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Come scegliere le parole chiave da acquistare con

Google Ads
Autore: Giovanni Sacheli
Data di pubblicazione: 12/10/2017
Ultimo aggiornamento: 09/09/2021
Tempo di lettura: 15 minuti2 💬

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Vuoi sapere come scegliere le parole chiave da acquistare con Google


Ads per una campagna pubblicitaria efficiente e senza sprechi? Leggi
questa guida e alla fine avrai le idee più chiare sulle scelte migliori da
prendere per non sprecare il tuo prezioso media budget.

Indice

• Introduzione
• Parole chiave a corrispondenza generica
• Parole chiave a corrispondenza generica modificata
• Parole chiave a corrispondenza a frase
• Parole chiave a corrispondenza esatta
• Parole chiave a corrispondenza inversa
• Corrispondenza generica inversa
• Corrispondenza a frase inversa
• Corrispondenza esatta inversa
• Suggerimenti per scegliere le parole chiave
• Mettiti nei panni del cliente
• Usa parole chiave specifiche per raggiungere clienti specifici
• Usa parole chiave generiche per raggiungere più utenti
• Raggruppa parole chiave simili in gruppi di annunci
• Usa il giusto numero di parole chiave
• Usa parole chiave correlate anche nella rete display per siti web e app
• Conclusioni

Prima di tutto è importante spiegare il concetto di corrispondenza che


viene usato su Google Ads. I tipi di corrispondenza delle parole chiave
consentono di controllare le ricerche che attivano la pubblicazione
dell’annuncio. Ad esempio, potresti utilizzare la corrispondenza generica
per presentare il tuo annuncio ad un ampio segmento di pubblico o la
corrispondenza esatta per raggiungere specifici gruppi di clienti.

Come regola generale, più l’opzione di corrispondenza delle parole chiave


è generica, maggiore sarà il traffico che potrà generare- Invece, quanto più
specifica è l’opzione di corrispondenza delle parole chiave, tanto più
pertinente sarà per la ricerca di un utente. Capire la differenza tra una
campagna basata sul volume e una basata sulla pertinenza può aiutarti a
scegliere le opzioni più appropriate per ottimizzare il ritorno
sull’investimento in Pay Per Click.
Per scegliere il tipo di corrispondenza appropriato per una parola chiave,
generalmente è consigliabile iniziare dalla corrispondenza generica che
ottimizza il potenziale di pubblicazione degli annunci per ricerche
ampiamente correlate. Inoltre è possibile utilizzare i rapporti sui termini di
ricerca per monitorare quali varianti di parole chiave hanno attivato gli
annunci e soprattutto con che risultato.

Il rapporto sui termini di ricerca, disponibile nella schermata delle parole


chiave di Google Ads, è un elenco dei termini di ricerca che gli utenti
hanno digitato prima di visualizzare l’annuncio e cliccarlo. In base alle tue
opzioni di corrispondenza delle parole chiave, l’elenco dei termini di
ricerca può mostrare termini diversi da quello delle parole chiave che stai
acquistando.

Utilizza questo rapporto per perfezionare le parole chiave in modo da


pubblicare il tuo annuncio solo per ricerche pertinenti. Le parole chiave a
corrispondenza generica vengono attivate da molti termini correlati,
dovuti alle associazioni che Google Ads collega con gli intenti di ricerca.
Alcune parole chiave mostrate in questo report possono essere molto
attinenti ed interessanti e potresti inserirle nella tua lista, altre invece non
saranno attinenti e andranno escluse con la corrispondenza inversa.

Con Google Ads è possibile lavorare con 5 tipi di corrispondenza per le


parole chiave: generica, generica modificata, a frase, esatta e inversa.
Vediamo le differenze.

Parole chiave a corrispondenza generica


parola chiave
Acquistare le parole chiave a corrispondenza generica fa sì che il tuo
annuncio venga pubblicato quando qualcuno cerca quella parola chiave o
una sua variante. La parola chiave a corrispondenza generica “lampade da
tavolo” viene attivata quando qualcuno cerca varianti simili come
“lampada per il tavolo”, “acquistare una lampada per il tavolo” e
“recensioni di lampade economiche per tavoli”. Le associazioni fatte da
Google Ads sulle parole chiave a corrispondenza generica sono molto
ampie, generano molto traffico ma di qualità non sempre ottimale.
La corrispondenza generica fa sì che una parola chiave attivi la
pubblicazione del tuo annuncio ogni volta che qualcuno cerca quella frase,
frasi simili, forme singolari o plurali, parole con errori ortografici, sinonimi,
parole con radice simile (ad esempio pavimento e pavimentazione),
ricerche correlate e altre varianti pertinenti.

Ad esempio, se aggiungi “serramenti” come parola chiave a


corrispondenza generica, stai dicendo a Google Ads di provare a
pubblicare il tuo annuncio per le ricerche che contengono quel termine o
un termine simile. Il tuo annuncio potrebbe essere pubblicato per ricerche
che contengono i termini “finestra” e “infisso”. Le parole chiave a
corrispondenza generica ti aiutano a raggiungere il più ampio pubblico
possibile.

La corrispondenza generica è una delle cinque opzioni di corrispondenza


delle parole chiave che ti permettono di determinare il livello di attinenza
tra una parola chiave e il termine di ricerca usato dall’utente. Tra tutte le
opzioni la corrispondenza generica è quella che assocerà il termine che
vuoi acquistare al maggior numero di varianti. Questo comporta che la
parola chiave generica genera più traffico rispetto alle altre
corrispondenze, ma è spesso traffico meno specifico ed in target.

