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PROGETTO
UN Studio
(Ben Van Berkel, Caroline Bos)
CRONOLOGIA
1998-2006, progetto
2007-2015, realizzazione
FOTO
Hufton+Crow, Maarten Meuleman,
Siebe Swart
40
Stazione Centrale di Arnhem,
Paesi Bassi
Arnhem Central Station, The Netherlands
testo di Maria Chiara Cimmino
Arnhem è il capoluogo della provincia della Gheldria, nei Paesi
Bassi, e la sua stazione centrale rappresenta un nodo
fondamentale per i trasporti ferroviari nazionali e internazionali,
servendo soprattutto il collegamento tra Germania, Olanda e
Belgio, con un numero elevatissimo e sempre crescente di
pendolari al giorno.
La stazione preesistente venne realizzata frettolosamente nel 1954
nell’urgenza di sopperire alle devastazioni causate dalla Seconda
Guerra Mondiale, in particolare a quelle della battaglia di
Arnhem, che ebbe come esito la ritirata degli Alleati e la
distruzione di gran parte del centro storico. Già giudicata poco
funzionale all’epoca della costruzione, la vecchia stazione era
costituita da diversi blocchi di edifici non molto alti con un piano
interrato che permetteva l’accesso ai binari tramite un tunnel
sotterraneo. Alla fine degli anni ’80 divenne sempre più forte
l’intenzione di sostituire le strutture esistenti con un nuovo
complesso più grande ed efficiente e nel 1996 l’intenzione si
concretizzò con l’inizio dell’elaborazione del primo concept in
accordo con quanto previsto dal piano di riqualificazione
ferroviaria nazionale, che prevedeva proprio la costruzione di
nuove stazioni nel Paese. La necessità di dare nuova vita a questo
snodo infrastrutturale di importanza nazionale e internazionale
portò, quindi, alla decisione di dare corso a un progetto che
rappresentasse in primis un intervento di rigenerazione urbana e
che fosse in grado di implementare il servizio dei trasporti.
L’obiettivo principale era, comunque, quello di riqualificare gli
spazi di sosta e transito per i passeggeri.
La realizzazione della nuova stazione ha avuto un lungo periodo
di gestazione durato circa venti anni. Nonostante il lungo iter,
l’ambizioso progetto è stato portato avanti dalla determinazione
della committenza (il comune di Arnhem e l’organizzazione
olandese ProRail) e dei suoi progettisti. Lo studio olandese di
architettura UNStudio, lavorando con gli ingegneri strutturali di
Arup, ha progettato un nuovo terminal pensato come una
“macchina dei transfer” che potesse incorporare l’intero spettro
dei mezzi di trasporto sia pubblico che privato (treni, bus, auto e
biciclette). I primi schizzi della stazione centrale risalgono al 1996
ma hanno seguito l’evoluzione delle esigenze contemporanee, dei
flussi dei passeggeri e delle modalità di trasporto per trovare
risposte innovative ed efficaci dal punto di vista formale,
tecnologico, sociale ed economico. Lo scopo dei progettisti è
stato, quindi, quello di trasformare una stazione ferroviaria in un
hub di transito contraddistinto da un edificio dinamico posto al
centro di un ampio masterplan.
Il nucleo del masterplan è certamente l’architettura del Central
Transfer Terminal che include una hall e tutte le aree a servizio dei
viaggiatori, nonché una varietà di negozi, ristoranti, uffici e un
centro congressi. I 21.750 mq del Central Transfer Terminal sono
protetti da un’iconica copertura dalla geometria ritorta, che
consente campate libere con luci fino a 60 metri. Il progetto di
UN Studio mira alla creazione di un ambiente fluido e curvilineo
senza soluzione di continuità in cui soffitti, pareti e pavimenti si
relazionano in un processo di transizione continua e il paesaggio
urbano si fonde con la hall dell’edificio. Il supporto informatico
sempre più evoluto e la progettazione parametrica hanno
permesso agli architetti di UN Studio di proporre un edificio
topologicamente piegato su se stesso in cui gli spazi si
sovrappongono e mescolano, si sostanziano in forme complesse e
continue, così come avviene per la bottiglia di Klein e il nastro di
Möbius (superfici matematiche non orientabili per le quali non c’è
distinzione tra interno ed esterno), creando nuove tipologie
architettoniche. Il design è caratterizzato da una geometria
complessa che vede la torsione di tutti gli elementi strutturali.
Le linee sinuose si sviluppano a partire dal suolo e seguono
l’andamento delle curve di livello del terreno disegnando una rete
di piani sfalsati e rampe che proseguono dalla piazza d’ingresso al
cuore della stazione.
L’insieme dello scheletro portante, in cui è difficile distinguere gli
elementi strutturali fondamentali, appare come una gigantesca
scultura ottenuta dalla cristallizzazione di una membrana elastica:
i pilastri ritorti sembrano strisce di materia ottenute da tagli nella
copertura, successivamente ruotate su loro stesse, dilatate e
collegate al solaio inferiore. Si è in presenza dell’evoluzione del
concetto strutturale alla base del Viadotto dell’Industria sul fiume
Basento di Sergio Musmeci, una complessità formale
concretamente realizzabile solo usando un acciaio molto leggero
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H+C

