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28/10/2021 Paul Klee - Wikipedia

Paul Klee
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Ernst Paul Klee (AFI: /paʊ̯ l ˈkleː/; Münchenbuchsee, 18


dicembre 1879 – Muralto, 29 giugno 1940) è stato un pittore
tedesco di padre tedesco e madre svizzera, il primo musicista e
la seconda cantante.

Figura eminente dell'arte del XX secolo, nel periodo della sua


formazione Paul Klee si occupò di musica, poesia, pittura,
scegliendo infine quest'ultima forma di espressione come
ambito privilegiato e dando così inizio ad una tra le più alte e
feconde esperienze artistiche del Novecento. Si mantenne
comunque anche con i proventi derivati dalla sua attività di
strumentista presso l'Orchestra di Berna.

Esponente dell'astrattismo, considerava l'arte un discorso


sulla realtà e non una sua semplice riproduzione. Nelle sue
opere la realtà è quindi rarefatta, resa essenziale, talvolta
ridotta a semplici linee o campiture colorate. La sua inesausta
ricerca si manifesta anche attraverso la scelta dei supporti, che Ernst Paul Klee
vanno dalla tradizionale tela alla carta di giornale, alla juta, a
cartoncini di ogni qualità e spessore.

Indice
Biografia
Cronologia biografica
Concezione della pittura
Opere
Galleria d'immagini
Note
Bibliografia
Scritti di Paul Klee
Scritti su Paul Klee
Catalogue raisonné Paul Klee
Voci correlate
Altri progetti
Collegamenti esterni

Biografia

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«Picasso vede il quadro come un muro, Klee come una pagina»

(Clement Greenberg[1])

Paul Klee nacque nel piccolo comune di Münchenbuchsee


presso Berna, il 18 dicembre 1879[2], ma la famiglia si trasferì
nella capitale svizzera qualche mese dopo. Figlio di Hans Klee
(1849-1940), un professore di musica (del quale prese la
cittadinanza tedesca), e della cantante Ida Frick (1855-1921),
Klee fu anche un eccellente violinista e amante soprattutto
della musica di Bach, Mozart, Beethoven e Wagner, che
costituì un'importante componente nella sua formazione e un
costante interesse per tutta la vita. Frequentò molto anche i
teatri d'opera e di prosa.

Fra il 1898 e il 1901 si trasferì a Monaco di Baviera, a


Schwabing, quartiere degli artisti. Qui frequentò l'Accademia
delle belle arti di Monaco di Baviera. Franz von Stuck fu il suo Palloncino rosso (1922)

professore ed entrò in contatto con la corrente artistica Solomon R. Guggenheim Museum,


Jugendstil. Tra il 1902 e il 1906 si appassionò a Gustav Klimt, New York.
a William Blake e a Goya. In particolare nel 1905, quando
soggiornò a Parigi per la prima volta, ebbe modo di vedere
molte opere degli impressionisti e degli artisti di epoche
precedenti: da Leonardo a Rembrandt. A questo periodo
risalgono una serie di acqueforti oltre che 26 acquerelli su
vetro.

Nel mese di settembre del 1906 sposò la musicista Lily


Stumpf, dalla quale ebbe un figlio[2]. Sempre nello stesso anno
espose alla mostra internazionale della Secessione a Monaco.
Polifonia (1932)

Nel 1909 espose 2 opere alla mostra della Secessione di


Museo d'arte di Basilea.
Berlino. Nel 1910 espose la sua prima personale al
Kunstmuseum di Berna. Nel 1911 conobbe artisti come August
Macke, Franz Marc e Vasilij Kandinskij, con cui diede in
seguito vita al gruppo del Der Blaue Reiter (Il cavaliere azzurro) con
il quale esporrà a Berlino. Nello stesso anno conobbe, durante un
viaggio a Parigi, Robert Delaunay, pittore simultaneo-cubista, le cui
ricerche sul colore e la luce lo influenzarono. Nel 1912 espose 17 opere
alla seconda mostra berlinese del Blaue Reiter.

