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SISTEMA A CAPPOTTO

Direzione lavori in caso


di Sistema a Cappotto

Collana di quaderni tecnici per il Progettista


IL SISTEMA A CAPPOTTO DI QUALITÀ
Quaderno n° 5
INDICE
Cortexa, eccellenza nel Sistema a Cappotto pag. 3

INTRODUZIONE
L’importanza della Direzione Lavori in caso di Sistema a Cappotto pag. 4

1. Processo di isolamento di un edificio esistente pag. 5

2. Responsabilità dei soggetti che intervengono alla realizzazione del Sistema a Cappotto pag. 6

3. Presupposti per una buona direzione lavori pag. 8
1. Realizzazione di un buon progetto di isolamento termico a cappotto pag. 9
2. Selezione di un Sistema d’Isolamento Termico certificato pag. 9
3. Scelta di posatori qualificati pag. 10

4. Compiti più rilevanti della direzione lavori pag. 12
1. Verifica dell’adeguatezza del progetto pag. 12
2. Verifica della qualifica dei posatori pag. 12
3. Verifica dei materiali e del corretto stoccaggio in cantiere pag. 12
4. Verifica e controllo del supporto e della sua preparazione pag. 12
5. Verifica delle modalità di posa e incollaggio dei pannelli isolanti pag. 14
6. Verifica delle modalità di tassellatura pag. 14
7. Verifica della realizzazione dell’intonaco di base e posa armatura pag. 14
8. Verifica della realizzazione dell’intonaco di finitura pag. 15
9. Check list per la Direzione Lavori pag. 15

5. Cenni e verifiche strumentali del Sistema a Cappotto pag. 16


1. Indagini termografiche pag. 16
2. Indagini termoflussimetriche pag. 17
3. Indagini Geo-radar pag. 17

6. Conclusioni - avviso ai direttori lavori pag. 18

© Consorzio Cortexa

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del Consorzio Cortexa.

Direzione lavori in caso di Sistema a Cappotto


CORTEXA: UN IMPEGNO COSTANTE
PER L’ECCELLENZA NEL SISTEMA A CAPPOTTO
Consorzio Cortexa è un progetto associativo nato nel 2007 che riunisce le più importanti aziende specializzate nel
settore dell’Isolamento Termico a Cappotto in Italia, aziende che credono nella forza di un percorso comune e aderiscono
alla stessa filosofia di attenzione e priorità per la qualità del costruire, nel rispetto dell’ambiente.
Le aziende Cortexa condividono conoscenze ed esperienze maturate da protagoniste nel settore del Sistema di Isolamento
Termico a Cappotto, sviluppando progetti e iniziative di informazione e formazione orientate a veicolare, diffondere
e condividere la cultura dell’eccellenza nell’Isolamento a Cappotto.
Consorzio Cortexa è inoltre socio fondatore di EAE, Associazione Europea di Produttori di Sistemi di Isolamento
Termico a Cappotto. Rappresentanti di Cortexa sono membri del Comitato Tecnico, Direttivo e Marketing Europei di EAE.
Questa partecipazione garantisce a Cortexa un continuo scambio di informazioni e buone pratiche a livello internazionale nel
campo dell’edilizia sostenibile.

Sistema di Isolamento Termico a Cappotto: la misura più efficace per l’efficienza


dell’involucro
Il Sistema di Isolamento Termico a Cappotto è in assoluto la misura più efficace per l’isolamento termico
dell’involucro edilizio. Questa affermazione vale, però, solo se l’intervento rispecchia 3 requisiti fondamentali che
distinguono un cappotto termico qualunque da un cappotto termico eccellente:
1. scegliere esclusivamente Sistemi a Cappotto forniti e certificati come kit, dotati di certificato ETA004 e di
marcatura CE di sistema;
2. effettuare una corretta progettazione del cappotto termico secondo la norma UNI/TR 11715:2018;
3. avvalersi di posatori di cappotto termico specializzati ed esperti e le cui competenze siano certificate secondo la
norma UNI 11716:2018.

Può esistere oggi un progetto senza Isolamento a Cappotto?


