ascolto anno 2010
Eva.
(Affresco in San Salvatore in Chora.
Instambul)
dal momento
che ti fai prete,
diventano tuoi parenti
tutti coloro
Bollettino Parrocchiale che hanno
APRILE 2011 - n. 1
unanima da salvare,
Periodico della Parrocchia
di San Bartolomeo
Via G.A. Irico, 3
e tu devi pensare a loro
13039 Trino (VC)
Tel. 0161.80.13.59
e non ad altro
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privo di pubblicità
del prete
Registrazione
è il Paradiso
Tribunale di Vercelli 03/12/96
Stampa:
Tipografia AgS snc
Trino (VC)
(Don Bosco)
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BOLLETTINO PARROCCHIALE
LETTERA DEL PARROCO
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30 gennaio 2011
Visita del Rettor Maggiore
dei Salesiani
Don Pascual Chavez
Villanueva a Trino
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BOLLETTINO PARROCCHIALE
STRENNA DEL RETTOR MAGGIORE
La vita è vocazione
Sappiamo che a tutti gli interventi edu- siderazione conclusiva di una fondata ri-
cativi e pastorali soggiace un immagine flessione antropologica. Verso tale conclu-
delluomo, spontanea o riflessa. Il cristia- sione portano lesperienza del rapporto,
no la va elaborando col vissuto, con lo sfor- lesigenza etica che ne consegue, gli inter-
zo razionale di capirne il senso e con lillu- rogativi esistenziali. Sono quindi queste le
minazione della fede. I tre elementi vis- vie da percorrere per individuare alcuni
suto personale, ricerca di senso e discer- contenuti della cultura vocazionale che ci
nimento dalla fede - sono indispensabili preoccupa. La persona ha coscienza della
e collegati fra loro. La rivelazione non va propria singolarità. Comprende che la sua
intesa come una sovrapposizione esterna esistenza è esclusiva, qualitativamente
allesperienza ed alla sua comprensione diversa da altre, irriducibile al mondo.
umana, ma proprio come uno svelamento Le appartiene totalmente ma ha le ca-
del suo senso più profondo e definitivo. ratteristiche di un dono, un fatto prece-
Bisogna dunque in primo luogo superare dente ad ogni desiderio o sforzo.
un modo di pensare e di parlare della voca-
zione quasi fosse un surplus, uno stimolo Aperta agli altri e a Dio
soltanto per alcuni, un fatto funzionale al
reclutamento per qualche stato di vita, piut- Allo stesso tempo luomo avverte di
tosto che un riferimento sostanziale alla essere parte di una rete di rapporti, non
realizzazione stessa della persona. opzionali o secondari, tra i quali quello
La crisi delle vocazioni infatti può esse- con le altre persone è immediatamente evi-
re dovuta anche allo stile di vita che esse dente e occupa un posto privilegiato. La
presentano. Ma più in profondità si deve a prima cosa che la persona percepisce non
una visione dellesistenza umana in cui la è lio con le sue potenzialità, ma linter-
dimensione di appello, cioè di doversi dipendenza con gli altri che richiedono di
realizzare in ascolto di un altro e in dialogo essere accettati nella loro realtà obiettiva e
con lui, non solo è esclusa di fatto, ma non riconosciuti nella loro dignità.
può nemmeno venir inserita in maniera si- In questa ottica la responsabilità appare
gnificativa. Ciò avviene nelle visioni del- come capacità di percepire segnali che pro-
luomo che mettono la soddisfazione dei vengono dagli altri e darvi delle risposte.
bisogni dellindividuo al di sopra di tut- Si tratta di un appello etico perché compor-
to, proponendo lautorealizzazione come ta delle esigenze di responsabilità e di im-
unica meta dellesistenza o concependo pegno. Luomo si sveglia allesistenza
la libertà come pura autonomia. Tali sen- personale quando gli altri cessano di es-
sibilità sono oggi diffuse, esercitano un sere visti soltanto come mezzi di cui ser-
certo fascino e anche quando non vengono virsi.
assunte in maniera integrale, conformano i Una cultura vocazionale deve preve-
messaggi della comunicazione e influisco- nire il giovane da una concezione sogget-
no sugli indirizzi educativi. tivistica che fa dellindividuo centro e
Un primo compito della cultura voca- misura di se stesso, che concepisce la re-
zionale è, allora, di elaborare e diffondere alizzazione personale come difesa e pro-
una visione dellesistenza umana conce- mozione di sé, piuttosto che come apertura
pita come appello e risposta, quale con- e donazione. E così pure da quelle conce-
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zioni che nel rapporto intersoggettivo ri- na in relazione al Bonum, al Verum, al Pul-
mangono imprigionate nel solo compiaci- chrum, nellaccoglienza dei quali consiste
mento, senza vederne il carattere etico. la sua pienezza.
