Documenti di Didattica
Documenti di Professioni
Documenti di Cultura
Google Ads
Autore: Giovanni Sacheli
Data di pubblicazione: 12/10/2017
Ultimo aggiornamento: 09/09/2021
Tempo di lettura: 15 minuti2 💬
❤6
Indice
• Introduzione
• Parole chiave a corrispondenza generica
• Parole chiave a corrispondenza generica modificata
• Parole chiave a corrispondenza a frase
• Parole chiave a corrispondenza esatta
• Parole chiave a corrispondenza inversa
• Corrispondenza generica inversa
• Corrispondenza a frase inversa
• Corrispondenza esatta inversa
• Suggerimenti per scegliere le parole chiave
• Mettiti nei panni del cliente
• Usa parole chiave specifiche per raggiungere clienti specifici
• Usa parole chiave generiche per raggiungere più utenti
• Raggruppa parole chiave simili in gruppi di annunci
• Usa il giusto numero di parole chiave
• Usa parole chiave correlate anche nella rete display per siti web e app
• Conclusioni
Puoi scegliere una o più opzioni di corrispondenza per una parola chiave;
la corrispondenza generica verrà utilizzata come impostazione
predefinita se non specifichi una particolare opzione di corrispondenza.
In genere la corrispondenza generica è adatta a campagne nuove appena
attivate, quando vuoi costruire un database di parole chiave specifiche e
scoprire quali termini digita l’utente su Google per trovare i tuoi prodotti
o servizi.
• errori di ortografia
• forme singolari e plurali
• abbreviazioni
• acronimi
• parole con la stessa radice
• errori di ortografia
• forme al plurale e al singolare
• acronimi
• varianti derivate dalla stessa radice
• abbreviazioni
• accenti
• Errori ortografici
• Forme al plurale e al singolare
• Forme derivate dalla stessa radice
• Abbreviazioni
• Accenti
• Parole con significato identico ma con ordine sequenziale diverso, ad
esempio,[pantaloni uomo]e[uomo pantaloni]
• Presenza o assenza di parole funzionali, quali preposizioni (come in o
da), congiunzioni (come e o ma), articoli (come un o il) e altre parole
che non incidono sulle finalità della ricerca. Ad esempio,[pantaloni da
uomo]è una variante simile di[pantaloni uomo]dove la parola funzionale
“da” è stata rimossa.
Uno dei segreti per condurre una campagna molto mirata è stabilire cosa
non scegliere come target. Quando selezioni le parole chiave a
corrispondenza inversa per le campagne nella rete di ricerca, cerca
termini di ricerca simili alle tue parole chiave, ma che potrebbero
soddisfare le esigenze di utenti che cercano un prodotto diverso.
Usa il report Query di ricerca in Google Search Console per idee sui
termini idonei per le tue pagine. Se vendi camice potresti iniziare con
alcune categorie di base che i clienti potrebbero utilizzare, come “camice
sportive da uomo” e “camicia botton down”. Potresti anche aggiungere
“camicia informale da uomo” e “camicia maniche corte uomo”, se riscontri
che questi termini sono comunemente utilizzati per i tuoi prodotti. Amplia
ulteriormente il tuo elenco inserendo i nomi dei tuoi brand e dei tuoi
prodotti. Potrebbe interessarti anche la guida per generare una lista di
parole chiave efficace.
Evita di utilizzare parole chiave duplicate nel tuo account dato che Google
mostra un solo annuncio per inserzionista per una determinata parola
chiave.
Raggruppa parole chiave simili in gruppi di annunci
Usa parole chiave correlate anche nella rete display per siti web e app
PS: tutte le parole chiave utilizzate per le campagne sulla Rete Display
vengono considerate a corrispondenza generica.
Per ottimizzare le parole chiave, puoi escludere determinate parole chiave
dai gruppi di annunci indirizzati alla Rete Display. Supponiamo che tu
abbia creato un elenco di parole chiave che include termini relativi alle
racchette da ping pong. I siti web dedicati al ping pong saranno oggetto del
targeting delle parole chiave presenti nel tuo elenco. Potresti anche
escludere i termini “tennis” e “trekking” per impedire la pubblicazione dei
tuoi annunci su siti web dedicati ad altri sport che usano racchette.
Conclusioni
La scelta delle parole chiave dipende molto dalla fase che sta vivendo la
tua campagna:
Come vedi non è semplice gestire Google Ads, ogni opzione ha i suoi pro e
contro. Ricordati che l’obiettivo è sempre quello di migliorare il quality
score quindi usa sempre parole chiave più attinenti possibili con i tuoi
annunci e con le tue landing page.
21 tecniche per scrivere annunci Adwords
efficaci
Un biglietto di auguri, una tesi di laurea, una email importante, una lettera (!!) d’amore.
