MANUALE PRATICO
Curarsi con Curarsi con
L’OMEOPATIA
Tutti i disturbi dalla A alla Z L’OMEOPATIA
Tutti i disturbi dalla A alla Z
Una guida
Curarsi con
L’OMEOPATIA
Tutti i disturbi dalla A alla Z
RIZA
Curarsi con l’omeopatia
Testi: Istituto Riza
Editing: Giuseppe Maffeis
Progetto grafico: Roberta Marcante
Immagini: 123rf, fotolia
Sommario
Introduzione 7
Pronto soccorso 23
I disturbi 49
• Il sistema nervoso 51
• L’apparato respiratorio 69
• L’apparato digerente 87
• L’apparato circolatorio 115
• L’apparato urinario e genitale 135
• L’apparato muscolare e scheletrico 157
• La pelle 179
• La bocca 201
• Gli occhi 211
• Le orecchie 217
• Disturbi dell’infanzia 225
5
CURARSI CON L’OMEOPATIA
INTRODUZIONE
Cos’è l’omeopatia:
un po’ di storia
7
Introduzione
8
CURARSI CON L’OMEOPATIA
9
Introduzione
LA SPERIMENTAZIONE IN OMEOPATIA
Hahnemann, nei primi scritti in cui presenta il suo nuovo
metodo curativo, sottolinea la necessità di evitare le scel-
te casuali quando si prescrive un farmaco. Vuole che nella
medicina prevalga la sperimentazione pratica invece delle
teorie categoriche. Nel 1843, i medici omeopati furono i pri-
mi ad adottare la procedura sperimentale “in cieco”, che
consiste nel fatto che i soggetti sottoposti alla sperimenta-
zione, volontari, vengono divisi in due gruppi: a uno viene
somministrato il farmaco, all’altro un placebo; le persone
non devono sapere a quale dei due gruppi vengono asse-
gnate. È una procedura che la medicina allopatica adottò
sistematicamente solo nel Novecento.
Dopo aver sperimentato di persona gli effetti della cortec-
cia di china, Hahnemann intraprese una lunga serie di pro-
ve con molte altre sostanze, inizialmente su se stesso e poi
coinvolgendo gli allievi e altri medici. All’inizio le sostanze
venivano impiegate nei dosaggi indicati dalla medicina uf-
ficiale, successivamente Hahnemann utilizzò dosi sempre
più ridotte attraverso varie diluizioni. Inoltre Hahnemann
sottoponeva i suoi rimedi a vigorose scosse o “succussio-
ni”. Con questi esperimenti, scoprì che le diluizioni pro-
gressivamente maggiori erano sempre più potenti e che la
loro efficacia veniva aumentata dalle “scosse”.
Nella quinta edizione del suo “Organon”, Hahnemann pre-
senta la 30 CH (la sigla CH sta per diluizione centesimale
hahnemanniana) come la diluizione standard per la mag-
gior parte dei medicamenti. Ma vari rimedi omeopatici ven-
gono utilizzati in diluizioni differenti, sempre in seguito ai
risultati della sperimentazione. Il procedimento della suc-
cussione fu in seguito chiamato “dinamizzazione”, codifi-
cato e realizzato utilizzando appositi macchinari che sotto-
pongono la sostanza a un numero preciso di “scosse”.
10
CURARSI CON L’OMEOPATIA
In granuli
La forma più
comune in cui
si trovano i
rimedi omeopatici
sono piccole
sfere di lattosio
impregnate
di principio attivo
11
Introduzione
L’omeopatia in pratica
12
CURARSI CON L’OMEOPATIA
13
Introduzione
14
CURARSI CON L’OMEOPATIA
Costituzioni e diatesi
15
Introduzione
LE COSTITUZIONI
COSTITUZIONE FLUORICA
• Aspetto fisico: di taglia variabile, piuttosto piccoli e
magri, con asimmetria del viso e del corpo, distrofia
dello scheletro e legamenti tendenzialmente deboli.
• Aspetto psicologico: sono curiosi, ingegnosi, obiettivi,
lucidi, sono attenti osservatori, alla costante ricerca
della conoscenza.
• Predisposizione a: mal di testa, ansia, insonnia.
COSTITUZIONE CARBONICA
• Aspetto fisico: soggetti bassi e tozzi, piuttosto corpu-
lenti, con tendenza al sovrappeso e con articolazioni
poco elastiche.
• Aspetto psicologico: soggetti metodici, ordinati, calmi,
tendenzialmente passivi e pigri.
• Predisposizione a: obesità, diabete, calcolosi, artrosi,
osteoporosi.
COSTITUZIONE FOSFORICA
• Aspetto fisico: soggetti longilinei, alti e magri, con arti-
colazioni leggermente flessibili.
• Aspetto psicologico: sognatori, idealisti, di umore alta-
lenante, si abbattono facilmente.
• Predisposizione a: tachicardia, infezioni respiratorie,
problemi venosi degli arti inferiori, scoliosi, ipertiroidi-
smo.
COSTITUZIONE MURIATICA
• Aspetto fisico: longilinei, carnagione scura, resistenti
alla fatica e con grande vitalità; muscolatura allungata,
elastica e ben sviluppata. Perfetta armonia fra gli arti.
16
CURARSI CON L’OMEOPATIA
COSTITUZIONE SULFURICA
• Aspetto fisico: muscolatura ben sviluppata e tonica,
apparato scheletrico e corporatura robusta, torace ben
sviluppato.
• Aspetto psicologico: cordiali, aperti, ottimisti e attivi,
mal sopportano i problemi di salute.
• Predisposizione a: allergie cutanee e problemi cardio-
vascolari.
LE DIATESI
17
Introduzione
18
CURARSI CON L’OMEOPATIA
Autoguarigione
Per realizzare i rimedi
omeopatici si usano
sostanze tratte
dal mondo vegetale,
animale e minerale
in dosi molto piccole
ma tali da stimolare
il corpo a guarire da sé
19
Introduzione
20
CURARSI CON L’OMEOPATIA
21
CURARSI CON L’OMEOPATIA
PRONTO
SOCCORSO
dalla A alla Z
23
Pronto soccorso
ASTENIA
Riduzione della forza muscolare, per cui i movimen-
ti sono eseguiti con scarsa energia, anche se sono tut-
ti possibili e completi. L’astenia muscolare è legata
all’esistenza di malattie specifiche. Il termine astenia
indica anche uno stato globale di debilitazione, carat-
terizzato da una diminuzione della forza muscolare e
della capacità di concentrazione intellettuale, stan-
chezza fisica e psicologica.
L’astenia può anche essere la conseguenza dell’incuba-
zione di una malattia virale o di un’infezione virale o
caratterizzare la fase di convalescenza.
IL CONSIGLIO IN PIÙ
È utile l’assunzione di Manganese-Rame-Zinco
(anche come preventivo), Rame-Oro-Argento
(in fase acuta, come una convalescenza); se ne assume
una fiala al giorno, fino al miglioramento.
24
CURARSI CON L’OMEOPATIA
COLPO DI CALORE
Malessere generale provocato da un’eccessiva e prolun-
gata esposizione al calore, non compensata dai mec-
canismi di autoregolazione termica dell’organismo. Si
verifica in presenza di alte temperature, soprattutto in
concomitanza con un’elevata percentuale di umidità.
Colpisce soprattutto le persone anziane.
CRAMPO
Spasmo tonico doloroso del muscolo, che colpisce di so-
lito le gambe, i piedi e la mano (crampo dello scrittore).
I crampi ricorrenti al polpaccio sono spesso un sinto-
mo di insufficiente circolazione periferica e vanno se-
gnalati al medico curante. Possono anche segnalare
una carenza di minerali. Ne soffrono spesso coloro che
usano sempre gli stessi muscoli, per esempio gli atleti
e i giardinieri. Anche nuotare in acqua fredda può sca-
tenare il crampo muscolare.
25
Pronto soccorso
IL CONSIGLIO IN PIÙ
È utile l’integrazione con vitamina E e Magnesio.
EMATOMI
Nella maggior parte dei casi derivano da una raccolta
di sangue nei tessuti sottocutanei, fuoriuscito dai vasi
a causa di un trauma contusivo.
26
CURARSI CON L’OMEOPATIA
EPISTASSI
Emorragia arteriosa nasale, che può verificarsi senza
causa apparente (essenziale) o come sintomo di un’af-
fezione locale o generale (secondaria). Le cause locali
che determinano epistassi sono: traumi, corpi estra-
nei, varici, polipi, tumori, riniti ecc. Le malattie siste-
miche che possono causare epistassi sono: ipertensione
arteriosa, infezioni virali o batteriche, malattie rena-
li, deficienze vitaminiche, varici ecc.
IL CONSIGLIO IN PIÙ
Nei casi in cui l’emorragia sia abbondante, per ridurre il
sanguinamento, si può applicare una borsa di ghiaccio
alla radice del naso. Se il sanguinamento proviene dalle
fosse nasali posteriori occorre consultare un medico.
27
Pronto soccorso
FEBBRE
Detta anche piressia, o ipertermia, è un innalzamento
della temperatura corporea al disopra dei livelli nor-
mali (bassa da 37 °C a 38 °C, alta da 38 °C fino a 39 °C,
altissima oltre i 39 °C), che rappresenta una reazione
sintomatica di difesa dell’organismo. È dovuta all’al-
terazione dei meccanismi di regolazione termica dei
centri ipotalamici e, in particolare, alla dissociazione
tra la produzione del calore e la sua dispersione.
28
CURARSI CON L’OMEOPATIA
INDIGESTIONE
Condizione in cui si ha un rallentamento delle funzioni
digestive, con senso di peso epigastrico, eruttazioni, a
volte accompagnate anche da senso di nausea e conati
di vomito, meteorismo, borborigmi, flatulenza, aste-
nia e senso generale di malessere. Questo disturbo può
essere episodico, provocato da occasionali eccessi ali-
mentari, oppure può ricorrere di frequente e in questo
caso è preferibile usare il termine dispepsia.
29
Pronto soccorso
IL CONSIGLIO IN PIÙ
Sono utili infusi di camomilla, finocchio o melissa.
INFLUENZA
Malattia infettiva acuta causata dal virus dell’influen-
za (famiglia Orthomyxovirus). L’infezione si manifesta
bruscamente con: cefalea, febbre, malesseri, dolori mu-
scolari e alle ossa, brividi, sensazione di freddo asso-
ciati a infiammazione delle alte vie respiratorie (fa-
ringe, laringe, trachea) e tosse secca.
Nel soggetto senza altre patologie di solito la malattia
si risolve spontaneamente entro 3-7 giorni. Negli an-
ziani, nei bambini, nei cardiopatici, nei portatori di
malattie croniche, l’indebolimento delle difese dovuto
all’influenza può portare ad altre infezioni, general-
mente di origine batterica, quali polmoniti e bronco-
polmoniti.
30
CURARSI CON L’OMEOPATIA
INTOSSICAZIONI ALIMENTARI
La causa più comune è l’ingestione di alimenti che con-
tengono sostanze tossiche o germi altamente patogeni
o in numero tale da irritare e infiammare le mucose
dello stomaco e dell’intestino. I cibi crudi, riscaldati o
poco cotti possono determinare lo sviluppo di batteri,
31
Pronto soccorso
32
CURARSI CON L’OMEOPATIA
NAUSEA E VOMITO
La nausea e il vomito possono essere sintomi di molte
malattie, tra cui appendice infiammata, ipoglicemia o
avvelenamento alimentare.
La nausea e il vomito possono anche essere causati da
un consumo eccessivo di alcol o di cibi troppo grassi,
da shock, emicrania, stress, malessere da movimento,
gravidanza ed effetti collaterali di alcuni farmaci.
Se questi disturbi si protraggono nel tempo bisognereb-
be consultare un medico.
33
Pronto soccorso
PUNTURE D’INSETTI
Le punture d’insetto (api, vespe, zanzare, ragni e simi-
li) possono provocare una reazione acuta dolorosa con
gonfiore e infiammazione nella sede colpita. In alcuni
soggetti particolarmente sensibili, queste reazioni pos-
sono generalizzarsi o complicarsi con la comparsa di
fenomeni allergici, specialmente nel caso delle punture
da imenotteri (api, vespe e calabroni).
34
CURARSI CON L’OMEOPATIA
IL CONSIGLIO IN PIÙ
Per prevenire le punture d’insetto Ledum Palustre,
5 granuli alla 15 CH al giorno durante tutta
l’estate o semplicemente durante il periodo
di esposizione. A scopo curativo 5 granuli alla 9 CH,
più volte al giorno fino a risoluzione.
RAFFREDDORE
È uno stato infiammatorio della mucosa nasale carat-
terizzato da bruciore alle narici, cefalea, scolo nasale,
che può durare, in genere, quattro o cinque giorni. La
causa più frequente è quella virale, ma esistono anche
forme batteriche.
L’esposizione alle basse temperature o all’umidità non
è causa diretta o sufficiente per l’insorgenza del raf-
freddore, mentre le probabilità di infezione aumenta-
no in caso di stress, stanchezza, depressione e malattie
croniche. Il raffreddore può essere pericoloso nei lat-
35
Pronto soccorso
36
CURARSI CON L’OMEOPATIA
SCOTTATURE SOLARI
Infiammazione della pelle dovuta all’eccessiva espo-
sizione ai raggi ultravioletti del sole o delle lampade
solari, che penetrano nella pelle e rompono due delle
principali proteine che la compongono: il collagene
e l’elastina. I segni più comuni sono l’arrossamento
della pelle (o eritema), che compare dopo alcune ore
dall’esposizione. La pelle diventa dolorosa al minimo
contatto e nei casi più gravi si presenta gonfia, con for-
mazione di bolle, mentre possono comparire malessere
generale, febbre, mal di testa. Il soggetto colpito va in-
contro a disidratazione e deve bere abbondantemente.
La guarigione avviene nell’arco di alcuni giorni (da
3 a 20) a seconda della gravità e la comparsa dell’ab-
bronzatura nell’area ustionata va interpretata come
un meccanismo di difesa dell’organismo a eventuali
successive esposizioni ai raggi solari.
37
Pronto soccorso
SINGHIOZZO
Il singhiozzo è un fenomeno dovuto a contrazioni ripe-
tute e involontarie del muscolo diaframma, il muscolo
che si contrae durante l’inspirazione e si distende du-
rante l’espirazione. Il meccanismo è dovuto a un’alte-
razione del nervo frenico, deputato proprio al controllo
delle contrazioni del diaframma.
Il tipico suono “hic”, che si ripete in modo ritmico e
continuo per alcuni minuti, è dovuto al fatto che ogni
contrazione del diaframma si conclude con una brusca
chiusura della glottide, la valvola che separa l’appara-
to respiratorio da quello digerente.
38
CURARSI CON L’OMEOPATIA
STANCHEZZA
Sensazione soggettiva di mancanza di forza. Può essere
conseguenza di uno sforzo fisico, ma può nascondere
uno stato anemico, una carenza di nutrizione o la pre-
senza di alcune patologie.
39
Pronto soccorso
IL CONSIGLIO IN PIÙ
Abbinare al rimedio omeopatico Manganese-Rame
e Zinco, se si è soggetti spesso a stanchezza, come
preventivi, assumendone una fiala tutti i giorni
alternando i rimedi; Rame-Oro-Argento, in fase acuta,
quando ci si sente stanchi e durante una convalescenza,
una fiala tutti i giorni.
STRAPPO MUSCOLARE
Trauma che comporta la rottura di alcune fibre che co-
stituiscono il muscolo. Può essere causato da uno sforzo
fisico o da un movimento brusco. Lo strappo si manife-
sta con dolore acuto a cui segue rigidità del muscolo e
impossibilità di compiere movimenti senza aumenta-
re il dolore. Si può presentare un rigonfiamento nella
zona della lesione, talvolta accompagnato da ematoma
dovuto alla rottura dei vasi sanguigni.
40
CURARSI CON L’OMEOPATIA
TORCICOLLO
Dolori sono localizzati su un lato del collo che impedi-
scono la normale mobilità. Può essere causato da infe-
zioni, correnti d’aria, posture scorrette, sforzi musco-
lari e spasmi ma può essere anche la conseguenza di
un atteggiamento di correzione di problemi della vista
quali astigmatismo, strabismo ecc.
41
Pronto soccorso
USTIONI
Si definisce ustione la lesione della cute o di una mu-
cosa causata dall’azione locale del calore o di sostanze
chimiche. L’ustione di I grado è caratterizzata da arros-
samento, quella di II grado dalla comparsa di vescicole
e bolle, quella di III grado dalla necrosi dei tessuti.
Nei casi più gravi è necessario rivolgersi al medico per
un intervento d’urgenza o per procedere al ricovero in
ospedale.
42
CURARSI CON L’OMEOPATIA
VERTIGINE
Sensazione illusoria di rotazione o di spostamento
oscillatorio degli oggetti e dell’ambiente circostante o
del proprio corpo rispetto all’ambiente, dovuta a per-
turbamento del senso dell’equilibrio. La vertigine può
essere sintomo di alterazioni circolatorie del cervello
(arteriosclerosi) o del labirinto (sindrome di Menière);
lesioni infiammatorie o degenerative dell’orecchio in-
terno; lesioni degenerative o tumorali delle vie vesti-
bolari; intossicazioni da alcol, morfina, tabacco ecc.;
stimoli dolorosi della mucosa nasale o laringea; tappi
di cerume; artrosi cervicale ecc.
