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ELICA AEREA

Cap. 16 “Studio dell’ elica” pag. 429

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AEREI A ELICA

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Lockheed C-130H Hercules (L-382)
AEREI A ELICA

3
Grumman S-2F3AT Turbo Tracker (G-121)
AEREI A ELICA

4
Grumman E-2C Hawkeye 2000 (G-123)
AEREI A ELICA

5
Alenia G 222
AEREI A ELICA

Antonov AN 22° Antei

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ELICA AEREA - FOTO
OGIVA ELICA BIPALA A
PASSO VARIABILE

7
ELICA AEREA - FOTO
ELICA TRIPALA
A PASSO
VARIABILE

OGIVA

MOTORE 6
CILINDRI
CONTRAPPOSTI
“CONTINENTAL” 8
ELICA AEREA - FOTO
MOTORE 6 ELICA TRIPALA OGIVA
CILINDRI A PASSO
CONTRAPPOSTI VARIABILE
“CONTINENTAL”

9
ELICA AEREA - FOTO
MOTORE 6 ELICA TRIPALA
SEMIALA
CILINDRI A PASSO
SINISTRA
CONTRAPPOSTI VARIABILE
“CONTINENTAL”

OGIVA 10
ELICA AEREA
TURBOELICA
La turbina, oltre a muovere il
compressore è collegata anche ad
un’elica: la spinta viene così fornita
principalmente dall’elica, ed in impieghi
a quote relativamente più elevate in
parte anche dal getto di scarico
proveniente dalla turbina. Questo
propulsore, anche se sviluppa potenze
inferiori al turboreattore, è più
economico e quindi ancora rivalutato ed
impiegato sugli aerei da trasporto.
MOTOELICA
il motore a scoppio è stato usato anche
negli aerei e lo è ancora sui piccoli
velivoli. Su di esso è montata un'elica
spingente, praticamente una turbina.
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ELICA AEREA
La spinta, o la trazione, necessaria
L’elica è
alla propulsione di un aeromobile è
l’elemento
che, ottenuta proiettando una massa
accelerando fluida nel verso opposto alla
“poco”una direzione del moto. La trazione
“notevole” nasce, per il principio di azione e
massa reazione, come reazione alla
d’aria,
trasforma la
forza che deve essere esercitata
potenza sulla massa per accelerarla. Nel
erogata dal caso dei propulsori ad elica
motore in (motoelica e turboelica) l’elica
TRAZIONE chiama a sé e poi proietta
all’indietro aria ambiente. 12
ELICA AEREA

1. L'elica è essenzialmente una vite che, quando ruota, si spinge


nell'aria o nell'acqua come la vite .
2. La pala di un'elica aerea ha una sezione aerodinamicamente
simile a quella di un'ala e, quando si muove nell'aria, genera
portanza e resistenza aerodinamica perpendicolarmente e
parallelamente alla velocità dell'aria rispetto alla sezione della
pala.
3. Propulsore poco “caricabile”
4. Trascurabile la variazione di densità che l'aria subisce nell‘
attraversarla. Ipotesi non più verosimile quando si
raggiungono velocità di volo di 600-700 km/h (comprimibilità
e formazione di onde d’urto)

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ELICA AEREA

Eliche aeronautiche: sono eliche studiate per agire


in una miscela di vapori e gas che è l'aria. Data la
scarsa densità di quest’ ultima le eliche
aeronautiche sono caratterizzate soprattutto dalle
alte velocità di rotazione e dalla sottigliezza delle
pale.
Eliche marine: al contrario delle precedenti, queste
eliche agiscono all'interno di un liquido che è l‘
acqua e pertanto, date le maggiori densità, queste
eliche sono caratterizzate da velocità di rotazione
più basse e da pale più espanse. 14
ELICA AEREA - Parti costitutive
Un’elica è formata dalle seguenti parti essenziali:

 Il mozzo è la parte centrale, fissato all’albero, su cui


sono calettate le pale. La sua forma deve essere
ogivale per presentare la minima resistenza
all’avanzamento.

 Le pale sono gli elementi che creano la forza traente


e sono vere e proprie ali rotanti.

 L’albero motore è collegato tramite opportuno


meccanismo al motore che applica ed esso la coppia
necessaria a mettere in rotazione l’intero organo.