Sono sicuro che almeno una volta nella tua vita hai provato le desolanti sensazioni del
“panico da pagina bianca”.
Anche se stai facendo PPC già un po’, ogni nuovo cliente e ogni nuova campagna sono
una sfida nel trovare il perfetto equilibrio tra creatività, psicologia e conoscenza del cliente.
La ricetta del copy perfetto non esiste ancora, ma ho raccolto per te 21 ingredienti
(tecniche) da testare per creare annunci Adwords efficaci.
• Essere rilevanti
• Titoli
• Suscitare emozioni
• Focus sui benefici
• Grammatica e formato
Prima di scoprire come scrivere annunci Adwords efficaci, per dover di cronaca è utile
riportare i limiti di caratteri previsti da Google:
• Titolo 1 → 30 caratteri
• Titolo 2 → 30 caratteri
• Descrizione → 80 caratteri
• Percorso (2) → 15 caratteri ciascuno
Essere Rilevanti
#1: Rispondere al bisogno del visitatore
Tanto semplice quanto sotto utilizzato da molti inserzionisti. Il primo modo per essere
rilevanti è mettersi nei panni dell’utente e scrivere un annuncio che risponda al suo
bisogno specifico e che sei in linea alla sua posizione nel percorso d’acquisto.
Ecco un esempio di come lo stesso prodotto possa attirare tre tipologie di ricerche diverse,
che corrispondono ad utenti in momenti diversi del percorso d’acquisto:
Non dare tempo agli utenti di pensare a delle obiezioni per la tua offerta. Battili sul tempo
e rispondi alle loro domande prima ancora che le abbiano formulate: capiranno che sei tu
la soluzione ai loro problemi!
Ecco un annuncio per “test di paternità”, una keyword che sicuramente è abbinata a molte
domande nella mente dell’utente.
Risultati a casa. Riservatezza garantita. Doppio Test. Questi elementi servono proprio ad
anticipare una futura (e certa) domanda.
Un consiglio: per sapere a quali domande rispondere nei tuoi annunci, potresti iniziare
dalle FAQ che hai messo nel sito con le domande frequenti dei clienti.
É possibile che il tuo prodotto/servizio sia richiesto da diverse tipologie di clienti (privati o
aziende, clienti con basso budget o alto) con le stesse keyword, ma tu sia specializzato a
servire solo un segmento specifico.
In questo caso, cerca di prequalificare gli utenti che cliccheranno sul tuo annuncio: potresti,
ad esempio, porre nel copy una domanda molto specifica nella quale sono gli utenti in
target si riconosceranno.
Inoltre, le estensioni aumentano lo spazio che il tuo annuncio occupa in SERP, facendo
crescere di conseguenza le possibilità che un utente vi clicchi sopra.
Puoi impostare il target geografico delle tue campagne fino al livello di città, è il momento
di sfruttare questo fattore anche nel copy dei tuoi annunci.
Inserisci nel testo dei tuoi annunci, se possibile, dei numeri e delle statistiche sul tuo
prodotto o servizio. Prezzi, giacenze, percentuale di successo nel risolvere il problema dei
clienti, il valore tecnico di una delle caratteristiche.
Il titolo del tuo annuncio è, come immagini, la prima (e forse l’unica) parte di testo che
l’utente leggerà, quindi devi ottenere il massimo da ciascun carattere che hai a
disposizione (30+30).
Non è possibile fornire un consiglio specifico per un titolo efficace che funzioni per tutti i
settori, ma c’è una regola generale: utilizza lo spazio a disposizione per comunicare la
tua Unique Selling Proposition, differenziarti dai competitor e iniziare un dialogo con
l’utente.
Inserendo la parola chiave che ha attivato l’annuncio nel copy dell’annuncio stesso ti
permette allo stesso tempo di utilizzare un targeting geografico più ampio ed avere una
connotazione locale più forte.
Un
annuncio se cerco imbianchino a Padova
Un
annuncio se cerco imbianchino a Vicenza. Nessuna somiglianza? 🙂
Gli utenti non hanno tempo di analizzare attentamente il tuo annuncio. Per questo motivo
è opportuno pensare ad una call to action (CTA) chiara e specifica che espliciti all’utente
cosa si deve aspettare facendo clic sull’annuncio.
Suscitare Emozioni
#11: Fai leva su FOMO
Utilizza la leva psicologica dell’avversione alla perdita per creare un effetto FOMO (Fear-of-
missing-out) negli utenti. Renderà la tua offerta irresistibile.
Puoi utilizzare questa tecnica quando hai delle promozioni od offerte esclusive da
proporre: inserendo l’effetto FOMO nei tuoi annunci l’utente avrà paura di perdersi la tua
offerta!
