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1º venerdì, sacro Cuore

«…non è da meravigliare che la brutta ami il bellissimo, né deve sembrare troppo che una
creatura ami il suo Creatore, perché glielo deve e da ciò riceverà ricompensa eterna. Ma che
Dio s'innamori e si appaghi della sua creatura, questo è degno di meraviglia e gratitudine, ed
è cosa di cui gloriarsi e compiacersi» ...
Questo è ciò che dice il vangelo di oggi: «Non voi avete scelto me, ma io ho scelto voi»
«Se è un grande onore diventare prigioniero di Cristo -e a titolo di grande onore san Paolo
chiama sé stesso prigioniero di Cristo (Ef 3, l), avendo nel corpo catene di ferro e nell'anima
catene d'amore-, che cosa si potrà dire di un uomo che abbia fatto prigioniero Dio con
l'amore? Se è una grande ricchezza non avere più cuore per averlo dato a Dio, che sarà avere
per nostro il cuore di Dio, il quale si dà a chi dà il proprio amore e, dopo il cuore, da tutto sé
stesso?» … «Questo è il nostro vero onore, del quale ci possiamo gloriare, e non del fatto
che noi amiamo lui, perché maledetto sia chi bada a sé stesso, vantandosi delle opere da lui
compiute. Dobbiamo invece gloriarci che un così alto re, che tutti gli angeli adorano, voglia
per sua bontà amare cose tanto basse come noi siamo».
E su questo punta la devozione al sacro cuore: la considerazione dell’amore di Dio per
noi, che esige la nostra risposta e dedizione totale ad esso.
«L’oggetto speciale di questa devozione è l’amore immenso che indusse il Figlio di Dio ad
accettare la morte per noi e a darci se stesso nel SS. Sacramento dell’Altare, senza che la
vista delle molte ingratitudini e degli oltraggi che doveva ricevere in tale stato di Vittima
immolata sino alla fine dei secoli, abbia potuto impedirgli di operare questo prodigio;
amando meglio esporsi ogni giorno agli insulti e agli obbrobri degli uomini, anziché non
mostrarci con la maggiore di tutte le meraviglie fino a quale eccesso Egli ci ama.» (Croisset)
Davanti alla considerazione di così grande amore, non dovremmo avere desiderio di
riversare il nostro affetto in nessun’altra cosa. Dobbiamo immergerci in questa
considerazione
«Colloca i tuoi occhi davanti allo specchio dell'eternità, lascia la tua anima bagnarsi nello
splendore della Gloria, unisciti di cuore a Colui che è incarnazione della divina sostanza, e
trasformati interamente, per mezzo della contemplazione, nella immagine della sua divinità.
Allora anche tu proverai ciò che è riservato ai soli suoi amici, e gusterai la segreta dolcezza
che Dio medesimo ha riservato fin dall'inizio per coloro che lo amano.
Senza concedere neppure uno sguardo alle seduzioni, che in questo mondo fallace ed
irrequieto tendono lacci ai ciechi che vi attaccano il loro cuore, con tutta te stessa ama Colui
che per amor tuo tutto si è donato. La sua bellezza ammirano il sole e la luna; i suoi premi
sono di pregio e grandezza infiniti. Voglio dire quel Figlio dell'Altissimo, che la Vergine ha
partorito, senza cessare di essere vergine.» (santa Chiara a sant’Agnese)
Chiediamo alla Madonna la grazia di dedicare ogni singolo affetto a questo sacro cuore, e
di mettere sempre e solo in esso le nostre compiacenze.

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