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DAL BALTICO AL MAR NERO
E’ dal marzo scorso che i paesi bàltici sono Gli accordi di mutua assistenza tra baltico) basi marittime militari « che verranno
coinvolti negli sviluppi alterni e confusi della presidiate da forze sovietiche ». La fuga di un
politica europea; dal momento cioè in cui, ap¬ la Russia, la Lituania, la Lettonia sottomarino ha pertanto fruttato a Mosca due
parendo più palese c più stringente il program¬ e l'Estonia - Le richieste della Rus¬ grandi isole che dominano l’accesso ai golfi di
ma dell’accerchiamento tentato dallTnghiìterra sia alla Finlandia - La questione Riga c di Finlandia e una base navale quasi
ai danni della Germania, l'interesse tedesco si dirimpetto alla capitale finlandese.
venne spostando dal bacino danubiano verso il
delle isole Aaland - La solidarietà Si era ancora al principio. Il 1" di ottobre
settóre polacco. nordica - La Conferenza di Stoc¬ era annunciata la partenza da Riga del mini¬
Il primo paese baltico che risentì le conse¬ colma - Il mancato accordo turco¬ stro degli Esteri della Lettonia, per trattare
guenze della nuova politica di Berlino fu la 'con la Russia. E poiché egli durante i nego¬
Lituania. A lei la Germania chiese innanzi tut¬
sovietico - L’accordo anglo-franco- ziati sembrò opporre qualche resistenza, il go¬
to la restituzione del territorio di Memel. Con turco - La posizione dell’Italia- verno russo, il 4 ottobre, spostava dalla fron¬
l’accordo mercè il quale Kaunas si accingeva tiera estone a quella lettone venti divisioni. Di
ad evacuare immediatamente questo territorio, A quanto cioè si è venuto oggi appena a sa¬ fronte a tale pressione non c’era altro scampo
Lituania e Germania venivano ad impegnarsi pere, in quel mese l’ambasciatore dell’U.R.S.S. che cedere. E il 5 ottobre era senz’altro an¬
« a non fare uso della violenza nelle relazioni a Roma, Stein, si recava in incognito a Hel¬ nunciato come conchiuso un patto di mutua
reciproche e a non tollerare l’impiego della sinki c nel corso di conversazioni confidenzia¬ assistenza, col quale la Lettonia cedeva ai So¬
violenza da parte di una terza potenza contro li con l’attuale ministro degli Esteri della Re¬ vieti il diritto di mantenere a» Libau e Windau
uno dei due contraenti ». Tale accordo era sti¬ pubblica finlandese, proponeva, in nome del basi militari e marittime e aerodromi come di
pulato il 24 marzo. suo governo, una cessione in affitto alla Rus¬ disporre basi di artiglieria da costa lungo il
Il 7 giugno successivo la Lettonia, e l’Esto¬ sia delle quattro isoìette baltiche che chiudono litorale.
nia firmavano anch’esse a Berlino un patto di come sentinelle avanzate la baia di Kronstadt, Il 3 ottobre, frattanto, senza por tempo in
non aggressione, che aveva le stesse caratte¬ dietro un corrispettivo di facilitazioni com¬ mezzo, anche il ministro degli esteri lituano
ristiche di quello firmato dalla Lituania. merciali. La Finlandia respingeva senza esita¬ era stato invitato dal governo Sovietico al
Allora come adesso dopo i tre stati baltici zione simili proposte. Kremlino. Questi colloqui si conchiudevano
fu la volta della Finlandia. A campagna polacca conchiusa e a stabiliz¬ anch’essi Fi 1 di ottobre con un patto di mutua
Ma questa, dopo avere senza difficoltà rila¬ zazione effettuata della linea eli confine del¬ assistenza. Priva di buoni approdi navali, la
sciata al governo del Reich una dichiarazione l’occupazione russa nel territorio dell’ex stato Lituania cedeva ai Sovieti basi aeree e terre¬
in cui diceva di non sentirsi affatto minacciata polacco, la Russia, instaurate relazioni di buon stri, ricevendo in compenso l’agognata vecchia
da un’aggressione germanica, riaffermava a vicinato con i due nuovi stati confinanti, l’Un¬ capitale di Vilna, toltale già dalla Polonia.
Stoccolma, in seno alla riunione degli stati di gheria cioè e la Romania, si è accinta a rego¬ In seguito a tali accordi, i trentamila rifu¬
Oslo, il proposito di difendere la sua politica lare a suo modo i rapporti con gli Stati baltici. giati estoni e lettoni che abbandonarono in
di neutralità e di indipendenza, rifiutando net¬ Ha cominciato così con il sollevare rimo¬ passato la loro patria perchè comunisti, vi po¬
tamente l’invito germanico alla conclusione di stranze al governo dell’Estonia per essersi la¬ tranno tornare ora come russi, sotto la signifi¬
un patto di non aggressione. Con simile; rifiuto • sciato sfuggire il sommergibile polacco. « Or- cativa protezione delle autorità moscovite.
la Finlandia seguiva risolutamente l’esempio zel », internato nel porto di Tallin. Le spiega¬ Era logico che dopo i paesi baltici venisse
della Svezia, staccandosi senz’altro dalle diret¬ zioni date dal governo estone non sono parse la volta della Finlandia. E anch’essa il 9 ot¬
tive degli stati baltici. soddisfacenti a Mosca. E il ministro estone de¬ tobre dovette mandare un suo rappresentante
In questo antefatto delle odierne vicende va gli Esteri ha dovuto prendere parecchie volte a Mosca in seguito al formale invito del go¬
segnalata una circostanza peculiare. la via di Mosca. A conclusione di questi con¬ verno sovietico.
In quel medesimo mese di marzo nel quale versari il 28 settembre scorso era firmato un Ma fin dal primo giorno si potè constatare
la Germania aveva dato inizio alla sua politica patto di mutua assistenza fra l’U.R.S.S. e che la situazione cambiava. Invece di mandare,
di accostamento verso gli stati baltici, la Rus¬ l’Estonia. In virtù di esso, l’Estonia era co¬ come avevano fatto gli stati baltici, il proprio
sia dal canto suo aveva tentato di stringere stretta a cedere ai Sovieti « il diritto di posse¬ ministro degli Esteri, la Finlandia mandava al
con la Finlandia amichevolmente quei patti, dere nelle sue isole Saaremaa (Oesel) e Hiu- Kremlino il suo rappresentante diplomatico a
che ora cerca di imporre con la minaccia. maa (Dagó) e nella città di Baltiski (porto Stoccolma, Paassikivi. Non si sarebbe potuta
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Comunque, le proposte sovietiche sono ap¬
parse alla delegazione finlandese, mandata per
discutere a Mosca, superiori ai poteri accor¬
datile. E la delegazione chiese senz'altro di
tornare a Helsinki, per riferirne al proprio go¬
verno.
Ma non va trascurata la coincidenza che
proprio poche ore prima che nel pomeriggio
del 12 ottobre avesse luogo il primo colloquio
fra la delegazione finlandese e i dirigenti po¬
litici dell’U.R.S.S., l’ambasciatore degli Stati
Uniti a Mosca si era recato al Kremlino per
fiancheggiare, con la meditata parola di Wa¬
shington, la dichiarazione antecedentemente
fatta dai ministri di Danimarca, di Norvegia
e di Svezia al governo sovietico. Con questa
dichiarazione i paesi nordici avevano fatto sa¬
pere di seguire col più vivo interesse le con¬
versazioni imminenti fra i delegati della Fin¬
landia e i dirigenti russi, e avevano espresso
la ferma speranza che tali trattative avrebbe¬
ro riaffermato e consolidato le relazioni ami¬
chevoli russo-finlandesi.
