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Provincia di Salerno
P IANO URBANISTICO COMUNALE
progettisti: ing. Angelo Rago - capogruppo
ing. Vincenzo Rago
ing. Annamaria Giordano
CPOO© DI MONTECORICE
m
elaborato Tav. 7 - Norme di Attuazione ..-i
O
N
.2
OD
:J
IND ICE
Capo I - Principi generali ........... .... ....... ............... .... .. .. ... ...... .... .... .... .. ... .... ........ .. ...... ...... ... .... .. .... .......... ... 3
I-l Tutela dell'inquinamento acustico e zonizzazione acustica del territorio comunale .... .. ... .. .. ...... .. .... .. .. . 3
1-2 Finalità della zonizzazione acustica del territorio comunale .... .... ........... .. ... ............ .. .... .... .......... .... ... .. 3
1-3 Effetti dell'adozione della zonizzazione acustica sulla strumentazione urbanistica .. ......... ... ......... ... .... . 4
1-4 Ambiti di tutela della Zonizzazione acustica .. ........ ... .. ...... ................. .. .... ....... .. ............. .... ........... ....... 4
1-5 Modalità di aggiornamento e revisione della zonizzazione acustica .... .......... .. .... .................... .. .. .. ...... 5
Capo II - Individuazione deUe classi acustiche ........ ........ ........ ... .... :... .. .... ... ..... .. ........... ................ .. .......... 6
II- I Classe I (Aree particolannente protette) ... .. ....... ... ...... .... ........ ........ .. ...... ... .. ............... .... .................. 6
11-2 Classe II (Aree destinate ad uso prevalentemente residenziale) ....... ... ........ ............ .. .............. ........... .. 6
11-3 Classe III (Aree di tipo misto) ........................... .... .. ..... .... .. ......... ..... .... .. ... .. ........ .... .. ... .. ..... .... ...... ... .. 7
11-4 Classe IV (Aree di intensa attività umana) .......... ...... ............. .. ..... .. .. ..... .. ..... ....... ... ....... ... ... .. ... ....... ... 7
11-5 Classe V (Aree prevalentemente industriali) .. ............ .. .. ... ......... ... ... .. ..... .... .............. .............. ............. 8
11-6 Classe VI (Aree esclusivamente industriali) ..... ............... .. .. ...... ... ...................... ..... .. ..... ... ......... .... .. ... 8
11-7 Classificazione delle strade ... ........... ................. ..... .. ........... .. ..... .. .. .. .. ... ..... ........... .... .... .... ............. ... .. 9
11-8 Zone di transizione (ZT) .... ... ....... .. ... .. .. ....... .. .... ....... ......... .. ......... .... ...... ...... ... ............. ..... .. ...... ... .. ... 9
Capo IV - Esposizione all'inquinamento acustico ed utilizzazione edificatoria dei suoli ............... .. ... ... .. 16
IV-l Vincoli all'utilizzazione edificatoria dei suoli per finalità di protezione dell'inquinamento
acustico, relativi a nuovi comparti urbanistici ....... ........ .. .. .... ... .. ....... .... .. ... .. ... .... .... ...... ...... ... .... .... .. ... 16
IV-2 Vincoli all'utilizzazione edificatoria dei suoli per finalità di protezione dell'inquinamento
acustico, relativi a strumenti urbanistici preventivi (Piani di recupero, comparti a
ristrutturazione urbanistica) in contesti ad impianto consolidato .. .... ......... .... .. ... .... ... .. .. .. ............. .. .. ... 17
IV-3 Vincoli all'utilizzazione edificatoria dei suoli per finalità di protezione dell'inquinamento
acustico, relativi a interventi edilizi diretti....... .. ... ... ....................... ... .. ....... .... ........... .. ............ ... .. .. . 18
IV-4 Prescrizioni da osservare per la tutela dell'ambiente esterno nel caso di edifici in cui si
prevedano impianti, funzioni o attività in grado di provocare inquinamento acustico .. ........... ... ....... .... 18
IV-5 Prescrizioni da osservare in sede di progettazione e realizzazione di infrastrutture di
trasporto .. .. .. ... .. .. ... ... ..... ... ..... ... ... ..... ... ..... ........ ..... ... ... ....... ..... .... .. .... ... .... .. ...... ... ...... ........ ... .. ..... ..... 18
Capo V - Req uisiti di fonoiso!amen to degli edifici di nuova costruzione .ed oggetto di