Le scelte progettuali sono sempre più influenzate dalle norme così come dalle esigenze di investitori e committenti:
1. requisiti di legge sempre più stringenti in merito al contenimento dei consumi energetici degli edifici, che si spingono
fino a rendere assolutamente necessario il cappotto termico in caso di interventi di un certo rilievo;
2. ambiziosi obiettivi di riduzione delle emissioni di CO2;
3. richiesta, da parte di committenti e investitori, di ottenere edifici confortevoli e con bassi costi di gestione;
4. mercato immobiliare che premia gli edifici efficienti: si vendono prima, a prezzo più alto e mantengono il loro valore più
a lungo nel tempo.
In considerazione di questi fattori, se la tipologia costruttiva lo consente, un progetto che non preveda un involucro con
cappotto, ad altissima efficienza energetica, non potrà incontrare i bisogni del mercato.
La progettazione del cappotto termico diventa quindi un’attività strategica, che richiede l’intervento di progettisti
formati ed esperti.
La presente collana di quaderni tecnici Cortexa, dedicata ai progettisti, è la risposta all’esigenza di continuo approfondimento
delle conoscenze sul Sistema di Isolamento Termico a Cappotto. Per conoscere l’intera collana e il Manuale del Cappotto
Termico Cortexa vi invitiamo a visitare l’area download del nostro sito. Per informazioni personalizzate è possibile richiedere
una consulenza gratuita sul cappotto termico di qualità.

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INTRODUZIONE
L’importanza della Direzione Lavori in caso di Sistema a Cappotto
L’attività svolta dalla Direzione Lavori è di estrema importanza per la realizzazione di Sistemi a Cappotto di qualità.
Il direttore lavori ha infatti il rilevante compito di verificare il progetto, la documentazione e i prodotti che giungono in cantiere,
controllando lo stato di avanzamento lavori. Competenza del direttore lavori è inoltre quella di vigilare e verificare la corretta
posa del Sistema.
I rischi di una Direzione Lavori condotta senza gli adeguati presupposti e senza conoscere le regole di progettazione e posa
dei Sistemi a Cappotto sono elevati: la contestazione sulla posa non corretta, sui materiali e sul progetto stesso è dietro
l’angolo e il soggetto su cui, in tal caso, ricadrebbero le responsabilità è proprio il direttore lavori.
La Direzione Lavori per l’installazione di Sistemi a Cappotto presuppone quindi un’adeguata preparazione.
A questo proposito, Cortexa promuove l’efficacia dei Sistemi a Cappotto tramite differenti tipologie di documentazione e per
mezzo di corsi per posatori e professionisti.
In ogni caso, i presupposti di una buona Direzione Lavori sono:
• progettazione dell’isolamento a cappotto ad opera di progettisti esperti in materia, in accordo con la norma UNI/TR
11715:2018;
• scelta e utilizzo di Sistemi a Cappotto dotati di certificato ETA secondo ETAG 004 e marcatura CE di sistema;
• realizzazione del cappotto termico ad opera di posatori qualificati, che conoscano e seguano la norma UNI 11716:2018.
Rispettare queste tre regole chiave quando si procede all’isolamento dell’involucro degli edifici permette ai professionisti che
si occupano di Direzione Lavori di poter garantire efficacia e durabilità del Sistema a Cappotto.

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1. PROCESSO DI ISOLAMENTO DI UN EDIFICIO ESISTENTE
Per comprendere al meglio le responsabilità della Direzione Lavori è anzitutto opportuno richiamare il percorso che caratterizza
la realizzazione di un Sistema di Isolamento Termico a Cappotto, per esempio su un edificio esistente.
I passaggi salienti da seguire per la realizzazione di un Sistema a Cappotto di qualità sono:
1. diagnosi energetica sul fabbricato, realizzata da un professionista abilitato, per individuare gli interventi di
efficientamento che si possono realizzare e quelli più convenienti in ottica costi-benefici;
2. progettazione degli interventi di isolamento termico dall’esterno. La progettazione comprende:
a) il corretto dimensionamento degli interventi di isolamento per poter rispettare i requisiti tecnici espressi dalla
legislazione vigente nazionale e locale (produzione della relazione Ex-legge 10) e per accedere alle eventuali
opportunità delle detrazioni fiscali;
b) il rispetto della regola dell’arte per garantire efficacia e durabilità del Sistema a Cappotto nella produzione delle
tavole e nelle specifiche del progetto comprendenti la descrizione del Sistema in accordo con UNI/TR 11715;
3. raccolta delle offerte, sulla base del progetto, scelta dell’impresa per la realizzazione dei lavori e stipula del contratto;
4. deposito dei titoli abilitativi necessari in Comune. Tra la documentazione da produrre vi è la relazione Ex-legge 10;
5. realizzazione dei lavori con acquisto e consegna dei materiali da parte dei produttori e posa da parte dell’impresa in
accordo con la UNI/TR 11715;
6. conclusione dei lavori e chiusura del titolo abilitativo con il deposito dell’asseverazione della conformità da parte della
Direzione Lavori tra quanto descritto in relazione Ex-legge 10 e quanto realizzato;
7. eventuale invio telematico all’ENEA (entro 90 giorni dalla chiusura dei lavori) della pratica per l’accesso alle
detrazioni dell’Eco-Bonus. Oltre all’invio è prevista anche la redazione dell’asseverazione del rispetto dei requisiti
tecnici di accesso alle detrazioni che viene consegnata dal professionista abilitato al beneficiario delle detrazioni.