Qualcos’altro veniva a corroborare simile
intervento. Re Gustavo V di Svezia convocava
a Stoccolma, per il mercoledì 18 ottobre, una
riunione di Re Cristiano X di Danimarca, di
Re Aakon VII di Norvegia e del Presidente
della Repubblica Finlandese. Con l’assisten¬
za dei quattro ministri degli affari esteri di
Svezia, Norvegia, Danimarca e Finlandia, si
doveva esaminare colà lo stato delle cose di¬
nanzi a cui si erano venuti a trovare questi
quattro paesi, in seguito alle nuove posizioni
assicuratesi dalla Russia sovietica nel Mar Bal¬
tico, e in seguito alle richieste formulate da
Mosca alla Finlandia.
Inaugurandosi questa conferenza, il Presi¬
dente Roosevelt e i Presidenti di altre venti
Repubbliche americane inviavano al Re Gu¬
stavo di Svezia un messaggio in cui dichiara¬
vano di unirsi per esprimere « il proprio ap¬
poggio a quei principi di neutralità e di or¬
dine nell’imperio .del diritto, che le Nazioni
rappresentate alla Conferenza di Stoccolma
hanno costantemente sostenuto e osservato
nella loro storia ».
Il comunicato diramato all’epilogo dei lavo¬
ri della Conferenza fissava due punti. I paesi
scandinavi si dichiaravano impegnati a soste¬
nere l’indipendenza della Finlandia e la co¬
mune neutralità. In secondo luogo, facevano
comprendere dì essere disposti a compiere
opera di mediazione per porre fine al conflitto
in Europa non appena fossero state trovate
immaginare scelta più simbolica e più pro¬ L’U.R.S.S. avrebbe poi chiesto che la! Finlan¬
grammatica. dia sospenda senz’altro e rinunci poi definiti¬
Paassikivi è personaggio che gode in tutta vamente alle fortificazioni delle isole Aaland.
l’Europa nordica di larghissimo credito. Uomo Per essere sicura di tale rinuncia, Mosca chie¬
d’affari, direttore di grandi banche, egli ha po¬ derebbe di poter mantenere sulle isole dei pro¬
sto al servizio della sua patria, prima come pri ispettori. E anche alla Finlandia Mosca
capo del governo, oggi come diplomatico, la chiederebbe la stipulazione di uh patto di mu¬
grande esperienza acquisita attraverso una tua assistenza.
movimentata carriera. Quando, dopo una cam¬ Non è inopportuno, a questo punto, ricorda¬
pagna felice, il maresciallo Mannerheim liberò re (che la controversia relativa alle isole
la Finlandia dall’occupazione bolscevica, fu Aaland, controllanti il golfo di Botnia, vale a
Paassikivi che andò a Mosca per la stipula¬ dire una terza parte del Baltico, provocò, in
zione della pace. Non ottenne tutto quello che passato, divergenze frequenti fra la Finlandia
si riprometteva. Dovette subire sacrifici terri¬ e la Svezia, ma mai fra la Finlandia e la Rus¬
toriali nella Cardia e nella Ingria, i territori sia- Nella primavera di quest’anno il ‘proble¬
prossimi a Leningrado che una lunga tradizio¬ ma della fortificazione delle isole Aaland fu
ne lega alla Finlandia. In cambio, riuscì a ga¬ sottoposto al Consiglio della Lega delle Na¬
rantire alla Finlandia una indipendenza com¬ zioni. La Finlandia ottenne il permesso di for¬
pleta,'col possesso delle piccole isole, che in tificarle, a dispetto dell’opposizione del dele¬
.prossimità di Kronstadt possono tenere in ri¬ gato sovietico, il quale sostenne che un po¬
spetto la flotta sovietica. tente aggressore (e si capiva quale)'si sarebbe
Questa indipendenza oggi il medesimo Paas¬ facilmente impadronito delle fortezze ed
sikivi è stato inviato a tutelare a Mosca. avrebbe rivolto i cannoni contro lai Russia.
Non sono state pubblicate le richieste sotto¬ Oggi le parti sono invertite. E’ la Russia
poste da Mosca al delegato finlandese. Secon¬ che chiede di poter avere nelle isole Aaland
do voci giornalistiche, che non mancano di se¬ ispettori navali e militari sovietici, non man¬
rietà, la Russia avrebbe domandato alla Fin¬ dati colà, evidentemente, per una cura igieni¬
landia la cessione delle quattro piccole isole ca. Eventuali fortificazioni russe sulle isole
che si trovano all’ingresso della baia di Kron¬ Aaland non avrebbero il compito inverso a
stadt. In compenso si accorderebbe alla Fin¬ quello temuto dal delegato russo all’assemblea
landia una correzione di confine nella Cardia. di Ginevra nella primavera scorsa?
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presentato al ministro degli Esteri turco pro¬
poste che non si armonizzavano affatto con le
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basi di negoziato precedentemente stabilite per
vie diplomatiche. Non si armonizzavano nep¬
pure con gli accordi anglo-franco-turchi. Dal
punto di vista della sicurezza della Turchia, gli
impegni che 1TJ.R.S.S. chiedeva al governo
della Repubblica non erano proporzionati alle
garanzie di sicurezza offerte. Le richieste rus¬
se, sempre secondo il presidente Saydam, non
collimavano con la politica turca degli Stretti
c con gli obblighi già sottoscritti, in merito,
dalla Turchia. In altre parole, la Russia do¬
mandava che gli Stretti restassero chiusi alle
Potenze non rivierasche del Mar Nero. In
questo caso, la Romania sarebbe rimasta iso¬
lata. Le relazioni, però, fra Ankara e Mosca,
si assicurava, avrebbero continuato ad essere
fondate su basi amichevoli.
Venuto a mancare l’accordo turco-sovietico,
era naturale che si venisse senz’altro alla sti¬
pulazione definitiva dell’accordo anglo-franco-
turco, tenuto in mora a causa delle trattative
turco-sovietiche di Mosca.
Tale accordo, in gestazione fin dalla prima¬
vera scorsa, è stato firmato ad Ankara la sera
del 19 ottobre. A poche ore di distanza dalla
sua stipulazione, Chamberlain ne dava comu¬
nicazione alla Camera dei Comuni, con visibile
soddisfazione.
Il patto, della durata di quindici anni, ed
entrato immediatamente in vigore, consta di
nove articoli e di un protocollo addizionale.
basi di conciliazione soddisfacenti per le due Esso implica tre ordini di impegni bellici. L’In¬ dato alla Camera dei Comuni, hanno provoca¬
parti belligeranti. ghilterra e la Francia assisteranno la Turchia to dalle « Isvestja » questa messa a punto : « Si
11 20 a mattina, evidentemente fornito di più quando essa fosse aggredita da una potenza contava di poter separare la Germania dal-
vasti poteri, ma, soprattutto di più ampia» au¬ europea, o coinvolta in una guerra mediterra¬ l’U.R.S.S. a mezzo di un patto fra Russia e
torevolezza e forte, ormai, della tutela che la nea provocata dall’azione di una potenza eu¬ Turchia, parallelo a quello che Inghilterra e
Finlandia si era assicurata a Stoccolma, il ropea. A sua volta la Turchia darà il suo ap¬ Francia si accingevano a stipulare con Anka¬
Paassikivi ripartiva per Mosca, per riprendere poggio all’Inghilterra c alla Francia quando ra, parallelo, cioè, a una combinazione special-
le interrotte conversazioni con Molotov. si verificasse un atto di aggressione di una mente diretta contro la Germania ed anche, in
La vigilia del giorno in cui si adunava a potenza europea che si estendesse al Mediter¬ certe circostanze, contro un eventuale avver¬
Stoccolma la Conferenza dei capi degli stati raneo orientale o quando l’Inghilterra e la sario della Francia e dell'Inghilterra nel Me¬
scandinavi, il presidente del Consiglio dei Mi¬ Francia si trovassero impegnate nell’adempi¬ diterraneo. Ma l’U.R.S.S. si è accorta in tem¬
nistri turco, Saydam, esponeva al gruppo par¬ mento dei doveri assunti con la garanzia uni¬ po della manovra diplomatica delle potenze
lamentare del partito Repubblicano ad Ankara, laterale data alla Romania e alla Grecia. Occidentali ».