43
Pronto soccorso
44
CURARSI CON L’OMEOPATIA
In viaggio e in vacanza
L’utilizzo dei mezzi di trasporto, il cambio di abitudi-
ni, gli effetti del fuso orario o la necessità di fare par-
ticolari vaccinazioni sono tutte situazioni che posso-
no determinare malessere. L’omeopatia può venire in
aiuto con rimedi utili a ripristinare il normale stato
psico-fisico.
CINETOSI
È il nome che si dà a disturbi come il mal d’auto, il mal
di mare o il mal d’aereo. Si manifestano vertigini, pal-
lore, sudorazione fredda, nausea e vomito. Ad andare
in crisi è il sistema dell’equilibrio, sensibile ai muta-
menti di direzione e di velocità.
45
Pronto soccorso
ANSIA DA PARTENZA
I preparativi di un viaggio, ma anche il timore di pren-
dere l’aereo, la paura che qualcosa non vada per il ver-
so giusto sono tutte preoccupazioni legate al viaggio.
46
CURARSI CON L’OMEOPATIA
VACCINAZIONI (COADIUVANTI)
Per recarsi in alcuni Paesi è talvolta necessario sotto-
porsi a vaccinazioni contro febbre gialla, malaria ecc.
Non ci sono vaccini omeopatici ma l’omeopatia può
aiutare a combattere gli effetti collaterali delle vac-
cinazioni, come febbre, spossatezza, cefalea, problemi
intestinali.
47
CURARSI CON L’OMEOPATIA
TUTTI
I DISTURBI
dalla A
alla Z
49
CURARSI CON L’OMEOPATIA
Il sistema
nervoso
DISTURBI FISICI (CEFALEA, NEVRITE,
SCIATICA, TREMORE) E DISTURBI EMOTIVI
(ANSIA, FOBIA, DEPRESSIONE)
51
Il sistema nervoso
Disturbi fisici
CEFALEA
Il dolore alla testa può derivare da una serie di situa-
zioni di disturbo che possono coinvolgere l’apparato
digestivo, la contrattura muscolare, i disturbi speci-
fici della colonna vertebrale, le alterazioni delle posi-
zioni delle ossa, il sistema nervoso, la circolazione, il
sistema ormonale ecc. È favorita anche da situazioni
di stress. Esistono diversi tipi di cefalee, come la ce-
falee tensiva che origina da un’eccessiva tensione dei
muscoli della nuca o del collo e si localizza nella parte
occipitale, può essere esacerbata anche dal mutamento
delle condizioni meteorologiche. La cefalea vasomoto-
ria detta anche fronto-temporale o anteriore si mani-
festa con crisi periodiche. La sua forma più comune è
l’emicrania. La cefalea a grappolo è particolarmente
violenta e si ripropone ciclicamente con attacchi che
seguono lo stesso schema. In ogni caso, specie in casi
intensi, è meglio consultare un medico.
52
CURARSI CON L’OMEOPATIA
53
Il sistema nervoso
UN RIMEDIO D’EMERGENZA
Nelle farmacie omeopatiche si può reperire un composto
di: Adrenalina 4 CH, Acido acetilsalicilico 4 CH, Bella-
donna 9 CH, Aconitum 9 CH, Coffea 9 CH.
Se ne assumono 2 granuli quando si ha la sensazione che il
mal di testa stia per arrivare e si ripetete l’assunzione ogni
10 minuti finché il dolore non si riduce.
54
CURARSI CON L’OMEOPATIA
IL CONSIGLIO IN PIÙ
Per ottenere i migliori risultati, è bene associare al
rimedio omeopatico l’oligoelemento Manganese-
Cobalto, a giorni alterni o tutti i giorni.
INSONNIA
Disturbo dovuto a diminuzione della durata del son-
no e della sua capacità ristoratrice, con ripercussio-
ni, più o meno gravi, sullo stato di benessere e di effi-
cienza dell’individuo, che ha la sensazione di riposo
insufficiente.
55
Il sistema nervoso
NEVRITE E NEVRALGIA
La nevrite è l’infiammazione o il deterioramento di
un nervo o di un gruppo di nervi, dovuta a una causa
nota. I sintomi possono essere: dolore, ipersensibilità,
formicolio e perdita della sensazione del tatto, arros-
samento e gonfiore e nella zona colpita e in casi gravi
convulsioni.
La nevralgia è il dolore acuto causato da un nervo dan-
neggiato in qualsiasi parte del corpo, non sempre rife-
ribile a una causa nota.
56
CURARSI CON L’OMEOPATIA
57
Il sistema nervoso
IL CONSIGLIO IN PIÙ
I rimedi indicati sono sempre molto efficaci,
e se le caratteristiche delle lesioni sono molto
ben definite, si può arrivare all’assunzione del rimedio
in monodose alla 200 CH.
SCIATICA
La sciatalgia è il dolore, dovuto a irritazione del nervo
ischiatico, che si estende dalla natica lungo la gamba
arrestandosi a vari livelli, o scendendo fino al tallone.
Il dolore è accentuato da situazioni che provocano sti-
ramento delle radici nervose come colpi di tosse, star-
nuti, determinate posizioni e manovre.
Se il dolore è estremamente acuto potrebbe originare
da un’ernia del disco, ovvero dalla compressione del
nervo causata da uno schiacciamento conseguente alla
fuoriuscita del nucleo polposo della vertebra.
58
CURARSI CON L’OMEOPATIA
59
Il sistema nervoso
IL CONSIGLIO IN PIÙ
È utile abbinare al rimedio omeopatico
un’integrazione con vitamina B6.
SMEMORATEZZA
Difficoltà nel ricordare date, nomi, numeri di telefono
ecc. Nella maggioranza dei casi, la memoria riaffiora
dopo uno sforzo di concentrazione o in un momento
successivo. La smemoratezza non deve essere confusa
con l’amnesia, che ha cause fisiche e psicologiche ben
precise. Talvolta non si tratta di vere e proprie dimen-
ticanze, ma dell’effetto della distrazione, della man-
canza di concentrazione e della stanchezza.
60
CURARSI CON L’OMEOPATIA
IL CONSIGLIO IN PIÙ
È utile associare al rimedio omeopatico, per tempi
brevi (20-40 giorni), un’integrazione vitaminica che
può comprendere colina (lecitina di soia), vitamina C,
vitamina B, vitamina B6 e levoglutammina.
TREMORE
Tremolio involontario, di varia frequenza e ampiezza,
che colpisce tutto il corpo oppure solamente una o più
parti di esso. Se ne distinguono vari tipi, ma tutti i
tremori presentano come carattere costante quello di
essere involontari e incontrollabili.
Sono infatti indipendenti dalla volontà di chi ne è col-
pito, che può talvolta attenuarli, in qualche caso esa-
gerarli, ma che in generale non ha sopra di essi un’ap-
prezzabile influenza.
61
Il sistema nervoso
Disturbi emotivi
62
CURARSI CON L’OMEOPATIA
IL CONSIGLIO IN PIÙ
Assumere 4 gocce di Rescue Remedy (dei fiori di Bach)
non diluito, attenua la crisi (fino a 10 assunzioni a
distanza ravvicinata). Abbinare fino a 4 fiale di Litio,
oligoelemento, al giorno.
63
Il sistema nervoso
DEPRESSIONE
Disturbo dell’affettività caratterizzato dall’abbassa-
mento del tono dell’umore. La depressione, associata
a sofferenza e dolore a livello psichico, psicomotorio
e somatico, è detta esogena o reattiva se provocata da
eventi traumatici esterni come un divorzio, la perdita
del lavoro, la morte di una persona cara; oppure è de-
finita endogena se deriva da processi biochimici inter-
ni o da cause psicologiche profonde e inconsce che non
ne rendono immediatamente comprensibili i motivi.
Lo stato depressivo comprende manifestazioni psichi-
che, psicomotorie e somatiche, le quali provocano una
condizione di sofferenza che si manifesta con tristezza,
pessimismo, rallentamento dell’attività mentale e di
quella motoria, svalutazione della propria persona. Se
i sintomi sono gravi o persistono nel tempo è necessa-
rio l’intervento medico.
64
CURARSI CON L’OMEOPATIA
65
Il sistema nervoso
FOBIA
Paura eccessiva o immotivata nei confronti di un og-
getto, o di una situazione, a cui si associa un intenso
stato d’ansia che può degenerare in attacco di panico.
STRESS
Risposta fisiologica dell’organismo a stimoli fisici e
psichici comportante un aumento della secrezione di
ormoni corticosurrenali e di adrenalina. Se tale rea-
zione diventa una modalità permanente di funziona-
mento dell’organismo, può trasformarsi in causa di
malattia, con somatizzazioni e profonde alterazioni
del metabolismo e del sistema immunitario.
66
CURARSI CON L’OMEOPATIA
67
CURARSI CON L’OMEOPATIA
L’apparato
respiratorio
I DISTURBI E LE INFIAMMAZIONI
CHE COLPISCONO BRONCHI,
POLMONI E TUTTE LE VIE AEREE
69
L’apparato respiratorio
ASMA BRONCHIALE
Malattia caratterizzata da un aumento dell’irritabi-
lità dei bronchi a vari stimoli, che predispone a crisi
parossistiche di restringimento delle vie respiratorie
(broncospasmo). Le crisi si possono risolvere sponta-
neamente o dopo adeguata terapia. La crisi asmatica
si presenta con insorgenza improvvisa di dispnea, so-
prattutto espiratoria, tosse e sibili, che possono durare
da alcuni minuti a ore. L’espettorazione di abbondante
muco denso nelle fasi terminali dell’attacco conferisce
al soggetto un sensibile sollievo respiratorio. L’asma
bronchiale è generalmente distinta in asma bronchiale
allergica (o atopica o estrinseca) determinata da al-
lergeni come pollini, polvere o peli di animale e asma
bronchiale idiosincrasica (o intrinseca).
La terapia dell’asma non può prescindere dall’educa-
zione sanitaria del paziente, che deve essere in grado
di evitare i fattori di rischio, di valutare la gravità
di una crisi, di variare la terapia secondo il piano te-
rapeutico personale, di autosomministrarsi farmaci
d’emergenza in caso di attacco di asma grave.
È fondamentale rivolgersi al medico per la cura più
appropriata. I rimedi omeopatici qui consigliati van-
no utilizzati come autocura solo se i sintomi dovuti
all’asma non sono gravi.
70
CURARSI CON L’OMEOPATIA
BRONCHITE
Ogni forma di infiammazione, acuta o cronica, della
mucosa dell’albero bronchiale, causata da infezioni
virali e/o batteriche delle prime vie respiratorie. Nelle
forme croniche entrano in gioco fattori quali il fumo
di tabacco, l’inquinamento atmosferico, l’esposizione
lavorativa a gas irritanti e l’umidità ambientale.
71
L’apparato respiratorio
72
CURARSI CON L’OMEOPATIA
FARINGITE
Infiammazione acuta della faringe (una porzione del-
la gola) comunemente causata da un’infezione virale
o batterica (soprattutto sono responsabili di faringite
particolari germi chiamati streptococchi). L’irritazione
della faringe può essere causata anche dall’assunzione
di alcool o dal fumo. I sintomi più comuni sono: irri-
tazione della gola, deglutizione dolorosa, sensazione di
prurito o nodo alla gola, raucedine, febbre, ingrossa-
mento delle ghiandole del collo, dolori ai muscoli e alle
articolazioni, mal di testa e perdita di appetito.
Si definisce specificamente faringotonsillite quando
l’infiammazione riguarda anche le tonsille, l’ugola e la
parte posteriore della faringe. In questo caso la deglu-
tizione diventa ancora più dolorosa. Si distingue in fa-
ringotonsillite “rossa”, quando si presenta con la gola
arrossata, e faringotonsillite “bianca” quando sulle
tonsille compaiono macchie biancastre.
73
L’apparato respiratorio
74
CURARSI CON L’OMEOPATIA
LARINGITE
Infiammazione della laringe, di origine spesso virale
e più raramente batterica, o che si manifesta in con-
seguenza a inquinamento, stress e tensioni, ma anche
dopo aver cantato, parlato molto o urlato. Il processo
infiammatorio può estendersi a sua volta verso le vie
respiratorie inferiori, coinvolgendo anche la trachea
e i bronchi. Nei bambini piccoli può essere particolar-
mente intensa con tosse abbaiante e stridore laringeo.
La raucedine, che può arrivare sino all’afonia, è il sin-
tomo principale della laringite nell’adulto. È opportu-
75
L’apparato respiratorio
76
CURARSI CON L’OMEOPATIA
PERTOSSE
Patologia infettiva causata, nella maggior parte dei
casi, dal batterio Bordetella pertussis, ma anche da
Haemophilus parapertussis e Bordetella bronchiseptica
bronchiseptica,
verso i quali non esiste immunità crociata, cosicché la
malattia può essere contratta più di una volta. Tipica
dell’età scolare, a contagio diretto attraverso goccioli-
ne di saliva e secrezioni nasali, la pertosse ha un de-
corso trifasico: di incubazione, catarrale, e infine ac-
cessionale, con accessi di tosse ravvicinati, seguiti dal
caratteristico “urlo asinino”. Sono possibili complica-
zioni polmonari, oppure accessi di vomito. Soprattutto
per i lattanti è fondamentale rivolgersi al medico.
77
L’apparato respiratorio
PLEURITE
Doloroso processo infiammatorio a carico della pleura,
delicato rivestimento membranoso composto da due
foglietti, uno dei quale riveste esternamente entrambi
i polmoni mentre l’altro riveste internamente la cavi-
tà toracica. Il dolore, acuto e lancinante, si accentua
nell’inspirazione profonda, con la tosse e con i movi-
menti del torace ed è in genere unilaterale, sebbene
possa irradiarsi alla spalla e all’addome. Può compa-
rire febbre e ad un esame obiettivo si possono percepire
suono ottuso, murmure e sfregamento pleurico.
La pleurite può avere origine virale, batterica, autoim-
mune, oppure seguire a una polmonite, a processi tu-
bercolari o tumorali o a infarto polmonare. La pleurite
può accompagnarsi anche a versamento, ovvero raccol-
ta eccessiva di liquido nel cavo pleurico. Se si sospetta
una pleurite, consultare il medico prima di intrapren-
dere una qualsiasi cura naturale.
78
CURARSI CON L’OMEOPATIA
POLMONITE
La polmonite, o broncopolmonite, è un’infiammazione
del polmone causata da batteri, virus, funghi e altri mi-
crorganismi ed è caratterizzata dal riempimento degli
alveoli polmonari con materiale liquido prodotto dal
tessuto infiammato. La polmonite può essere provoca-
ta anche da agenti fisici (radiazioni) o chimici oppure
presentarsi a seguito di un’altra patologia. A favorire
la sua presenza vi è una carenza o un abbassamento
dei meccanismi di difesa dell’organismo. I sintomi che
si manifestano sono tosse, difficoltà di respirazione e
febbre. La broncopolmonite colpisce spesso entrambi i
polmoni, in genere in anziani o pazienti indeboliti da
altre malattie, con abbondante produzione di catarro
che presenta un color verde o giallo.
Con sospetto di polmonite è assolutamente necessario
consultare il medico prima di iniziare qualsiasi trat-
tamento alternativo.
79
L’apparato respiratorio
RINITE ALLERGICA
Comunemente nota come “raffreddore da fieno”, è
un’allergia ai pollini presenti nell’erba, nei fiori e su-
gli alberi e che provocano il rilascio da parte di alcune
cellule immunitarie di una sostanza chiamata istami-
na che, a sua volta, causa prurito al naso, congestione
nasale, crisi di starnuti, rossore, pizzicore e lacrima-
zione agli occhi, gola irritata e talvolta anche asma.
Altre cause di allergia sono la polvere di casa, il pelo
di animali, le piume d’uccelli, oppure muffe, piante,
sostanze chimiche e, spesso, pure alimenti.
80
CURARSI CON L’OMEOPATIA
RUSSAMENTO
Si tratta del rumore prodotto durante il sonno dal re-
stringimento delle vie respiratorie.
Origina dal velo palatino che oscilla pendendo in
modo flaccido, in seguito alla diminuzione di tono dei
muscoli mascellari e linguali che determinano l’abbas-
samento della mascella inferiore e l’indietreggiamento
della lingua.
Il russamento è più frequente nei maschi e nelle perso-
ne obese e di solito aumenta con l’età. Tra i fattori che
lo favoriscono c’è anche il consumo di alcol.
81
L’apparato respiratorio
SINUSITE
Infiammazione acuta o cronica (accompagnata o meno
da un processo infettivo) della mucosa che riveste i seni
paranasali, cioè delle cavità scavate all’interno delle
ossa del cranio, ciascuna delle quali è in comunicazio-
ne con le fosse nasali attraverso aperture dette “osti”,
che permettono il passaggio nel naso e nella gola del
muco prodotto dalla mucosa che riveste i seni.
La mucosa gonfia dei seni infiammati ostacola il dre-
naggio del muco verso naso e bocca, favorendo infe-
zioni batteriche, virali o fungine. In caso di infezione
rivolgersi al medico.