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ELICA AEREA

ELICHE TRAENTI: sono poste sulla parte anteriore


del motore e perciò studiate per fornire la
propulsione risucchiando il fluido indisturbato che si
trova davanti al mezzo nella direzione di
avanzamento e quindi spingendolo sulle parti
fluidodinamiche del mezzo. Si preferisce per
semplicità schematizzare tale modalità di
funzionamento sottoforma di trazione: appartengono
a questa tipologia la maggior parte delle eliche
aeronautiche utilizzate dagli aeromobili e alcune
moderne applicazioni marine utilizzate sulle navi. 16
ELICA AEREA
Eliche spingenti: sono analoghe alle traenti, ma
collocate nella zona posteriore del motore. Perciò
esse incontrano anteriormente un fluido in moto
disuniforme che risente del passaggio tra le
superfici fluidodinamiche del mezzo. Pertanto
risulta più semplicemente schematizzabile la sua
azione sottoforma di spinta anziché trazione. A
questa tipologia appartiene la stragrande
maggioranza delle eliche marine utilizzate su tutti i
tipi di imbarcazioni e alcune applicazioni
aeronautiche (in particolare nei prototipi dell'inizio
17
del XX secolo).
ELICA AEREA

RQ1 -Predator

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ELICA AEREA

ELICHE PORTANTI: al contrario delle precedenti,


questo tipo di eliche fornisce una spinta
sostentatrice, cioè opposta alla forza di gravità.
Sono perciò utilizzate sugli elicotteri

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GEOMETRIA
L’elica possiede 3 assi di riferimento:
ASSE X: asse di rotazione
L’elica viene rappresentata
ASSE Y: PRIMO asse della pala
graficamente tramite due
ASSE Z: SECONDO asse della pala
proiezioni ortogonali; una sul
piano Y-Z chiamata pianta
dell’elica, ed una sul piano X-Y
chiamata profilo dell’elica;
come si può notare la
rappresentazione si limita al
mozzo e ad una sola pala.

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GEOMETRIA
L’elica possiede inoltre due assi di riferimento
chiamati “CAMPANATURA”:
PIANO X-Y: CAMPANATURA PRIMARIA;
PIANO Y - Z: CAMPANATURA SECONDARIA;
Viene definita campanatura
dell’elica la linea che unisce i
baricentri dei vari profili
che costituiscono la pala, tale
linea è una curva e il suo
andamento è dettato
esclusivamente da criteri di
resistenza strutturale del
materiale di cui l’elica è
composta in quanto, consente
ai momenti flettenti prodotti
dalle forze centrifughe di
contrastare i momenti
flettenti provocati dalla
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trazione e dalla forza
resistente.
NOMENCLATURA
Le eliche che assorbono una coppia dal motore sono
denominate eliche positive e possono creare una
trazione positiva (funzione traente) o negativa
(funzione frenante). Esistono però, anche eliche che
forniscono una coppia all’albero; in tal caso sono
denominate mulinelli o eliche negative.

Le eliche sono dotate di due moti diversi: rotazione e


traslazione, da cui un moto risultante di tipo
elicoidale. Se manca il moto rotatorio l’elica è detta
bloccata, mentre se è assente il moto di traslazione
l’elica è detta a punto fisso. 22
NOMENCLATURA
In relazione al senso di rotazione, assumendo come
punto di osservazione la posizione del pilota,
un’elica può essere destrorsa o sinistrorsa a
seconda che ruoti in verso orario o antiorario
rispettivamente.

Si definisce diametro dell’elica il diametro del


cilindro circolare minimo circoscritto all’elica, il cui asse
coincide con quello di rotazione.

Si definisce disco dell’elica il cerchio di diametro pari


al diametro dell’elica e giacente nel piano normale
all’asse di rotazione.

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ELICA AEREA
PASSO DELL’ ELICA (geometria):
è la grandezza che esprime la distanza
percorsa da un'elica in un giro

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ELICA AEREA

PASSO GEOMETRICO:

è la distanza teoricamente percorsa


trascurando la cedevolezza del fluido e
perciò corrispondente alla distanza che
l'elica percorrerebbe se si muovesse
all'interno di un corpo solido

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ELICA AEREA
Sezione della pala nel piano X-Z:
β = angolo di calettamento geometrico
β0 = angolo di calettamento aerodinamico
Asse a portanza nulla (P = 0)

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ELICA AEREA

PASSO GEOMETRICO E AERODINAMICO


Considerando un punto qualsiasi sulla pala
dell’elica questo, durante il funzionamento,
compie un moto roto-traslatorio comunemente
chiamato moto elicoidale, il cui passo può
essere determinato con la seguente formula:
Passo geometrico
(corda) = 2 π r tan β
Passo aerodinamico
(asse P = 0) = 2 π r tan β 0
27
ELICA AEREA
AVANZO E REGRESSO
La distanza effettivamente percorsa da
un generico punto sulla pala dell’elica in un
giro è chiamata avanzo (A), mentre la
differenza tra il passo geometrico e
l’avanzo prende il nome di regresso (R).