con dichiarazioni ribadite il giorno successivo Da ultimo, il protocollo addizionale stabili¬ Se occorre una chiarificazione della posizio¬
dinanzi ad un folto gruppo di giornalisti, le sce che qualora la messa in opera dell’assi¬ ne dell’Italia di fronte al nuovo patto tripar¬
ragioni del mancato accordo con la Russia, stenza j prevista dal patto tripartito dovesse tito, noi la troviamo in un periodo del Gior¬
che il ministro degli Esteri Saragioglu in più condurre la Turchia ad ostilità contro nale d'Italia in risposta ad una nota editoriale
che venti giorni di 'permanenza a Mosca non 1’ U.R.S.S., la Turchia si. potrà considerare del « Times » : « Nei Balcani nulla potrà es¬
era riuscito a stipulare. senz’altro dispensata dai predetti obblighi di sere tentato e fatto senza l’Italia, della quale,
Il fallimento di tali trattative era dovuto, se¬ assistenza. oggi più che mai, sono evidenti in quel ter¬
condo le dichiarazioni del presidente del Con¬ Le parole troppo piene di sottintesi con le ritorio i vitali interessi, i quali non sono, evi¬
siglio di Ankara, al fatto che l’U.R.S.S. aveva quali l’annuncio del patto tripartito è stato dentemente, solo di ordine economico ». # # #
VERSO LA
SECONDA
GUERRA
i giorni passano e i bollettini degli, stati
maggiori si susseguono con laconica monoto¬
nia — salvo rare vampate — senza apportare
elementi che consentano fondate ipotesi su le
venture operazioni delle armate terrestri.
Intanto, una certa agitazione si appalesa fra
alcuni non-belligeranti ; sforzi di compromessi
come quelli della Turchia, vive apprensioni co¬
me quelle degli stati nordici, parteggiamenti
come quelli di Washington, o atti dall’appa¬
renza contradditoria come quelli moscoviti. Nel
complesso mancano anche in questo settore,
quelle indicazioni di ordine politico che so¬
gliono lasciar presagire l’indirizzo degli’ even¬
ti strategici per queirinesorabile nesso che
lega reciprocamente le operazioni militari e
la condotta diplomatica della guerra.
In questo momento sembra che la politica
lasci alla strategia l’ufficio di risolvere la lot¬
fortificatorio completato e rimodernato dopo Aggiungasi, che superato il territorio belga,
ta, mettendo di fronte a contendersi la vitto¬
ria lo stato maggiore del comando unificato la grande guerra; per le interruzioni stradali l’offensiva tedesca si troverebbe di fronte al
predisposte, ostacolanti l’avanzata di unità mo. prolungamento settentrionale della linea M;igi-
franco-inglese e lo stato maggiore germanico.
Chi si muoverà primo per la seconda guerra ? torizzate e corazzate; per la resistènza non not; la quale non ha forse qui la consistenza
trascurabile delle truppe mobili, la traversata che ha nella regione renana, ma è indubbia¬
Se dinanzi alla quasi-inerzia che dura nella
del Belgio non potrebbe essere di breve durata. mente robusto sbarramento da non potersi sca-
regione del confine franco-germanico dal prin¬
cipio di settembre, vien fatto di ricordare il
tempo in cui due capitani avversari potevano
invitarsi reciprocamente a sparare per primi
— con cortesia da salotto, forse meno altrui¬
stica di quel che si creda — ciò non è per
fare deH’umorismo fuor di luogo, ma per an¬
notare che quello fu appunto il tempo della
massima decadenza dell’arte bellica; la quale
si basa sul binomio « sorpresa-vivacità », non
su le predisposizioni quasi ostentate e su l’in¬
certo e lento incedere.
Oggi a giustificare questa tendenza ad « at¬
tendere » l’attacco nemico, vi sono indubbia¬
mente ragioni in gran parte valide e tutte im¬
perniate sul dubbio circa il valore relativo dei
mezzi moderni di difesa e di offesa; e cioè
se la bilancia penda piuttosto dalla parte delle
poderose opere fortificatorie o dalla parte dei
perfezionati mezzi di attacco, quali sono i bom¬
bardieri aerei, le grosse artiglierie e le armi
corazzate.
Data l’insistenza che si mette da parte fran¬
co-inglese a riaffermare ad ogni occasione che
questa guerra ha da essere per le democrazie
occidentali condotta alla « Fabio Massimo » (il
ministro della guerra inglese, Hore Belisha lo
ha ribadito proprio in questi giorni) mentre
da parte germanica si son fatte dichiarazioni
su tutt’altro tono, è logico — in questo vagare
che andremo facendo fra le congetture —
considerare le prospettive che si presentano
ad una offensiva germanica.
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vaicare senza grandi mezzi meccanici e ripe¬ cessari per superare l’ostacolo: ponti passe¬ tare che la difesa diretta dei passi di questa
tuti colpi. Deve ritenersi indubbio che la di¬ relle, zattere, eccetera. E poiché la violazione catena, potrebbe accompagnarsi ad attacchi
fesa franco-inglese avrebbe tempo per far ac¬ dell’Olanda si accompagnerebbe quasi certa¬ contro il fianco destro tedesco provenienti dal¬
correre al confine franco-belga importanti mente alla violazione del Belgio, a traverso l’alta Alsazia (regione di Belfort).
masse di manovra. la prima sarebbero avviate di preferenza le La lotta prenderebbe più largo sviluppo alla
Nel 19x4 la violazione tedesca della neutra¬ grandi unità di fanteria con artiglierie leg¬ testata delle valli che conducono a Parigi. Du¬
lità belga si proponeva principalmente di ag¬ gere e a traverso il secondo, le grandi unità rante il lungo percorso che questo aggira¬
girare per il nord i grandi campi trincerati corazzate e motorizzate e le artiglierie pesanti. mento per il sud della linea Maginot avrebbe
costruiti dopo il '71 dai francesi nella regione imposto ai tedeschi, i franco-inglesi avrebbero
centrale, di contro agli sbocchi dall’Alsazia e avuto il tempo di schierare molte forze per
dalla Lorena. Oggi, una invasione del Belgio una battaglia forse decisiva. Qualora la sorte
non avrebbe più questo scopo e dovrebbe sup¬ Passiamo ora all’altro estremo della frontie- di questa prova di largo stile fosse favore¬
porsi piuttosto come estensione verso nord- ra occidentale germanica, dove — per com¬ vole ai tedeschi, la via per Parigi non po¬
ovest del raggio d’azione di una offensiva con¬ pletare le ipotesi — ci prospettiamo l’eventua¬ trebbe più essere seriamente ostacolata.
comitante avente l’epicentro nella regione re¬ lità di una violazione tedesca del territorio Notiamo di passaggio, che questo supposto
nana. E’ evidente che in tali ipotesi anche il elvetico. piano strategico si inspirerebbe ad un con¬
Lussemburgo verrebbe compreso nella zona Dopo l’annessione dell’Austria, i tedeschi cetto opposto a quello messo in atto dai tede¬
dell’offensiva tedesca. Sprovvisto di esercito possono penetrare nella Svizzera a monte ed schi nella invasione del 1914. Allora, pun¬
e impossibilitato a difendersi da sè, il piccolo a valle del Lago di Costanza. A monte di tando con l’ala di manovra per il nord a tra¬
Ducato potrebbe essere per contraccolpo invaso questo lago la difesa delle truppe mobili tro¬ verso il Belgio essi miravano a vibrare un
da ovest da alleati franco-inglesi e divenire fin verebbe buon appoggio nel terreno alpestre del colpo nella zona di sutura fra francesi ed in¬
dal primo momento campo di battaglia. Cantone di San Gallo e nella linea dei laghi glesi, per sospingerli a ritirate eccentriche, i
A nord-est del Belgio, la eventuale viola¬ di Wallen e di Zurigo; ed a valle, lungo lo francesi avendo interesse a coprir Parigi e gli
zione tedesca del territorio olandese, più che stesso confine del Reno, che fra il Lago di inglesi ad avvicinarsi alle coste settentrionali.