Lesperienza relazionale e la sua compo-
nente etica orientano già verso il Trascen- Vissuta come dono
dente, perché in essi appare qualcosa di e come compito
incondizionato e immateriale. Infatti, gli
altri non richiedono solo di venire loro in- Tutto questo richiede un approfondi-
contro con oggetti e strutture o di interagire mento della vocazione come definizione
con loro attraverso riflessi istintivi. Essi che la persona dà alla propria esistenza,
chiedono il riconoscimento del mistero percepita come dono e appello, guidata
della loro persona e postulano dunque dalla responsabilità, progettata con li-
rispetto, gratuità, amore, promozione di bertà. Il filone più fecondo per scoprire
valori morali e spirituali. tale fondamento è la Scrittura, letta come
Ma il richiamo alla trascendenza diventa svelamento del senso della vita delluomo.
più evidente quando la persona è capace Nella Scrittura lessere e i rapporti costitu-
di aprirsi agli interrogativi fondamentali tivi della persona vengono definiti dalla
dellesistenza e ne coglie la densità reale. sua condizione di creatura, il che non
Appare allora la sua apertura allOltre, già indica inferiorità o dipendenza, ma amo-
intravisto nelle sue realizzazioni positive e re gratuito e creativo da parte di Dio.
nei suoi limiti. Capisce che non può fer- Luomo non ha in sé la ragione della
marsi a ciò che le è immediatamente perce- propria esistenza né della propria realizza-
pibile né circoscriversi alloggi. La persona zione. La deve a un dono e lo gode renden-
è un mistero infinito che solo Dio può spie- dosene responsabile. Il dono della vita
gare e solo Cristo può appagare. Perciò è contiene un progetto; questo si va sve-
naturalmente spinta a cercare il senso lando nel dialogo con sé, con la storia,
della vita e a proiettarsi nella storia. Deve con Dio ed esige una risposta personale.
decidere il suo orientamento a lungo ter- Ciò definisce la collocazione delluomo
mine, avendo di fronte diverse alternative. rispetto al mondo e a tutti gli esseri che lo
E non può percorrere la propria vita due compongono. Questi non possono colma-
volte: deve scommettere! Nei valori che re i suoi desideri e quindi luomo non è
predilige e nelle scelte che fa si gioca il loro sottomesso.
suo successo o il suo fallimento come pro- Un esempio tipico di questa struttura
getto, la qualità e la salvezza della sua vita. della vita è lalleanza tra Dio e il suo po-
Gesù lo esprime in forma molto chiara: Chi polo come viene presentata nella Bibbia.
vuole salvare la propria vita, la perderà; ma Essa è elezione gratuita da parte di Dio.
chi perderà la propria vita per causa mia e Luomo deve prenderne coscienza ed
del Vangelo, la salverà. Infatti quale van- assumerla come progetto di vita, guida-
taggio cè che un uomo guadagni il mondo to dalla Parola che lo interpella e lo pone
intero e perda la propria vita? (Mc 8,35- nella necessità di scegliere. In Cristo la
36). Compito di una cultura vocazionale verità sulluomo, che la ragione coglie va-
è di sensibilizzare allascolto di tali inter- gamente e che la Bibbia svela, trova la sua
rogativi, abilitare ad approfondirli. Compi- illuminazione totale. Cristo, con le sue pa-
to di una cultura vocazionale è pure pro- role ma soprattutto in forza della sua esi-
muovere la crescita e le scelte di una perso- continua a pagina 10
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storia, nella Parola di Dio. Tutto conver-
stenza umano-divina, in cui si manifesta la ge verso una saggezza personale e comuni-
coscienza di Figlio di Dio, apre la perso- taria che si esprime nella fiducia e speran-
na alla piena comprensione di sé e del za di fronte alla vita. Del resto, noi sap-
proprio destino. In Lui siamo costituiti piamo che tutto concorre al bene di coloro
figli e chiamati a vivere come tali nella che amano Dio (Rm 8,28).
storia. I tempi di maturazione del senso posso-
La vocazione cristiana non è una ag- no essere lunghi. Importante è non ri-
giunta di lusso, un complemento estrin- nunciare e non chiudersi di fronte alla
seco per la realizzazione delluomo. È prospettiva di ulteriori e più ricche sco-
invece il suo puro e semplice compimento, perte. La cultura contemporanea è per-
lindispensabile condizione di autenticità e corsa da correnti che ignorano, quando
pienezza, il soddisfacimento delle esigenze non negano, ogni senso che trascenda
più radicali, quelle di cui è sostanziata la lesperienza immediata e soggettiva. Porta
sua stessa struttura creaturale. Allo stesso così ad una visione frammentata della
modo linserirsi nella dinamica del Regno, realtà, che rende la persona incapace di
a cui Gesù invita i discepoli, è lunica for- padroneggiare i mille eventi del quoti-
ma di esistenza che risponde al destino diano, di andare al di là di quello che è
delluomo in questo mondo e oltre. La vita epidermico o sensazionale. La maturità
si svolge così interamente come dono, culturale comporta una sintesi, un quadro
appello e progetto. di riferimento al di là delle conoscenze sin-
Il prendere tutto ciò come base e ispira- gole, per riuscire ad orientarsi e non ri-
zione dellazione, il diffonderlo in modo manere imprigionati dai fatti. La qualità
che diventi mentalità della comunità edu- della vita decade quando non è sostenuta
cativa pastorale e particolarmente degli da una certa visione del mondo. E con la
operatori vocazionali con le relative conse- qualità cadono le ragioni per impegnarla a
guenze educative e pratiche costituisce la servizio di cause nobili.
cultura di cui la pastorale ha urgente bi-
sogno.