Decisivo per il pittore fu un suo viaggio a Tunisi e ad Hammamet con


Louis Moilliet e Macke, nel 1914. Da quel momento lo stesso Klee
affermò di essersi pienamente impadronito del colore e iniziò a
prediligere nelle proprie opere le tonalità calde, tipiche di questa area
geografica. Scrisse nello stesso anno: "Questo è il momento più felice
della mia vita....il colore e io siamo una cosa sola: sono pittore".
Nell'aprile del 1914 espose a Berlino insieme a Marc Chagall. Nel
1916, quando aveva già superato i 36 anni, fu richiamato alle armi e fu
congedato nel dicembre del 1918. Da rilevare come sia gli anni della
guerra sia l'impegno nell'esercito non impedirono a Klee di
continuare a dipingere e a disegnare. Dal 1917 cominciò ad esporre Mito floreale (1918).
con maggiore continuità e sempre nello stesso anno una sua
personale a Zurigo suscitò grande entusiasmo nei dadaisti. Sempre
durante il servizio militare, nel 1918, scrisse il saggio La confessione creatrice (pubblicato nel
1920), il cui testo fornirà la base per i corsi di teoria della forma e teoria del colore che Klee terrà, a
partire dal 1920, al Bauhaus di Weimar.

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Dopo aver prestato servizio per tre anni nell'esercito tedesco al fronte durante la prima guerra
mondiale, viene consacrato a Monaco dalla sua mostra del 1919, che lo farà conoscere al grande
pubblico internazionale.

Nel 1920 venne chiamato dall'architetto Walter Gropius ad insegnare pittura. Klee si applicò alla
didattica con entusiasmo, avendo la possibilità di organizzare in maniera più sistematica l'aspetto
teorico del suo fare artistico. Nella scuola Klee svolse una forte azione equilibratrice, tanto che
Gropius lo definì "l'estrema istanza morale del Bauhaus". Dai suoi allievi venne soprannominato
il Budda essendo molto distaccato da tutte le attività sociali della scuola e venne da essi
considerato alla stregua di un oracolo.

Seguace della teosofia[3], l'esperienza si concluse nel 1931 e successivamente assunse la docenza
presso l'Accademia di Düsseldorf. Nel 1933 Klee fu costretto dal regime nazista alle dimissioni
dall'Accademia di Düsseldorf, poiché il regime giudicava la sua produzione, insieme a quella degli
artisti a lui contemporanei e vicini d'esperienza, come "arte degenerata".

Lasciò così la Germania per trasferirsi nuovamente nella sua città natale, dove continuò a
dipingere, nonostante i gravissimi problemi di salute dovuti ad una sclerodermia progressiva.
Negli ultimi anni della sua vita chiese la cittadinanza svizzera, che gli fu concessa solo postuma.
Morì nel 1940 nella cittadina di Muralto, vicino a Locarno.

Nel giugno 2005 è stato aperto a Berna il Zentrum Paul Klee, interamente dedicato all'artista. Esso
ospita più di 4000 sue opere, oltre a spazi dedicati a convegni, a laboratori per i giovani, ad una
biblioteca, a mostre tematiche. Il Zentrum è stato progettato dall'architetto genovese Renzo Piano
e, nel rispetto delle primarie fonti di ispirazioni di Klee, è costruito con un ampio uso di legno ed è
caratterizzato dall'onnipresenza della luce naturale.

Paul Klee dedicò alla sua passione per la musica studi approfonditi e se ne servi per chiarire i nodi
dell’arte pittorica. Pierre Boulez, un noto musicista, alla visione dei quadri del pittore Paul Klee,
avvenuta nel 1947 al Festival di Avignone, in occasione della mostra organizzata da Christian
Zervos, avvertì un intenso interesse per le opere di Klee. Boulez decise di dedicare uno scritto a
Klee, Il Paese Fertile, nel quale tenta di spiegare il profondo legame tra Klee e la musica. Paul Klee
è sin dalla nascita immerso nel mondo della musica, grazie alla sua provenienza da una famiglia di
musicisti e al suo grande interesse per i compositori classici come Bach e Mozart. Secondo Klee
possono essere applicate le ricchezze della musica ad altre forme di espressione ed esiste un
legame strutturale tra musica e pittura ma entrambe conservano delle caratteristiche proprie. Il
suo legame con la musica non si limita alla semplice descrizione, egli crea infatti strumenti
(Macchina per Cinguettare 1922) e grazie all’uso delle sfumature del colore guida i musicisti a
immaginare una musica idonea.

