FONDO GHISI, N° 41
FONDO GHISI, N° 41
L CAMPANELLO
FARSA CON PROSA
DEL MAESTRO
Proprie;j per tiilti i paesi - Deposto a norma dei tiatt iti iii:~ril:izioi;ali.
Tutii i diritti di eseciizio~ie,rafpressiitazioile, riproduzioiic, t r ~ l . i i i o : i ee i i ~ i s c r i ~ i o n e
soiio riservati.
G. R I C O R D I & C.
EDITORI-STAhlPA1 ORI
SCENA PRIMA.
N 130 capito: ora mi avviticchio a mia moglie coine SER. Non morrete, non morrete!
i i n serpente, e non la lascio n è anclie s e venisse Vi conosco, seduttore.
il teri-emoto. (nell'nzvinrsi si zerzle stro~nr-e/a gnloppe) E dispetto e non amore
ROSA A questo suono mi sento elettrizzare. A h genero C h e infierir così vi fa.
iiiio, io ringiovanisco di venti anni, e voglio O r che d'altri mi sapete
disordinare : bal!ian~o insieme la galoppe. A r d e in voi cotanto foco;
ASN. Sccsate, m a io voglio veder prima i fatti miei.
E obbliate che fui giuoco
Della vostra infedeltà.
I<OSA Non teinete ; a noi, a noi. Altre due, lusinghiero, n e amate,
( ' O PJY/(?gnlojpn~zdodnll'nltva parte)
E d intanto ...
Akìi. hla s e non s o ballare. ENR. Menzogna infernale !
l i u s a Aiidiaiuo, alidiamo. SER. N e con certa, ed invan lo negate,
(enirnrzo ~frllasn/cc b(rl/crtrdo seguiti da Spii-iciiolze) (COZ S I C I L Y M P ~ ~ )
Altre due ...
ENR. (con forza) No, ti dico, son tre.
SCENA V. Donna infida, leggiera, sleale...
L o facea p e r scordarini di te!
Ser;if!na dal loto opposlo bnlln~zdo /n goldjbe col2 Enrico: questi, (in /~rwzofrngzro)
g!it ,/o ilz ~ ~ ( u ' a&//a
o scefza, pril?n'e z ~ t r tLilro srrio, cnricaf~,e Sempre, senipre t'ainai, coine s'ama
S J S ) t'n. D i potente indicibile affetto!
P e r te sola m'avvampa nel petto
Una fiamma cui pari non ha.
SER. Ebben? siete già stanco! Questo cor te domanda, te brama;
EXIZ. O r s ù , ciigina, Senza t e questo cor morirà.
Bando agli scherzi: voi mirate adesso Io v'amava, sperando che il core
In me l'aniante offeso ... Rispondete : SER.
V'accendesse una fiamma verace;
Perchè sposarvi senza il mio permesso? , Ma la speine fu un sogno mendace,
SER. E voi ine lo chiedete? Come nebbia che all'aura sen va.
Pei-chè in Enrico ritrovai l'infido, Ah vien meno, s'estingue l'amore,
I1 mostro, l'iiicostaiite, il traditore. Cui la spenie aliiiiento iion dà.
ENR. Sei tu ia traditrice! ( ~ 0 1 2 I N O Z / ~ filuco) Buona sera...
SE^. ( ( O . P I E ~ p n v r i t t ~ ~ t n ) Addio, signore. ENR. Dispietata !
ENR. (cos/riiz,o.erzdoln n rirnnirerc) Od'i ancor.
Non fuggir ... t'arresta, ingrata! SER. S o n maritata.
Senti altneno una parola; ENR. Di m e d u n q u e ?...
O il riva1 che a m e t'invola SER. Non mi curo.
Speii:o innanzi ti cadrà.
La mia fiamma disprezzata ENR. Non più a m o r ?
Crebbe al par d'un inongibello,
C
.
Mai p i ì ...
~ L o g-iuro!
(@nss:rfrriodnl frtrore al pin?r!o) 3e ogni speiiie io perdo al morido,
l'[a ben presto un fied(lu avello (roiz t~ngernlofrlrorf)
T a n t o iiiceridio estiiig~~erà. Corro appresso a quel birbante;
11 2 T3
Qual v a ~ i ~ p i rsitibondo
o capire che io provava con la vostra sposa una
Succl-iierollo ad ogni istante ... scena di commedia, per declamarla poi alla
presenza di tutti?