Lo schema seguente sintetizza il processo di realizzazione dell’intervento.

Diagnosi Chiusura
Edificio Progetto Appalto Lavori
energetica lavori

• Rispetta la regola dell’arte Asseverazione DL


Direttore Cortexa Conformità lavori
della Relazione
dei lavori • Rispetta la legge con progetto
Ex-legge 10
• Permette l’accesso alle
detrazioni
Rapporti
Deposito Relazione
con il
Ex-legge 10
Comune
Eventuale pratica
Rapporti detrazione ENEA e
con ENEA asseverazioni
intervento

Schema riassuntivo del processo di isolamento termico di un edificio esistente: soggetti e compiti.

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2. RESPONSABILITÀ DEI SOGGETTI CHE INTERVENGONO
ALLA REALIZZAZIONE DEL SISTEMA A CAPPOTTO
In ogni fase relativa alla realizzazione del Sistema a Cappotto sono presenti uno o più soggetti con responsabilità differenti.
Il progettista ha la responsabilità di stilare un progetto conforme alle richieste della committenza nel rispetto della legislazione
nazionale e locale vigente, nel rispetto delle normative UNI, EN e ISO esistenti che rappresentano la regola dell’arte e anche
nell’eventuale rispetto di criteri per l’accesso alle detrazioni fiscali o a bandi pubblici. Per la progettazione degli interventi di
isolamento termico a cappotto è stata pubblicata nel 2018 la norma UNI/TR 11715 che rappresenta la regola dell’arte.
L’impresa ha la responsabilità di realizzare il progetto posando il Sistema a Cappotto nel rispetto delle regole di gestione del
cantiere e seguendo le indicazioni di progetto in termini di scelta di materiali e modalità di posa. La norma UNI/TR 11715,
che rappresenta la regola dell’arte, tratta anche gli aspetti legati alla posa. L’impresa impiega posatori qualificati in accordo
con l’UNI 11716.
L’azienda che fornisce il Sistema di Isolamento a Cappotto deve rendere disponibili i materiali e i prodotti previsti nel
Sistema scelto. Ogni prodotto avrà le relative certificazioni e dichiarazioni di prestazione (se previste). La conformità di
quanto reso disponibile in cantiere con quanto dichiarato è sottointesa nell’uso di un Sistema certificato in accordo con
ETAG 004. L’azienda rende disponibili proprie specifiche ulteriori in relazione al Sistema certificato scelto.
La Direzione Lavori, sulla base del contratto stipulato con la committenza e avendo a disposizione un progetto esecutivo,
ha i principali obiettivi:
• verifica del progetto e della documentazione fornita dal progettista;
• controllo dello stato di avanzamento lavori;
• verifica della corretta esecuzione dei lavori;
• ricevimento di attestazioni di materiali e lavorazioni;
• conferma di eventuali variazioni tecniche migliorative.
Sulla base di queste attività può, alla conclusione dei lavori, firmare l’asseverazione della conformità tra quanto progettato e
quanto realizzato da depositare in Comune.
Il compito affidato alla Direzione Lavori è quindi relativamente semplice se:
• esiste un progetto dell’intervento e quest’ultimo è stato realizzato in accordo con la regola dell’arte e nel rispetto della
legislazione e della normativa vigente. Per i Sistemi a Cappotto ciò significa avere prodotto un progetto in accordo con
la norma UNI/TR 11715;
• è stata scelta un’impresa qualificata che conosce nel dettaglio le regole di corretta posa dei Sistemi a Capotto,
ovvero che esegue la posa in accordo con le indicazioni dell’UNI/TR 11715 e ha al suo interno delle squadre di posatori
e di capisquadra qualificati in accordo con la norma UNI 11716;
• è stato scelto un Sistema a Cappotto certificato ETA in accordo con le linee guida europee ETAG 004 e i materiali
e i prodotti consegnati in cantiere sono quelli indicati nell’ETA.