Klee insiste sul fenomeno della composizione, ossia della combinazione degli elementi tra loro;
molte sue opere presentano un titolo ispirato alla musica ma egli cerca di restituire ai termini un
senso che si distacca dal vocabolario musicale tecnico, ad esempio nell’opera “Fuga in Rosso”, egli
vuole trovare ritorni propri del linguaggio fugato (una figura principale e una secondaria che si
inseguono in diverse configurazioni culminanti in combinazioni serrate). Klee riprende il principio
di deduzione di Bach e lo applica nell’arte: da elementi semplici facciamo scaturire forme
complesse. Molto importante è la trasgressione dell’ordine formale poiché altrimenti si
rischierebbe una rigidità degli schemi e un eccesso di ordine può portare alla prevedibilità.
Nell’opera di Klee “Lampo fisiognomico” del 1927 emerge il principio di dialettica che prevede la
coesistenza e il superamento di elementi che si sovrappongono, vi è infatti il contrasto tra il cerchio
e la linea retta, due forze in tensione.

Indicativamente, un dipinto di Klee può essere valutato per una somma di circa 7,5 milioni di euro.
Klee fu anche scrittore e tra il 1898 e il 1918 scrisse i Diari, dove sono contenute gran parte delle
riflessioni sull'arte e sulla propria produzione, Teoria della forma e della figurazione, nel quale

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sono trasmessi i suoi insegnamenti, Nell'interregno, Concerto a Colori e gli Schizzi Pedagogici,
oltre alle Poesie.

Cronologia biografica
1879: nasce a Münchenbuchsee, presso Berna, da Hans-Wilhelm Klee (1849-1940) laureato
al Conservatorio di Stoccarda e maestro di musica all'Accademia di Berna e da Maria Ida Frick
(1855-1921) cantante professionista. Ha una sorella maggiore (nata nel 1876) di nome
Matilde, morta nel 1953.
1880: la famiglia si trasferisce in Svizzera.
1882: riceve i primi insegnamenti di disegno dalla nonna materna.
1886: frequenta la scuola primaria e inizia a prendere lezioni di violino.
1890: entra al Ginnasio di Berna e suona come membro dell'Orchestra municipale. Scrive
novelle e poesie
1897: inizia a tenere un diario che prosegue, se pur in modo discontinuo, fino al 1918.
1898: ottiene la licenza liceale e dopo aver oscillato tra il desiderio di dedicarsi alla poesia, alla
musica o alla pittura, decide per quest'ultima e si trasferisce a Monaco dove inizia lo studio
della pittura e segue le lezioni di anatomia e storia dell'arte.
1899: conosce una pianista di nome Karoline "Lily" Stumpf (1876-1946), figlia di Ludwig
Stumpf (1846–1923), un medico di Monaco e Annemarie Pohle, e tra i due nasce una
relazione.
1900: frequenta l'Accademia di Belle Arti di Monaco e ha come condiscepolo Vasily Kandinsky.
1901-1902: si reca in Italia a Roma e Firenze per un viaggio di apprendistato che segna la sua
nascita come pittore.
1903: a Berna prepara le prime acqueforti, legge molto e collabora nuovamente come
violinista nell'orchestra della città.
1904: si reca a Monaco per incontrare la fidanzata Lily e visita il Gabinetto di grafica studiando
con cura le incisioni di Beardsley, di William Blake e di Francisco Goya.
1905: primi quadri sotto vetro. Si reca a Parigi con gli amici e visita l'esposizione dei fauves nel
Salon d'Automne.
1906: breve viaggio a Berlino dove visita l'Esposizione del centenario nella Galleria nazionale
e il Kaiser-Friedrich-Museum. Il 15 settembre sposa, a Berna, Lilly Stumpf e si stabilisce a
Monaco ed espone una serie di incisioni grafiche intitolata Inventionen alla Mostra
Internazionale della Secessione di Monaco.
1907: 30 novembre, nasce il figlio Felix, morto il 13 agosto 1990, futuro pittore e regista
teatrale. Dal matrimonio del figlio con Euphrosine Grejowa, nacque Alexander (1940-2021),
anch'esso mercante e pittore.
1909: espone alla XIX rassegna "Zeichende Kunste" di Berlino.
1910: prima personale al Kunstmuseum di Berna e Kubin acquista un suo disegno.
1911: Klee inizia il catalogo sistematico delle sue opere.
1912: partecipa con 17 opere alla seconda mostra del "Der Blaue Reiter"
1914: viaggio in Tunisia con Macke e Molliet, mostra di Klee e Marc Chagall a Berlino.
1915: conosce Vasilij Kandinskij e Rainer Maria Rilke
1916: viene richiamato dall'esercito tedesco, realizza 81 opere, quasi tutte acquerelli
1917: mostre a Berlino, Zurigo, Monaco
1918: scrive il saggio Graphik e partecipa alla mostra internazionale della Kunsthalle di Berna.
Viene congedato dall'esercito
1919: dipinge a olio, incontra i dadaisti Jean Arp e Tristan Tzara.
1920: viene chiamato da Walter Gropius al Bauhaus di Weimar.
1921: insegna teoria della forma al Bauhaus e espone a Berlino e ad Hannover.