E finita oinai la festa ...
Non avrà più testa in testa; ROSA Che bella idea! bravo nipote! Sentianiola questa
A talun da lui fia dato scena di commedia.
P e r la china il sublimato; ANN. Che commedia mi andate coinn~ediando!Non ho
Un stringente chiederanno, tempo da perdere: ho altre scene da recitare
E una purga invece avranno; IO, e...
E a te pur, fatal 'cugina, TUTTI 1-a commedia, la commedia!
Traditrice Serafina,
Sale inglese, teriaca ENR. Eccola qua. (Coraggio, e faccia franca).
Per sciroppo toccherà. SER. (Che dirà?)
SER. Ogni sdegno il tempo placa, (ironica) ROSA Silenzio !
Anche il vostro placherà. ANN. (Pazienza!)
ENR. E una nuova produziune d'autore incognito; vi
sono tre parti principali, e di prima sfera. Io
SCENA VI. farò la parte di ... Serafina la parte della ... voi
don Annibale la parte del ...
D . ~ n n i b a l e ,che vierte gtrardingo, e Defli; qrlifzrli ~nndnilzaRosa, ANN. S a r à una bella parte la parte del ...
Spiridione ed i Convltati. ENR. Tragedia classico-romantica in 25 atti, con nio-
nologo, prologo, epilngn, I iepilogo ed a pic-
ENR. (i~edeitdoD. Ar?~zibtrlr)(ECCOio sposo; a noi). l cole giornate. I1 suo titolo è Zasse, Zanze e
Perfida, ingrata, non mi sfiiggirai. Zonzo.
(sz geffn ai p~rdz dt Serafina) SPI. Bello, bello!
ANN. Ah! cosa vedo?
ENR. ECCOl'argomento. Io sono Zasse, amo Zanze, e
SER. (Mio marito!) (Per f'~grre) Zonzo è mio rivale : Zonzo siete voi (a DJIZ
ANN. Alto là! alto là! Ladri! ladri! Guardie! gente! Antlzbalc). S'alza il sipario; assisa a pie' d'un sa-
aiuto! lice, immersa nel dolore, geme trafitta Zanze
ROSA Perchè tanto rumore? dal più crudele amore: arriva Zasse, e svelarido
SPI. Che cosa è stato? l'immenso affetto che lo abbrucia, bacia la mano
a Zanze; giunge Zonzo inaspettato, e si pone
ANN. L'l10 colto il seduttore: vedetelo; ecco10 là ai ad osservare in disparte: Zasse bacia e ribacia
piedi di inadama mia moglie, la mano di Zanze, l'abbraccia, e sta per par-
ENR. Che? Voi credete che io sia in ginoccliio? ... avetc tire: s'avanza Zonzo con fiero cipiglio, e grida:
wli occhi foderati di presciutto! (sz alaa) Vedete'
P Ahi Zanze!... E tu, o vile, trema! Ma Zasse ri-
io sono in piedi come una toire. sponde: Ziffe! ... Zonzo in furore chiania i Zonzi,
SPI. S ~ C Legli
I ~ Osta
, in piedi. ed in presenza di Zanze fa tagliare il ceffo a
ANN. Asi~~accio, ora lo vedo anch'io. Zasse. Ziff, zaff. A scena sì tremenda Zanze cade
ENR. Sembra impossibile che voi siate visionario. ( ~ x i e t z n ' o ) svenuta sopra il corpo di Zasse, e Zonzo esclama:
Ah, ah, ah! E proprio da ridere. Caro il mio Ahi Zanze! ahi Zanze! ahi Zanze!! ...
don Annibale, siete così corto di mente da non TUTTIBravo, bravo !
'1
.\nx. Hr-ll~ssirnascena! Mi rincresce che mezzanotte
sin per suonare, e che la commedia non possa
proseguirsi. fi. tempo d'andarsene a letto. Amici SCENA ,VII.
miei, mi avete fatto un piacere ad onorarmi, ma
me n e fareste uno maggiore s e ognuno andasse D. Annibale, Spiridione c mndnwz-ln Rosa n siio /eiiiko.
pe' fatti suoi.
SER(sl g ~ t t n~te//chi nccin di ~~qndawza
Rosn) A h ! madre ! ANN. O h ! meno niale: in'lianno lasciato solo finalmeiile.