lo scopo di allargare la porta per l’ingresso del. Costanza e Basilea è rapido e profondo e sul Nel caso qui supposto, la spinta tedesca cemen¬
le truppe tedesche nel Belgio, potrebbe avere quale i pochi ponti esistenti sarebbero stati terebbe meglio, strategicamente, la coalizione
quello di avvicinare all’Inghilterra le basi na¬ fatti saltare indubbiamente dal genio militare avversa.
vali ed aeree tedesche. svizzero. Con potenti artiglierie e numeroso Per non moltiplicare le ipotesi e non ca¬
Si sa che l’Olanda conta per la propria di¬ materiale dei pontieri militari il confine ger¬ dere addirittura nel fantastico, si fa qui astra¬
fesa —- oltre che sul valore delle truppe — mano-elvetico potrebbe essere superato. Ma la zione dalle ripercussioni che le violazioni de¬
su l’inondazione di vaste plaghe di territorio; successiva avanzata nella regione pianeggian¬ gli stati neutri avrebbero nel campo interna¬
procedimento difensivo che durante la guerra te della Svizzera potrebbe venir contrastata zionale e per riflesso su le operazioni di
del 1914-18 si mostrò molto efficace nel Belgio dalle truppe elvetiche appostate dietro linee guerra.
e potrà dare un rendimento ancora maggiore naturali e dietro il corso dei fiumi — special- Questi cenni vogliono limitarsi a brevi os¬
in Olanda, dove già il terreno è in gran parte mente dell’Aarz — che hanno andamento per¬ servazioni di carattere prevalentemente geo-
pendicolare alla direzione dell’avanzata tede¬ grafico-strategico.
anfibio.
D’altra parte i tedeschi, ove progettassero il sca verso il confine francese. Più ardua la
passaggio per l’Olanda, non mancherebbero di traversata del Giura dove intanto la difesa Resta ora da accennare al caso di una of¬
francese sarebbe stata rinforzata ; senza con¬ fensiva tedesca nel tratto in cui il territorio
predisporre in tempo utile i mezzi tecnici ne¬
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del Reich è a diretto contatto col territorio
francese; e cioè con rispetto integrale della
neutralità degli Stati a nord e a sud.
Ricorre qui alla, mente che, a traverso que¬
sta stessa zona di confine, il Moltke Senior
iniziò nel 1870 la celebre manovra offensiva
, che doveva in. poco più di un mese mettere a
terra le armate del Secondo Impero francese
e provocare la decadenza di Napoleone III
prigioniero di guerra e della restaurata dina¬
stia napoleonica.
Il Moltke aveva progettato di radunare la
massa delle forze nel Palatinato renano. Non
escludeva che la Francia potesse esser pron¬
ta prima della Prussia e che potesse in conse¬
guenza avere in un primo tempo l’iniziativa
delle operazioni. In tal caso, se i Francesi
avessero attaccato direttamente nel Palatinato
i tedeschi li avrebbero affrontati in una prima
grande battaglia. Se avessero violata la neu¬
tralità del Belgio (ma il Moltke opinava che
ciò non convenisse ’ per ragioni politiche ai
francesi), li avrebbe attaccati sul fianco de¬
stro. Se fossero passati a traverso il Reno dal-
l’Alsazia superiore, li avrebbe attaccati sul
fianco sinistro. Se poi riuscisse alla Prussia
d'esser pronta prima dei francesi, avrebbe, egli
stesso — il Moltke — iniziata l’offensiva a tra¬
verso il Palatinato passando il confine fra Re¬
no e Lussemburgo, ripromettendosi le mag¬
giori probabilità di successo, perchè le armate
tedesche si sarebbero trovate su le vie più di¬
rette per Parigi.
Può rinnovarsi oggi un disegno simile a
questo ?
Settant’anni fa non esisteva la linea Magi-
hot; ma non esistevano neppure le artiglierie
dai grandi calibri a lunga gittata nè le potenti
macchine belliche, nè i nugoli di possenti e
veloci velivoli da bombardamento.
Non si può dunque escludere a priori che
una offensiva tedesca mirante a troncare gli
indugi degli avversari possa anche oggi muo¬
vere in questo terreno, in cui sono gli ac¬
cessi verso la Lorena e l’Alsazia, consacrato
dalla natura alle grandi battaglie fra Francia
e Germania. Sarebbe però eccessivo interpreta¬
re come un1 indizio di grandi operazioni tede¬
facile comunicazione sono orientate in modo anch’esse munite di protezione e di armi auto¬
sche dal Palatinato, l’offensiva condotta nella
da agevolare gli accessi nei due sensi fra il matiche, procedenti ad ondate successive, men¬
zona della Saar in quegti ultimi giorni per ri¬
Reno e la Saar. tre i grossi bombardieri alati colpiscono dal¬
togliere ai francesi le posizioni occupate in
Il masso dell’Hardt, che i rilievi dcll’Alzey l’alto i bersagli meno potentemente protetti c
territorio germanico. Qualcuno potrebbe in¬
prolungano a nord, separa la regione in due sconvolgono le strade di accesso per le quali
fatti osservare che non è buona regola richia¬
sottozone ; l’una costituita dalla striscia di ter¬ dovrebbero giungere i rinforzi ed i cambi. Noti¬
mare l’attenzione del nemico proprio sul punto
reno piano larga una trentina di chilometri si che questi occorrerebbero frequenti alle unità
in cui ^i stanno preparando azioni di largo
distesa ai piedi del ripido versante orientale mobili operanti all'esterno delle opere, in cau¬
raggio. Altri potrebbe osservare che questa
dell’Hardt e sviluppata nel senso dei meri¬ sa del rapido esaurimento di armi, di muni¬
verità va oggi perdendo d’importanza perchè
diani, lungo il Reno. La sottozona ad ■ occi¬ zioni e di nervi prodotto dal fuoco e dal
con le enormi masse di motori in azione e con
dente è il Palatinato propriamente detto con rombo dell’infernale 'battaglia.
_ la vigilanza dei velivoli da ricognizione, la
appigli tattici frequenti, possibilità di manovre
sorpresa strategica è da.relegare fra i desideri
e di imboscate.
insoddisfatti. Sicché, in definitiva dalla re¬
Per l’offensiva dell’intero esercito germa¬ I francesi hanno spiegato che, dopo la to¬
cente offensiva tedesca a raggio limitato, nul¬
nico a traverso il confine fra il Reno e il Lus¬ tale sconfitta della Polonia, conveniva loro
la si può indurre circa i propositi del Fueh-
semburgo (che comprende anche il varco ver¬ sgombrare le posizioni occupate in territorio
rer per la condotta delle operazioni alla fron¬
so l’Alsazia settentrionale) può apparire ri¬ nemico, evitando in tal modo di dover soste¬
tiera occidentale del Reich.
stretta la fronte di circa centosettanta chilo¬ nere un prevedibile attacco. Il «Times» si è
I territori tedesco e francese vengono altresì
metri. Devesi però notare che se le unità co¬ mostrato gongolante perchè Hitler si è così
a contatto da Basilea a Lauterburg lungo il cor¬
razzate e motorizzate formanti l’ossatura del¬ trovato a dare un colpo di spada nel vuoto.