Ecco gli atteggiamenti di fondo che
2 Apertura
danno vita ad una cultura vocazionale e alla trascendenza,
che noi vorremmo privilegiare:
alloltre umano, allaccettazione del li-
l La ricerca di senso mite, allaccoglienza del mistero, lacco-
glienza del sacro nei suoi aspetti soggetti-
Il senso è la comprensione delle finalità vi e oggettivi, alla riflessione e alla scelta
immediate, a medio termine e soprattutto religiosa.
ultime degli eventi e delle cose. Il senso è È questo un orizzonte che appare in
pure intuizione del rapporto che realtà ed tutte le attività delluomo fino ad esser-
eventi hanno con luomo e con il suo bene. ne una dimensione costitutiva: nelleser-
La maturazione del senso comporta eser- cizio della sua intelligenza, nella tensione
cizio della ragione, sforzo di esplorazio- della sua volontà, negli aneliti del cuore,
ne, atteggiamento di contemplazione e nella dinamica dei suoi rapporti, nella rea-
interiorità. Lo si va scoprendo in diversi lizzazione delle sue imprese. Lesistenza
ambiti: nella propria esperienza, nella delluomo è aperta sullinfinito e così è la
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percezione che egli ha della realtà. Ci sono sioni che evidenziano sotto forma di pola-
oggi indirizzi culturali che, consapevol- rità il primato o lassenza di un riferimento
mente o meno, portano a chiudersi negli etico valido nellevolversi della cultura:
orizzonti razionali e temporali e ren- cultura dellessere e dellavere, della vita
dono incapaci di accogliere la propria vita e della morte, della persona e delle cose.
come mistero e dono. Prendere in consi- Sviluppare la cultura con mentalità etica
derazione la trascendenza vuol dire ac- vorrà dire non solo farla crescere comun-
cettare interrogativi, andare oltre il visi- que, ma confrontare le sue concezioni e
bile e il razionale. Le esperienze, i biso- realizzazioni con la coscienza illuminata
gni, le percezioni immediate possono esse- dalla fede per purificarla e riscattarla
re punti di partenza per aprisi a valori, dallambiguità e spingerla nella direzione
esigenze e verità ulteriori e più esigenti, dei valori.
che non vanno sentiti come negazione del-
le proprie pulsioni, ma come liberazione e 4 La progettualità
compimento di esse. Come rivelò Gesù alla
donna samaritanta: Se tu conoscessi il Lapatia di fronte al senso si tramuta
dono di Dio e chi è colui che ti dice «Dam- spesso in indifferenza verso il futuro.
mi da bere!», tu avresti chiesto a lui ed egli Senza una visione della storia non appa-
ti avrebbe dato acqua viva (Gv 4, 10). iono mete appetibili per cui impegnarsi,
eccetto quelle che riguardano il benesse-
3 Una mentalità etica re individuale. In periodi precedenti le
ideologie, con la loro carica utopica, spin-
capace di discernere tra il bene e il sero la progettualità sociale ed essa favorì
male e saper orientarsi al bene. Tale cul- anche la disposizione personale a coinvol-
tura è illuminata dalla coscienza morale, gersi in un progetto storico.
centrata sui valori piuttosto che sui mez- Ci può essere oggi una contrazione del
zi, e assume come punto fondante il pri- futuro, insieme a una dilatazione del pre-
mato alla persona. La cultura porta sem- sente, che porta verso una cultura dellim-
pre al suo interno una spinta etica ed è in se mediato. I progetti si esauriscono in un
stessa un valore morale, perché persegue la tempo breve e si compiono negli spazi
qualità umana del singolo e della comuni- ridotti dellesperienza individuale. Le
tà. Ma su di essa si ripercuotono i limiti stesse iniziative di bene possono ridursi a
delluomo. voler correggere qualche cosa, ad una ri-
Alcune delle sue tendenze e realizzazio- cerca di autorealizzazione soggettiva, ad
ni, quando non interi suoi sistemi, appaio- un entusiasmo effimero. Progettare vuol
no sotto il segno dellambiguità morale. E dire organizzare le proprie risorse e il pro-
ciò nelle due dimensioni, oggettiva e sog- prio tempo in consonanza con le grandi
gettiva. Il fatto diventa grave quando nel urgenze della storia e con le domande
dinamismo medesimo di elaborazione del- delle comunità per raggiungere traguar-
la cultura, il criterio etico sparisce o viene di ideali degni delluomo.
