Sei sulla pagina 1di 9

ON POINT

A Coach’s Game Plan for Life, Leadership,


and Performing with Grace Under Fire

Pam Borton
Morgan James Publishing, 2017

© Tutti i diritti sono riservati a 4books Ltd. / Copyright 4books Ltd. 1


Tanti suggerimenti utili per:

Vivere la propria vita privata e professionale da vincente.


Imparare a gestire un team anche nel momento della difficoltà.
Creare una squadra ricca di talenti capaci di rinunciare
all’individualismo.

L’autore del libro:


Pam Borton è l’allenatrice che ha vinto di più nella storia del basket
femminile della Prima Divisione del Minnesota. Dopo 27 anni di carriera
sportiva, lavora adesso come Executive Coach e aiuta amministratori
delegati, dirigenti e team a superare i loro limiti e a crescere. Ha ricevuto
numerosi riconoscimenti e per due volte ha ottenuto la candidatura
a National Coach of the Year. Impegnata nella promozione della
leadership femminile, ha fondato due organizzazioni no profit, Team
Women MN e LSWAG.

Una squadra sportiva e una professionale sono la


stessa cosa

Vi sentite valutati sulla base di vittorie e sconfitte? Vivete e lavorate


in un ambiente che vi impedisce di accettare il fallimento? Dopo aver
lavorato per quasi trent’anni come allenatrice di pallacanestro, Pam
Borton afferma che non c’è molta differenza tra la gestione del lavoro
sportivo e di quello aziendale. Le stesse sensazioni accompagnano ogni
partita e ogni esperienza lavorativa. Quello che un bravo leader deve
fare è focalizzarsi sul processo, su ciò che accade prima e dopo il risultato
di una transazione, sulle persone che formano la squadra, affrontando i
problemi con calma e sangue freddo.

1
I veri leader sanno reagire alla sconfitta
imparando dai propri errori

Non si può davvero sapere come reagiremo a un imprevisto finché non


dobbiamo affrontarlo. Niente può prepararti alle situazioni peggiori.
Durante la stagione 2005-2006 Pam Borton venne investita da una vera e
propria tempesta professionale: le migliori giocatrici dell’anno passato si
erano diplomate, ridistribuire il carico di lavoro tra le altre atlete non era
facile e, dopo una serie di sconfitte, cinque di loro lasciarono la squadra.
Il fallimento finì sulle pagine nazionali.
La priorità dell’allenatrice fu proteggere le ragazze, scegliere di prendersi
la responsabilità, esercitando la resilienza, andare avanti, nonostante le
difficoltà. Per un leader è essenziale imparare dagli errori e concentrarsi
su ciò che verrà, mostrandosi calmo, coraggioso e confidente, restando
presente accanto al gruppo di lavoro per fronteggiare gli imprevisti
insieme.

L’importanza della passione e del non farsi


abbattere dalle sconfitte

Non importa quale sia il vostro campo d’azione, lavorare con passione
è essenziale per ottenere successo. Come guide, dovete per prima cosa
trovare una fonte di ispirazione da sfruttare per motivare gli altri.
Dovete amare ciò che fate: approfittate di ogni occasione per scoprire
che cosa vi ispira e vi appassiona. Stringere legami e creare un ambiente
dove tutti sentano la voglia di lavorare, giocare e imparare è da sempre il
primo interesse di Pam Borton, che ama spingere gli altri a sviluppare al
massimo le loro capacità.
Cosa significa essere davvero se stessi? Imparare a conoscersi, definire
che cosa ci sta più a cuore e impegnarsi nel rispettare le proprie priorità.
Soltanto così sarete soddisfatti di voi stessi e gli altri vi guarderanno
come a un modello da imitare. Farlo richiede coraggio, onestà e apertura
mentale. Non dovete essere egoisti, sconsiderati o irrispettosi. Si tratta
di impedire che gli altri vi definiscano. Spesso il titolo e il ruolo che
assumete all’interno della comunità vi definiscono agli occhi degli altri:
siete ciò che fate. Ma quando il potere vi viene improvvisamente tolto

2
dalle mani, che cosa resta di voi? Tutto ciò che vi definisce davvero e
che costituisce il “vero” potere: la credibilità, il rispetto di se stessi e
l’integrità.