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2. Responsabilità dei soggetti che intervengono
alla realizzazione del Sistema a Cappotto

Il compito della Direzione Lavori è invece molto arduo se:


• il progetto è incompleto o troppo semplicistico;
• l’impresa che posa non conosce la regola dell’arte per la posa del Sistema a Cappotto, e non dispone di
personale qualificato;
• non si è scelto un Sistema fornito come kit dal produttore, ma un insieme di prodotti non testati per lavorare
insieme e quindi non descritti in un ETA.
Il compito della Direzione Lavori risulta in questo caso arduo per tre principali motivi:
• è molto probabile che non vi sia una corretta esecuzione delle opere per errori presenti nella progettazione (scarna) e/o
nella posa (non qualificata);
• le attestazioni e le certificazioni dei materiali possono essere incomplete o inadeguate alla funzione che devono svolgere
i singoli componenti del cappotto;
• in assenza di progetto, o in presenza di progetto inadeguato, incompleto o non rispettoso della regola dell’arte e della
legislazione vigente, è improbabile poter asseverare la conformità di quanto costruito con quanto progettato.
Il direttore lavori deve quindi assumere l’incarico pretendendo da parte della committenza che siano rispettate
le condizioni idonee di realizzazione di un intervento di isolamento termico dall’esterno.

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3. PRESUPPOSTI PER UNA BUONA DIREZIONE LAVORI
Come precedentemente descritto, esistono alcuni presupposti per eseguire una buona Direzione Lavori:
• essere in possesso di un adeguato progetto di isolamento termico dall’esterno dell’intervento, comprensivo dei
dettagli esecutivi;
• avere selezionato in fase contrattuale un Sistema di Isolamento Termico certificato;
• lavorare con posatori certificati che seguono le regole di corretta posa.

SISTEMA C
PROGETTO +
CERTIFICATO

POSATORE
QUALIFICATO

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3. Presupposti per una buona Direzione Lavori

1. Realizzazione di un buon progetto di isolamento termico a cappotto


Un adeguato progetto di isolamento termico a cappotto, realizzato in accordo con la norma UNI/TR 11715,
descrive in dettaglio il Sistema certificato scelto, analizzando le attività relative al trattamento del supporto e i punti
deboli della facciata.
Nel progetto vengono studiati i dettagli costruttivi con tavole e indicazioni che riguardano i nodi più delicati, tra cui:
• serramenti;
• attacco al terreno;
• balconi e murature;
• angoli;
• predisposizione a installazioni successive (tende, condizionatori, pluviali ecc.).
Vengono definiti nodi delicati poiché in questi punti deve essere posta particolare attenzione al tipo di materiale (nodo
attacco sul terreno), alla posa dei pannelli, alla posa delle reti di armatura, alla posa di componenti specifici, ecc.
Il progetto di isolamento tramite Sistema a Cappotto prevede anche indicazioni sullo schema di posa dei tasselli e sul
loro numero, che dipende dall’altezza dell’edificio e dalle sollecitazioni di vento della località in cui viene installato il cappotto
stesso.
La relazione di progetto indica inoltre il materiale isolante da impiegare ed il relativo spessore e dev’essere completa
delle correzioni da apportare ai ponti termici.
A supporto della redazione del progetto di isolamento termico possono essere realizzate anche prove di tenuta del supporto.
La Direzione Lavori, prima che inizi l’attività di realizzazione del Sistema a Cappotto, deve preoccuparsi di verificare che
nel progetto siano presenti tutte le informazioni sopra elencate. Nel caso contrario, è bene sollecitare la committenza
per poter ottenere dal progettista le informazioni necessarie.

2. Selezione di un Sistema d’Isolamento Termico certificato


La garanzia di durabilità ed efficacia di un Sistema a Cappotto è strettamente legata all’utilizzo di Sistemi certificati.
Un cappotto termico viene definito come Sistema certificato quando è costituito dall’insieme ben determinato di prodotti
descritti nell’ETA (European Technical Assessment) del Sistema scelto.
Quando si parla di ETA si intende la totalità delle verifiche tecniche pubblicate, per mezzo di rapporti, da parte di laboratori
notificati e accreditati a livello europeo. Per ottenere un ETA è necessario realizzare una serie completa di prove sui singoli
componenti e sul Sistema a Cappotto specifico nel suo complesso.
Gli ETA sono riconosciuti a livello europeo da tutti i paesi membri. Le prove e verifiche tecniche vengono realizzate
sul Sistema e sui singoli componenti per valutarne l’idoneità all’uso come isolamento termico dall’esterno. Nei test relativi
ad esempio alla durabilità del Sistema a Cappotto, viene valutato se campioni realizzati in laboratorio (in una dimensione
rappresentativa) non subiscono effetti di degrado fisico una volta posti in condizioni ambientali particolarmente sfavorevoli.
Tutti gli ETA in corso sono verificabili dal sito EOTA - European Organisation for Technical Assessment.