subordinato ad altri. Perde allora ogni inci- Ciò richiede coscienza critica per di-
denza il riferimento al bene e al male, e fendersi da imperativi apparenti, capacità
prevalgono altre istanze, come lutilità, di discernimento per smascherare pressio-
il piacere, il potere. Il linguaggio, nellul- ni psicologiche, generosità motivata per
timo tempo, ha coniato una serie di espres- continua a pagina 14
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dendo possibile una visione della vita come Il nostro Sistema Preventivo e lo spirito
dono e servizio. di famiglia caratteristico del nostro ambien-
Già parecchi anni or sono il Capitolo te possono creare le condizioni per poter
Generale 23 indicava ai Salesiani leduca- metterlo felicemente in pratica.
zione allamore come uno dei tre nuclei
importanti attorno i quali si rende possibile Leducazione alla preghiera
e si realizza la sintesi fede-vita. Non si
tratta, diceva, di punti particolari, ma di La preghiera è un elemento essenzia-
«spazi» dove si concentra il significato, la le e primario nellorientamento e nella
forza e la conflittualità della fede. scelta della vocazione poiché questa, dono
Oggi questa importanza è ancora più di Dio offerto liberamente alluomo, può
grande, soprattutto quando si vuole svilup- essere scoperta e assunta solo con laiuto
pare con efficacia la dimensione vocazio- della grazia. Quindi una pastorale voca-
nale della vita e creare un ambiente nel zionale efficace e profonda per i giovani
quale sia possibile al giovane maturare un non è possibile senza introdurli e accom-
progetto vocazionale, in modo speciale pagnarli in una pratica assidua della
quando si tratta di vocazioni di particolare preghiera.
impegno, che molte volte includono unop- La prima comunità cristiana aspetta pre-
zione di celibato. Infatti molti giovani si gando il giorno di Pentecoste, giorno della
trovano in un ambiente assai poco favo- nascita della Chiesa evangelizzatrice (At
revole a una visione integrale e positiva 1,14). Lo stesso Gesù ha pregato prima di
dellamore. E molti di loro vivono defi- eleggere gli apostoli (Lc 6, 12ss) e ha inse-
cienze notevoli che leducatore deve cono- gnato loro a pregare affinché venga il Re-
scere per aiutarli a superarle. gno di Dio (Mt 6,7ss).
A tanti di loro manca unesperienza Il comandamento Pregate dunque il
di amore gratuito nella famiglia, nella padrone del campo perché mandi operai a
quale devono sopportare tensioni e scontri raccogliere la sua messe (cf. Mt 9,37ss;
tra i genitori che non raramente finiscono Lc 10,2) si comprende in tutto il suo valore
con la scelta della separazione o del divor- e la sua urgenza alla luce dellesempio e
zio. La relazione di amicizia che vivono degli insegnamenti di Cristo. La preghiera
tra di loro è superficiale e tutto questo fa è il cammino privilegiato e la miglior pa-
sì che, invece di resistere alle seducenti storale vocazionale.
proposte dellambiente, ne rimangono con- Considerata questa centralità della pre-
quistati. Così, molto presto, vari di loro si ghiera nel cammino di fede, è importante
coinvolgono in una relazione di coppia aiutare i giovani a introdursi e iniziarsi
che li chiude agli altri e alla vita del in una vera e profonda vita di preghiera:
gruppo.Lurgenza che sentono di vivere una soltanto così potrà maturare in loro una
relazione piena con il proprio partner li possibile vocazione di speciale consacra-
porta a una pratica disordinata della ses- zione. I giovani, oggi, vivono spesso in un
sualità. Certamente in tutto questo incide ambiente assai poco favorevole alla vita
la mancanza di un vero percorso di edu- spirituale. Sono immersi in una cultura
cazione allamore: il tema si evita o si del consumismo e del guadagno, del godi-
tratta in modo moralistico e negativo, il mento personale e della soddisfazione im-
che invece di aiutare suscita il rifiuto del- mediata dei desideri; la visione superficia-
ladolescente. continua a pagina 18
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segue da pagina 15
sintonia con il risveglio della fede: essere
le della vita è dominata da criteri etico- credenti impegnati e non solo fedeli abi-
morali soggettivi, molte volte contrastanti tudinari comporta un dialogo più espli-
e persino contraddittori. Lambiente in cui cito, più intenso, più frequente con il
si muovono favorisce un ritmo di vita agi- Signore. In un clima di secolarismo si sen-
tato, nel quale vivono molteplici esperien- te una pressante necessità di meditazione e
ze senza poterne approfondire nessuna. La di approfondimento della fede.