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1922: insegna teoria del colore presso il Bauhaus dove viene organizzato il congresso dei
dadaisti e dei costruttivisti.
1924: personale a New York. André Breton lo cita nel "Primo manifesto del surrealismo".
1925: il Bauhaus si trasferisce a Dessau, La Nationalgalerie di Berlino acquista il primo dipinto
di Klee. Partecipa alla prima mostra di pittura surrealista a Parigi presso la Galerie Pierre.
1928: viaggio in Egitto e Bretagna. Incontra Emil Nolde a Berlino. Walter Gropius si dimette dal
Bauhaus.
1929: prosegue la sua attività a Dessau.
1930: personale a New York. Si dimette dal Bauhaus.
1931: viaggio in Sicilia. È docente di tecnica pittorica all'Accademia di Düsseldorf, espone in
questa città oltre che a Berlino e ad Hannover.
1932: nuovo viaggio in Italia in Trentino.
1933: i nazisti chiudono il Bauhaus con l'accusa di essere un "covo bolscevico"; viene
perquisita la casa della famiglia Klee a Dessau.
1934: incontra Ernst Ludwig Kirchner. Personale a Londra.
1935: si riscontrano i primi sintomi di sclerodermia, malattia che lo condurrà all'invalidità totale
e poi alla morte.
1936: realizza 25 opere.
1937: a Berna riceve Pablo Picasso, Georges Braque, Kirchner, Kandinskij. Realizza 264
opere di cui 17 sono incluse nella rassegna d'"arte degenerata" e 102 vengono rimosse dai
musei tedeschi.
1938: dipinge opere di grande formato.
1939: dipinge e produce 1.253 opere, chiede la cittadinanza svizzera inutilmente.
1940: personale alla Kunsthaus di Zurigo con 213 opere degli ultimi 5 anni. In primavera viene
ricoverato a Locarno-Muralto, dove muore il 29 giugno.
1940: 5 luglio. Il Consiglio comunale di Berna concede la cittadinanza svizzera a Paul Klee.

Concezione della pittura

«Se Ingres ha posto ordine alla quiete, io vorrei, al di là del pathos, porre ordine al
movimento»

(Paul Klee[4])

Klee intende l'arte non come semplice rappresentazione della realtà (come era stato per i realisti o
naturalisti fiamminghi), bensì come indagine che svela i meccanismi più profondi e nascosti della
natura.

Nel caso di Klee è arduo parlare di "realtà": la sua pittura nasce tutta nella sua immaginazione.
"Immaginazione" in un'accezione totale, come analisi estrema di figure e sensazioni, fisiche e
psicologiche, condotta incessantemente come esercizio spirituale necessario e vitale per esplorare
e giustificare la propria presenza nel mondo. Un esercizio che talora prende forma di progetto e
che genera la materializzazione, appunto, di un'immagine. L'immagine è il frutto ultimo di una
riflessione strenua su di sé e sul proprio pensiero, frutto generato con cura e attenzione estreme,
catalogato accuratamente e riposto con amore per sempre, come la spoglia di un bambino, in
attesa di una resurrezione.

Opere
Villa R., 1919, olio su cartone, 26 x 22 cm, Kunstmuseum (Basilea)

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E sempre visti con gli occhi di un bambino sembrano alcuni


elementi di Villa R., opera dominata da sagome fantastiche e
da una villa costruita con forme geometriche che ricordano
quelle delle scatole di costruzione usate dai bambini. Di fronte
all'abitazione colpisce la strada rosso porpora che percorre
tutto il dipinto lungo una diagonale da sinistra a destra.
In
primo piano campeggia la misteriosa lettera R: essa appare
come un ricordo lontano che il pittore associava forse nelle
memorie infantili alla villa.