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3. Presupposti per una buona Direzione Lavori

3. Scelta di posatori qualificati


La corretta posa di un Sistema a Cappotto è estremamente rilevante per poter garantire negli anni i risultati attesi
in termini di durabilità funzionale ed estetica.
Se il progettista incaricato ha realizzato un progetto in accordo con la norma UNI/TR 11715 ed è stato scelto un Sistema a
Cappotto dotato di certificato ETA e tutti i componenti indicati nell’ETA sono quelli consegnati in cantiere, una posa scorretta
può indebolire la filiera virtuosa venutasi a creare. Gli errori di posa possono infatti produrre difetti come fessurazioni, crepe,
distacchi, movimenti dei pannelli isolanti, infiltrazioni di aria esterna dietro i pannelli, limitando l’efficacia e la durabilità del
Sistema stesso.
Fortemente voluta da Cortexa in un’ottica di qualità totale degli interventi di efficientamento energetico degli edifici, nel giugno
2018 è stata pubblicata la norma UNI 11716 “Attività professionali non regolamentate - Figure professionali che eseguono
la posa dei sistemi compositi di isolamento termico per esterno (ETICS) - Requisiti di conoscenza, abilità e competenza”,
relativa alla qualifica professionale degli installatori di Sistema a Capotto.
La norma prevede che la figura professionale dell’installatore di cappotto termico sia di due livelli:
• installatore base di Sistemi di Isolamento Termico a Cappotto;
• installatore caposquadra di Sistemi di Isolamento Termico a Cappotto.
Nota bene: la qualifica è relativa al singolo soggetto e non alla squadra o all’impresa nel suo complesso.
Gli installatori base di cappotto termico, secondo la norma UNI 11716:2018, hanno l’obbligo di:
• verificare la presenza e lo stato dei materiali in cantiere comprensivi di documentazione tecnica;
• verificare le istruzioni di posa e le indicazioni operative specifiche del cantiere;
• verificare le modalità di stoccaggio dei materiali;
• eseguire le fasi definite di preparazione del supporto evidenziando eventuali criticità o anomalie;
• eseguire i lavori secondo la norma UNI/TR 11715 e in particolare:
• preparare i pannelli prima dell’incollaggio con eventuali sagomature;
• eseguire le fasi di incollaggio;
• eseguire le fasi di fissaggio meccanico;
• eseguire l’intonaco di base armato con rete;
• eseguire il rivestimento di finitura;
• eseguire i collegamenti.
Gli installatori capisquadra di cappotto termico sono sempre anche installatori base e, secondo la norma UNI
11716:2018, devono sapere espletare i seguenti compiti:
• tutti i compiti dell’installatore base;
• analisi puntuale della documentazione di progetto;
• sopralluogo per valutare la fattibilità dell’intervento in relazione alle specifiche di progetto;
• verifica dell’applicabilità del Sistema di isolamento termico previsto;
• interazione con il progettista e segnalazione di eventuali criticità esecutive in merito alla posa;
• verifica delle condizioni climatiche e ambientali;

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3. Presupposti per una buona Direzione Lavori

• individuazione dei metodi più appropriati per la preparazione del supporto;


• segnalazione di eventuali anomalie alla Direzione Lavori;
• verifica della preparazione del supporto;
• controllo delle fasi applicative;
• controllo del lavoro eseguito e predisposizione dei documenti necessari alla chiusura lavori.

Poter lavorare con posatori qualificati - base e/o capisquadra - rende la Direzione Lavori sicuramente più semplice. In
assenza di criticità e anomalie, l’attività di posa procederà in modo lineare. Nel caso si verifichino invece problematiche, il
caposquadra si relazionerà direttamente con la Direzione Lavori che avrà il compito di superare le criticità in autonomia o
con l’avallo della committenza.

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4. COMPITI PIÙ RILEVANTI DELLA DIREZIONE LAVORI
Come accennato in precedenza, l’attività della Direzione Lavori risulta estremamente rilevante per la realizzazione di Sistemi
di Isolamento Termico a Cappotto di qualità.
Alcuni tra i compiti più importanti della Direzione Lavori e che permettono di evitare di incorrere in problemi di contestazione
relativi alla posa scorretta del Sistema a Cappotto, la cui responsabilità ricadrebbe proprio sulla Direzione Lavori stessa,
sono:

1. Verifica dell’adeguatezza del progetto


Prima dell’avvio del cantiere è opportuno che il direttore lavori verifichi i contenuti e la qualità del progetto definitivo-
esecutivo. Sulla base di questo potrà realizzare un’adeguata attività di verifica dei lavori.
Un progetto di qualità comprende la indicazione dettagliata della risoluzione dei nodi costruttivi più critici: per esempio
l’attacco a terra e il contorno dei serramenti.

2. Verifica della qualifica dei posatori


Prima dell’avvio del cantiere è opportuno che il direttore lavori entri in relazione con l’impresa e le squadre che realizzeranno
i lavori di modo tale da poter valutare se i posatori e il caposquadra sono qualificati per la posa del Sistema a Cappotto.

