I. ASSI ENDOCRINI
II. TIROIDE
III. DIABETE GIOVANILE DI TIPO I
IV. SURRENE
V. ASSE GH
VI. FUNZIONE OVARICA
VII. FUNZIONE GONADICA MASCHILE
VIII. ADENOMI IPOFISARI
Definizione della malattia – localizzazione
dell’organo – definizione epidemiologica –
qual è la patologia – parte di sport (se
richiesto) – accenno conclusivo
Essere schematici
(avere uno schema in mente)!
20 MARZO 2018
Tiroide
Paratiroidi
Corticale del surrene
Midollare del surrene
Ovaie ( gonadi)
Testicoli ( gonadi)
Pancreas endocrino
Ipotalamo
Ipofisi
Tiroide funziona meno > meno ormoni in circolo > TSH alto
Tiroide funziona di più > tanti ormoni in circolo > TSH soppresso
c) Patologie infiammatorie
d) Patologie nodulari
Se la tiroide non ha problemi di funzione, ma facendo l’ecografia si
rileva un nodulo. Quando si palpa o si trova un nodulo da ecografia,
bisogna valutarlo e chiedersi se è benigno o maligno. Dall’ecografia vi
possono essere sospetti, ossia se i contorni sono irregolari, se è
vascolarizzato. Si fa un ago aspirato, si punge il nodulo, si guardano le
cellule e si fornisce una diagnosi citologica. I tumori della tiroide
possono essere papillare o follicolare, più o meno aggressivi. Si può
localizzare anche un linfoma a livello della tiroide. Oppure vi possono
essere delle rare metastasi da tumori localizzati in altre sedi. Se il
nodulo singolo è più sospetto rispetto al nodulo nel gozzo multi
nodulare. Se il nodulo è maligno va tolta la tiroide e viene seguita da
una terapia ablativa con radioiodio, per essere sicuri di aver tolto tutte
le cellule neoplastiche residue. Viene poi smaltito con le urine, che a
loro volta diventano radioattive.
Il Diabete di tipo I è una malattia autoimmune causata dalla distruzione
delle cellule beta con insulino dipendenza. È più frequente nei giovani,
soprattutto nelle regioni europee del nord e in Italia in Sardegna. Il
problema più grosso legato al diabete è l’ipoglicemia, in quanto i pazienti
fanno una terapia con insulina (iperinsulinizzati). In Italia vi sono 4 milioni e
mezzo di diabetici. 1:17 ha il diabete e le stime sono destinate ad aumentare.
Il 5 – 10 % delle forme di diabete è legato al diabete di tipo 1 e l’incidenza
aumenta del 2 – 5 % l’anno. Prima si pensava che il diabete di tipo 1 fosse solo
giovanile, ma si ha anche una forma nell’adulto: la percentuale cresciuta è
data dalla positività degli anticorpi per la diagnosi. Si hanno due forme
distinte dal punto di vista patogenetico (diversi dai fenotipi clinici):
Se si fa attività fisica:
L’attività fisica andrebbe fatta 2 ore dopo il pasto, in modo che ci sia una
coda di insulina, ma non al picco. L’importante è fare attività fisica quando si
è correttamente insulinizzati. Viene a mancare il fisiologico calo dell’insulina
che protegge dall’ipoglicemia nel paziente diabetico. Vi è uno studio del
2010 che dimostra le problematiche dell’ipoglicemie continue, per aumento
del rischio cardiovascolare.