Strada principale e strade secondarie, 1929, olio su tela,


83 x 67 cm, Ludwig Museum (Colonia)

Il quadro è realizzato a linee incrociate che simulano la


planimetria di una città (da cui il titolo). L'effetto complessivo
del dipinto propone un'attuale riflessione sulla realtà Strada principale e strade
metropolitana che, già negli anni 30, diventava paesaggio secondarie (1929)

artificiale totale escludendo qualsiasi varietà morfologica.


Gli Ludwig Museum (Colonia).
ampi quadrati, più o meno regolari e a scacchiera, propongono
una città dove l'uomo modifica pesantemente il paesaggio e
ricorda i campi coltivati dove pure è l'uomo a definire gli spazi e le forme.

Porto fiorente, 1938, tempera su carta montata su tela, 75 x 165 cm, Kunstmuseum (Basilea)

Opera importante soprattutto perché rappresentativa dell'ultimo periodo della pittura di Klee. Nel
1935 infatti è colpito da una grave malattia che lo consumerà fino alla morte.
In questo frangente
Klee abbandona il formato "miniaturistico" per opere dalle dimensioni più importanti, le
pennellate da delicate e leggere diventano pesanti e talvolta cupe, trasformando l'ordine del cosmo
e traducendolo in un sapiente gioco di incastri e linee.
Il disegno si svolge tra il marrone della
banchina e l'azzurro del cielo (rappresentato alto e da una sottile linea come nei disegni dei
bambini). All'interno di questi due confini si estende la caotica vita portuale, delineata da
silhouette di navi, macchie d'olio, gru o galleggianti rappresentati come figure essenziali, quasi
come ideogrammi.

Foglie figurate (Figurale Blätter, 1938[5]) : rappresentazione di figure antropomorfe racchiuse


all'interno delle foglie di un albero stilizzato, presunto tentativo di sintesi artistica fra forme di
vita organiche e spiriti della materia.[6][7]

Paul Klee ebbe nella sua vita molti legami con la musica, la conosceva così bene da poter aspirare
ad una carriera da strumentista, oltre ad avere genitori e moglie che lavoravano nel mondo della
musica. In virtù di questo suo legame ed amore nei confronti della sfera musicale ha dipinto molte
opere che fanno chiaro riferimento a questo ambito, essendo spesso presenti delle rielaborazioni di
elementi musicali trasferiti in pittura.

Il Don Giovanni bavarese, 1919, acquerello e inchiostro su carta, Solomon R. Guggenheim


Museum (New York)

Paul Klee prediligeva suonare classici, in quanto i compositori del passato avevano secondo lui
rispetto della forma. Uno degli autori da lui più amato era Mozart. In questo quadro fa infatti
riferimento all’opera lirica Don Giovanni di questo compositore raffigurandone il protagonista
stesso. Forma e testo sono spesso presenti in ugual misura nelle opere di Klee, infatti anche in
questa opera oltre alla figura del Don Giovanni sono raffigurati i nomi di alcune conquiste amorose
del protagonista.

L’ordine del contro-Do, 1921

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In questo quadro è presente una figura e segni rivisti sotto forma cubista con molti legami con la
musica come per esempio C che indica i 4/4 di una battuta musicale. Il musicista Pierre Boulez ha
riscontrato una similitudine tra questo quadro e il “Secondo pezzo per quartetto d’archi” di
Stravinskij. Klee infatti ha sposato gli ideali antiromantici e l’umorismo neoclassico che
caratterizzava tutti gli artisti del suo tempo e questo è visibile nella sua opera e in quella di
Stravinskij.

Macchina per cinguettare, 1922, olio e acquerello, Museum of Modern Art (New York)

Klee in questo caso inventa una sorta di nuovo strumento, dalle forme e dalle linee si intravede
infatti un carillon per bambini con 4 uccellini appoggiato su una manovella. Molti musicisti hanno
anche provato a inventare una musica adatta a questo giocattolo, in quanto, dalla semplice
osservazione, si può percepire un suono. La tecnica usata consisteva nel disegnare su carta coperta
da pigmento nero ed in seguito utilizzare l’olio e l’acquerello. Pierre Boulez in questo quadro ha
anche trovato una coincidenza con la macchina di tortura nominata dallo scrittore Kafka in “Nella
colonia penale”.