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H+C
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H+C
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H+C
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S.S.
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Schema dei sistemi di trasporto Traffic modalities scheme

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Suddivisione funzionale degli spazi Functional spaces division

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STAZIONE CENTRALE DI ARNHEM, PAESI BASSI ARNHEM CENTRAL STATION, THE NETHERLANDS

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Esploso assonometrico Exploded view

Schema dei flussi Fluxus scheme

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3.

46

12.

9.

8.

1.

7.

10. 11.

Legend
1 Public Transport Terminal 7 Bus Square (local busses) Pianta livello coperture Roof level plan
2 Platform Tunnel 8 Elevated Office square
3 Platforms & Platform Roofs 9 Office Tower (K2)
4 Bicycle Storage 10 Horizontal Offices (K4)
5 Underground Parking Garage 11 Horizontal Offices (K5)
6 Bus Terminal (regional busses) 12 Office Tower (K3, future development)

9.

11.

3.

1.
2.

5. 4.

Legend
1 Public Transport Terminal
2 Platform Tunnel
3 Platforms & Platform Roofs
4 Bicycle Storage
5 Underground Parking Garage
6 Bus Terminal (regional busses)
7 Bus Square (local busses) Sezione trasversale Cross section
8 Elevated Office square
9 Office Tower (K2)
10 Horizontal Offices (K4)
11 Horizontal Offices (K5)
12 Office Tower (K3, future development)
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STAZIONE CENTRALE DI ARNHEM, PAESI BASSI ARNHEM CENTRAL STATION, THE NETHERLANDS
H+C
in sostituzione del conglomerato cementizio armato e
abbandonando i metodi di costruzione tradizionali in favore delle
tecniche di costruzione navale, impiegate per quest’opera su una
scala mai tentata prima. Per la realizzazione dei sostegni verticali,
solai, coperture e balconi interni sono stati utilizzati imponenti
pannelli prefabbricati in acciaio dall’andamento curvilineo con
nervature interne, la cui carpenteria e il cui aspetto sono gli stessi
degli scafi delle grandi navi.
Il continuo scambio tra lo spazio fluido interno e quello esterno è
enfatizzato dalla presenza di ampie vetrate che si estendono fino
alla copertura sotto forma di lucernari, rendendo l’intera
struttura-scultura visibile all’esterno.
La copertura è completata dai dettagli dei soffitti ondulati in
legno e dell’illuminazione, concepiti per favorire l’orientamento
dell’utente all’interno dell’ampio spazio del terminal: la
configurazione dei flussi di spostamento attraverso l’edificio e il
sistema urbano si basano su studi di way-finding che hanno
permesso di ideare questo sistema di supporto e comunicazione
intuitivo. Ciò rivela come i disegni di UN Studio riflettono la forte
convinzione che l’architettura dovrebbe incanalare l’interazione
umana su livelli molteplici.
Attorno al Central Transfer Terminal ruotano le piattaforme
ferroviarie con le nuove pensiline e il terminal dedicato ai bus,
due torri direzionali per uffici e una piazza. Due piani interrati
47
ospitano inoltre un parcheggio e un deposito biciclette.
Le piattaforme ferroviarie sono state rinnovate con l’aggiunta del
quarto binario e la costruzione di nuove strutture di copertura, il
cui concept è basato sulla spazialità e l’illuminazione. L’ampia
dimensione delle campate strutturali, i cui appoggi diventano
sedute per i passeggeri, e i grandi lucernari rendono più piacevole
e agevole la sosta sui binari e negli spazi circostanti.
Le quattro nuove pensiline, ciascuna di circa 210 metri di
lunghezza con larghezza variabile da 9 a 14 metri, hanno una
struttura in acciaio e alluminio con copertura in vetro lavorato a
freddo. La passerella sopraelevata, che collega le quattro
piattaforme ferroviarie tra loro e con l’ingresso nord della stazione
ferroviaria, è un elemento rettilineo posto a una quota superiore e
ortogonale ai binari su cui montano le coperture vetrate delle
pensiline. Il sistema elettrificato è stato integrato all’interno della
struttura di copertura, conferendo un aspetto uniforme a tutti i
binari.
Questa architettura non rappresenta solo un elemento
iconografico per la città di Arnhem, ma ne diventa un
fondamentale landmark che estende la propria influenza al di
fuori dei confini della città e del Paese stesso, permettendo un
incremento del transito dei viaggiatori al giorno e lanciando
questo nodo di interscambio e di trasporti internazionali tra le più
importanti stazioni del Paese.
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In questa e nella pagina a