82
CURARSI CON L’OMEOPATIA
TONSILLITE
Processo infiammatorio acuto o cronico a carico delle
tonsille palatine, localizzate sul fondo e ai lati della
gola e svolgenti una funzione difensiva nei confronti
delle infezioni dell’apparato respiratorio. La tonsilli-
te, che può essere acuta o cronica, è solitamente cau-
sata da un’infezione virale o batterica ed è molto fre-
quente nei bambini. La tonsillite acuta si manifesta
con dolore vivo alla gola, difficoltà alla deglutizione,
febbre (talvolta elevata), debolezza, malessere generale,
ingrossamento delle ghiandole linfatiche del collo. In
alcuni casi la gola è arrossata, in altri presenta una
punteggiatura di colore bianco.
Una tonsillite non trattata correttamente può portare
a complicazioni gravi. È necessario rivolgersi al me-
dico, soprattutto in caso di febbre che persiste per oltre
48 ore, in presenza di ghiandole del collo ingrossate e
doloranti e in presenza di fenomeni suppurativi.
83
L’apparato respiratorio
TOSSE
Sintomo che può avere molte cause, da un’esposizione
alla polvere a cause infettive (bronchiti o broncopol-
moniti), allergiche (asma) o tumorali. La tosse è un
sintomo o, meglio ancora, è un meccanismo di difesa
dell’organismo di tipo riflesso che serve per liberare le
vie aeree da polveri, corpi estranei o comunque sostan-
ze nocive. Poiché la tosse è un sintomo è importante ri-
volgersi al medico per una diagnosi precisa.
84
CURARSI CON L’OMEOPATIA
TRACHEITE
Infiammazione della mucosa che riveste la trachea, ge-
neralmente parte di un’infezione generale dell’appara-
to respiratorio. La tracheite si manifesta comunemente
con un senso di oppressione e bruciore al torace e die-
tro allo sterno, accompagnata da tosse, respiro affan-
noso, espettorazione, febbre e sensazione di malessere
generale.
85
CURARSI CON L’OMEOPATIA
L’apparato
digerente
I MALESSERI CHE COLPISCONO STOMACO,
FEGATO E INTESTINO;
DISTURBI E INTOLLERANZE ALIMENTARI
87
L’apparato digerente
Stomaco e fegato
AEROFAGIA
Eccessiva deglutizione di aria, che raggiunge lo stoma-
co e l’intestino. Questa condizione ha una forte com-
ponente psichica e si sviluppa di frequente in persone
ansiose o affette da dispepsia ovvero caratterizzati da
una digestione difficile oppure da gastrite. Si manife-
sta con senso di gonfiore allo stomaco, che a volte si
estende anche alla parte alta del colon. Spesso si ac-
compagna a eruttazione e flatulenza. Durante la gravi-
danza può essere accentuata anche da stimoli pressori
esercitati dal feto. È un disturbo molto comune nelle
donne in menopausa. Anche l’eccesso di fumo e protesi
dentarie inadeguate possono favorire il disturbo.
88
CURARSI CON L’OMEOPATIA
IL CONSIGLIO IN PIÙ
È utile l’assunzione dell’oligoelemento
Manganese-Cobalto, da associare al rimedio omeopatico
più adatto. Se ne prende una fiala per 20-25 giorni, tutti
i giorni, la mattina a digiuno.
Si consigliano anche 2 compresse di carbone vegetale
al giorno, per periodi non superiori a 7-10 giorni
consecutivi.
89
L’apparato digerente
CALCOLI BILIARI
Calcoli presenti all’interno della colecisti (colelitiasi)
o all’interno del dotto biliare comune (coledocolitiasi)
formati dalla bile. I sintomi sono dolori intensi nella
zona epigastrica, nella zona dell’ipocondrio destro, con
possibile irradiazione anche alla schiena.
IL CONSIGLIO IN PIÙ
Associare al rimedio omeopatico gli oligoelementi
Zolfo e Manganese-Cobalto, una dose ogni 2 giorni,
alternandoli (un giorno uno e il giorno dopo l’altro).
90
CURARSI CON L’OMEOPATIA
ERNIA IATALE
Risalita di parte dello stomaco dalla cavità addomi-
nale all’interno di quella toracica, attraverso il foro
diaframmatico in cui passa l’esofago.
Può essere congenita o acquisita. La sintomatologia è
in genere assente ma, nelle forme di lunga durata, pos-
sono comparire esofagite da reflusso gastroesofageo e
anemia per sanguinamento cronico; nelle ernie iatali
di grosse dimensioni si possono avere disturbi che ri-
cordano l’angina pectoris (dispnea, palpitazioni, dolore
epigastrico).
91
L’apparato digerente
GASTRITE
Processo infiammatorio, acuto o cronico, a carico del-
lo stomaco. Le forme acute possono essere causate da
alcol, farmaci (antinfiammatori, antifebbrili, anti-
dolorifici, cortisonici), cibi (grassi, speziati, acidi…),
fumo, stress, infezioni (batteriche o virali).
La sintomatologia delle gastriti acute è caratterizzata
da nausea, spesso seguita da vomito, dolori epigastri-
ci, diarrea. Le varianti croniche in genere non manife-
stano sintomi, se non una generica difficoltà digesti-
va. Le complicazioni sono di tipo anemico, soprattutto
anemia da carenza di vitamina B12, per l’assorbimen-
to della quale è necessaria la presenza di una sostan-
za prodotta dallo stomaco in condizioni normali, ma
assente in molti casi di gastrite cronica. Malattie as-
sociate alla gastrite sono l’ulcera gastrica e il tumore
dello stomaco.
92
CURARSI CON L’OMEOPATIA
IL CONSIGLIO IN PIÙ
È utile abbinare l’assunzione dell’oligoelemento
Manganese-Cobalto, una fiala la mattina
a digiuno per due mesi.
INSUFFICIENZA EPATICA
Cattivo funzionamento del fegato che si traduce in
sintomi caratteristici e aspecifici come bocca amara,
astenia, anoressia, cefalea, sonnolenza postprandia-
le. Nella grave insufficienza i sintomi sono molto più
marcati, con grande decadimento, febbre, ittero ecc. Le
cause dell’insufficienza epatica sono varie: epatopatie
acute o croniche, calcolosi colescistica, alimentazione
93
L’apparato digerente
IL CONSIGLIO IN PIÙ
Si può assumere Manganese-Rame e Zinco, una fiala
tutti i giorni per 1-2 mesi alternando i rimedi.
Utile anche un’integrazione con vitamina C.
94
CURARSI CON L’OMEOPATIA
REFLUSSO GASTROESOFAGEO
Si tratta di rigurgiti acidi causati dall’incontinenza
della valvola cardias o di un’ernia iatale. I suoi sinto-
mi tipici sono bruciore di stomaco, rigurgito, difficoltà
a deglutire, salivazione eccessiva.
ULCERA GASTRODUODENALE
È una lesione della parete dello stomaco nell’antro ga-
strico o a livello della prima porzione del duodeno.
Si manifesta con dolore epigastrico che compare pri-
ma di mangiare e si attenua dopo il pranzo. Può essere
causata da stress fisico, alimentazione, fumo e consu-
mo di alcolici.
Alcuni medicinali, i farmaci antinfiammatori non ste-
roidei (i cosiddetti Fans) posono danneggiare la muco-
sa, ma l’ulcera può essere causata anche da un batterio,
l’Helicobacter pylori.
95
L’apparato digerente
96
CURARSI CON L’OMEOPATIA
Intestino
COLITE
Malattia infiammatoria, a carattere acuto o cronico,
del colon. Le forme acute sono causate da tossine, bat-
teri, virus, protozoi, farmaci o errori alimentari. Sono
sempre presenti diarrea, a volte con sangue e muco
nelle feci, e nausea; sono meno frequenti il vomito e la
febbre. Il polso può farsi più frequente e compare una
spossatezza via via più intensa. Nelle forme più gravi
si hanno molte scariche di diarrea al giorno (fino a 20
e più); compaiono dolori addominali crampiformi; la
febbre raggiunge valori elevati; la sete diventa inten-
sa per disidratazione progressiva, mentre la diuresi si
riduce e la stanchezza diventa intollerabile. Le coliti
croniche, caratterizzate da disturbi di lunga durata,
possono essere originate sia da microrganismi (colite
amebica o tubercolare) sia da malattie come colite ul-
cerosa, morbo celiaco, morbo di Crohn: i sintomi non
differiscono molto da quelli delle forme acute.
97
L’apparato digerente
si può usare una singola dose alla 200 CH. Questo rimedio
va usato anche quando la colica si presenta dopo un’arrab-
biatura.
• Colica con addome caldo e gonfio e ipersensibilità a
qualsiasi scossa, contatto o anche vibrazione: Belladonna,
tre granuli alla 7 CH, ogni 5-10 minuti, riducendo poi gra-
dualmente la dose non appena i dolori migliorano, oppure
si può usare una singola dose alla 200 CH.
• Quando la stitichezza si alterna alla diarrea, si pre-
sentano flati, dolori e muco nelle feci, e la condizione si
aggrava prima di una prova, un esame, un incontro impor-
tante: Argentum nitricum, 4 granuli alla 5 CH, 3 volte al
giorno per 10-14 giorni.
• In presenza di nausea, dolori laceranti e feci acquo-
se con muco gelatinoso e avversione al cibo: Colchicum, 4
granuli alla 5 CH, 3 volte al giorno per 10-14 giorni.
COLON IRRITABILE
Detto anche “colite spastica”, è un disturbo esclusiva-
mente funzionale, in cui l’intestino non presenta alcun
tipo di infiammazione; vengono, al contrario, segnalati
disturbi dell’alvo con stitichezza, stitichezza alternata
a diarrea, oppure solo diarrea: in tutti i casi il sintomo
più spesso lamentato è il dolore addominale crampifor-
me; a volte compare muco nelle feci. È frequente in per-
sone ansiose, che conducono una vita disordinata e con
cattive abitudini alimentari (assunzione di cibi poveri
di scorie, troppi caffè, alcolici o bevande gassate).
98
CURARSI CON L’OMEOPATIA
Stitichezza
• Stimolo frequente, con sensazione però di evacuazione
incompleta: Nux vomica.
• Feci che scendono per un pezzo e poi risalgono nel ret-
to con conseguente difficoltà ad andare di corpo: Silicea.
• Assenza di stimolo intestinale; attese di giorni, risolte
poi solo dall’intervento meccanico: Opium.
• Feci a pallini staccati: Magnesia muriatica.
• Difficoltà a evacuare anche feci molli; il retto è secco e
può essere infiammato: Alumina.
• Feci grosse, secche, come bruciate; tutte le mucose
sono in genere molto secche: Bryonia.
Il rimedio prescelto va assunto alla 5 o 7 CH, 3-4 granuli,
2 volte al giorno, per 15-20 giorni.
Diarrea
• Diarrea bruciante, che può essere verdastra, a volte con
tracce di sangue; generalmente è dovuta a eccesso di dolci;
può anche essere una diarrea da “tremarella”: Argentum
nitricum.
• Diarrea da tossinfezione alimentare; comunque bru-
ciante, anche associata a febbre con prostrazione genera-
le; le feci non sono abbondanti, le scariche però debilitano
molto: Arsenicum album.
• Diarrea giallastra, non completamente liquida; le feci
sono leggere, e galleggiano sull’acqua della tazza dopo
l’evacuazione: Chelidonium.
• Diarrea acquosa, non associata a dolori intestinali, men-
tre è molto intensa la stanchezza che ne deriva: China.
• Feci verdastre e sanguinolente; peggioramento nottur-
no, associato a un fastidioso senso di contrattura anale;
99
L’apparato digerente
DIARREA
Disturbo della defecazione caratterizzato dall’evacua-
zione di un maggior volume di feci a consistenza ridot-
ta, più volte al giorno e talora anche durante la notte.
Le diarree si distinguono in acute, più spesso dovute a
tossine, a infezioni batteriche o virali e croniche, cau-
sate da infezioni batteriche o protozoarie, ma anche da
malattie infiammatorie intestinali (morbo di Crohn e
colite ulcerosa), da tumori o da intolleranze alimenta-
ri (morbo celiaco). Un caso particolare è rappresentato
dalla diarrea del viaggiatore.
100
CURARSI CON L’OMEOPATIA
METEORISMO
Gonfiore dell’area addominale dovuto a un’eccessi-
va produzione e all’accumulo di gas nello stomaco o
nell’intestino. Può essere accentuato da particolari
cibi o da situazioni di stress. Può dare origine a dolori,
crampi e flatulenza.
101
L’apparato digerente
OSSIURIASI
Infestazione intestinale da parte del verme Enterobius
vermicularis, od ossiuro. È l’infestazione da elmin-
ti più frequente, presente in tutti i climi. Il contagio
avviene mediante l’ingestione di uova provenienti dal
terreno o da oggetti contaminati. Le uova depositate
sulla cute determinano notevole prurito perianale o
vulvare, sintomo principale della malattia. Spesso si
verifica autocontagio, per trasmissione fecale-orale
delle uova con conseguente reinfestazione. Nei bambini
il fenomeno si manifesta con volto pallido, occhi pro-
fondi e, in alcuni casi, con il digrignamento dei denti
nella notte. La diagnosi viene effettuata mediante la
ricerca delle uova nella regione perianale con una stri-
scia di nastro adesivo, che viene poi messa con il lato
adesivo su un vetrino e analizzata al microscopio.
102
CURARSI CON L’OMEOPATIA
IL CONSIGLIO IN PIÙ
Dopo l’assunzione di un “vermifugo” può essere utile
somministrare un purgante, per l’eliminazione dei
vermi che, anziché essere morti, siano rimasti solo
un po’ storditi. È indicata, per gli adulti, l’assunzione
di compresse d’aglio, 2-4 al giorno da prendere con
abbondante acqua.
STITICHEZZA
Detta anche stipsi, è un disturbo caratterizzato da
un’emissione scarsa o infrequente di feci. Si distingue
una stitichezza idiopatica, forma in cui il sintomo non
è espressione di malattia organica, da una stitichezza
sintomatica, in cui il disturbo è inserito in un quadro
di altri fenomeni patologici. Le stitichezze sintomati-
che si manifestano in corso di malattie varie (peritoni-
103
L’apparato digerente
104
CURARSI CON L’OMEOPATIA
Alimentazione
Disturbi del comportamento alimentare
ANORESSIA
Malattia psichica caratteristica del periodo adolescen-
ziale che si manifesta con la perdita totale dell’appeti-
to; riguarda prevalentemente il sesso femminile anche
se sono sempre più frequenti i casi di ragazzi colpiti
dalla malattia.
L’anoressia ha un esordio lento, spesso è preceduta da
un avvenimento scatenante come un forte trauma psi-
cologico, la morte di una persona cara, oppure conse-
gue alla paura che il proprio corpo non risulti accetta-
bile esteticamente.
Talvolta l’anoressia è preceduta dalla decisione di ini-
ziare una dieta dimagrante, che viene praticata, con il
105
L’apparato digerente
BULIMIA
Disturbo dell’alimentazione caratterizzato da eccessi-
va sensazione di fame.
La bulimia può essere legata a disturbi psichici, a ma-
lattie gastriche (ulcera) o sistemiche (diabete). Consiste
sostanzialmente in attacchi di fame improvvisa e vio-
lenta, con bisogno incontrollabile di ingerire notevoli
quantità di cibo in breve tempo. Spesso è seguita da
agitazione, senso di colpa e vomito autoprovocato. Può
portare all’obesità.
In questi casi i tentativi di riduzione del peso danno
spesso scarsi risultati.
È utile un eventuale intervento di psicoterapia. Può ac-
cadere che in uno stesso soggetto si alternino periodi di
anoressia e di bulimia.
106
CURARSI CON L’OMEOPATIA
OBESITÀ
Condizione caratterizzata da un aumento eccessivo del
peso corporeo. Sotto il profilo della distribuzione del
tessuto adiposo, si può parlare di obesità androide e
ginoide a seconda che sia prevalente al disopra o al
disotto della linea ombelicale; e di obesità armonica o
disarmonica. L’obesità viene considerata un fattore di
rischio per patologie gravi come arteriosclerosi, infar-
to, ipertensione, diabete, artrosi ecc.: per tale motivo
deve essere valutata con attenzione dal medico e rigo-
rosamente curata.
107
L’apparato digerente
108
CURARSI CON L’OMEOPATIA
109
L’apparato digerente
INTOLLERANZE ALIMENTARI
Si tratta di reazioni scatenate dall’assunzione di alcu-
ni alimenti, con sintomi differenti da soggetto a sogget-
to che possono comportare disturbi gastrointestinali,
reazioni cutanee, cefalee. I meccanismi in grado di pro-
vocare intolleranza possono essere di natura enzimati-
ca, di tipo farmacologico oppure rimanere sconosciuti.
Esistono numerosi test non invasivi utili per scoprire
un’eventuale intolleranza alimentare.
Una volta individuata la propria intolleranza alimen-
tare, il modo più efficace per trattarla non è quello di
eliminare gli alimenti ai quali si risulta intolleranti,
al fine di non esasperare la condizione di sensibilità
agli stessi, ma di reintrodurli in piccole dosi. I sintomi
110
CURARSI CON L’OMEOPATIA
IL CONSIGLIO IN PIÙ
È utile abbinare al rimedio omeopatico il macerato
glicerico Ribes nigrum, 1 DH,
70 gocce tra le 8 e le 10 del mattino.