3. Verifica dei materiali e del corretto stoccaggio in cantiere


Il Sistema a Cappotto certificato descritto nell’ETA e nel progetto deve essere quello presente in cantiere e costituito dai
diversi prodotti che generano il kit. Tra le operazioni principali di controllo, è necessario che la Direzioni Lavori:
• controlli il marchio sui componenti del Sistema (apposizione a cura del produttore) che può essere presente sul prodotto,
sul suo imballaggio, sul rivestimento del pallet o sui documenti di accompagnamento;
• controlli la marcatura CE dei singoli componenti (ove prevista) e la marcatura CE del Sistema.
Il materiale deve essere adeguatamente stoccato e posato in condizioni ambientali idonee.

4. Verifica e controllo del supporto e della sua preparazione


Molto rilevante è il controllo e la preparazione del supporto del Sistema a Cappotto. Durante questa fase la Direzione Lavori si
muove fianco a fianco con il caposquadra qualificato per verificare che il supporto sia idoneo. Le prove e gli esami di idoneità
del supporto sono ben descritti nella norma UNI/TR 11715; tra i più rilevanti si evidenzia la verifica di planarità.
In merito al tema della planarità, sono ammesse tolleranze che riguardano il supporto prima della realizzazione del Sistema
a Cappotto e tolleranze a superficie finita. Si riportano di seguito le tabelle presenti nella norma.

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4. Compiti più rilevanti della Direzione Lavori

MISURE LIMITE CALIBRATE IN mm


CON PUNTI DI RIFERIMENTO FINO A m:
RIFERIMENTO
[m] 0,1 1 4 10 15

Pareti con superficie non rifinita e


[mm] 5 10 15 25 30
intradossi rustici di solai

Pareti con superficie rifinita e


[mm] 3 5 10 20 25
intradossi di solai finiti

TABELLA T1: Tolleranze di planarità del supporto.

MISURE LIMITE CALIBRATE IN mm


CON PUNTI DI RIFERIMENTO FINO A m:
RIFERIMENTO
[m] 0,1 1 4 10 15

Superfici con planarità standard [mm] 3 5 10 20 25

Superfici con planarità migliorata [mm] 2 3 8 15 20

TABELLA T2: Tolleranze di planarità del Sistema a Cappotto finito.

• verifica dell’eventuale presenza di umidità;


• prova di resistenza allo strappo;
• verifica del carico utile con prova di estrazione dei tasselli dal supporto.

Una volta verificata l’idoneità del supporto si procede con la preparazione dello stesso per mezzo di trattamenti definiti per
ogni tipo di supporto (calcestruzzo, muratura non intonacata, ecc.).

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4. Compiti più rilevanti della Direzione Lavori

5. Verifica delle modalità di posa e incollaggio dei pannelli isolanti


In presenza di posatori e capisquadra qualificati l’incollaggio sarà realizzato a regola d’arte ovvero in accordo con la norma
UNI/TR 11715. La Direzione Lavori deve assicurarsi che la modalità di incollaggio (metodo a cordolo perimetrale e punti o
metodo a tutta superficie) sia quella indicata nel Sistema certificato. Durante la Direzione Lavori della posa dei pannelli, oltre
l’incollaggio, è opportuno verificare che:
• venga seguito il corretto schema di posizionamento dei pannelli;
• non siano presenti giunti di aria o di colla rasante tra i pannelli;
• i punti particolari (angoli, fori serramenti, giunti con coperture o contro-terra) siano realizzati seguendo gli schemi di
posa e il progetto.

6. Verifica delle modalità di tassellatura


La Direzione Lavori, oltre ad aver verificato la coerenza tra tasselli consegnati in cantiere e tasselli indicati nel Sistema
certificato ETA, si assicura che le operazioni di tassellatura siano realizzate in conformità a quanto descritto nel progetto
(numero di tasselli e schema di posa) e nella norma UNI/TR 11715.
La Direzione Lavori deve assicurarsi inoltre che le operazioni di tassellatura siano realizzate a seguito della presa e asciugatura
della malta collante (salvo necessità specifiche previste dal progetto).
I tasselli dovranno essere inseriti nella posizione, quantità e dimensione (diametro piattello e lunghezza) corrette con idonee
attrezzature, tali da non rompere o danneggiare il supporto e/o i pannelli isolanti.