so del Reno e cioè in corrispondenza del terri¬
l’operazione (tenuto conto delle intense fabbri¬ Questo modo originale di intendere l’arte del¬
torio alsaziano. Qui la presenza di un fiume
cazioni degli ultimi mesi e del materiale cat¬ la guerra non può non lasciare perplessi; c
profondo e veloce accresce la forza della Ma-
turato in Polonia, la Germania potrà disporre comunque non sembra che possa essere elevato
ginot, carne della Sigfrido. Ed è da credere
di un cinquemila carri corazzati) non trove¬ a sistema. Tanto più se si considera che la
che poco o nulla sarà qui tentato dai due av¬
rebbero spazio per ammassarsi tutte nelle pri¬ preferenza difensiva nel campo militare si ac¬
versari. Da parte francese può essere sinto¬
me linee, possono tuttavia disporsi in profon¬ compagnerebbe ad una offensiva ad oltranza
matico che si è proceduto alla rottura dei pon¬
dità fino a 100-150 chilometri senza inconve¬ nel campo politico. Si pensa davvero che sia
ti, come si usa quando non si hanno inten¬
nienti, data la celerità di traslazione ch’è loro possibile annientare o anche solo sminuzzare
zioni offensive.
propria, la quale consente di avviarle tutte la Germania limitandosi a piccole mosse avan¬
nel breve termine di una giornata alle posi¬ ti e indietro su le due rive della Saar? O non
zioni di attacco da località retrostanti conte¬ è piuttosto da ritenere ancor vivo e vitale il
La Renania, di dove i tedeschi potrebbero nute entro i limiti citati. mònito di Napoleone, essere la difesa passiva
spiccare il salto per slanciarsi su le truppe e Volendo immaginare un modo di attacco condannata in precedenza all’insuccesso e sol¬
le fortificazioni dell’immediato oltre-confine, è della linea Maginot, ci si prospetta alla mente tanto l’offensiva feconda di vittorie?
regione collinosa e boscosa, rotta da profondi un complesso enorme di artiglierie pesanti co¬
fossati incisi dalle acque, e le cui linee di più razzate e di carri armati, con truppe leggere ALBERTO BALDINI
32
GLI ESERCITI BELLIGERANTI
In questo rincrudire delle operazioni belli¬ tuire c tenere a numero una divisione di fan¬ è sorto — la guerra mondiale e la lotta inter¬
che, l’attenzione generalo si rivolge agli eser¬ teria. con le corrispondenti aliquote di truppe na — aveva fatto sì che la Wehrmacht fosse
citi che di esse sono i protagonisti. Lasciando ausiliario e di servizi — incide notevolmente ii non soltanto l’erede della Rcichswchr di me¬
da parte, l’esercito polacco, che ormai può fattore relativo ai sistemi di reclutamento. Ba¬ stiere, ma la continuatrice, anche, dei corpi
considerarsi inesistente (salvo quelle piccole sta pensare, ad esempio, che, al principio della franchi c delle formazioni patriottiche del do¬
aliquote di esso che potranno esser ricostituite guerra 1914-18, mentre la Francia iniziava le poguerra; essa assomma, in certo modo, i ca¬
sul suolo francese per continuare a difendere operazioni con 80 divisioni, l’Inghilterra, più ratteri e le funzioni, che hanno da noi l’eser¬
idealmente la bandiera della Patria sommersa) popolata, non riusciva a mandare sul conti¬ cito e la milizia volontaria.
e l’esercito russo che, almeno per ora, si mo¬ nente che 6 divisioni di fanteria ed una di La durata del servizio attivo nelle armate
stra riluttante ad esser coinvolto in un con¬ cavalleria.
di teirra e di maro è di due anni, con arruola¬
flitto europeo, tre sono gli eserciti sui quali Diamo, ora, partitamente uno sguardo ai tre mento al 20* anno ; prima di tale età, i giovani
converge l'ansiosa attenzione del mondo : il eserciti, perchè si possa giungere ad una Valu¬ possono essere ammessi nelle forze armate,
tedesco, il francese c l'inglese. tazione, s’intende, ed in base ai soli dati che è come volontari. In ogni caso, però, non si può
La valutazione delle forze terrestri di uno possibile conoscere, del loro potenziale bellico. iniziare il servizio militare attivo se prima non
Stato dipende, come tutti sanno, da molteplici
si siano adempiuti gli obblighi del cosidetto
fattori, alcuni stabili e di facile determinazione L’ESERCITO TEDESCO « servizio del lavoro » (Arbeìtsttiedt) che con¬
(la popolazione, anzitutto); altri mutevoli e
siste nel passare nei campi o nei cantieri sei
meno facilmente indicabili in cifre, specie in Il 16 marzo 1935 è una delle date più memo¬ mesi, tra lavori manuali, corsi di politica na¬
periodi, come l’attuale, di affrettati e quasi rabili nella storia della Germania, quella, in zionale ed istruzioni di tipo militare.
convulsi armamenti (numero delle unità e del¬ cui il Governo tedesco, rompendo i vincoli Dopo il servizio militare, i congedati ap¬
le macchine); altri, infine, ancor più difficil¬ imposti dal trattato di Versailles, promulgò la partengono fino al 350 anno alla riserva, fino
mente apprezzabili, in quanto sono d’ordine legge per la ricostituzione delle forze armate al 450 alla Lamhvchr, e quindi alla Landsturm
essenzialmente spirituale ed intellettuale (tra¬ nazionali. (milizia territoriale).
dizioni militari, spirito delle masse, prepara¬ Dopo la Rcichswchr provvisoria e la Reich- Il Capo supremo della Wehrmacht è il
zione dei capi, dottrina di guerra ecc.). swchr di mestiere, nasceva la Wehrmacht na¬ Fùhror e Cancelliere del Rcich; così si espri¬
Per quello Che riguarda una possibile de¬ zionale. Ciascuno di questi ordinamenti mili¬ meva, il 30 comma della legge del 1935. I sol¬
terminazione delle forze dei tre eserciti, in tari era sorto da una crisi, e recava in sè il dati, anzi, prestano il giuramento di fedeltà
base alla popolazione dei rispettivi Stati, ba¬ segno del travaglio politico e sociale che lo non alla Costituzione, ma alla persona di Adol¬
sterà accennare che ponendo a ioo la consi¬ aveva originato ; ' la Reichsivehr provvisoria, fo Hitler. Per l’articolo 47 della Costituzione di
stenza demografica germanica, quella britan¬ dalla dissoluzione dell’esercito imperiale e dal¬ Weimar, il Presidente del Reich era anch’egli
nica risulta di 55 e quella francese di 48. Ma le due rivoluzioni del novembre 1918 c del feb¬ Capo supremo delle forze armate, ma'tale suo
è evidente che su questo fattore della popola¬ braio 1919 : la Reichswchr di mestiere, dal trat¬ potere era-soltanto nominale e limitato al tem¬
zione — il quale consentirebbe di determinare, tato di Versailles e dal putidi di Kapp; la po di pace; il Fiihrer è investito degli stessi
con buona approssimazione, le forze che cia¬ Wehrmacht, dalla Rivoluzione hitleriana e dal¬ diritti sovrani che spettavano aUTmperatorc,
scun paese può mettere in campo, tenendo la crisi del giugno 1934. ma mentre questi poteva esercitarli solo sul¬
presente il dato sperimentale che una, popola¬ La duplice, drammatica esperienza storica l’esercito prussiano, Hitler, invece, li esercita
zione di mezzo milione è sufficiente per costi¬ da cui l’attuale regime politico della Germania sull’intera armata del Reich.