111
L’apparato digerente
Disturbi metabolici
DISFUNZIONI TIROIDEE
Ghiandola endocrina posta nella regione anteriore del
collo. È in grado di sintetizzare e produrre l’ormone ti-
roideo sotto forma di tiroxina (T4) e triiodotironina (T3);
quest’ultima è la forma attiva dell’ormone. Le azioni
sono estremamente ampie e vanno dallo sviluppo del
sistema nervoso centrale, all’accrescimento corporeo,
al controllo di numerose funzioni metaboliche. La con-
dizione in cui la ghiandola tiroidea funziona in ecces-
so, rilasciando troppo ormone nell’organismo, si defi-
nisce ipertiroidismo. Quando gli ormoni tiroidei sono
insufficienti, si realizza invece una condizione clinica
definita ipotiroidismo. È opportuno sottolineare che
è comunque necessario rivolgersi al medico, perché i
rimedi naturali non sono in grado di sostituire gli or-
moni prodotti dalla tiroide.
112
CURARSI CON L’OMEOPATIA
IL CONSIGLIO IN PIÙ
Cibi ricchi di iodio, come le alghe di mare, possono
porre rimedio a lievi disturbi tiroidei.
Chi è in sovrappeso e ha la tiroide ingrossata,
può abbinare al rimedio omeopatico Fucus vesiculosus,
30 gocce di tintura madre, con un po’ di acqua,
due volte al giorno.
Per il trattamento di fondo occorre rivolgersi
al medico omeopata.
113
CURARSI CON L’OMEOPATIA
L’apparato
circolatorio
I DISTURBI CHE RIGUARDANO
LA CIRCOLAZIONE, IL SANGUE
E LA PRESSIONE ARTERIOSA
115
L’apparato circolatorio
ARTERIOSCLEROSI
Serie di alterazioni costituite da ispessimento e perdi-
ta di elasticità della parete di un vaso arterioso.
Comprende: l’aterosclerosi, caratterizzata dalla for-
mazione di ateromi nelle arterie muscolari di grande
e medio calibro (coronarie, carotidi e femorali) e nel-
le arterie elastiche come l’aorta; e l’arteriosclerosi che
colpisce le piccole arterie.
Occorre rivolgersi al medico per la terapia più appro-
priata e riequilibrare l’alimentazione, spesso tra le
prime cause del problema. È opportuna una dieta po-
vera di grassi saturi (soprattutto quelli di origine ani-
male contenuti in carne, salumi e formaggi) e aumen-
tare l’apporto di frutta, verdura e alimenti integrali e
praticare moderata attività fisica regolare.
IL CONSIGLIO IN PIÙ
È utile un’integrazione con vitamina C
e olio di lino (un cucchiaino
a digiuno per 3-4 mesi).
116
CURARSI CON L’OMEOPATIA
CAPILLARI DILATATI
La dilatazione dei piccoli vasi sanguigni, di diametro
compreso tra 0,1 e 1 mm di diametro, si osserva spesso
al volto, e insorge talora già in età pediatrica e giova-
nile, ma più spesso tende a comparire con il passare
degli anni. Quando originano dal settore arteriolare di
un capillare, le teleangectasie si presentano piccole e
di colorito rosso vivo; quando originano dal settore ve-
noso di un capillare tendono a essere larghe e bluastre.
Sulla base del loro aspetto possono essere classificate
in 4 tipi principali: semplici o lineari, arborizzate, a
ragno e puntiformi o papulari. Numerosi sono i fattori
che possono essere associati alle teleangectasie: rosa-
cea, esposizione prolungata al sole, uso di cortisonici
topici, malattie del collagene (sclerosi sistemica, lu-
pus eritematoso, dermatomiositi), ma anche disturbi
circolatori degli arti inferiori, specie la stasi venosa,
e malattie ereditarie. La causa della loro formazione
è il rilascio o l’attivazione di mediatori chimici vaso-
attivi in risposta a stimoli diversi (chimici, ormoni,
infezioni ecc.). Una variante dell’orticaria pigmentosa
presenta una marcata componente vascolare con nu-
merose teleangectasie.
Indipendentemente dalla causa scatenante, le telean-
gectasie o capillari dilatati rappresentano un fattore
di disturbo estetico.
117
L’apparato circolatorio
IL CONSIGLIO IN PIÙ
Sulle teleangectasie del viso è utile applicare impacchi
dell’oligoelemento Manganese-Rame.
CELLULITE
Condizione del tessuto sottocutaneo, tipica delle donne,
in cui si ha un’ipertrofia dei componenti connettivi e
adiposi. Tale condizione si localizza prevalentemente
ai fianchi, alle natiche e alle cosce. La cellulite si ma-
nifesta dopo la pubertà e ha un andamento evolutivo.
All’inizio della formazione, la cute assume un colore
violaceo, quasi livido; in seguito compaiono aumento
della pastosità e aspetto a buccia d’arancia.
A questo stadio sono frequenti i disturbi dovuti alla
stasi venosa, cioè senso di gonfiore e stanchezza alle
gambe. La formazione della cellulite è determinata da
numerosi fattori; il più importante di essi è la pre-
disposizione ereditaria, che agisce su disfunzioni di
natura ormonale, con l’associazione del malfunzio-
namento della tiroide, delle ghiandole surrenali e del
pancreas. Alcuni fattori che favoriscono o aggravano
lo stato cellulitico sono i disturbi circolatori come le
varici agli arti inferiori e la stasi venosa-linfatica;
118
CURARSI CON L’OMEOPATIA
IL CONSIGLIO IN PIÙ
Gli esperti in terapie naturali suggeriscono prodotti ad
azione diuretica o in grado di favorire la circolazione
venosa. Tra le sostanze naturali più efficaci del primo
gruppo vanno segnalati Spirea ulmaria tintura
madre (TM), oppure Taraxacum TM o Pilosella TM,
al dosaggio di 30 gocce 2 o 3 volte al giorno. È utile
abbinare anche gli oligoelementi Manganese-Cobalto e
Litio, una fiala al giorno, alternando i rimedi.
Il trattamento esterno degli accumuli adiposi può essere
fatto con estratti di edera (Hedera
Hedera helix
helix).
119
L’apparato circolatorio
EDEMA
In generale, si definisce edema un aumento del liquido
intercellulare, che può manifestarsi sotto forma di tu-
mefazione locale, gonfiore agli arti o al viso. Il gonfio-
re alle gambe che inizia nella regione delle caviglie si
verifica perché nei tessuti superficiali si raccoglie del
liquido che tende a distendere la pelle.
L’edema può avere diverse cause: spesso è la prima
manifestazione del cattivo funzionamento della cir-
colazione venosa, ma può anche avere origine ortope-
dica, reumatologica, cardiaca, farmacologica, derma-
tologica, ormonale ecc. L’edema venoso può essere la
conseguenza di varici, flebite, compressione esterna.
È associato a un senso di pesantezza agli arti e dilata-
zione della circolazione venosa.
120
CURARSI CON L’OMEOPATIA
IL CONSIGLIO IN PIÙ
Anche l’utilizzo della tintura madre di Centella asiatica
e l’applicazione di pomate a base di Centella e
Hamamelis possono essere d’aiuto.
EMORROIDI
Dilatazione varicosa della rete venosa sottomucosa
del retto. Si distinguono: emorroidi di primo grado,
quando non fuoriescono dall’orifizio anale nemmeno
durante la defecazione; emorroidi di secondo grado,
quando migrano verso l’esterno solo durante la defeca-
zione, per poi rientrare spontaneamente al termine di
questa; emorroidi di terzo grado, quando migrano ma
121
L’apparato circolatorio
122
CURARSI CON L’OMEOPATIA
GELONE
Detto anche eritema pernio, il gelone è una lesione eri-
tematosa circoscritta provocata dal freddo, special-
mente umido, in soggetti che presentano un terreno co-
stituzionale predisponente (turbe circolatorie, disturbi
endocrini); si localizza di preferenza alle dita delle
mani e dei piedi, al naso, alle orecchie. Si presenta
come una chiazza edematosa di colorito rosso-violaceo,
con pelle fredda, lucente.
Il prurito è intenso soprattutto dopo il riscaldamento
della zona interessata; il dolore può essere di modica
entità o con sensazione di bruciore.
IL CONSIGLIO IN PIÙ
È utile anche un’integrazione con vitamine
del gruppo B.
123
L’apparato circolatorio
IPERCOLESTEROLEMIA
Aumento del contenuto di colesterolo nel sangue. Non
è possibile, in linea generale, indicare un valore uni-
co, universalmente accettato come limite massimo di
normalità per la colesterolemia, perché gli studi ap-
profondiscono continuamente le conoscenze su questa
sostanza e sui suoi effetti: orientativamente, tuttavia,
si può oggi indicare in 200 mg per 100 ml di sangue
un valore ritenuto ancora accettabile. Il colesterolo
presente nell’organismo proviene in parte dalla dieta
e in parte dalla sintesi operata dal fegato, dal surrene
e da altri tessuti. Esistono due tipi principali di co-
lesterolo circolante: l’uno, denominato HDL ((High Den-
sity Lipoprotein
Lipoprotein), ha una funzione protettiva rispetto
all’aterosclerosi, in quanto rimuove il colesterolo dai
vasi; l’altro, LDL ((Low
Low Density Lipoprotein
Lipoprotein),
), determina
invece deposizione di colesterolo in circolo e aumenta
pertanto l’aterosclerosi. Perché il rischio di sviluppare
malattie cardiovascolari collegate all’aterosclerosi sia
ridotto, è molto importante il rapporto tra colesterolo
HDL e LDL, in modo tale che la loro azione contraria
sia bilanciata. Occorre rivolgersi al medico per stabi-
lire il rimedio di fondo. Fondamentale è il raggiungi-
mento del peso ideale (se si è in sovrappeso) tramite
moderata attività fisica e una dieta povera di calorie,
grassi saturi e idrogenati.
124
CURARSI CON L’OMEOPATIA
IPERGLICEMIA
Si tratta di un’eccessiva quantità di glucosio nel san-
gue. In malattie come il diabete mellito l’iperglicemia
è cronica. Il soggetto diabetico, per una carenza asso-
luta o relativa di insulina, non riesce ad utilizzare gli
zuccheri che restano in circolo determinando appun-
to un aumento della glicemia. È necessario il consul-
to del medico per l’eventuale prescrizione di farmaci
ipoglicemizzanti o insulinici ed è fondamentale anche
la dieta. I rimedi omeopatici possono alleviare alcuni
sintomi connessi alla iperglicemia.
IPERTENSIONE ARTERIOSA
Aumento della pressione arteriosa a livelli costantemen-
te superiori ai valori medi presenti nella popolazione.
Nel complesso l’ambito dei valori considerati normali
per la pressione arteriosa in un individuo adulto sano
arriva fino a 90 mmHg per la minima (pressione dia-
125
L’apparato circolatorio
126
CURARSI CON L’OMEOPATIA
127
L’apparato circolatorio
IPOTENSIONE ARTERIOSA
Condizione in cui i valori pressori di un individuo
sono più bassi di quelli considerati normali (100-110
mmHg per la pressione sistolica, 60-70 mmHg per la
pressione diastolica).
I sintomi sono: astenia mattutina, tendenza alla de-
pressione, difficoltà nel sostenere sforzi fisici e psichi-
ci, pallore, estremità fredde.
Inoltre, ci possono essere: insonnia, emicranie, scarsa
concentrazione, sintomi tipici anche dell’ipertensione,
ecco perché prima di assumere un rimedio specifico, è
sempre meglio misurare la pressione.
L’ipotensione, associata comunque alla possibilità di
vivere più a lungo e ammalarsi di meno, viene cura-
ta solo nei casi in cui i disturbi che ne derivano siano
tali da impedire il normale svolgimento delle attività
quotidiane.
128
CURARSI CON L’OMEOPATIA
IL CONSIGLIO IN PIÙ
L’ipotensione viene curata solo nei casi in cui i
disturbi che ne derivano siano tali da impedire il
normale svolgimento delle attività quotidiane. È utile
l’assunzione dell’oligoelemento Rame-Oro-Argento, una
fiala al giorno, a digiuno, per un mese.
PALPITAZIONI O TACHICARDIA
Sinonimo di cardiopalmo. È la percezione soggettiva
del battito cardiaco, che si verifica normalmente in
caso di sforzo fisico intenso o di eccitazione. A volte può
essere un segnale della presenza di disturbi cardiaci.
Esistono tre diversi tipi di palpitazione: il battito ac-
celerato, quello irregolare e l’extrasistole.
Il battito cardiaco accelerato potrebbe essere un se-
gnale di ipertiroidismo, ossia di un eccesso di attività
della tiroide, e può manifestarsi in brevi crisi defini-
te tachicardia parossistica. L’accelerazione del battito
cardiaco interessa soprattutto le persone ansiose, il
cui organismo produce molta adrenalina. Anche la caf-
feina contenuta nel caffè o nel tè a volte provoca un’ac-
celerazione del battito cardiaco.
Il battito cardiaco irregolare, o aritmia, è più comune
nelle persone anziane. Può anche essere causato da al-
colismo, da disturbi della tiroide, da malattie delle val-
vole cardiache o da alterazioni dell’apporto di sangue.
Nell’extrasistole si avverte un battito cardiaco precoce
129
L’apparato circolatorio
130
CURARSI CON L’OMEOPATIA
IL CONSIGLIO IN PIÙ
Se i fenomeni sono legati all’ansia, sono efficaci i rimedi
omeopatici di fondo diretti al controllo dell’ansia e
quelli diretti al sintomo.
È utile abbinare al rimedio omeopatico l’assunzione del
macerato glicerico Crataegus oxyacantha 1 DH,
30-40 gocce due volte al giorno.
RITENZIONE IDRICA
Aumento della massa acquosa dell’organismo. Il termi-
ne medico per indicare questa condizione è “edema”.
Una lieve ritenzione idrica si manifesta spesso con ca-
viglie gonfie e sensazione di pesantezza alle gambe, in
condizione di rallentamento della circolazione venosa,
per esempio dopo una prolungata permanenza in piedi
o seduti.
La circolazione venosa di solito è rallentata per le dif-
ficoltà di ritorno dovute alla presenza di vene varicose,
e la stazione eretta, in assenza di movimento, aggrava
questa condizione e di conseguenza l’edema.
Molte donne che soffrono di sindrome premestruale
possono riscontrare aumento di peso e gonfiore alle
caviglie e al seno durante la settimana che precede le
mestruazioni.
La ritenzione di liquidi può essere presente anche du-
rante la gravidanza. Una grave ritenzione idrica può
essere causata da disturbi ai reni, al cuore o al fegato;
131
L’apparato circolatorio
IL CONSIGLIO IN PIÙ
Abbinare al rimedio omeopatico prescelto i peduncoli
di ciliegia: 3 cucchiaini al giorno ingeriti durante i pasti
(in commercio si trovano anche in compresse).
VARICI
Semplici inestetismi o vera e propria malattia, le va-
rici – che colpiscono soprattutto gli arti inferiori, gam-
be e cosce – sono una dilatazione abnorme della parete
delle vene, che spesso assumono un andamento tortuo-
so. Possono avere carattere ereditario. Ci sono poi al-
132
CURARSI CON L’OMEOPATIA
133
CURARSI CON L’OMEOPATIA
L’apparato
urinario
e genitale
I DISTURBI A RENI,
VESCICA E AGLI ORGANI SESSUALI
135
L’apparato urinario e genitale
Apparato urinario
CALCOLI RENALI
Calcoli di dimensioni variabili, situati nelle vie urina-
rie, che possono ostacolare il normale deflusso dell’uri-
na. Per alcune forme si ritiene abbiano importanza
fattori ereditari. I calcoli si formano con maggiore
facilità quando nelle urine sono presenti elevate con-
centrazioni di sostanze poco solubili (per esempio sali
di calcio o di acido urico), oppure quando il flusso uri-
nario è rallentato, e quindi tali sostanze, permanendo
più a lungo nelle vie urinarie, possono precipitare più
facilmente.
136
CURARSI CON L’OMEOPATIA
CISTITE
Infezione acuta o cronica della vescica. I microrganismi,
nella maggior parte dei casi, arrivano a quest’organo
137
L’apparato urinario e genitale
138
CURARSI CON L’OMEOPATIA
ENURESI
Perdita incontrollata di urina durante la notte; è con-
siderata normale nel bambino fino ai quattro o cinque
anni. L’enuresi si distingue in primaria, in cui non è
mai stato raggiunto il controllo della funzione urina-
ria; secondaria, il bambino aveva già raggiunto il con-
trollo della funzione, ma un evento disturbante, come
la nascita di un fratello o di una sorella, ha prodotto
atteggiamenti regressivi. Può essere di origine organi-
ca: da infezioni del tratto urinario, alterazione dei ner-
vi sacrali ecc. A volte, è associata a sonnambulismo.
L’enuresi è un disturbo che si presenta con maggior fre-
quenza nei maschi.
INCONTINENZA
Incapacità, totale o parziale, di controllare l’emissio-
ne delle urine o delle feci, negli adulti, negli adolescen-
ti e nei bambini più grandi. Per l’incontinenza urina-
ria dei bambini si parla più propriamente di enuresi.
Le cause generali possono essere diverse. Nelle donne
l’incontinenza urinaria può essere provocata da un
139
L’apparato urinario e genitale
140
CURARSI CON L’OMEOPATIA
Apparato genitale
femminile
CANDIDOSI
Infezione causata da funghi del genere Candida
Candida, più
spesso dalla specie Candida albicans.