crisi della famiglia, la diffusa mentalità Leducazione alla preghiera deve favo-
relativista e consumista, linflusso negati- rire le condizioni che spingono la persona
vo dei media sulla coscienza e sui compor- del giovane ad assumere un atteggiamento
tamenti costituiscono un forte ostacolo alla di autenticità.
cultura vocazionale. Esse sono: il silenzio, la riflessione, la
Daltro lato, riscontriamo in adole- capacità di leggere la propria vita, la
scenti e giovani una ricerca di interiori- disponibilità allascolto e alla contem-
tà, uno sforzo per cogliere la propria iden- plazione, la gratuità e la fiducia. Ad un
tità ed anche unapertura e una sincera ri- giovane che vive nellagitazione di una vita
cerca di unesperienza di Trascendenza. ricolma di attività non riesce facile creare
Anche se, molte volte, questo cammino è dentro di sé tale silenzio e coltivare un
concepito in maniera soggettiva ed in ri- cammino di interiorità che lo porti ad un
spondenza ai propri bisogni, bisogna dire incontro vero con se stesso. Anche questa
che esso è una buona opportunità per sarà una delle mete che bisognerà cercar di
aiutarli a scoprire il Dio di Gesù. Si mol- raggiungere.
tiplicano i gruppi e i movimenti che in Di qui limportanza di iniziare i mo-
maniere molto diverse promuovono espe- menti di preghiera con uno spazio di cal-
rienze di spiritualità ed i giovani sono lar- ma, di silenzio, di serenità, che permetta ai
gamente presenti in questi gruppi. Baste- nostri giovani di arrivare a incontrarsi con
rebbe pensare alla comunità di Taizé! se stessi e, partendo da questa esperienza,
Tutto ciò costituisce una condizione fa- assumere la propria vita per collocarla da-
vorevole per offrire ai giovani la possibi- vanti al Signore.
lità di iniziare un cammino di educazio- Il cuore della preghiera cristiana è
ne allinteriorità che li vada conducendo lascolto della Parola di Dio. Questa deve
gradualmente a scoprire ed a gustare la essere la grande maestra della preghiera
preghiera cristiana, soprattutto in ciò che cristiana, che non consiste nel parlare
costituisce la sua originalità e la sua vera a Dio, ma piuttosto nell ascoltarlo e
ricchezza: lincontro con la persona di aprirsi alla sua volontà (cf. Lc 11, 5-8; Mt
Gesù che ci rivela lamore di Dio, che ci 6,9ss). Nei vostri gruppi, carissimi giova-
invita e ci offre la grazia di una relazio- ni - scriveva Giovanni Paolo II - moltipli-
ne personale con Lui. Ecco perché, in un cate le occasioni di ascolto e di studio della
ambiente così profondamente impregnato Parola del Signore, soprattutto mediante la
di secolarismo e di superficialità, è urgen- lectio divina: vi scoprirete i segreti del
te promuovere questa educazione allin- cuore di Cristo e ne trarrete frutto per il
teriorità e offrire ai nostri giovani una discernimento delle situazioni e la trasfor-
vita spirituale forte e profonda. Oggi i mazione della realtà. Normalmente si do-
tempi esigono un più esplicito ritorno alla vrà iniziare il giovane a questo ascolto,
preghiera
È una preghiera che vibra in aiutandolo a capire il senso della Parola
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che ascolta o legge. Si deve anche ricono- forza la nostra donazione agli uomini.
scere che la Parola di Dio è efficace in se Ci ispira il desiderio e ci dà la speranza
stessa e, quindi, bisognerà talvolta lasciar- che entrambi, amore al Padre e amore ai
la agire da sola nel cuore dei giovani, sen- fratelli, divengano una grazia per tutti e
za forzarla troppo con i nostri schemi: molte per tutto: annunziamo la sua morte, procla-
volte essa li guiderà da sola verso il dialo- miamo la sua risurrezione, vieni Signore
go personale con Gesù. Gesù.
Unaltra grande scuola di preghiera è la Tra i molti cammini di iniziazione alla
vita liturgica e sacramentale della Chie- preghiera, la Spiritualità Giovanile Sa-
sa: bisogna aiutare il giovane a partecipar- lesiana offre la sua grande ricchezza e
vi sempre più coscientemente, comprenden- uno stile specifico di vita spirituale, con
do segni e simboli della liturgia. Unedu- uno stile caratteristico di preghiera e una
cazione alla fede che dimentichi o rimandi forma attuale di organizzare la vita attorno
lincontro sacramentale dei giovani con ad alcune percezioni di fede, opzioni di
Cristo, non è la via per trovarlo e ancor valori e atteggiamenti. In essa si ritrovano
meno indicherà la possibilità di seguirlo. certe caratteristiche proprie della pre-
I giovani, come noi, trovano Gesù nella ghiera salesiana: è una preghiera sem-
comunità ecclesiale. Nella vita di questa plice, senza inutili complicazioni, inseri-
però ci sono momenti nei quali egli si rive- ta nella vita di ogni giorno, che si pre-
la e si comunica in modo singolare: sono i senta e si offre al Signore; una preghiera
sacramenti, in particolare la Riconciliazio- ricolma di speranza, che promuove una
ne e lEucaristia. Senza lesperienza che visione pasquale della vita, in dialogo
sta in essi, la conoscenza di Gesù diventa personale con il Signore Risorto, vivo e
inadeguata e scarsa, fino al punto di non presente tra noi; una preghiera che por-
consentire di distinguerlo tra gli uomini ta alla celebrazione dei sacramenti, so-
come il risorto Salvatore... prattutto dellEucaristia in cui si vive
A ragione si dice che i sacramenti sono lincontro personale con Gesù; una pre-
memoria vera di Gesù: di quello che egli ghiera che aiuta a scoprire la presenza
compì e opera ancora oggi per noi, di quel- di Gesù in ogni giovane, specialmente
lo che significa per la nostra vita; riaccen- nei più poveri, e spinge a impegnarsi nella
dono quindi la nostra fede in lui, per cui lo loro educazione ed evangelizzazione.
