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DISPENSA INTEGRATIVA

PROJECT MANAGEMENT

Prof. Francesco Bifulco 1


Università degli Studi di Napoli “Federico II”
PROJECT MANAGEMENT
Definizione
Gestione sistemica di un'attività complessa, unica, con un
inizio e una fine predeterminate, che viene svolta con risorse
organizzate, mediante un processo continuo di pianificazione
e controllo, per raggiungere degli obiettivi predefiniti,
rispettando vincoli interdipendenti di costo, tempo e qualità.

Caratteristiche
 temporaneità
 ambiente complesso e dinamico
 concentrazione su singoli obiettivi
 fusione tra attività operative e direzionali
 efficacia e la rapidità dei sistemi di comunicazione formale/informale
 snellimento di operazioni e procedure rispetto alle altre
 scarsa formalizzazione dei comportamenti
 coordinamento per reciproco adattamento
 interazione di culture e professionalità diverse
 facile adattabilità al cambiamento e all'innovazione
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Università degli Studi di Napoli “Federico II”
Compiti
1) definire la configurazione (compiti, incarichi e ruoli)

2) valutare richieste e esigenze del cliente rispetto all’output

3) individuare strategia, obiettivi, priorità e caratteristiche del progetto

4) predisporre un piano di sviluppo e attuazione

5) determinare le attività operative e le risorse per realizzarlo

6) fissare i parametri (costo, tempo e qualità), un calendario e un budget

7) impostare criteri e parametri di controllo del progetto

8) organizzare e gestire l'esecuzione del progetto

9) sperimentare e verificare i risultati

10) concludere il progetto valutandone gli esiti con cliente e direzione


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Ciclo di vita di un progetto

IDEAZIONE

CONCLUSIONE PIANIFICAZIONE

ESECUZIONE

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Esempio - Tipologia di progetti di spettacolo
Classificazione
prosa concerti (leggera, classica)
animazione teatrale recital
letture poetiche cori
danza rassegne cinematografiche/video
opera spettacoli multimediali
operetta, teatro musicale, festival
musical, cabaret

Elementi caratterizzanti

1) elevata e determinante intensità del fattore umano


2) alto contenuto di professionalità e di specializzazioni diverse
3) presenza di obiettivi di tipo innovativo
4) forte orientamento alla qualità del risultato finale.
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Esempio - Tipologia di progetti di spettacolo a confronto
progetto cinematografico progetto teatrale
1. ideazione
soggetto scelta del testo
sceneggiatura riduzione o traduzione
studio fattibilità studio fattibilità
ricerca finanziamenti ricerca finanziamenti
scelta realizzatori artistici scelta realizzatori artistici
2. pianificazione
scelta location programmazione
piano di lavorazione pianificazione della produzione
preventivo preventivo
3. esecuzione
casting scelta interpreti e tecnici
formazione troupe pratiche & contratti
pratiche & contratti & permessi realizzazioni artistiche
organizzazione logistica noleggi dei materiali
riprese esterni e interni prove, debutto & repliche
4. conclusione
montaggio & post-produzione scioglimento compagnia
edizione & stampa copie riconsegne materiali
distribuzione & proiezione chiusure amministrative
utilizzo altri canali (dvd, tv, ecc) Prof. Francesco Bifulco 6
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Programmazione reticolare

Obiettivi
Tecnica per razionalizzare processi complessi che prevedono uno più
progetti quale insieme articolato di fasi/attività legate da relazioni
sequenziali e reticolari.

Finalità
Si tratta di uno strumento di pianificazione e controllo di breve
termine che consente un efficace coordinamento di uno o più team
interni e/o esterni all’impresa attraverso una direzione per obiettivi
ed un intervento per eccezioni.

Metodologia
La metodologia applicativa consente di ridurre al minimo i tempi
totali di ciascun progetto/processo avviato o da avviare e le relative
risorse da impiegare.
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Programmazione reticolare

Tecniche più utilizzate:

1. P.E.R.T. Program Evaluation Review Technique


Modello di tipo probabilistico
media aritmetica ponderata di 3 valori (ottimistico,
verosimile, pessimistico)

sentiero
2. C.P.M. Critical Path Method
Modello di tipo deterministico
valore unico predeterminato

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Programmazione reticolare

Fasi fondamentali

1. Pianificazione delle attività

2. Programmazione dei tempi e/o costi

3. Costruzione del reticolo e determinazione del percorso critico

4. Controllo del lavoro e problem solving

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Programmazione reticolare

1. Pianificazione delle attività

Si scompone l’intero progetto in una serie di attività elementari, cioè in fasi


di lavoro necessarie in cui si consumano risorse per svolgerle.

Le attività sono indicate con una semiretta al di sopra della quale vi è un


codice di identificazione alfa-numerico.

L’inizio e la fine delle attività si chiamano, rispettivamente, “evento”


precedente e successivo, e sono indicati con un cerchietto da un codice
numerico.

Esistono delle attività denominate “fittizie” poiché non consumano risorse,


ma servono per evidenziare un particolare legame logico esistente fra 2
attività, e sono indicati con un semiretta tratteggiata.

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Programmazione reticolare
2. Programmazione dei tempi e/o costi

Si determinano le durate di ciascuna attività in base a dati storici, ricerche,


esperti, e le si indicano al di sotto della semiretta di ciascuna attività
esprimendole in unità temporale (tranne per le attività “fittizie”).