#12: Mantieni le promesse
Questo suggerimento non vale solo per le campagne su Adwords, ma per qualsiasi
campagna di marketing tu possa creare.
Devi assolutamente mantenere le promesse che fai nel testo degli annunci: se nel copy c’è
scritto “spedizione gratuita su tutti gli ordini”, l’utente non può arrivare sul tuo eCommerce
e scoprire che il free shipping è solo sopra una certa soglia di spesa.
É una delle principali best practice del marketing digitale: coerenza del messaggio tra
annuncio e landing page.
Il principio della riprova sociale di Robert Cialdini è uno dei capisaldi di ogni campagna di
marketing. Le persone mantengono uno scetticismo di base quando si trovano davanti ad
un’offerta/azienda che non conoscono: per questo motivo è fondamentale cominciare a
dimostrare la tua credibilità fin dal copy dei tuoi annunci.
Recensioni dei clienti, premi vinti, garanzie commerciali: ogni elemento è utile per iniziare a
costruire un rapporto di fiducia!
“Conosci il tuo nemico” scriveva Sun Tzu in “L’arte della guerra”. Non occorre essere così
battaglieri (o forse sì :)), ma conoscere a memoria gli annunci e le landing page dei tuoi
concorrenti ti permetterà di emergere e superare la concorrenza.
Differenziarti dalla concorrenza dimostrando perchè la tua offerta sia veramente unica.
Rispondi a questa domanda: perchè un utente dovrebbe scegliere la tua azienda e non i
tuoi competitor?
Abiti da sposa con
tessuti bio: un ottimo modo per differenziarsi!
Non pensare solo a quale messaggio utilizzano i tuoi competitor: utilizza il copy
dell’annuncio per evidenziare il grande valore aggiunto che la tua offerta porterà nella vita
delle persone.
Grammatica e formato
#17: Sii sintetico e specifico
Ricordati che hai solo 60 caratteri a disposizione per il titolo (30+30) e 80 per la
descrizione. Un limite da non sottovalutare, ma che ti obbliga/aiuta a scrivere solo
messaggi sintetici e specifici, arrivando direttamente al punto della tua offerta.
Ho trovato un bel posto del blog Daily Writing Tips con 10 tecniche di scrittura per essere
più concisi: alcune sono specifiche per l’inglese, ma la maggior parte è utile anche se si
scrive in italiano.
Inserendo la parola chiave che ha attivato l’annuncio anche nel percorso (o URL di
visualizzazione) non farai che rinforzare la sicurezza nell’utente che la pagina di
destinazione sarà pertinente con il suo intento di ricerca.
# 20: Utilizza la punteggiatura
Non dovrebbe essere neanche necessario dirlo, ma sai bene come le virgole siano le prime
vittime di un testo scritto in presenza di spazio limitato.
Per incoraggiarti ad utilizzare la punteggiatura, ecco qualche esempio di come anche una
virgola possa salvare una vita.
Fonte Immagine
Inserire una domanda nel copy del tuo annuncio ti permetterà di “avvicinarti” al tuo utente,
facendogli capire che sei dalla sua parte e sai già che problema ha bisogno di risolvere.
In conclusione
Sono veramente moltissimi gli elementi che possono fare la differenza tra una campagna
di successo e un fiasco colossale.
Il copy degli annunci è certamente tra questi, anche se la maggior parte degli inserzionisti
sottovaluta fatalmente l’importanza delle parole.
Questi erano solo alcuni consigli per scrivere annunci Adwords efficaci, ma ricordati che
l’unica vera soluzione per la tua azienda la puoi trovare tu.
Taggatogoogle adwords
•
•
•
Per vincere sul web è necessario migliorare sempre il proprio posizionamento. Questo
vale per il sito come per gli annunci pubblicitari. Più si scalano le Serp più c’è possibilità di
intercettare utenti per le parole chiave presidiate. Oggi come oggi hanno ormai assunto
grande importanza gli annunci Google Ads; questi consentono di apparire nei primi
risultati dei motori di ricerca a fronte di un pagamento, per essere immediatamente
visibili. Anche in tal caso però non basta solamente pagare, per essere veramente
efficaci è determinante migliorare il ranking degli annunci di Google Ads.
Vediamo in questo articolo come migliorare il punteggio di qualità degli annunci di Google
Ads.
Google Ads è una piattaforma nativa di Google, pensata da Big G per la creazione e
gestioni di inserzioni pubblicitarie da far comparire all’interno del motore di ricerca. Con
Google Ads è possibile impostare diverse campagne, in particolare Campagne di Rete
di Ricerca (le inserzioni compaiono tra i risultati di ricerca a pagamento previsti da
Google), Campagne Rete Display (gli annunci vengono piazzati su altri siti), Campagne
Shopping (permettono di inserire i prodotti nel Merchant Shopping).
