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Teatro popolare.

Si sviluppa lungo il XVIII secolo, ebbe grande successo che contempla anche la tragedia al suo interno,
anche se i generi erano ancora quelli antichi ossia:

- ‘de santos’, si metteva in scena i penitenti celebri famosi quelli di Canizares e Zamora, giungeva a
identificarsi anche con quella di magia poiché quelli del barocco avevano creato questo legame
come Calderon, la proibizione 1788 poiché erano eccentrici, attentavano alla morale pubblica e
netta divisione tra verità e superstizione ma il pubblico ne era affascinato perché si potevano
introdurre effetti spettacolari come apparizioni, scontro degli eserciti;
- commedia eroica e militare, che celebrava le battaglie degli eroi, si mettevano in scena effetti
spettacolari, fedeli alla realtà soprattutto per scene cruenti, personaggi importanti come Enrico 14,
amato dal pubblico meno colto perché vedevano esibirsi il proprio essere, evadere dalla routine di
ogni giorno, tra i grandi Luciano Francisco Comella (scrisse una serie di commedie militari e altri
generi che furono fortunati al suo tempo, si caratterizza come prodotto commerciale, Moratin lo
citerà nella ‘comedia nueva’ dove citava gli autori di scarso valore)
- commedia sentimentale, basata su conflitti che tendono a muovere lo spettatore ammirazione,
compassione, chiamata anche commedia lacrimosa, sofferenze che dovevano subire due
innamorati con finale sempre tragico di classi sociali diverse, concetto di virtù, nobiltà d’animo,
rompere l’immobilismo sociale, tra i grandi Luzan e Jovellanos.

Forme minori, teatro comico teatrale:

-ceinete, resiste alla rigidità neoclassiche poiché hanno delle regole proprie, con elementi fantastici,
umorismo, referente riconoscibile, vena satirica che andava a criticare vizi e costumi, si metteva in scena
elementi individuabili, che se eliminati svaniva questa forma.

-generi minori che si inserivano tra un atto e l’altro per alleggerire il pubblico come entremeses, che
vengono rinnovati con espedienti musicali, il genere chico e ceinete:

• genere chico, teatro minore basato sulla farsuela, operetta, dove si fonda la commedia e
melodramma.
• genere ceinete, pezzo teatrale breve, a carattere umoristico, riflette la vita umana come il
linguaggio, l’aspetto comico, è erede dell’entremes. Entremes e pasos erano appunti passi brevi ma
si aveva difficoltà nel distinguere il ceinete e l’entremes, secondo alcuni il ceinete è da distinguere
tra il 2 e il 3 atto, mentre l’entremes tra il primo e il secondo atto. Si considera il ceinete i testi con
maggiore estensione, tra le caratteristiche:
- carattere comico,
- ritrarre tipi e costumi,
- tecnica semplice, basata sul repertorio di clichè,
- personaggi, tipi funzionali ben precisi e divertono,
- carattere locale, al di fuori dal contesto potrebbe perdere valore,
- si impiega l’ottosillabo,
- disprezzato dagli ‘ilustrados’ perché mancava il valore morale.
- un atto, senza divisione nelle scene facendo entrare e uscire i personaggi liberamente.
- ambientazione, con caratteristiche ricorrenti.

Ramon de la Cruz, fu colui che ebbe maggior successo con il ceinete, era di Madrid, studiò lettere senza
conseguire il titolo, vivrà a Ceuta e tornerà a Madrid, protetto dal Duca D’alba e dalla contessa Berarente
alla quale scrisse numerosi ceinetes. Faceva parte della accademia dell’arcadia con il nome di Larizo. Nella
sua epoca giovanile scrisse commedie e tragedie imitando Metastasio, imita voltaire, ma il teatro classico
spagnolo di Calderon è il suo modello. I ceinetes crearono antipatia tra i neoclassici. Il grande successo che
ebbe con i ceinetes lo portarono a dominare i teatri di corte e diventare il vero dirrettore dei teatri dove la
programmazione era gestita da lui, il successo raggiunse l’apice quando cadde il governo del conte di
Aranda. 1792 smise di scrivere e morirà due anni dopo una lunga malattia e turbato da problemi economici.
Tra la sua produzione si hanno oltre 70 tra commedie, tragedie e farsuela e oltre 475 ceinetes. Il suo teatro
doveva rispecchiare la realtà, definita come ‘grande affresco della vita quotidiana’, era un teatro senza fine
didascalico non doveva insegnare infatti come personaggi c’erano i tipi. Nei suoi ceinetes i personaggi
hanno un ruolo fondamentale con la quale si ha ben chiaro il tema e il ruolo, sono sempre in primo piano, i
personaggi entrano in scena lentamente in modo che le entrate possono essere costante, i critici hanno
riscontrato 13 tipi;

1. majos, personaggi con vestiti peculiari, attacchi brighe, buon cibo, orgogliosi del loro modo di
essere, opposto alle classi elevate, può essere maschile e femminile;
2. ados, chiacchieroni, artefici di intrighi, non sono fedeli ai padroni, personaggio utilizzato per avviare
delle conversazioni;
3. bajes, funzione di commentare e osservare, trasmettere una visione della realtà;
4. pajos, rozzi, si caratterizzano per il linguaggio peculiare, sono soggetti negativi, poco amanti dei
festeggiamenti;
5. petimetres, damerini, si caratterizzano per il loro essere superficiale, preoccupati del modo di
vestire, accessori, capelli, moda francesi, amanti della bella vita;
6. abates, caratterizzati pe essere privi di carità, amanti del cibo, ghiotti;
7. iusias, signorini, si caratterizzano per la loro superficialità;
8. bejetes, anziani, perseguitano le belle fanciulle, vogliono relazioni con loro;
9. esposas, mogli, che non si preoccupano per i problemi seri ma solo per il loro aspetto esteriore;
10. maridos, indaffarati nelle loro preoccupazioni con tono positivo, controllano i proprio servi e
rispettano le mogli;
11. cortejos, corteggiatori, cercano di sedurre e soddisfare i desideri delle mogli, classi sociali elevate
senza un’occupazione fissa, cercano dunque l’accompagnamento delle donne sposate;
12. amigos de familias, positivi, mostrano i rapporti positivi del genere umano,
13. vicitas, negative, amiche che vanno a trovare le mogli che vogliono sfruttare le risorse degli altri.

Hanno tutti la funzione di creare comicità, appartengono tutti alla classe popolare tranne alcuni, poche
caratteristiche fisiche.

Tecniche impiegate da Ramon nei ceinetes:

- Descrizione esterna dei personaggi attraverso le caratteristiche


- Costumbrismo erotico, si deforma la realtà, ricorso per ottenere maggiore comicità, doppi sensi,
apparenza e realtà,
- Iperbole, anafora,
- Ironia
- Inizio in medias res da parte di altri personaggi, non si produce l’evoluzione dei personaggi
- Contrasto tra teoria e pratica
- Giustizia poetica

Tematiche:

- Ceinetes de costumbre, sono quadri di vita delle classi popolari come protagonisti che ci danno
uno spaccato di vita
- Ceinetes che satirizzano che appartengono alla vita popolare
- Ceinetes parodici ma che prendono in giro il tema teatrale o polemica letteraria ‘Manolo,
tragedia para reir e para llorar’ di de la Cruz, si burla del tono e fatico, presenta tutti
protagonisti con espressioni volgari, convivenza di stili che diverte il pubblico.
- Ceinetes de circumstancias, che si ispirano ad avvenimenti di vita quotidiana che non hanno
nessuna importanza, per esempio uno che narra di un elefante che arriva a Madrid.

Commedia neoclassica

Genere drammatico più rappresentativo. la prima commedia a rappresentare questo genere di teatro è la
‘petimetra’ di Moratin padre del 1762, non fu rappresentato. opere di Tomas de Riarte anche molto
rappresentative che conquistarono il favore del pubblico. ‘el si de las ninas’ fu la commedia che ebbe
maggior successo. Leandro Fernandez de Moratin fu colui che difenderà la Spagna dalle critiche per la sua
decadenza. nel suo teatro non si intravede l’aspetto teorico, nel ‘discurso preliminar’ dà una valida
definizione di quello che sarà la commedia neoclassica ossia:

- imitazione del dialogo tra persone comuni,


- un luogo solo e in poche ore.
- Evidenzia la sintesi della trama,
- unità aristoteliche,
- linguaggio colloquiale, riflette l’aspetto positivo o negativo del personaggio. Tecniche di
caratterizzazione uguali a quelle della tragedia: autopresentazione (usato nei personaggi
positivi, in quelli negativi invece la loro autorappresentazione viene affidata ad altri
personaggi), giustificazione, didascalie, soliloquio, monologo interiore, lunghi discorsi per
manifestare il loro pensiero, contrasto, dialogo, commenti, riconoscimento
- si utilizza prima il romance poi la prosa,
- fine didattico
- critica i vizi della società aristocratica
- personaggi, situazioni e fatti che sono simili al costumbrismo.
- il pubblico si aspetta di divenire logico degli eventi.
- personaggi ridotti, si tolgono i personaggi ritenuti superflui. Dai 6 ai 10 ciò implicava il definirsi
dei protagonisti. La loro entrata in scena avveniva in maniera graduale e lentamente, suddivisi
dal punto di vista sociale: soggetti che appartengono alla borghesia e quelli che appartengono
al ceto basso. Non ci sono personaggi della classe alta. Caratterizzazione: esterna, dare le
informazioni al pubblico della famiglia di appartenenza; interna, viene rappresentato il loro
modo di essere. Non subiscono una evoluzione psicologica rispecchia dunque l’unità di
caratterizzazione. I personaggi hanno lo scopo di trasmettere il messaggio dell’opera dunque
portatori di un’ideologia.
- dialoghi, parlano due personaggi alla volta, solo durante lo scioglimento finale poteva
succedere che parlassero tutti insieme.
- Inizio in medias res
- l’intreccio è l’espediente mediante il quale si differenziano i personaggi, intromissione di una
terza persona nell’intreccio
- Satira, viene impiegata per respingere determinati comportamenti, colpisce i personaggi
negativi, si abbina alla satira la parodia per sottolineare l’aspetto superficiali e ridicoli di alcuni
soggetti e prova il riso dello spettatore
- Giustizia poetica serve a mettere in risalto i comportamenti da imitare o quelli da evitare
- 9 tipi bene precisi:
1. il galan, giovane di bell’aspetto, coraggioso, leale, inesperto, attivo, innamorato, disinteressato
e dotato di buon senso, tra le funzioni quello sviluppa il tema amoroso, padre figlio,
educazione, triangolo amoroso, può essere anche negativo cioè egoista, cerca il matrimonio
per i suoi interessi,
2. dama, giovane, bella, onesta, passiva, obbediente, fedele, tra le funzioni frenare gli impulsi del
galan e serve a sviluppare il rapporto padre figlio, educazione, sviluppa il tema amoroso,
quando diventa attivo diventa al tempo stesso negativo.
3. Entrometido, giovane, bell’aspetto, è egoista, codardo, attivo, crea il triangolo amoroso e
quindi complicare l’intreccio, tematica amorosa.
4. Casadotes, cacciatore di dote che può essere sia maschile che femminile, vuole fare fortuna con
un matrimonio vivendo alle spalle degli altri, formazione dell’intreccio della commedia,
triangolo amoroso, anche se non è seguito dal sentimento, si colloca a metà dei due gruppi
sociali.
5. Criado, o servo, maschile e femminile, preoccupato del proprio benessere, esperto e l’età non
viene mai citato, fedele e buon consigliere, è un personaggio di dialogo perché induce ai
personaggi di esporre le proprie idee, narratore cioè colui che comunica al pubblico le notizie e
presenta altri personaggi, portatore anche di comicità, portavoce di critica sociale, in coppia
con il suo signore,
6. Il viejo maschile, interessato al matrimonio con donne giovani, ricco, egoista, autoritario, avaro,
testardo, privo di buon senso, crea il triangolo amoroso e crea comicità all’opera, legato ai
matrimoni combinati.
7. Padre sia maschile e femminile, mai descritto fisicamente, vedovo o scapolo, positivo dotato di
buon senso, consigliere, esperto, privo di egoismo, preoccupato per l’educazione, può essere
anche negativo, tematiche della relazione padre figlio, educazione, onore, imposizione del
matrimonio, grazie a questa figura viene descritto l’aspetto didattico dell’opera.
8. Tutor, mai descritto fisicamente, maturo, giudizioso, consigliere, positivo di buon senso,
educazione, tra le funzioni trasmettere una ideologia, una dottrina, critica i comportamenti,
introduce il tema dell’educazione, giustizia poetica.
9. Pequimetre, o damerino, figura accanto alla dama o al galan, egoista, bugiardo, si veste alla
moda, preoccupato per suo aspetto, unico personaggio descritto fisicamente, povero,
introduce il discorso tra trasparenza e realtà.

LEANDRO FERNANDEZ DE MORATIN

Nasce a Madrid nel 1760. Da piccolo prese una grave malattia tanto da rischiare la morte. Da giovane
s’innamorò di una ragazza ma che lo rifiutò per sposare suo zio molto più grande di lui (questo
potrebbe essere la fonte delle sue opere). Non compì gli studi universitari perché suo padre Nicolas
Fernandez de Moratin non aveva fiducia nell’università perché arretrate dunque fu autodidatta e
frequentava le tertullas creta da suo padre creando in lui interessi letterari tanto da vincere un
concorso. Alla morte del padre, la famiglia ebbe problemi economici. Grazie all’aiuto di Jovellanos,
diventò segretario di un conte dove lo portò a Parigi. Torna in Spagna e 1786 ottenne un beneficio
ecclesiastico grazie a un conte prendendo la prima censura. Dal 1792-1767 fa diversi viaggi dove grazie
al suo diario di viaggio sappiamo i vari luoghi. Alla caduta di Godoi dovette abbandonare la sua casa e
successivamente si schierò con Napoleone. Con la sconfitta dei francesi dovette scappare dove morirà a
Parigi. Gli fu criticato di non aver difeso la monarchia spagnola. La produzione non è vasta, l’opera
poetica è considerata superiore a Valdes secondo alcuni critici anche la sua fama è dovuta al teatro.
Una poesia caratterizzata dal neoclassicismo, italiano e oraziana, riflette sulla lingua, poesia di
circostanza e versi satirici, agilità del verso. La satira mostra la capacità di osservazione e spontaneità
espressiva. Romances trattano la vita quotidiana, struttura teatrale con taglio scenico. Giochi di parole
e doppi sensi, è la costante ricerca della lingua e della perfezione che caratterizza la sua produzione
dovuta alla sua esperienza di traduttore. Lirica anche personale dovuta alla combinazione neoclassica
ma anche con nuovi elementi estetici, per esempio ‘l’elegia alle muse’ scritta in endecasillabi sciolti
dove mostra la sua stanchezza esistenziale. Il testo si apre con sorta di abdicazione poiché restituisce
alle muse il fare poetico. Con il suo teatro la commedia arriva al culmine, la sottomissione alle regole è
il mezzo per avere la vero somiglianza; tra i principi c’è l’insegnamento morale, si preoccupava di
riprodurre la realtà dell’epoca per questo le sue opere sono utili per studiare l’epoca, criteri del buon
gusto e della ragione facendo questo sintetizza la trama, è importante la psicologia dei personaggi
infatti dà tutte le caratteristiche dei personaggi al pubblico, iniziano in medias res, con il dialogo dà
tutte le informazioni che precedono le informazioni, il linguaggio rispecchia il gusto neoclassico,
imitando una lingua artificiale, introduce una critica sociale diretta le tematiche che affronta sono i
comportamenti ipocriti, rifiuto dei matrimoni di convenienza, educazione che deve basarsi sulla
sincerità che permettono ai figli di dire ciò che pensano, pubblico borghese. La sua produzione teatrale
è scarsa, 5 commedie scritte in versi e in prose raccolta poi in delle raccolte, la prima intitolata 1825 ‘
obras dramaticas y liricas’. Tra le commedie più importanti ci sono:

• El viejo y la niña, è la prima commedia, rappresentata solo nel 1790, grande successo. 3 atti
scritta in romance. La trama contempla Isabel una giovane sposata con un uomo molto più
grande don Roque, ma lei innamorata di un altro ragazzo Don Juan, il suo tutore l’aveva
ingannata poiché gli disse che don Juan avrebbe sposato un’altra. Ma il loro amore trionferà di
nuovo. Il finale; Don Juan partirà per le indie e lei si farà monaca. Lo scopo è sottolineare un
comportamento sociale contro natura, il matrimonio imposto conduce alla disgrazia. Don
Roque non è importante l’onore, ma il fatto che la sua sposa sia di sua proprietà. Azione
essenziale, informazioni date dal dialogo, ambientazione a Cadice, lingua popolare
• El barón, 1803, divisa in due atti e ruota il matrimonio combinato e critica l’ascesa sociale
soprattutto critica il figuròn, il protagonista è un finto barone che cerca di appropriarsi dei
possedimenti di una ricca donna sposando la figlia. Il fratello di lei capendo le ragioni dell’uomo
cerca di proteggere Isabel e il suo amato poiché appartengono allo stesso ordine sociale. Finale
felice poiché viene scoperto. Si critica la madre perché pur di avere un titolo, vuole sacrificare la
figlia.
• La mojidata, la bigotta, scritta in romance, si basa sulla contrapposizione due fratelli e le loro
figlie. Moratin mette in risalto il contrasto di come hanno educato le loro figlie. Don Martin è
un uomo severo, Don Luis più tollerante. Educano le figlie secondo i loro principi. Ines figlia di
don Luis, ragazza sincera spontanea, Clara è ipocrita, falsa, arrivando al punto di fargli credere
di prendere i voti. Vicenda amorosa introdotta da Claudio, uomo negativo, scroccone, vuole
sposare Ines vedendolo il malo modo, e il suo consigliere gli consiglia Clara che si sposano. Ebbe
problemi con l’inquisizione per l’ipocrisia religiosa. Il tema è l’educazione sbagliata, ma la colpa
è del padre.
• Comedia nueva o cafè, 1792, ottenne grande successo. Tema trattato è la vita teatrale
dell’epoca, attaccate le opere teatrali spettacolari e assurde, formata da due atti, scritta in
prosa e si svolge in un cafe contiguo. Il protagonista, Don Eleuterio, vuole diventare una sua
opera ‘el circo de llena’, convinto che con questa opera avrà molti titoli e anche per il
benessere della sua famiglia. Riceve le lodi e l’aiuto della sua famiglia. Don Pedro è colui che
giudica l’opera. L’opera sarà un fallimento e l’unico che offrirà aiuto sarà don Pedro
proponendogli di fare lo scrivano. Questa commedia fu molto criticata. In Don Pedro è stato
identificato la personalità di Moratin. Unità di tempo rispettata, ambientazione un cafè vicino
al teatro, azione unica senza intreccio forse l’unica è quello di sapere se l’opera di Don Eleuterio
avrà successo o meno, linguaggio quotidiano. insegnamento morale, vuole difendere una tesi
ossia il trionfo del buon senso sulla stupidità.
EL SÍ DE LAS NIÑAS, opera più importante composta nel 1801 e rappresentata al teatro della Cruz
nel 1806 rimanendo in scena per 26 giorni consecutivi. Si inaugura la commedia borghese.
Commedia divisa in 3 atti, scritta in prosa. Intreccio semplice, maggiore maturità stilistica, trama:
Don Diego uomo di 50 anni, e donna Irene vanno a prendere donna Francesca o ‘paquita’ nel
convento dov’è stata educata, l’azione si svolge in una locanda di Alcalà de Henares, attraverso un
dialogo e il suo servo si viene a conoscenza che lui vuole sposare donna Paquita di 16 anni. Donna
Irene è favorevole perché interessata alla sua ricchezza e pressa la figlia affinché sia cortese nei
confronti dell’uomo, ma lui vuole che lei lo sposi solo se lei è veramente innamorata. Paquita
confessa a Rita sua serva di essere innamorata di un ufficiale conosciuto con il nome di don Felix o
don Carlos, nipote di Don Diego e lui ricambia. Dopo una serie di avvenimenti, don Diego viene in
possesso di una lettera di amore di don Carlos che lancia alla finestra a Paquita e decide di lasciare
la ragazza. Don Diego si tira indietro permettendo l’amore tra i due ragazzi e anche donna Irene è
favorevole perché lui essendo un ufficiale è benestante. Si critica gli effetti negativi che
scaturiscono da un’educazione autoritaria, attacca i genitori che sacrificano la felicità dei figli per
denaro.

