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Per scrivere la tesi di laurea

A cura di Luisa Mich e dei suoi laureandi

1 Nota iniziale

Prima di applicare i suggerimenti seguenti trovare e applicare tutte le regole previste


dal regolamento di laurea del corso.

2 Introduzione

La scelta dei contenuti e delle modalità di organizzazione degli argomenti è legata ai


suggerimenti del docente che ne segue l'elaborazione. In questo documento sono
raccolte indicazioni generali per la stesura della tesi.

3 Struttura della tesi

• Copertina/Frontespizio
• Ringraziamenti
• Indice
• Introduzione/Premessa
• Svolgimento Tesi nei capitoli previsti. I capitoli devono iniziare con una breve
introduzione contenente gli obiettivi e i principali contenuti del capitolo stesso.
• Conclusioni
• Riferimenti bibliografici
• Siti Internet visitati (Indirizzo e breve descrizione)
• Lista di marchi con copyright (eventuale)
• Indice figure e tabelle (eventuale)
• Allegati (Allegato A, Allegato B, ecc.)

2.1 Copertina/Frontespizio

• Logo dell’Università di Trento (se disponibile), UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI


TRENTO (in maiuscolo), Dipartimento di …, Laurea triennale in (si indica il corso di
laurea in questione) o Corso di Laurea Magistrale in (si indica il corso di laurea in
questione);
• TITOLO DELLA TESI (in maiuscolo)
• Relatore o Relatrice: Nome e Cognome, eventuale correlatore
• Laureando: Nome e Cognome (senza numero di matricola)
• Anno accademico in cui avviene l'esame di Laurea.

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3.2 Ringraziamenti

Eventuali ringraziamenti a tutti coloro che hanno permesso la realizzazione della


tesi.

Esempio:
Desidero ringraziare il dott. Novi Inverardi per i preziosi consigli e per l’aiuto fornitoci per
quanto riguarda le analisi statistiche di questa tesi.

Un sentito grazie a tutti coloro che hanno preso parte agli esperimenti, sia studenti che
analisti, poiché la loro disponibilità mi ha consentito di svolgere una ricerca fondamentale
ai fini del presente lavoro.

3.3 Indice

• L'indice deve contenere i titoli dei paragrafi e la specificazione delle pagine


iniziali dei paragrafi, dei capitoli, nonché delle eventuali parti ed appendici.
• È consigliabile usare la funzione del programma di video-scrittura per creare (ed
aggiornare) l’indice automaticamente.

3.4 Introduzione (2-3 pagine)

• Argomento
• Problema
• Obiettivi
• Metodo
• Struttura della tesi

3.5 Svolgimento della tesi

3.5.1 Sintassi

• Frasi brevi
• Limitare l’uso di frasi incidentali
• Evitare frasi gergali accettabili nel parlato, ma non adeguate per un
documento scritto
• Evitare di ripetere concetti espressi nei paragrafi precedenti (tranne nel
caso in cui vengano aggiunte nuove informazioni), e se necessario
richiamare il paragrafo in cui sono stati introdotti (ad esempio, “cap. 1,
par. 1.3”)
• Usare con moderazione le parentesi; sono consigliabili per esplicitare le
sigle o per informazioni che potrebbero andare in nota qualora la tesi non
preveda l’uso delle note
• Evitare di terminare una frase con i puntini di sospensione (a meno che
non sia una citazione), limitare l’uso di “ecc.”
• Usare trattini per le incidentali piuttosto delle parentesi se le informazioni
sono importanti.

3.5.2 Ortografia

• Verificare la correttezza dei termini usati e applicare le regole


grammaticali

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• Gli acronimi vanno esplicitati la prima volta che vengono citati nella tesi
(ad esempio, “AIPA (Autorità per l’Informatica nella Pubblica
Amministrazione)” o viceversa: “Autorità per l’Informatica nella Pubblica
Amministrazione (AIPA)”)
• Accettare con cautela i suggerimenti del programma di video-scrittura; ad
esempio, le concordanze con il soggetto o l’apostrofo per l’articolo che
precede parole che iniziano per vocale.