Ogni tipologia di campagna è creata per intercettare una determinata utenza. Sviluppare
queste campagne a pagamento è per le aziende un ottimo sistema per incrementare i
margini di business. Google Ads infatti consente di ottenere vantaggi innegabili:
• Maggior traffico sul sito: gli annunci consentono a più persone di vedere il tuo sito
e di poter entrare. Un’ottima soluzione per intercettare profili sconosciuti e
fidelizzarli.
• Pieno controllo delle campagne: tutte le inserzioni possono essere gestite in
tempo reale, variate, migliorate. Insomma controllo totale sull’andamento delle
inserzioni.
• Misurazione del successo: l’utente clicca sul tuo annuncio? Tu lo saprai
immediatamente. Poi viene eseguita un’attività? L’utente visualizza o acquista un
determinato prodotto? Saprai anche quello!
E’ chiaro che davanti a questi vantaggi cercare di ottimizzare le campagne diventa un
imperativo. E per riuscire in questo intento è necessario migliorare il posizionamento degli
annunci.
Come funziona il punteggio di qualità? Molto semplice, ad ogni parola chiave viene dato
un voto che va da 1 a 10. Questa valutazione dipende da diversi aspetti. Sostanzialmente
è basata sulle qualità che le inserzioni hanno acquisito nel tempo e sulle precedenti
landing page pubblicizzate. Quando una keywords nuova viene inserita nel gruppo di
annunci questa viene contrassegnata da Google con un “-“. Solamente nel tempo si capirà
quale valutazione le verrà assegnata, a seconda delle prestazioni degli annunci.
Sembra banale, ma conoscere alla perfezione le parole chiave che gli ipotetici utenti
potrebbero cercare è fondamentale per il successo di una campagna Google Ads.
Come fare? Per prima cosa studiare a fondo il settore di appartenenza e successivamente
capire cosa gli utenti cercano e soprattutto in che forma semantica le loro ricerche
vengono inserite nelle Serp.
Analizzare il CTR
Uno dei vantaggi di Google Ads (come già riportato) è il pieno controllo delle campagne da
parte di chi le imposta. Quando si parla di controllo ci si riferisce anche al CTR (Click
Through Rate), ossia la percentuale di click della propria campagna.
Analizzando il CTR è possibile capire dove sta andando la tua campagna, quanti click ha
ricevuto, quali parole chiave hanno ottenuto più successo, quali meno.
Per chi decide di promuovere con inserzione una landing page è consigliabile ottimizzare
e rendere il più semplice possibile questa pagina. Tra le indagini che Google fa per
assegnare una valutazione alle parole chiave di una campagna vi è anche l’analisi della
landing page. Quanto performa? E’ intuitiva? Semplice e accattivante?
Per questo motivo è necessario fare in modo che la landing page sia strutturata in
modo attraente per Google. Cosa significa? In primis che deve essere ottimizzata anche
per mobile. In secondo luogo il suo design grafico e il copy devono essere efficaci
e l’obiettivo finale deve essere univoco. Molto importante anche una buona velocità di
caricamento e l’assoluta assenza di problemi di reindirizzamento. Solo seguendo questi
accorgimenti è possibile creare una landing page in grado di migliorare il ranking dei propri
annunci.
Un’altra considerazione che Big G fa riguardo alle inserzioni è la storia del proprio account
di Google Ads. Nello specifico vengono analizzate le proprie campagne nel tempo, le
loro performance, le parole chiave utilizzate e molto altro.
Sembra incredibile ma Google arretra nel tempo per vedere come il proprio account si è
comportato. Ed è principalmente il motivo per cui aziende che vogliono riattivare Google
Ads eliminano l’account precedente e ne creano uno nuovo. In questo modo non può
esserci nessun retaggio del passato in grado di rovinare la nuova attività. Questo è un
dato importante da considerare quando si cerca di migliorare il proprio punteggio di
qualità.
Sfruttare le estensioni
La loro aggiunta è completamente gratuita ma non sempre Google decide poi di mostrarle.
La decisione spetta all’algoritmo che le inserisce e le prende in considerazione in base
alla loro pertinenza e alla capacità di migliorare ulteriormente le performance
dell’annuncio.
Conclusione
Ora che abbiamo capito quali sono le valutazioni principali da fare per ottimizzare il
ranking degli annunci non resta che iniziare a lavorare per migliorare il punteggio di
qualità. Solo in questo modo un annuncio e una campagna possono restituire risultati
soddisfacenti, con un aumento del traffico sul sito e una diminuzione del costo per click!