vediamo meglio nella nostra esistenza e È importante, dunque, essere attenti a
negli avvenimenti. queste caratteristiche nel nostro cammino
Sono pure rivelazione di quello che sem- di educazione alla preghiera, per aiutare il
bra nascosto nelle pieghe della nostra esi- giovane a viverle e in questo modo intro-
stenza, per cui ne prendiamo coscienza... durlo nella Spiritualità Giovanile Salesia-
Nella Riconciliazione ci si aprono gli oc- na: è un cammino di vita cristiana che
chi e vediamo quello che possiamo di- può portare anche adolescenti e giovani
ventare secondo il progetto e il desiderio alla grande meta della santità.
di Dio; ci viene ridato lo Spirito che ci Dobbiamo esserne certi: solo con una
purifica e rinnova. vita di preghiera sempre più centrata in
Si è detto che è il sacramento del nostro Cristo il giovane potrà chiarire e consoli-
futuro di figli, anziché del nostro passato dare la propria scelta vocazionale, soprat-
di peccatori. NellEucaristia Cristo ci in- tutto se si tratta di una vocazione di consa-
corpora alla sua offerta al Padre e raf- crazione speciale.
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BOLLETTINO PARROCCHIALE
RENDICONTO ANNO 2010
Posta 643,75
Baita 4.095,58
Manutenzioni varie 1.535,00
Cartoleria 1.017,20
Dolci per feste 654,02
Restauro Crocifisso 1.850,00
Fiori Chiesa 747,00
Beneficenza 1.256,50
Restauro Cappella di S. Domenico 2.000,00
Al Centro dAscolto e alla S. Vincenzo 13.603,37
SS. Messe alla Comunità 14.520,00
Ai Sacerdoti 7.116,00
Restauro Volta della Chiesa Parrocchiale 3.357,60
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BOLLETTINO PARROCCHIALE
RENDICONTO ANNO 2010
ENTRATE USCITE
Tipografia 4.207,31
Notaio 946,35
Meccanico 1.799,61
Elettricista 1.609,04
Borsa di studio 351,00
Falegname 8.346,00
Metano 21.793,74
Alla Curia 4.505,00
Offerte per Haiti e Missioni 12.019,87
Lumini, ostie, vino, icone 8.750,00
Libri 3.995,19
Bollo auto 588,83
SS. Messe date a celebrare 2.240,00
Muratore 3.870,00
Idraulico 5.220,00
Ponteggi 3.520,00
Benzina e autostrada 1.139,30
Pullman 1.595,00
Imposte 4.128,35
Energia elettrica 11.199,13
Offerta per ministero 700,00
Regali per ammalati 293,00
Assicurazione 4.749,10
Acqua 1.024,40
Prestito 3.400,00
Spese bancarie 152,57
Telefono 1.303,84
Fax 250,00
Colonna per il Crocifisso 2.110,00
Contributo Regionale per lOratorio 19.800,00
Abbonamento Sky 79,83
Offerta al Vescovo 1.000,00
Restauro del tetto della Parrocchia 124.264,00
Primule per la vita 1.700,00
Tetto San Michele 2.570,00
Estintori 111,06
A Don Laiolo 2.850,00
Pellegrinaggio alla Sindone 2.700,00
Viaggio dei giovani in Polonia 7.050,00
Tetto San Pietro Martire 46.510,55
Pellegrinaggio dei giovani a Lourdes 3.409,00
Tassa Rifiuti 829,00
Contributo Ispettoriale 2.500,00
Pulizie 60,00
Per il Cinema 5.000,00
Tavoli e sedie 2.340,00
Restauro banchi della Parrocchia 9.150,00
Restauro Cappella del Crocifisso 5.000,00
Festa dei Matrimoni 365,00
Ruote antineve 200,00
Regali di Natale 1.463,73
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BOLLETTINO PARROCCHIALE
RELAZIONE 2010
N.B.:
La voce Scuola comprende i trasporti, i libri
ed attrezzature scolastiche fornite a una decina
di utenti. La voce Operazione Condivisione è
un contributo che diamo annualmente al Banco
N.B.: Alimentare. La voce Spesa rappresenta gli
La voce contributo comunale in effetti non è acquisti di alimenti che dobbiamo fare quando
una erogazione del Comune ma lassegnazione viene meno il rifornimento del Banco Alimentare
di avanzi che il Comune stesso ha avuto dalla in alcuni periodi dellanno. Loperazione
raccolta Pro Phonemedia. Phonemedia si è conclusa nel giugno scorso.