BlUtervemlti dii nistmttUli'lllzione, resUllUlro, risllloamento ....... ...... .. ...... .... ..... ....... .. ... .... ... ... .. ..... ... . 19
V- l Requisiti rrùni rrù da garantire .... .. .... ...... .. ........ .............. .. .................. ........ ..... ..... ...... ........ ... .. ............. 19
V-2 Requisiti da garantire nel caso di edifici esposti in facciata a livelli equivalenti superiori
agli standard prescritti in sede di zonizzazione acustica .. ..... ........... .. ... ....... ........ ... ........ ... .. .... ............. 20
Capo VI - Disciplina delle :l!ttiviti rumorose .. ...... ... ... ... ............... .... .. ...... ... .. ............. .. ...... ........ .... .. ......... 21
VI-I Declaratoria di attività rumorose .. .... ...... ..... .......... ..... .................. ... .. .. .... ..... .................. ........ ..... ...... .. .. 2 1
VI-2 Lirrùti all'usabilità del patrimonio edilizio per attività funzioni elo per l'installazione di
impianti in grado di dare luogo ad effetti di inquinamento acustico .............. .. ........... .. ..................... .. .. 21
vI-3 Assoggettabilità delle attività rumorose al Nulla osta all'uso specifico ................................................. 22
VI-4 Requisiti di fonoisolamento da garantire per immobili o loro porzioni, in cui si trovino
installazioni ed impianti o si svolgano attività causanti effetti di inquinamento acustico ................. ..... . 22
Vl-5 Disposizioni relative all'isolamento degli impianti esterni in grado di generare effetti di
inquinamento acustico ....... ....... ... .... .. .... ............................................................. ... .... ... .... ............. ..... 23
trasrrùssibili per via strutturale .................... ...... ....... .. .... .... .... ..:.~ ..................................... ........... ..... ... 23
Capo vn - Disciplina delle attivitm rumorose e temporanee ........ ........... ... .... ... ................. ..... ......... ....... .. 24
VlI- I Declaratoria di attività rumorosa temporanea ... .... .. ...... .... ........ .. ................................. ........ .. ... ......... .. 24
deroga per cantieri edili e per manifestazioni in luogo pubblico od aperto al pubblico ............ .. ....... .... . 24
VII-3 Prescrizioni per il rilascio dell' autorizzazione in deroga per i cantieri edili, stradali ed
assirrùlabili ... ...................... ... .... ..................... ..... ......... .... ..... ...... .... ..... ....................... .... .. ............. ..... 2 5
VII-4 Relazioni di impatto acustico da allegare all' istanza di concessione edilizia ......... ........ .............. ..... .... . 25
VlI-5 Orari previsti per i cantieri edili,stradali ed assirrùlabili autorizzati in deroga ..... .... ........................ .. ... . 26
VII-6 Prescrizioni per la coltivazione delle cave dì materiali.. ... .. ....... .. ................................. .... .... .. .. ........ .. .... 27
VII -7 Prescrizioni per il rilascio dell' autorizzazione in deroga per le manifestazioni all'aperto in
luogo pubblico od aperto al pubblico, feste popolari, luna park ed assirrùlabili .... ...... ... ... .. ... ... ..... .... .... 28
VlI-8 Prescrizioni per l' impiego di attrezzature rumorose con carattere di temporalità .. ....... ... ...... .... ........... 29
2
Capo I - Principi generali
3
3 . co nsen tire ['individuazione delle priorità d'intervento , i n relazione
all'entità del divario tra stato di fatto e standard prescritti , ed a l grad o
di sensibilità dell e aree e degli insediamenti esposti ali 'in quin am e nto
acus t ico ~
4. cost itui re supp orto a ll 'az ione a mm inistrat iva dell'En te locale pe r la
gestione delle t rasformazioni urbanist ic he ed e di lizi e, nonché per la
di sc iplin e de l le attività antrop ich e e degli usi de l patrimonio e dilizio ,
secondo principi di tutela dell'am bi en te urbano ed ex tra urbano
dall'in qui namento acust ico.
4
Vengono individuate , ove possibile , delle "zone di transizione" ZT ,
previste nei casi in cui siano presenti aree confinan ti aventi limiti
mass imi che si disc o stano in misura superiore a 5 dB(A).
