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La globalizzazione

La globalizzazione è un fenomeno che ha tramutato il mondo in una enorme rete sociale formata da
legami economici, politici, culturali e sociali. I tre fattori significativi per la nascita della globalizzazione
attuale sono: l’espansione delle multinazionali, la nuova divisione internazionale

del lavoro e la trasformazione a livello mondiale delle comunicazioni e dei mass-media. La


globalizzazione può essere vista come qualcosa di buono o di cattivo ,perchè effettivamente gli aspetti
positivi sono tanti come d'altronde lo sono quelli negativi.

Aspetti positivi

 C'è più attenzione verso la situazione dei paesi in via di sviluppo--->gli abitanti di questi paesi
vengono aiutati in vari modi (missioni, finanziamenti, presenza in loco di volontari) affinché siano
migliorate lo loro condizioni di vita.

 L'aumento della copertura mediatica attira l'attenzione del mondo sulla violazione dei diritti
umani (o anche delle specie animali!) che tendono, dunque, ad essere maggiormente rispettati
(non sempre e non ovunque, ma, in generale, si è avuto un miglioramento anche in questo settore
grazie alla globalizzazione)

 La competizione globale incoraggia la creatività e l'innovazione e mantiene controllati i prezzi delle


materie prime e dei servizi---->la concorrenza è sempre un vantaggio per il consumatore finale, a
maggior ragione lo è quella "globalizzata".

 Maggiore diffusione della tecnologia--->i paesi in via di sviluppo potranno sfruttare i vantaggi della
tecnologia attuale senza subire le difficoltà associate allo sviluppo della stessa (di cui si è occupato
fino ad oggi "il nord" del mondo).

 C'è un maggiore accesso alla cultura straniera in forma di film, musica, cibo, vestiti, e altro ancora. 

 In breve, il mondo ha più scelta.

Aspetti negativi

 La delocalizzazione: mentre si dà lavoro alla popolazione di un paese più povero o con maggiori


agevolazioni fiscali, si toglie automaticamente occupazione nel paese di origine dove aumenterà,
probabilmente, il numero dei disoccupati.

 Ci sono molti economisti che ritengono la globalizzazione responsabile di aver accresciuto il


fenomeno del lavoro minorile (nei paesi dove il controllo fiscale e sociale è meno pressante,
potrebbe essere relativamente facile per un'azienda sfruttare i minori)

 C'è il rischio concreto che le diverse culture di tutto il mondo, seppur interagendo, comincino a
fondersi, andando via via a perdere i contorni che gli sono propri e che ne caratterizzano
l'individualità. 

 Maggiore diffusione delle malattie, così come le specie invasive di insetti che, coinvolte nei
processi di esportazione merci, potrebbero rivelarsi devastanti in ecosistemi non originari.
 Le grandi organizzazioni occidentali come il Fondo Monetario Internazionale e la Banca Mondiale
rendono facile, per un paese in via di sviluppo, ottenere un prestito. Tuttavia, le ferree regole che
regolano il mercato dei prestiti (tassi di interesse e altro) possono rivelarsi un arma a doppio taglio
per i paesi poveri che, spesso, si ritrovano in condizioni tali da non poter mai più ripagare il proprio
debito nei confronti di queste organizzazioni. 

 Diffusione di grandi catene di cibo-spazzatura anche nei paesi economicamente meno sviluppati


con conseguenze negative per la salute e per la cultura del paese (in India, ad esempio, doveva
essere intentata una causa contro McDonald's per aver servito carne bovina pur sapendo che nel
paese è proibito cibarsene)

In conclusione la globalizzazione può essere considerata un'ottima occasione per lo sviluppo e la prosperità
di un paese, ma può anche essere dannosa se non si hanno buone politiche per evitare o risolvere i
problemi derivanti dagli effetti negativi della stessa. 

Pubblicato da Ripasso Facile a 02:16 

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