Puoi scegliere una o più opzioni di corrispondenza per una parola chiave;
la corrispondenza generica verrà utilizzata come impostazione
predefinita se non specifichi una particolare opzione di corrispondenza.
In genere la corrispondenza generica è adatta a campagne nuove appena
attivate, quando vuoi costruire un database di parole chiave specifiche e
scoprire quali termini digita l’utente su Google per trovare i tuoi prodotti
o servizi.

Parole chiave a corrispondenza generica modificata


parola +chiave
I modificatori di corrispondenza generica modificata ti consentono di
scegliere come target le ricerche che includono almeno una delle tue
parole chiave. Ciò può contribuire ad aumentare la pertinenza del traffico
per i tuoi annunci e pertanto a migliorare la percentuale di clic (CTR),
punteggio di qualità e i tassi di conversione.
I modificatori di corrispondenza generica fanno sì che gli annunci siano
pubblicati solo quando la ricerca di un utente corrisponde esattamente
alla tua parola chiave o ne è una variante molto simile. Le varianti simili
includono:

• errori di ortografia
• forme singolari e plurali
• abbreviazioni
• acronimi
• parole con la stessa radice

I sinonimi (ad esempio “veloce” e “rapido”) e le ricerche correlate (ad


esempio “telefoni” e “smartphone”) non sempre vengono considerati
varianti simili dalla corrispondenza generica modificata.

I modificatori rendono più specifiche le parole chiave a corrispondenza


generica e pertanto ne delimitano la copertura. Di conseguenza, se l’uso di
un modificatore di corrispondenza generica può aumentare la pertinenza
delle parole chiave e migliorare la qualità delle visite, può ridurre nello
stesso tempo il traffico previsto dalla campagna.
Parole chiave a corrispondenza a frase
"parola chiave"
Con la corrispondenza a frase puoi mostrare il tuo annuncio ai clienti che
nelle ricerche utilizzano la tua parola chiave esatta e varianti simili della
tua parola chiave esatta con ulteriori parole prima o dopo.
La corrispondenza a frase è più mirata della corrispondenza generica
predefinita, ma leggermente più flessibile della corrispondenza esatta (che
vedremo tra poco). Questa corrispondenza ti permette un maggiore
controllo sulle associazioni che Google Ads può collegare alla tua parola
chiave.

Con la corrispondenza a frase, il tuo annuncio viene visualizzato quando


gli utenti cercano la frase esatta, anche se preceduta o seguita da una o più
parole. Google Ads mostrerà il tuo annuncio anche quando qualcuno cerca
varianti simili della parola chiave a corrispondenza a frase. Le varianti
simili includono:

• errori di ortografia
• forme al plurale e al singolare
• acronimi
• varianti derivate dalla stessa radice
• abbreviazioni
• accenti

L’ordine delle parole è importante nella corrispondenza a frase in quanto il


tuo annuncio non verrà pubblicato se viene inserita una parola aggiuntiva
a metà della tua parola chiave oppure vengono cercate in ordine inverso.

La corrispondenza a frase è più flessibile della corrispondenza esatta ed è


più mirata rispetto all’opzione di corrispondenza generica predefinita, si
pone in mezzo. Con la corrispondenza a frase, puoi raggiungere buoni
volumi pur mantenendo una buona attinenza.

Parole chiave a corrispondenza esatta


[parola chiave]
Con la corrispondenza esatta puoi mostrare il tuo annuncio ai clienti che
utilizzano nella ricerca la tua parola chiave esatta o varianti simili.
Le varianti simili possono includere:

• Errori ortografici
• Forme al plurale e al singolare
• Forme derivate dalla stessa radice
• Abbreviazioni
• Accenti
• Parole con significato identico ma con ordine sequenziale diverso, ad
esempio,[pantaloni uomo]e[uomo pantaloni]
• Presenza o assenza di parole funzionali, quali preposizioni (come in o
da), congiunzioni (come e o ma), articoli (come un o il) e altre parole
che non incidono sulle finalità della ricerca. Ad esempio,[pantaloni da
uomo]è una variante simile di[pantaloni uomo]dove la parola funzionale
“da” è stata rimossa.

La corrispondenza esatta consente di avere il massimo controllo sugli


utenti che visualizzeranno l’annuncio e generalmente ottiene poco
traffico ma con alta percentuale di clic (CTR).

Quando utilizzi la corrispondenza esatta, potresti non ricevere molte


impressioni o clic, ma probabilmente ottieni un CTR importante. Questo
perché gli annunci possono essere mostrati alle persone che nelle ricerche
utilizzano termini quasi esattamente correlati al tuo prodotto o servizio.

Parole chiave a corrispondenza inversa


-parola chiave
Le parole chiave a corrispondenza inversa ti consentono di escludere
termini di ricerca dalle campagne e di concentrarti solo sulle parole chiave
più significative per i clienti.
Con un targeting più preciso hai la possibilità di mostrare il tuo annuncio a
utenti interessati e incrementare il ritorno sull’investimento (ROI). Con la
corrispondenza inversa in pratica eviti di spendere soldi per parole che
non hanno niente a che fare con il tuo intento. Ad esempio la parola
“canna” a corrispondenza generica può essere attivata da “canna da
pesca” e “canna dell’acqua”, con le inverse escludiamo parole che non
vogliamo.