Può essere scatenata da uso di cortisonici, antibiotici,
immunosoppressori, ma può essere frequente anche in
gravidanza. Sono presenti prurito di variabile intensi-
tà, bruciore vivo e dolore. Le candidosi tendono a cro-
nicizzare e le recidive sono frequenti.
141
L’apparato urinario e genitale
IL CONSIGLIO IN PIÙ
Associare all’assunzione del rimedio prescelto una
monodose di Oxyurus vermicularis 200 CH, da
prendere a digiuno in corrispondenza della luna nuova,
oppure della luna piena. Prendere anche una monodose
di Candida albicans 200 CH da assumere a distanza di
4 o 5 giorni (prima o dopo Oxyurus), con lo scopo di
attivare comunque la difesa dell’organismo nei confronti
dell’alterazione della flora intestinale.
142
CURARSI CON L’OMEOPATIA
Amenorrea
Si tratta dell’assenza delle mestruazioni. La si defini-
sce primaria se non è mai comparso il ciclo mestruale
e secondaria in caso di scomparsa dopo un periodo di
mestruazioni regolari. Le cause possono essere diverse,
spesso è indice di malattia.
È fondamentale consultare il medico per una corretta
diagnosi. Vengono indicati anche rimedi per mestrua-
zioni scarse o ritardate.
143
L’apparato urinario e genitale
Dismenorrea
Si ha dismenorrea quando il ciclo mestruale è partico-
larmente doloroso. Si possono accusare dolore addomi-
nale, mal di schiena, mal di testa, nausea e diarrea. Si
ha dismenorrea primaria quando il dolore, pure inten-
so, non è collegato a nessuna patologia.
La causa è identificata, in modo ampiamente condi-
viso, nella produzione di prostaglandine, sostanze or-
monosimili che stimolano la muscolatura uterina pro-
144
CURARSI CON L’OMEOPATIA
Mestruazioni abbondanti
Mestruazioni particolarmente abbondanti, paragona-
bili a delle vere e proprie emorragie, abbassano no-
tevolmente le riserve dell’organismo. Possono inoltre
145
L’apparato urinario e genitale
146
CURARSI CON L’OMEOPATIA
Sindrome premestruale
Si tratta di una serie di dolori, che vanno dalla tensio-
ne mammaria al senso di gonfiore, da dolori alla schie-
na a dolori muscolari o cefalea, che compaiono qualche
giorno prima dell’inizio del ciclo mestruale.
147
L’apparato urinario e genitale
148
CURARSI CON L’OMEOPATIA
CISTI OVARICHE
Si tratta di neoformazioni di natura benigna dell’ova-
io, a contenuto liquido. Se ne conoscono due tipi: le fol-
licolari, di solito multiple, di piccole dimensioni deter-
minate dalla mancata rottura del follicolo che contiene
l’ovocita che non viene espulso; e le luteiniche, di mag-
giori dimensioni (possono arrivare anche a dieci centi-
metri), per lo più singole, dovute alla raccolta di liqui-
do nel corpo luteo. Queste ultime possono sanguinare
al loro interno o portare a una torsione dell’ovaio con
conseguente acuto dolore pelvico o addominale. Se la
cisti si rompe vi può esservi un versamento di sangue
in addome accompagnato da dolore.
Possono essere asintomatiche ed essere scoperte occa-
sionalmente durante una visita ginecologica, oppure
dare sensazione di peso al ventre, mestruazioni ir-
regolari, dolore durante i rapporti sessuali. Nel caso
dell’ovaio policistico, tutto l’ovaio è interessato da pic-
cole cisti.
IL CONSIGLIO IN PIÙ
Per ottenere migliori risultati abbinare il macerato
glicerico Rubus idaeus (50 gocce, due volte al giorno,
per due mesi) al rimedio omeopatico.
149
L’apparato urinario e genitale
150
CURARSI CON L’OMEOPATIA
151
L’apparato urinario e genitale
Apparato genitale
maschile
152
CURARSI CON L’OMEOPATIA
IL CONSIGLIO IN PIÙ
Fra gli elementi più pericolosi per la salute della
prostata ci sono i grassi, in particolare di origine
animale. Per cercare di ridurre il rischio, si dovrebbe
invece aumentare il consumo di vegetali. Anche i
fitoestrogeni sembrano utili: i flavonoidi e i lignani
derivati dalla soia, da alcuni frutti e verdure esercitano
un effetto preventivo. Anche la vitamina D potrebbe
svolgere un’azione favorevole.
153
L’apparato urinario e genitale
154
CURARSI CON L’OMEOPATIA
155
CURARSI CON L’OMEOPATIA
L’apparato
muscolare
e scheletrico
DISTURBI ALLE OSSA, AI MUSCOLI
E ALLE ARTICOLAZIONI
157
L’apparato muscolare e scheletrico
ARTRITE E ARTROSI
Artrite infettiva: infezione localizzata ai tessuti molli
dell’articolazione. I microrganismi responsabili della
malattia possono penetrare dall’esterno, attraverso
una ferita, oppure possono raggiungere l’articolazio-
ne da un altro punto di infezione del corpo, seguendo
il circolo sanguigno o linfatico. I sintomi sono: dolore;
gonfiore; arrossamento dell’articolazione interessata,
che è calda al tatto e non può essere mossa.
Artrite psoriasica: artropatia associata alla psoriasi.
Sono particolarmente interessate le articolazioni delle
dita delle mani e dei piedi, della colonna vertebrale e
sacroiliache. Determina una progressiva limitazione
della motilità articolare con gravi deformazioni, an-
chilosi e lussazioni delle dita.
Artrite reumatoide: malattia infiammatoria cronica
che colpisce prevalentemente le articolazioni, ma che
può coinvolgere anche il sistema nervoso, l’apparato
respiratorio, l’apparato cardiocircolatorio e il sangue.
La causa della malattia è sconosciuta: si ritiene possa
essere provocata da un virus che colpisce un soggetto
predisposto geneticamente. È caratterizzata dalla pre-
senza nel sangue di immunocomplessi (complessi anti-
gene-anticorpo) e del fattore reumatoide (anticorpo che
lega una porzione di altri anticorpi). Queste sostanze
si accumulano soprattutto a livello delle articolazio-
ni, dove scatenano il processo infiammatorio, respon-
sabile del dolore e della rigidità dell’articolazione in-
teressata. Questi sintomi si manifestano soprattutto
al mattino e tendono a diminuire con il movimento.
Le articolazioni più colpite sono quelle delle dita della
158
CURARSI CON L’OMEOPATIA
159
L’apparato muscolare e scheletrico
160
CURARSI CON L’OMEOPATIA
IL CONSIGLIO IN PIÙ
Abbinare al rimedio omeopatico prescelto gli
oligoelementi Rame-Oro-Argento e Manganese-Rame:
una fiala di entrambi, una volta la settimana.
BORSITE
Infiammazione della borsa sierosa di un’articolazione,
cioè del piccolo sacco pieno di fluido che si trova vici-
no alle articolazioni e serve a ridurre l’attrito fra ossa
e tendini e a facilitare i movimenti. Le localizzazioni
più frequenti delle borsiti sono: la spalla, il gomito, il
ginocchio e la caviglia. La borsite si manifesta attra-
verso gonfiore, dolore, arrossamento e riduzione della
motilità articolare.
161
L’apparato muscolare e scheletrico
DISTORSIONE
Lesione della capsula e dei legamenti di un’articola-
zione, provocata da un trauma indiretto, cioè che non
agisce direttamente sulle strutture lese, ma impone
all’articolazione un movimento esagerato e anomalo.
Frequente nell’età adulta, colpisce più spesso il ginoc-
chio, il collo del piede, il gomito, le dita e la colonna
vertebrale. Si manifesta con dolore lungo il decorso
del legamento, gonfiore dell’articolazione e impotenza
funzionale. Le distorsioni lievi guariscono, di solito,
senza complicazioni. Le forme gravi, soprattutto se
non trattate in modo tempestivo e adeguato, possono
predisporre a futuri cedimenti, a ulteriori distorsioni
o alla comparsa di artrosi.
162
CURARSI CON L’OMEOPATIA
163
L’apparato muscolare e scheletrico
164
CURARSI CON L’OMEOPATIA
FIBROMIALGIA
Sindrome caratterizzata da dolore muscolare cronico
diffuso associato a una particolare rigidità nei movi-
menti. Gli indici di infiammazione sono nella norma.
Prevalentemente interessati sono la colonna vertebra-
le, le spalle e il cingolo pelvico. Oltre ai due sintomi
principali, dolore e stanchezza, molte altre manifesta-
zioni cliniche possono far parte del quadro della fibro-
mialgia.
I sintomi più spesso riferiti dai pazienti sono: sensa-
zione di rigidità generalizzata o localizzata al dorso o
a livello lombare, soprattutto al risveglio, ma anche se
si resta per qualche tempo fermi nella stessa posizione,
disturbi del sonno (viene considerata specifica della
fibromialgia la cosiddetta “anomalia alfa-delta”: non
165
L’apparato muscolare e scheletrico
FRATTURA
Lesione ossea che segue più comunemente a traumi, ma
sono possibili anche fratture spontanee, da fragilità
ossea, come in corso di osteoporosi e in alcune forme
neoplastiche.
La frattura di un osso in più parti viene definita “mul-
tipla” o “comminuta”. In caso di frattura va imme-
diatamente valutata la presenza di lesioni nervose o
vascolari profonde che richiedono un intervento d’ur-
166
CURARSI CON L’OMEOPATIA
167
L’apparato muscolare e scheletrico
GOTTA
Malattia dovuta a un aumento della produzione o alla
diminuzione dell’escrezione di acido urico, con conse-
guente incremento del livello di uricemia nel sangue.
Ciò favorisce il deposito di cristalli di acido urico nei
tessuti periarticolari, con comparsa di tumefazioni in-
fiammatorie molto dolorose.
Depositi di acido urico si possono formare nei reni
168
CURARSI CON L’OMEOPATIA
IL CONSIGLIO IN PIÙ
Abbinare al rimedio omeopatico l’assunzione
dell’oligoelemento Rame-Oro-Argento, una fiala tre
volte a settimana.
LOMBALGIA
Detta anche lombaggine, è il dolore localizzato alla re-
gione lombare della colonna vertebrale, provocato da
contrattura muscolare. Questa contrattura è causa-
ta da anomalie di postura, attività lavorativa, sport,
malformazioni, compressione diretta delle strutture
169
L’apparato muscolare e scheletrico
170
CURARSI CON L’OMEOPATIA
171
L’apparato muscolare e scheletrico
LUSSAZIONE
Trauma dell’articolazione, nel quale le estremità delle
ossa slittano e vengono forzate fuori dalla loro norma-
le posizione, rimanendo di conseguenza bloccate. La
lussazione può essere di natura traumatica, patologi-
ca o congenita. La lussazione traumatica interessa con
maggior frequenza le articolazioni di spalla, gomito,
dita, anca e ginocchio.
Si manifesta con dolore, deformazione della regione
articolare e impossibilità dei movimenti. Le lussazioni
patologiche sono quelle conseguenti ad altre malattie:
artriti, paralisi, contratture muscolari ecc.
Comune è anche la lussazione della spalla, traumatica
o abituale. La lussazione può richiedere una manipo-
lazione da parte di un medico esperto per rimettere in
sede l’articolazione e nei casi più gravi necessita di un
intervento chirurgico.
172
CURARSI CON L’OMEOPATIA
OSTEOPOROSI
Malattia sistemica dello scheletro caratterizzata da
una rarefazione progressiva del tessuto osseo, senza
necessariamente decalcificazione delle ossa stesse. Si
manifesta di solito in modo più evidente a livello delle
vertebre, delle ossa della mano e del collo del femore.
L’assottigliamento di questi segmenti scheletrici e la
fragilità che ne deriva predispongono alla comparsa
di deviazioni della colonna vertebrale (cifoscoliosi) e a
fratture del collo del femore. È una condizione che può
essere associata a diverse malattie, disturbi ormonali,
carenze alimentari, forme ereditarie e all’assunzione
cronica di alcuni farmaci (per esempio i cortisonici).
È inoltre favorita da una scarsa attività fisica.
La forma di gran lunga più frequente è l’osteoporosi
senile. Le donne vengono colpite più precocemente, for-
se a causa degli squilibri ormonali che seguono alla
menopausa.
Sebbene il mal di schiena persistente sia una condizio-
ne comune, l’osteoporosi può non dare alcun sintomo
doloroso, arrivando a manifestarsi in modo evidente
solo quando è abbastanza grave da determinare micro-
fratture dovute a fragilità ossea o schiacciamento dei
corpi vertebrali, con comparsa di dolore alla colonna
vertebrale.
173
L’apparato muscolare e scheletrico
IL CONSIGLIO IN PIÙ
È importante un’integrazione con calcio, magnesio e
vitamina D. Per le donne in menopausa, sono indicati
anche gli isoflavoni della soia.
174
CURARSI CON L’OMEOPATIA
IL CONSIGLIO IN PIÙ
Abbinare al rimedio omeopatico la tintura madre
di artiglio del diavolo, 30 gocce due volte al giorno.
REUMATISMI
Termine generico riferito a malattie molto diverse,
acute e croniche, accomunate dalla presenza di dolore
e segni di infiammazione, che interessano soprattutto
le articolazioni e i tessuti molli circostanti (tendini,
muscoli, capsule articolari e borse sierose), ma che pos-
sono manifestarsi anche altrove.
La patologia reumatica comprende: l’artrosi; i reuma-
tismi fibrotici; l’artrite reumatoide; la gotta; i reuma-
175
L’apparato muscolare e scheletrico
TENDINITE
La tendinite è un’infiammazione di un tendine (strut-
ture fibrose mediante le quali i muscoli si attaccano
all’osso che devono muovere), mentre si parla di te-
nosinovite quando c’è infiammazione della guaina
176
CURARSI CON L’OMEOPATIA
177
CURARSI CON L’OMEOPATIA
La pelle
INFIAMMAZIONI, REAZIONI ALLERGICHE,
INFEZIONI E DISTURBI
CHE COLPISCONO PIÙ DI FREQUENTE
LO STRATO CUTANEO
179
La pelle
ACNE
Infiammazione cronica dell’apparato pilo-sebaceo. Sul
piano clinico è caratterizzata da manifestazioni va-
riabili: comedoni (punti neri), pustole, papule, asces-
si, cicatrici. Se ne distinguono diverse varietà (acne
giovanile, cheloidea, necrotica, del neonato, rosacea,
professionale, da farmaci, da cosmetici). L’acne giova-
nile è caratterizzata da un’aumentata secrezione delle
ghiandole sebacee e da un processo infiammatorio dei
follicoli piliferi. Di solito è localizzata sul volto e sulla
parte superiore del dorso. L’infiammazione dei come-
doni chiusi può dare luogo a papula eritematosa.
180
CURARSI CON L’OMEOPATIA
ECZEMA
Dermatite pruriginosa localizzata o con tendenza a
diffondersi. Ne esistono diverse varietà.
L’eczema da contatto: è la forma più comune; è un’af-
fezione infiammatoria cutanea superficiale, acuta,
subacuta o recidivante, che insorge per esposizione a
sostanze di natura chimica, chimico-fisica o biologica,
in ambiente professionale o extraprofessionale. La der-
matite da contatto è caratterizzata da manifestazioni
cutanee di tipo eritemato-edemato- vescicolare, seguite
da formazione di croste e infine da desquamazione.
L’eczema atopico o costituzionale: è una malattia in-
fiammatoria a decorso cronico-recidivante, prurigino-
sa, che si associa spesso a una storia personale e fa-
miliare di malattie allergiche. Le lesioni sono di tipo
eritemato-papulo-vescicolare; è presente essudazione
181
La pelle
182
CURARSI CON L’OMEOPATIA
IL CONSIGLIO IN PIÙ
Per alleviare l’irritazione cutanea, aggiungere 2 cucchiaini
di bicarbonato di sodio all’acqua calda del bagno. Il fiore
di Bach Crab Apple è in grado di alleviare i disturbi
psicofisici collegati all’eczema. È utile abbinare al rimedio
omeopatico l’assunzione degli oligoelementi Zinco e
Zolfo, una fiala al giorno, alternando i rimedi.
ERITEMA
Arrossamento della pelle determinato dall’aumentato
apporto di sangue ai vasi sanguigni del derma superfi-
ciale. L’eritema presenta dimensioni, forma e localizza-
zione varia. Può manifestarsi per cause fisiche (mecca-
niche, termiche, radianti), chimiche, infettive (micosi,
malattie esantematiche infantili), emotive (rossore im-
provviso, localizzato al volto e al collo, al verificarsi di
situazioni imbarazzanti), oppure può essere provocato
da farmaci, carenze vitaminiche o comparire in corso
di reazioni allergiche.
183
La pelle
HERPES GENITALE
Infezione virale provocata da un virus molto simile a
quello che causa l’herpes labiale (la cosiddetta “febbre
sul labbro”): entrambi appartengono al genere her-
pes simplex. In genere, responsabile della comparsa
dell’herpes genitale è l’herpes simplex di tipo 2. Il vi-
rus viene di solito trasmesso solo attraverso il contatto
diretto con un herpes in fase attiva, che può rendersi
visibile nell’area genitale o sulle natiche, ma potreb-
be non essere manifesto se interessa la vagina o l’ano.