33
Fino al rimaneggiamento del febbraio 1938, modernissime e potenti comprende due reggi¬ Stato, bisogna concludere che questo formida¬
era il Ministro della Guerra che, agli ordini menti corazzati, costituenti brigata; un reggi¬ bile esercito nazionale, creato dalla Germania
del Fiihrer, esercitava il comando effettivo del¬ mento di tiratori, montati in parte su motoci¬ nazionalsocialista, rappresenta uno degli or¬
la IVehrmacht, di cui era anche il comandante clette; un reggimento di artiglieria motoriz¬ ganismi militari più saldi e compatti nelle armi
in capo, e poiché il Ministro aveva anche le zato; un battaglione di pionieri, motorizzati e nelle anime che mai siano stati espressi da
funzioni di Capo di Stato Maggiore Generale, anche essi; una sezione di difesa anticarri. una Nazione.
si può dire ch’egli tenesse in pugno il cosid¬ Ciascuno di questi reggimenti corazzati è do¬
detto « tridente di guerra », e cioè le tre bran¬ tato di 250 carri armati. Inoltre l’esercito te¬ L’ESERCITO FRANCESE
che delle forze armate; di terra, del mare e desco dispone di quattro divisioni leggere e
del cielo. quattro motorizzate. La Francia, pur dopo la conclusione vitto¬
Col decreto del 4 febbraio 1938, invece, il La cavalleria forma, coi suoi reggimenti, riosa della guerra 1914-18, non ha mai cessato
comando di tutte le forze armate, già esercitato gruppi di esplorazione per le divisioni di fan¬ di dedicare cure assidue al proprio organismo
dal Ministro della Guerra passò, senz’altro, al teria. militare, sia a causa dell’incerta situazione po¬
Fiihrer. Alle sue dipendenze è posto un Capo Reggimenti di cavalleggeri, inoltre, vengono litica internazionale, sia per tener fede alle
del Comando Supremo dell’armata, che eser¬ riuniti in brigate di cavalleria, con altre armi sue tradizioni nel campo militare.
cita anche le funzioni di Ministro della Guer¬ ausiliario, per raggiungere, possibilmente, il
Capo Supremo delle forze armate francesi
ra (generale Wilhem Keitel). massimo di forze combattenti indipendenti.
è il Presidente della Repubblica, il quale, in
Il generale Walther von Braukitsch, già co¬ Ma di un organismo giovane, dinamico, in
tempo di guerra, ne affida il comando al Capo
mandante il Grvppenkommando di Lipsia, fu continua evoluzione e in rapido adattamento
di Stato Maggiore Generale della Difesa Na¬
chiamato a comandare l’esercito di terra, col alle esigenze della più moderna tecnica mili¬
zionale; attualmente, il generale Gamelin.
grado di colonnello generale. tare, qual’è l’esercito della Germania nuova,
Il Ministro della Guerra è anche Ministro
L’esercito terrestre tedesco fu ripartito in i pochi dati e numeri indicati non possono
della Difesa Nazionale, in quanto presiede al
sei Gruppenkommandos: Berlin, Francoforte valere a dare una rappresentazione esatta e
coordinamento delle tre branche delle forze
sul Meno, Dresda, Loiczen, Vienna e Han¬ tale che non sia profondamente alterata da
armate, ed ha una certa prevalenza sui suoi
nover. Questi Gruppenkommandos sono ripar¬ provvedimenti e mutamenti in corso o in pro¬
colleghi della Marina e dell’Aeronautica.
titi, alla loro volta, in 18 Corpi d’armata getto.
Com’è noto, l’esercito francese comprende
(Wehrkreis) ciascuno su due o tre divisioni. Gli effettivi di pace della IVehrmacht si pos¬
un rilevante numero di unità di truppe colo¬
Ciascuna divisione normale è composta di tre sono calcolare ad oltre 1 milione 500.000 uo¬
niali, permanentemente dislocate non soltanto
reggimenti di fanteria, su tre battaglioni di mini, ai quali sono da aggiungere i contingenti
nei territori coloniali ma anche in quello me¬
tre compagnie fucilieri (ciascuna compagnia delle diverse formazioni paramilitari.
Quanti saranno gli effettivi di guerra del III tropolitano.
ha nove mitragliatrici leggere), una compa¬
Reich? Gli scrittori meglio informati li calco¬ Quest’ultimo è .ripartito in venti regioni mi¬
gnia di mitraglieri, una di lancia mine, una
lano a 13 milioni di uomini, cinque dei quali, litari, che hanno sostituito le circoscrizioni di
compagnia motorizzata di anti-tanks ed una di
almeno mobilitabili in tempo brevissimo. Cia¬ Corpo d’Armata, pur serbandone pressoché in¬
trasmissioni. Ciascuna divisione, inoltre, com¬
scun Wehrkfeis o Corpo d’armata darebbe vita tatta la composizione organica. La diciannove¬
prende un reggimento di artiglieria ed un nu¬
ad un’armata, e sarebbero, quindi, ben 18 le sima di queste regioni militari corrisponde al¬
mero vario di batterie pesanti ; un battaglione
armate con le quali la Germania scenderebbe l’Algeria ; in più delle 20 è il Governatorato
del genio, in parte motorizzato; una sezione di
in campo. di Parigi.
collegamento e ricognizione; una sezione di
Quando si pensi, 'infine, all’altissimo spirito Le truppe metropolitane, comprese quelle del
pontieri; una sezione di servizi sanitari.
patriottico che anima questa grande compa¬ Governatorato di Parigi e quelle coloniali di¬
Oltre queste formazioni, la IVehrmacht com¬
gine militare, alla perfetta unità di comando, slocate in Francia, nonché quelle metropolitane
prende un certo numero di divisioni corazzate
alla subordinazione assoluta di tutta la econo¬ e coloniali residenti nell’Africa Settentrionale
(Panserdivisionen) direttamente dipendenti dai
mia nazionale alle esigenze della difesa dello ed Orientale, dipendono tutte dal Ministro della
Gruppenkommandos. Ciascuna di queste unità,
34
Fanterie tedesche intorno ad un lnciabombe durante un'azione ©a un disegno dell'Illustrirte Zeitung)
1/allerFangen
Mettlach $
Merzig
LINEA MAG1N0T tìombourg Pachten
Bouzonv/Z/e Freimengen Roden
Foreste Warndt Bous
\
'arbungr
Beupig
PANORAMA DELLA
Volklingen LINEA SIGFRIDO
Konz Saaròruchen REGIONE DELLA SARRE
Forbach
GrossbhedersJroff FRA LE LINEE
MAGINOT E SIGFRIDO
Guerra; quelle, invece, che risiedono nelle Co¬ tersi sulla via (Iella motorizzazione ed a creare zate, 3 motorizzate c 9 altre divisioni di fan¬
lonie anche se si tratta di reparti metropolitani, delle grosse formazioni di carri armati ; in que. teria. Grande sviluppo doveva esser dato — in
dipendono dal Ministro delle Colonie. sti ultimi anni, però, i tempi sono stati note¬ relazione anche alla potenzialità industriale del
Le forze metropolitane, in tempo di pace, volmente accelerati, e grazie alle risorse indu¬ pacsc — ai mezzi meccanici e motorizzati.
sommavano, fino alla vigilia dell’attuale con¬ striali del paese, anche sotto questo aspetto Sono queste le forze che l’Inghilterra, almeno
flitto, a 43 divisioni di fanteria, più altre otto sono stati compiuti progressi notevolissimi. m un primo tempo, potrà inviare in sostegno
di truppe non 'indivisionate, cinque divisioni di della Francia; per ora, è stato annunciato
cavalleria ed una divisione corazzata. Delle di¬ L’ESERCITO INGLESE che sarebbero già sbarcati oltre la Manica
visioni di Fanteria, dieci sono motorizzate. Due- circa, 158.000 uomini, di cui soltanto il 20 per
divisioni di cavalleria sono state trasformale in Fino a qualche tempo fa, le forze terrestri cento di fanteria. Per contro, l’Inghilterra ha
« Divisioni leggere motorizzate », costituite da inglesi comprendevano l'esercito regolare (re- inaiato in Francia ben 25.000 veicoli motoriz¬
cavalieri autotrasportati, motociclisti ed auto¬ gular army) l’unico esistente in tempo di pace, zati.