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BOLLETTINO PARROCCHIALE
RENDICONTO
a 30/11/1918
9 10/02/2011 a 05/05/1922
9 30/08/2010
Grazie Pinot Cara Nonna
La scomparsa di Giuseppe Bazzano, Presidente del
Sindacato Nazionale Pensionati di Confagricoltura, Sono solo tre mesi che non ti ho più con me e già
1° Conservatore per molti anni della Partecipanza mi manchi così tanto che con le parole non riesco
dei boschi, amministratore negli anni 60 del comu-
ne di Trino, dellOvest Sesia e dellUnione Agricol- a descriverlo. Ho quasi quarantanno ma avrei
tori di Vercelli, ha destato anche nella nostra città avuto ancora bisogno di te, dei tuoi consigli e dei
profondo cordoglio e commozione. Amava il suo tuoi gesti che mi trasmettevano tutto il tuo amore.
lavoro, la terra e la sua Trino. Il suo stile di vita Due parole nonnina cara per dirti GRAZIE per
sobrio e disinteressato operato nellamministrazio-
ne della cosa pubblica, sia desempio per i giovani tutti i sacrifici che, insieme al nonno, hai fatto per
e per tutti noi. me, per tutte le volte che mi hai spronata a dare
Giraudi Giovanni il meglio e per quello che mi hai fatto diventare.
Adesso non mi restano che i ricordi, bellissimi
ricordi, che mi portano a capire quanto per me sei
Giacinta Demagistris stata importante.
ved. Bertiglia Ti chiedo ancora una cosa nonnina: dallalto, in-
(Maria) sieme al nonno, dammi quella forza che tu hai
sempre avuto per vivere la vita nel modo migliore
e per dare ai miei tre figli quello che tu hai dato
a 10/04/1912 a me.
Ti voglio bene.
9 28/03/2011
Paola
27
28
7 Novembre 2010
Castagnata
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BOLLETTINO PARROCCHIALE
ANAGRAFE PARROCCHIALE
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BOLLETTINO PARROCCHIALE
ANAGRAFE PARROCCHIALE
Parrocchia 1000; Inaugurazione Sede Gruppo Alpini nel 50° di matrimonio 20; C.D. in onore di S. Antonio
10; N.N. per il tetto della Parrocchia 500; N.N. per 50; N.N. per il tetto della Parrocchia 30; Fam. Olearo
il tetto della Parrocchia 20; N.N. per il tetto della Vittorino per il tetto della Parrocchia 50; N.N. per il
Parrocchia 350; Rina per il tetto della Parrocchia tetto della Parrocchia 10; N.N. per il tetto della
20; N.N. per il tetto della Parrocchia 150; Fam. Parrocchia 30; N.N. per il tetto della Parrocchia 10;
Buffa per il tetto della Parrocchia 100; N.N. per il N.N. per il tetto della Parrocchia 10; sorelle Lasagna
tetto della Parrocchia 50; L.S.G. per il tetto della per il tetto della Parrocchia 50; N.N. in memoria
Parrocchia 30; N.N. per il tetto della Parrocchia della mamma di don Paolo per il tetto della
100; N.N. per il tetto della Parrocchia 50; N.N. per Parrocchia 50; gruppo di persone di Trino in memoria
il tetto della Parrocchia 50; N.N. per il tetto della della mamma di don Paolo per il tetto della
Parrocchia 100; Fam Osenga Gianni per il tetto Parrocchia 100; Rampi per il tetto della Parrocchia
della Parrocchia 100; N.N. per il tetto della 50; in memoria di Aveni Cirino Giuseppe per il tetto
Parrocchia 100; in memoria di Martinotti Augusto della Parrocchia 30; in memoria di Vincenzina
per il tetto della Parrocchia 40; Ginepro Marilena Caprioglio per il tetto della Parrocchia 200; N.N.