I:NR. Addio dunque, cugina. ( n Sernflna di soppintt ) Spiridione aiutami a spogliare.
!\NN. ( n r?tadn/nrt &sa) Dico, mamina, la vostra camera SPI. S o n pronto.
sta là. ANN. Prendi il paravento' e portalo avanti. Bisogna
ENR. E la inia? usare tutte le Ijrecauzioni pos~ibili,giacche in
A N N . In inezzo alla strada. questo momento un colpo d'2rir-i potrebbe pi-o-
ROSA Cara figlia, andate chè l'ora è tarda. durre delle conseg-iienze...
(SpiriiJione nv?,ci rli p-iri ~trcssoil pn~(rveir10rrun/r/i cl>i //n sterzi;).
A N N . Prilna un bacio s u questa manina ... (Enrico prende
ed imfiedtsce n don Atltlibnle dz un-
/n 11?nizodi .S~rnlnfj~n SPI, Chi è ? (verso la portu di s / l - a h )
ciir~ift).Costui mi farà fare uno sproposito. ANN. C h e cosa è stato?
(Rosn coizd~sceSe~trjirn~zellucnmei-n tizrs~nic). SPI. H o creduto sentir suonare il camp:inello.
ENR. Amici e parenti, avanti di partire sarebbe in- ANN.(osserr~n~~do il cat*rjn~zrllfi)Sei ubbi-in co ; non vedi clie
creaiiza il non fare I'ultiino brindisi allo sposo. non si nluove affatto? Non ni:inclirrel>be altro
Da bravo Spiridione, i-innova le bottiglie, e voi che qualcuno venisse a inipor~uiiarini.
secondatemi all'intercalare. (Spiridione pnrfc, e tornn
szdbito con le Ootfiglzr, e versa n'n Oerc ni Convitnf8). SPI. Oh! s e ciò succede non datevi alcuna pena che
ci sono io, e...
ENR., CORO Mesci, mesci, e sperda il vento
Ogni cura, ogni lamento; ANN. NO, no: non te n e iricaricare per carità (spoglini~lJos;).
Solo il canto del piacere Vorresti fare come il mese scor=,o clie desti a
Risuonar fra noi s'udrà ... quella povera veccl-iia invece del ci-eii-ior di tar-
taro il sublimato cori-osivo? Quella meschina,
Nell'ebbrezza del piacere
S t a la vera ilarità. per la tua ignoranza lia corso pericolo d'andare
all'altro mondo. Questo tuo sproposito 112 fatto
T U T T ~ L u n g a è l'ora degli affanni: sì che il Governo abbia ordinato a ~ i i l t i gli
H a il piacer fugaci i vanni: speziali di vendere in pei-suna in teinpo di
pillole ad Eizrico il qttale ne preizde varie quindi " fare di voi vendetta in questa notte. Restate
gorgheggia) " in piedi; non dormite se avete cara la vita:
ANN. Che vi pare? " sottoscritto un vostro amico intimo ,).
SPI. Chi è ?
ENR. (di c?eriir*o) Apri, apri : son io (fuori) Ecco tutti i
parenti. (ilrili escono)
P A R E S T Don
I Annibale.
ALTRI Ci consoiiamo.
ALTRI Ci rallegriamo.
ANN. Grazie, grazie: ma perchè venir così presto?
ENIZ. P r e s t o ? sono di già le sei meno un quarto!
ANN. 1-e sei meno un q u a r t o ? FINE.
ROSA sicuramente.
ANN. Dunque è necessario che io parta, giacchè l'ora
è già tarda.
ENR. E bisogna far presto, poicliè hanno di già attac-
cato i cavalli alla diligeiiza.
ANN. Cara iilainina, vi raccomando la sposa. Diletta
Serafina, s p e r o che a1 inio ritorno ti potiò d2r
prova del mio attaccaiuento, e passereiiio gioi ni
telici! Addio a tutti. Serafina, ci rivedremo al
mio ritorno, (SjIridtoire nr~tlcrrìn'orz Aizirrbtrle n foglrir s t
/(T v e ~ f c
(?a carriera e ad tr~~fosstrr~e
I'ahrlo. Glr ~ e c / ~ t r il
ri
cIzp)r1[o ed t l bnsiotre; rittir S I porrd sopun /C s p n / / ~l ~ r
vrligrn di Dorz Alzri~bnlc)
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