blinde. 1 carri armati, in numero imprecisato e l'esercito territoriale (tcrritorial army) rap¬ Nell’agosto 1914, si ricorderà che l’Inghil¬
e vario, sono ripartiti fra. le grandi unità. presentato in pace da un solo piccolo nucleo terra non mandò iti Francia che 6 divisioni
All’atto della mobilitazione, è previsto che¬ (depositi reggimentali ed aiutanti maggiori); (quelle che costituivano la regalar army) ; le
le unità di pace- vengano completate, portando¬ il resto della truppa c dei quadri era costituito quali andarono progressivamente salendo fino
le agli organici eli guerra, e- poi, che- ciascuna soltanto da cittadini volontari, che una o più a 59 (nel luglio 1918) più altre 24 dislocate
regione militare costituisca una o più divisioni volte all’anno lasciavano le loro occupazioni nei vari scacchieri di guerra Alla fine della
di riserva- per brevi periodi di esercitazioni. guerra, l’Inghilterra aveva 88 divisioni in armi,
Si può calcolare, in tal modo, che l’esercito L’esercito regolare era un esercito profes¬ più 8 per la difesa, del territorio metropolita-
francese mobilitato dovrebbe in primo tempo sionale reclutato su base volontaria e destinato ilo, con un totale di 7.500 pezzi di artiglieria.
venire a comprendere dalla no alle 120 divi¬ a presidiare, in tempo di pace, la Madre Patria E’ noto, poi, che la Gran Bretagna ha adot¬
sioni di fanteria, oltre a quelle di cavalleria ; ed i territori alla cui difesa essa è direttamente tato recentemente la coscrizione obbligatoria,
press’a poco, quante ne poterono essere costi¬ interessata; in tempo di guerra, poteva essere sulle basi seguenti : obbligatori .-tà di istruzione
tuite dalla Francia durante la guerra 1914-18. impiegato ovunque le circostanze lo richiedes¬ militare per tutti i giovani di 20 e 21 anni di
Nè tale numero dovrebbe essere suscettibile di sero. jn tempo di pace, la forza dell’esercito re¬ età, c/6 mesi di ferma, al termine dei quali si
variazioni molto sensibili (salvo il possibile golare residente nella Madre Patria raggiunge¬ passa nella riserva dell’esercito regolare.
maggiore afflusso di truppe coloniali) dato che va i 170.000 uomini circa, riuniti in 130 batta¬ Naturalmente, però, solo tra qualche tempo
la popolazione della Francia è rimasta im¬ glioni di fanteria, 4 reggimenti di cavalleria c quando saranno risolti i non facili problemi
mutata. montata, 17 reggimenti di cavalleria meccar •- dei quadri c dei materiali, si 1 >otranno consta¬
E’ il caso, quindi, di ricordare che la Fran¬ zata, 70 reggimenti di artiglieria delle varie tare in Inghilterra gli effetti della coscrizione
cia mobilitò nel 1914, 83 divisioni di fanteria specialità, 8 battaglioni di carri armati. obbligatoria ed i riflessi sull’armamento effet¬
e io di cavalleria; nel 1915, ne aveva comples¬ In tempo di guerra, queste unità costituivano tivo della potenzialità bellica del paese.
sivamente, 97; nel 1916, no; nel 1917, 117; ulta massa di manovra iniziale di 7 divisioni Al rafforzamento di questa ed, in genere,
nel 1918, 133; alla fine della guerra 112. (6 di fanteria ed una corazzata). agli apprestamenti militari, presiedono, In tem.
La forza alle armi raggiunse nel 1916, il L’esercito territoriale aveva il compito di po di pace, il Comitato di difesa imperiale, or¬
massimo con 3.000.000 di uomini, di cui la me¬ sostituire in tempo di guerra l’esercito perma¬ gano consultivo del Governo sulle quesfioni
tà circa combattenti; dal gennaio 1917 al gen¬ nente nella difesa del territorio metropolitano; più complesse riguardanti la difesa del Paese ;
naio 1918, si mantenne sui 2.900.000, per scen- esso comprendeva secondo le notizie più re¬ il Consiglio dell’Esercito, organo consultivo del
dere, alla fine delle ostilità a 2.700.000. Le arti ¬ centi, j quadri per 134 battaglioni di fanteria, Ministro della Guerra, ed infine una Commis¬
glierie, da 4600 pezzi nell'agosto 1916, salirono 17 reggimenti di cavalleria ed unità varie del¬ tione per la guerra meccanica.
a 11.700 pezzi, alla fine della guerra. le altre armi e servizi. A completare l’esame delle forze armate in¬
Come numero di uomini da inviare in linea, Nel marzo '39, la Gran Bretagna stabiliva glesi sarebbe necessario darei uno sguardo
non è prevedibile che la Francia possa, per il raddoppiamento dell’esercito territoriale, che all’esercito anglo-indiano, a quelli dei Domi-
questa guerra, compiere uno sforzo maggiore veniva portato a 3S divisioni, ed aboliva in nions ed alle truppe coloniali in genere ma de¬
che per la passata; non è possibile, invece fare pari tempo ogni differenza tra i due eserciti. gli eserciti extra-territoriali cosi della Francia
previsioni per quello che riguarda le macchine Veniva anche stabilito che l’eventuale corpo di come dell’Inghilterra ci riserviamo di trattare
di guerra. A questo proposito, è opportuno spedizione da inviare nel continente dovesse a parte, in un altro articolo.
soltanto notare che l’esercito francese è stato comprendere circa 20 divisioni, c cioè le 6 del¬
l’antico esercitò regolare, 2 divisioni coraz¬ AMEDEO TOSTI
uno degli ultimi grandi eserciti europei, a met¬
Le forze in contrasto sul mare
L’entità pura c semplice delle cifre indicanti l’er rendersi conto dei rapporti fra queste complessivo appare subito una enorme spropor¬
i totali delle navi attualmente in servizio nelle potenze, però, le cifre non sono sufficienti, e zione fra le marine avversarie. Ma alla supe¬
flotte belligeranti e dei relativi dislocamenti l'esame di alcuni aspetti dei loro elementi costi¬ riore flotta anglo-francese compete anche un
— Gran Bretagna 708 navi per 2.274.450 tonn. ; tutivi, come dei compiti fondamentali che con¬ compito ben più vasto; difendere l’ingente traf.
Francia 338 navi per 708.714 tonti.; Germania frontano le flotte opposte, è indispensabile per fico marittimo indispensabile per i rifornimenti
345 navi per 373.900 tonn. — dà un'idea sia formarsi una idea sia pur approssimata delle delle due nazioni, bloccare le comunicazioni
pure approssimata delle enormi potenze che possibilità operative di ciascuna di esse. atlantiche della Germania, controllare il com¬
sono in gioco sul mare. Come numero di navi e come dislocamento mercio marittimo dei neutri, alimentare i corpi
di spedizione inglesi e coloniali sul territorio
francese.
Per raggiungere tutti questi risultati è neces¬
sario un gran numero di navi. Esse debbono
inoltre battere continuamente il mare, in pic¬
coli gruppi, e spesso isolatamente, così che è
necessario disporre ancora di altre navi da
tenersi riunite per farle accorrere prontamente
là dove possa manifestarsene il bisogno.
I tedeschi, invece, avendo praticamente ri¬
nunziato a navigare con i loro piroscafi al di
fuori del Baltico, possono mantenere tranquil¬
lamente in porto le loro forze navali, sino a
quando non abbiano deciso di compiere un
attacco contro l’avversario. Nella esecuzione
di questo essi possiedono poi due preziosi van¬
taggi : la scelta del momento e del punto da
colpire, e si tratta di vantaggi di valore ine¬
stimabile.
NeH’insieme, quindi, ed ove ben si conside¬
rino i compiti che confrontano i belligeranti,
la sproporzione quantitativa delle forze non è
poi così grande come può apparire a prima
vista.