• Il titolo è un sì falso, acconsentire a un falso matrimonio, la religiosità viene attaccata


indirettamente in quanto Paquita è stata educata in un convento e viene forzata ad
accettare questo matrimonio, questo causò problemi a Moratìn con l’inquisizione tanto da
dover modificare il testo.
• Struttura: riflette gli ideali drammatici, per lui la commedia è imitazione della natura,
dunque scrive ciò che ritiene conveniente e verosimile, preferisce la prosa al verso perché
simile al parlare delle persone,
• 3 unità aristoteliche esordio-intreccio-scioglimento finale.
• Azione unica, anche se c’era la possibilità di creare un’azione secondaria con la relazione
tra i due servi.
• Linguaggio del realismo, semplice, colloquiale, caricatura delle emozioni attraverso
esclamazioni e interrogative indirette, nessun discorso dottrinale, uso ripetitivo di usted
per marcare la differenza tra don Diego e Paquita, ripetizioni di parole come y, eso, tempo
verbale al presente, punti sospensivi che riproduce la lingua parlata nel riprodurre le pause,
le parole di don Diego s’impiega l’anafora, parallelismi, enumerazioni, interrogative
retoriche. Scarsa aggettivazione.
• Unico luogo in una locanda di Alcalà de Henares.
• Tempo meno di 12 ore, inizia alle 7 di sera e termina alle 5 del mattino in estate, notte
momento del caos, con l’arrivo del giorno si ripristina l’ordine.
• Fine didattico vuole esprimere un’ideologia e un messaggio legato alla realtà
contemporanea.
• Giustizia poetica: i due ragazzi si uniranno e donna Irene non avrà i benefici sperati.
• Tematiche: problemi dei matrimoni combinati (promulgazione di Carlo III che i figli
potevano sposarsi solo con il consenso dei genitori, Moratin la considera assurda),
l’educazione dei figli, relazioni amorose (amore puro, sull’eguaglianza sociale, motivi topici
come la gelosia), relazione padre-figlio (i figli devono sottomettersi ai genitori, ma i
genitori non devono essere egoisti ma devono offrire modelli positivi sull’atteggiamenti,
persone utili alla società), società contemporanea (esercito, vita religiosa, matrimonio).
• Temi: relazioni amorose, rapporto genitori figli.
• Inizio di medias res (parte dell’azione è già avvenuta in quanto il matrimonio è stato già
organizzato, sono in viaggio per Madrid.) e retrospezione,
• triangolo amoroso: tra don Diego, viejo e galàn, Paquita, fanciulla obbligata a sposare don
Diego ma ama don Felix. Paquita confessa alla serva di essere innamorata di don Felix nel
primo atto. Nell’intreccio viene alla luce l’amore tra i due ragazzi e si scopre la parentela
(scena 12), entrambi vogliono sposare la stessa ragazza entrambi si trovano nella, locanda
dove si trova la ragazza. Ogni elemento è spiegato e giustificato. Don Carlos si trova nella
locanda perché deve andare a sposarsi a Madrid, don Felix si trova nella locanda perché ha
ricevuto la lettera per salvarla.
• La lettera è un espediente che permette sia l’intreccio sia lo scioglimento finale (3 atto
scena 9) don Diego viene a sapere dei sentimenti tra don Carlos e donna Francisca.
• Tecnica del riconoscimento di don Felix che in realtà è don Carlos.
• 7 Personaggi: secondo i precetti neoclassici. don Diego, don Carlos, donna Irene, donna
Fransisca e i 3 servi o criados Rita, Simon e Calamocha. Evita la loro accumulazione sulla
scena, insegnamento trasmesso con maggiore facilità. Caratterizzazione: Monologo
interiore, opposizioni e contrasti che servono a distinguere i comportamenti, prospettiva
multiple (visioni su donna francisca), parallelismo riferito a don Carlos, opposizione tra
apparenza e realtà, riconoscimento dell’identità, tipi funzionali:
- i servi sono personaggi di dialogo, commentano, introducono comicità;
- Rita è la confidente di Francisca, l’unica relazione autentica che Francisca ha è con lei. Si
conclude la commedia con un loro bacio come segno di affetto.
- Simon servo di Don Diego, grazie a lui abbiamo molte informazioni.
- Calamocha, servo di don felix, modellato sul gracioso, giudizio delle locande, relazione con
rita solamente accennata.
- Donna Irene, costruita sul tipo funzionale del padre in modo negativo, educa la figlia in
maniera negativa in quanto per il suo egoismo induce a forzare sua figlia a sposare un
uomo più grande di lei in modo che la sua vecchiaia sia economicamente soddisfatta. Lei
aveva avuto 2-3 mariti, tanti figli. Una donna esagerata, opprimente. Compaiono elementi
del cazadotes.
- Donna Francisca o paquita, tipo funzionale della dama positiva, ragazza fedele, innamorata
ma l’educazione che ha ricevuto la porta a reprimere i suoi sentimenti, donna bambina, ha
16 anni, manca di autonomia, vive in isolamento, non si oppone alla madre per non ferirla.
- Don Carlos, o felix, tipo funzionale del galan, giovane, attivo, innamorato, rispettoso allo zio
tanto che quando scopre chi è la sua futura moglie si tira indietro, interesse per le scienze,
ha 25 anni, valore militare e un comportamento guidato dalla ragione, autocontrollo,
contrasta la rappresentazione del suo servo poiché lo presenta come un galan barocco.
- Don Diego, personaggio più complesso, hidalgo, ha 59 anni, coscienza critica, travaglio
interiore tra la paura della solitudine e la ragione che lo porta a un comportamento
razionale, padre-amante, diversi tipi funzionali: galan, entrometido, (costituisce parte del
triangolo amoroso) viejo, padre, tutor, non possiede i tratti negativi. Tutor è il tipo
funzionale che prevale, poiché grazie al suo buonsenso riesce a far sposare suo nipote con
la donna che ama. Rimprovera donna Irene per le pressioni sulla figlia. Razionalità:
ammette di essere stato ridicolo a voler sposare una ragazza. L’opera si conclude con le
parole sue.
• Tutti i personaggi, tranne Simon, formano delle coppie.
• Struttura binaria in quelli che si oppongono in età, alla condizione sociale.
• Struttura ternaria: don Diego a metà tra le due donne poiché donna Francisca rappresenta
la gioventù, l’amore, ciò che è nuovo e donna Irene rappresenta la vecchiaia, l’oppressione.
Don Diego invece rappresenta l’educazione giusta, la nuova Spagna poiché si dibatte due
poli opposti, assume un comportamento nobile, dà ordine al disordine, osservatore e
vittima, dentro e fuori della scena, diverso dall’uomo del barocco poiché non ha bisogno di
Dio ma si salva con la propria ragione, vittoria morale e naturale, trionfo del bene che
rende la felicità umana.
• Fonti: rielabora un’altra commedia che scrisse in Inghilterra intitolata ‘el tutor’ che
distrusse, Marsuelle ‘le trete mulle’ esisteva une edizione spagnola, Roca Sonrilla, la fonte
più vicina è una commedia di Marivò 1732 le somiglianze tra le due commedie, da non
escludere tra l’altro la fonte autobiografica poiché lui era innamorata di una ragazza che
sposò un uomo più grande.

ROMANTICISMO

Si sviluppa nel corso del XIX secolo, movimento artistico, politico, letterario le cui correnti
letterarie sono a metà tra il romanticismo e realismo. 1868 è l’anno della rivoluzione gloriosa e
la prendono come data di riferimento. Termine di difficile interpretazione per la mescolanza di
sentimenti, vive di tendenze opposte, esaltazione del passato ma anche lancio verso il futuro,
angoscia esistenziale conduce al suicidio e l’entusiasmo rivoluzionario, liberalismo e
assolutismo, cristianesimo e satanismo. Le caratteristiche fondamentali di quest’epoca è
l’individualismo, soggettività, colore locale, libertà e irrazionalismo. I punti chiave sono la
negazione della ragione ed esaltazione del sentimento, soggettivismo e individualismo tutto
ciò che circonda l’uomo non ha una sola chiave lettura si giunge al concetto che ogni uomo
riflette il proprio IO, realtà autentica impercettibile ai sensi che risiede nello spirito (l’arte è una
forma di conoscenza a questa realtà autentica), cambia il rapporto uomo-natura dove la
bellezza della natura è lo scenario che fa nascere nell’uomo emozioni contrastanti che lo
rasserena e lo spaventa provocando orrore ma l’uomo è capace di vedere la forza
soprannaturale e la bellezza di essa. Fonte del sublime dell’anima, consapevolezza di quanto
l’uomo sia piccolo di fronte alla natura, assoluto e titanismo ( viene paragonata allo sforzo dei
titani nel liberarsi dalla prigione che Zeus ha imposto a loro anche se sanno che ci rimarranno
per sempre) espressione dell’ideale del progresso contando solo su sé stesso, desiderio del
desiderio o male del desiderio come esperienza del sentimento che lo spinge a rifugiarsi
nell’interiorità, l’insoddisfazione verso la realtà, l’angoscia diventa emblema, conflitti verso la
propria persona che spinge al suicidio, necessità dell’evasione, spazio ‘locus orrendus’ con
natura tempestosa, si cerca la calma dei cimiteri, notte, spettri, poetica del terrore, cadaveri,
scheletri, immagini che rispecchiano il fallimento umano, esotismo luogo prediletto fuga verso
luoghi (Oriente), ironia dunque non prendere sul serio queste manifestazioni, sentimento di
nostalgia per il passato, medioevo una società che possedeva un ordine gerarchico e che non
veniva messo in discussione, esaltazione del teatro inglese e spagnolo, recuperate le opere di
Shakespeare, Calderòn de la Barca, arte gotica, sentimento di libertà creatrice, ricerca delle
proprie radici, influisce sulla lingua, riflesso di vivere le imprese come fecero gli eroi del
passato, il passato è fuga di evasione, gusto dell’eroina, castelli, abbazie come sfondi, fantasia e
realtà s’intrecciano, studio della storia (epigrafia, archeologia, glottologia), senso di morte,
satanismo opposto alla religiosità qui l’uomo affronta dio esaltando il proprio io come atto di
orgoglio, il satanismo contempla l’uomo come un essere condannato ingiustamente dunque
l’uomo impreca il sarcasmo, l’artista distorce il materiale che ha a disposizione, estetica
connessa alla realtà storica. L’eroe romantico vive al margine delle leggi e che viene schiacciato
dalla società chiamato anche ‘determinismo sociale’, si condannano i ruoli portanti della
società, i poeti si muovevano tra il disprezzo della società e la carriera politica che li avvicinava
al potere. I romantici liberali furono coloro che lottarono per un sistema costituzionale dopo la
battaglia di Napoleone, poeta-giornalismo-politico al tempo stesso che rispecchia molti autori
dell’epoca, nuovo artista ‘poeta maledetto’ venerato e criticato al tempo stesso che critica la
classe sociale cui appartiene ma è finanziato da queste classi, vive in una società che adora e
critica ma è perfettamente integrato alla borghesia cui appartiene, rottura canoni imposti del
neoclassicismo può essere di 3 tipi; mescolanza comico-grave (la natura è entrambe),
frammentarismo (il poeta crea i momenti di trans), la polimetria e mescolanza prosa e verso
(ricerca di una nuova espressività, nel teatro entra in scena il dramma, la prosa appare nei
dialoghi e nelle scene d’ambiente, il verso nei monologhi, alternanza prosa e verso per
sottolineare il senso di una scena) predilezione per versi tronchi, sdruccioli e quebrado (dovuto
al recupero medioevo). Limiti cronologici del romanticismo anche se non è possibile stabilire
una unità:

- Preromanticismo fine XVIII, momento dove cominciano ad apparire le prime tendenze


del romanticismo.
- Romanticismo 1800-1850, sorgerà in paesi diversi in momenti diversi, Germania e
Inghilterra le prime, negli altri paesi non ci sarà fino allo scoppio napoleoniche. In
Spagna non è preciso quando si afferma il romanticismo alcuni negano a un
romanticismo spagnolo, altri dicono che fu un movimento che fiorì quando nel resto
d’Europa era già finito. Questo movimento in Spagna durerà 10 anni dal 1834
dall’opera di Francisco de la rosa al 1844 con la rappresentazione dell’opera di Zorilla.
Sono 3 i momenti in Spagna per la fioritura del romanticismo:
1. Polemica sul teatro del 1814 tra Juan Nicolas Borde diplomatico tedesco difendeva la
nuova arte irrazionale, e Jose Juaquin de Mora, difende la prospettiva illuminista.
2. 1823-1824 a Barcellona quando una serie di intellettuali pubblicarono il settimanale
europea intitolata ‘revista de ciencia, literatura y arte’, contribu’ alla diffusione della
nuova estetica.
3. Agustin Duràn, difese la commedia spagnola contro quella classicista, rivendicava la
letteratura nazionale tanto da pubblicare 5 romanceros che sottolineavano
l’importanza della poesia popolare.
- Tardo romanticismo 1850 fino all’ingresso dell’estetica del realismo.

Ebbe origine con la rivista ‘ateneum’ del 1797, fondata in Germania nella quale vengono
esposti i principi del nuovo movimento. In Inghilterra, Francia e Italia. Tema pittorico
componente naturalistica, uomo e natura, mistico religioso dove contempla l’uomo,
componente storico con sentimento patriottico (Francia e Italia). A partire dal XVI secolo in
Francia comincia a girare il termine ‘romanesc’ con senso dispregiativo di fantasioso, mentre
con il termine ‘romantic’ con senso positivo, in Spagna appare lungo il XVIII secolo, ma è in
Inghilterra che il termine ‘romantic’ ha la svolta decisiva, attribuito ad un paesaggio inconsueto,
selvaggio, aspro tanto da provocare emozioni nello spettatore. Rousseau impiegherà il termine
romantico per esaltare uno stato d’animo, malinconia. S’imporranno i termini romantico e
romanticismo, per designare questo periodo artistico in senso positivo.

In campo letterario le caratteristiche predominanti sono il romanziere, il pittoresco, il


grandioso, fantasioso, irreale. Aspetti che sono una conseguenza della realtà storica. In
quest’epoca si caratterizza per la stabilità politica come la borghesia che sale di potere grazie al
dispotismo illuminato anche se poi si oppone all’illuminismo. L’arte del neoclassicismo non è
più in grado di esaltare, infatti si avranno nuove forme per esprimere le sensazioni. Esaltazione
dell’irrazionalità, individualismo dei romantici che lo hanno grazie al senso di libertà
dell’illuminismo. I critici fanno una suddivisione tra romanticismo storico e contemporaneo:
- Romanticismo storico, definito come romanticismo dell’eroina, evasione del passato
con la fuga dei conflitti del presente che comporta malinconia, intimismo, nostalgia.
Enrique Carrasco è la figura più importante.
- Romanticismo contemporaneo. Definito come romanticismo di lotta, si confrontano
con la società in modo ironico, poesia impegnata, sarcastico, sperimentazione
espressiva. Massimo rappresentante è Josè de Espronseta.

QUADRO STORICO DEL SECOLO.

Forti tensioni politiche, rivolte e anni violenti con la monarchia che reprimeva il progresso, l’industria tessile
catalana era considerata industria nazionale ma non faceva fronte al fabbisogno nazionale, sviluppo delle
ferrovie, nascita di organizzazione di operai che reclamavano i propri diritti. Prima metà dell’800
caratterizzato dalla guerra d’indipendenza che apre il secolo, regno di Fernando VII, reggenza di Maria
Cristina e il trono di Isabella II con la rivoluzione gloriosa.

1. La guerra d’indipendenza scoppiò nel 1808-1814, nel 1808 termina l’illuminismo con il ministro
Godoi che si allea con Napoleone creando in Spagna come un vero campo di battaglia e l’invasione
del Portogallo. 2 maggio 1808 scoppia a Madrid una sommossa popolare che venne smantellata
atrocemente dalle truppe reali. Con Josè Bonaparte diventa re di Spagna creando un’ostilità negli
spagnoli ‘patriotas’. 1812 a Cadice si riunirono le cortes che promulgano la prima costituzione
spagnola soprannominata la pepa, che stabilirono la sovranità nazionale e separazione dei poteri.
Rimane in vigore per due anni, cercando di abolire l’antico regime. A livello letterario, con la guerra
d’indipendenza le idee liberali circolano liberamente.
2. Regno di Fernando VII, che non è disposto ad accettare la costituzione e la abolì ristabilendo la
monarchia assoluta e una forte repressione. Triennio liberale dal 1820-1823, si poteva scrivere ciò
che si pensava e l’editoria ebbe gran successo, si scontreranno i liberali moderati con quelli esaltati
che si scontreranno con i sostenitori della monarchia assoluta che venne ripristinata. Dal punto di
vista letterario, è importante il momento dell’esilio perché coloro che ci andarono quando
tornarono in Spagna saranno i primi drammi romantici. 1833 muore Fernando VII senza erede, fu
un trono con tante violenze fermando la progressione. Importanti in quest’epoca furono le persone
che si occupavano alla censura.
3. Reggenza di Maria Cristina, con i liberali al potere mentre nei paesi baschi si formerà la resistenza.
Si susseguiranno vari eventi. Desamortizaciòn, confisca dei territori agli ecclesiastici. Dal punto di
vista artistico trionfa il romanticismo. Aumento delle pubblicazioni.
4. 1843 sale al trono Isabella II, serie di riforme moderate. Epoca caratterizzata dalla repressione ed è
questo il momento in cui nasce la guardia civil española e un’espansione economia, biennio
progressista caratterizzato da una maggiore tolleranza dei progressisti, ci saranno ancora rivolte
fino alla rivoluzione gloriosa quando Isabella è costretta all’esilio e alla decadenza del romanticismo
spagnolo. La libertà di stampa dipendeva dell’alternanza dei liberali.