Gli allenatori preferiscono il momento dell’allenamento a quello della


partita, quando possono costruire la squadra, concentrarsi sulle relazioni
e pianificare. Dopo, la pressione e le aspettative si sostituiscono al
metodo. I giornali, i fan e gli atleti vogliono la vittoria. Ma in che cosa
consiste davvero? La “qualità” di una vittoria dipende da troppi fattori
e i vostri sforzi non saranno mai abbastanza. Non lasciatevi abbattere
dai “campioni da poltrona”: definite il miglior successo possibile sulla
base dei vostri valori, accettando di non poter controllare ogni cosa.
Quotidianamente, veniamo sommersi da una valanga di opinioni non
richieste, siamo tutti esposti ai pareri degli “esperti”. Il primo consiglio
è evitare di ascoltare i commenti. Non rispondete: vi basti essere
consapevoli di ciò che fate, soddisfatti da ciò che ottenete e felici con le
persone che vi stanno accanto.

Reclutare, motivare e mantenere i talenti

Circondarsi dei giusti compagni di squadra. Niente è più importante:


le persone che scegliete avranno un’enorme influenza sui risultati che
otterrete, ma anche su di voi. Assumete persone che si accordino ai
vostri principi, che vi spingano a dare il meglio, che dimostrino non
soltanto abilità, ma anche dedizione, etica e potenziale. Messo insieme il
vostro gruppo, come guide dovrete essere in grado di motivare al meglio
ogni individuo. Domandate direttamente a ciascuno di loro che cosa
li sprona di più. Non basta trovarli: i talenti vanno trattenuti, perché
viviamo in una società che spinge al costante cambiamento. Le aziende
che meglio riescono in questo sono quelle che investono su di loro: non
lasciate che le persone dimentichino perché le avete scelte. Una squadra
vincente ha questi requisiti fondamentali: visione condivisa, ruoli
ben stabiliti, obiettivi e aspettative chiare, strategia, comunicazione e
responsabilità. Un buon capo sa di dover creare un’atmosfera che spinga
tutti i suoi collaboratori a dare il meglio di sé. Lui dovrà fare lo stesso:

• identificando i suoi punti di forza;

3
• restando coerente ai suoi principi;
• delegando il controllo;
• insegnando agli altri i propri metodi;
• mostrando la propria vulnerabilità;
• comunicando senza giri di parole;
• stabilendo e mantenendo le aspettative;
• alimentando il consenso;
• sottolineando le responsabilità.

Evitate di evidenziare gli errori e i difetti, dovete essere sempre i primi a


credere nel progetto e a supportare il gruppo.

Maggiore il rischio, maggiore la ricompensa

Quando ha lasciato la carriera di allenatrice, Pam Borton si è sentita


dire che stava facendo un errore. Al contrario, si è affermata come
consulente: uscire dalla zona di comfort fa paura, ma è necessario trovare
il coraggio per crescere e avanzare, come persone e come professionisti.
Ricordate che:

• il luogo sicuro esiste soltanto nella vostra testa;


• la paura è mancanza di fiducia in sé ;
• imparerete di più dai fallimenti che dai successi;
• dovete scegliere ciò che è meglio per voi.

È necessario avere una visione chiara del percorso da seguire e del punto
di arrivo, soprattutto nei passaggi difficili. Di fronte al cambiamento, un
buon capo deve trovare le risposte a queste domande:

• cos’è il successo e in che modo premierà i nostri lavoratori e i nostri


clienti;
• quale problema o soluzione dobbiamo trovare per sostenere l’azienda
e per ottenere risultati migliori che in passato;
• cosa deve fare l’organizzazione per mantenersi competitiva sul
mercato;
• di quali risorse ha bisogno per funzionare al meglio.

4
Condividete le domande e le risposte con i membri del vostro gruppo di
lavoro: la comunicazione e la comprensione sono essenziali. Ricordate
le parole del presidente John F. Kennedy: “Il cambiamento è la legge
della vita e coloro che guardano unicamente al passato o al presente si
perderanno sicuramente il futuro”.

