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Nella primavera del 1993, Nils Lonberg creò un topo il cui sistema immunitario
era in grado di generare anticorpi umani. A distanza di 6 anni si scopre questa
tecnica potrebbe portare ad una nuova generazione di farmaci rivoluzionari. Il
vantaggio di questi anticorpi quasi umani è che il corpo non li percepisce
come estranei e non scatena perciò reazioni immunitarie. Questo significa che
possono essere somministrati di volta in volta per curare malattie croniche
come cancro o artrite reumatoide.
La sua nuova scoperta parte da un metodo per isolare la parte del DNA
umano che contiene le indicazioni del sistema immunitario. Successivamente,
è stato iniettato questo DNA in un embrione di topo. Dopo qualche tempo si
ha un topo che produce anticorpi identici a quelli umani. In questi topi viene
inserito l’antigene quindi il virus, cellula tumorale o ormone che si vuole
distruggere. Il topo produce in questo modo l’anticorpo in grado di attaccare
l’antigene responsabile della malattia.
Oggi vi sono già diversi anticorpi monoclonali sul mercato tra cui il famoso
"Herceptin" , approvato dalla FDA nel settembre 1998 per il cancro al seno ed
oggi il fase sperimentale contro il cancro alla prostata. Tutti questi farmaci
sono comunque degli ibridi (in parte di topo ed in parte umani), mentre quelli
prodotti dalla Abgenix e dalla Medarex sono totalmente umani.
Una volta che l'anticorpo si lega all'antigene per cui è specifico, l'anticorpo
stesso si attiva e dà origine alla risposta immunitaria corretta che porterà
all'eliminazione dell'agente estraneo.
Herceptin
Avastin
-sia più facilmente fagocitato dalle cellule del sistema immunitario deputate a
questa funzione, quali i macrofagi presenti nel fegato, nella milza e nei tessuti.
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