Alla notevole differenza quanttitativa fra le
flotte opposte corrisponde quella, pure mar¬
cata, nel campo qualitativo : anch’essa deriva
sostanzialmente dalla disparità dei problemi
strategici. La Gran Bretagna, possiede una
flotta costituita principalmente di navi di su¬
perficie : molte corazzate, che formano il nerbo
della flotta da combattimento — esse rappre¬
sentano il 34% sul totale del naviglio combat¬
tente inglese — una forte aliquota di portaerei
— 9% — e specialmente di incrociatori —
36% — indispensabili per la protezione del
traffico mercantile e la difesa dei numerosi
interessi inglesi in ogni parte del mondo, rela¬
tivamente scarso naviglio leggero — 16% —
ed una modestissima aliquota di sommergibili
— solo il 5%.
La flotta francese ha invece un proporzio-
ta base navale inglese di Scapa Flow. — Lo echino mostra il diificile accesso e le frecce indicano 1 intensità namento alquanto differente. Le corazzate co¬
delle correnti di cui i numeri precisano l'intensità in chilometri orari. prono il 30% del totale del naviglio combat¬
40
tonte; più modesta ancora è la proporzione ufficiali dei programmi navali sono da aggiun¬ opposte. La marina inglese è in sostanza cer¬
delle navi portaerei — 4% — ed anche gli gere gli innumerevoli scafi di piccola e media tamente molto più forte d} quella tedesca. Ma
incrociatori non sono largamente rappresentati dimensione, che vanno sotto il nome generico l’elevata percentuale di incrociatori e navi
— 28%; abbonda invece il naviglio sottile — di naviglio minore ed ausiliario, in parte portaerei, necessaria ad ima potenza navale i
23% — e speciahuente quello subacqueo. nuovi, in parte trasformati, che la marina in¬ cui interessi sono sparpagliati un po’ dovun¬
Aspetto simile ha la flotta tedesca, con un glese va allestendo con febbrile attività per que, come pure il gran numero di corazzate,
più forte nucleo corazzato — 43% — pochis¬ controbattere l’arma subacquea ed aerea del¬ non le servono gran che nel conflitto attuale.
simi incrociatori — 26% — e maggiori aliquote l’avversario. Per una' guerra di carattere così strettamente
di naviglio sottile — 21% — e subacqueo La Francia ha in corso di preparazione definito, come quella che deve affrontare nel
— 10%. quattro corazzate, due navi portaerei, tre in¬ mare del Nord contro le forze navali ed aeree
A prima vista, la flotta tedesca si presenta crociatori, diciotto fra cacciatorpediniere e tedesche e nell’Oceano Atlantico orientale
con caratteristiche di idoneità alla guerra di torpediniere, venti sommergibili, oltre il na¬ contro i sommergibili, la marina inglese è
contrasto, basata sul naviglio leggero e subac¬ viglio minore ed ausiliario. sproporzionata. Troppo forte nelle navi mag¬
queo; mentre nella flotta inglese attraverso In Germania infine, sono in costruzione tre giori, tutte più o meno antiquate, è invece
l'alta aliquota di navi portaerei e di incrocia¬ corazzate, due navi portaerei quarantotto fra deficiente nel naviglio sottile c minore, ausi¬
tori, è evidente la preoccupazione principale di cacciatorpediniere e torpediniere, trcntacinque liario prezioso nella lotta che la confronta.
possedere una forte quantità di navi adatte per sommergibili. Attraverso l’esame delle sue caratteristiche
la difesa del traffico marittimo- L’apporto dei nuovi materiali, nel momento risulta'evidente che la guerra contro la Ger¬
Sempre sotto l’aspetto qualitativo è ancora attuale in stato di approntamento più o meno mania non è stata considerata probabile in
da notare che le navi inglesi e francesi di avanzato, rappresenterà a suo tempo insieme Inghilterra sino a poco tempo fa>
ogni classe tendono a raggiungere i massimi un notevole ringiovanimento della marina in¬ La marina tedesca, per contro, costruita
dislocamenti,-per dar loro la più ampia possi¬ glese ed un aumento non disprezzabile di espressamente per il problema operativo nel
bile autonomia, mentre quelle tedesche, che quella tedestìt. Marc' del Nord, costituita di materiale recen¬
necessitano di un raggio di azione molto infe¬ Gli aspetti principali sin qui considerati per¬ tissimo ed aggiornato secondo i più moderni
riore essendo costruite per agire nel Mare del mettono ora di formulare un giudizio com¬ criteri tecnici, dotata probabilmente di nuovi
Nord, sono quasi sempre di dislocamento infe¬ plessivo sulle possibilità relative delle marine mezzi offensivi ancora segreti, possiede tutti
riore. E' così che si spiega come la Germania
possiede un numero di navi combattenti non
molto inferiore a quello della Francia, mentre
il loro dislocamento totale è meno della metà.
Altro elemento assai interessante è quello
dell’età delle navi costituenti le varie flotte.
La flotta inglese è certamente la p'iù vecchia.
Le sue corazzate più recenti in servizio —
x Nelson » e « Rodney » — sono state impostate
nel 1922. Delle navi portaerei solo una — la
x Ark Rovai » — è stata costruita recente¬
mente; le altre risalgono tutte ai tempi della
grande guerra. Migliore è la situazione degli
incrociatori e dei cacciatorpediniere, fra i
quali ve ne sono molti costruiti nel dopoguerra
e nei tempi più recenti. Sono mantenute però
in servizio anche numerose unità di questi tipi,
che risalgono anch’essc all’epoca della grande
guerra — 25 incrociatori e. 58 cacciatorpedi¬
niere — e che, pur avendo superato in molti
casi i limiti di età concordati nei trattati inter¬
nazionali, non vengono ancora radiate dai
madri in attesa che siano pronti i rimpiazzi.
Nel complesso, la flotta inglese mostra pale¬
semente che durante molti anni del dopoguerra
1 governi succedutisi al potere non si sono
molto preoccupati del suo rinnovamento,
fidando sugli accordi internazionali per mante¬
nere. peT lo meno l’aspetto della tradizionale
superiorità britannica sui mari. La ripresa nelle
costruzioni navali inglesi data da troppo breve
tempo perchè il nuovo materiale sia già in
stato di prestare servizio.
Del tutto differente è la situazione tedesca.
Fra le corazzate, la Germania ne ha solo due
vecchie. Incrociatori, naviglio leggero e som¬
mergibili sono stati tutti costruiti nel dopo¬
guerra. e la percentuale del, materiale recen¬
tissimo è molto elevata.
La flotta francese rappresenta una via di
mezzo fra questi due estremi, con navi vec¬
chie c nuove più o meno proporzionalmente
distribuite nei vari tipi.
TI perfezionamento tecnico delle armi negli
ultimi anni, e l’avvento di nuovi mezzi di
guerra, conferiscono grande valore al fattore
età delle navi: gli inglesi non hanno mancato
di farne amara esperienza nei più salienti'
episodi sin qui occorsi sul mare.
Infine, per completare il quadro del con¬
fronto fa le marine belligeranti, bisogna con¬
siderare le navi in costruzione.
In questo campo è evidente lo sforzo di rin¬
novamento della marina inglese. Ben nove co¬
razzate, sei navi portaerei, ventitré incrocia¬
tori, quarantotto cacciatorpediniere, ventidue
sommergibili, sono in allestimento od in co¬
struzione nei cantieri britannici. A questi dati
41
IL MARE DEL NORD di crisi, le cui cause derivano dalla sua stessa
costituzione, nè riuscirà a superarlo comple¬
tamente che quando, attraverso l’enorme svi¬
luppo dei mezzi antisommergibili ed antiaerei,
nonché della marina mercantile, avrà ultimato
il processo di trasformazione necessario per
rendersi idonea all’attuale particolare conflitto,
processo che nel momento attuale deve consi¬
derarsi appena iniziato.
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si depositano sui denti ed in ogni punto della cavità orale.
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dello spazzolino e per chi ha i denti malati o rimessi.