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Fisica Generale II - P.

Gaudio - Elementi di elettromagnetismo 1

INDUZIONE MAGNETICA
Cap. 8 Mazzoldi - Nigro Voci
Cap. 31 Halliday
Introduzione
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¨ I fenomeni che si manifestano nell’elettromagnetismo statico sono


dovuti alle cariche elettriche
¤E è generato dalla presenza di cariche elettriche fisse;
¤ B è generato da cariche elettriche in moto stazionario

¨ Nei primi anni dell’800 M. Faraday (UK) e J. Henry (USA) scoprono in


modo indipendente che una variazione di flusso di B attraverso una
superficie chiusa induce una corrente.

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Introduzione
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¨ Il fenomeno osservato da Faraday ed Henry mostra


che un B variabile induce un E variabile

— Maxwell B variabile non può esistere senza un E


variabile!!
— Tale concetto è più generale ed è noto come campo
elettromagnetico
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Introduzione
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¨ Ricordiamo che: la f.e.m. è def. come:


f .e.m. = ∫ E ⋅ dl
l

— se f.e.m. ≠0 — Campo non conservativo

— Il flusso del campo magnetico è def. come:



Φ(B) = ∫ B ⋅ ndS
S

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Introduzione
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¨ Il flusso di B attraverso qualunque superficie che ha


come contorno S rimane invariato ma se la superficie è
chiusa intorno a S ……..

— le linee di B sono linee chiuse e quindi il flusso è nullo!

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Legge di Faraday
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¨ Evidenza sperimentale: prendiamo


¤ Una spira;
¤ Un galvanometro;
¤ Un magnete

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Legge di Faraday
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¨ Il fenomeno che si osserva è giustificabile


solamente considerando una sorgente di f.e.m.
(generatore) associata alla variazione di B
— La variazione di flusso di B attraverso la spira induce una
f.e.m. indotta

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Legge di Faraday
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¨ II evidenza sperimentale

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Legge di Faraday
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¨ III Evidenza sperimentale


— Conclusione:
— Se esiste una variazione di
B il circuito è sede di una
f.e.m.;
— Se B=cost la f.e.m.=zero

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Legge di Faraday
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— Dalle osservazioni sperimentali si ha che:

dΦ(B)
f .e.m. = −
dt
¨ Se un circuito risente di un flusso variabile
concatenato con esso diventa sede di una f.e.m.
indotta

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Legge di Faraday
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¨ Se R è la resistenza del circuito allora dalla legge di Ohm si ha:

f .e.m. 1 dΦ(B)
i= =−
R R dt
— f.e.m. è il fenomeno principale
— i è il fenomeno secondario

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Legge di Faraday
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— Se ai capi della spira è posto un misuratore di tensione è


possibile misurare la d.d.p pari a:

dΦ(B)
d.d.p. = f .e.m. = −
dt


f.e.m. indotta è, quindi, della stessa natura di quella
prodotta da un generatore a circuito aperto
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Legge di Faraday
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— La f.e.m. indotta può, quindi, essere def:

dΦ(B)
f .e.m. = ∫ E i ⋅ dl = −
dt

¨ Concludiamo che variazioni di Flusso originano una f.e.m. indotta


— f.e.m. indotta Campo E non conservativo

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Legge di Lenz
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¨ La f.e.m. indotta è tale da generare una corrente i cui effetti


magnetici si oppongono alle variazione di flusso magnetico
concatenato con il circuito

¨ Analogo del Principio di Azione e Reazione

dΦ(B)
f .e.m. = −
dt

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Campo elettrico indotto
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f .e.m. = ∫ E i ⋅ dl = − ∫ B ⋅ ndS
∂t S

¨ La f.e.m. indotta può anche essere generata se:


1. Moto di un conduttore in presenza di B cost;

2. Variazione di B in presenza di un conduttore in quiete

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Campo elettrico indotto
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Campo elettrico indotto
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— Se l’asta si muove con v sugli elettroni di


conduzione agisce la forza di Lorenz

F = −ev × B
¨ il campo indotto si può scrivere come:

€ F
Ei = = v×B
−e

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Campo elettrico indotto
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— La circuitazione di Ei lungo il
perimetro sarà:

N
f .e.m. = ∫
MNPQ
v × B ⋅ dl = ∫ v × B ⋅ dl = −vBb
M

¨ dove l’unico contributo viene dal


lato mobile perche v≠0

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Campo elettrico indotto
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¨ Valutiamo la f.e.m. a partire dal flusso di B. Se poniamo


x=PN=QM il flusso di B attraverso il circuito sarà;

Φ(B) = ∫ B ⋅ ndS = Bxb


S

— e per la Legge di Faraday

€ f .e.m. = − dΦ(B) = −Bb dx = −Bbv


dt dt
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Campo elettrico indotto
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¨ In breve: se un conduttore si muove in un campo B al suo interno


avviene una separazione di cariche dovuta al campo Ei che ha
origine nella Forza di Lorenz

¨ Se il circuito è chiuso questo diventa sede di una f.e.m dovuta alla


variazione del flusso concatenato per la Legge di Faraday

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Campo elettrico indotto
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¨ Osservazioni: il campo Ei esiste anche in assenza di


circuito elettrico!

— Ex. Consideriamo una circonferenza ideale di raggio r


sottoposta ad un flusso variabile nel tempo

dΦ(B) 2 ∂Bm
f .e.m. = ∫ E i ⋅ dl = 2πrE i = − = −πr
l dt ∂t
1 ∂Bm
Da cui Ei = − r
2 ∂t
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Conseguenze ed applicazioni della Legge di
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Faraday
— Inseriamo un resistore R nel circuito

f .e.m.
f .e.m. = −vBb ⇒ i =
(r + R)
¨ Dove r è la resistenza dell’asta mobile.
¨ Partendo dalla Forza di Lorenz che agisce sulle cariche
€ in movimento che producono la corrente i si ha che:
f .e.m. vB 2 b 2
F = ib × B = bB = −
(r + R) (r + R)
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Conseguenze ed applicazioni della Legge di
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Faraday
f .e.m. vB 2 b 2
F = ib × B = bB = −
(r + R) (r + R)
¨ La variazione di flusso di B genera una corrente ma
anche una Forza di tipo viscoso nota come:
resistenza di attrito elettromagnetico
¨ Per vincere tale forza è necessario una forza esterna
uguale e contraria spendendo la Potenza:
2

P = Fest ⋅v=
( Bbv ) Potenza meccanica equivalente
(r + R) alla potenza elettrica
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Conseguenze ed applicazioni della Legge di
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Faraday

¨ Per vincere tale forza


è necessario una forza
esterna uguale e
contraria, quindi, la
Potenza assorbita
sarà:
2 Potenza meccanica
P = Fest ⋅v=
( Bbv )
equivalente
(r + R) alla potenza elettrica
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Conseguenze ed applicazioni della Legge di
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Faraday
¨ Generatore di corrente alternata
¤ Spira rettangolare in moto circolare
con velocità ang. ω
¤ Spira immersa in B=cost
¤ θ angolo formato tra normale alla
superficie e linee del campo
¨ Se θ=0 n//B

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Conseguenze ed applicazioni della Legge di
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Faraday
¨ Il flusso di B attraverso S sarà:

Φ(B) = ∫ B ⋅ ndS = BS cosθ = BS cosωt


S

¨ La f.e.m. indotta sarà:


dΦ(B)
€ f .e.m. = − = ωBS sin ωt
dt
f .e.m.max = ωBS
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Conseguenze ed applicazioni della Legge di
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Faraday
¨ La corrente che circola nel circuito sarà:

f .e.m. ωBS sin ωt


i= =
R R

— e la potenza :

€ ( f .e.m. ) 2
( f .e.m. ) 2
P = f .e.m. ⋅ i = Ri 2 = i
= max
sin 2 ω t
R R
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Correnti di Foucault
¨ Supponiamo di prendere un metallo (piccola resistività!)
¨ In presenza di un campo B(t) variabile, che investe un conduttore
metallico, si manifesta, in esso, un campo E(t) indotto.
¨ Si manifesta una corrente concatenata che causa il riscaldamento
del conduttore. Tale tecnica è utilizzata nei Forni ad Induzione!
¨ Se si vuole diminuire l’effetto delle correnti concatenate (correnti
parassite o di Foucault) si procede con laminare i metalli (nuclei di
ferro dei trasformatori o motori elettrici)
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Correnti di Foucault
¨ Il principio è utilizzato per la costruzione di:
¤ deifreni magnetici utilizzati per metropolitane e treni veloci!
¤ Forni e piastre ad induzione

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