LINGUA
Linguaggio oratorio volto a persuadere e convincere, formato da frasi sonore patetiche, immagini
revocatrici, linguaggio scritto che è legato alla tradizione e proteso al rinnovamento, ricerca di frasi
espressive del passato, s’introducono i neologismi e tecnicismi come sintomo di progresso,
extranjerismo in particolare il francesismo, gallicismo, inglese, permanenza del gusto neoclassico,
legame della tradizione del ‘castizo’, arcaismi. In ambito filosofico dominerà la lingua tedesca.
Stampatore e editore cominciarono ad essere persone importanti nell’epoca del romanticismo, negli
anni 30 il prezzo del libro comincia a scendere ma continua ad essere per una cerchia ristretta, lo
scrittore vive grazie alle proprie opere in questo modo scompare la figura del mecenate. In Spagna
questo processo sarà molto lento e lungo, avranno come prima fonte gli incarichi politici o dalla
burocrazia. Diritto d’autore promulgato a Cadice nel 1879, scrittore proprietario della propria opera.
Molti scrittori cominceranno a dipendere dagli editori, con scadenze, suggerendo l’argomento, generi
letterari a grande consumo come quello a puntate o folletines cambiando, le donne diventano lettrici e
scrittrici. Le librerie permettono di leggere gratuitamente i libri. L’entrega si utilizzava per pubblicare
opere a puntate formata da un cuadernillo, accompaganto da illustrazioni che venivano a volte vendute
separatamente, uscivano ogni settimana. I giornali dopo la morte di Fernando VII erano impiegati per
raccontare racconti, quando il testo era lungo si utilizzava la tecnica dei folletines (spazio fisso sul
giornale) grazie a questa modalità si sviluppa il romanzo melodrammatico. Le tertulla continuano a
diffondersi, connesso allo sviluppo del romanticismo, ‘el parnacillo’ venne inaugurato nel 1830 ubicata
nel cafè del principe considerata la culla del romanticismo, figurano Larra ed Espronceda. Il giornale fu
molto importato per gli spagnoli durante la guerra poiché era il solo mezzo di informazione.

Generazioni dei romantici:

- Generazione di transizione, comprende autori nati alla fine del 700 che vissero la guerra
d’indipendenza, intellettuali neoclassici. Duca de Rivas, Francisco Martines de la Rosa, Fernand
caballero.
- Generazione del romanticismo o di Larra ed Espronceda, primi anni del XIX e ha il massimo
splendore tra il 1834-1844. Mesomenos Romanos colui che s’inventò il costumbrismo, 1815-
1825 intellettuali Sorrilla Campoamor.
- Generazione degli ultimi romantici.

Generi letterali

- Giornalismo, la figura più importante è Larra. Costumbrismo.


- Romanzo, inizia a risorgere, sviluppo grazie allo sviluppo della borghesia. Le traduzioni
incentivano alla pubblicazione di nuove opere. Romanzo storico, sociale e costumbrismo.
- Teatro, terreno di scontro tra neoclassici e romantici, dibattito inaugurato dall’opera del duca
di Rivas ‘don Alvaro’ o ‘la fuerza del sino’. Sopravvive l’influsso neoclassico e s’inaugura il
dramma storico dove si abbandona le unità aristoteliche, commedia di magia e l’opera
soprattutto l’opera italiano.
- Lirica, la poesia e l’epica si sviluppa nei sottogeneri come leggende, canzone, poema filosofico,
filone intimista e poesia retorica.

Costumbrismo: 1836-1855 trionfa in questo periodo, consiste nell’osservazione minuziosa e


attenta della vita quotidiana e l’intenzione moralizzante, lo scrittore dei cuadros de costumbre è
censore della vita in cui vive criticando gli aspetti negativi, catturare la realtà vissuta dei
contemporanei e raccontare in forma malinconica la vecchia vita. Domina l’iperbole, la caricatura,
volontà di apologia degli usi e costumi degli spagnoli. Può essere un articolo o inquadrato in
un’opera, possono essere legati da un filo narrativi senza avere una trama complessa, il
personaggio non subisce evoluzione, tipo. Il costumbrismo ha i precedenti nel 700. È una lettura
piacevole, con giudizi politici ed economico. I critici distinguono 3 tipi di costumbrismo in particolar
modo negli 30 durante il triennio liberale:

o Costumbrismo satirico e tradizionale che si rifà a quelli del XVII secolo, affrontano
tematiche frivole come l’abbigliamento, vizi, spettacoli, attenzione per la penetrazione
degli usi, attacco alle mode francesi.
o Costumbrismo politico, si svincola da quello tradizionale per appoggiare una determinata
causa politica o gruppo politica. Le opere si pubblicarono sul giornale avendo problemi con
la censura.
o Costumbrismo puro, tralascia l’intento moralizzante e politica conservando un po' di satira
e sono legati ai giornali.

Mariano Josè de Larra, scrittore romantico più importante. 1809 nasce a Madrid da un padre
afrancesado e dovette lasciare la Spagna per i legami del padre con Napoleone. Studia a
Valladolid per un periodo ma abbandona per delle difficoltà economiche trasferendosi a
Madrid. Frequenta la tertulla e pubblica degli opuscoli come il ‘duen satirico del dia’, si sposa a
20 anni ma fallisce subito per le varie censure e continua difficilmente con la sua attività di
letterato per le censure continuando con le traduzioni. Collabora con una serie di riviste e
fonda nel 1832 ‘ el pobrecido hablador’ (un personaggio che vive in una società che vive di
corruzione) chiudendo l’anno seguente. Figaro è il suo pseudonimo ed ebbe una relazione con
una donna sposata viaggerà con lei. 1836 si trasferisce a dalia in cerca della sua compagna e
viene eletto procuratore della città. È anche l’epoca dei fallimenti personali fino al suicidio nel
1837. Inquietudine, insoddisfazione, pessimismo che diventa più forte per gli avvenimenti
politici. Si oppose a Fernando VII, attaccherà don Carlos poiché rappresenta il fanatismo e
l’ignoranza. Si schiererà con i progressisti con una certa distanza. Patriottico, soffre per la
situazione della Spagna desiderando il progresso per questo paese proprio come la Francia, per
lui bisognava rifarsi alle idee straniere senza sminuire il paese, vuole che i suoi scritti servano
per liberare la società spagnola da quella arcaica, cambiamento sociale autentico che allontani
l’ipocrisia, crede nella possibilità del cambiamento ma ricominciando da zero. La sua vita
giornalista soffre molto ma rimane uno dei pochi scrittori che vive per ciò che scrive. 1835 esce
‘coleccion de ariculos’ pubblicato a Madridsotto pseudomino, raccolta mette insieme tutti gli
articoli pubblicati sulle varie riviste, tra i modelli ci sono i grandi classici come Orazio, modelli
francesi, Voltaire, inglese come i costumbrismi dell’epoca, Walter Scott, scrittori spagnoli come
Cervantes, De Quevedo. TECNICHE: Scetticismo, visione critica, capacità di trasmettere la
sensazione di assurdità e di vuoto che caratterizza la vita politica spagnola, capacità di far
capire ciò che vede, tono ingegnoso, umorismo, gli attacchi sono diretti, diversi meccanismi per
l’ironia come il panegirico burlesco verso colui o la cosa che vuole criticare, argomenti che
danno l’idea opposta alla tesi che vuole sostenere, dimostrazione di ciò che è assurdo
attraverso l’assurdità, animalizzazione, incisi che danno la sfumatura burlesca, metafora,
parallelismo, arcaismi, espressioni pungenti, meditazioni filosofiche che ci trasmettono il suo
pessimismo.

COLLECCION DE ARTICULOS: si possono raggruppare in 3 blocchi:


- articoli di costumi, critica fortemente la realtà, società vista come un problema da non
riprodurre, costume significa meditare sulla vita generale. Galleria della sciocchezza
umana, osservare e commentare la realtà. TECNICHE: racconta le proprie esperienze,
inventa un personaggio fittizio impersonato da un amico o da un nipote, a volte
costituiscono un alter ego o il nemico con la quale si ribella, modo per esprimiere le
proprie idee, lo straniero di solito francese che serve per comunicare idee contrastanti,
riproporre un dialogo. Tematiche: arretratezza della vita spagnola, vanità, corrida de
toros, incapacità dagli spagnoli di portare a termine un’impresa.’el dia de defuntos, e la
noche buena’ sono articoli con profondo pessimismo.
- articoli politici, utili per costruire la vita politica dell’epoca, offrendo la caricatura degli
avversari politici. Tecnica: epistola con la quale racconta in maniera libera e con tono
confidenziale. Gli articoli più importanti sono quelli contro Don Carlos.
- articoli letterarie, evoluzione della letteratura spagnola. La civilizzazione della nazione
si misura in base alla letteratura. Essa deve insegnare ed essere utile.
- Articoli teatrali, critica il dramma romantico, necessità di formare il gusto con grandi
opere e proteggere i diritti d’autore.

Romanzo.

Fino al 1830 si continuano a tradurre opere straniere. Esisteva una produzione narrativa che si
caratterizzava dal sentimentalismo e drammaticità. Nei primi anni del XIX si ha una considerazione più
aperta del romanzo. Fondamentali le traduzioni penetrano in Spagna i migliori romanzi francesi e inglese
imitandoli ma è la politica ad essere un ostacolo e a livello linguistico le traduzioni furono attaccate per
paura che la lingua si potesse rovinare. La figura del traduttore va identificata con gli esiliati che
sopravvivevano con questo lavoro. I centri sono le grandi città e gli stampatori diedero grandi impulsi. La
censura fu dura perché si aveva paura che attraverso il romanzo girassero idee contro Fernando. Genere
prediletto della classe media, la classe bassa era esclusa perché i libri costavano troppo, solo con le riviste a
puntata potevano leggerli. Le donne ricoprivano la fetta più grande dei lettori, sono importanti anche come
scrittrici. Il formato del romanzo era piccolo, le modalità erano volume rilegato, riviste e folletines. Gli
editori avevano a disposizione scrittori ben pagati ma perdevano diritti sull’opera, struttura vaga e aperta,
poteva avere a disposizione un segretario che interveniva nella stesura dell’opera. Si svilupparono diversi
tipi di romanzo:

- 1 fase, 1800-1830, romanzo sentimentale, il sentimento acquista un ruolo


importante, i personaggi vengono caratterizzati meglio, emozionare il pubblico
soprattutto le donne con scene sepolcrali, horror, nasce in Inghilterra, irrazionalità,
in Spagna si hanno per lo più traduzioni e non si radicò tanto, opere con scene
sanguinose ma mancava l’irrazionalità , anticlericale, si tratta di opere con una
visione del mondo atea, non sono attacchi contro il clero ma un rifiuto di Dio, il
primo fu ‘cornelia bonorchia’ dove viene raccontato un abuso inquisitoriale
pubblicato in forma anonima, educativo o morale, estetica neoclassica, diretto a un
pubblico femminile offrendo un modello di donna, discriminate, protagonista
sottomessa come modello da seguire, non c’è la passione ma il buon gusto, se
l’amore è casto i protagonisti verranno premiati, se si oppone alle regole il finale è
tragico. Forma semplice e diretta. Modello negativo di una donna che viene
ripagata con la morte. Autorità è maschio. Struttura chiusa.
- 2 fase pienamente romantica, romanzo storico e sociale. Romanzo storico incluso
opere che propongono creazione storica come il medioevo in quello sociale opere
che affrontano gli squilibri dell’epoca e giustizia sociale. Il romanzo storico ebbe
grande successo, il pubblico lo richiedeva. Negli anni 30 si cominciavano ad avere
testi originali, non va cercata una visione critica dei fatti narrati. Caratteristiche:
grande immaginazione, mondo mitico, forte religiosità, valorosi cavaliere, dame
bellissime, devozione. Il sentimentalismo rimane il motore dell’azione, Walter Scott
fu uno dei più grandi autori, dovette far fronte alla censura poiché era protestante,
capacità di rievocare il passato, avventure tragiche, magia e streghe, ideali puri,
ideali cavallereschi. Descrizioni dettagliate, intrigo, ricorso ad esseri magici. In
Spagna nasce un romanzo storico originali fortemente nazionalista, costumi e
leggende. 1833-1835 diventa un nuovo tipo di narrazione, subendo una
politicizzazione, eventi contemporanei. Produzione abbondante dal 1830-1840 sia
in volume sia a puntata, il pubblico era ancora la classe media, ma si comincia a
diffondere anche nella classe del proletariato.
- 3 fase, 1840-1870, romanzo di avvenimenti contemporanei dove l’ambientazione
sono contemporanei ed è importante l’osservazione della società.

Tre varianti storiche:

- romanzo storico di origine romantica dal 1830-1850, ha come protagonista un


essere solitario, predisposto alla morte e alla distruzione, gli autori più
significativi sono Larra, Esponceda, De la Rosa.
- Romanzo storico di avventura che si sviluppa tra gli anni 40 agli anni 60,
evoluzione del romanzo precedente, si propone l’accumulazione di avventure e
peripezie che il protagonista deve affrontare.
- Romanzo di avventura storico, tipologia dominate legato alla pubblicazione
delle puntate, scompare l’universo romanzesco, l’avventura domina tutte le
altre componenti, i personaggi non hanno individuati complicando la trama.
Entra in decadenza poiché viene a mancare la tipologia storica.

ENRIQUE GIL Y CARRASCO: 1815, formato presso gli agostiniani e poi benedettini, intraprende legge
all’università prima a Valladolid e poi a Madrid. La permanenza a Madrid fece sì che frequentò atenei,
tertullas dove strinse amicizia come Espronceda. Esordisce come poeta che vengono pubblicate sulle riviste
della capitale. Nominato Segretario va anche a Berlino dove strinse amicizie, nominato maestro di
spagnolo, e medaglia d’oro di Prussia per il suo romanzo. Morì nel 1846. Vari generi: critico letterario,
articoli de costumbre, libri di viaggio. Il suo romanzo più famoso è ‘el señor Bembibre’ pubblicato nel 1843,
azione a Leòn all’inizio del XIV, di origine medievale. I personaggi sono Don Alvaro e Beatriz, due giovai che
appartengono a casate importanti e nemiche, casata Bembibre e Arganza. S’innamorano ma il padre di lei
rifiuta questa unione perché don Alvaro è nipote del maestro dei templari che lui odia, concede la figlia al
conte de Lemos. La ragazza lo rifiuta e viene rinchiusa in un convento dove lei scrive una lettera all’amato
affinché la liberi. La fuga fallisce perché interviene un abate amico della famiglia di lei. Nel frattempo,
Alvaro lotta a fianco di Fernando IV contro un nobile, dove quest’ultimo lo imprigiona e lo avvelena e
circola la notizia della morte di Alvaro che viene alle orecchie di Beatriz. Lei accetta dunque il matrimonio
con il conte. Alvaro in realtà non è morto e dopo aver saputo la notizia del matrimonio va da Beatriz dove la
insulta e decide di entrare negli ordini dei templari. Inizia la guerra con la resa dei templari con la morte del
marito di Beatriz. Lei spera in un futuro con l’amato ma Alvaro si deve liberare dei voti. Una volta libero lei
muore e Alvaro va in pellegrinaggio e al ritorno in Spagna diventa un eremita.

Tema principale una storia d’amore che viene ostacolata dall’odio della nobiltà spagnola, la caduta dei
cavalieri nel romanzo è anche la caduta dei protagonisti. Il sentimentalismo domina per tutta l’opera, gli
episodi dell’ordine dei templari va avanti a mano a mano che cresce la storia d’amore. L’autore dimostra un
appoggio ai templari, descrivendo meccanismi interni, allusioni politiche come Fernando IV con i nobili, si
dimostra gran conoscitore dell’epoca ma non pesa. Visione romantica del medioevo anche se è un’epoca
barbara. All’autore gli interessa il sentimento e non tanto la guerra tanto che si può parlare di romanzo
sentimentale e non tanto storico. Carrasco racconta una decadenza che deriva la fatalità dei ragazzi, del
disastro, poiché si può giungere a un finale felice. Sentimento del paesaggio di León, l’eco dei ricordi
infantili dell’autore, rivelandosi un paesaggistico descrivendo stati d’animo, sensazioni.

Personaggi: Beatriz, giovane, troncata in maniera brusca, si descrive di come il corpo perde valore, muore
proprio quando poteva essere felice, Carrasco descrive i suoi pensieri. Don Alvaro, destinato alla infelicità
ma non si rassegna che lo induce a prendere decisioni decisive. Genitori oppressivi di lei, responsabili della
infelicità con una differenza ossia il padre ha i sensi di colpa per il destino della figlia ma la principale
responsabile è la madre la costringe a sposarsi. Conte di Lemos, ha il ruolo di fare da contrasto all’eroe. I
servi, cui mondo allegro si oppone a quello dei protagonisti. Tutti i personaggi saranno sommersi dal
sentimento nichilista.

FONTI: Walter Scoot, promessi sposi di Manzoni, opere spagnole sui templari, fonti storiche consultate
grazie al lavoro di bibliotecario.

Stile: si adegua allo sviluppo della stria, lenta armonia, la tesi esposta lentamente, azioni liquidate in poche
scene, linguaggio appassionato, arricchito da esclamative e ricorsi retorici. Carrasco vuole emozionare.
Lessico vago, sintassi vigorosa.

Romanzo sociale: dal 1836 inizia a penetrare in Spagna idee del socialismo topico che avrà importanza nella
letteratura soprattutto nella narrazione. Il romanzo sociale verrà letto da n pubblico, si ritrovano opere
romantiche (vendetta, amore) riferiti all’epoca contemporanea con idee socialiste, con il romanzo si vuole
denunciare le pessime condizioni della classe lavoratrice, sfruttata dal clero e dai ricchi, migliore condizione
di vita per loro, eliminare gli squilibri sociali. Il romanzo sociali veniva pubblicato nei folletines o a puntate,
non han una grande qualità letteraria ma sono importanti per i problemi che si vuol far uscire tramite il
romanzo. Gli scrittori non sono dei veri rivoluzionari ma difendono le loro tesi ricorrendo al binomio ricco-
povero, ambientate nei centri urbani, si predilige gli spazi interni a quelli esterni, descrizione degli oggetti
caratteristica che contribuiva ad accentuare la differenza delle classi sociali. De Isco è l’autore spagnolo più
importante.

Romanzo costumbrista: al suo interno c’erano tipi popolari, cuadros de costumbre. Sono opere di
transizione. Mesonero Romano, dove si abbozzano rappresentazione della società in maniera grottesca.
L’autore costumbrista è un autore mobile.

Racconto breve: racconto romantico che si va a mischiare con altri generi, importanti il legame con i
cuadros de costumbre che si fuseranno. Tematiche: prima metà del secolo temi leggendari, mescolati con
temi fantastici.