Dopo un’incubazione che va da due a venti giorni, la
parte affetta comincia a prudere e a dolere. Si svilup-
pano quindi vescicole che, rompendosi, lasciano ulcere
che di solito guariscono entro tre settimane. Il soggetto
può avere un lieve rialzo della temperatura corporea e
manifestare un malessere generale. Dopo la prima in-
fezione (“primaria”), il virus rimane quiescente nella
184
CURARSI CON L’OMEOPATIA
IL CONSIGLIO IN PIÙ
Nella fase acuta sono utili gli oligoelementi come
Rame o Rame-Oro-Argento, una fiala 2 volte al giorno.
Nei periodi di quiescenza, Manganese-Rame, 2 volte a
settimana.
HERPES SIMPLEX
Si tratta della cosiddetta “febbre” che compare sulle
labbra. Determinata dal virus dell’Herpes Simplex, è
fortemente infettiva: evitare qualsiasi forma di contat-
to cutaneo. Non usare intoltre asciugamani, sciarpe o
cuscini di altre persone. Non toccare le vescicole se non
per applicare pomate o lozioni e non dimenticare di
lavare le mani dopo averlo fatto. Per evitare ricadute,
è meglio non consumare dolci e cereali raffinati.
185
La pelle
IL CONSIGLIO IN PIÙ
Può rivelarsi utile un’integrazione di vitamine A, B3, B5,
B6, B12 e C.
HERPES ZOSTER
Dermatosi a decorso acuto, di origine virale, denomi-
nato comunemente “fuoco di Sant’Antonio”. È causata
dallo stesso virus della varicella, che si annida nei
gangli nervosi spinali per poi riattivarsi nuovamen-
te. Le più colpite sono le regioni dei nervi intercostali,
186
CURARSI CON L’OMEOPATIA
187
La pelle
IL CONSIGLIO IN PIÙ
Poiché i soggetti colpiti da herpes zoster sono spesso
debilitati dalla malattia, possono essere consigliate dosi
elevate del complesso vitaminico B e fino a un grammo
al giorno dell’aminoacido essenziale lisina.
MICOSI
Infezioni causate da funghi microscopici. Le forme più
comuni interessano la pelle, i peli, le unghie o le muco-
se, cioè le superfici interne di organi come la bocca o la
vagina. La maggior parte delle infezioni da funghi ven-
gono trasmesse all’uomo dall’ambiente, per inalazione
o attraverso il contatto con materiali infetti. In molti
casi si possono osservare macchie rossastre o brune,
con piccole croste o bolle, che provocano una sensazio-
ne di bruciore o prurito. La diagnosi di infezione da
funghi va fatta dal medico, spesso con l’aiuto di esami
di laboratorio, perchè è abbastanza facile confonderla
con altre malattie della pelle.
188
CURARSI CON L’OMEOPATIA
ORTICARIA
Dermatosi caratterizzata dalla comparsa, diffusa o
circoscritta, di ponfi, più o meno pruriginosi, fugaci,
di varie forme e dimensioni. Può essere provocata da
fattori allergici (medicinali, alimenti, parassiti inte-
stinali ecc.), da stimoli fisici (caldo, freddo, sole, fatica
ecc.), ma anche dalla tensione emotiva.
Il decorso può essere acuto, di pochi giorni; oppure cro-
nico, di mesi e anni, con recidive. L’orticaria cronica
può persistere per alcuni mesi, talvolta oltre un anno:
nella metà dei casi è dovuta alla presenza di autoan-
ticorpi capaci di liberare istamina a livello della cute.
La terapia consiste innanzitutto nell’eliminare, se è
possibile, l’agente che scatena l’orticaria.
189
La pelle
IL CONSIGLIO IN PIÙ
È indicata un’integrazione con vitamina C.
PAPULE E PUSTOLE
Le papule acneiche sono lesioni solide, rilevate dalla
superficie cutanea, dovute all’infiammazione perifol-
licolare e all’infiltrazione, più o meno profonda, nel
derma circostante. Intensamente eritematose e con
un diametro inferiore a un centimetro, alle papule di
norma si associa seborrea. Le pustole, lesioni acnei-
che più gravi e deturpanti, sono dovute all’azione di
germi e insorgono su pregresse papule. Sono costitui-
te da una raccolta di essudato purulento, più o meno
profondo, di colorito giallo o grigiastro, che solleva la
superficie cutanea in un rilievo circoscritto. In certi
casi sono provocate da alcuni alimenti, da cosmetici,
da saponi e da altri prodotti verso i quali si può essere
allergici, oppure possono essere dovute a intolleranze
alimentari. Queste cause dovrebbero essere prese in
considerazione, facendo gli accertamenti del caso.
190
CURARSI CON L’OMEOPATIA
IL CONSIGLIO IN PIÙ
Abbinare al rimedio omeopatico l’assunzione del
macerato glicerico di Juglans regia 1 DH, 30-40 gocce
due volte al giorno; e dell’oligoelmento Manganese-
Rame, una fiala la mattina a digiuno.
PRURITO
Sensazione di irritazione della pelle, che determina una
reazione di grattamento delle zone interessate per cer-
care di attenuarla. Il prurito si riscontra di frequente
nei disturbi cutanei, compresi l’eczema, l’orticaria e
la scabbia. Il prurito cronico e il grattamento possono
essere tuttavia anche sintomi di disturbi psicologici.
Alcuni disturbi del fegato, causando un aumento di bi-
lirubina nel sangue, comportano l’insorgere di un pru-
191
La pelle
192
CURARSI CON L’OMEOPATIA
IL CONSIGLIO IN PIÙ
È utile associare al rimedio omeopatico prescelto
gli oligoelementi Zolfo e Zinco,
una fiala a giorni alterni per un mese.
PSORIASI
Dermatosi cronica non contagiosa di cui non sempre
si conosce la causa: spesso si riscontra la concomi-
tanza di più fattori, come la predisposizione eredi-
taria, un’intolleranza alimentare, un meccanismo di
tipo psicosomatico ecc. Pur essendo rara nell’infan-
zia e nell’adolescenza, può insorgere in qualsiasi età;
si manifesta con chiazze rosso-biancastre eritemato-
squamose di varia grandezza e forma; si localizza elet-
tivamente nelle regioni estensorie degli arti (gomiti e
ginocchi), in quella lombosacrale, nelle pieghe cutanee,
nelle unghie, al volto, al capo; può anche generalizzarsi
a tutta la superficie cutanea (psoriasi universale) con
l’aspetto di un’eritrodermia esfoliativa o di una der-
matite pustolosa (psoriasi pustolosa). Il decorso è cro-
nico, con recidive intervallate da remissioni di varia
durata; tende ad attenuarsi nell’età avanzata. La ma-
lattia spesso compare 2-3 settimane dopo un’infezione
alla gola e può anche essere scatenata da farmaci come
la clorochina, che viene prescritta per la malaria e per
la sua prevenzione. All’incirca uno su venti dei sogget-
ti colpiti da psoriasi sviluppa anche una forma più o
meno leggera di artrite (chiamata artrite psoriasica),
193
La pelle
IL CONSIGLIO IN PIÙ
La psoriasi è un disturbo che presenta anche una
componente psicologica, per una terapia efficace
quindi sono utili anche i fiori di Bach: Crab Apple
quando si provano sensazioni di disgusto e di vergogna
nei riguardi di questa patologia; Willow se si nutre
risentimento per la malattia stessa.
Può giovare l’applicazione sulle zone interessate
della crema Rescue Remedy.
194
CURARSI CON L’OMEOPATIA
RAGADE
Ulcerazione lineare della cute, senza perdita di sostan-
za, con interessamento dell’epidermide e del derma
superficiale. È in genere dolorosa. Fattore di primaria
importanza nella formazione delle ragadi è la perdita
della normale elasticità e distensibilità della cute, do-
vuta alle cause più varie (fattori fisici, chimici e trau-
matici, processi iperplastici, sclerosi ecc.). Le ragadi
prediligono le regioni situate attorno agli orifizi natu-
rali, le pieghe cutanee, i solchi esposti a sollecitazioni
molteplici (labbra, solchi del naso e dietro le orecchie,
capezzolo e areola mammaria, orifizio anale, regio-
ni palmo-plantari). Generalmente la ragade guarisce
senza lasciare cicatrici.
Ragadi al seno
• Il seno è rosso e dolente, i dolori sono come provocati
195
La pelle
IL CONSIGLIO IN PIÙ
Localmente si può usare la tintura madre di calendula
diluendone 20 gocce in mezzo bicchiere d’acqua e
facendo poi dei lavaggi sulla zona interessata. La stessa
tintura madre, così come quella di arnica, è indicata per
spennellature locali.
196
CURARSI CON L’OMEOPATIA
ROSACEA
Malattia infiammatoria cronica della pelle (dermatosi)
che colpisce prevalentemente la parte centrale del viso
(guance, naso, fronte). La pelle del volto si presenta ar-
rossata con papule, pustole e teleangectasie. Spesso si
assiste a un ispessimento (ipertrofia) dei tessuti, che
a volte diviene particolarmente evidente a livello del
naso, che si presenta gonfio e bulboso (rinofima). Oltre
ai problemi cutanei, la rosacea può provocare, seppur
raramente, manifestazioni oculari (per esempio, blefa-
rocongiuntivite) e cheratite. Pur assumendo a volte un
aspetto acneico, si differenzia dall’acne essenzialmen-
te per l’età di insorgenza e per l’assenza di comedoni.
Questa dermatosi si presenta prevalentemente nelle
persone di mezza età e nelle persone con carnagione e
capelli chiari. I rimedi omeopatici indicati sono utili
solo come trattamento di sostegno alla terapia indivi-
duata dal dermatologo.
197
La pelle
SEBORREA
Disfunzione delle ghiandole sebacee, che secernono
quantità eccessive di sebo, che poi viene trasformato
in scaglie untuose sulla cute (le quali sono il sintomo
caratteristico della seborrea). I diversi caratteri del-
la secrezione danno luogo a varie forme di questo di-
sturbo: seborrea furfuracea quando il sebo è secco e le
scaglie assumono l’aspetto di forfora; seborrea grassa
quando il sebo è fluido (un disturbo più frequente negli
adolescenti, con sedi elettive su cuoio capelluto, fronte,
naso, mento, spalle, torace ecc.); seborrea eczematoi-
de quando si associa a un processo infiammatorio di
tipo eczematoso. La seborrea può preparare il terreno
all’insorgere dell’acne volgare. Nel caso che il disturbo
persista in forma grave è importante farsi consiglia-
re dal dermatologo. Per non peggiorare il problema, è
fondamentale non utilizzare detergenti e cosmetici che
siano aggressivi per la pelle.
198
CURARSI CON L’OMEOPATIA
VERRUCHE
Piccole formazioni di origine virale che colpiscono di
preferenza le mani, i piedi e il viso. Si distinguono
per dislocazione e aspetto. Si hanno così le verruche
volgari (chiamate solitamente porri), e le verruche
piane, che si presentano come leggeri ispessimen-
ti tondeggianti e di colore diverso rispetto al derma
adiacente. Le verruche non provocano dolore. Nei
casi più gravi si ricorre all’asportazione chirurgica o
all’applicazione topica di particolari sostanze corici-
de. Una verruca di colore scuro deve essere controllata
dal medico. Se è morbida, cambia improvvisamente
forma, prude, sanguina o secerne qualsiasi liquido,
potrebbe non essere una verruca, ma una formazione
tumorale della pelle.
199
CURARSI CON L’OMEOPATIA
La bocca
INFIAMMAZIONI, DISTURBI
E INFEZIONI CHE COLPISCONO
MUCOSE, DENTI, GENGIVE
E L’INTERA CAVITÀ ORALE
201
La bocca
ALITOSI
Condizione caratterizzata da alito di odore sgradevo-
le. Può essere causata dall’ingestione di particolari
alimenti come alcol, aglio, cipolla; da uso di tabacco;
da affezioni gengivali o dentarie; da fermentazione di
particelle di cibo nella cavità orale; da rinosinusiti.
Può anche essere conseguente a malattie di altri appa-
rati. Se persiste, è opportuno rivolgersi a un dentista.
202
CURARSI CON L’OMEOPATIA
ASCESSO DENTALE
Raccolta di pus in una cavità formatasi all’interno
della radice o della polpa di un dente, o lungo un lega-
mento alveolodentario per infezione e distruzione della
zona. Generalmente un ascesso dentale deriva da com-
plicanze dovute alla carie, ma può originare anche da
traumi a carico del dente stesso. Le fessurazioni che si
creano nello smalto consentono ai batteri di penetrare
fino alla polpa. La terapia prevede l’uso di antibiotici,
antinfiammatori e le cure odontoiatriche del caso.
203
La bocca
BRUXISMO
Digrignamento dei denti durante il sonno o loro ser-
ramento durante la veglia. Lo sforzo sostenuto dalle
gengive e dagli alveoli può determinare modificazio-
ni irritative, infiammatorie e strutturali ossee, dando
origine a parodontopatie e favorendo forse la forma-
zione della carie. Il bruxismo è un fenomeno diffuso,
specialmente in età pediatrica (ne sono affetti circa il
5% dei bambini). Questo disturbo potrebbe determina-
re anche dolori all’articolazione temporomandibolare,
cefalee e mal di schiena.
204
CURARSI CON L’OMEOPATIA
CARIE DENTALE
Alterazione progressiva a carattere distruttivo del tes-
suto duro del dente. La presenza della placca dentale
favorisce la fermentazione - operata dai microrgani-
smi presenti sui residui alimentari - di carboidrati o
zuccheri, con produzione di acidi che intaccano, demi-
neralizzandoli, i tessuti duri del dente. La carie pro-
voca una solubilizzazione della sostanza inorganica
dello smalto dentale, con una successione di attacchi
demineralizzanti che possono distruggere lo strato su-
perficiale del dente e penetrare in profondità. I rimedi
omeopatici aiutano a contrastare la predisposizione
alla carie e i suoi effetti.
205
La bocca
GENGIVITE
Processo infiammatorio delle gengive, che può essere
provocato da: irritazioni locali (carie, tartaro, appa-
recchi protesici, scarsa o eccessiva pulizia dei denti,
abuso di tabacco o di droghe, traumi ecc.); disfunzioni
endocrine anche a carattere ereditario; malattie gene-
rali e gravidanza; alterazioni del ricambio; uso di far-
maci predisponenti. Tra le complicazioni più frequenti
troviamo l’infezione acuta da flora batterica del cavo
orale e disturbi della masticazione.
MAL DI DENTI
Il mal di denti può avere origini diverse. Tra le cause
più frequenti vi è la pulpite, ovvero l’infiammazione
del “nervo” a seguito ad esempio di una carie trascura-
ta. Il dolore appare all’improvviso, provocato anche da
stimoli minimi, e aumenta di intensità con la pressio-
ne masticatoria, al contatto con alimenti caldi, freddi
o dolci. I rimedi naturali danno sollievo ed evitano un
eccessivo ricorso agli analgesici.
206
CURARSI CON L’OMEOPATIA
MUGHETTO
Infezione micotica della mucosa orale causata da Can-
dida albicans. Colpisce soprattutto i neonati e gli an-
ziani, ma anche i giovani e gli adulti caratterizzati
da una situazione di immunodeficienza (ad esempio
in seguito ad Aids, terapia cortisonica, terapia immu-
nosoppressiva o antibiotica protratta; malattie debi-
litanti; malattie metaboliche come il diabete mellito).
L’infezione ha inizio con un arrossamento della muco-
sa orale che diviene brillante e dolente, si presentano
poi chiazze biancastre su lingua, gengive, pilastri an-
teriori della faringe e palato, che tendono a confluire
in ampie placche (pseudomembrane). Il trattamento
omeopatico qui di seguito indicato è utile per la mam-
ma (se affetta) o per soggetti anziani; se si tratta di un
neonato, è opportuno rivolgersi al medico omeopata.
207
La bocca
ODONTALGIA
Dolore acuto di origine dentaria, continuo o subcon-
tinuo, talvolta pulsante, localizzato a livello dell’arco
dentario. Più precisamente si dovrebbe parlare del-
le varie manifestazioni che lo riguardano: la carie,
l’ascesso gengivale, la nevralgia dei nervi alveolari, la
piorrea ecc., tutte cause di dolore.
STOMATITE
Infiammazione acuta o cronica della mucosa della
bocca, quasi sempre dolorosa. Spesso è localizzata
alle sole gengive o alla lingua e prende allora rispet-
tivamente il nome di “gengivite” e di “glossite”. Può
essere provocata da microrganismi patogeni perve-
208
CURARSI CON L’OMEOPATIA
IL CONSIGLIO IN PIÙ
È utile un’integrazione con vitamina B12, acido folico
e ferro e spennellature locali con tintura madre
di calendula. Se la stomatite si presenta spesso, è
fondamentale l’intervento del medico.
209
CURARSI CON L’OMEOPATIA
Gli occhi
INFIAMMAZIONI E DISFUNZIONI
CHE RIGUARDANO
GLI ORGANI DELLA VISTA,
LE PALPEBRE E LA CONGIUNTIVA
211
Gli occhi
BLEFARITE
Infiammazione del margine delle palpebre, che può
estendersi alla cute, alla congiuntiva, ai follicoli, alle
ghiandole ciliari e a quelle di Meibomio. Dall’evoluzio-
ne subacuta o cronica, con notevole tendenza alle re-
cidive, le blefariti possono essere provocate da fattori
costituzionali, allergici, endocrini, ambientali (polve-
ri, fumo), da carenze di vitamine, dispepsie, autointos-
sicazioni alimentari, diabete o da infezione batterica.