per il tetto della Parrocchia 100; Fam. Piazza Marisa per il tetto della Parrocchia 30; N.N. per il tetto
per il tetto della Parrocchia 400; Gruppo di Preghiera della Parrocchia 30; N.N. per il tetto della Parrocchia
di P.Pio per il tetto della Parrocchia 100; N.N. per 40; N.N. per il tetto della Parrocchia 500; Roberto
il tetto della Parrocchia 10; Elisa (farmacia) per il per il tetto della Parrocchia 60; Ilenia e Alessia in
tetto della Parrocchia 300; Fam. Marchisio Mario memoria del loro caro nonno Francesco 50; Le
per il tetto della Parrocchia 30; Fraternità maestre in memoria di Pini Paola 90; N.N. per il
Carmelitana per il riscaldamento 50; Merlano tetto della Parrocchia 500; N.N. per il tetto della
Veronica per il tetto della Parrocchia 150; Meo Parrocchia 200; Confraternita del SS. Sacramento
Antonio (Via Spalti Ponente, 3) per il tetto della per riscaldamento 50; N.N. in memoria della mamma
Parrocchia 50; Gruppo GANKAKU-KARATE di di don Paolo per il tetto della Parrocchia 20; Luparia
Sequino Tino per i giovani della GMG 110; Ronco Pierluigi e Iris per il tetto della Parrocchia 40;
Gianni e Marina per il tetto della Parrocchia 120; Società SantAgata per il tetto della Parrocchia 200;
Battesimo di Miceli Antonietta Desirè 100; Fam. Fam. Russo 20; le maestre in memoria di Caprioglio
Fistolera per il tetto della Parrocchia 150; N.N. per Vincenzina per il tetto della Parrocchia 30; Fam.
il tetto della Parrocchia 500; N.N. per il tetto della Siccardi per il tetto della Parrocchia 50; Fam. Terrone
Parrocchia 10; in memoria di Ferrarotti Maria per per il tetto della Parrocchia 60; N.N. per il tetto
il tetto della Parrocchia 30; in memoria della mamma della Parrocchia 50; N.N. per il tetto della Parrocchia
di don Paolo per il tetto della Parrocchia 50; Cristina 160; N.N. per il tetto della Parrocchia 50; Ausano
e Alessandro per il tetto della Parrocchia 100; N.N. Pietro e Marinella per il compleanno di Domenico
per il riscaldamento 100; Mantilaro per il tetto della per il tetto della Parrocchia 100; N.N. 300; N.N. per
Parrocchia 50; N.N. per il tetto della Parrocchia 50; il tetto della Parrocchia 30; N.N. per il tetto della
N.N. per il tetto della Parrocchia 50; Costa Anna e Parrocchia 20; N.N. per il tetto della Parrocchia
Carla per il tetto della Parrocchia 200; N.N. per il 500; Fam. Carretta per il tetto della Parrocchia 40;
tetto della Parrocchia 100; N.N. per il tetto della N.N. per il tetto della Chiesa della Divina
Parrocchia 30; N.N. per il tetto della Parrocchia 10; Provvidenza 20; N.N. per il tetto della Parrocchia
Picco Giovanna per il tetto della Parrocchia 25; 300; N.N. per il tetto della Parrocchia 15; N.N. per
L.D. per il tetto della Parrocchia 100; in suffragio di il tetto della Parrocchia 50; N.N. per il tetto della
De Marchi Roberto per il tetto della Parrocchia 40; Parrocchia 200; in mem. di Facchino Franca per il
N.N. per il tetto della Parrocchia 10; Busso Pasquale tetto della Parrocchia 50; N.N. per il tetto della
per la Cappella del Crocifisso 20; Centro Volontari Parrocchia 50; M.F.X. per il tetto della Parrocchia
della sofferenza per il tetto della Parrocchia 20; in 150; Battesimo di Martuzzi Leonardo 50; N.N. 20;
memoria di Buffa Carlo per il tetto della Parrocchia N.N. per il tetto della Parrocchia 500; in memoria di
100; N.N. 10; Tipografia AGS in memoria della Demagistris Giacinta 100; N.N. per il tetto della
mamma di don Paolo per il tetto della Parrocchia Parrocchia 40; N.N. per il tetto della Parrocchia 90.
100; Groppo Federica in memoria della mamma di
don Paolo per il tetto della Parrocchia 50; N.N. in Pro Centro dAscolto
memoria della mamma di don Paolo per il tetto della Greppi Lena in Massola 200; Fam. De Marchi in
Parrocchia 100; Giuliana in memoria della mamma memoria di Roberto 400; N.N. 50; N.N. 25; N.N.
di don Paolo per il tetto della Parrocchia 20; Federica 250; N.N. 100.
e Giovanna in memoria della mamma di don Paolo
per il tetto della Parrocchia 50; De Maria in memoria
della mamma di don Paolo per il tetto della Pro San Vincenzo
Parrocchia 20; Antonietta per il tetto della Parrocchia Fam. Rampi 50.
10; Pilato Paolo e Maria Luisa in memoria della
mamma di don Paolo per il tetto della Parrocchia Pro Oratorio
100; N.N. in memoria della mamma di don Paolo Laboratorio Missionario 50; Della Valle Maria
per il tetto della Parrocchia 5; Mosso Franco e Franca Ausilia e Mariuccia Gardano 20; Olearo Paolo 1000.
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