FERNAN CABALLERO: Pseudonimo con la quale la scrittrice Cecilia Bohl de Faber y Larrea pubblico le sue
opere. Nacque nel 1796 figlia di Faber e Larrea. Studiò in Germania fino al trasferimento a Cadice. Sposerà
Planners, capitano con la quale si trasferì a Porto Rico, quando lui morì lei tornò in Spagna nel 1820
sposandosi con un capitano di un illustre famiglia che si trasferì a Siviglia fino al 1835 con la morte di lui. A
Siviglia avrà influenza nelle sue opere. Anni 30 risale la relazione con un inglese, uomo che amò
profondamente ma si sposerà con un uomo più giovane ma ebbe grandi problemi economici ma riuscì a
pubblicare le sue opere grazie a delle amicizie. La Gabiota è l’opera più importante pubblicata nel 1849.
Rimase a Siviglia dove ricevette in dono da Isabella II una casa all’ Alcazar, visse una vita circondata da
amicizie importanti. Influsso dei genitori poiché la madre gli fece amare l’Andalusia appassionata di
letteratura, il padre amante del romanticismo, ciò che è popolare, nazionalismo. Come suo padre si
considera romantica ma quello tedesco, difende la tradizione, lo spirito religiosa, si schiera contro gli
eccessi. Legge e ordine, sostenitrice della monarchia e della religione, è contro all’illuminismo. Intento
moralizzante che tende appesantire la narrazione, riferimento ai buoni costumi, morale cattolica accusando
l’illuminismo di aver fatto tacere la religione, a favore di una Spagna leggendaria, offre una visione statica
del paese, accusata di essere puritana, è presente l’adulterio ma viene impiegato come tema per mostrare
le visioni del tradimento dove poi il personaggio se pente. Nemica del positivismo perché per lei è una
minaccia alle tradizioni sacre, disprezzo della corte ed esalta la vita contadina. Tecnica: fonde il
costumbrismo e il sentimentalismo. Osservatrice della realtà aderisce quindi alla verità, riproduce la parlata
dei personaggi che sono realmente esistiti cambiando il loro nome, visione idealizzata della realtà, vena
castiza cioè rappresentare il popolo andaluzo, cercò di mostrare l’affetto dell’Andalusia raccogliendo le loro
leggende che sono poi inseriti nella sua raccolta. Tematiche: personaggi superficiali senza sovrapposizione
dell’azione, stile: descrizioni minuziosa di oggetti, persone, linguaggio naturale, vocaboli volgari, espressioni
dei bambini, lingua colta con metafore, similitudini, frasi lunghe. Barbarismi quando parla della aristocrazia.
Mescola narrazione e descrizione colta e linguaggio popolare, riproduzione di ambienti. La pubblicazione
delle sue opere risale al 1849, piuttosto tardi rispetto a quando le ha scritte. I critici distinguono due fasi
nella sua produzione:

1. Dal 1822-1835, epoca che raccoglie il materiale e compone le sue prime opere.
2. 1840-1853, si colloca il grosso della sua produzione.

LA GABIOTA. Redatto inizialmente in francese fu tradotta da Josè de Mora e fu pubblicata a puntate su


delle riviste, romanzo con azione semplice senza trame parallele. Ambientata nei primi anni del 800,
quando nel 1836 il tedesco Friz Stain e don Carlos de la Cerda si conoscono in un viaggio dalla Germania alla
Spagna. Stain si arruola nell’esercito come medico ma viene accusato e perseguitato per aver guarito un
nemico, vuole tornare nel suo paese ma sviene vicino a un convento. Viene curato da Maria, s’intrattiene
nel paese per osservare gli usi e costumi della gente. S’innamora di Marì Salada, figlia di un pescatore e
soprannominata la gabiota per la sua voce bella. Si sposano, vivono i primi anni del matrimonio felici fino
all’arrivo in paese di don Carlos, il duca consiglia loro di trasferirsi a Siviglia in modo che lei possa avere il
successo che merita. Lei accetta e si trasferiscono in città dove ebbe un grande successo. S’innamora di un
torero, e quando il marito scopre il tradimento decide di andare in America. Moriranno sia il torero sia il
padre di lei dove rimarrà sola per il suo pessimo carattere, la donna torna nel paese di origine dove scopre
che anche suo marito era morto. Decide così di sposare il barbiere, don Perez, che aveva sempre amato ma
lei non riavrà mai la felicità.

Personaggi: Lei donna fredda, l’unica cosa positiva è la voce, vuole il trionfo, è passionale, lezione morale
infatti avrà la solitudine tanto che l’autrice non ama questo personaggio. Stain paziente, innamorato, svolge
il suo lavoro con deduzione, eroe romantico, straniero, passato misterioso, disinganno e muore in terre
lontane amando sempre la sua donna, la sua morte è di tipo romantico perché anche se muore per malattia
si pensa che in realtà la malattia è dovuto all’amore. Il torero privo di classe, rozzo personaggio negativo,
ordinario. Abitanti di Villamar che vengono idealizzanti, buone, semplici, innocenti. Tematiche: sfacelo
morale della protagonista che ragazza indipendente passa a frequentare salotti ricchi, elogio del mondo
rurale in contrapposizione a quello urbano, voce della donna che costituisce il motore dell’azione ma anche
come lezione morale ossia è una dote ma lei non sa usarla facendola diventare la sua rovina che la porta
all’adulterio, impiegato per insegnare. Tragedia come la morte di Stain che manda una lettera alla moglie
prima di morire, la morte del torero e la morte del padre di lei. Rappresentazione del popolo andaluzo del
quale la scrittrice da un’idea esatta del linguaggio, tradizioni, cultura. Parla molto delle corride dei tori.
Struttura: eventi narrati seguono un filo cronologico e lineare, 32 capitoli suddivisi in due parti con 16
capitoli, le due parti sono in contrasto dove nella prima parte domina la virtù rurale, nella seconda parte
vengono rappresentate i disordini della città.

TEATRO ROMANTICO

Si concentrava nella capitale spagnola, si riprenderà dopo la morte di Fernando VII. Fino al 1833 si svolgeva
nel teatro del Principe e nel teatro de la Cruz, dopo il 1834 verranno creati nuovi spazi come il circo,
farsuela, l’opera. I due teatri furono lo scenario delle opere più importanti e si cercò di farli diventare teatri
nazionali, nel teatro del Sartèn, ospitava spettacoli da dilettanti solo dopo il 1835 diventerà importante per
le opere. I teatri erano controllati da un impresario di origine francese che traduceva opere straniere, dopo
la sua scomparsa saranno gli attori a diventare impresari, ricevevano sovvenzioni. Lo svolgimento delle
rappresentazioni era preceduto da un’autorità municipale perché la gente non rispettava le regole. Uomini
e donne erano separati ma è in questo periodo che le donne cominciano ad accedere alle lunetas. Gli
spettacoli erano di sera e si aveva un’opera principale e tante piccole rappresentazioni ossia: iniziava con
una sinfonia, interpretata dall’orchestra che accompagnava il pubblico mentre prendeva posto, seguiva il
dramma o commedia con 3 o più atti, tra una jornada e l’altra c’erano gli entremeses o pasos brevi
accompagnati da musica o orchestra e infine il fin de fiesta, costituita da un ballo o pasos brevi. Durava 4
core circa e venivano esposte giornalmente, veniva rappresentata per un breve periodo, dalle 3 alle 5
rappresentazioni, tranne quelle più famose. I drammaturghi cercavano di adattare opere classiche e
traduzioni. Gli autori di opere originali ricevevano una percentuale sull’incasso ed erano più alte rispetto a
quelle che prendeva il traduttore, la proprietà intellettuale e i diritti d’autore potevano essere comprati. Le
opere drammatiche venivano pubblicate in raccolte che ebbero grande successo grazie al prezzo basso.
L’aspetto scenografico: costumi e decorazioni avevano grande importanza, modifiche dovute all’influsso
italiano del telaio che facevano scendere e salire le quinte che permettevano il cambio di scena
rapidamente e il dramma romantico non avrebbe avuto successo senza questo effetto a sorpresa. Gli
scrittori romantici danno importanza alle didascalie lunghissime che davano grandi informazioni sul
personaggio, sul luogo, sulla posizione, sulla locazione degli oggetti. Costumi: non vengono creati nuovi
abiti per ogni rappresentazione. Formazione degli attori avveniva presso il conservatorio di Madrid fondato
nel 1830 tra gli attori più importanti ci sono Carlos la Torre (noto in Francia per il suo modo di recitare
spettacolare) e Julian Romea (apprezzato per la sua naturalezza, inimitabile, creatore della commedia de
costumbre). Polemica teatrale sorta nel 1814, Faber pubblica un articolo dove espone la sua concezione del
romanticismo che si identificava con il pensiero cattolico a carattere nazionale, e rifiutare il teatro di
Calderòn significava essere a patriottico. De Mora si scagliò invece con il siglo de oro, e si burlava di Faber e
appoggiava il teatro neoclassico. Le rappresentazioni delle prime opere romantiche accese le polemiche
ancora di più anche per le traduzioni, si attaccava l’adattamento perché mancavano le l’unità aristoteliche.
Melodrammaticità, patetismo e sentimentalismo saranno gli elementi del teatro romantico. Il 1834
vennero messe in scena 3 opere che preannunciano la nuova estetica, tra cui la ‘cunjuraciòn de Venezia’,
‘Masias Larra’, ‘Helena Bretòn de los herreros’. Il 1835 viene rappresentato il Don Alvaro del duque de
Rivas, uno dei drammi più importanti.

Generi drammatici: dramma, maggior polemica, tragedie neoclassiche, comico (modello di Moratìn, ma
non nasce un nuovo tipo di comicità), commedia di magia (l’apparato scenico era fondamentale), dramma
storico (maggior successo del movimento artistico), teatro classico spagnolo (Sorrilla non seguendo i suoi
modelli creò un ibrido felice tra il dramma romantico e la commedia del siglo de oro).

Dramma storico: si caratterizza per il recupero del teatro barocco e per la ribellione delle norme imposte
dal neoclassicismo. La frattura ha origine in Germania e arriva in Spagna solo nel 1834.

Caratteristiche: Rottura delle unità aristoteliche, molteplici spazi invece di uno, il tempo si allunga con
molteplici azioni secondarie, dati incompleti dei personaggi perché crea mistero nello spettatore, l’opera
finale si caratterizza per essere una successione sconnesse di scene (teatro di Shakespeare), si utilizza il
verso, struttura frammentaria, gli atti sono più di 4 e ogni atto ha un titolo, scenario dinamico dovuto dalle
parole dei personaggi, sullo scenario avvenivano tante peripezie e i temi trattati erano complessi.

Personaggi: tanti personaggi e tante comparse, inclusi molti soggetti curiosi come se fossero un pubblico
identificati con il loro status e servono per creare l’ambientazione. Protagonista rappresenta il tipico eroe
romantico, sconosciuto, nobile, generoso, ricco o non ha problemi economici, innamorato di una nobile che
ricambia, la felicità è ostacolata da impedimento come la famiglia, o lei è goa sposata, eroe che ha
coscienza del suo triste destino che lo conduce alla morte tragica, infatti il dramma si chiude sempre con la
morte dell’eroe che si viene a sapere chi fosse veramente. Personaggi mostruosi sia interiore che esteriore
che contrasta i nobili sentimenti. Il tiolo corrisponde spesso al nome dell’eroe o a un nome che lo
rappresenta. Personaggi femminili, sono personaggi passivi. I sentimenti dei personaggi sono o leciti o
illeciti, la violenza costituisce il segno dominate dell’epoca caratterizzando personaggi e natura che è
aggressiva e ostile sono presenti infatti tempeste, ultraterreni con scheletri, ambientazioni come cimiteri,
l’angoscia nel linguaggio con esclamazioni e frasi spezzate che riguarda la vita dei protagonisti, angoscia
letteraria e politico-sociale.

FRANCISCO MARTIN DE LA ROSA: drammaturgo importante. 1787 a Granada faceva parte di una famiglia
benestante, frequentò l’università, 1805 era già celebre. Si trasferisce a Londra dopo lo scoppio della
guerra, viene eletto deputato a Cadice, 1822 capo del governo, va in esilio, va in Italia e Francia.
Politicamente importante ma non riesce a fermare le guerre carliste. Direttore della real academia de la
lengua. Umanamente educato sotto il dispotismo illuminato, disprezzando il popolaccio la cui tirannia era
peggiore, desiderava riforme importante per un giusto sistema sociale. Stile del buon gusto, correttezza
stilistica, rispetta le norme.

Si cimentò in diversi generi ma è noto per la sua produzione drammatica che fa da transizione all’epoca
romantica dove si possono elencare 3 tendenze:

1. Commedia settecentesca, di stile moratin,


2. Tragedia di ispirazione tragica,
3. Dedica al dramma romantico, dove rappresenta ‘la cunjuracion de
Venezia’,

CONJURACION DE VENEZIA. 1834, La scrisse durante la sua permanenza in esilio a Parigi dove fu data poi
alle stampe, ha un prologo dove l’autore espone la concezione dell’arte drammatica intitolato ‘apuntes
sobre el drama historico’, rappresentato a Cadice e poi a Madrid. Esaltazione della libertà e tema politico e
amoroso s’incrociano in maniera tragica. L’azione si svolge a Venezia nel XIV secolo, il protagonista è
Ruggero che si ribella alla tirannia del consiglio dei 10. È sposato con Laura, figlio del dittatore ma nessuno
lo sa, ma viene scoperto e viene catturato. I ribelli vengono catturato e se viene a sapere che Ruggero è
figlio di Morosini e il protagonista muore sul patibolo. Il romanticismo è presente nella rottura delle unità
aristoteliche, mescolanza di prosa e verso, esaltazione dei personaggi, origini misteriose di Ruggero con
scoperta finale. Strutture politiche conducono all’individuo alla distruzione. Fonti: parte storica del dramma
sulla cronaca italiana e fonti letterarie, Shakespeare e Watt. Si rispetta l’unità di tempo.

ANGEL MARIA DE ZABEDRA Y RAMIREZ DE BAQUERANO in DUQUE DE RIVAS.

Terzo duca de Rivas, drammaturgo, poeta e scrittore. Nasce a Cordoba nel 1791, nobile, secondo figlio
dunque si dedicò alla vita militare. Primi anni dell’800 primi componimenti. Verrà ferito in guerra e sarà
nominato colonnello. Dagli anni dal regno di Fernando VII all’insurrezione di Diego, il duca risiede a Siviglia,
nominato deputatom anni 20 rappresenta le prime opere teatrali ‘la rosa’. Si sposerà trasferendosi a Malta
dove compose ‘il moro exposito’, un’opera poetica. Si trasferisce in Francia, a Parigi dove comincia la
stesura del ‘don alvaro o la fuerza del sino’. 1834 eredita il titolo nobiliare per la morte del fratello. 1835
rappresenta il don Alvaro, nominato successivamente ministro ma sarà costretto all’esilio. 1840-1850
ambasciatore a Napoli dove in questo periodo ebbe come segretario Juan de Valera. Tornato in Spagna sarà
presidente del governo. 1865 muore. Viene educato con dei politici ma poi diventa un liberale esaltato,
abbraccerà il liberalismo conservatore una volta tornato dall’esilio. Dal 1836 si scaglierà contro il
‘populaccio’. Compose 14 opere teatrali, alcune perse e altre mai pubblicate, il corpus finale è di 5
commedie, 5 tragedie, 2 drammi pubblicate nelle obras completas. La prima tappa della sua vita
comprende tragedie neoclassiche, classicista in epoca sivigliana. Nella seconda tappa nel 1827 drammi e
commedie scritte tutte in versi, esperimenti teatrali del drammaturgo che rappresenta un’evoluzione della
sua estetica, c’è corrispondenza degli avvenimenti politici e la realtà spagnola, dunque sono strumento di
diffusione della sua ideologia politica. Imitazione del teatro di Moratin, scritte nel periodo d’esilio.

DON ALVARO O LA FUERZA DEL SINO

Scrisse la prima versione nel 1832 e la dedicò a un suo amico Antonio Alcalà, che lo spinse a comporre un
dramma di stile romantico essendo alla moda, la prima versione fu scritta in prosa poi tradotta in francese
dall’amico stesso che la fece rappresentare. Non ebbe il successo sperato e il Duca decise di modificarla
tutta, fu rappresentata al teatro del principe a Madrid nel 1835, contribuendo a iniziare la polemica tra
classico e romantico. È divisa in 5 atti, inizia con un quadro costumbrista, acquedotto dove si assiste a una
conversazione tra tipi che serve a creare appunto il quadro, e da questa conversazione si capisce che un
indiano dalle origini misteriose, generoso e galante, si era innamorato di Leonoire, figlia del marchese di
Calatrava, economicamente in rovina. Fuggono insieme ma l’esitazione di lei fanno sì che il marchese
avvertito dal canonico possa intervenire. Don Alvaro non oppone resistenza ma gli cade accidentalmente la
pistola e il marchese viene ferito a morte. Don Alvaro costretto alla fuga in Italia, Leonoire fa penitenza in
una grotta vicino al convento di Ornachuelos. In Italia conosce don Carlos, fratello di Leonoire e figlio del
marchese morto, e lo salva da alcuni giocatori d’azzardo. Don Carlos salverà la vita nuovamente a don
Alvaro in battaglia. Don Alvaro affida a don Carlos una valigia con delle lettere indirizzate a Leonoire, don
Carlos dunque viene a conoscenza chi fosse e aspetta che si riprendesse per sfidarlo a duello. Nel duello
Don Carlos muore e don Alvaro viene condannato al patibolo perché i duelli erano proibiti, ma si salva
grazie all’attacco degli austriaci (1744). Don Alvaro si salva e si concede alla vita religiosa nel convento di
Ornachuelos. don Alonso, fratello di Leonoire, si reca al convento per parlare con padre Rafael che in realtà
e Don Alvaro che lo riconosce e lo sfida a duello. Don Alvaro non vorrebbe combattere ma il fratello di
Leonoire lo spinge tanto che viene ferito a morte e vuole confessarsi con il penitente della grotta, sua
sorella. La riconosce e pensa che si sia messa d’accordo con Don Alvaro per questo la pugnala a morte. Il
dramma si conclude con il suicidio di Don Alvaro. Fonti: anime del purgatorio, origine folclorico, forse in
base alle sue esperienze da piccole. L’ambientazione è l’Andalusia, infatti, i posti che descrive esistono
realmente.

Tecnica: unità aristoteliche infrante, precetti della nuova estetica (cuadros costumbrustas, mostrano il
nazionalismo), osservatore della realtà, moltitudine di scene che conferiscono un’espressione concentrata,
mescolanza tragico-comico, protagonisti romantici. Don Alvaro ha origini nobili ma affronta la società come
un borghese, infatti il Duca stesso si comporta come un borghese proprio perché il tragico della commedia
sta nella difficoltà di far crescere la borghesia in Spagna. Il Sottotitolo, o meglio ‘la fuerza del sino’, come
fatalità greca o destino cristiano o cattiva sorte, la più probabile.

Generazione romantica.
JOSE’ ZORRILLA nasce a Valladolid 1817, il padre deciso assolutista che occupò incarichi importati tanto che
la famiglia visse in varie città. Fu mandato a Toledo per studiare legge, ma la sua passione per la letteratura
non riuscì a laurearsi. Fuggì a Madrid. Difficoltà economiche, dovette fuggire dal padre per problemi
economici. Funerale di Larra 1837 lesse un’elegia in onore di Larra che ebbe un grande successo, che lo
portarono a lavorare con grandi riviste ma il padre non lo perdonò mai. 1839 sposa Florencina, madre di un
suo amico, il matrimonio fu un fallimento e andò a Parigi dove sposò una cilena dalla quale ebbe un figlio.
1854-1856 andò in Messico. Tornato in Spagna ebbe vari incarichi. Umile e affettuoso, non ebbe mai
incarichi politici e non li attaccò mai. Versi giovanili si caratterizzano per il satanismo romantico. Scarsa
attenzione alla messa in scena, dovuto alle neccità economiche, scrisse varie opere in prosa e una in
particolare intitolata ‘recuerdos del tiempo viejo’. Compsoe 32 drammi, amava ciò che aveva effetto,
meraviglioso, musicalità dei versi, scene brillanti, maneggia i versi, dialoghi semplici, polimetria. Ottosillabo
ed endecasillabo solo nelle scene gravi. Personaggi quasi piatti in quanto a lui interessava le peripezie e i
monologhi. Prime opere sono una prova. Teatro aureo. Tra le sue opere ci sono ‘el zapatero y el rey’ scritta
in due parti, ‘don Juan Tenorio’, ‘traidor y inconfeso y martir’.