3.5.3 Titoli

Dovrebbero essere brevi e auto-consistenti in modo che il significato sia


chiaro anche fuori dal contesto.

Se si utilizzano gli stili (“Normale”, “Report”, ecc.) del programma di video-


scrittura, non utilizzare paragrafi per distanziare il testo: gli stili contengono
già le distanze appropriate.

3.5.4 Termini stranieri

È consigliabile spiegare all’interno del contesto (o richiamare in nota) il


significato dei termini stranieri utilizzati se questi non sono d’uso comune.
Inoltre, i termini stranieri devono:

• essere considerati indeclinabili e vanno inseriti nel testo sempre al


singolare;
• scritti in corsivo; fanno eccezione i termini entrati nell’uso più corrente (ad
esempio, file).

Esempi:

I font sono una serie completa di caratteri utilizzati per scrivere testi: ciascun browser
ne possiede di default una certa quantità.

Per accedere ai contenuti, si rende necessario effettuare il login, tramite l’apposita


maschera.

3.5.5 Copyright e Marchi registrati

Nel caso vengano citati documenti o altro materiale protetti da copyright,


quest’ultimo va debitamente segnalato, tramite nota o direttamente nel testo
(nel testo è meglio utilizzare apici con i simboli).

Esempi:
SPSS©
Pagina a cura del assessorato turismo,sport, commercio e trasporti © 2000 – 2001
Regione Autonoma Valle d’Aosta

Nel caso venga citato un prodotto o servizio registrato, va debitamente


segnalato, tramite nota o direttamente nel testo:

Esempi:
Coca Cola™
Robe di Kappa®
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Se la tesi contiene molti prodotti di questo tipo, è preferibile creare una lista
dei prodotti con copyright da inserire (con un elenco puntato in ordine
alfabetico) dopo la bibliografia (oppure in un allegato). In questa lista, il nome
del prodotto va evidenziato in grassetto.

Esempi:
• IEEE ©2002 - Institute of Electrical and Electronics Engineers, Inc. - All
rights reserved
• Internet Explorer © 2004 - Microsoft Corporation - All rights reserved.
• LinkScan is a trademark of Electronic Software Publishing Corporation
• ManyOne Browser © 2002-2004 - The ManyOne Network - All rights
reserved.
• Microsoft Corporation © 2004

3.5.6 Accenti

Attenzione ad usare l’accento e non l’apostrofo anche per le lettere


maiuscole.

Esempio:
È (corretto) E’ (non corretto)

3.5.7 Riferimenti

Per fare riferimento ad argomenti trattati in altre parti della tesi si può usare la
forma (capitolo numero, § numero paragrafo).

Esempio:
(Vd. Cap 1, § 1.4) o (Cap 1, § 1.4)

3.5.8 Citazioni e riferimenti bibliografici

Si devono citare solo documenti originali evitando il più possibile di fare


riferimento a documenti di cui si è a conoscenza solo perché citati in altri
lavori (fonti secondarie). Le tesi di laurea possono essere citate solo se
contengono risultati originali non ancora pubblicati.

• I riferimenti bibliografici all’interno del testo possono essere citati forma:


(cognome autore, anno di pubblicazione).

Esempio:
(Mich, 2003)

• Nel caso di più citazioni in sequenza, si indicano secondo la forma


precedente separandole da una virgola o da un punto e virgola:
(cognome autore, anno di pubblicazione), (cognome autore, anno di
pubblicazione), ecc.

Esempio:
(Mich, 2003); (Franch, 2001)

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• Se il riferimento è per un lavoro di due autori, si cita come segue:
(cognome primo autore, et oppure &, cognome secondo autore, anno di
pubblicazione).

Esempi:
(Mich et Franch, 2003)
(Mich & Franch, 2003)

• Se il riferimento è per un lavoro scritto da più di due autori, si utilizza la


forma: (cognome primo autore, et oppure & al, anno di pubblicazione).