Uno dei segreti per condurre una campagna molto mirata è stabilire cosa
non scegliere come target. Quando selezioni le parole chiave a
corrispondenza inversa per le campagne nella rete di ricerca, cerca
termini di ricerca simili alle tue parole chiave, ma che potrebbero
soddisfare le esigenze di utenti che cercano un prodotto diverso.

Supponiamo tu sia un albergatore con un hotel a Bellagio sul lago di Como.


Potrebbe tornarti utile aggiungere come parola chiave a corrispondenza
inversa"las vegas"
Se utilizzi le campagne display o video, le parole chiave a corrispondenza
inversa ti consentono di evitare la pubblicazione degli annunci in siti o
video non correlati. Le parole chiave a corrispondenza inversa funzionano
in modo diverso nelle campagne display e video rispetto a quelle nella rete
di ricerca. A seconda delle altre parole chiave o dei metodi di targeting nel
tuo gruppo di annunci, a volte il tuo annuncio potrebbe essere pubblicato
in siti o video che contengono i termini esclusi.

Nelle campagne display e video puoi aggiungere al massimo 5.000 parole


chiave a corrispondenza inversa. Per evitare di pubblicare gli annunci su
siti o video non correlati, puoi utilizzare le opzioni di categorie di sito e le
esclusioni di contenuti. In ogni caso nelle campagne display e video le
parole chiave a corrispondenza inversa sono sempre considerate a
corrispondenza generica.

Per le campagne nella rete di ricerca, puoi utilizzare parole chiave a


corrispondenza inversa di tipo generica, esatta o a frase. Tuttavia, questi
tipi corrispondenza inversa funzionano in modo diverso rispetto a quanto
accade con le parole chiave positive. La differenza principale è che, per
escluderle, devi aggiungere eventuali sinonimi, versioni singolari e plurali,
errori ortografici e altre varianti simili (che invece Google Ads associa
nelle generiche, il furbetto…).

Corrispondenza generica inversa


Questo tipo è quello predefinito per le parole chiave a corrispondenza
inversa. Per le parole chiave a corrispondenza generica inversa, il tuo
annuncio non viene pubblicato se la ricerca contiene tutti i termini della
parola chiave a corrispondenza inversa, anche se i termini sono in un
ordine diverso. Il tuo annuncio può comunque essere pubblicato se la
ricerca contiene solo alcuni termini della parola chiave.

Corrispondenza a frase inversa

Per le parole chiave a corrispondenza a frase inversa, il tuo annuncio non


viene pubblicato se la ricerca contiene i termini esatti della parola chiave
nello stesso ordine. La ricerca può includere parole aggiuntive, ma
l’annuncio non viene pubblicato purché tutti i termini della parola chiave
siano inclusi nella ricerca nello stesso ordine.

Corrispondenza esatta inversa

Per le parole chiave a corrispondenza esatta inversa, il tuo annuncio non


viene pubblicato se la ricerca contiene i termini esatti della parola chiave
nello stesso ordine, senza parole aggiuntive. Il tuo annuncio può
comunque essere pubblicato se la ricerca contiene i termini della parola
chiave con altre parole.

Scegli le parole chiave a corrispondenza inversa con molta attenzione. Se


utilizzi troppe parole chiave a corrispondenza inversa i tuoi annunci
potrebbero ottenere poca visibilità.
Suggerimenti per scegliere le parole chiave
La selezione corretta di parole chiave per la tua campagna può aiutarti a
mostrare gli annunci ai clienti giusti, a quelli che effettivamente stanno
cercando quello che tu hai da offrire, evitando quindi click e soldi
sprecati. Le parole chiave ideali dovrebbero corrispondere ai termini che i
tuoi potenziali clienti scriverebbero su Google per cercare i prodotti o
servizi che offri.

Mettiti nei panni del cliente

Definisci le categorie principali della tua attività e i termini o le frasi che


potrebbero rientrare in ciascuna di queste categorie. Includi termini o
frasi che i tuoi clienti utilizzerebbero per descrivere i tuoi prodotti o
servizi.

Usa il report Query di ricerca in Google Search Console per idee sui
termini idonei per le tue pagine. Se vendi camice potresti iniziare con
alcune categorie di base che i clienti potrebbero utilizzare, come “camice
sportive da uomo” e “camicia botton down”. Potresti anche aggiungere
“camicia informale da uomo” e “camicia maniche corte uomo”, se riscontri
che questi termini sono comunemente utilizzati per i tuoi prodotti. Amplia
ulteriormente il tuo elenco inserendo i nomi dei tuoi brand e dei tuoi
prodotti. Potrebbe interessarti anche la guida per generare una lista di
parole chiave efficace.

Usa parole chiave specifiche per raggiungere clienti specifici

Il tuo obiettivo è massimizzare la resa del media budget? Se vuoi


raggiungere clienti che potrebbero essere molto interessati a un
determinato prodotto, seleziona parole chiave molto specifiche
direttamente correlate al tema del tuo annuncio e della tua landing page.
L’uso di parole chiave più specifiche, dette anche a coda lunga, fa in modo
che il tuo annuncio venga pubblicato soltanto in relazione a termini
strettamente correlati alla tua attività. Ricordati che se le parole chiave
sono troppo specifiche, potresti non raggiungere tutti gli utenti che
vorresti. Se vendi cappellini sportivi da uomo, potresti scegliere parole
chiave specifiche come “cappellino da basket”, “cappellino Lakers”,
“cappellino Chicago Bulls”. In questo modo, ad esempio, il tuo annuncio
potrebbe essere pubblicato quando un utente cerca esattamente questo
tipo di cappellino su Google (rete di ricerca) oppure quando visita un sito
dedicato al basket (rete display).

