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-Quali condizioni possono aver favorito il salto di specie e la diffusione dell’infezione?

Il salto di specie (in inglese «spillover») è un processo naturale per cui un patogeno degli animali si evolve e
diventa in grado di infettare, riprodursi e trasmettersi all'interno della specie umana. Nel caso dei virus si
tratta sempre di un cambiamento nei loro geni. Accade più frequentemente nei virus a RNA, come i
Coronavirus, che hanno in media un tasso di mutazione più elevato e quindi possono più facilmente
acquistare la capacità di infettare le cellule umane. Il salto di specie avviene in genere a seguito di un
contatto prolungato tra l'uomo e l'animale portatore del patogeno originale. Più prolungata e ravvicinata è
l'esposizione animale-uomo, più è statisticamente probabile che un virus muti casualmente in un ceppo
nuovo in grado di infettare l'essere umano.

Il primo focolaio di questa pandemia sembra essere stato a Wuhan dove non sono pochi i mercati di animali
vivi che favoriscono la diffusione di infezioni sia perché le pratiche di macellazione richiedono da parte
dell’uomo uno stretto contatto con gli animali, sia per il consumo di carne cruda. Inoltre, nel caso del virus
SARS-CoV-2, il focolaio epidemico è sorto in una metropoli con milioni di abitanti, il cui aeroporto ha
collegamenti giornalieri con l’estero: questa condizione potrebbe aver favorito la diffusione locale
dell’infezione e allo stesso tempo fornito al virus un corridoio di diffusione anche in altri Paesi.

Se ci riflettiamo il mondo moderno, rispetto al passato, facilita ancora di più la trasmissione di malattie
infettive. Il numero di esseri umani sulla Terra sfiora gli 8 miliardi, di cui il 55% vive nei grandi centri urbani
che spesso contano più di 5 milioni di abitanti. Tra gli altri fattori che rendono il mondo moderno più a
rischio vi sono le alterazioni degli ecosistemi e l'espansione delle aree urbane. L'habitat delle specie
selvatiche da cui si originano i virus è sempre più ridotto e «invaso» da attività umane, costringendo animali
selvatici a una coabitazione ravvicinata e forzata con l'uomo e con gli animali. Gioca il suo ruolo anche
l’inquinamento atmosferico che rende le persone più vulnerabili alle infezioni respiratorie, come appunto il
SARS-CoV-2. Per evitare che in futuro simili casi diventino sempre più frequenti, è importante agire
preventivamente e adottare misure che agiscano sia sulle tradizioni culturali e sociali che favoriscono
l’insorgenza di nuove infezioni, sia per quanto riguarda l’inquinamento atmosferico.

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