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Corso di Laurea in Ingegneria Gestionale

Fisica Generale TA (lettere A-K)

I Appello - Sessione autunnale A.A. 2017-2018 - Scritto del 10/09/18


Docente: Prof. B. Lanzoni - Tutor: Prof. M. Casali

Note:
Scrivere il vostro nome su questo foglio, sulla busta e su tutti i fogli che usate.
Per ogni quesito, scrivere ESCLUSIVAMENTE il risultato FINALE nel riquadro corrispondente

NOME:  

Problema 1
Un motociclista percorre una strada orizzontale ad una velocita` costante di modulo v0 = 60 km/h,
quando incontra un fosso largo D = 2 m.
Dopo il fosso la strada continua ad un livello piu` basso di 0.2 m, rimanendo orizzontale.

(i) Dimostrare che il motociclista riesce a saltare il fosso.

riesce  a  saltare  il  fosso  perche',  data  la  sua  traiettoria  (parabolica),  atterra  nella  strada  dopo  il  
fosso  e`  ad  una  distanza  maggiore  di  D    

(ii) Determinare con quale inclinazione α il motociclista atterra sulla strada dopo il fosso.

α  =  -­‐6.78o  
(iii) Calcolare la velocita` iniziale minima che il motociclista deve avere per riuscire a saltare il fosso.

vmin  =  9.905  m/s  

INDICAZIONI PER LA SOLUZIONE


Quesito (i): scegliere un sistema di riferimento con origine all'inzio del fosso, asse x orrizzontale, asse y
verticale. Il moto e` parabolico. Basta calcolare la gittata e verificare che sia >D. Per calcolare la gittata,
imporre che y(ta)=0 (con ta=istante di atterraggio) per ottenere ta, poi determinare x(ta), la gittata,
appunto.
Quesito (ii): noto ta (dal punto precedente) e nota l'equazione di vy(t), calcolare vy(ta), che, per la
geometria del problema, e` uguale a va sin α   dove va e` il modulo della velocita` al momento
dell'atterraggio). Poiche' e` nota anche vx(ta)=v0 (moto rettilineo uniforme lungo x) e poiche'
vx(ta) = va cos α,  il rapporto tra la componente y e la componente x della velocita` di atterraggio e` pari
alla tangente dell'angolo cercato.
Quesito (iii): la velocita` iniziale minima necessaria per saltare il fosso e` quella per cui la gittata e`
uguale alla larghezza del fosso (D).

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l’urto il centro di massa del sistema delle due part
diretta verso la rampa. Calcolare:
Problema 2
1) la velocità della massa m1 al momento dell'urto;
2) la quota iniziale h0 da
Una molla ideale di costante elastica k = 500 N/m, inizialmente compressa
cui è scesa la massa m2;
di Δx = 22 cm rispetto alla
sua posizione a riposo, spinge una massa3) quale distanza
puntiforme percorreranno
m = 67 g inizialmente
1 le due
ferma, lungo masse lung
un piano
orizzontale senza attrito nella direzione indicata in figura. Un'altra massa puntiforme m2= 125 g,
inizialmente ferma su una rampa liscia, inclinata di un angolo θ = 30o rispetto all'orizzontale, ad una
quota h dal livello del piano, è lasciata libera
di scendere e, immediatamente dopo aver
raggiunto il piano orizzontale, subisce un urto
completamente anelastico contro la
precedente, che si è staccata dalla molla.
Subito dopo l’urto il sistema delle due
particelle si muove sul piano orizzontale con
velocità v = 4.6 m/s diretta verso la rampa.

Calcolare:

(i) la velocita` della massa m1 immediatamente prima dell'urto, 

v1i  =  19.01  m/s  

Conservazione
(ii) la quota iniziale h da cui è scesa la massa m2, dell’energia meccanica per le due
1 2 1
h=0.50  m   kd = m1v12 kd 2
(iii) la distanza che le due masse percorreranno 2 lungo la2rampa prima di fermarsi,v1 = = 19m / s
v 2 = 2 gh m1
d=2.16  m  
Conservazione della quantità di moto del sistema
(iv) il lavoro svolto dalla forza peso per fermare le due masse lungo la rampa.
m1v1 − (m1 +
m v
1 1 − m v
2 2 = (m 1 + m 2 )v v 2 =
W=-­‐2.03  J   m2
Conservazione dell’energia meccanica del sistema
INDICAZIONI PER LA SOLUZIONE 1
( m
Quesito (i): applicare la legge di conservazione dell'energia
1 + m ) v 2
= (mtra1 l'istante
2 meccanica + m2 )iniziale
gh = e(m 1 +m
l'istante in2
)gl sin θ
2
cui la molla raggiunge la sua posizione di riposo (infatti, in quel momento la massa 1 si stacca dalla
molla e da li' in poi, fino al momento dell'urto, la sua velocita` rimarra` costante)
Quesito (ii): applicare la legge di conservazione dell'energia meccanica per scrivere la velocita` della
massa 2 in fond alla rampa (e quindi subito prima dell'urto: v2i) in funzione della quota h da cui e`
partita. Scrivere la legge di conservazione della quantita` di moto e risolvere per l'incognita h.
Quesito (iii): applicare la legge di conservazione dell'energia meccanica per calcolare qua quota hf a cui
arriveranno le due masse "appiccicate" risalendo il piano. Usare la trigonometria per ricavare la distanza
percorsa lungo la rampa, nota l'altezza hf e l'angolo d'inclinazione del piano rispetto all'orizzontale.
Quesito (iv): usare il teorema delle forze vive o l'espressione del lavoro per una forza costante, notando
che l'unica forza che compie lavoro e` la componente del peso parallela alla rampa.

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Problema 3
Due cubi di massa mA=2 kg e mB=5 kg poggiano su un piano orizzontale e sono collegati da una fune. Al
centro della faccia superiore del blocco A, a distanza d=10 cm dai bordi, è collocata una biglia di ferro
di massa m=50 g. Sul blocco B agisce una forza
orizzontale di modulo F=60 N che trascina i due d
blocchi. Si assuma il sistema inizialmente in quiete e m
la fune tra i due blocchi già in tensione.
FB#
mA mB
In assenza di qualunque forma di attrito si calcoli:

(i) l'accelerazione dei blocchi A e B,

a=8.57  m/s2  

(ii) la tensione della fune,

T=17.14  N  

(iii) dopo quanto tempo la biglia cadra` dal blocco A.

tcad  =  0.15  s  

(iv) Si ripetano i calcoli nel caso in cui il piano orizzontale sia scabro e il coefficiente d'attrito dinamico
tra di esso e i blocchi sia µd=0.2.

a=6.60  m/s2  
T=17.21  N  
tcad  =  0.17  s  

INDICAZIONI PER LA SOLUZIONE


Quesiti (i) e (ii): Diagrammi di corpo libero. Lungo la direzione del moto (asse x) le uniche forze sono
FB e T (che agiscono su A e B, ma non sulla biglia). A e di B sentono la stessa tensione T e anche la loro
accelerazione e` uguale.
Quesito (iii): alla biglia non e` applicata nessuna forza con componente lungo x. Quindi la biglia non si
sposta lungo x, ma cade quando il blocco A si e` sposta verso destra di una lunghezza pari a d (mentre
lei rimane ferma). Scrivere quindi le equazioni per il moto di A e calcolare il tempo necessario ad A per
percorrere una distanza d lungo l'asse x.

Quesito (iv): se il piano e` scabro, bisogna aggiungere la forza di attrito sia su A che su B (ma i
procedimenti rimangono gli stessi).

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