Usa parole chiave generiche per raggiungere più utenti

Il tuo obiettivo è fare volumi di traffico a prescindere dalla qualità? Per


raggiungere il maggior numero di utenti possibile seleziona parole chiave
più generiche. Tieni presente che l’aggiunta di parole chiave molto
generiche potrebbe rendere difficile il raggiungimento di potenziali clienti,
in quanto l’annuncio potrebbe essere pubblicato per ricerche non
strettamente correlate alla tua attività. Inoltre, le parole chiave più
generiche possono essere più competitive e richiedere offerte più elevate.

Prova a sperimentare le parole chiave generiche per individuare quelle più


efficaci. Indipendentemente dal livello di genericità, le parole
chiave devono sempre essere pertinenti agli annunci e al sito web.

Evita di utilizzare parole chiave duplicate nel tuo account dato che Google
mostra un solo annuncio per inserzionista per una determinata parola
chiave.
Raggruppa parole chiave simili in gruppi di annunci

Per mostrare annunci più pertinenti ai potenziali clienti, raggruppa parole


chiave e annunci in gruppi di annunci basati su prodotti, servizi o altre
categorie ben definite. Se invece aggiungi tutte la tue parole chiave e
annunci a un solo gruppo di annunci, un cliente che cerca “scarpe da corsa”
può visualizzare il tuo annuncio relativo alle scarpe da basket. Se sei il
proprietario di un negozio di scarpe, potresti creare due gruppi di annunci,
uno per le scarpe da corsa e uno per le scarpe da basket. Il gruppo di
annunci per le scarpe da corsa potrebbe includere parole chiave quali
“scarpe da running” e “scarpe da corsa”. l gruppo di annunci per le scarpe
da basket potrebbe includere parole chiave come “scarpe da basket” e
“scarpe da ginnastica alte”. In questo modo, il tuo annuncio viene mostrato
a clienti potenzialmente più interessati.

Usa il giusto numero di parole chiave

Ti consiglio di utilizzare tra 5 e 20 parole chiave per ciascun gruppo di


annunci, anche se, di fatto, è possibile inserire molte più parole chiave per
singolo gruppo di annunci. Considera che ogni gruppo di annunci deve
contenere parole chiave strettamente e direttamente correlate al tema
del gruppo e della landing page.

Le parole chiave associate da Google Ads alle tue includeranno


automaticamente le varianti, come possibili errori di ortografia o versioni
al plurale. Pertanto non è necessario aggiungerle. Se il gruppo di annunci
contiene la parola chiave a corrispondenza generica “scarpe da corsa”, il
tuo annuncio può essere visualizzato da utenti che effettuano ricerche
utilizzando tale parola chiave o eventuali varianti, ad esempio “acquista
scarpe da running”.

Usa parole chiave correlate anche nella rete display per siti web e app

Sulla Rete Display, le parole chiave consentono di pubblicare annunci su


siti web o app pertinenti. Scegli parole chiave correlate a quello che vuoi
promuovere.

PS: tutte le parole chiave utilizzate per le campagne sulla Rete Display
vengono considerate a corrispondenza generica.
Per ottimizzare le parole chiave, puoi escludere determinate parole chiave
dai gruppi di annunci indirizzati alla Rete Display. Supponiamo che tu
abbia creato un elenco di parole chiave che include termini relativi alle
racchette da ping pong. I siti web dedicati al ping pong saranno oggetto del
targeting delle parole chiave presenti nel tuo elenco. Potresti anche
escludere i termini “tennis” e “trekking” per impedire la pubblicazione dei
tuoi annunci su siti web dedicati ad altri sport che usano racchette.

Conclusioni
La scelta delle parole chiave dipende molto dalla fase che sta vivendo la
tua campagna:

• campagna nuova: scegli termini specifici per il tuo business, non


essere troppo generico per non alzare troppo la dispersione della
spesa. Usa la corrispondenza generica così potrai archiviare una lista
di termini correlati che potrai analizzare ed eventualmente
implementare in in futuro. Non esagerare con il numero di parole
chiave acquistate e organizzale bene in gruppi di annunci
strettamente tematici;
• campagna con almeno 6 mesi di vita: usa il report termini di
ricerca per valutare quali termini aggiungere all’elenco a
corrispondenza a frase e quali invece mettere in corrispondenza
negativa. Inizia ad usare la corrispondenza a frase sui termini che
hanno convertito maggiormente e che hanno un buon CTR;
• campagna con almeno un anno di vita: rimuovi i termini che hanno
speso più della tua CTA e che non hanno convertito, inizia ad
utilizzare la corrispondenza esatta sulle parole chiave più efficaci.

Come vedi non è semplice gestire Google Ads, ogni opzione ha i suoi pro e
contro. Ricordati che l’obiettivo è sempre quello di migliorare il quality
score quindi usa sempre parole chiave più attinenti possibili con i tuoi
annunci e con le tue landing page.
21 tecniche per scrivere annunci Adwords
efficaci
Un biglietto di auguri, una tesi di laurea, una email importante, una lettera (!!) d’amore.
Sono sicuro che almeno una volta nella tua vita hai provato le desolanti sensazioni del
“panico da pagina bianca”.