El zapatero y el rey, la prima parte venne rappresentata nel 1840 nel teatro del principe. I protagonisti
sono Pedro I de Castilla e il calzolaio Blas Perez. Il padre del calzolaio viene ucciso da Colemares per non
aver voluto partecipare a una congiura contro il re, Pedro si incarica di catturare l’assassino. Perez uccide
Colemarez e come condanna a Perez gli viene proibito di non produrre scarpe per un anno. La pieza
presenta momenti comici. A livello ideologico c’è il rispetto per il re e agli ideali liberali come l’uguaglianza
delle leggi. Nella seconda parte, 1842 al teatro de la Cruz, ha una trama totalmente diversa rispetto alla
prima, infatti Perez è diventato capitano, innamorato di Ines figlia dell’infante don Enrique. Il traditore don
Pascual fa ribellare il popolo contro il re e Blas riesce a far salvare la vita al sovrano e lui gli concede la mano
della figlia. Quando il monarca viene sconfitto, il protagonista propone a Don Enrique di scambiare don
Pedro con Ines, ma l’infante offre il corpo del fratello morto e a quel punto Blas fa uccidere Ines. Amore e
onore, patetismo a don Blas.

Don Juan Tenorio, opera più importante del 1844. Trama 1 parte: Carlos la Torre, aveva bisogno di un
dramma da rappresentare e gli viene in mente di riprendere il burlador di Siviglia di Molina e scrisse l’opera
in 20 giorni. Don Juan Tenorio torna in un’osteria a Siviglia per fare il punto della situazione su una
scommessa fatta un anno prima con don Luis su chi avesse avuto più fortuna con le donne e vinse don Juan
perché aveva sedotto più donne e ucciso più uomini. Il padre di Don Luis, don Gonzalo comendador di
Calatrava padre di donna Ines destinata a sposare don Juan, abbandonano la taverna scandalizzati. Don
Juan inoltre scommette che avrebbe aggiunto alla sua lista di donne anche donna Ines e anche la futura
sposa di don Luis. Don Luis e don Juan si denunciano reciprocamente e passano un breve periodo in
carcere. Tenorio sequestrerà il suo rivale e si burla della sua futura sposa, donna Anna. Successivamente
sequestra donna Ines portandola sul Guadalquivir dove viene folgorato dalla sua innocenza e in quel
momento arrivano don Luis e il comendador, il protagonista vorrebbe pentirsi e chiedere perdono ma è
costretto ad affrontare i due rivali uccidendoli. Fugge perdendo ogni fonte di redenzione. Trama 2 parte:
Dopo 5 anni torna a Siviglia, dove la casa di famiglia è stata trasformata in un pantheon dove riposano le
sue vittime, nel cimitero appare il fantasma di donna Ines dove gli predice la morte prossima, irrompono
anche i suoi vecchi amici e anche quello del comendador. Vede il suo funerale e all’ultimo minuto vuole la
salvezza.

Caratteristiche: La prima parte è caratterizzata da 4 atti e la seconda parte da 3 atti. Ogni atto ha un titolo
molto significativi, lo spettatore deve ricostruire attraverso le parole un mondo vertiginoso, unità di tempo
rispettata in ogni atto anche se tra la prima e la seconda intercorrono 5 anni. la prima parte si svolge in una
notte di carnevale del 1575 dalle 7 e 30 all’una, due morti e una conquista ma lo spettatore pensa di aver
visto molto di più. La seconda parte inizia nelle prime ore della notte fino all’alba, avvenimenti veloci. Nella
prima parte don juan è giovane, mito del burlador; nella seconda il protagonista sente il peso della
nostalgia. polimetria: Decima impiegata nei momenti lirici, la redondilla e il romance per i dialoghi, quintilla
quando per parlare della relazione di don juan e don luis. Protagonisti: don Juan presente in tutti gli atti,
essendo un mito lo spettatore già lo conosce, uomo malvagio ma il pubblico nutre simpatia, l’amore
trasformandosi da carnefice a vittima, gli altri personaggi hanno lo scopo di caratterizzarlo, don Luis è
parallelo al protagonista, ma viene umiliato e morirà, donna Ines rappresenta il simbolo dell’amore che
riesce a liberare il protagonista, i genitori di don Luis che rappresentano l’intransigenza. Satanismo
superficiale. Finale dell’opera dipende dal suo istinto drammatico, perché il pubblico voleva un finale felice,
Aspetto teologico poiché il burlador viene salvato.
Traidor y incofeso y martir di Zorrilla: rappresentata nel 1849, fu incaricata da Julian Romea, ebbe un
successo dopo da un’attrice. Trama: inizia con l’arrivo di Gabriele Espinosa, Arabues e Aurora che si spaccia
per la figlia di questi, in una locanda di Valladolid che un misterioso nobile ha dato loro in affitto, il
locandiere è costretto ad ospitare il capitano Santilla innamorato di Aurora e vuole scoprire l’identità del
protagonista. Confessa l’amore che prova per la ragazza ma lei lo respinge, parla con Gabrielle ma non lo
sa. Arriva il padre Santilla che accusa Gabrielle di essere un impostore per essersi fatto passare per il re del
portogallo. L’eroe viene trasferito in carcere e condannato a morte. Si scoprono le vicende ma non si scopre
fino alla fine, con la morte del protagonista si scopre che si trattava del re di Portogallo, e che Don Rodrigo
era il padre di Aurora. Fatalità nella figura di Gabrielle e guarda la vita con disprezzo.

POESIA ROMANTICA

Mentre il teatro e la prosa evolvono, nel 1820 la poesia segue ancora le forme dell’epoca precedente. 1840
trionfa la nuova estetica in campo poetico, dove i poeti raccolgono e pubblicando le opere anche se già
circolavano nelle riviste. Il medioevo fu impiegato in modi diversi: nostalgia verso un’epoca eroica in quanto
si trasforma come difesa delle tradizioni, oscurantista, dall’altra come uno scenario per la ribellione titanica
del protagonista. Esaltazione dei comportamenti antisociali, Valorizzazione dei porti marginali, profonda
inquietudine come l’anarchia. Contemporaneamente, si sviluppa un tipo di poesia intima con tonalità
pacate, tristi della quale Enrique Carrasco fu il maggior rappresentante. Si mescolano i generi,
frammentarismo concluso e poriconclusiòn: la prima, riguarda i componimenti dove vengono presentati
momenti particolari del personaggio, la seconda consiste nel dare un frammento dell’opera che non si ha
intenzione di terminare. Tematiche: intimità, espressione dei sentimenti (Espronceda ‘ canto a Teresa’),
amore passionale, odio, malinconia, disperazione, spirito cavalleresco con tematiche storiche e leggendarie,
tematiche religiosa (esaltazione del satanismo), natura in tutta la sua varietà con luoghi misteriosi, cimiteri,
mare in burrasca, vena satirica. Versificazione: polimetria, adattare e rinnovare quando il poeta lo
considera importante. Poesia popolare continuano a circolare, legati alla rivolta politica del momento,
banditismo, denuncia sociale. Andalucismo importante, l’attenzione verso questa regione.

2 Generazioni:

1. Di transizione, poeti nati nel XVIII secolo che scrissero le opere neoclassiche, Dela Rosa e il Duca de
Rivas.
2. Propriamente romantica, divisa in due sottogruppi:
- scrittori che nascono all’inizio del XIX secolo come Espronceda, fecero da guida e
influenzarono i poeti più giovani. 3 scuole: escuela Malteña, caratterizzata da un tipo di
poesia malinconica con la presenza del morte, amore e paesaggio, verrà sviluppata da
Bequer. Gruppo valenciano e catalano.
- Scrittori più giovani come Carrasco.

JOSÉ DE ESPRONCEDA

Nasce nel 1808. Viene educato dalla madre e nel 1820 Si trasferisce a Madrid dove entra a far parte nella
casa de educaciòn di Alberto Lista. Le sue passioni sono la politica e la letteratura, fa diversi viaggi come in
Portogallo. Si trasferisce a Londra dove s’innamora di Teresa Mancha, figlia di un colonnello spagnolo
esiliato, ma anche se era già sposata scappa con lui che gli darà un figlio. Morirà nel 1839 dove scrisse ‘il
canto a Teresa’. Nel 1833 riuscirà a rientrare in Spagna dove si affiancherò ai liberali esaltati e per questo
verrà esiliato. Fonda una rivista ‘el siglo y el nuevo ateneo de Madrid’. 1842 eletto deputato e si doveva
risposare ma morirà nello stesso anno. Antiborghese, rompe i valori della classe media, avventuriero, in
realtà la sua opera riflette il contrario come l’aspirazione della classe borghese. Le sue opere circolavano in
copie manoscritte, pubblicate nelle riviste. Nonostante la sua notorietà la sua produzione contiene solo
circa 50 componimenti lirici e 3 testi narrativi dei quali due incompleti. La poetica esordisce come
neoclassico, l’esilio a Londra fu importante per l’influsso inglese come Hossian e tornato in Spagna vivrà la
fase del romanticismo storico che s’interrompe nel 1835 perché inizia una tappa della sua vita più intima
dove compose le canzoni dedicati a tipi antisociali e compose ‘el estudiante de Salamanca’ una delle sue
opere più importanti. Modelli: Bairon, Voltarie, Herrera, ‘Al Sol Himno’ opera di grande influsso.

- la sua poetica diventa più politico, critica lo spirito mercantilista e conservatore della borghesia
europea.
- nella sua fase giovanile non c’è l’influsso romantico, esercizi retorici, influsso di Lista.
- Il periodo con Teresa è un periodo felice, allegria che scompare alla sua morte, a questo periodo
risalgono sonetti, compose il suo romanzo storico ‘Sancho saldana’ e ‘il canto del cruzado’ opere
che mostrano il gusto per l’epoca medievale.
- Dal 1827-1833 si caratterizza per il contato delle estetiche moderne e qui si rintraccia il contrasto
tra le vecchie forme settecentesche e il nuovo gusto.
- L’ultima fase è rappresentata dal ‘diablo mundo’.
- Con la ‘canzone del pirata’ 1835 rinnova la sua poesia, rompe con il neoclassicismo e con i modelli
medievali. Protagonista fuorilegge, scritto in prima persona e rende il lettore partecipe alla lettura,
ogni strofa una struttura metrica diversa, polimetria, ritornello emblema del suo essere ribelle. Le
altre canzoni sono dedicate al mendicante, il boia. Sono testi di ribellione verso la società.
- Due tendenze: 1. disinganno vitale e sentimentale, corrisponde con la morte di Teresa e in questo
periodo compose ‘ a Jarifa en una orgia’ dove il poeta ci descrive il suo disinganno. 2. Carattere
sociale e politico, tematiche un pretesto per rappresentare delle idee quando si confronta con la
Spagna del momento dove attacca la borghesia conservatrice attenta al lucro.

EL ESTUDIANTE DE SALAMANCA.
Cominciò a essere pubblicato nel 1836 nelle riviste fino al 1840 quando venne pubblicata per
intero, la redazione ebbe varie interruzioni. L’opera è divisa in 4 parti:
1. Descrizione notturna di Salamanca dove s’intravede la figura del protagonista Don Felix de
Montemar che percorre con la spada calle taùd. Las cena appartiene cronologicamente
all’ultima parte quando don Felix vede il suo funerale. Termina con la visione di Elvira
innamorata che viene ingannata.
2. Vengono raccontate le emozioni di Elvira e termina con la lettera che lei scrive a Don Fleic
prima di morire.
3. Partita a carte tra vari giocatori che dopo aver perso denaro vende il ritratto della sua amata e
viene sfidato con don Diego fratello di Elvira.
4. Don felix percorre la calle taùd, che vede una donna che decide di seguire e vede due funerai
che sono quello di don Diego e il suo. La donna che insegue entra in una dimora dove verrà
celebrato il matrimonio tra il protagonista e lo spettro femminile, e poi lo scheletro di Elvira
abbraccia il protagonista.

Fonti: mito di don Juan.

Protagonisti: Don Felix, esaltazione dello spirito satanico, la vita è una sfida, mito titanico che si
ribella alle leggi degli dèi, con la sua morte vuole distruggere il mondo stabilito. Elvira contrasta con
l’aggressività dell’uomo, rassegnazione dell’amore con la morte.

Tempo: inizia in medias res, il tempo è psicologico.


Metrica: prima parte si apre con il romance, interrotto da una serie di rime che introducono
l’azione di don Felix, Elvira viene descritta con l’aggettivo blanca e con l’ottava, l’ultima parte
eterogenea si ricerca l’onomatopea. Tanto aggettivi relativi al colore, sentimento e terrore per
caratterizzare una realtà determinata.

EL DIABLO MUNDO

Pubblicata tra il 1840-1842 rimasta incompiuta al canto VI. 5805 versi di varia misura divisa in 6
canti e un’introduzioni che costituisce una riflessione sul mistero sulla creazione e sulla esistenza.
Canto I è notte e un anziano Adamo riflette sulla vanità e su ciò che è umano e gli appare la morte.
Canto II coincide con il canto a Teresa. Canto III Sdamo è stato trasformato in un giovane. Canto IV
il giovane è in carcere e conosce la figlia di lucas suo compagno e riesce a liberarlo. Canto V è in una
caverna, un vecchio amante di Salda sfida il giovane e scappa e lui e i compagni vogliono rubare a
casa della contessa. Canto VI a casa della contessa, Adamo guarda il lusso e i compagni
s’infastidiscono, facendo casino la contessa si sveglia ma Adamo la difende, arriva la polizia e gli
assalitori scappano. Canto VII, piccolo frammento, monologo. Silva intitolata ‘el angel del poeta’,
dialogo tra due personaggi dove si afferma che la creazione poetica costituisce un atto di ribellione
ai disegni divini. Opera aperta dove inserisce varie digressioni per rivolgersi al lettore, infrange tutte
le regole, non c’è una finalità.

CANTO A TERESA

Formata da 44 ottave, elegia che si contrappone le allusioni del passato a quelle del presente.
Topos del ubi sunt dove mostra la sua tragica storia e quella dell’amata. Nell’apparizione di Teresa,
il testo si carica di esaltazione neoplatonica tornando poi al ricordo dell’amata come esperienza
dolorosa, la sensazione è il disinganno.

REALISMO
Indica la somiglianza tra creazione artistica e ambiente circostante. Già da Aristotele avevano
concepito l’arte come imitazione della natura e delle azioni umane. Due elementi: 1. conoscenza
del mondo; 2. Scelta dei mezzi stilistici a far percepire l’impressione di trovarsi nella sua
quotidianità che porta l’autore a una osservazione minuziosa che deve raccogliere ogni dettaglio.
Ogni oggetto deve essere sulla società contemporanea. Benito Perez Galdòs, più grande
romanziere realista spagnolo, intitolò il suo discorso alla real academia come ‘la sociedad presente
como materia novelable’. La letteratura in Spagna si espande nella seconda metà del secolo e il
termine cominciò a de essere utilizzato nel campo letterario e artistico che ricercano il requisito
della rappresentazione della realtà. Il precursore Sthendal con il rosso e il nero, definiva il genere
come specchio che si pone sul cammino, capace di riflettere ciò che succedeva davanti. Il realismo
non vuole rappresentare un personaggio, un oggetto ma l’insieme degli esseri umani. Secondo i
critici deve essere Storicista ossia deve riflettere tutta la realtà nella sua completezza, descritta dal
punto di vista politica, sociale.

- Realismo genetico: mira a riprodurre la realtà con esattezza


- Realismo Formale o immanente: cerca la creazione di un’opera d’arte che risulti coerente e
che impieghi come materiale ciò circonda l’autore.
Si sviluppa in particolar modo quando la borghesia europea, soprattutto in Francia, sale al
potere e diventa più conservatrice e si allea con le classi del clero e della nobiltà e
s’incammina verso il capitalismo. L’artista perde il ruolo e si limita a constatare il fallimento del
sentimento individuale. Dottrine che si sviluppano: Positivismo, movimento filosofico che
risalta l’idea di scienza e progresso e si diffuse grazie a Komt con il suo corso di filosofia
positiva. Esaltazione della scienza che diventa un vero e proprio Dio, che ha risposte per ogni
quesito dimostrabili su fonti precise. Teoria evoluzionista con Darwin, sviluppo dell’umanità
come selezione naturale. Marxismo, spiega la storia dell’umanità dal punto di vista economico
dallo sfruttamento lavorativo. Naturalismo, nasce in Francia, massimo rappresentante Emile
Zola secondo cui il romanziere è osservatore e sperimentatore, dove nel primo deve raccontare
i fatti così come sono e va oltre con la sperimentazione indagando le leggi e il romanziere non
deve scrivere le proprie emozioni. Proletariato, capacità collettiva di poter cambiare le cose.

Oggettività e imparzialità, rompendo con l’arte romantica. La massima spirazione è trasformare


la letteratura in una scienza esatta. Ci sono le contraddizioni ossia innanzitutto l’autore usa sia
l’oggettività ma anche soggettività e inoltre l’autore conosce i personaggi che va a scrivere,
nell’opera d’arte si nasconde sempre un’intenzione morale o politica.

Cronologia: inizio 1830 in Francia, dove iniziano a prodursi i primi sintomi di cambiamento,
1848 si registra la volontà di coltivare un’arte oggettivista, critica. Negli anni 50 vengono
pubblicate opere. 1856 rivista realista e Flaubert pubblica Madame Bovary, 1858 diffusione di
Darwin. Secondo alcuni dura fino al 1890.