R=P-A

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ELICA AEREA - scomposizione forze

SCOMPOSIZIONE
DELLA FORZA
AERODINAMICA IN
SCOMPOSIZIONE DELLA FORZA PORTANZA E
AERODINAMICA IN TRAZIONE E RESISTENZA AEROD.
FORZA RESISTENTE 29
ELICA AEREA

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ELICA AEREA

CALCOLO DEL REGRESSO


Per fare un giro l’elica impiega un tempo t:

2π 2π
t= (da ω = )
ω t
Nello stesso tempo t, l’ avanzo dell’elica è:

A=vt 2πv
A=
ω
sostituendo nell’espressione avremo:

2πv 2π
R = P − A = 2πr tan β − = 2πr tan β − (ωr tan ε ) = 2πr (tan β − tan ε )
ω ω
31
ELICA AEREA

Durante il funzionamento dell’elica a punto fisso, l’avanzo


è nullo e il regresso è uguale al passo geometrico;
aumentando la velocità di volo, l’avanzo aumenta e il
regresso diminuisce, fino ad un valore in corrispondenza del
quale l’avanzo è uguale al passo geometrico e il regresso
diventa nullo. Come già detto, il calettamento è variabile;
per convenzione si definisce calettamento dell’elica quello
relativo ad una particolare sezione e precisamente quello
relativo a r = 0,75 R;

Si fa notare che la convenzione non è universalmente


adottata; infatti in Inghilterra e negli Stati Uniti si considera
come sezione di riferimento quella a r =2/3 R. 32
ELICA – altre tipologie

 A PASSO VARIABILE. L’angolo di calettamento


dei profili alari è variabile. Si distinguono a seconda
delle modalità con cui è variato il passo:

 Variazione a terra (Ground adjustable pitch): il passo è


regolato solo a terra, a motore spento; ciò è utile per adeguare
l’elica a condizioni di volo differenti, che devono essere peraltro
previste prima del decollo; la regolazione avviene allentando i
bulloni che fissano le pale al mozzo.
 Variazione a bordo (Controllable pitch): il passo può essere
regolato dal pilota durante il volo tramite un servomeccanismo
azionato idraulicamente. Consente una miglior efficienza
propulsiva in ogni condizione di volo (decollo, atterraggio,
crociera) grazie alla regolazione dell’angolo di incidenza della
corrente relativa. 33
ELICA – altre tipologie

34
ELICA – altre tipologie

 A PASSO FISSO. L’angolo di calettamento


dei profili alari è fisso e, quindi, privo di
regolazione. Possono essere a 2 o 3 pale e
sono generalmente in legno o metallo.

 In legno : sono prodotte assemblando conci radiali


di legno laminato. Sono impiegati da 5 a 9 conci di
legno dello spessore di 3/4 di pollice.

 In metallo : sono generalmente in lega leggera di


alluminio, e sono ottenute forgiando una singola
barra; sono in generale più sottili di quelle in legno e
vengono impiegate per dimensioni e velocità
maggiori.

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ELICA – altre tipologie

A PASSO VARIABILE

 BANDIERABILE (Full Feathering). Particolare elica a


passo variabile, le cui pale si possono disporre, a
comando, allineate con il flusso. Riduzione della
resistenza in caso di rottura accidentale del motore

 REVERSIBILE (Reversible). Caratterizzata dalla


possibilità di ridurre e, al limite, rendere negativo il
passo. Invertire il segno della spinta prodotta.
Utilizzata in grossi aeromobili per ridurre lo spazio
d’arresto durante l’atterraggio

36
ELICA AEREA

37
ELICA AEREA - funzionamento

 E’ una macchina che trasforma l’energia di rotazione del


motore (coppia motrice) in un’ energia di traslazione
(Trazione).
 Come tutte le macchine avremo un rendimento ηe
(rendimento dell’elica:

Lutile Tv
η= =
Lentrante C ω

T= trazione dell’elica
v = velocità relativa
C = coppia motrice
ω = velocità angolare

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ELICA AEREA
Definizioni:
ε y-z = piano di rotazione
dell’elica
vp= velocità periferica (ωr)
Sezione dell’ elica a
distanza r dal centro v = velocità di traslazione
(di volo)
w=velocità relativa
α= angolo di incidenza tra
w e corda del profilo
Trazione (T) = componente
della forza aerodinamica in
direzione x;
Forza resistente (R):
componente della forza
aerodinamica in direzione39z.
ELICA AEREA - funzionamento

Si definisce rapporto di funzionamento


dell’elica γ, il rapporto tra la velocità di
volo v e la velocità periferica all’estremità
dell’ elica:

v
γ=
ωR
40
ELICA AEREA – formule di RENARD
Le 3 formule di RENARD consentono di calcolare
la trazione, la coppia assorbita dall’elica e il
rendimento:

TRAZIONE dell’ elica T=τ ρ ω2 R4 [N] (1)

COPPIA ass. dall’elica C=χ ρ ω2 R5 [Nm] (2)

τ = coefficiente di trazione
χ = coefficiente di coppia
ρ = densità dell’aria
ω = velocità angolare dell’elica (rad/sec)
R = raggio dell’elica (m) 41
ELICA AEREA - funzionamento

 E’ una macchina che trasforma l’energia (potenza) di


rotazione del motore (coppia motrice) in un’ energia
(potenza) di traslazione (Trazione).

 Come tutte le macchine avremo un rendimento ηe


(rendimento propulsivo) dell’elica:

Wutile Tv
η= =
Wassorbita C ω

T = trazione dell’elica (N)


v = velocità volo (m/s)
C = coppia motrice (Nm)
ω = velocità angolare (rad/sec)
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ELICA AEREA – Schema a blocchi
Pum Pur Pue Tv
ηm = ηr = ηe = =
Pim Pir Pie Cω

Pur = Pie

Pim
Pue
Pur
ηm Pie
MOTORE RIDUTTORE Pue
ηr
Pum Pir
ηe
ELICA

Pum Pir 43
=
ELICA AEREA - funzionamento
Sostituendo le formule di Renard:

2 4
Tv τρω R v τv τ
η= = 2 5
= = γ (3)
Cω χρω R ω χRω χ
Le caratteristiche dell’elica sono dedotti da
diagrammi sperimentali che ci danno i coefficienti χ,
τ e η in funzione del rapporto di funzionemanto γ,
al variare dell’angolo di calettamento al 75% del
raggio della pala 44
ELICA AEREA - funzionamento
1A 1B

45
(A) - ELICA A PUNTO FISSO v=0

In questo caso γ = 0, ed è il caso in cui l’elica è in movimento ma il velivolo viene mantenuto


frenato quindi, come si può vedere dai grafici, si avrà il massimo coefficiente di trazione
(Tmax), un certo valore di coefficiente di coppia ma il rendimento propulsivo risulta
ovviamente uguale a zero (η = 0). In pratica, essendo uguale a zero il vettore velocità di
volo v, il vento relativo coincide con il vettore velocità periferica e l’angolo di incidenza risulta
molto elevato e coincidente con l’angolo di calettamento geometrico (α α=β) . Questa
particolare condizione si ottiene in pratica con il velivolo fermo in pista, con il freno di
46
parcheggio inserito, durante la prova motore prima del decollo.
(B) - ELICA PROPULSIVA A REGIME NORMALE v≠0

0 < γ < γ1

Iniziando la corsa di rullaggio, v aumenta e α diminuisce, e rappresenta il


normale funzionamento dell’elica durante il volo, produce una trazione
assorbe una coppia e, considerando l’elica a passo fisso, raggiunge il massimo
rendimento propulsivo ad un solo valore del rapporto di funzionamento.
Come sì può vedere l’angolo di incidenza α dipende dal rapporto tra la velocità di
volo e la velocità periferica: tale condizione si verifica durante tutte le fasi del
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volo, decollo, salita, crociera, discesa, avvicinamento e atterraggio.
(C) - ELICA A TRAZIONE NULLA O ELICA TRASPARENTE
v≠0