Da quando hai iniziato a fare pubblicità su Google, si è aggiunta un’altra voce


all’elenco: come diamine scrivere degli annunci Adwords efficaci??

Anche se stai facendo PPC già un po’, ogni nuovo cliente e ogni nuova campagna sono
una sfida nel trovare il perfetto equilibrio tra creatività, psicologia e conoscenza del cliente.

La ricetta del copy perfetto non esiste ancora, ma ho raccolto per te 21 ingredienti
(tecniche) da testare per creare annunci Adwords efficaci.

Sono suddivise in 5 categorie:

• Essere rilevanti
• Titoli
• Suscitare emozioni
• Focus sui benefici
• Grammatica e formato
Prima di scoprire come scrivere annunci Adwords efficaci, per dover di cronaca è utile
riportare i limiti di caratteri previsti da Google:

• Titolo 1 → 30 caratteri
• Titolo 2 → 30 caratteri
• Descrizione → 80 caratteri
• Percorso (2) → 15 caratteri ciascuno

Essere Rilevanti
#1: Rispondere al bisogno del visitatore

Tanto semplice quanto sotto utilizzato da molti inserzionisti. Il primo modo per essere
rilevanti è mettersi nei panni dell’utente e scrivere un annuncio che risponda al suo
bisogno specifico e che sei in linea alla sua posizione nel percorso d’acquisto.

Ecco un esempio di come lo stesso prodotto possa attirare tre tipologie di ricerche diverse,
che corrispondono ad utenti in momenti diversi del percorso d’acquisto:

Awareness → “come far andare più veloce il computer”


Consideration → “miglior computer portatile”

Action → “macbook pro 13 retina”

#2: Prevedi ed anticipa i dubbi degli utenti

Non dare tempo agli utenti di pensare a delle obiezioni per la tua offerta. Battili sul tempo
e rispondi alle loro domande prima ancora che le abbiano formulate: capiranno che sei tu
la soluzione ai loro problemi!

Ecco un annuncio per “test di paternità”, una keyword che sicuramente è abbinata a molte
domande nella mente dell’utente.

Risultati a casa. Riservatezza garantita. Doppio Test. Questi elementi servono proprio ad
anticipare una futura (e certa) domanda.
Un consiglio: per sapere a quali domande rispondere nei tuoi annunci, potresti iniziare
dalle FAQ che hai messo nel sito con le domande frequenti dei clienti.

#3: Prequalifica i clic

É possibile che il tuo prodotto/servizio sia richiesto da diverse tipologie di clienti (privati o
aziende, clienti con basso budget o alto) con le stesse keyword, ma tu sia specializzato a
servire solo un segmento specifico.

In questo caso, cerca di prequalificare gli utenti che cliccheranno sul tuo annuncio: potresti,
ad esempio, porre nel copy una domanda molto specifica nella quale sono gli utenti in
target si riconosceranno.

#4: Inizia una conversazione con l’utente

Utilizza un tono personale e colloquiale negli annunci, ne guadagnerai in empatia con


l’utente.
Considera i tuoi annunci come l’inizio di una conversazione con l’utente!

Iniziare con una


domanda è sempre un buon modo per cominciare una chiacchierata con l’utente,
soprattutto per uno psicologo!

#5: Utilizzare le estensioni di annuncio

Ho scritto un intero articolo sulle estensioni di annuncio di Adwords 🙂 Grazie a questa


funzione puoi mostrare ai tuoi annunci molte informazione aggiuntive allo spazio standard
che hai con il semplice annuncio di testo.

Inoltre, le estensioni aumentano lo spazio che il tuo annuncio occupa in SERP, facendo
crescere di conseguenza le possibilità che un utente vi clicchi sopra.

Per approfondire le estensioni di annuncio, ecco la mia guida 🙂

#6: Localizza anche il copy, non solo il targeting

Puoi impostare il target geografico delle tue campagne fino al livello di città, è il momento
di sfruttare questo fattore anche nel copy dei tuoi annunci.

Secondo i dati di Google, un terzo delle ricerche effettuate da smartphone ha un intento


locale, vuoi mancare questa opportunità?
Titoli
#7: Includi numeri e statistiche

Inserisci nel testo dei tuoi annunci, se possibile, dei numeri e delle statistiche sul tuo
prodotto o servizio. Prezzi, giacenze, percentuale di successo nel risolvere il problema dei
clienti, il valore tecnico di una delle caratteristiche.

Includere numeri e statistiche nel copy può aiutarti a:

• ottenere l’attenzione dell’utente, che viene attirata da un solitario numero in mezzo


a tante lettere (sembra stupido, ma fa un test su te stesso ;))
• fornisci credibilità alla tua offerta mettendo alla luce del sole i valori delle sue
performance.
• nel caso del prezzo, prequalifichi i clic: se non mi va bene l’autonoleggio a
10€/giorno, non farò clic sull’annuncio.
#8: Massima priorità al titolo

Il titolo del tuo annuncio è, come immagini, la prima (e forse l’unica) parte di testo che
l’utente leggerà, quindi devi ottenere il massimo da ciascun carattere che hai a
disposizione (30+30).

Non è possibile fornire un consiglio specifico per un titolo efficace che funzioni per tutti i
settori, ma c’è una regola generale: utilizza lo spazio a disposizione per comunicare la
tua Unique Selling Proposition, differenziarti dai competitor e iniziare un dialogo con
l’utente.