In fregio alla rete stradale di grande viabi lità (strada statale 18)
so no stati individ uate op portuni "corr ido i d i rispett o" a cu i è stata
as segnata la c lasse IV, anche in presenza di contesti urbanistic i ai q ual i
sarebb e stata assegnata un a c lassificazione di maggior t ut e la . In a lcuni
tratt i di costa, in cui la carreggiata è su di un lato a strapi ombo su l m are,
non è stata previs ta, per quello stesso lato , la fascia di tute l a di 30
metri .
5
c ui ci s ia var i azione de l numero comp less ivo delle cla ss i sa rà necessario
stabi lire un criterio og gett ivo di adeguamento alla nuova normat ive.
in dBC A) :
t empo di r iferimento d i urno 50 d B(A )
te mpo di r ifer i me nto notturno 4 0 dB (A )
6
Son o in di viduat e dalla seguente rapp resent az ione grafico
crom atica : Gi allo .
Ri e nt ran o in q uesta cl asse le are e urbane int eress ate
prev ale ntemente da t raffico vei c olare local e, con bas sa den sit à di
po p ol a zione , c on lim ita ta presenza d i atti vità comm e rc iali ed asse nza di
atti vità i n dustria li ed art ig i an ali.
Li m i ti m assim i d i immissione esp re s si co me li ve ll o equi va le nte L eq
in dB(A ):
tempo dì ri fer im e nt o di urn o 55 dB (A )
tempo di ri fe rim ento notturno 45 dB (A )
in dB (A) :
tem po di ri ferimento diurno 6 0 dB(A )
temp o di ri ferimento notturno 50 dB(A )
7
ferro viar ie ; le are e port uali , le aree con lim itat a presenza d i p ic col e
i ndu strie .
Lim iti massimi di im mi s sione espress i c ome l ivello e qui va le nt e L eq
in dB(A) :
temp o di r iferi me nto diurno 65 dB(A )
temp o di r iferimento n otturno 55 dB(A )
in dB( A):
t em po di r iferi mento diurno 70 dB(A)
tempo di r ife rimento notturno 60 dB(A)
in dB (A):
tempo di riferimento diurno 70 dB(A )
te mp o di r iferimento no tt urno 70 dB(A)
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B- 7 Cla ssificazione delle strade
In rife rimento all a densità di traffico veicolare , appartengono alla
c la ss e IV le st ra de ad intens o traffico (o rientat ivame nte alt re i 500
veicoli l' ora) e quind i le strade pr imarie e d i scorrime nto, i tron ch i
t ermin ali o pas santi di au tostra de, le tange nziali , le strade di grand e
co m unic azione , spe cie se con scarsa in t egraz ione con il te ss ut o urbano
a tt ra vers ato.
App art engono all a clas s e III, le s trade di quart ier e
(ori ent at iva mente con un traffi co compreso tra 50 e 500 ve ic o li l 'ora) e
qu in di le st rade prevalentemen te ut ilizzate per servire il tes sut o urbano .
App arte ngono all a cl asse TI le strade locali (orie ntativamente con
un flus so di traffi co inferiore ai 50 ve icoli l'ora) preva lent eme nte situate
in zone re side nzia li .
Qualo ra le stra de da cla ssificare si ano interne al te ssuto urbano, l a
zo na ad ess e prop r ia è l imitata da lle sup erficie de gli edi fic i fronti st anti ;
in condi zion i diverse e , comunque , qualora non es ista una c ont inu ità di
edifici -sc herm o, la tip olo gia classificatoria d i zon a dell a strada , SI
9
Le Zon e di transiz ion e non incidono sui va10ri li m it e de ll e zone In
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com parti caratter izzat i da differenti classi acus tiche, in funzione delle
loro d estinazion i d 'uso specifiche (aree verd i, sco lastic he, r e sidenziali ,
com merci ali ecc .), e vitand o , comu nq ue, le m icros udd ivi sioni acu st iche
de l te rr itorio.
L'approvaz io ne dei P iani partico lareggiati e/o di re cu pe ro
co mp orte rà l 'aggiornam ent o de ll a zonizzaz io ne acust ica .