Monumento al limite del paese fertile, 1929, Sammlung Rosengart (Lucerna)

Il titolo dell’opera proviene da una frase scritta da Paul Klee in una lettera a sua moglie in cui le
descrive ciò che ha rappresentato nel quadro. Dipinge infatti la vista che gli si presenta guardando
dalla cima della Valle dei Re, luogo di sepoltura dei faraoni, verso la terra fertile presente tra le
alture desertiche. Il paesaggio rappresentato è astratto, composto da stratificazioni di colori che
vengono paragonati da lui stesso ad una polifonia musicale. La sovrapposizione di colori, oltre che
la lettura su più piani del quadro, ricordano la sovrapposizione di voci all’interno di un brano
polifonico.

Emacht, 1932

Paul Klee in un periodo della sua vita adotta uno stile molto più geometrico. È il caso di questo
quadro caratterizzato dalla tecnica del puntinismo. I vari puntini cambiano colore e sono divisi da
linee, vi è infatti una convivenza tra l’elemento lineare e quello cromatico. Il musicista Pierre
Boulez trova una coincidenza tra questo quadro e gli “Opus 15,16,17” di Weber. Quest’ultimo infatti
utilizza linee vocali avvolte da puntini distaccati, ovvero le varie note staccate e ravvicinate tra di
loro. Sia Klee che Weber vogliono dare l’idea di piccoli impulsi ed entrambi riescono nel loro
intento attraverso mondi diversi, quello pittorico per Klee e quello musicale per Weber.

Bianco polifonicamente incastonato, 1930

In questo caso il legame con la musica è palese, in quanto nel titolo stesso vi è la parola polifonia. Il
colore bianco centrale è infatti incastonato polifonicamente, poiché da quel punto vi è
un’espansione progressiva di colori. La sovrapposizione tra riquadri di colori diversi ricorda quello
che avviene in un canto polifonico, in cui vi è una sovrapposizione di più temi musicali.

Galleria d'immagini

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Paesaggio L'avventura d'una Palloncino rosso Senecio (1922)


miracoloso (1920) ragazza (1921) (1922)

Paesaggio con Pesce magico Gatto e uccello Fuoco nella sera


uccelli gialli (1923) (1925) (1928) (1929)

Maschera di paura L'Uomo del futuro Angelus Novus[8]


(1932) (1933)

Note
1. ^ Saggio su Klee, trad. it. a cura di E. Pocar e C. Salmaggi, Il Saggiatore, Milano 1960, p. 8.
2. Giuseppe Di Giacomo, Introduzione a Klee, Roma-Bari, Gius.Laterza & Figli Spa, 2003,
ISBN 88-420-6862-4, OCLC 53109986. URL consultato il 1º novembre 2018.
3. ^ Roberto Floreani, "Astrazione, spiritualità e Teosofia" (https://theosophyart.org/2021/01/10/as
trazione-spiritualita-e-teosofia-roberto-floreani/)
4. ^ in Teoria della forma e della figurazione, Feltrinelli, Milano 1959. In epigrafe.
5. ^ Figurale Blätter, su google.it (archiviato il 23 settembre 2019).
6. ^ Il principio vitale di Paul Klee al Museo d'Arte di Nuoro, su adnkronos.com, Adnkronos.com,
29 settembre 2015. URL consultato il 23 settembre 2019 (archiviato il 23 settembre 2019). Ospitato su
http://archive.is/teCn9/ archive.is].
7. ^ Paul Klee, mondi animati - Comunicato stampa della mostra, su rainews.it. URL consultato il 23
settembre 2019 (archiviato il 23 settembre 2019).
8. ^ (EN) Angelus Novus, in Wikipedia, 27 maggio 2021. URL consultato il 23 giugno 2021.
https://it.wikipedia.org/wiki/Paul_Klee 8/12
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Bibliografia