QUADRO STORICO IN SPAGNA

Distinguono 3 epoche:

1. Epoca del regno di Isabella II, durante il suo regno governarono due partiti quello del
moderato da Narvaes e l’unione liberale capeggiato dal genere Oddonel. Espartero regnerà
dal 1854-1856 un periodo conosciuto con il nome di ‘biennio progressista’, durante il quale
furono accese le manifestazioni operaie, rapido Sviluppo economico, malessere politico
dovuto al comportamento del regno schierata con i settori progressisti che portò poi alla
rivoluzione gloriosa, lo scopo era quello di sostituire un regime moderato con uno liberale.
2. Sexeño rivoluzionario, 1868, Ci fu un governo provvisorio dove furono promulgate di
libertà borghesi come la libertà di riunione, costituzione del 1869 che confermerà molti
diritti come la libertà di culto. La democrazia di taglio liberale non riuscì a fissarsi e si
susseguirono diversi governi. Alle difficoltà vanno aggiunte le guerre come la guerra dei 10
anni dal 1868-1878 dove la Spagna perse le ultime colonie, scoppia l’ultima guerra carlista e
il movimento cantonalista. Tensioni proletarie che contribuì al disinganno borghese e
favorirono la restaurazione monarchica, infatti, il colpo di stato di Martines Campo nel
1874, mise fine al periodo rivoluzionario e la casa di Borbone risalì al trono con Alfonso XII.
3. La restaurazione borbonica, Antonio Canovas capo dei sostenitori di Alfonso, voleva arrivare
alla restaurazione per vie legali e non con le armi, ma riuscì a cacciare i militari dal potere e a
creare la formula dello Stato liverale conservatore e pr garantire la stabilità politica che
riducesse colpi di stato e rivoluzioni instaurò il voto censorio solo poer i proprietari terrieri e
liberi professionisti, ma serviva a far alternare i due partiti liberal conservatore e liberale.
Casique è il proprietario terriero che controllava una porzione di territorio e poneva agli elettori
la sua volontà in cambio di favori, ma il voto finale non era il risultato di ciò che voleva poiché la
collettività veniva manipolata. Nonostante questo, fu un periodo di pace che durò mezzo
secolo. A livello economico-sociale i primi anni del secolo la borghesia ebbe un ruolo
importante, con lo sviluppo capitalista che in Spagna coincide con 1844-1854, cominciano gli
scontri tra borghesia e proletariato, nascono le grandi fabbriche con la scomparsa di quelle
piccole, divisione del lavoro, operaio come macchina, il proletario si concentra nei sobborghi
periferici della città vivendo in condizioni disagiate e la borghesia il contrario, nel mezzo c’è la
classe media che cerca di imitare la borghesia nel lusso. Per questo nascono i primi scioperi e
contadini e operai cominciano a preferire la Repubblica dove nascono anche i primi partiti degli
operai.
A metà secolo alla chiesa gli venne levato il monopolio sulla didattica. Francisco Jiner de los
Ríos creò la ‘istitución libre de la enseñanza’, schierandosi con una dottrina filosofica o
‘creosismo’, ispirandosi al razionalismo armonico e spirituale del filosofo tedesco Krause, con il
quale l’intellettuale combatteva la religiosità tradizione autoritaria, grazie a questa si fecero
una serie di riforme dove i principi erano uguaglianza, tolleranza, rispetto della legge, amore
per il lavoro.
Cresce il numero dei lettori grazie alle riviste a puntate. Il romanzo è il genere più letto manche
le traduzioni. Cresce anche il numero delle lettrici che devono fare i conti con la discriminazione
femminile. La censura viene abolita con la costituzione del 1869, ma le pubblicazioni vengono
controllate dalle leggi. Gli scrittori più pagati erano quelli che pubblicavano le opere sulle riviste
a puntate.
Dal punto di vista stilistico c’è una tendenza ad allontanarsi dal romanticismo, in quanto la
borghesia chiedeva una letteratura meno esaltata più intima e disingannata.
Il romanzo viene considerata la massima espressione della nuova estetica.
1. Dal 1850-1875 ‘tappa di transizione o ecclettismo’
2. 1875-1880 ‘realismo’
3. 1880-1890 pienezza del realismo- naturalismo.
4. 1890-1920 ‘epoca del realismo spiritualismo’

Generazioni del realismo:


1. Generazione degli ultimi romantici nati tra il 1815 che composero le opere seguendo
l’estetica romantica. Zorrilla, Ramon de campo amor
2. Generazione del ’68, generazione più importante, scrittori che vissero sotto al regime
capitalista e liberale e parteciparono alla rivoluzione, i critici fanno un’ulteriore
suddivisione:
- Generazione di Bequer, gruppo di scrittori le cui opere sono precedenti alla
restaurazione borbonica.
- Generazione del romanzo realista o di Perez Galdòs, che sono coetanei ma
compongono le opere durante la restaurazione e si tratta dei grandi
romanzieri.
3. Generazione di Clarin, appartengono gli autori nati nel 1850, modelli della generazione
del ’68, ma anche naturalista. Leopoldo Clarin, Emilia.
4. Dopo il 1860, tecniche dei movimenti di fine secolo ossia la vita Boen, impressionista,
simbolismo.

POESIA

la lirica viene adattata in maniera superficiale, ma nella poesia realista perdurano il movimento precedente.
Si caratterizza per una riduzione del tono quasi colloquiale. Ramon del campo amor è il più importante,
liberare la poesia dall’individualismo e dall’arcaismo dei romantici, rifiuta le astrazioni, eliminare elementi
come il linguaggio poetico eccessivamente lussuoso, introduce l’ironia, accetta il sentimentalismo
romantico, si concentra sulla vita quotidiana, riflettere la vita quotidiana.

- La corrente dell’intimismo proponeva di attenuare l’eccessiva fonte romantica, Fernàn Caballero


pubblicò una raccolta intitolata ‘cuentos y poesias populares andaluzes’ nel 1859. Folclore e canti
popolari, deriva il gusto per i componimenti brevi, rima assonante, linguaggio romantico con il
lessico del misterioso. la poesia dell’intimismo rifiuta l’espressione profetica, il linguaggio deve
essere duro e nudo, concisione, coinvolgimento del lettore, evocare e suggerire, dunque questa
corrente non è vicina al sentimentalismo quanto al simbolismo. Gustavo Bequer e Rosalia de Castro
sono gli autori più importanti di questa corrente, non si integrano con la società dominante,
angoscia per non essere capiti.
- Lirica che si preoccupa per i problemi filosofici e politici del momento, Gaspar Nuñez de Arce
massimo rappresentante che coltivò una poesia con topoi antirivoluzionari, rifiutava la ribellione
romantica, poesie a carattere narrativo e descrittivo.
- Poesia umoristica, esprime lo scetticismo nei confronti delle nuove correnti.

GUSTAVO ADOLFO BEQUER (la glorieta en Sevilla)

Nasce a Siviglia nel 1836, padre pittore, rimase orfano di padre presto, affiato alla madrina sotto la
protezione leggerà grandi romanzi. 1854 si trasferisce a Madrid. Cercò di guadagnare con il teatro ma senza
frutti, collabora con riviste dove traduceva riviste francesi. A causa di una malattia conosce Julia Espin, del
quale s’innamorò figlia di un musicista.1861 si ritira nel monastero per rimettersi a livello fisici e spirituale.
Il più grande errore di Bequer, per molti, fu il matrimonio con Casta Esteban figlia di un medico, perché fu
un matrimonio combinato ed ebbero molti problemi. Negli ultimi anni della vita si dedicherà al giornalismo.
1865 un suo amico lo nomina censore delle pubblicazioni. 1870 muore il fratello Valeriano, lui dopo 3 mesi.

Entusiasmo degli anni sivigliani, ma l’illusione si scontra quando arriva a Madrid. Aveva creato un’immagine
irreale della capitale, si credeva un poeta con aspirazione malinconica, spirito sognatore. A livello politico fu
tradizionalista con ideale conservatore con il mondo mitico del medioevo. Tendenza al sogno, emozione
dell’antichità. Le ‘rimas’ sono le poesie più importanti, coltiva la prosa con il quale sopravvive. 1871 i suoi
amici raccoglieranno le sue opere in due edizioni chiamate ‘obras’.

1. La historia de los templos de España, 1857, pretendeva di unire lo studio dell’arte cristiana al
pensiero religioso storico spagnolo che ha come modello un autore francese. Vari volumi, ma
venne pubblicato solo il primo. Voleva creare un’ampia descrizione dei templi della Spagna, le
basiliche, le chiese. L’unico volume pubblicato dedicata a Toledo, ha un’introduzione dove Bequer
affermava che la tradizione è l’asse del passato, ogni parte contiene una parte narrativa o lirica, ne
segue la sintesi del periodo storico, una storia inventata da lui con eventuali modifiche, descrizione
dell’edifico e per ogni edificio si ha questo schema.
2. Ilustracion de Madrid, descrizioni accompagnate dai disegni del fratello.
3. Teatro, settore poco noto, scritte in collaborazione con altri.
4. Leyendas, presentare il racconto come se fosse pronunciato dalla voce del popolo. Opera in prosa
più importante, il lirismo caratteristica più importante. l’aggettivo ha il compito di evocare,
suggerire, la prosa è curata ricca dell’armonia, descrizione che tende al sogno, anafora, atmosfera
suggestiva. Analisi delle sensazioni e dei sentimenti, mistero del dolore, del sogno, della morte.
Tematiche: figura del cavaliere malvagio, donna fatale, l’amore, la pazzia. Alternanza Tripartita
realtà-fantasia-realtà su 4 livelli:
- Parte iniziale o primo livello fatta dall’autore con un linguaggio semplice;
- secondo livello apparizione di personaggi popolari che danno notizia della leggenda
impiegano un linguaggio colloquiale, questi due livelli costituiscono il piano della realtà;
- terzo livello racconto fantastico con linguaggio lirico, s’introduce l’anomalia fantastica;
- quarto livello ritornano in scena i personaggi popolari e si ha la conclusione della leggenda
tornando alla realtà.
5. Las cartas desde mi celda, scritte durante la sua permanenza nel monastero, pubblicate sulla rivista
‘il contemporaneo’. Sono 9 lettere.
6. Cartas literarias a una mujer, 4 lettere pubblicate in forma anonima dove riflette sull’essenza della
poesia. Forse si rivolgeva a una donna in generale. La poesia è sentimento che asce dall’amore,
caratteristiche femminili domina ciò che è affettivo.
- Prima lettera tema della poesia, donna, e il sentimento, corrisponde alla rima 21 dove
spiega cos’è la poesia. La poesia è il sentimento e il sentimento è la donna.
- Seconda terza e quarta lettera affrontano la poesia, l’amore e la religione.
- Nella seconda lettera sono presenti il sentimento e il segno poetico affermando che
quando il poeta prova un sentimento non può scrivere, la seconda parte affronta
l’insufficienza delle parole dove il linguaggio non è in grado esprimere l’emozione
dell’autore, si conclude con la ricerca della radice del sentimento.
- La terza lettera è concentrata sull’amore che governa tutto e regge tutto, poesia spontanea
- la quarta lettera, sentimento della fede come sostegno della poesia, l’amore è poesia e la
religione è amore.

7. LAS RIMAS, composte tra 1857-1868, l’anno in cui consegnò il manoscritto al suo mecenate ma che
andò perduto per la guerra e durante la sua permanenza a Toledo riscrisse le poesie che ricordava a
memoria, scoperto nei primi anni del ‘900. Introduzione sinfonica. Mancano 5 rime che sono
presenti nella raccolta delle ‘obras’ del 1875. Ordine delle rime diverso rispetto alla prima edizione
preparata dagli amici nel 1871, un anno dopo la morte del poeta, che le suddivisero in gruppi
tematici. Si distingue una tappa classicista con autori sivigliani come Herrera, Quevedo. 1857 2
tappa poesia popolare, terza tappa 1859-1861 stile trasformato abbandonando lo stile classicista.
Caratteristica: semplicità, musicalità, accenti ritmici, iperbato, rima assonante, enjambement,
ricerca della sospensione, poesia confidenziale, metri corti, strofe popolari, poesia intimista non
proiettata all’esterno. L’argomento a volte è uno stato d’animo.
Classificazione tematica delle rime: 76 rime suddivise in 4 gruppi:
- Rime 1-11, riflessione sulla poesia.
- Rime 12-29, affrontano l’amore e il suo effetto sull’anima
- Rime 30-51 dedicato al disinganno e al fallimento
- Rime 52-76 le più varie con diverse tematiche.

TEATRO DEL REALISMO

È difficile interpretare la vita del teatro. Madrid continua ad essere il centro da dove nascono nuove opere,
anche Barcellona. I teatri subirono cambiamenti come il teatro del Principe fu trasformato in teatro
espanol, quello della Cruz in teatro del Drama, vennero creati locali per il genere lirico come ‘el Real o
farsuela e per il dramma ‘il novedades’. Sorsero i cafè teatro dove veniva rappresentato un nuovo genere.
Nella seconda metà del secolo il teatro prende le sembianze di quello attuale, divennero anche importanti
centri di incontro della borghesia. Fino al trionfo della borghesia il teatro era in classista ossia
partecipavano tutte le classi sociali, da questo momento il pubblico è selezionato, poiché il teatro era
guidato da imprese private creavano nuove sale. Per le opere più ambiziose assistevano le classi alte, il
popolo preferiva il genere chico, la classe media assiste alle rappresentazioni come se fossero un rito
sociale. Non vennero create opere teatrali di brande importanza tanto che per la letteratura drammatica ci
fu una decadenza. A teatro si voleva per lo più si voleva portare la verità attuale, profondità dei personaggi,
teatro romantico dove l’azione era di ambientazione medievale e non nei salotti borghesi. Il massimo
esponente fu Echegaray. Si preferiva il verso alla prosa, poco adatto aa riprodurre il linguaggio colloquiale.
Galdos cercò di portare un rinnovamento nel campo teatrale, ‘elettra’ 1901, la sua produzione teatrale non
riuscì a cambiare il teatrale ma riuscì attraverso la drammaticità la vita contemporanea. Generi teatrali:

- il dramma storico anche se non si adattò alla nuova mentalità da non portare nelle scene la vita
contemporanea.
- Commedia politico-morale, ancora con radici romantiche, impiegava figure storiche per tracciare
un quadro di intrighi cortigiani dove potessero essere colte alla illusione politica, insegnamento
moralizzante,
- Alta commedia, era erede della commedia moratiana, si voleva fondere la bellezza etica con la
bellezza drammatica. Aspirazione al realismo, azione nei salotti borghesi, personaggi
contemporanei, si vestono alla moda, i conflitti della classe borghese. Espressione del nuovo stato
morale. Ricchezza capitalista, difesa della struttura familiare contro i seduttori, critica di alcuni vizi
borghesi. Manipolazione di personaggi e situazioni per adattarsi alla tesi del drammaturgo.
- Dramma rurale e dramma sociale, fallimentari perché dominava l’aspetto melodrammatico, nel
primo manca la profondità, spirito critico nella sua rappresentazione del mondo insistendo nei
conflitti che avvengono al di fuori della vita urbana. Nel secondo ha il merito di aver portato in
scena i lavoratori ma la critica è di aver portato il conflitto di classe.
- Farsuela, subì l’influsso italiana, furono tanti gli scrittori che si dedicarono a questo genere come
Bequer. Trionferà il nazionalismo musicale e le trame caratterizzati da tipi e ambienti popolari.
- Teatro por horas, prevedeva una segmentazione delle rappresentazioni, ossia ogni sezione durava
un’ora e nell’arco della giornata si poteva mettere in scena più volte, dunque il pubblico poteva
andare a teatro quando voleva. Ricevettero la nomina di ‘genero chico’ che contengono canzoni e
parti musicali.
- ‘generi chico’ è l‘espressione di una Spagna soddisfatta di sé stessa dove il pubblico aveva piacere
di vedersi rappresentato. Del genere chico fanno parte: la Parodia grottesca, molto in voga in
Francia, il ceinete che differisce dalla farsuela per incentrarsi su tipi popolari e il contesto,
linguaggio di volgarismi. La Rivista lirica caratterizzata dalla presenza di personaggi allegorici che
oltre a vizi e virtù potevano rappresentare luoghi, edifici. Circolava l’opera chiamata ‘la gran via’
che era la rappresentazione allegorica di Madrid.

LA PROSA
Continuano a essere pubblicati i folletines e i generi romantici cominciano a decadere. I generi del
romanticismo che continuano a esser coltivati sono il romanzo storico e la leggenda, folletin a
puntate a tema sociale, cuadros de costumbre che creò il gusto per l’osservazione diretta, romanzo
di avvenimenti contemporanei che si avvicina di più al realismo, si propone come documento di
un’epoca in cui riflette i problemi contemporanei.
Romanzo realista, racconto molto esteso che si sofferma sulla descrizione di tutto ciò che circonda
l’azione principale, genere borghese che nasce con la rivoluzione del 1868 evento che influisce sul
modo di scrivere e di percepire la realtà. Gli avvenimenti politici sono la tematica principale, per il
nuovo ambiente sociale che si occupa di problematiche borghesi che rappresentano il mondo
borghese da una prospettiva borghese, anche se non condividono questa classe, critica che nasce
dallo stesso gruppo. La borghesia era il gruppo che aveva più iniziative con i suoi vizi e virtù, dunque
questo genere è la testimonianza, ma c’è invece silenzio sulla classe del proletariato. Madrid viene
rappresentata positivamente a contrasto con l’oscurità dei sobborghi, centro della vita politica e
della produzione. Molti scrittori esaltano invece i valori della vita rurale minacciati dal progresso.
Gli auori più importanti sono Pedro Antonio del Arcòn, Josè Maria de Pereda, Juan Valera, Benito
Perez Galdòs, Emilia Pardo, Leopoldo Clarìn.
Tecniche: osservazione della realtà, si descrive la vita quotidiana, non si esclude l’immaginazione è
proiettata su ciò che è conosciuto, idealismo che consiste nella vicinanza tra le relazioni del
personaggio e quello dell’individuo della società conflittuale, tecnica quasi fotografica e raccontata
in maniera dettagliata. Novità, gli scrittori sono preoccupati del valore estetico, perfezionando la
tecnica letterario, interessa il mondo coerente. Il narratore è onnisciente, ha partecipato anche
all’azione, come se avesse interagito con i personaggi dando descrizioni dettagliate, diventa
testimone e contribuisce che gli eventi narrati siano verosimili, esplora l’intimità arrivando a
giudicarli. Narrazione in terza persona, dialoghi devono essere reali, rompendo la monotonia del
racconto, incontri dialettici dove ogni personaggio esprime la propria opinione su un tema, dialoghi
a carattere emotivo, danno dati sulla psicologia, dialoghi marginali che serve a creare comicità,
dialoghi che sono commenti che appartengono a varie voci, dialogo e narrazione si alternano a
seconda del narratore, monologhi. Comuni sono i romanzi epistolari dove il lettore deve ricostruire
la storia data dai personaggi, ma può essere anche intercalata nella narrazione come lettera che
esprime il pensiero del personaggio e fornisce le prospettive su uno stesso avvenimento, diario, le
descrizioni di oggetti come le abitazioni interni ed esterni dove si conoscono le caratteristiche delle
classi sociali, di ambienti e paesaggi di scenari urbani, natura, di personaggi che riguardano la
fisicità e l’aspetto psicologico fatta quando il personaggio entra in scena, descritti anche i
personaggi secondari. I personaggi vengono presentati dalle parole del narratore, vengono anche
presentati i da altri personaggi, definiti redondos con una psicologia complessa, personaggi a
comparse caratterizzati dall’aspetto essere ridicoli, un personaggio può apparire in più di un’opera
dello scrittore espediente che serve a rinforzare il romanzo, tipi sociali che sono il clero (sacerdote
o religiose che può essere colto, persona che rappresenta la virtù, buon sacerdote del popolo che
s’impegna ad aiutare, religioso passivo, religioso che vuole la vita comoda), il funzionario (sfera
politica, deputati, l’atteggiamento è passivo, politico influente che manipola, poco presente il
politico onesto), opposizione tra il personaggio positivista e oscurantista, alta borghesia e
aristocrazia (quasi sempre attaccata accumunati dall’ambiente di lusso, sperpero, gli ambienti ci
sono diversi tipi come le donne, belle dame per suscitare invidia, avventure amorose, uomini cinici
e seduttori che tentano di sedurre una dona pura dunque una borghesia frivola, alto borghese
attivo, borghesi che vogliono diventare aristocratici tramite matrimoni combinati, borghese zotico
dal linguaggio rozzo), conflitti della borghesia che vuole imitare l’aristocrazia, sono spesso le donne,
Il popolo che deve sopravvivere alla fame, donna onesta e semplice che deve mantenere la famiglia
costretta a volte a prostituirsi, servo fedele, ficcanaso, bassifondi dove l’elemento comune è la
misera, ascesa popolare tramite il matrimonio. Il linguaggio è il miglior risultato che esprime la
lingua parlata così com’è, riflesso della realtà, carica di proverbi, diminutivi, frasi fatte, similitudini,
espressioni sfacciate, umoristiche, appellativi, imprecazioni, ‘moretillas’ ossia intercalari che
caratterizzano la regione, due livelli: quello del narratore la cui lingua ha uno stile curato, non
presenta i tratti della lingua parlata e quello dei personaggi che varia a seconda delle loro
caratteristiche anche regionali.