M.M.
fianco, il cantiere della
stazione. Le tecniche
costruttive adottate sono
molto simili a quelle
utilizzate nei cantieri navali
In this and in the opposite
page, the station site work in
progress. The building
techniques adopted are very
similar to those used in
shipyards
48

M.M.
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STAZIONE CENTRALE DI ARNHEM, PAESI BASSI ARNHEM CENTRAL STATION, THE NETHERLANDS

Il Central Transfer Terminal è

M.M.

caratterizzato da una
geometria complessa che
vede la torsione di tutti gli
elementi strutturali: i pilastri
ritorti sembrano strisce di
materia ottenute da tagli
nella copertura,
successivamente ruotate su
loro stesse, dilatate e
collegate al solaio inferiore
The Central Transfer Terminal
is characterized by a complex 49
geometry which involves the
twisting of all structural
elements: the twisted
columns are similar to strips
of matter obtained by cuts
into the roof and then
turned into themselves,
stretched and connected to
the slab below
M.M.
M.M.
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H+C
50

H+C
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STAZIONE CENTRALE DI ARNHEM, PAESI BASSI ARNHEM CENTRAL STATION, THE NETHERLANDS

Soffitti, pareti e pavimenti si

H+C

relazionano in un processo
di transizione continua e il
paesaggio urbano si fonde
con la hall dell’edificio.
Il continuo scambio tra
spazio interno ed esterno è
enfatizzato dalla presenza di
ampie vetrate che si
estendono fino alla copertura
sotto forma di lucernari,
rendendo l’intera struttura-
scultura visibile all’esterno 51
Ceilings, walls and floors are
connected through a
continuous transition and the
urban landscape becomes
one with the hall of the
building. The continuous
exchange between interior
and exterior space is
emphasised by large glazed
openings that extend up to
the roof in the form of
skylights, making the entire
structure-sculpture visible
from the exterior
H+C
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Construction of the new Arnhem terminal occurred after a period
of gestation lasting twenty years. Despite this lengthy process,
the ambitious project was carried forward thanks to the
determination demonstrated by the client (the City of Arnhem
and the Dutch organisation ProRail) and its designers.
The nucleus of the master plan is without any doubt the
architecture of the Central Transfer Terminal that includes a hall
and a host of areas offering services to visitors, as well as a wide
range of shops, restaurants and a congress centre. The 21,750
square meters of the Central Transfer Terminal are protected by
an iconic roof with a folding geometry that allows spans of up to
60 meters.
The project by UN Studio aims at the creation of an
uninterrupted fluid and curvilinear environment in which ceilings,
walls and floors are part of a continuous transition and the urban
H+C
landscape is fused with the hall of the building. State-of-the-art
computer software and parametric design allowed the architects
to propose a building that is topologically folded in on itself, in
which spaces overlap and mix, substantiated in complex and
continuous forms to create new architectural typologies. The
complex geometry of the design involves the twisting of all of the
structural elements. Sinuous lines develop from the ground and
follow the contours of the site to define a network of offset planes
and ramps running from the entry plaza into the heart of the
station.
The skeletal structure resembles a gigantic sculpture obtained by
the crystallisation of an elastic membrane: the twisted columns
are more akin to strips of matter obtained by cutting into the roof
and rotating the pieces around themselves, stretching and
connecting them to the slab below. The vertical supports, slabs,
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STAZIONE CENTRALE DI ARNHEM, PAESI BASSI ARNHEM CENTRAL STATION, THE NETHERLANDS
H+C
roofs and interior balconies were all created using massive
curvilinear prefabricated and internally ribbed steel panels whose
carpentry and appearance recalls that used for large ships. The
continuous exchange between fluid interior space and exterior
space is emphasised by large glazed openings that extend up to
the roof in the form of skylights, making the entire structure-
sculpture visible from the exterior.
The roof is completed by the detailing of undulating wood
ceilings and by the lighting system, designed to favour user
orientation inside the wide spaces of the terminal.
Rotating around the Central Transfer Terminal are the rail
platforms with their new canopies and the bus terminal, two
office towers and a public plaza. Two underground levels provide
parking and bicycle storage.
The rail platforms were renovated by the addition of a fourth
platform and the construction of new canopy structures, whose
concept is based on spatial qualities and light: the broad spans of
the structural bays and the large skylights make the platforms and
adjacent spaces more pleasurable and easier to use. The four new
canopies, each around 210 metres in length and varying in width
between 9 and 14 meters, feature a steel and aluminium
structure and cold-formed glass skin. The rectilinear raised
walkway connecting the rail platforms and the northern entrance
to the terminal runs perpendicular above the tracks and is
surmounted by glass canopies. The system of power lines was
integrated within the structure of the roof to define the uniform
appearance of the tracks and platforms.
This work of architecture is not only an iconographic structure of
the city of Arnhem, but a fundamental landmark whose influence
extends beyond the confines of the city and the country itself.