Esempi:
(Mich et al,, 2003)
(Mich & al, 2003)

• Nel caso in cui vengano citate più opere di uno stesso autore pubblicate
lo stesso anno, si aggiunge una lettera dell’alfabeto all’anno, che va
modificato nello stesso modo nella bibliografia.

Esempio:
(Mich, 2001a)

Nella bibliografia finale i diversi documenti saranno identificati dall’anno di


pubblicazione e dalla lettera.

• Nelle citazioni testuali, dopo aver riportato la frase racchiusa tra virgolette
ed in corsivo, deve essere indicato il nome dell’autore e l’anno di
pubblicazione.

• Tali citazioni devono essere usate con parsimonia, tendenzialmente solo


per definizioni o principi generali.

Esempio:
"The Web needs poetry. Humanity. Web word wizardry." (Rachel McAlpine,
2001)

Ricordarsi di segnalare nella bibliografia finale il riferimento completo del


documento da cui è stata tratta la citazione.

2.6 Conclusioni (2-3 pagine)

• Problema affrontato
• Risultati ottenuti
• Problemi aperti
• Sviluppi futuri

2.7 Riferimenti bibliografici

I riferimenti bibliografici comprendono articoli e/o libri pubblicati in formato digitale


e/o cartaceo. Devono riportare le indicazioni relative a tutte le opere cui si è fatto
riferimento nel testo o nelle note. Per quanto riguarda queste ultime, il numero di
nota va posto dopo la parola a cui si riferisce e se a questa segue un punto di
chiusura della frase, dopo di questo (es. si: parola.1 no: parola1.).
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• Le citazioni bibliografiche devono avere la forma indicata nell’esempio.

Esempio:
Mich Luisa, Franch Mariangela, Gaio Loris, Evaluating and Designing the Quality of
Web Sites, IEEE Multimedia 10, pp 34-43, 2003

• Quando l’autore di una pubblicazione è un Ente, il nome di questo verrà riportato


nella forma comunemente utilizzata.

Esempio:
Interactive Advertising Bureau, L'integrazione di internet nel media mix di
comunicazione:specificità ed efficacia, IAB FORUM, 2003

• Quando gli autori di una pubblicazione sono molti e/o sconosciuti, vanno indicati
con AAVV.

Esempio:
AAVV, Il potere in fabbrica, Roma, Mondoperaio, 1979

• Luogo di edizione, nome dell’editore o dati mancanti si sostituiscono


rispettivamente con: s.l., s.n., s.d.; la data di pubblicazione si può dare
approssimata.

Esempio:
Rachel McAlpine, Web Word Wizardry, s.l., Ten Speed Press, 2001
La data approssimata si indica nel seguente modo: [2002?]

• Per i documenti trovati in rete dovrà essere citato oltre all’autore e titolo del
testo, l’indirizzo di rete, indicando, se conosciute, la data in cui per la prima volta
il documento è apparso in rete, la data dell’ultimo aggiornamento e la data nella
quale l’indirizzo è stato visitato per l’ultima volta.

Esempio:
Howard S., The Ten Commandments of HTML,
<http://www.visdesigns.com/design/commandments.html>, 17/3/1995, agg. 1/12/2002,
ultima consultazione 4/4/2003

• È possibile evitare di inserire la data dell’ultima consultazione per i documenti


digitali citati in bibliografia se viene specificato che, prima della data di stampa
della tesi, sono stati controllati tutti gli indirizzi Internet. Se non si hanno tutte le
informazioni elencate nel punto precedente, l’articolo scaricato dalla rete può
essere citato in bibliografia come nell’esempio seguente.

Esempio:
Howard S., The Ten Commandments of HTML,
http://www.visdesigns.com/design/commandments.html, 1995

• Per citare un articolo tratto da un periodico elettronico, lo stile di citazione è


simile a quello tradizionale, con l’aggiunta dell’URL della pagina. Nel trascrivere
tale URL, è preferibile un “copia/incolla” dell’indirizzo web (non bisogna inserire
spazi e/o punteggiature finali): se il programma di video-scrittura lo evidenzia

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sotto forma di link, sarà poi possibile accedere direttamente al documento a cui
si riferisce attraverso Internet.