BENITO PEREZ GALDOS, nasce nel 1843 a Las Palmas de Gran Canaria, ultimo di 10 figli e si
trasferisce a Madrid per studiare diritto, frequenta tertullas e inizia l’attività di giornalista. Vita
disordinata si dedica al genere drammatico. Compie un viaggio a Parigi dove dopo inizia a dedicarsi
al romanzo dove compone ‘la fontana de oro’ 1870 triennio liberale. Abbandona lo stile Boen,
viaggia per la spagna osservando le persone, vivendo nei bassifondi. 1892 s’interessa al teatro e
viene rappresentata ‘l’elettra’. Eletto deputato al parlamento. 1910 iniziano i problemi alla vista
diventando cieco dove cominciano i problemi economici. Muore nel 1920. Riuscì a vivere dei suoi
romanzi, non si sposò mai ma ebbe una figlia. Grande amante della musica, pittura. Politicamente
passa dall’ideologia repubblicana alla socialista che gli causò molti problemi tanto. Per
comprendere i mali del paese bisogna vivere con le persone al fine di scrivere i romanzi. Attacca gli
eccessi, si scaglia contro il clero per una maggiore purezza, superstizione peggiore dei mali. Nelle
sue opere ci sono sacerdoti negativi, manca un’autentica vocazione, personaggi che si occupano dei
più sfortunati. Romanzo come immagine della vita descrivendo le emozioni, debolezze, spirituale e
fisico, tutto ciò che ci circonda, le forme individuali e collettive il linguaggio deve marcare la realtà,
il modo di vestire, senza dimenticare l’equilibrio e la bellezza, concentra la sua attenzione su
Madrid, ritratto di vari tipi e del popolo che si relaziona con la classe medi, la borghesia è la classe
su cui concentra la sua attenzione. Il sogno serve ad analizzare l’anima dei personaggi. 5 periodi:
1. Romanzi della prima epoca, suddivise a sua volta in due sottogruppi: storico, dove Galdos prima
di confrontarsi con la realtà si immerge nella storia per trovare gli antecedenti della storia
contemporanea, astratto, dove affronta le deformazioni ideologiche della società spagnola che
si ripercuotono nella vita familiare.
2. Periodo naturalista, fioritura delle sue opere ‘la deseredada’.
3. Interiorizzazione della realtà, formula un nuovo modo di concepire la realtà attraverso la
spiritualizzazione, ‘fortunata y Jacinta’.
4. Periodo spiritualista, connesso il precedente, ma qui è attento al mondo spirituale.
5. Periodo simbolico, anni dove abbandona i limiti della realtà per immergersi nel mondo
dell’allegoria e del sogno.

IL 1900
Fin de siglo > 1885 Crisi universale delle lettere che inizia in ogni campo e che va a includere tutti gli
aspetti della vita che porta a un cambiamento storico. La difficoltà è anche cronologica e
terminologica poiché si sono susseguite vari termini per identificare quest’epoca. In Spagna la
difficoltà cresce e viene identificato con il termine di ‘modernismo’, che ingloba molte più tendenze
dunque inteso come l’insieme di manifestazioni artistiche che si sviluppano a partire dal 1890.
Salina definisce modernismo e generazione del ‘98 movimenti che partono da uno stesso
atteggiamento, quello dell’insoddisfazione verso lo stato della letteratura, tendenza di ribellarsi
contro le norme estetiche e desiderio del cambiamento. Le caratteristiche comuni, dunque, sono il
rifiuto di correnti letterarie precedenti, ribellione contro a stili di vita considerati ipocriti e queste
due danno unità a tutte quelle tendenze che si susseguono. La borghesia conservatrice dominava la
società europea e questo generò un’immagine della realtà che poggiava sulla fede del progresso, la
concezione borghese rendeva il mondo industrializzato un paradiso. Dal secolo precedente la
scienza avanzò ma anche la tecnologia come il cinema, l’automobile, telegrafo, liberando la società
dalla schiavitù, ma questi progressi però non potevano risolvere i conflitti dell’uomo. La piccola
borghesia era stanca della pressione proletaria che cercava di limitare l’alta borghesia,
diffondendosi una sorta di disincanto. La scienza venne attaccata perché veniva vista come una
minaccia che schiavizza e strumentalizza l’uomo. Questo fa sì che la nuova arte tornasse verso la
natura e il paesaggio, causa del primo rinnovamento letterario. Si accostava anche l’ansia di libertà
influenzata dal malessere di vivere velocemente attaccati ai beni materiali. In tutta Europa si
sviluppò una sorta di desiderio al ritorno all’arcadia, al mondo preindustriale. Questo movimento di
‘rifiuto’ nacque in Inghilterra, nonostante fosse la nazione più industrializzata del mondo cui
pioniere fu Rasquin, che introdusse l’architettura neogotica, culto verso la natura, critica l’industria.
Naturalismo e spiritualismo cominciano ad incrociarsi. L’arte concepita come una religione. Ci si
scontra con una società definita insensibile.
Nasce la filosofia contemporanea che ha le sue radici in Shopenhauer che pone l’accento sulla
soggettività, Nietzsche apogeo del positivismo, Ribert Son, Freud da cui nascerà il surrealismo.
Sopravvive l’idealismo che caratterizza la nuova cultura e darà vita a una nuova ondata di religiosità
conosciuta con il nome di ‘modernismo religioso’, tendenza che si sviluppa all’interno della Chiesa
cattolica e si proponeva di adattare la fede ai tempi moderni, negava l’infallibilità papale,
esperienza e vissuto interiore, inoltre in Spagna aveva un movimento simile ossia il crausismo.
Nonostante la condanna di questa dottrina dal papa aveva alcune coincidenze con le nuove correnti
come l’intimismo, dare valore al sentimento, simbolo, come unico modo di alludere al mistero,
intuizione come forma di conoscenza, la predicazione come movimento per risvegliare il
sentimento religioso.
Misticismo, che consisteva nella tendenza di abbandonare la realtà e sentirsi trasportato in uno
stato dove si riusciva a percepire relazioni e fenomeni che la ragione era incapace di spiegare ma di
intravedere, forma estrema di irrazionalismo. Intuizione profonda dell’anima delle cose. Squilibrio
psichico, droghe e alcool aiutavano affinché si avesse il contatto con questa tendenza.
Parnasianismo, corrente letteraria nata in Francia a fine XVIII secolo, il nome deriva da un’antologia
di giovani poeti e s’intitolava ‘parnass contemporenne’, anche se i promotori furono Gautierre,
Verlenne, Boudaleire. Vera e propria reazione antiromantica, aspirava a lasciare fuori dalla poesia
l’intimità dell’autore e a praticare un’attività libera ‘arte por el arte’. Corrente lirica, oggettività ma
si disinteressa dalla società contemporanea, infatti l’ambientazione le culture idealizzate, la musica
e la scultura fondamentali. Viene paragonato ai motivi cinesi. Le liriche si riempiono di fauni,
elefanti, conquistatori, giardini, personaggi di fantasia che rimandano al mondo antico, gli oggetti
sono lussuosi, opere d’arte come quadri, palazzi, i paesaggi e le tradizioni sono esotiche, poesie
medaglione con il quale si voleva omaggiare un artista. Il sonetto è il privilegiato per la struttura
rigida, la descrizione è chiara, si combinava con un finale a sorpresa. Influì sulla lirica spagnola, e la
sua fusione con il simbolismo nasce il modernismo spagnolo anche se non ci furono parnasiani puri.
Il termine modernismo non va inteso come corrente letteraria, fu creazione degli antimodernisti, si
indica tutto ciò che si opponeva alle tradizioni, combina caratteristiche di tutte le scuole. Secondo
alcuni, si tratta di una corrente effimera di rinnovamento formale, alcuni lo vedono come un
movimento artistico, altri considerano come concetto di un’epoca che ingloba tutte le
manifestazioni artistiche che fiorirono tra il 1885 e il 1915. È considerata come una reazione alla
realtà storica, appare come la fusione del parnasianesimo e il simbolismo (contrari ai parnasiani, la
poesia doveva essere rivelazione di qualcosa che esiste, rivela una realtà nascosta). Caratteristiche:
Nasce anche dalla necessità di opporsi alla loro epoca, l’industrializzazione può provocare danni
alle persone schiavizzandola. Esteriorità sensibile, immagini leggendari, posti esotici, interesse
verso l’intimità, vitalista ma con posizioni malinconici, rifiutano la società in cui vivono, si
sentono soli, profonda solitudine, affronta una crisi spirituale, vuole migliorare la sua vita, il
sentimento prevale sulla ragione, sentimento di angoscia. A livello temporale prediligono l’epoca
classica e rinascimentale, fuga spaziale come l’Oriente e Parigi in Europa poiché era una città
cosmopolita. Descrivono un amore delicato quasi erotico, amore idealizzate quasi impossibile,
dolce, spirituale, amore carnale. Tematiche: scoprire le proprie origini, è un movimento che nasce
nell’ispanoamericana, vogliono migliorare la situazione attuale. Estetica molto importante, domina
la bellezza formale, ricerca di valori sensoriali, linguaggio si rinnova inventando neologismi,
richiamare l’attenzione del lettore, descrizioni delicate, presenza di quadri delicati, cromatismo con
colori particolari, la donna è bionda con occhi azzurri, descritti con colori chiari quasi trasparente
come simbolo di delicatezza quasi da sembrare malata, vocaboli che richiamano il suono,
ripetizioni, lingua sonora che deve suggerire. Rinnovamento metrico come alessandrino, nuove
combinazioni metriche.
Generazione del ’98: scrittori su cui influì un evento storico ossia la sconfitta spagnola da parte
degli USA 1898 ricordata anche come ‘año del disastre’ che segna la fine dell’impero spagnola
perdendo le ultime colonie come le Filippine, Porto Rico, Cuba, che segnò l’opinione pubblica. In
questa generazione fanno parte scrittori come Antonio Machado, Azorìn, Unamuno dove diede
questo nome da una una rivista, Vallenclan, Baroja, gruppo formato da tutti colori che scrivevano
con ansia di rinnovamento, ma anche intellettuale dunque troviamo varie mode in uno stesso
autore. Concetto di generazione di difficile interpretazione, il modernismo è un movimento
americano a carattere estetico, la generazione del ’98 è un gruppo di scrittori che riflette la vita
nazionale. Requisiti: qualcuno che li guida, il disastro del 98, protesta nei confronti di Echegaray
per il premio Nobel, omaggio sulla tomba di Larra che lo considerano come maestro,
s’interessano nei confronti del paesaggio in particolar modo per la Castilla come simbolo
dell’anima spagnola, interesse verso la vita quotidiana, interesse per le parole della tradizione
che stavano per scomparire e le immortalano con la loro opera, evoluzione a livello intellettuale
cambiamento spesso le posizioni, interesse ai problemi esistenziali. A livello stilistico non c’è una
cosa comune in quanto ognuno di loro coltivava uno stile diverso dall’altro. Stile: attenti alla
chiarezza, utilizzo delle frasi semplici, evocare il paesaggio, accumulazione di aggettivi e sostantivi
con un solo verbo. Generi letterali: lirica intimista, il romanzo che in alcuni si carica di soggettività,
coerenza di azione, argomento che può scomporsi in varie scene, il paesaggio è simbolo, il
monologo molto utilizzato sia per la caratterizzazione del personaggio sia per effetti della teatralità,
il teatro cambia, saggio molto coltivato da Unamuno e Azorìn, saggio politico con scopo didattico,
saggio creativo o poetico aspira a evocare il paesaggio, saggio scientifico.

ANTONIO MACHADO
Nasce a Siviglia 1875, membro più giovane della generazione del ’98, secondogenito. Primogenito
era Manuel, poeta, considerato importante nel modernismo. Il padre era un noto letterato e
avvocato, era un appassionato del folclore spagnolo e le loro opere erano firmate con lo di
pseudonimo di ‘Demofilo’, contribuì con lo sviluppo dello studio della poesia folclorica. Il nonno era
un medico e filosofo dalle idee progressiste, simpatie repubblicane. Il 1875 anno della
restaurazione borbonica. L’infanzia la trascorse a Siviglia a casa de la dueñas, e la raccolse nelle
‘soledades’ che rimanda alla sua infanzia. Tra Antonio e Manuel frequentarono insieme la scuola
fino alle prime difficoltà. Nel 1873 il nonno ottiene la cattedra e tutta la famiglia si trasferiscono a
Madrid e viene iscritto nella scuola riformista con criteri laici e liberali dove venne fortemente
influenzato, quando la scuola ebbe successo i fratelli si traferiscono in periferie, (i modelli sono
inglese, educare l’uomo non istruire, le materie alternare ai viaggi, lavori manuali, escursioni). 1888
le difficoltà economiche si aggravano dunque i fratelli sono costretti a lasciare questa scuola e
vanno in altre scuole con esito negativo. Il padre morirà dopo essere tornato da Porto Rico per
cercare fortuna malato. 1894 i fratelli cominceranno a partecipare alla vita culturale della capitale,
proveranno la passione per il teatro, frequentano le tertullas dove si organizzano i cuadros
clamencos’, collaborano con la caricatura dove scriveranno sotto lo pseudonimo di cabillera per
Antonio, frequenteranno la tertulla del cafè colonial dove Antonio conosce Vallenclan. 1896 muore
il nonno, dove i fratelli devono dedicarsi al mantenimento della famiglia. Un amico dei fratelli
incaricherà Antonio nella lavorazione di un dizionario che sarà molto importante perché lo
avvicinerà all’esattezza espressiva, minuzia investigativa. Lavoreranno come attori riuscendo ad
ottenere delle parti, autori di opere che scriveranno. Manuel si dedicherà alla vita Boen, e per farlo
allontanare da quella vita lo mandano a Siviglia. 1897 finisce il periodo di frivolezze e sono gli anni
in cui Antonio sentirà la mancanza degli affetti familiari. 20 aprile 1898 esplosione a una flotta che
darà vita alla guerra della Spagna contro gli Stati Uniti per le Antille, e a dicembre segna la fine
dell’Impero spagnolo, con la Indipendenza di Cuba e la perdita delle ultime colonie spagnole. Le
conseguenze economiche nel paese sono drammatiche e si ripercuotono sulle opre degli scrittori
che si ripercuotono ma si avrà anche un’apertura mentale verso l’Europa, alle nuove dottrine
estetiche e a favorire gli scambi culturali dalla sorgono delle istituzioni dove con i fondi statali
Antonio riceverà una borsa di studio per Parigi, viaggio fondamentale. Accetta un posto come
traduttore a Parigi e parte nel 1899. Stabiliscono contatti letterari stringendo amicizia con Baroja, e
alla fine dell’anno torneranno in Spagna. Il periodo francese è fondamnetale per Antomio in qaunto
lo indirizza verso una rpofesione ben deterimanat ossia l’insegnamento della lingua francese, aveva
approfondito le nuove correnti come il decadentismo dalla quale risale quell’atteggiamento di
sofferenza. 1900 frequenteranno la tertulla di Francisco Villaespesa, giornalista importante,
seguace di Ruben Darìo. Particolare avvicinamento vero l’Impressionismo, ‘poema de un dìa’,
simbolismo, modernismo che si diffondono in Spagna in questo momento che lo influenzano nel
creare un’atmosfera intra sognata, costruzione della frase ardita che ammette la rottura delle
costruzioni sintattiche convenzionali, salti analogiche, discorsi metaforici, portavoce del
modernismo Elettra del 1901 ed è Villaespesa che la conduce, dove Antonio esordisce in questa
rivista con le soledades. 1902 esce la raccolta ‘alma’ di Manuel Machado. 1902 Antonio va a Parigi
con il fratello, dove conosce Ruben Darìo. Nel 1903 esce la prima raccolta di Antionio le ‘soledades’,
ancora non è omogenea, ma riceve vari complimenti, anche se ne sarà insoddisfatto, infatti nel
1907 esce la nuova edizioni delle ‘soledades’ rinnovate e dove ci aggiunge altri componimenti che
gli darà fama a Soria. 1906 si presenta al concorso per una cattedra di francese ottenendo la
cattedra ma il voto scarso non gli fece decidere il luogo, dunque nel 1907 è costretto ad accettare
la cattedra a Soria a nord-est di Madrid, periodo che lo travolgerà a livello letterario, sorgeva sulle
rive del Duero che saranno presenti nel ‘campos di castiglia’ che farà intravedere il passato gloriosa
di questa regione ossia l’Estremadura. Entra nella vita del poeta Leonore Izquierdo, adolescente,
minuta, figlia dei gestori della pensione dove alloggiava Antonio. 1908 nominato vicedirettore nella
scuola di Soria. 1909 ‘semana de sangre’, sposa Leonore che aveva compiuto 15 anni, lui ne aveva
39, ma l’amore era sincero. 1910 fa un’escursione nelle fonti del Duero che sarà l’input per la sua
opera ‘ la tierra del Alvargonzales’, che figura nel campo di castilla. 1910-1911 gli sposi vanno a
Parigi grazie a una borsa di studio, dove incontra Darìo, segue alcuni corsi di filologia. 1911 Leonore
è colpita da una malattia e tornano a Soria dove la malattia avrà alti e bassi che porterà il poeta
nello sconforto tentando il suicidio, ed è in questo momento, nel 1° aprile 1912 esce ‘campos de
castilla’, ottenendo numerosi elogi, il 1° agosto dello stesso anno muore Leonore. Il poeta chiede il
trasferimento in Andalusia a Baesa con speranza che il passaggio possa consolarlo. La lirica 116
‘recuerdos’ all’interno di campos de castilla, vengono contrapposti i due paesaggi quello andaluso,
che corrisponde al paesaggio infantile e quello castigliano che corrisponde a quello di Soria
diventato paesaggio dell’anima. 1913 è a Baesa, paese dominato da ricche famiglie, antiche
tradizioni militari, lirica 133 dove il titolo ridà a ‘las coplas por la muerte de su padre’, infatti Jorge
Manrique era il poeta prediletto dello scrittore, ma scompone il titolo descrivendo, spacciando per
virtù, i ricchi. Per cercare di riempire il vuoto riprenderà gli studi filosofici e le letture filosofiche
avranno importanza nelle sue poesie. La noia del paese lo portano a scrivere una poesia
emblematica ‘poema de dìa, meditaciones rurales’ lirica 128, dove si manifesta la profonda
delusione l’ipocrisia intellettuale, nel frattempo ha una corrispondenza epistolare con Unamuno
dove manifesta l’angoscia profonda e inizia a redigere una serie di appunti in forma di diario
chiamati ‘los complementarios’, compone altre liriche che vengono pubblicate nella seconda
edizione di campos di castiglia, dove include elogi dedicate a varie persone. 1914 compie
un’escursione sulla Sierra del Guadarrama simbolo di una Castiglia prosperosa, anno della Prima
guerra mondiale, orrore che si nota nelle lettere che manda ma anche nel componimento chiamata
‘España en paz’, lirica 145 dove riflette sulla ferocia degli scontri. 1916 muore Ruben Darìo il quale
gli dedica un elogio. 1917 esce la raccolta ‘poesias completas’ e pubblica una nuova edizione ossia
liriche composte dopo la morte di Leonore. Incontra Lorca che era un giovane studente che stava
viaggiando per la Spagna. 1918 completa gli studi laureandosi. 1919 con il dottorato viene trasferito
a Segovia dove partecipa a varie tertullas nelle riunioni più significative. 1920 affidato l’incarico di
insegnamento. 1923 Rivera primo ministro tramite un colpo di stato appoggiato dal re, creando una
dittatura ma gli si oppone la borghesia imprenditoriale, anarchici, repubblicani che appoggiavano
Umanumo, Machado non rivela la propria parte ma scriverà ‘complementarios’. 1924 ‘nueva
canciones’ evoluzione poetica evidenti interessi filosofi, soggettivismo, darà vita a personaggi
eteronimi. 1925 momento in cui cominciano a presentarsi scrittori della generazione del ’27, alcuni
li chiamano generazione del ’25 perché cominciano a scrivere in questo momento, che crea
momenti di tensione con gli scrittori del modernismo. 1928 Pilar de Valderrama, secondo alcuni
‘diomar’ nelle poesie di Machado, poiché era sposata e aveva figli, esisteva una corrispondenza tra i
due e ne rimangono circa 36 poiché lei li distrusse quando fu costretta a lasciare Madrid. 1931 cade
la dittatura di Rivera, e vincono i repubblicani e socialisti nelle grandi città e nelle piccole zone
rimane la monarchia. 1931-1932 attivo e dinamico nelle riforme intraprendendo nuovi progetti
teatrali e Lorca comincia a rappresentare le opere teatrali come ‘boda de sangre’. 1934 Machado
scrive contro i nazisti e contro i diritti umani cominciando ad esserci nel paese vari scioperi, spicca
la figura di Francisco Franco. 1935 Machado deve interrompere gli incontri con diomar e partecipa
all’omaggio di alcuni poeti ed esce la quarta edizione di poesias completas. Frente popular al
potere ma non sarà mai compatto. 1936 assassinato un deputato dove i militari danno un
sollevamento dando avvio alla guerra civile spagnola, Machado riesce a fuggire in Francia nel 1939
con la famiglia, contraendo la polmonite morendo nello stesso anno.