7. Verifica della realizzazione dell’intonaco di base e posa armatura


Nella realizzazione dell’intonaco di base sono fondamentali tre aspetti legati alla corretta posa del Sistema:
• la corretta posa della rete di armatura, che dovrà essere stesa dopo la prima mano di intonaco di base per essere poi
ricoperta dalla seconda mano;
• il rispetto degli spessori nominali dell’intonaco di base;
• la protezione della facciata - a rasatura avvenuta - dagli agenti atmosferici.
In aggiunta alle indicazioni presenti nel Sistema certificato ETA, nella norma UNI/TR 11715 e nel Manuale per l’Applicazione
del Sistema a Cappotto Cortexa, la seguente tabella indica gli spessori nominali e minimi degli intonaci di base dei
Sistemi a Cappotto:

MISURE DA
SPESSORE SPESSORE SPESSORE MEDIO POSIZIONAMENTO RISPETTARE PER
NOMINALE [MM] MINIMO [MM] [MM] DELLA RETE SISTEMI CON
PANNELLI DI:

3 2 ≥ 2,5 a metà EPS/PU


5 4 ≥ 4,5 nel terzo esterno EPS/PU e MW
8 5 ≥ 7,0 nel terzo esterno MW

EPS: pannelli in polistirene espanso sinterizzato - MW: pannelli in lana minerale - PU: pannelli in poliuretano espanso rigido

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4. Compiti più rilevanti della Direzione Lavori

8. Verifica della realizzazione dell’intonaco di finitura


Dopo aver lasciato indurire l‘intonaco di base per un periodo di tempo sufficiente e aver eseguito l‘applicazione di un
primer di Sistema secondo le indicazioni del produttore, in presenza di condizioni atmosferiche idonee si può applicare il
rivestimento di finitura (vedi pagina 87 del Manuale per l’Applicazione del Sistema a Cappotto Cortexa).
È molto importante che la Direzione Lavori si assicuri che l’intonaco di finitura sia quello compreso nel Sistema certificato
con ETA. È frequente infatti la tendenza a modificare, rispetto alle indicazioni di progetto, la finitura finale per sopraggiunte
esigenze estetiche o economiche.

9. Check list per la Direzione Lavori


Di seguito viene riportata una tabella riassuntiva delle principali fasi dell’attività della Direzione lavori.

FASI ATTIVITÀ CHECK

Verifica del progetto


Prima del cantiere
Verifica della qualifica dei posatori

Verifica del materiale


Accantieramento
Verifica dello stoccaggio del materiale

Verifica del supporto


Supporto
Verifica della preparazione del supporto

Verifica della modalità di posa e incollaggio dei pannelli isolanti

Verifica della modalità di tassellatura


Fasi di posa
Verifica della realizzazione dell’intonaco di base e posa armatura

Verifica della realizzazione dell’intonaco di finitura

Direzione lavori in caso di Sistema a Cappotto 15


5. CENNI A VERIFICHE STRUMENTALI DEL SISTEMA A
CAPPOTTO
Un Sistema di Isolamento Termico a Cappotto certificato ETA, realizzato con i materiali e i componenti del certificato e da
posatori qualificati e con un adeguato progetto eseguito in accordo con la norma UNI/TR 11715 è un Sistema che garantisce
caratteristiche di efficacia e durabilità.
Tra gli strumenti di misura e di diagnosi che possono essere impiegati a supporto della verifica della corretta
realizzazione di un Sistema a Cappotto rientrano:
• indagini termografiche;
• indagini termoflussimetriche;
• indagini Geo-radar.

1. Indagini termografiche
Le indagini termografiche, che permettono una stima indiretta della temperatura superficiale delle strutture, possono essere
impiegate a lavori conclusi per verificare:
• presenza di errori di giunti o altre irregolarità;
• presenza di tasselli;
• corretta posizione dei tasselli per valutazione dello schema di posa;
• corretta posizione dei pannelli e dello sfalsamento;
• corretta esecuzione dei dettagli costruttivi senza ponti termici.
Questo tipo di indagine è facilmente eseguibile durante tutto l’anno ed è sufficiente realizzare la campagna di misure:
• in inverno: con riscaldamento acceso;
• in altri periodi dell’anno: durante un momento di caricamento o scaricamento della superficie esterna del Sistema a
Cappotto (questi momenti si verificano grazie all’irraggiamento solare).
Le indagini termografiche sono da realizzarsi in accordo con le norme UNI EN 16714 (parte 1, 2 e 3) - prove non distruttive
- prove termografiche - e con operatori termografici qualificati in accordo con UNI EN ISO 9712.

Indagine termografica e ricostruzione dello schema di posa [Fonte TEP e DAW].