#9: Utilizza il keyword insertion

Inserendo la parola chiave che ha attivato l’annuncio nel copy dell’annuncio stesso ti
permette allo stesso tempo di utilizzare un targeting geografico più ampio ed avere una
connotazione locale più forte.

La funziona avanzata di Adwords per ottenere questo risultato si chiama Keyword


insertion: ecco la guida ufficiale di Google ed interessante articolo di approfondimento
dalla Community di Adwords.

Un
annuncio se cerco imbianchino a Padova
Un
annuncio se cerco imbianchino a Vicenza. Nessuna somiglianza? 🙂

#10: Utilizza una call to action specifica e chiara

Gli utenti non hanno tempo di analizzare attentamente il tuo annuncio. Per questo motivo
è opportuno pensare ad una call to action (CTA) chiara e specifica che espliciti all’utente
cosa si deve aspettare facendo clic sull’annuncio.

Ecco qualche suggerimento per le tue call to action

• Combina la CTA con le tue keyword


o Compra Le Tue Scarpe da Trekking Oggi!
o Richiedi una Consulenza Commerciale Gratuita
o Prova Gratuitamente il CRM
• Combina la CTA con una promozione o un’offerta
o Risparmia il 20% sull’Ordine se Compri Oggi
o Scarica il Buono e Risparmia 290€ sul Primo Anno
o Iscriviti Oggi: il Primo Mese è Gratis
• Combina la CTA con un senso di urgenza
o Solo Per Oggi, Spese di Spedizione Gratuite
o Iscriviti Prima che l’Offerta Scada!
o Solo 15 Pezzi Rimasti in Magazzino: Compra Oggi!
Un consiglio: non tutte le CTA sono ugualmente efficaci. Tutto dipende a quale step del
percorso di acquisto è dedicata la campagna. Potrai utilizzare CTA come “iscriviti” o
“scarica il coupon” per intercettare un utente ancora freddo. Di conseguenza, solo su un
utente già caldo può essere efficace la CTA “compra”.

Suscitare Emozioni
#11: Fai leva su FOMO

Utilizza la leva psicologica dell’avversione alla perdita per creare un effetto FOMO (Fear-of-
missing-out) negli utenti. Renderà la tua offerta irresistibile.

Puoi utilizzare questa tecnica quando hai delle promozioni od offerte esclusive da
proporre: inserendo l’effetto FOMO nei tuoi annunci l’utente avrà paura di perdersi la tua
offerta!
#12: Mantieni le promesse

Questo suggerimento non vale solo per le campagne su Adwords, ma per qualsiasi
campagna di marketing tu possa creare.

Devi assolutamente mantenere le promesse che fai nel testo degli annunci: se nel copy c’è
scritto “spedizione gratuita su tutti gli ordini”, l’utente non può arrivare sul tuo eCommerce
e scoprire che il free shipping è solo sopra una certa soglia di spesa.

É una delle principali best practice del marketing digitale: coerenza del messaggio tra
annuncio e landing page.

#13: Dimostra la tua credibilità

Il principio della riprova sociale di Robert Cialdini è uno dei capisaldi di ogni campagna di
marketing. Le persone mantengono uno scetticismo di base quando si trovano davanti ad
un’offerta/azienda che non conoscono: per questo motivo è fondamentale cominciare a
dimostrare la tua credibilità fin dal copy dei tuoi annunci.

Recensioni dei clienti, premi vinti, garanzie commerciali: ogni elemento è utile per iniziare a
costruire un rapporto di fiducia!

Focus sui Benefici


#14: Analizza la concorrenza

“Conosci il tuo nemico” scriveva Sun Tzu in “L’arte della guerra”. Non occorre essere così
battaglieri (o forse sì :)), ma conoscere a memoria gli annunci e le landing page dei tuoi
concorrenti ti permetterà di emergere e superare la concorrenza.

#15: Usa un elemento differenziante

Differenziarti dalla concorrenza dimostrando perchè la tua offerta sia veramente unica.
Rispondi a questa domanda: perchè un utente dovrebbe scegliere la tua azienda e non i
tuoi competitor?
Abiti da sposa con
tessuti bio: un ottimo modo per differenziarsi!

#16: Evidenzia il valore della tua offerta

Non pensare solo a quale messaggio utilizzano i tuoi competitor: utilizza il copy
dell’annuncio per evidenziare il grande valore aggiunto che la tua offerta porterà nella vita
delle persone.

Grammatica e formato
#17: Sii sintetico e specifico

Ricordati che hai solo 60 caratteri a disposizione per il titolo (30+30) e 80 per la
descrizione. Un limite da non sottovalutare, ma che ti obbliga/aiuta a scrivere solo
messaggi sintetici e specifici, arrivando direttamente al punto della tua offerta.

Ho trovato un bel posto del blog Daily Writing Tips con 10 tecniche di scrittura per essere
più concisi: alcune sono specifiche per l’inglese, ma la maggior parte è utile anche se si
scrive in italiano.

#18: Utilizza le maiuscole ad inizio parola

É contro la policy di Adwords scrivere parole completamente in maiuscolo negli annunci,


ma inserire maiuscola la lettera iniziale delle parole può portare ad un aumento del CTR.

A dimostrazione, ecco un test effettuato da Periscopix nel 2014!