N ella defi nizion e de l!' assetto plano volumetr ic o dei sudde tti Pi an i
dovr à in oltr e esse re te nuta , in particolare con siderazi one, l a rumo rosit à
derivante da st rad e, gi à esi st enti o di nuov a costruzi one, limitrofe o
apparte ne nt i al comparto in progetto . In particolare, nell a di stribu zion e
delle vol umet rie sull 'area del l' intervento dovrann o essere , di n orm a,
osservati di stacchi , d alle strade e dalle fonti mobi li e fiss e di r um oro si tà
a mbienta le, in gra do di garan t ire l o standa rd di comfo rt acu stic o
pre sc ritto dall a class ific az io ne ac ust ica re l ativa al comparto. In
subo rdi ne, ai f in i de l rispetto dei limit i di rumorosità p otrà ess ere
proposta la previ sione di idonee strutture fonois olanti e/o fonoassorb enti
a prote zione degli edifici.
Il
c . loc alizzaz ione e descrizione di imp ianti , di a pparecc hiat ure e/o di
att ività rumo ro se e valutazione de i relat ivi contrib uti alla rumoro sità
ambient a le ;
d . val utazi one de] con tributo complessivo de lI ' inq uiname nto acus t ico
derivante d al comparto in progetto e verifica d el rispett o del lim ite
m assim o d i zona prev isto dalla zo ni zzaz ione ac ustica ;
e. prev isio ne de l rispe tto de ] crit erio di ffe renziale , di c ui al c omma 2
dell'art.2 de] DPCM 1.3.1991, e succ o mo di f. e integraz., n el caso in
cui siano pres ent i imp iant i e/o atti vi t à r umo rose, olt re a i limit i
m assimi previsti dall a zonizzazion e ac ust ic a.
Le eventuali op ere di protezi on e p ass i va dov ran n o risu ltare
progettate ed attuate contestualmente con le opere di urb ani zza zione
prim aria, r isul tando inoltre la loro completa reali zz azione condizi one
nece ssaria e vi ncol ante per il conseguimento del certificato d i abitab ilit à
d a pa rte degli edifici alla cu i prot ezio ne acu stica es se risult an o
destinate .
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Contestualment e all a is t anza di concessione o di aut orizzazione
edi lizia per interventi di trasformazione edilizia di edi fici ci vi l i ad uso
privato, pubb lic o e c oll ettivo relat iv i a nuove realizzazio ni , ampli am ent i
e ristrutturaz ioni dovrà essere allegata una relazione di im patto acustico ,
redatta da un "tecnico comp etente " , che dovr à esse re co stitui ta da i
se guen ti punti:
1 - rilevazioni fono metric he per l a va lutazione de l li vell o di r um orosità
am bientale allo stat o di fatto ;
2 - locali zz azione e desc rizion e deg l i e ventual i imp ianti tecn ologi ci
ru morOSI e valutaz ione dei rel ativ i contributi all a r umorosità
ambient ale ;
3 - valutazio ne de l r is petto dei r equ isiti di fonoisolam ento indicati ne l
cap o IV de lla presente normativa .
Gli edi fi ci de sti nati a residenza unifamiliare sono esone rati dal
r ispetto d elle no rmative previste pe r quan to rig uar da l'i solamento
acust ic o degl i e le menti i nterni .
N e l caso di inte rve nt i di trasformazione edilizi a in ambient i di
lavo ro ad uso pro dutti vo nel settore secondario e te rziario la suddetta
rel azion e dovrà con t enere a nche indi cazion i re lat i ve all ' inq uiname nto
acustico verso l'esterno. In questo caso la relazione di impatto acusti co
dovrà es sere costi tuit a dai seguen ti punti :
a) rilevazione fon ometriche per la valutazione del livello di rumorosità
ambientale a llo stato di fatto ;
b) localizzazione e descrizione delle sorgenti sonore connesse a ll ' attività
pro duttiva e valut az ione dei relativi contrib uti alla rumoro sità
ambie ntale;
c) va lutazion e de l con t ributo com p lessivo all ' in quinament o acus tic o
deri v ant e dall ' intervento in progetto e verifi ca del risp etto del lim ite
mas simo di zona previsto dalla zonizzazione acust ica e de l cri te rio
d ifferenzia le, di cui al comma 2 dell'art.2 del DPCM 1.3 . 199 1 e succ o
mod if. e integraz ..