Possono presentarsi con arrossamento, gonfiore, for-
mazione di croste, squame, ulcere. La prima sensazione
è quella di corpo estraneo nell’occhio con lacrimazione
e fotosensibilità. È opportuno rivolgersi al medico per
valutare la situazione ed evitare che peggiori.
212
CURARSI CON L’OMEOPATIA
IL CONSIGLIO IN PIÙ
Gli impacchi con acqua tiepida, utilizzando una garza
sterile imbevuta, appoggiata sulle palpebre chiuse
per 5-10 minuti, ammorbidiscono le crosticine rendendo
più facile la loro rimozione.
In alternativa all’acqua, si può impiegare un infuso di
camomilla: porre due cucchiaini di fiori in una tazza di
acqua calda e lasciare intiepidire, quindi filtrare.
È buona regola non sfregare e non toccare gli occhi con
le mani. Chi porta le lenti a contatto, non deve utilizzarle
se è presente un’infezione, sostituendole con gli occhiali
per tutta la durata della terapia.
CATARATTA
Malattia dell’occhio determinata all’opacamento par-
ziale o totale del cristallino. Può essere congenita e,
come tale, non evolutiva, o acquisita, di carattere
progressivo. La sintomatologia è una diminuzione
dell’acuità visiva, che nei casi più gravi arriva alla
cecità. La terapia in genere è chirurgica e consiste
nell’asportazione parziale o totale del cristallino, cui
fa seguito la correzione del difetto visivo mediante len-
ti o con inserimento, all’interno del globo oculare, di
particolari lenti di plastica.
213
Gli occhi
CONGIUNTIVITE
Processo infiammatorio della congiuntiva, membra-
na che ricopre il bulbo oculare e la parte interna delle
palpebre. Può essere provocata da batteri, virus, fattori
allergici, parassiti, funghi, agenti chimico-fisici come
radiazioni ultraviolette e infrarosse, raggi X, calore,
acidi, alcali, sapone e tabacco. La sintomatologia è
caratterizzata da forte arrossamento dell’occhio, au-
mento della secrezione, prurito e senso di corpo estra-
neo, fastidio per la luce. Le congiuntiviti batteriche si
distinguono in purulente e non purulente. Tra le con-
giuntiviti virali, le più frequenti sono quelle da Adeno-
virus e da Herpesvirus.
214
CURARSI CON L’OMEOPATIA
ORZAIOLO
Ascesso posto sul margine della palpebra, per suppura-
zione di una ghiandola di Zeiss (orzaiolo esterno) o di
una ghiandola di Meibomio (orzaiolo interno), ghian-
dole sebacee annesse alle ciglia. La sintomatologia è
caratterizzata da irritazione, senso di peso e dolore.
Non rappresenta un rischio per la vista.
215
CURARSI CON L’OMEOPATIA
Le orecchie
I DISTURBI CHE COLPISCONO
L’APPARATO AURICOLARE,
IL SENSO DELL’EQUILIBRIO
E LA GHIANDOLA PAROTIDE
217
Le orecchie
ACUFENE
Sensazione uditiva soggettiva – consistente perlopiù
in fischi, soffi, ronzii – percepita in assenza di stimoli
sonori esterni. Spesso si accompagna a diminuzione
dell’udito e può diventare assai fastidioso al punto di
pregiudicare la qualità di vita. Le cause sono moltepli-
ci, come disturbi dell’orecchio, farmaci, intossicazio-
ni, traumi acustici, ipertensione, depressione ecc. Un
altro disturbo spesso associato all’acufene, ma anche
presente singolarmente, è l’aumentata sensibilità a ru-
mori e suoni anche di debole intensità. È opportuno in
ogni caso rivolgersi a uno specialista, dal momento che
può essere un segnale di patologie presenti in parti del
corpo distanti dall’apparato auricolare.
218
CURARSI CON L’OMEOPATIA
LABIRINTITE
Infiammazione del labirinto, organo dell’equilibrio
nell’orecchio, provocata da infezioni batteriche o vira-
li. Si tratta di una malattia frequente nelle infezioni
purulente dell’orecchio medio che si trasmette per via
ematica. Nella forma acuta si possono avere fenomeni
di tipo sieroso (con riduzione dell’udito, vertigini, turbe
dell’equilibrio e vomito) che solitamente guariscono in
2-3 settimane senza lasciare esiti particolarmente inva-
lidanti, oppure di tipo purulento (con vertigini intensis-
sime, nausea continua e vomito, nistagmo, sordità) che
lasciano deficit uditivi e dell’equilibrio permanenti.
219
Le orecchie
OTITE
Processo infiammatorio, acuto o cronico, a carico
dell’orecchio e legato, soprattutto nell’infanzia, a de-
ficit delle difese immunitarie nei confronti di germi
e di virus. Il raffreddore, l’influenza, la polmonite, la
bronchite, la sinusite possono favorire l’instaurarsi
delle flogosi a livello dell’orecchio interno e dell’orec-
chio medio. L’otite non curata cronicizza e può essere
accompagnata da complicanze quali fistola e asces-
so, nonché perforazione timpanica. L’infiammazione
dell’orecchio medio può suddividersi in: sierosa, ca-
tarrale e purulenta a seconda delle manifestazioni con
220
CURARSI CON L’OMEOPATIA
221
Le orecchie
PAROTITE
Malattia virale (Myxovirus) contagiosa, con ingrossa-
mento doloroso delle ghiandole salivari. A una fase
d’esordio con rialzo termico, entro 24 ore si associa flo-
gosi della parotide e delle ghiandole sottomascellari e
sottolinguali e sono comuni i segni di un risentimento
meningeo: cefalea nucale, ipoacusia, disturbi visivi.
Le possibili complicanze sono l’orchiepididimite e la
pancreatite. In caso di cefalea nucale intensa (menin-
gite virale) e complicanze è necessaria una visita me-
dica. Alcuni dei rimedi servono a prevenire le possibili
complicanze
222
CURARSI CON L’OMEOPATIA
223
CURARSI CON L’OMEOPATIA
Disturbi
dell’infanzia
I MALESSERI E LE MALATTIE
INFETTIVE CHE PIÙ DI FREQUENTE
COLPISCONO I BAMBINI
225
Disturbi dell’infanzia
ACETONE
È una patologia piuttosto frequente in bambini con
un’età compresa tra i 2 e i 4 anni, quando mangiano
poco o digiunano in conseguenza a febbre e a vomito.
Comporta uno stato di malessere generale derivante
da una mancanza di zuccheri, in sostituzione dei qua-
li vengono metabolizzati i grassi. Ciò porta ad un’au-
mentata produzione di corpi chetonici, tra cui l’ace-
tone, prodotti di scarto che provocano alitosi, vomito,
sonnolenza e spesso febbre. I bambini più piccoli e i più
magri ne sono maggiormente predisposti.
AFFATICAMENTO
Stanchezza e affaticamento rendono i bambini maggior-
mente bisognosi di qualche ora in più di sonno e pos-
sono sopravvenire in diversi momenti della giornata,
non necessariamente come conseguenza di sforzi fisici
o intellettuali. Per contrastare questo disturbo servono
rimedi ricostituenti, utili a ridare vigore all’organismo
226
CURARSI CON L’OMEOPATIA
DERMATITE DA PANNOLINO
Il contatto con sfregamento della pelle con pannolino,
urina e feci e la scarsa traspirazione possono causare
una particolare tipologia di eritema che porta ad ar-
rossamenti e in alcuni casi alla formazione di bolle. È
noto che più della metà dei bambini tra i 4 e i 15 mesi,
soffre di eritema da pannolino almeno una volta ogni
due mesi.
227
Disturbi dell’infanzia
INAPPETENZA
Talvolta i bambini mangiano poco o mostrano il desi-
derio di saltare completamente i pasti. A volte questo
rifiuto è accompagnato da nausea, mal di testa, dolori
alla pancia. Alcuni fattori esterni possono determinare
un calo dell’appetito: quando i piccoli hanno l’influenza
magari associata a mal di gola, mangiano meno e, d’in-
verno, facendo meno attività fisica e bruciando meno
calorie, sentono meno lo stimolo della fame.
IPERATTIVITÀ
Con la definizione di “bambino iperattivo” si può in-
tendere sia il bambino particolarmente indisciplinato
sia quello che dà segni di agressività e violenza e che,
se non aiutato, entra in conflitto con gli insegnanti e,
in alcuni casi, anche con la legge. I bambini iperattivi
sono alla continua ricerca di attenzione, dimenticano
facilmente le richieste, perdono costantemente le loro
cose, sono disorganizzati e sempre in movimento. A
volte mangiano e dormono poco, possono presentare
forme allergiche e sensibilità alla luce e ai suoni. Han-
no difficoltà ad andare d’accordo con fratelli e sorelle
228
CURARSI CON L’OMEOPATIA
229
Disturbi dell’infanzia
MORBILLO
Malattia infettiva causata da un virus del genere mor-
billivirus (famiglia dei Paramixovidae). È una malat-
tia molto contagiosa che colpisce spesso i bambini tra 1
e 3 anni, per cui viene detta infantile. Si trasmette solo
nell’uomo. Il morbillo non ha sintomi gravi, provoca
principalmente un’eruzione cutanea, simile a quella
della rosolia o della scarlattina. Dura 10-20 giorni.
Una volta contratto, il morbillo dà un’immunizzazio-
ne teoricamente definitiva, quindi non ci si ammalerà
più per l’intera durata della vita. I primi sintomi sono
simili a quelli di un raffreddore (tosse secca, naso che
cola, congiuntivite) con una febbre che diventa sempre
più alta. Successivamente appaiono dei puntini bian-
chi all’interno della bocca. Dopo 3-4 giorni, appare
230
CURARSI CON L’OMEOPATIA
ORECCHIONI
Malattia virale acuta contagiosa (detta anche paroti-
te), che colpisce solitamente i soggetti di età compresa
tra i cinque e i quindici anni, ma che non è rara anche
negli adulti. Provoca in genere ingrossamento doloro-
so delle ghiandole salivari, più spesso delle parotidi.
Conferisce immunità permanente. La durata del pe-
riodo d’incubazione è molto varia (5-35 giorni). Il pe-
231
Disturbi dell’infanzia
IL CONSIGLIO IN PIÙ
Sono utili impacchi caldo-umidi sulla tumefazione e una
dieta liquida povera di grassi. È indicata l’assunzione
del macerato glicerico Ribes nigrum, 1 DH, 50 gocce in
poca acqua, tra le 8 e le 10 del mattino.
232
CURARSI CON L’OMEOPATIA
ROSOLIA
Detta anche rubeola, è una malattia infettiva causata
da un RNA virus (della famiglia Togaviridae). Il con-
tagio avviene per via diretta mediante le goccioline di
saliva disperse nell’aria; l’incubazione dura 2-3 setti-
mane, mentre l’infettività va da alcuni giorni prima
a 7 giorni dopo l’esantema. Esordisce con febbricola,
dolori articolari, esantema molto tenue e di breve du-
rata, arrossamento della faringe. L’esantema si presen-
ta dapprima al volto e al padiglione auricolare, poi si
diffonde agli arti e al tronco, e scompare dopo uno o
due giorni; nel 50% dei casi è associato a tumefazione
dei linfonodi. Nel bambino, generalmente, non ha com-
plicazioni e lascia un’immunità permanente. Occorre
consultare il pediatra se si è preoccupati circa il decor-
so della malattia, se il bambino è sofferente. Se un bam-
bino con la rosolia è venuto a contatto nei giorni in cui
era infettivo con una donna in stato di gravidanza, è
necessario avvisarla tempestivamente. Per la profilas-
si, infatti, non ci sono provvedimenti da prendere nei
confronti delle persone esposte al contagio, tranne che
per le donne nei primi tre mesi di gravidanza per scon-
giurare gravi malformazioni fetali.
233
Disturbi dell’infanzia
SCARLATTINA
Malattia infettiva causata dal batterio streptococco
beta-emolitico di gruppo A, che si manifesta in gene-
re nei bambini tra i 3 e i 10 anni. Il contagio avviene
dal malato tramite le goccioline di saliva o attraverso
oggetti, sui quali lo streptococco sopravvive a lungo.
L’incubazione dura 2-5 giorni, in cui compaiono febbre,
dolore alla deglutizione e tumefazione dei linfonodi
laterocervicali. Successivamente insorge un esantema
rosso-scarlatto che dal volto si diffonde al tronco. Il
cavo orale è fortemente arrossato e la lingua, ricoper-
ta da una patina giallastra, presenta papille anch’esse
molto arrossate. L’esantema, che dura pochi giorni, è
costituito da piccole papule rosse e leggermente in ri-
lievo, estremamente diffuse. Dopo qualche giorno inizia
la desquamazione che, a partire dal tronco, si diffonde
in tutto il corpo simile a forfora, mentre alle mani e
ai piedi si presenta a forma di lamelle. La scarlattina
può dare complicazioni di vario tipo suddivise in tos-
siche (miocardite), settiche (otite, broncopolmonite) e
immunologiche (malattia reumatica, glomerulonefrite
post-streptococcica). Occorre consultare il pediatra se
il bambino perde saliva e fa molta fatica a deglutire o
se le urine assumono un colore rosso-marrone.
234
CURARSI CON L’OMEOPATIA
VARICELLA
Malattia infettiva causata dal virus Varicella zoster,
della famiglia degli Herpes. Il contagio avviene me-
diante le goccioline di saliva disperse nell’aria e il
contatto con le eruzioni cutanee. L’incubazione dura
14 giorni, dopo i quali insorgono malessere generale,
febbre (che può arrivare anche ai 40 °C), cefalea; quin-
di sul tronco si presentano poche maculo-papule mol-
to pruriginose; dopo poche ore o giorni compaiono su
tutto il corpo altre maculo-papule, che si trasformano
in pustole, si rompono e danno origine a una crosta.
Dopo alcuni giorni insorgono altre pustole, diffuse
anche alle mucose. Le pustole, se non grattate, non la-
sciano cicatrici.
La malattia è contagiosa fino a che sono presenti ve-
scicole o croste; ha esito favorevole e si risolve in 8-10
giorni, tranne negli immunodepressi, nei quali la
diffusione è massima ed è frequente l’interessamento
del sistema nervoso. Si tratta di una patologia per la
quale occorre sempre consultare il medico.
235
CURARSI CON L’OMEOPATIA
ARMADIETTO
OMEOPATICO
I rimedi
dalla A alla Z
237
Armadietto omeopatico
ACONITUM NAPELLUS
ORIGINE
Il rimedio omeopatico si ottiene dalla tintura madre di aco-
nito, una pianta della famiglia delle Ranuncolacee.
INDICAZIONI
• Nevralgie, se sono state provocate o aggravate dal fred-
do, accompagnate da formicolio o intorpidimento: Aconi-
tum 30 CH, 5 granuli 2-6 volte al giorno, secondo l’intensità
dei sintomi, fino al miglioramento.
• Crisi ipertensive con tachicardia, cefalea, viso arrossato
e caldo; tachicardia parossistica (dopo un freddo intenso o
uno spavento): Aconitum 9 CH, 2-4 volte al giorno.
• Stati febbrili acuti (nel caso in cui il soggetto abbia le
caratteristiche di Aconitum), rinofaringiti, tonsilliti ecc. In
particolare, è utile in caso di laringite con tosse intensa
(intorno a mezzanotte); diarrea verde con coliche (da colpo
di freddo); colpo di calore e insolazione con pelle arrossata
e secca (in presenza di sudori, Belladonna): Aconitum 15
CH, 2-4 volte al giorno, secondo l’intensità dei sintomi.
238
CURARSI CON L’OMEOPATIA
INDICAZIONI
• Disturbi digestivi dei forti mangiatori, consumatori di
carne, con l’addome dilatato e dolorante: in questi casi è
ancor più indicato Allium sativum (aglio) 5 CH, 3-5 gra-
nuli, 1-2 volte al giorno fino al miglioramento.
• Nevriti e nevralgie: Allium cepa 15 CH, 3-5 granuli, 1-2
volte al giorno fino al miglioramento.
• Rafreddore da fieno, rinite cronica, allergia alla pesca:
Allium cepa 5 CH, 2-3 granuli ogni 2-3 ore, fino al miglio-
ramento.
I raffreddori che possono essere trattati con Allium cepa
presentano una secrezione congiuntivale abbondante e
non irritante, in genere la sera, in ambiente caldo.
APIS MELLIFICA
ORIGINE
Il rimedio omeopatico si ottiene dalla tintura madre prepa-
rata facendo macerare nell’alcol le api intere (quindi anche
il loro veleno).
INDICAZIONI
• Edemi di origine allergica o infiammatoria (con prurito,
migliorati dal freddo): Apis mellifica 15 CH, 5 granuli an-
che ogni 10 minuti nella fase acuta.
• Congiuntiviti; cheratiti; vaginiti; infiammazioni alle ovaie
(soprattutto a destra): Apis mellifica 15 CH, 5 granuli ogni
15 minuti nella fase acuta, diminuendo col miglioramento.
Nei casi cronici, 2-4 assunzioni al giorno, fino al migliora-
mento dei sintomi.
239
Armadietto omeopatico
ARNICA MONTANA
ORIGINE
Il rimedio omeopatico si ottiene dalla tintura madre di ar-
nica, una pianta delle Composite.