#19: Inserisci la keyword nel percorso

Inserendo la parola chiave che ha attivato l’annuncio anche nel percorso (o URL di
visualizzazione) non farai che rinforzare la sicurezza nell’utente che la pagina di
destinazione sarà pertinente con il suo intento di ricerca.
# 20: Utilizza la punteggiatura

Non dovrebbe essere neanche necessario dirlo, ma sai bene come le virgole siano le prime
vittime di un testo scritto in presenza di spazio limitato.

Per incoraggiarti ad utilizzare la punteggiatura, ecco qualche esempio di come anche una
virgola possa salvare una vita.

Fonte Immagine

#21: Includi delle domande

Inserire una domanda nel copy del tuo annuncio ti permetterà di “avvicinarti” al tuo utente,
facendogli capire che sei dalla sua parte e sai già che problema ha bisogno di risolvere.

In conclusione
Sono veramente moltissimi gli elementi che possono fare la differenza tra una campagna
di successo e un fiasco colossale.

Il copy degli annunci è certamente tra questi, anche se la maggior parte degli inserzionisti
sottovaluta fatalmente l’importanza delle parole.

Questi erano solo alcuni consigli per scrivere annunci Adwords efficaci, ma ricordati che
l’unica vera soluzione per la tua azienda la puoi trovare tu.

Come? A/B test, A/B test, A/B test 🙂

Taggatogoogle adwords

Annunci Google Ads: come migliorare i


loro posizionamenti?
Migliorare il ranking dei propri annunci è fondamentale per
ottimizzare al meglio le campagne di Google Ads. Ecco tutto
ciò che c’è da fare per aumentare



Per vincere sul web è necessario migliorare sempre il proprio posizionamento. Questo
vale per il sito come per gli annunci pubblicitari. Più si scalano le Serp più c’è possibilità di
intercettare utenti per le parole chiave presidiate. Oggi come oggi hanno ormai assunto
grande importanza gli annunci Google Ads; questi consentono di apparire nei primi
risultati dei motori di ricerca a fronte di un pagamento, per essere immediatamente
visibili. Anche in tal caso però non basta solamente pagare, per essere veramente
efficaci è determinante migliorare il ranking degli annunci di Google Ads.

Perché è necessario migliorare il proprio punteggio di qualità? Semplice, la


concorrenza. Nel mondo del web la competizione tra aziende e prodotti simili e sempre più
agguerrita, ragion per cui ottimizzare il ranking degli annunci è il grimaldello per riuscire
a proporre i propri annunci con successo.

Vediamo in questo articolo come migliorare il punteggio di qualità degli annunci di Google
Ads.

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• Google Ads: come funziona?


• Punteggio di qualità: di cosa stiamo parlando?
• Quality score: lo vediamo su Google Analytics
• Migliorare gli annunci: come fare?
• Conclusione

Google Ads: come funziona?


Prima di capire come migliorare il ranking delle campagne di Google Ads proviamo a
spiegare brevemente cos’è questa piattaforma e perché è così efficace.

Google Ads è una piattaforma nativa di Google, pensata da Big G per la creazione e
gestioni di inserzioni pubblicitarie da far comparire all’interno del motore di ricerca. Con
Google Ads è possibile impostare diverse campagne, in particolare Campagne di Rete
di Ricerca (le inserzioni compaiono tra i risultati di ricerca a pagamento previsti da
Google), Campagne Rete Display (gli annunci vengono piazzati su altri siti), Campagne
Shopping (permettono di inserire i prodotti nel Merchant Shopping).

Ogni tipologia di campagna è creata per intercettare una determinata utenza. Sviluppare
queste campagne a pagamento è per le aziende un ottimo sistema per incrementare i
margini di business. Google Ads infatti consente di ottenere vantaggi innegabili:

• Maggior traffico sul sito: gli annunci consentono a più persone di vedere il tuo sito
e di poter entrare. Un’ottima soluzione per intercettare profili sconosciuti e
fidelizzarli.
• Pieno controllo delle campagne: tutte le inserzioni possono essere gestite in
tempo reale, variate, migliorate. Insomma controllo totale sull’andamento delle
inserzioni.
• Misurazione del successo: l’utente clicca sul tuo annuncio? Tu lo saprai
immediatamente. Poi viene eseguita un’attività? L’utente visualizza o acquista un
determinato prodotto? Saprai anche quello!
E’ chiaro che davanti a questi vantaggi cercare di ottimizzare le campagne diventa un
imperativo. E per riuscire in questo intento è necessario migliorare il posizionamento degli
annunci.

Punteggio di qualità: di cosa stiamo parlando?


Il punteggio di qualità è la valutazione che Google dà ad ognuna delle parole chiave
inserite all’interno di un gruppo di annunci. Quindi, Google ci dà il voto? Esattamente! E’
proprio così, Big G valuta con un punteggio (di qualità, appunto) tutte le keywords che
sono inserite all’interno di una campagna.

Come funziona il punteggio di qualità? Molto semplice, ad ogni parola chiave viene dato
un voto che va da 1 a 10. Questa valutazione dipende da diversi aspetti. Sostanzialmente
è basata sulle qualità che le inserzioni hanno acquisito nel tempo e sulle precedenti
landing page pubblicizzate. Quando una keywords nuova viene inserita nel gruppo di
annunci questa viene contrassegnata da Google con un “-“. Solamente nel tempo si capirà
quale valutazione le verrà assegnata, a seconda delle prestazioni degli annunci.