1.3
Part ico lare attenzione dev e es sere ri volta all a realizz azi o ne, al
potenziam e nto o all a mo dific a delle seguenti opere, per cui la relazione
di impatt o acus tico è e sp re ssame nte ric hiesta dali ' art. 8 della Le gge
26 . 10.1 99 5 n.4 4 7:
1. Aerop ort i, aviosu pe rfic i, eliporti ;
2 . St rade di tipo A (auto strade), B (strade extraurbane prin cipali) , C
(strade extraurbane seco n darie) , D (s trade urbane di scorrime nto ) , E
(st rade urbane di q uartie re ) ed F (strade lo cali) , secondo la
c lassificazione di cu i al decre to li gis lativ o 30. 04. 19 92 n .285, e succo
modi f. e integraz. ;
3. Disco tec he;
4 . C irc ol i privati e pubblici eserCIZI ove so no inst allati mac chinar i o
impianti rum orosi;
5. Imp ianti spo rt ivi e ri creativi ;
6. Ferro vie e d a ltri sistem i di tras porto coll ett ivo su rotaia.
È , ino ltre, f atto obbligo di produrre una valuta zione p re visionale
de l clima a cus tic o delle aree interessate alla realizzazione delle seguenti
ti p ologi e di inse diam ent i :
- Scuo le ed as il i n ido;
- O spedali ;
- Case di c ura e di ripo so ;
- Pa rchi p ubb lici pri vat i ed extraurb ani;
N uovi in sed iament i re sidenziali pross imi alle opere precedentemen te
e len cate (da 1. a 6 .).
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acc orgimenti cost rutt iv i , sol uzioni tecnologiche e scelta di materia li (in
pri m o luogo barriere antirumore ed asfalti a bassa rumorosi tà) att i a
garan tire la min imizzaz io ne degl i effetti di in q uinamento acustico n ei
confronti delle aree e degl i insediamenti es posti; ciò con part ic ol a re
r iferime nto agli intervent i re lat ivi a linee fe rroviarie, autostrade, as si di
v iab i li tà primaria e strad e comunque caratterizzate da elevati fl uss i dì
traffico in prossimità dì aree abitate o per le quali gli st rumenti
urbanistic i prevedano il f uturo insediamento. Analoghi cri t eri dov ranno
essere os servati pe r quanto p ossibi le in oc casione della ri pav imentazi one
degli a ssi viari urbani ad e levato flusso di traffico .
La relaz ione di impatto acust ico , re datta da un "tecnico
comp et e nte" , da all egare a i pro getti relativi all a realizzazio n e di nuove
strade, dovrà co ntenere i seguent i punti :
- rilev azi oni f onometric h e per la valutazione del livello di rumoro sità
am bi entale all o stato di fatto;
- va lutazione de i flu ss i di traffico veicolare compless ivo , della
percentuale di veicoli p esant i e de l rel ati vo contri buto alla r umo rosità
ambientale ;
valutazion e del contrib uto com pl essivo alI' in qui nament o ac ustico
deri vante da ll 'infrastruttura in progetto e verifica del ri spetto de l
limite massimo di zo na previsto da ll a zo nizzazion e a custica da
ri le vare al lim ite delle zone edi fic ate o da edi ficare ;
-- proposta dei dispositi vi finalizzati al con tenimen to de gli effetti di
in q uinam en to acustico_
Nel cas o in c ui dall 'esercizio dell 'i nfrastrutt ura di tra spor to in
pro getto derivi i l s uperamento degl i standard di comfort acustic o
previst i da ll a zo ni zzaz ion e ac ustica a carico delle a ree con termini, i
piani particellari di es proprio re lat ivi all a rea lizzazio ne d i nu ove linee
d i trasporto e/o al poten zi amento di qu ell e es istent i dov ra nno p re vede re
l'acq uis izi one delle aree utili alla realizzazione d ei nece ssa ri di spos itiv i
d i protezione ed il p roge tto es ecutivo dovrà risult ar e inte grato da ll a
dettagliata desc rizione d i dett i dispos itivi.
l)
111-5 Documentazione acustica da presentare in sede di riuso o
subentro nell'u so del patrimonio ed ilizio es is tente
N el cas o di manut enz ione de ll a destin azione d'uso di una unit à
im mo biliare, anche in ass enz a si trasformaz ione edi li zia, dovrà e sse re
presentata, da pa rte del n uovo ut iliz zatore, una di chiarazio ne in cui si
cert ifica che la nuova atti v it à non co mp orta un a situazi one peggio rativa
sotto il profil i de ll e emis sioni di rum ore . In ca so di aume nto dell a
rumorosità ambien tal e do vrà essere present ata una relazi one d i impatto
acustico, così come desc ri tta al p aragrafo 1II-2.