16 Direzione lavori in caso di Sistema a Cappotto


5. Cenni a verifiche strumentali del Sistema a Cappotto

2. Indagini termoflussimetriche
In accordo con la norma UNI ISO 9869 è possibile realizzare anche misura della trasmittanza in opera. Questo tipo di
misura deve essere realizzata in condizioni idonee - generalmente durante la stagione di riscaldamento - e per un periodo
sufficiente. La misura riguarda i flussi energetici uscenti/entranti e le temperature superficiali o dell’aria interne ed esterne
alla struttura. Le indagini relative alla trasmittanza in opera sono molto interessanti per valutare l’efficacia dell’isolamento
termico e sono la metodologia più adatta per verificare la presenza del fenomeno di bypass termico. La trasmittanza
misurata è infatti condizionata dal corretto funzionamento del materiale isolante.

3. Indagini Geo-radar
È interessante ricordare che sono stati inoltre realizzati studi sulle indagini Geo-radar applicate al cappotto termico. Il
tema oggetto di studio è stata l’individuazione, con modalità non distruttive, dello schema di incollaggio, verificando che non
sia stato realizzato solo “per punti”.
Il principio di fondo è che è possibile discriminare la presenza di aria da quella della malta collante per mezzo dell’emissione
di onde e della riflessione delle stesse. L’analisi è particolarmente indicata al Sistema a Cappotto poiché il materiale isolante
è molto trasparente rispetto alla radiazione emessa dalla strumentazione di misura.
Ad oggi questo particolare tipo di indagine non è però proponibile poiché la strumentazione impiegata e il metodo di
elaborazione dati è ancora prototipale. Non è pertanto possibile richiederla.

Risultati delle prove Geo-radar1 – incollaggio corretto per cordoli perimetrali e punti.

Articolo “Sperimentazione di tecniche non distruttive per la diagnosi di posa delle cappottature isolante” di G.A. Zanetta, G. Bernasconi e A.Panzeri.
1

Neo Eubios 48, giugno 2014.

Direzione lavori in caso di Sistema a Cappotto 17


6. CONCLUSIONI – AVVISO AI DIRETTORI DEI LAVORI
Il compito del direttore lavori è decisivo per l’efficacia e la durabilità dell’intervento.
I presupposti per una buona direzione lavori sono:
• essere in possesso di un adeguato progetto di isolamento termico dall’esterno dell’intervento, comprensivo dei
dettagli esecutivi;
• avere selezionato in fase contrattuale un Sistema di Isolamento Termico certificato;
• poter lavorare con posatori qualificati che seguono le regole di corretta posa.
Il direttore lavori deve essere presente oltre che nelle fasi di realizzazione del cantiere e della posa, anche in quelle precedenti
relative allo studio del progetto e alla verifica della squadra di posatori qualificati.
Non essere presente in queste fasi e non conoscere in dettaglio la progettazione e posa dei Sistemi a Cappotto può comportare
gravi conseguenze poiché un cappotto eseguito a regola d’arte dura per oltre 50 anni2, mentre un cappotto realizzato senza
un’adeguata Direzione Lavori può rapidamente presentare difetti.
Il direttore lavori ha oggi tutti gli strumenti per poter operare in accordo con la regola dell’arte. Le aziende che fanno parte
di Cortexa supportano i professionisti con corsi, pubblicazioni, personale preparato, visite in cantiere e quanto altro può
rendersi necessario per realizzare cappotti a regola d’arte.

Cappotto a regola d’arte realizzato nel 2008 su edificio esistente – foto del 2019
– fonte Daw: Sistema certificato con ETA, progettato e realizzato da personale qualificato.

Per approfondire ulteriori tematiche relative alla progettazione del cappotto termico e scaricare ulteriori guide e il Manuale
Cortexa vi invitiamo a visitare l’area download del nostro sito. Per ottenere informazioni personalizzate su un progetto in
corso è possibile richiedere una consulenza gratuita sul cappotto termico di qualità.

2
Studio di Dr. Helmut Kuenzel su campione di edifici tedeschi con isolamento a cappotto realizzato tra il 1970 e 1980. Lo studio ha verificato il ciclo
di vita dei Sistemi a Cappotto dopo 15/25 anni dalla realizzazione concludendo che nella maggioranza dei casi, per avere una situazione senza
difetti, dopo 25 anni sono stati sufficienti solo interventi di manutenzione ordinaria (ad es. verniciatura).

18 Direzione lavori in caso di Sistema a Cappotto


19
origgiconsulting.it
CORTEXA è socio fondatore della
European Association for External Thermal Insulation Composite Systems (EAE)

www.cortexa.it

CREDITI
PUBBLICATO DA:
Cortexa, Consorzio per la cultura del Sistema a Cappotto - www.cortexa.it
PRO_005_01_17.01.2020

CONTENUTI TECNICI:
Commissione Tecnica del Consorzio Cortexa

CREATIVITÀ, PROGETTO GRAFICO E REVISIONE STILISTCA:


Origgi Consulting Srl - www.origgiconsulting.it

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