Il punteggio di qualità inoltre incide in modo importante sul costo di un annuncio.


Ovviamente più è basso il voto che Google assegna più sarà maggiore l’investimento
richiesto per spiccare rispetto agli altri annunci. Un meccanismo che, inevitabilmente,
finisce per incidere anche sul costo per click.

Quality score: lo vediamo su Google Analytics


Ora che abbiamo stabilito cos’è il punteggio di qualità è bene anche capire dove poterlo
analizzare, perché uno studio attento di questi fattori, come già detto, può incidere
favorevolmente sull’intera campagna.

Lo strumento che ci permette di analizzare il quality score è Google Analytics, la famosa


piattaforma di Big G che si occupa della valutazione analitica del proprio sito. Entrando
in Google Analytics bisogna selezionare la campagna desiderata e cliccare su “Parole
Chiave”. Qui è possibile visualizzare le keyword di ogni singolo annuncio o di un gruppo di
annunci e la conseguente valutazione con punteggio da 1 a 10, accompagnata da una
descrizione (per es. “adatto” o “volume di ricerca basso”).

Migliorare gli annunci: come fare?


Per ottimizzare gli annunci Google Ads ci sono alcuni aspetti da prendere in
considerazione e studiare nel dettaglio. Come già accennato, la concorrenza per ogni
keyword può essere veramente altissima, quindi è buona pratica cercare di curare al
meglio ogni particolare. Vediamo cosa c’è da prendere in considerazione per migliorare il
proprio punteggio di qualità:

Scegli il target giusto

La tendenza spesso è di allargare il target di pertinenza della parola chiave desiderata.


Non è la strada giusta. Google pensa e opera per sostenere gli utenti a trovare
esattamente ciò che stanno cercando. Quindi non è un buon metodo allargare la platea di
persone potenzialmente interessata. Big G riesce a misurare esattamente il grado di
pertinenza della tua parola chiave rispetto alla query. Per questo motivo è ottimale cercare
di focalizzare la propria parola chiave sul target di persone realmente interessate al
prodotto e al servizio.

Conosci le parole chiave

Sembra banale, ma conoscere alla perfezione le parole chiave che gli ipotetici utenti
potrebbero cercare è fondamentale per il successo di una campagna Google Ads.

Come fare? Per prima cosa studiare a fondo il settore di appartenenza e successivamente
capire cosa gli utenti cercano e soprattutto in che forma semantica le loro ricerche
vengono inserite nelle Serp.

Analizzare il CTR

Uno dei vantaggi di Google Ads (come già riportato) è il pieno controllo delle campagne da
parte di chi le imposta. Quando si parla di controllo ci si riferisce anche al CTR (Click
Through Rate), ossia la percentuale di click della propria campagna.

Analizzando il CTR è possibile capire dove sta andando la tua campagna, quanti click ha
ricevuto, quali parole chiave hanno ottenuto più successo, quali meno.

Prepara una Landing page perfetta

Per chi decide di promuovere con inserzione una landing page è consigliabile ottimizzare
e rendere il più semplice possibile questa pagina. Tra le indagini che Google fa per
assegnare una valutazione alle parole chiave di una campagna vi è anche l’analisi della
landing page. Quanto performa? E’ intuitiva? Semplice e accattivante?

Per questo motivo è necessario fare in modo che la landing page sia strutturata in
modo attraente per Google. Cosa significa? In primis che deve essere ottimizzata anche
per mobile. In secondo luogo il suo design grafico e il copy devono essere efficaci
e l’obiettivo finale deve essere univoco. Molto importante anche una buona velocità di
caricamento e l’assoluta assenza di problemi di reindirizzamento. Solo seguendo questi
accorgimenti è possibile creare una landing page in grado di migliorare il ranking dei propri
annunci.

L’importanza della propria storia su…Google!

Un’altra considerazione che Big G fa riguardo alle inserzioni è la storia del proprio account
di Google Ads. Nello specifico vengono analizzate le proprie campagne nel tempo, le
loro performance, le parole chiave utilizzate e molto altro.

Sembra incredibile ma Google arretra nel tempo per vedere come il proprio account si è
comportato. Ed è principalmente il motivo per cui aziende che vogliono riattivare Google
Ads eliminano l’account precedente e ne creano uno nuovo. In questo modo non può
esserci nessun retaggio del passato in grado di rovinare la nuova attività. Questo è un
dato importante da considerare quando si cerca di migliorare il proprio punteggio di
qualità.
Sfruttare le estensioni

Cosa sono le estensioni? Semplicemente sono delle informazioni in aggiunta che


possiamo inserire nel nostro annuncio. Possono essere una posizione geografica come
accade nelle schede Google My Business, un’applicazione, un tasto di chiamata, un
collegamento al sito, il posizionamento di un testo in primo piano. Possono essere diverse
e sono molto varie.

La loro aggiunta è completamente gratuita ma non sempre Google decide poi di mostrarle.
La decisione spetta all’algoritmo che le inserisce e le prende in considerazione in base
alla loro pertinenza e alla capacità di migliorare ulteriormente le performance
dell’annuncio.

Conclusione
Ora che abbiamo capito quali sono le valutazioni principali da fare per ottimizzare il
ranking degli annunci non resta che iniziare a lavorare per migliorare il punteggio di
qualità. Solo in questo modo un annuncio e una campagna possono restituire risultati
soddisfacenti, con un aumento del traffico sul sito e una diminuzione del costo per click!

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