IV- l Vinc oli a ll ' utilizz azi one ed ificator ia d ei suoli per finalità d i
prot ezione dell' inquinamento acustico , relativi a nUOVi
com parti urban is t ici
In li ne a di pr incipi o il gra do di protezion e dall ' inquinamento
acustico da co n segui re nel caso d i compart i urbanistici di n uova
c ostr uz ione corr isp onde al limite massimo di e sposi zion e al r um ore
stab ilito dall a zonizzazion e ac ust ica per la cl ass e di a pparten enza d el
comparto interessa to .
Per il con seguimento degli obiettivi attesi potrà ess ere pre scritt a,
da parte dell ' Amm ini straz ion e comuna le , la rea lizzazio ne d i inte rve nt i
att iv i e passi vi per il contenimento della rumorosi tà ambienta le. In
parti cola re, per gli in te rvent i di prote zion e att iva si po t rà far e ricorso
all a lim itazi one de l traffic o ve icol are, all 'adozione di limi ti di velo cità,
a ll ' istit uz io ne di is ole pe donal i e di sensi unici o all' utili zzo di as fal ti
speciali a bass a rumorosi tà, men t re per gli inte rv enti di prote zion e
pass Iva SI potrà fare ricorso alla rea li zzazion e d i o pportun e barrie re
ac ustiche naturali e/o a rtifici ali oppure po trann o essere pre scritt e
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parti cola ri condizioni planovol umetri che degl i edific i (a l tezza,
distribuz ione e distanza dagli assi di traffico pr in cipali , in questo caso
anche d ist acchi supe r iori ai rispetti di tipo urbani st ico evidenz iat i ne l le
tavole gra fi che di PUC ).
Nel caso d i e di fi ci no n reside nzia li o di st rutt ure part icolarmen te
protette po trà esse re c o nsentito il non rispetto dei l imi t i s uddett i,
m is urati in facc iata , se i requi siti tecnico~costr u tt i v i de ll e stru tt ure
edili zie in oggetto sono ta li da garantire all'inte rno de ll e stesse e lungo
tutt o il per i odo dell'anno un adegua to comfort acust ico .
Per gli uffic i res i denzia li potrà essere consen tito il no n r ispe tto
generalizza to dei limiti previsti se sarà almeno garant ito un adegua to
comfort acust ico nei singoli loca l i nelle ore d ' uso prevalenti (ad
esempio, il li mite previsto p er il periodo notturno dov rà essere ris pettato
all'interno d ell a cam ere da letto e non necessariamente negl i am bi enti
dedi cat i alle att ività diurne) .
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" per gli edific i r esidenz ial i il rispe tto de i limit i prev isti se sarà al meno
garan t ito un ade guato comfort ac ustico , nei singoli local i nelle ore
d 'us o preval enti .
È vietato il re cupero a i fini res idenzi ali dì edific i o loro parti In
I V-4 Prescrizioni da os servare per la tutela dell'amb iente est e rno nel
caso d i edifi ci in c ui si prevedano impianti , funzioni o a tti vit à
in grad o d i provoca re inquinamento a c ustico
Fermo rest an do il r ispetto del criterio differenzia le all 'interno di
ed ifi ci contermini, i li miti mas sim i amm iss ibili di r umo re proven iente da
sorge nti interne ad edi fici in cui si prevedan o imp iant i, fu nzi on i o
attività i n grado d i pro vocare inq uinamento acustico so no q uelli prev ist i
a i comm i 1 e 2 de ll 'art. 2 de l DP CM 1.3.1991 e succ o mo di f. e in tegraz ..
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pre visti dalla zoni zz azi one acu st ica , misurat o in facc iata a gl i edi fici,
secondo le seguen ti di spo si zioni gen erali.
La prevenzion e dall'i nquinamento acustico da t raffic o si att ua con
interve nti sui parametri stess i de l traffico (provvedimenti sulla v iab ilità,
su lla velocità di sco rrim ento e s ull a di sc ipline della circolazio ne). Un
e ffetto importante sulla r umorosità d a traffico è ind otto da l tipo di
p avirnentazione che d ev e co munque ri sp on d ere, oltre che all e esigenze d i
sil enziosità, alle esi genze p rim a rie di sic urezza (gelività, a ssorbimento
d ell'ac qu a pi o vana ec c .).