Esempio:
A Chung-Ming Huang, Tz-Heng Hsu, User-Aware Prefetching Mechanism for Video
Streaming, in Kluwer Online Journals, 2003 http://www.kluweronline.com/issn/1386-
145X/current

2.8 Siti web visitati

I siti web visitati per la stesura della tesi vanno citati (in nota all’interno del testo o in
ordine alfabetico su una lista posta dopo i riferimenti bibliografici) nella seguente
forma: denominazione e/o breve descrizione, indirizzo.

Esempio:
ISO, International Organization for Standardization, URL http://www.iso.org

2.9 Tabelle e figure

• Il testo all’interno delle tabelle e figure deve essere scritto con un font diverso
dal resto del testo o con una dimensione inferiore dei caratteri.
• Evitare, a meno che la tabella non sia molto lunga, che risulti divisa su più
pagine. Usare a tale scopo le funzioni del programma di videoscrittura.
• Tabelle e figure vanno richiamate o citate nel testo (ad esempio, “come si vede
in figura 3”, (Figura 3)).
• Per le figure che ne siano sprovviste è di solito opportuno creare una cornice
(tramite la funzione “Bordi” del programma di video scrittura).

Esempio:

Tabella 1.4: dimensioni del modello 2QCV3Q e i loci ciceroniani


QUIS? (Who) IDENTITY
QUID? (What) CONTENT
CUR? (Why) SERVICES
UBI? (Where) LOCATION
QUANDO? (When) MANAGEMENT
QUOMODO? (How) USABILITY
QUIBUS AUXILIIS? (With what means and devices) FEASIBILITY
Fonte: Mich et al., 2003

In linea generale, all’interno delle tabelle va mantenuta un’interlinea singola

• Per ogni tabella o figura, deve essere riportata la fonte:

- specificando i cognomi degli autori e la data della pubblicazione da cui è


stata tratta;
- aggiungendo la dicitura nostra elaborazione, se la tabella è un risultato
originale della tesi;
- apponendo la dicitura adattata da o nostra elaborazione seguita da
opportuna riferimento se la tabella è stata ottenuta adattando e o
rielaborando una tabella contenuta in un altro documento.

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2.10 Liste

• Le liste od elenchi sono introdotti dai due punti, che ne segnano l’inizio. Deve
essere lasciata un’interlinea vuota prima di iniziare a scrivere la lista; la
medesima interlinea deve essere inserita a conclusione dell’elenco. Le voci di
un elenco devono essere riportate secondo un senso logico e non in modo
casuale (ad es. in ordine alfabetico, o di complessità). Esistono tre tipi di elenco:

Puntato o ad item Ogni punto dell’elenco inizia con un simbolo, tra i quali è
consigliabile utilizzare quelli semplici come punti oppure trattini (• - ).
Numerato Le voci dell’elenco sono introdotte da cifre o lettere con andamento
crescente.
Description Ogni punto dell’elenco presenta al proprio inizio una parola o breve
frase in stile bold (grassetto) senza alcuna punteggiatura. La spiegazione della
voce deve iniziare con la maiuscola (vedi il presente elenco).
Liste miste (description + item) Si tratta di elenchi di tipo description, le cui voci
sono introdotte in modo analogo a quelle degli elenchi puntati. Si devono
utilizzare con molta cautela e solo se necessario per fini di chiarezza del
documento

• Le voci dell’elenco non richiedono punteggiatura se sono molto brevi; il punto


fermo se costituiscono frasi complete; il punto e virgola negli altri casi.

• Evitare di utilizzare un doppio stile per le liste.

Esempi:

Elenco puntato o ad item

Le voci presenti nella sezione sono:

− Cantine: riporta un esaustivo elenco corredato da contatti e informazioni generali;


− Vini: permette di accedere a schede dedicate alla singola varietà prodotta.