Scritti di Paul Klee


Über das Licht, traduzione del saggio di R. Delaunay La lumière, in “Der Sturm”, anno III, nº
144-145, Berlin 1913.
Schöpferische Konfession, in “Tribüne der Kunst und Zeit”, a cura di K. Edschmid, Erich Reiss,
vol. XIII, Berlino 1920, parzialmente ripubblicata da W. Hausenstein in Kairuan oder eine
Geschichte vom Maler Klee und von Kunst dieser Zeit, Kurt Wolf, München 1921, trad. it.
completa in Teoria della forma e della figurazione, vol. I, Feltrinelli, Milano, 1959.
Klees Biographie nach Angaben des Künstlers, in H. von Wedderkop, Paul Klee, Junge Kunst,
vol. XIII, Klinkhardt & Biedermann, Leipzig 1920, anche in Eine biographische Skizze nach
eigenen Angaben des Künstlers, in “Der Arat”, secondo numero straordinario, “Paul Klee”,
Goltzverlag, München 1921.
Die Ausstellung des modernen Bundes im Kunsthaus, Zürich, in “Die Alpen”, anno VI, nº 12,
Bern 1921.
Über den Wert der Kritik, in “Der Arat”, anno II, München 1921.
Wege des Naturstudiums, in “Staatliches Bauhaus Weimar 1919-1923”, Bauhaus, Weimar und
Karl Nierendorf, Köln, Bauhausverlag, Weimar und München 1923, trad. it. in Teoria della
forma e della figurazione, vol. I, Feltrinelli, Milano 1959.
Über die moderne Kunst, Benteli, Bern 1945, trad. it. in Teoria della forma e della figurazione,
vol. I, Feltrinelli, Milano 1959.
Pädagogisches Skizzenbuch, Bauhausbücher nº 2, herausgegeben von W. Gropius und L.
Moholy-Nagy, Albert Langen, München 1925, ed. it. Quaderno di schizzi pedagogici, a cura di
M. Lupano, Vallecchi Firenze, 1979.
Wassili Kandinsky, in Katalog der Jubiläumsausstellung zum 60. Geburtstage von W.
Kandinsky, Galerie Arnold, Dresden 1926.
Emil Nolde, in Festschrift zum 60. Geburtstag von E. Nolde, Neue Kunst Fides, Dresden 1927.
Exakte Versuche im Bereiche der Kunst, in “Bauhaus, Vierteljahrzeitschrift für Gestaltung”,
anno II, nº 2-3, Dessau 1928, ripubblicato col titolo di Paul Klee spricht, in “Junge Menschen
kommt ans Bauhaus”, Dessau 1929, trad. it. Esperienze esatte nel campo dell'arte, in Teoria
della forma e della figurazione, vol. I, Feltrinelli, Milano 1959.
Tagebücher von Paul Klee 1898-1918, Verlag M. DuMont Schauberg, Köln 1957, ed. it., Diari
1898-1918, prefazione di G. C. Argan con una nota di F. Klee, trad. it. di A. Foelkel, Il
Saggiatore, Milano 1960-1995.
Das bildnerische Denken (Benno Schwabe & Co., Basel 1956), a cura di J. Spiller, ed. it.
Teoria della forma e della figurazione, vol. I, a cura di M. Spagnol e R. Sapper, trad. it. di M.
Spagnol e Francesco Saba Sardi, introduzione di Giulio Carlo Argan, Feltrinelli, Milano 1959.
Unendliche Naturgeschichte (Benno Schwabe & Co., Basel 1970), ed. it. Teoria della forma e
della figurazione. Storia naturale infinita, vol. II, trad. it. di C. Mainoldi, Feltrinelli, Milano 1970.
Gedichte, a cura di F. Klee, ed. it. Poesie, a cura di G. Manacorda, Guanda, Parma 1978-
1995.
Briefe an die Familie, vol. I: 1893-1906; vol. II: 1907-1940, a cura di F. Klee, DuMont
Buchverlag, Köln 1979.

Scritti su Paul Klee


Nico Belisari Di Pietro, Il Punto Fermo, 2019 ISBN 978-88-567-9761-9, In copertina: Paul Klee:
"Dream City" 1921.
R. Barilli, La poetica di Klee, in id., Informale Oggetto Comportamento, vol. I, La ricerca
artistica negli anni ‘50 e ‘60, Feltrinelli, Milano 1979.

https://it.wikipedia.org/wiki/Paul_Klee 9/12
28/10/2021 Paul Klee - Wikipedia

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Voci correlate
Basic design
Der Blaue Reiter

Altri progetti
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Collegamenti esterni

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nazionale svizzera
(EN) Paul Klee: Una Galleria di Arte Virtuale, su famousartistsgallery.com.
Paul Klee L'ordine nell'ambito dei colori, L'allineamento finito dei colori e il loro infinito
trapassare l'uno nell'altro, Rapporti cromatici lungo i diametri e lungo la circonferenza (https://w
eb.archive.org/web/20090617075150/http://www.carla146.it/07documenti/colore/pagine/03Kle
e5.htm) da Teoria della forma e della figurazione edizioni Feltrinelli, 1959
Le porte di sabbia lilac-point di Kairouan, su polimniaprofessioni.com.
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