Sei sulla pagina 1di 1

La sede giuridica della persona fisica

indica il luogo o i luoghi dove è giuridicamente rilevante che una persona si trovi o
nozione svolga la propria attività; il nostro ordinamento ne conosce tre tipi: dimora, residenza,
domicilio
Come sappiamo è importante, per la vita giuridica e di relazione, che ogni persona abbia un proprio nome,
per distinguerlo dagli altri individui, e per far sorgere in capo a lui diritti e doveri; è facile giungere alla
conclusione che se nessuno avesse un nome, sarebbe ben difficile individuare un soggetto per un
procedimento giudiziario, per fini fiscali e anche semplicemente per contrarre matrimonio.

Ma il solo nome non basta per individuare una persona, è anche necessario conoscere dove si trovi, in
maniera temporanea o definitiva; a queste esigenze vengono incontro gli istituti della dimora, residenza e
domicilio. Analizziamoli nella sottostante tabella.

indica il luogo dove una persona si trova, anche se solo temporaneamente; pensiamo,
dimora ad es. alla permanenza nella casa di villeggiatura; è rilevante per alcuni atti giuridici (
es. art. 18 c.p.c. nel caso siano ignoti residenza e domicilio)
(art. 43, II comma c.c.) indica luogo in cui la persona ha la dimora abituale, cioè dove
residenza si trova abitualmente
(articolo 43, primo comma c.c.) è il luogo in cui una persona ha stabilito la sede
domicilio principale dei suoi affari e interessi

La dimora ha scarsa rilevanza pratica, ma comunque costituisce il concetto base della residenza, poiché la
residenza è il luogo di stabile dimora, cioè dove una persona normalmente si trova;
la residenza è data, quindi, dall'abituale e volontaria dimora in un certo luogo con l'intenzione di svolgervi
le normali relazioni sociali.
Ognuno è libero di fissare la propria residenza dove meglio crede (art. 16 Cost.).

Il domicilio indica il luogo dove una persona ha stabilito la sede principale dei propri affari; di conseguenza
potrebbe non corrispondere con la residenza.
Il domicilio consta di due elementi:
1. un elemento oggettivo, che consiste nel concentrare i propri affari ed interessi in un certo luogo;
2. un elemento soggettivo, che consistite nell'intenzione di scegliere stabilmente quel luogo per svolgere i
propri affari, intenzione manifestata a terzi, o oggettivamente desumibile dal comportamento della persona.

Vediamo ora le più importanti implicazioni giuridiche relative alla residenza e al domicilio.
Ad esempio per la notifica di atti giudiziari: può essere effettuata indifferentemente nel domicilio o nella
residenza;
Il luogo di apertura della successione e della dichiarazione di fallimento: si fa riferimento al domicilio del
defunto e dell'imprenditore;
Il luogo del tribunale competente per l'adozione: è rilevante la residenza dell'adottante.

Il soggetto, con propria dichiarazione, può anche eleggere domicilio in una sede per determinati atti o affari
(domicilio speciale) come ad esempio presso il proprio avvocato per una causa. Il domicilio legale è oggi solo
quello dell'incapace di agire e corrisponde, per il minorenne, al luogo di residenza della famiglia (articolo 144
c.c.), per l'interdetto al domicilio del tutore.

Potrebbero piacerti anche