L'utilizzo di a sfa lt i fonoassorbenti deve es sere preceduto da l
calcolo de lla effi cacia a custi ca de ll' inte rvento nei c onfro nt i delle aree
d i sturbate e de lla previs t a conservaz ion e nel tempo delle caratteristich e
a cus tic he.
Se gli interve nti di cui so pra non so no suffic ienti a c onsentire i l
rispetto dei limiti previst i si può r icorrere, per il r umore indotto sia da
t raffico veicolare ch e da t raffic o ferro viario, alla dife sa passiva delle
aree interessate con oppo rtu ne barriere acus t ic he , i cui effett i de vo n o
es se re prev entiv a mente de term inati .
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G pare t i verticali omo ge nee, senza porte e fines tre o comunq ue
strutture t rasparenti che separano unità immobiliari diverse : Dn ~
45 dB ;
ti divi sori ve rti c al i: Dn ~ 42 dB;
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Il potere fono is olante de i suddett i elementi , m is urato 1ll
svo lgon o in pe rio do notturno (ad ese mpi o danc ing) dovrebbe avve nire in
edi fi ci direzio nal i a bassa presenza di funzioni resid e nz ia li dove sono
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pre sen ti el evate dot azion i a parcheggio non altame nte utilizz ate durant e
il perio do notturno.
Nel caso di edi fic i ad uso residenziale , la relazi one di impatto
acustico dovrà verificare sia ]' e mi ssione sonora che quell a ind iretta
causata dal traffico indotto con partico l are r if er iment o al peri od o
notturno. Il rumo re caus at o dal t raffico indotto non dovrà superare il
limite previ sto dalla zon izzazione acusti c a . N el cas o in c ui il rumore
am bientale risulti superiore al limite d i zona, iI rumore misurato con
l 'attività in funzion e non dovrà esse re superiore al rumore con l' attivit à
chiusa (mis urato nel giorno di chiusura).
Nelle are e residenziali l'inse di amento di attivit à r umorose no n
dovrà causare un increme nto della rumo rosità ambie ntale all'i nterno dei
loc ali adi acenti da ri t enersi " disturb ante" ai sensi dell'art. 2 com ma ] e 2
de l DPCM 1.3 .1 99 1 e succ o modif. e i ntegraz ..
22
Neg li ambient i che devon o ospitare attività rumorose l'iso lam ento
acustico normalizzato per v ia aerea, fra ambienti adiacenti e sovrap posti ,
non de v e essere in feriore a 50 dB(A ).
Le norme di riferi m ento per la valut azione e la ver ifica in opera de i
req uisiti sono la IS O 71 7R e la ISO 140R.
23
pre sent azi on e di una relazione re datta da un " te cni co compet ente "
atte stan te la n on r umoro si tà della macchina) .
- Merc at i e fi ere.
L 'Amministrazione com una le dovrà, t en end o pr e sent e le
prees is te nti destina zio ni d' u so del terr itor io, i ndi care aree d a dest inare a
spe ttac o lo a carattere temporaneo, ovve ro mobile, ovve r o a ll ' aperto,
stabi lendo il d ivi eto di con t atto d iretto con a re e , anc he ap partene nti a
co muni c onfin anti, q uando ta li valori si di scostano in m is ura superi ore a
5 dB(A) d i livello son or o e qu i valente m isurat o secon do i cr iter i ge nerali
stabi liti dal DPCM ] .3 .1 991 e succ o mo di f. e integraz .. È op portuno
i ndi v iduare t ali ar ee in zone di c lasse IV, V o VI.
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conceSSIO ne ed il iz ia e/o nella domanda di licenza per sp ettacol i e
intratteniment i pubb lici .
In conformi tà a quanto prescritto nei suc cessivi paragrafi dovrà
e sser e allegata all e suddette istanze una re lazione di impatto acust ico
se co ndo le modalità r iportate nei paragrafi VII- l e VII-7 .