I leader efficaci gestiscono il team usando l’intelligenza emotiva.


I ricercatori hanno coniato questa definizione per indicare la
capacità di entrare in relazione con gli altri, capirli e influenzarne il
comportamento, ovvero guidare senza esercitare autorità. Applicare
semplici comportamenti come fermarsi a salutare le persone, andare a
pranzo con loro, mandare due righe per congratularsi, fare in modo che
si sentano importanti.

È necessario che questo venga fatto sinceramente, dando spazio


all’empatia. I risultati non tarderanno: si tratta di qualcosa che può
radicalmente cambiare l’ambiente lavorativo. Una persona dotata di
buona intelligenza emotiva è in grado di gestire le proprie emozioni,
affronta con maturità le situazioni complesse e tiene sotto controllo
il proprio umore, restando così sempre in grado di passare gli altri
messaggi positivi e costruttivi. Il potere della positività è innegabile.
Tutti amiamo essere circondati da persone positive, che ci facciano
sentire su di morale. “Credo in te” è una formula magica, sono parole
così potenti da poter cambiare non soltanto la giornata di una persona,
ma la sua intera vita. È molto importante riconoscere e dare visibilità
al contributo del singolo nel lavoro del gruppo: tutti hanno bisogno di
sentirsi dire grazie e di vedere apprezzati i loro sforzi.

Quali domande aiutano a formare la psiche del


vincitore

Grazie agli studi sulla mentalità dei vincenti siamo in grado di definirne
alcune caratteristiche specifiche: prima di tutto, la capacità di sostenere
grandi sforzi, di dedicare moltissimo tempo alla preparazione, di stabilire
precise routine e perseguirle fino a raggiungere l’obiettivo fissato.
L’intenzione è fondamentale; maggiore la fatica, maggiore la ricompensa.
Prima di pianificare l’azione, definite cos’è per voi la vittoria: perché la

5
desiderate? In che ambito vi trovate ad agire? Chi vi sostiene? Vincerete
come singoli o come una squadra? Allenate sempre la vostra mentalità da
vincenti, anche nella vita di tutti i giorni:

• stabilite degli obiettivi a breve e a lungo termine;


• siate padroni delle vostre azioni riconoscendo gli errori e trovando le
soluzioni;
• abituatevi a vincere mettendovi continuamente alla prova e
prendendo dei rischi;
• non abbiate paura di fallire;
• imparate ogni giorno cose nuove parlando con i colleghi, leggendo
libri e articoli;
• rimanete concentrati;
• lavorate più duramente di quanto pensate di dover fare.

Non dimenticate mai di che cosa siete capaci; investite nei vostri punti di
forza e siate sempre pronti a cogliere ogni opportunità, anche allargando
i vostri orizzonti. Dovete essere creativi, non aver paura di esplorare
nuove idee: le vostre prospettive devono andare oltre le quattro mura
dell’ufficio. In questo modo vi metterete davvero in viaggio verso la
meta: godetevi ogni passo di questo percorso, che è soltanto vostro.

6
CITAZIONI

“I vincitori non mollano mai, chi molla non vince.”

“La leadership consiste nell’allineare i punti di forza in modo che la debolezza del sistema
diventi irrilevante.”

“Impariamo molto dagli sbagli e dai fallimenti, nostri e degli altri.”

“Abbi il coraggio di accettare te stesso, il vero te, non chi qualcun altro pensa che tu sia.”

“Non concentrarti sui limiti delle persone, ma sulle loro abilità.”

Da ricordare
Non c’è molta differenza tra guidare una squadra sportiva o un team di
professionisti. In entrambi i casi, servono coraggio, mentalità vincente e
molta umiltà. È fondamentale individuare e rispettare le proprie passioni
e quelle degli altri, usare l’intelligenza emotiva, guidare senza esercitare
autorità. Una squadra vincente ha una visione condivisa, ruoli ben stabiliti,
obiettivi e aspettative chiare, e un buon capo sa creare un’atmosfera che
spinge i suoi collaboratori a dare il meglio di sé.

7
© Tutti i diritti sono riservati a 4books Ltd. / Copyright 4books Ltd. pag. n8

Potrebbero piacerti anche