INDICAZIONI
• Traumi di ogni tipo, sia locali sia generali; shock; cure
pre e postoperatorie; parto; emorragie; affaticamento mu-
scolare; raucedine nei cantanti o negli oratori; insonnia
conseguente ad affaticamento; fragilità capillare; ematomi
o ecchimosi; varici dolorose; accessi emorroidari acuti: Ar-
nica 7-15 CH nelle affezioni acute, Arnica 15-30 CH nelle
affezioni croniche, 5 granuli, 2 volte al giorno fino al miglio-
ramento.
ARSENICUM ALBUM
ORIGINE
Il rimedio omeopatico si ottiene dall’anidride arseniosa che
si presenta sotto forma di polvere cristallina incolore.
INDICAZIONI
• Stanchezza e dimagrimento, come conseguenze di ma-
lattie croniche; stati depressivi conseguenti a malattie cro-
niche debilitanti: Arsenicum album 30 CH, 5 granuli, 1-2
volte al giorno.
• Asma, eczema, raffreddore da fieno: la posologia sarà
proporzionata al ritmo delle manifestazioni. Per esempio,
5 granuli di Arsenicum album 15 CH al giorno. Diminuire
240
CURARSI CON L’OMEOPATIA
BELLADONNA
ORIGINE
Il rimedio omeopatico si ottiene dalla tintura madre della
belladonna, una pianta che appartiene alla famiglia delle
Solanacee. In caso di tifo, suppurazioni o malattie a lenta
evoluzione questo rimedio è controindicato.
INDICAZIONI
• Vampate di calore; mal di testa da febbre o da ipertensio-
ne; insolazioni; spasmi degli organi cavi (stomaco, intesti-
no); coliche epatiche o renali; tutte le malattie infettive (se
il soggetto corrisponde al tipo Belladonna); rinofaringiti;
laringotracheiti (all’inizio); otiti medie congestizie: usare il
rimedio ad alte diluizioni (15-30 CH) se il soggetto ha una
similitudine evidente con quanto descritto, diminuendole
in base al miglioramento. Se la similitudine è ridotta, usare
le basse diluizioni (3-5 CH). Si consigliano 3-5 granuli di
Belladonna ogni 2-4 ore, secondo la gravità del sintomo.
241
Armadietto omeopatico
BRYONIA
ORIGINE
Il rimedio omeopatico si ottiene dalla tintura madre di
brionia, una pianta della famiglia delle Cucurbitacee di cui
esistono due specie simili, la Bryonia alba e la Bryonia
dioica. In omeopatia viene utilizzata Bryonia alba.
INDICAZIONI
• Riniti con mucose secche, di aspetto simili al cartone, e
sete intensa; tracheiti o bronchiti nella fase acuta; stipsi
con feci grosse, dure, secche; dolori articolari con qualsiasi
localizzazione, se peggiorano con il movimento e migliora-
no con il riposo; artriti reumatiche acute a insorgenza pro-
gressiva, aventi le modalità del rimedio; colecistiti, ovariti
o cisti ovariche (come coadiuvante della terapia classica
e indipendentemente dalle indicazioni chirurgiche); tutte
le affezioni febbrili che comportano sete intensa, ricerca
dell’immobilità assoluta, abbattimento con sudori che re-
cano sollievo; mastiti con seni pesanti, che dolgono al mi-
nimo movimento: Bryonia 5-30 CH, 5 granuli 2-4 volte al
giorno, secondo la gravità del caso. Ridurre le assunzioni
in base al miglioramento.
CALENDULA OFFICINALIS
ORIGINE
Il rimedio omeopatico si ottiene dalla tintura madre della
calendula, una pianta erbacea che appartiene alla famiglia
delle Composite.
242
CURARSI CON L’OMEOPATIA
INDICAZIONI
Prevenzione di brutte cicatrici e cheloidi. Cura di ulcere
irritate, infiammate e crostose; vene varicose; eccessiva se-
crezione di pus; come analgesico e antisettico: Calendula
officinalis 5 CH, 3-5 granuli 2-4 volte al dì. Come pomata, la
calendula può essere applicata esternamente per un’azio-
ne antisettica locale su mucose, pelle e piaghe aperte.
CHAMOMILLA
ORIGINE
Il rimedio omeopatico si ottiene dalla tintura madre di ca-
momilla, una pianta della famiglia delle Composite che cre-
sce nel sottobosco. È caratterizzata da un odore intenso
aromatico.
INDICAZIONI
• Per i dolori della dentizione dei lattanti (solitamente miti
e tranquilli, con il dolore diventano insopportabili, capric-
ciosi e collerici e si calmano solo se presi in braccio): Cha-
momilla 15 CH, 3-5 granuli ogni quindici-trenta minuti,
diradando in base al miglioramento.
• Febbre di qualunque origine: Chamomilla 9 CH, 5 granu-
li 2-4 volte al giorno, secondo la gravità del caso.
• Intolleranza al dolore di qualsiasi origine, in particola-
re coliche, sciatica, dolore dentale: Chamomilla da 9 a 30
CH. La diluizione sarà più elevata in proporzione al grado
di similitudine del soggetto con il rimedio.
• Turbe del carattere: Chamomilla 15 CH da 5 granuli al
dì, fino ad arrivare a 5 granuli una volta a settimana.
243
Armadietto omeopatico
EUPATORIUM PERFOLIATUM
ORIGINE
Il rimedio omeopatico si ottiene dalla tintura madre dell’er-
ba della febbre ((Eupatorium perfoliatum), della famiglia
delle Composite.
INDICAZIONI
• Dolori ossei reumatici; febbre con indolenzimento; in-
fluenza e sindromi influenzali in presenza di dolore ai bulbi
oculari, peggiorate dalla minima pressione: Eupatorium
perfoliatum 9 CH, 5 granuli ogni ora, diminuendo in base
al miglioramento.
GELSEMIUM
ORIGINE
Il rimedio omeopatico si ottiene dalla tintura madre di gel-
semio (noto anche come gelsomino della Carolina o falso
gelsomino della Virginia), un arbusto rampicante della fa-
miglia delle Loganiacee.
INDICAZIONI
• Influenza e stati febbrili che presentano le caratteristi-
che di Gelsemium e paralisi virali, in aggiunta alle terapie
classiche: Gelsemium 30 CH, 5 granuli ogni 6 ore, dimi-
nuendo le assunzioni in base al miglioramento.
• Panico prima di un esame o di una prova, con turbe del-
la memoria, tremori e diarrea emotivi: Gelsemium 30 CH,
una dose alla sera della vigilia e una dose un’ora prima
dell’esame o della prova temuti.
244
CURARSI CON L’OMEOPATIA
LYCOPODIUM CLAVATUM
ORIGINE
Il rimedio omeopatico si ottiene dalla tintura madre ottenu-
ta dalle spore (considerate a lungo inerti) del musco clava-
to ((Lycopodium clavatum) che appartiene alla famiglia
delle Licopodiacee e significa “piede di lupo”. Noto anche
con il nome di “erba strega”.
INDICAZIONI
• Difficoltà di digestione; emicranie e cefalee di origine di-
gestiva: Lycopodium 5 CH, da una a più volte al giorno,
fino al miglioramento.
• Ipercolesterolemia; iperuricemia; calcolosi urinaria; me-
teorismo; ulcera duodenale: Lycopodium 5 o 7 CH, 5 gra-
nuli, una o più volte al giorno.
• Orticaria cronica; depressioni reattive; impotenza; tic nei
bambini e negli adolescenti: Lycopodium 15 o 30 CH ogni
14 giorni.
245
Armadietto omeopatico
NATRUM CARBONICUM
ORIGINE
Il rimedio omeopatico si ottiene dal carbonato disodico, è
la comune soda. Il prodotto si presenta in forma di polvere
bianca o di cristalli incolori, dal sapore alcalino, molto so-
lubili nell’acqua.
INDICAZIONI
• Difficoltà di digestione: Natrum carbonicum 7 CH, 5
granuli prima dei pasti principali.
• Diarrea dovuta al latte: Natrum carbonicum 7 CH, 5
granuli 3 volte al giorno.
• Raffreddore tendente alla cronicità: Natrum carboni-
cum 9 CH, 5 granuli 2 volte al giorno.
• Crisi d’asma verso le 5 della mattina: Natrum carboni-
cum 15 CH, 5 granuli ogni sera nei periodi delle crisi.
• Herpes, eczema: Natrum carbonicum 15 CH, 5 granuli
al giorno, diminuendo in base al miglioramento.
• Mal di testa dovuto all’esposizione ai raggi solari; ad af-
faticamento intellettuale: Natrum carbonicum 30 CH, 5
granuli al giorno, fino alla guarigione.
• Depressione, ipocondria: Natrum carbonicum 30 CH,
una monodose settimanale per lunghi periodi.
NATRUM MURIATICUM
ORIGINE
Questo rimedio omeopatico rimineralizzante è ricavato
dal cloruro di sodio, ovvero dal sale marino.
246
CURARSI CON L’OMEOPATIA
INDICAZIONI
• Ritardo staturo-ponderale, rinite, orticaria, eczema,
asma, herpes labiale, acne, verruche, cefalea vasomotoria:
Natrum muriaticum 30 CH, una dose alla settimana.
NUX VOMICA
ORIGINE
Il rimedio omeopatico si ottiene dalla tintura madre dei
semi di Strychnos nux vomica, albero della famiglia delle
Loganiacee.
INDICAZIONI
• Insonnia dei soggetti affaticati, con risveglio verso le 3-4
del mattino. Il soggetto stenta a riaddormentarsi e si alza
stanco.
• Ipertensione arteriosa.
• Ritenzione urinaria e cistite dopo un intervento chirurgi-
co con stimoli inefficaci.
• Sindromi digestive caratterizzate dai seguenti sintomi o
da alcuni di essi: lingua ricoperta da una patina bianco-
giallastra nella parte posteriore; nausea che migliora con
il vomito; diarrea con piccole scariche; stipsi con stimoli
inefficaci; concomitanza di sonnolenza postprandiale.
• Emorroidi pruriginose, dolorose, che migliorano con le
abluzioni fredde.
In tutti questi casi, Nux vomica 5 CH, 5 granuli 2 volte al
giorno nelle affezioni locali (emorroidi); alla 7 o 9 CH per i
sintomi più generali; alla 15 o 30 CH se si verificano modi-
ficazioni del comportamento.
247
Armadietto omeopatico
248
CURARSI CON L’OMEOPATIA
PULSATILLA
ORIGINE
Il rimedio omeopatico si ottiene dalla tintura madre
dell’anemone pulsatilla (preparata con la pianta fresca,
intera e fiorita), erba perenne della famiglia delle Ranun-
colacee. È comune nell’Europa del Sud.
INDICAZIONI
• Raffreddore acuto e cronico, specie con perdita del gusto
e dell’odorato. Naso secco, ostruito di sera e di notte, con
secrezione alla mattina e durante la giornata, che peggiora
in una camera calda e migliora all’aria aperta; raffreddore
da fieno; rinofaringiti recidivanti. Per favorire l’espettora-
zione prescrivere basse diluizioni, Pulsatilla 4 o 5 CH, 5
granuli in assunzioni ripetute. Nei casi cronici prescrivere,
per esempio, Pulsatilla 30 CH, una monodose di globuli
una volta alla settimana.
• Intolleranza a grassi, dolci e gelati (che tuttavia sono ap-
prezzati); pesantezza di stomaco dopo un eccesso di questi
cibi. I sintomi molto variabili. In tutti questi casi, Pulsatil-
la 7 o 9 CH, 5 granuli 1-2 volte al giorno.
• Mestruazioni, spesso ritardate, brevi, intermittenti; sin-
drome premestruale; leucorrea abbondante, densa, poco o
per nulla irritante, oppure una lattiginosa e liquida: Pulsa-
tilla ad alte diluizioni (15 o 30 CH), 5 granuli al giorno pri-
ma delle mestruazioni; Pulsatilla alla 9, 15 e 30 CH, verso
il ventesimo, ventunesimo e ventiduesimo giorno del ciclo.
Stati depressivi reattivi senza connotazione nevrotica o
psicotica dominante in soggetti corrispondenti al tipo sen-
sibile: Pulsatilla 15 o 30 CH, 5 granuli 1-2 volte al giorno.
Diminuire in base al miglioramento.
249
Armadietto omeopatico
RHUS TOXICODENDRON
ORIGINE
Il rimedio omeopatico si ottiene dalla tintura madre di som-
maco velenoso, un arbusto della famiglia delle Anarcadia-
cee. Si tratta di un’edera velenosa le cui foglie vengono rac-
colte prima che la pianta fiorisca, periodo in cui il veleno è
più forte, e quindi ridotte in polpa.
INDICAZIONI
• Eczema; herpes zoster; herpes accompagnato o meno da
sindromi febbrili; acne rosacea: Rhus toxicodendron 15
CH fin dai primi sintomi soggettivi e ripetere ogni quarto
d’ora. Spesso questa tecnica permette di evitare o limitare
l’eruzione.
• Raucedine quando si comincia a parlare o a cantare, che
migliora in seguito; sciatica con dolori lancinanti e fitte
lungo l’intero decorso del nervo, che peggiorano durante il
riposo e migliorano con il movimento; reumatismi causati
o peggiorati dall’umidità: Rhus toxicodendron 7-15 CH, 5
granuli 2-4 volte al giorno secondo la gravità dei sintomi.
THUYA OCCIDENTALIS
ORIGINE
Il rimedio omeopatico si ottiene dalla tintura madre del
cedro bianco, detto anche l’albero della vita, una pianta
della famiglia delle Cupressacee. Il rimedio è ottenuto dal-
le foglie e dai rami raccolti durante il periodo di fioritura.
250
CURARSI CON L’OMEOPATIA
INDICAZIONI
• Malattie conseguenti a vaccinazioni, uso di antibiotici,
contraccettivi orali ecc.; allergie ritardate: asma, eczema
ecc.; cellulite; acne giovanile o rosacea; seborrea; unghie
molli, che si spezzano facilmente, stratificate o ondulate;
nevralgie (soprattutto in presenza di tremori muscolari
nella zona della nevralgia); depressioni reattive seconda-
rie (psicosomatiche); idee fisse. Per un disturbo localizza-
to, come la cellulite, assumere Thuya 7 o 9 CH, 5 granuli al
giorno o 3 volte alla settimana. Negli altri casi, assumere
Thuya 15 o 30 CH, da una a più volte al giorno.
URTICA URENS
ORIGINE
Il rimedio omeopatico si ottiene dalla tintura madre dell’or-
tica, una specie annuale della famiglia delle Orticacee.
INDICAZIONI
• Orticaria di origine alimentare, tossica, allergica o da
contatto; prurito che peggiora a contatto con l’acqua, a pre-
scindere dalla causa: Urtica urens 5 CH, 5 granuli 3-6 volte
al giorno, diminuendo in base al miglioramento.
• Dolori reumatici di origine gottosa, acuti o cronici: Urti-
ca urens 6 DH, 20 gocce 2 volte al giorno.
251
CURARSI CON L’OMEOPATIA
Indice analitico
A
Acetone 226 Calcoli renali 136
Acne 180 Candidosi 141
Acufene 218 Capillari dilatati 117
Aerofagia 88 Carie dentale 205
Affaticamento 226 Cataratta 213
Alitosi 202 Cefalea 52
Anoressia 105 Cellulite 118
Ansia 62 Ciclo mestruale (disturbi) 142
Ansia da partenza 46 Cinetosi 45
Arteriosclerosi 116 Cisti ovariche 149
Artrite e artrosi 158 Cistite 137
Ascesso dentale 203 Colite 97
Asma bronchiale 70 Colon irritabile 98
Astenia 24 Colpo di calore 25
Attacchi di panico 62 Congiuntivite 214
Crampo 25
B
Blefarite 212 D
Borsite 161 Depressione 64
Bronchite 71 Dermatite da pannolino 227
Bruxismo 204 Diarrea 100
Bulimia 106 Distorsione 162
Disturbi sessuali
C - femminili 150
Calcoli biliari 90 - maschili 153
253
Indice analitico
E
Eczema 181 Indigestione 29
Edema 120 Influenza 30
Ematomi 26 Insonnia 55
Emorroidi 121 Insufficienza epatica 93
Enuresi 139 Intolleranze alimentari 110
Epistassi 27 Intossicazioni alimentari 31
Eritema 183 Iperattività 228
Ernia del disco 163 Ipercolesterolemia 124
Ernia iatale 91 Iperglicemia 125
Ipertensione arteriosa 125
F Ipotensione arteriosa 128
Faringite 73
Febbre 28 L
Fibromialgia 165 Labirintite 219
Fobia 66 Laringite 75
Frattura 166 Lombalgia 169
Fuso orario (effetti) 47 Lussazione 172
G M
Gastrite 92 Mal di denti 206
Gelone 123 Meteorismo 101
Gengivite 206 Micosi 188
Gomito del tennnista 167 Morbillo 230
Gotta 168 Mughetto 207
H N
Herpes genitale 184 Nausea e vomito 33
Herpes simplex 185 Nevrite e nevralgia 56
Herpes zoster 186
O
I Obesità 107
Inappetenza 228 Odontalgia 208
Incontinenza 139 Orecchioni 231
254
CURARSI CON L’OMEOPATIA
255
Curarsi con l’omeopatia
Finito di stampare nel mese di gennaio 2012
per conto delle Edizioni Riza S.p.A.
da Rotolito Lombarda
20063 Cernusco sul Naviglio (Mi)