Si calcola il tempo in cui l’evento può iniziare al più presto (Tpp,) ,


sommando i tempi delle attività che si trovano lungo ogni percorso
attraverso il quale si può pervenire dall’evento iniziale a quello considerato
e si sceglie, tra i valori così determinati, quello maggiore.

Si calcola il tempo in cui l’evento può iniziare al più tardi (Tpt,) , partendo
dall’evento finale e sottraendo per ciascun percorso le durate delle attività
che si trovano lungo di esso e si sceglie, tra i valori così determinati, quello
minore.

Si calcola il tempo di slittamento (S) per ciascun evento facendo la


differenza tra il tempo d’inizio al più presto e quello d’inizio al più tardi
dell’evento.

I tre tempi (Tpp, Tpt, , S) possono essere indicati all’interno del cerchietto
relativo all’evento. Prof. Francesco Bifulco 11
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Programmazione reticolare
3. Costruzione del reticolo e determinazione del percorso critico

Il percorso critico è dato dalla somma dei tempi delle attività che
si trovano nel flusso processuale più lungo partendo dall’evento
iniziale fino a quello finale.

Gli eventi/attività presenti lungo il percorso critico si chiamano


anch’esse “critiche”, poiché anche un minimo ritardo
nell’esecuzione sposta in avanti la durata dell’intero progetto per
cui il margine di slittamento è pari a zero.

Nel grafico gli eventi/attività presenti nel percorso critico vengono


cerchiate 2 volte o segnate in grassetto.

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Programmazione reticolare

4. Controllo del lavoro e problem solving

Risulta necessario effettuare il più spesso possibile controlli sullo


stato di avanzamento dei lavori per poter aggiornare la struttura
del reticolo per stime non attendibili, nuovi dati, cambi di
strategie.

Il risparmio di tempo può essere ottenuto attraverso una delle


seguenti alternative:
- destinando maggiori risorse alle attività comprese nel percorso
critico;
- decentrando all’esterno dell’impresa una serie di operazioni con
l’intento di ridurre i tempi e concentrare gli sforzi su altre
attività.

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Ai,j durata

Ai,j

E Tpt durata E Tpt


S Tpp S Tpp
Attività fittizie
senza durata

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Programmazione reticolare

CA EP ES DA TPPI TPPF TPTI TPTF ST AC


A0,1 0 1 6 0 6 0 6 0 C
A0,2 0 2 4 0 4 20 24 20 ---
…… … … … … … … … … …
A30,31 30 31 1 54 55 54 55 0 C

CA: Codice attività TPTI: Tempo al più tardi (inizio)


EP: Evento precedente
TPTF: Tempo al più tardi (fine)
ES: Evento successivo
ST: Scarto totale
DA: Durata attività
TPPI: Tempo al più presto (inizio) AC: Attività critica
TPPF: Tempo al più presto (fine)

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Esempio - Tipologia di progetti di spettacolo a confronto
PROGETTO TEATRALE
1. Ideazione
A0,1 Scelta del testo
A0,2 Riduzione o traduzione

A0,3 Studio fattibilità/ricerca finanziamenti

A0,4 Scelta realizzatori artistici


2. Pianificazione
A1,5 Programmazione della produzione
A2,6 Preventivo
3. Esecuzione
A3,8 Scelta interpreti e tecnici
A4,7 Pratiche & contratti
A5,9 Realizzazioni artistiche
A6,8 Noleggi dei materiali
A6,9 Prove, debutto & repliche

4. Conclusione
A7,8 Scioglimento compagnia
A8,10 Riconsegne materiali
A9,10 Chiusure amministrative
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Esercitazione

CA EP ES DA TPPI TPPF TPTI TPTF ST AC

A0,1 0 1 5 0 5 0 5 0 C
A0,2 0 2 3 0 3 6 9 6 ---
A0,3 0 3 11 0 11 2 13 2 ---
A0,4 0 4 2 0 2 5 7 5 ---
A1,5 1 5 6 5 11 5 11 0 C
A2,6 2 6 3 3 6 9 12 6 ---
A3,8 3 8 0 11 11 13 13 2 ---
A4,7 4 7 5 2 7 7 12 5 ---
A5,9 5 9 2 11 13 11 13 0 C
A6,8 6 8 1 6 7 12 13 6 ---
A6,9 6 9 1 6 7 12 13 6 ---
A7,8 7 8 1 7 8 12 13 5 ---
A8,10 8 10 3 11 14 13 16 2 ---
A9,10 9 10 3 13 16 13 16 0 C

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Alto a sx: Evento successivo.
Alto a dx: Tempo al più presto
Esercitazione finale
1 5 A1,5 Basso a sx: Scarto dell’evento.
5 11
0 5 Basso a dx: Tempo al più tardi
6 0 11 finale.
A 5,9

A0,1 2
5 2 9 9 13
6 3 0 13 A9,10
A0,2 A6,9 3
A2,6
3 3 10 16
0 0 1
6 12
0 0 6 6 0 16
A0,3 A6,8 A8,10
1 3
11 A3,8 8 13
A0,4 3 13 2 11
2 2 11
A7,8
7 12 1
4 7 A4,7 = percorso critico
5 7
5 2 5
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