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escavato ri, pale caricat rici , betonie re , ecc .) in man canza del pre vent ivo
deposi to di una rel azione di impatto acustico concernente : la de scriz io ne
del ti po di ma cchin e e d impianti rumoros i di cui si pre vede l'i mpiego; la
loro collocazione a l1 ' inte rno del c antiere e la pre senza di eventua1i
sc hermature acu stiche ; il num ero di ore gi orn ali ere e co m plessive
dell'intero perio do ; il live ll o di pres sione sonora a distan za nota; la
d istanz a e l 'ubicazione degl i edi fici occ upati esposti alla propagazione
de l r umore; il perc orso di access o e le aree di carico e sc arico dei
materiali e dei rifiuti. N el ca so in cui la situa zio ne descritta d ovrebbe
far prevede re il superamento de l livello equivalente di 70 dB (A ) in
fa cci ata de gli ed ific i residenz iali es posti ovvero di 60 dB(A ) all'intern o
de lle abitazi oni a finest re ch i use potran no e sse re prescr itte lim itazioni
a ggiunti ve rispetto a quelle prescritte ne l pre sente p aragrafo.
Gl i inte rventi di c ui alla le gg e 662/96 so no esonerati dalla
presentazio ne della re laz ione di impatto acust ic o. In tali c as i sarà
s ufficiente la presentazione da parte di un t ecnico abi li ta to di una
dichiarazion e in cui si certifi chi il non superamento d ei limiti
am missibi li ne lla zon a, secondo quando rip ortat o dall a Zoni zzazione
acust ic a. Rest an do facoltà de ll' am ministrazi on e comunale disporre la
sospensione dei lavori nel caso in cui si acce rt ino le condizion i di
esposizion e al rumore a carico degli edi fic i contermin i ecc ede nti quan to
de sc ritto al pre sente paragrafo .
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Le attività ch e no n com p ortano l ' impiego di attrezzature che danno
l uo go al sup eramento de i lim iti di zona sono vi etate d opo le ore 2 0.00 e
comunque durante il p eri odo nott urno .
Per i cantieri ed ili e stradali da att ivarsi per il r ipr ist in o urgente
dell'erogazion e di serv izi pubb li ci (li nee telefonich e e d e lettriche ,
condotte fognarie, di acqu a potabi le, di gas ecc .) ovvero in si tuaz ioni di
p eri c olo per l ' incolumità dell a popo laz io ne è concessa de roga agli orari
ed a gli adempimenti amm in istrati v i previsti dalla presente normat iva.
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d ovranno ess ere asportati inv olucri protettivi che comportino l'aumento
de l r um ore eme sso .
genere deve ess ere co munqu e interrotto in per iod o notturno dopo le
23.30.
Sono da co ns id erarsi attiv ità rumo ro se a cara ttere te mp orane o anche
quell e esercitate press o p ubblic i es erCIZI all ' ape rto a s upporto
dell'attività principal e li cenzi ata (ad esempio pian o-b ar, serate m usicali,
karaoke, cab aret ecc. e com unque t utte q uelle so ggette a lI' autor izzazio ne
ex art.6 8 e 69 TULP S) c on li mitazion i sopra indi cate .
Man ifestazi oni a lI ' ape rto di du rata superiore ai 7 giorni dovranno
ottenere formale autori zzaz io ne pre via prese ntaz ione di una relazio ne di
im patto acustico da allegare alla doman da di licenza per spettacoli e
intrattenim enti p ubb lic i che dovrà attestare che st rume nt i music a li ,
am pli f icato ri , alt oparlanti o ap parec chiature rumoros e in genere d i cu i si
prevede l 'u so, in segui to a gli ac corgi ment i a dottati, di ano lu ogo ad un
livello equivalente non super iore a 70 dB(A ) misurat o su l p eri met ro
esterno de ll'area, n on s up eriore a 60 dB( A ) misurat o in facc iata agli
edific i resid enzi ali espost i e non su periore a 4 0 dB(A ) m is ura to
all'interno dell e abi tazio ni circostanti a f inestre ch iuse nel perio do
diurno.
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L 'im pi ego all'aperto d ell e apparecchi ature rumor ose dovrà in ogm
caso e ss ere interrotto durante i l periodo notturno dopo le ore 23 .30 .
La valuta zione dovrà tener c onto della lo cali zz azio ne di im pianti e
di att rezzature rumoro se in rel azione al tip o di man ifestaz ione ed al
p er iod o dell' anno di svolgimento (e st ivo-inve rnal e) ; tali manifestazioni
dovrann o e ssere ub icate in a pposite zone individuate
dall'Ammin istrazione com unale, preferi bi lmente con esclusione delle
zone di classe I, Il, e III .
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