γ = γ1

Aumentando la velocità v, quando il vettore della forza


aerodinamica si trova parallelo all’asse Z, l’elica non produce più
trazione ma continua ad assorbire una coppia per cui il rendimento
propulsivo risulta uguale a zero.
Durante il volo questo può capitare se l’aereo viene portato ad elevata
velocità, ad esempio in picchiata con forte angolo di pendenza della
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traiettoria
(D) - ELICA FRENANTE v≠0

γ1 < γ < γ2

La forza aerodinamica si sposta all’indietro e aumenta ancora la


velocità (così come γ), e conseguentemente l’ angolo di incidenza
diminuisce, diventando negativo; anche la trazione è negativa, mentre
la coppia è ancora positiva. Pertanto in picchiata con forte angolo di
pendenza della traiettoria, l’elica frena il velivolo mantenendolo ad una
velocità accettabile ed impedendogli dì superare la massima velocità di
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progetto strutturale Vne (linea rossa sull’anemometro).
(E) - ELICA A COPPIA NULLA (AUTOROTANTE) O
GIRANDOLA v≠0

γ = γ2

All’aumentare del rapporto di funzionamento γ, ad un certo punto la


forza aerodinamica si trova parallela all’asse X rivolta in senso opposto
al moto e quindi non ammette nessuna forza resistente e quindi nessun
assorbimento di coppia (FR = 0).
Tale caso non deve verificarsi durante il volo per cui il progettista dovrà
tener conto delle prestazioni del velivolo e scegliere di conseguenza 50
un’elica adatta.
(F) - ELICA MOTRICE O MULINELLO v≠0

γ > γ2

Aumentando sempre di più il rapporto dì funzionamento (γ) la forza aerodinamica si


sposta, in modo tale da ammettere una componente parallela all’asse X rivolta in
senso opposto al moto e una componente parallela all’asse Z ma rivolta nel senso
di rotazione dell’elica (forza motrice) che produce una coppia. Questo tipo di
funzionamento viene sfruttato nel generatore eolico (mulino a vento) per produrre energia
elettrica sfruttando la velocità del vento che investe la pala. Un’altra applicazione di elica
autorotante viene sfruttata nell’elicottero per consentire una planata in caso di emergenza,
planata che viene appunto definita in autorotazione. Tale condizione è assolutamente 51 da
evitare in quanto molto pericolosa per il gruppo motopropulsore.
ELICA AEREA – passo variabile
Risulta evidente quindi che sull’aereo
l’elica deve funzionare al
massimo fino al campo di elica
frenante, utilizzato in caso di
picchiata con forte angolo di discesa,
per cui il progettista dovrà scegliere
l’elica più opportuna che sia adatta al
motore e alle prestazioni richieste dal
velivolo. ELICA A PASSO VARIABILE

52
ELICA AEREA - passo variabile
Un’elica a passo fisso costituisce solo
un compromesso alle diverse esigenze
di volo, dato che al decollo serve un
passo corto (piccolo angolo di
calettamento), per la salita serve un
passo un po’ più lungo e per la
crociera un passo molto più lungo, il
problema viene risolto impiegando
eliche a passo variabile che sono in
grado di aumentare il campo di ELICA A PASSO VARIABILE

funzionamento dell’elica propulsiva e


soprattutto di mantenere il massimo
53
rendimento propulsivo.
ELICA AEREA - passo variabile

Passo variabile massimo rendimento

Comando manuale del pilota (in disuso)

Comando con regolatore di giri centrifugo

54
ELICA AEREA - passo variabile
Passo fisso solo piccoli aerei leggeri

Passo variabile in tutti gli aerei plurimotori con giri costanti del
motore;

“Elica in bandiera” rottura motore

“Inversione passo – Reverse”:

Bassa sollecitazione dei freni;

Atterraggio con pista ghiacciata;55

55
ELICA AEREA - passo variabile

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Interferenze elica velivolo
PRINCIPALI INTERFERENZE:

 Interferenze aerodinamiche

 Flusso elicoidale

 Effetto P

 Interferenza meccanica

 Coppia di reazione

 Effetto giroscopico 57
Interferenze elica-velivolo
Interferenze aerodinamiche: Flusso elicoidale
Alle spalle dell’elica si genera un
flusso elicoidale che investe la
fusoliera e gli impennaggi, nel caso
di elica destrorsa questo flusso
investe il lato sinistro dell’
impennaggio verticale, provocando
un momento imbardante (rotazione
attorno all’asse verticale dell’aereo),
e in modo asimmetrico l’impennaggio
orizzontale, provocando un momento
di rollio (rotazione attorno all’ asse
longitudinale dell’aereo).
Il progettista in base alle
caratteristiche geometriche ed
aerodinamiche del velivolo è in
grado, con prove nella galleria
aerodinamica, di valutare l’entità 58
ditali momenti
Interferenze elica-velivolo
Interferenze aerodinamiche: EFFETTO P
Durante il volo in salita o in discesa le pale dell’elica funzionano con una
diversa velocità relativa in quanto alla velocità periferica Vp si somma o si
sottrae (a velocità di salita dell’aereo. In conseguenza di ciò si viene a
generare una diversa trazione tra le due pale che provoca un momento di
imbardata (rotazione attorno all’asse verticale dell’aereo) che deve essere
contrastato dal pilota.

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Interferenze elica-velivolo
Interferenze
Interferenze elica-velivolo
meccaniche: COPPIA DI REAZIONE
L’elica, come studiato precedentemente, assorbe una coppia e quindi il
motore dovrà fornire una coppia motrice in grado di mantenerla in
movimento; per reazione sul velivolo si risente di una coppia uguale e
contraria chiamata coppia di reazione.

VELIVOLO MONOMOTORE: allungamento della semi-ala così che la


portanza sia spostata rispetto alla mezzeria dell’aereo, generando un
momento di rollio che compensa la coppia di reazione. L’allungamento d
si può calcolare imponendo l’equilibrio tra coppia di reazione C, e il
momento della portanza P (uguale al peso Q se in volo orizzontale):

d 2C 2C
C = P ⇒d = ⇒d =
2 P Q

60
Interferenze elica-velivolo
Interferenze
Interferenze elica-velivolo
meccaniche: COPPIA DI REAZIONE
In questo caso anche la resistenza R risulta spostata dalla mezzeria,
generando, se non compensata una coppia imbardante; la compensazione
si effettua spostando l’asse del motore di una quantità d/2.

Altro metodo per compensare la coppia di reazione in un monomotore è


quello di calettare in maniera differente gli impennaggi orizzontali,
in maniera che dia un momento di rollio che contrasta la coppia di reazione

d 2C 2C
C = P ⇒d = ⇒d =
2 P Q

61
Interferenze elica-velivolo
Interferenze
Interferenze elica-velivolo
meccaniche: COPPIA DI REAZIONE

VELIVOLO BIMOTORE: l’annullamento della coppia


di reazione può essere fatta adottando eliche
controrotanti

62
Interferenze elica-velivolo
Interferenze
Interferenze meccaniche:elica-velivolo
EFFETTO GIROSCOPICO
Durante il funzionamento l’elica si
comporta come un giroscopio, il
quale precessiona ogni volta che
viene forzato a girare intorno agli
assi sui quali gli manca la libertà,
cioè l’asse trasversale e l’asse
verticale del velivolo; nel caso di
elica destrorsa si manifesta
seguenti nei modi:
Quando l’aereo picchia o cabra,
la precessione giroscopica
tende a farlo imbardare
rispettivamente a sinistra o a
destra;
Quando l’aereo vira a destra o
a sinistra, la precessione tende
rispettivamente a farlo 63
picchiare o cabrare.
Interferenze elica-velivolo
Interferenze
Interferenze meccaniche:elica-velivolo
EFFETTO GIROSCOPICO
La verifica si esegue utilizzando la regola della mano destra, dove il pollice
indica il vettore rotazione (asse di rotazione), mentre le atre quattro dita ci
indicano il verso di rotazione.
La coppia di reazione per effetto giroscopico si individua facendo ruotare il
vettore velocità angolare dell’elica sul vettore velocità angolare della
manovra che il pilota esegue.
Sempre con la mano destra sarà individuata la coppia di reazione nascente.

ELICA MANOVRA DEL PILOTA COPPIA DI REAZIONE


Destrorsa Virata sinistra Cabrata
Sinistrorsa Virata destra Cabrata
Destrorsa Virata destra Picchiata
Sinistrorsa Virata sinistra Picchiata
Destrorsa Cabrata Virata destra
Sinistrorsa Picchiata Virata destra ω
Destrorsa Picchiata Virata sinistra
Sinistrorsa Cabrata Virata sinistra
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