Il microinfusore è composto da un serbatoio in cui vi è dentro l’insulina, il set
infusionale e l’aghetto sottocute. Nel set infusionale vi è solo insulina rapida,
che viene infusa ogni 2 – 3 minuti, in modo da avere infusione continua. I
microinfusori sono legati ad un holter glicemico, che misura la glicemia ogni
3 – 4 minuti e trasmette il valore di glicemia al microinfusore. Il
microinfusore sospende la somministrazione quando la glicemia scende, in
modo da proteggere. Le iperglicemie ai pasti non sono regolate, il
microinfusore protegge solo dalle ipoglicemie. I primi microinfusori
sospendevano l’infusione di insulina quando il paziente arrivava già
all’ipoglicemia. I nuovi sistemi la sospendono quando prevedono che il
paziente andrà in ipoglicemia nei prossimi 30 minuti. Non regolano l’insulina
prandiale, in quanto non sanno quanti carboidrati vengono assunti. Nel
settembre 2016, FDA (organo di controllo americano) ha pubblicato il
pancreas artificiale che corregge la glicemia anche quando è alta,
mantenendola sempre a 130 – 140. Se si fa attività fisica aerobica, la glicemia
tende a scendere di più, mentre quando si fa attività fisica anaerobica a alta
intensità, si attivano di più le catecolamine e la glicemia tende ad
aumentare. Nel diabete di tipo 1, l’attività fisica è:
aerobica gli adulti devono fare almeno 150’ a settimana, 3 – 7 giorni
alla settimana con non più di 2 giorni consecutivi di stop, a intensità
moderata – vigorosa
attività fisica di resistenza 15 ripetizioni al massimo sforzo, 2 – 3 giorni
alla settimana non consecutivi
retinopatia proliferativa non si possono fare sforzi molto intensi
nefropatia conclamata, in cui la pressione tende ad essere alta no
sforzi che aumentano la pressione
problemi di microcircolazione no marcia, jogging
a) DONNA
amenorrea
oligomenorrea
lattorrea (al di fuori dell’allattamento, anche nell’uomo)
infertilità
riduzione della libido
b) UOMO
riduzione della libido
infertilità
galattorrea
ginecomastia (ipertrofia della ghiandola mammaria)
oligospermia
- ipofisarie
- forma idiopatica
- cirrosi epatica
- insufficienza renale
- ipotiroidismo
i. DIRETTE
aumento della lipolisi
neoglicogenosintesi (aumento dei depositi di glicogeno)
chetogenesi
ritenzione idrica
azione iperglicemizzante (antagonizza l’azione dell’insulina
[glucagone, cortisolo, catecolamine])
ii. INDIRETTE
mediate dalle somatomedine prodotte dal fegato
sintesi proteica
aumento della massa muscolare, dell’osso, della sintesi di DNA e RNA
2. IPER – CORTICOSURRENALISMO
La sindrome di Cushing è un quadro clinico sostenuto da un eccesso
cronico di glucocorticoidi. Dà gli stessi sintomi di un eccesso
iatrogeno, legato cioè alle medicine. La facies lunaris è tipica, con
striae rubrae (smagliature rosso vivo), ridistribuzione del tessuto
adiposo (arti magri, grasso viscerale), gibbo a gobba di bufalo (cunetta
di tessuto adiposo soprascapolare), pelle molto sottile. Nella donna, si
ha anche un po’ acne e irsutismo. Vi sono 2 possibilità: (1) adenomi
ACTH secernenti: ACTH e cortisolo - androgeni sono alti, (2) forme
ACTH indipendenti: alto cortisolo, ACTH soppresso.
I cicli mestruali regolari sono segno di benessere della donna stessa. Vi sono
alterazioni endocrine associate a amenorrea o oligomenorrea. Nella
seconda ipotesi, vi sono anche meno probabilità di rimanere incinta.
L’asse ipofisi – gonadi: GnRH – LH – FSH. Nel testicolo ci sono due tipi di
cellule: (1) di Leydig che producono testosterone (LH), (2) di Sertoli che
portano a maturazione gli spermatozoi (FSH). L’androgeno principale è il
testosterone:
1) VITA PRENATALE
Favoriscono la differenziazione in senso maschile dei genitali esterni ed
interni
2) VITA PREPUBERALE
Contribuiscono allo sviluppo dei genitali e hanno effetti comportamentali
di tipo maschile
3) PUBERTA’
Al momento della pubertà, il testosterone ha la sua massima espressione,
sia sui genitali esterni, che sulla crescita lineare, la psiche e la voce
4) ADULTO
Stimola la spermatogenesi, l’ematopoiesi (doping), regola il trofismo
osseo e il mantenimento della massa magra (deficit = aumento della
massa grassa) e del benessere psicofisico.
DEFICIT DELLA COMPONENTE GERMINALE
DEFICIT DELLA COMPONENTE STEROIDOGENICA
DEFICIT DI ENTRAMBE
(3) TERZIARIO