Elenco numerato

I risultati emersi in fase di valutazione hanno individuato questi siti come migliori nel
trattare la tematica in esame:

1. Trentino
2. Slovenjia
3. Burgenland

Elenco descripition

Questi mutamenti possono venire schematizzati come segue:

Modificazioni della domanda in senso quantitativo Il turismo ha assunto una


connotazione di fenomeno di massa, sia grazie alle crescenti condizioni di benessere
raggiunte dai Paesi sviluppati che alla comparsa di nuove fette di domanda provenienti
da Paesi emergenti.

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Modificazioni della domanda in senso comportamentale I dati raccolti e analizzati
dalla World Tourism Organization evidenziano un cambiamento nelle preferenze,
abitudini e nelle modalità di acquisto dei prodotti turistici.

3 Stampa della Tesi

3.1 Area di stampa

• Nella preparazione della copia di stampa della tesi, la pagina va impostata con
le seguenti misure: interlinea 1,5, margini di 3 cm, margine per rilegatura 1 cm.
• Il numero delle pagine deve comparire preferibilmente centrato, per evitare di
trovarlo allineato a destra su entrambe le facciate di una pagina.
• La tesi deve essere stampata su fogli di formato A4 su entrambe le facciate, con
una densità di almeno 25-30 righe per pagina e di almeno 50-60 battute per riga.
• La tesi deve essere rilegata in brossura e con copertina in cartoncino flessibile.

3.2 Layout

• Capitolo X con font ARIAL 20 (in grassetto)


• Titolo Capitolo X con font ARIAL 26 (in grassetto)
• Titoli paragrafi con font ARIAL 14 (in grassetto)
• Paragrafo ARIAL 12
• Tutti i paragrafi (comprese le eventuali note) devono essere opportunamente
giustificati (il testo deve essere correttamente allineato in tutte le pagine)

Esempio:

Capitolo 1

IL MODELLO 7LOCI
1.1 Valutazione della qualità dei siti web
Per valutare…..

4 Presentazione della tesi

Durante la discussione dell’elaborato e per una buona riuscita della stessa, è


opportuno guardare i presenti.

Durante l’esposizione se è previsto l’uso di slide tradizionali o la proiezione di una


presentazione powerpoint:

• evitare di leggere le slide, bensì usarle come traccia per il discorso;


• utilizzare in modo sobrio le animazioni e gli sfondi, evitando gli eccessi;
• preparare un numero di slide che non superi, in linea di massima, i minuti a
disposizione; ad esempio, per una presentazione di 15 minuti, non più di 15
slide.

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5 Copia digitale

Deve contenere il testo della tesi in formato PDF e riportare sull’etichetta esterna i
seguenti dati:

• Cognome, nome, matricola


• Anno accademico
• Data appello di laurea
• Tipo di tesi, per lo sole lauree quadriennali (breve, curriculare, di ricerca)
• Nome relatore
• Titolo tesi
• Numero di telefono.

6 Strumenti utili

• Dizionario di italiano
• Manuale di stile, Zanichelli
• Guida dello studente del dipartimento

7 Versioni intermedie della tesi

Il materiale da correggere deve essere consegnato al relatore preferibilmente stampato


in forma cartacea (con le pagine numerate). Un invio come allegato ad un messaggio
di email o altra forma di condivisione di documenti (ad es., Dropbox) va concordato con
il relatore. Il materiale deve contenere il nome del laureando, l’argomento della tesi, i
riferimenti bibliografici utilizzati ed un (eventuale) indice che ne spieghi il
posizionamento all’interno della tesi. Nel caso in cui in capitolo venga corretto
nuovamente consegnare al relatore anche la precedente versione al fine di rendere
possibile il raffronto.

Crediti

Alla stesura di questo documento hanno collaborato:

• Anesi Cinzia
• Broll Paola
• Chemin Davide
• Deflorian Elisa
• De Moliner Michele
• Menapace Matteo
• Riolfatti Matteo

Ultima revisione: 24 agosto 2004. Adattamenti finali: 4 maggio 2016

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