CAMPOS DE CASTILLA
Pubblicato nel 1912, ripubblicherà ampliato in poesia completas. Nelle soledades era presente la
tendenza al soggettivismo, profondità psichica, accoglie le stanze che appartenevano la
generazione del ’98 con ansia del rinnovamento estetico, atteggiamento introspettivo, il termini
non indica un modello estetico ma a un gruppo che manifesta un’affinità per il crollo del 98,
esigenza dell’impegno sociale, ma a livello estetico sono diversi ciò che condivide sono semplicità
espressiva, rinuncia all’eccesiva retorica, magistero di Unamuno, esalazione di valori spirituali della
Sagna genuina, spiritualità spagnola ossia dottrina di castizo, il locus amenus è il paesaggio
castigliano che suscita emozione esaltata da questi intellettuali.
Mito delle Castiglia forte e austera, riscoperta in determinati aspetti geografici e storica in forma
lirica, lotta costantemente contro le avversità, infatti si concentra sulla Spagna quotidiana sorretta
da un sforzo di voler sopravvivere, paesaggio meno favorito dalla natura, realtà che percepisce a
livello emotivo. Non vuole trionfera le conquiste ma le poche povere che avevano preceduto il
rinascimento.
La raccolta si apre con ‘retrato’ e si chiude con ‘poema de un dìa, meditaciones rurales’, due
componimenti autobiografici, caratterizzati da stati d’animo diversi, in retrato è presente la
fierezza, nel secondo un atteggiamento malinconico. Nella nuova edizione del 1917 introduce
liriche composte tra il 1912-1915, che comprendono i testi che vanno dalla lirica 116-138 e la
sezione degli elogi dalla 139-152, mostrando un atteggiamento diverso, poiché il paesaggio
castigliano che serviva a rievocare la felicità, simbolo di imprese eroiche tipiche del ’98, ora invece
diventando luogo di rimpianto, riguarda una piccola porzione di terra ossia l’Espino, cimitero dove
riposa la moglie tra le più famose ‘recuerdos lirica 116, dove mostra la contrapposizione di Soria,
terra dell’anima, e l’Andalusia, terra della realtà, che vengono rievocati per consolarsi ma ormai
paesaggio incapace di consolarlo e lo fa attraverso le retoriche. La lirica si conclude con l’io poetico
e con un addio definito delle terre di Soria; lirica 126 dedicata a Jose Maria Palacio, direttore di una
rivista, la cui moglie era la cugina di leonore dove qui rievvoca quello che era il paesaggio soriano
mostrando la sua nostalgia, chiedendo all’amico sul paesaggio che sembra quasi una lettera, e si
conclude al cimitero.

• I, Retrato: apre la raccolta, si sviluppa in 9 quartine di alessandrini con rima alternata.


Vuole delineare una dimensione spirituale priva di narcisismi, non c’è una falsa modestia,
sensazione di grande sincerità.
- 1° strofa, vuole liquidare il suo passato, dedicando una sola strofa dove condensa
infanzia, giovinezza, contemplate con distacco come un periodo che non ha
nessuna attrazione, nella conclusione, ultima quartina, c’è uno sguardo verso il
futuro, ossia la morte. Testo legato al presente.
- 2° strofa, s’introduce una nota ironica con due figure: Juan de Mañara, il burlador
Don Giovanni, e il marchese Bradomìn, eroe nelle opere di Vallenclan. Li cita in
contrapposizione alle proprie abitudini del vestire.
- 4°, 5°, 6° strofe, dedicate alla poetica del poeta della ricerca estetica, sottolineando
il culto per la bellezza, rifiuto delle mode letterarie, scelta di autenticità, ascoltare
voci sincere segreto dell’autentica bellezza. Ritratto di un uomo libero, sereno con
atteggiamenti cordiali non conformisti, simpatie repubblicane
- 7° strofa, rivela aspetti segreti della sensibilità, alludendo a una conversazione di un
alter ego,
- 8° strofa, chiusura brusca come se il tono confidenziale s’interrompesse e si dedica
a un’affermazione autosufficiente, piuttosto orgoglioso, debitore solo nei confronti
del lettore, descrivendo atti banali del quotidiano che accetta con fierezza.
- 9° e ultima strofa, accetta il distacco dalla vita, la morte, ‘pronto a imbarcarsi quasi
nudo sulla nave che non farà ritorno’.

• II, A orillas del duero: scritto in pariados alessandrini. Si proietta sul paesaggio di Soria,
inglobando il dramma nazionale, ma non cerca l’eco della malinconia, ma ricerca la voce di
una tradizione illustre ossia il paesaggio non si limita a riflettere la nostalgia della felicità
domestica, ma vuole sollecitare una grandezza nazionale ormai tramontata. Nell’attacco ci
offre le coordinate temporali nel primo verso, primi 9 versi domina una realtà soggettiva, si
capisce dai verbi in prima persona, costante riferimento alla propria persona facendo
riferimento a parti del corpo. Il processo di avvicinamento al paesaggio si consolida al 33-34
verso, adesso il protagonista del componimento è il fiume ‘el duero’, l’immagine del fiume
si carica di elementi simbolici del ’98 come ‘le acque argentate che scorrono sotto le rocce’,
fa allusione alla reconquista gloriosa ‘el cid Rodrigo’, supera le vicende personali in
esperienze corali. Dal verso 34 al 68 scompare ogni riferimento personale perché ora è in
perfetta consonanza con il paesaggio che diventa il simbolo del suo stato d’animo, nella
parte finale ritorna al punto di partenza, si rompe l’incanto, rintocco delle campane che
interrompono la visione richiamandolo alla realtà. Il ritorno all’inizio è dato anche dal
soggettivismo o dall’apparizione di alcune donne.
• 102, orillas del duero: simile alla precedente, dove cerca di approfondire l’adesione
sentimentale al paesaggio percepito come realtà spirituale, ma la scoperta del paesaggio è
data all’uso delle esclamative, vuole trasmettere una serie di emozioni poiché il paesaggio è
in perfetta sintonia con le aspirazioni del poeta. Verso 18 attraverso l’esclamativo quado
vuole farci vede la sua presenza nel testo, ‘tierra mia!’. Paesaggio unico protagonista.
Desoggettivazione, il poeta scompare dalla lirica ma è presente attraverso la retorica
esclamativa, unico personaggio il paesaggio.
• 109, amanecer de otoño: quartine di ottosillabi a rima alternata, si chiude con un doppio
ottonario. Scenario con chiari significati simbolici, strada che si allontana, montagne
violeta. Visione impressionista della strada che si perde nel paesaggio autunnale,
introducendo una figura solitaria ossia il cacciatore che non è un protagonista offerente ma
è accompagnato dai levrieri fedeli. Machado proietta la sua dolente malinconia che non è
appariscente, riesce a trasferire il suo stato d’animo verso la realtà esterna, rimangono in
evidenza lo squallore della strada deserta. Mala percezione della sua esistenza.
• 100, el ospizio: ritratti di campos de castilla, immagine dell’ospizio di provincia. Formata da
quartine di alessandrini, compare il vecchio ospizio con le pareti cupe, che trasmettono
malinconia, rivela i volti umani di chi vive al suo interni, s’intravede una figura che
contempla il paesaggio imprigionato dal gelo, la neve ricopre ogni traccia di vita, ‘cade
come se cadesse sopra una fossa’. Quadro cupo di Castiglia, umanità dolente.
• 99, por tierra de España: formato da quartine di alessandrini, con costruzioni trimembre,
offre una visione pessimistica attraverso il ritratto dell’umanità dominata dagli istinti
primordiali, l’esordio significativo ‘l’uomo che incendia le pinete’, al singolare ma con
valore universale, racconta le terre di una Castiglia che gli abitanti stanno distruggendo,
disperazione umana proiettata verso il futuro poiché il devastatore è anche discendente di
uomini attivi che lavoravano la terra con vigore. Ritratto fisico, piccolo, agile, resistente,
con ciglia folte, uomo astuto, sospettoso, ‘centauro armato di freccia’ Machado ricorre alla
mitologia come se volesse riportare l’uomo allo stato primordiale, castigo divino per chi
perde il sentimento fraterno.
• 106, formata da strofette di endecasillabi e settenari, con apertura temporale, che serve a
introdurre la figura del matto. le evocazioni del paesaggio servono a introdurre questa
figura, solitario, di tratti umani stravolti, con stile impressionista. Uomo e terra sembrano
descritti uguali, la terra aspra e autunnale, l’uomo solitario.
• Fantasias iconografica: componimento che offre la descrizione di un quadro e di un
cardinale. Si caratterizza per il forte realismo soprattutto nelle prime quartine, richiama il
retrato che apre l’opera. Stile impressionista, numerosi aggettivi.
• El criminal: Un criminale è il ritratto di un’umanità assassina, il criminale è un seminarista
che non rivela le doti dell’assassino, ma con l’abilità di Machado, ci dà il ritratto fisico del
protagonista, aggettivi che fanno presagire la negatività del suo comportamento
appartenenti al campo semantico della negatività, nei primi versi offre la descrizione fisica
e le reazioni, poi c’è un’interruzione brusca verso 12. Uccide i genitori per ereditare.
Quando si riprende il criminale al banco degli imputati
• 114, La tierra de Alvargonzales: componimento più lungo, formati da varie sezioni. Lungo
romance formato da versi ottosillabi con assonanze in sede pari. Machado lo compose
dopo aver fatto un’escursione, risale al 1912. Organizzato in 10 capitoli, tutti hanno un
titolo tranne il primo, ogni capitolo è formato da paragrafi che vengono scandite da numeri
romani, la suddivisione è scandita anche dal variare dell’assonanza (come accadeva nei
poemi epici). La successione serve l’ordine cronologico, ma non segue la logica, quindi
dipende dal rilievo che il poeta vuole conferire ad ogni sezione. L’esordio non lascia
intravedere la tragedia.
Trama: Alvargonzales è un giovane benestante che possedeva una fiorente azienda agricola
che s’innamora di una ragazza con cui ci si sposa, nozze memorabili, e hanno 3 figli che ad
ognuno di loro è destinato un compito, uno dovrà prendersi cura dei campi, uno dovrà
occuparsi dell’allevamento, uno alla vita religiosa. Dal verso 25 del capitolo 3, comincia la
tragedia quando si nota il possesso brutale dei contadini. I figli Juan e Martin si sposano ma
nel momento in cui si sposano le nuore porteranno nella casa invidia, il terzo figlio Miguel
invece decide di abbandonare la vita ecclesiastica per partire in America in cerca di fortuna,
ma lo fa con l’approvazione e l’aiuto del padre. Machado con pochi versi fa capire che sono
passati diversi anni. Alvargonzales si allontana solo da casa sua e dopo aver camminato a
lungo si addormenta vicino a una fontana, dove sogna i due figli maggiori che giocano sulla
porta di casa e arriva un corno con le ali nere che si mette a saltellare tra i due bambini, la
madre li sorveglia ma non capisce il silenzio sospettoso. Poi i due bambini prendono la
legna per accendere il fuoco ma non ci riescono allora arriva il fratello più piccolo che ci
riesce, il padre stringe tra le braccia il figlio minore e gli altri s’allontanano. La fine di
alvargonzales si racconta nel capitolo ‘aquella tarde’ dove si susseguono una serie di
elementi tragici; i figli si avvicinano lentamente verso la fontana, mentre il padre sta ancora
sognando che i figli lo vogliono uccidere, e quando si sveglia si accorge che è quello che ta
per accadere, dunque i due figli uccidono il padre, trascinandolo nelle acque della laguna
nera un mendicante sarà accusato del delitto e condannato a morte. La madre muore di
crepa di cuore e i figli ereditano i beni. Il tempo passa ancora indicato dal titolo ‘otros dias’.
Il capitolo 5, intitolato ‘el castigo’ è il momento in cui il fratello maggiore ammette la colpa,
il fratello minore invece, invita a dimenticare il passato. Capitolo 6, tema del viaggiatore ‘el
viajero’, il terzo fratello torna dall’America, ritorno descritto attraverso descrizioni che
ricordano momenti epici, con ritratto fisico che ha pirato amore e denaro. Mentre i
personaggi contemplano il focolare ormai spento, la porta chiusa si apre e fa entrare un
personaggio che assomiglia al padre morto, porta con sé un fascio di legna e impugna un
bastone, apparizione che serve a segnare la fine di un incubo e che lascia intravedere
un’ombra protettiva che non lascerà mai il figlio minore. Capitolo 7, viene descritto il
ritorno dell’americano, episodi prodigiosi che si rifanno alla magia popolare. I campi che
aveva coltivato il figlio minore tornano a prosperare mentre le terre degli assassini non
danno nessun frutto, alcune voci denunciano i colpevoli, lo stesso clima è presente anche
dentro casa dove nelle pareti si percepisce la presenza del padre e i suoi valori che continua
a trasmettere al figlio piccolo. La parte conclusiva ha valore di commento della gente che
assume le forme del canto popolare e il poeta s’introduce come spettatore commosso della
tragedia. Capitolo 9, dominati da eventi prodigiosi, la terra di Alvargonazales che si rifiuta di
essere nelle mani degli assassini, il loro destino è segnato. La storia della famiglia si
conclude con il suicidio degli assassini che riporta la serenità in questo mondo. Capitolo 10,
‘los asesinos’ si avvicina lentamente al suicidio, la natura che sembra in agguato e mentre
sprofondano nelle acque della laguna invocano il nome del padre che hanno ucciso e l’eco
delle loro voci risuonano nelle rocce. Motivi biblici del castigo, del peccato che porta
all’omicidio.
• Campos de Soria: culmina l’esaltazione della realtà castigliana, vengono descritte le
differenti componenti paesaggistiche, storiche e umane. Vengono raggruppate 9 liriche con
tematiche legate tra di loro. Nei primi 3 componimenti si ha la definizione del paesaggio in
maniera oggettiva, senza spie che mostrano la presenza del paesaggio. Si descrive la
primavera in maniera oggettiva che sorprende i campi che sognano. Nelle liriche 2 e 3
cresce il cromatismo, riferimento ai colori e al profumo che cresce nella terza lirica dove si
allarga la contemplazione del paesaggio. Liriche 4 e 4 il paesaggio di umanizza arrivando
all’adesione affettiva del paesaggio con l’io poetico, dove si sente in perfetta comunione
con la realtà che sta contemplando. Si cita il viandante a cui non viene data una descrizione
specifica, poco differenziato dai pastori. Desoggetivazione, si svela il sogno alegre infantil.
Due anziani accanto al fuoco che ricordano il figlio perduto con la neve, la vecchia che
attende il figlio e non si rassegna alla sua scomparsa, la nipotina che manifesta i sogni
festosi, che gioca. Domina il colore bianco. i 3 tipi personificano i 3 stati d’anima vissuti da
Machado quando Leonore si ammalò ossia, lo sconforto più cupo, l’incredulità, e l’attesa di
giorni più felici. Liriche 6 e 7 predominano gli aspetti del ’98. Nella parte finale ci sono i
motivi sentimentali. Lirica 8 dedicata ai pioppi del Duero.
• 128, Poema de un dia: con sottotitolo ‘meditaciones rurales’, testimone della nuova
prospettiva, testi più significativa. 200 versi circa che compose nel 1913, dove Machado
domina i momenti di una sera noiosa attraverso la contemplazione di alcuni eventi o
oggetti quotidiani che ispirano le riflessioni del sottotitolo che sono 5 nuclei che
corrispondono alle 5 meditazioni, nella prima edizione erano separate. I punti chiavi sono la
pioggia, il ticchettio dell’orologio, gli occhiali che perde, le chiacchere, i libri posati sulla
scrivania percepiti nella penombra della sera che stimolano la fantasia. Il mondo delle cose
sembrano assumere un comportamento metafisico, un salto dall’osservazione realistica
alla riflessione del poeta che rinchiude in un verso: ‘sueno y medito’, lo scorrere del tempo
scandito dall’immaginazione. Si apre con una rapita descrizione autobiografica dove dice le
circostanze in cui è stato scritto il componimento ossia in inverno, vicino al fuoco, in un
paese, con 3 definizione autobiografiche ossia apprendista-professore-maestro, collocate in
un ordine decrescente dalla professionalità all’apprendistato, mentre le 3 occupazioni
rispettano l’ordine crescente degli interessi ossia lo studio del francese, gli studi letterari o
il comporre poesia. Verso 8 inverno vicino al fuoco, definisce le coordinate spazio-
temporali, si passa a ciò che lo attrae ed è esterno ossia la pioggerellina da cui inizia la
prima meditazione evocando gli aspetti benefici dell’acqua, arrivando a identificarsi al
destino dei contadini. Si sospende la meditazione e viene attratto dall’orologio all’interno
della stanza cui ticchettio segna lo scorrere del tempo, stimolando l’immaginazione verso la
seconda meditazione che riflette sullo scorrere del tempo, sul modo di percepire le
conseguenze imponendo la solitudine. Ora la sua attenzione è rivolta dal rintocco delle
campane e coglie l’occasione per tornare all’aspetto benefico dell’acqua arricchendolo con
altre meditazioni, l’acqua che scorre verso il mare (presente nella colpas di Manrique), il
tempo che trascina ogni cosa. S’interrompe di nuovo, e si concentra sulla lampadina e sugli
occhiali, ora la meditazione è spirituale e riguardo Umanumo, Kant e Eribson. S’interrompe
di nuovo e ora è concentrato delle chiacchere nel dietro bottega, anticipando alla
meditazione casalinga. Si conclude con un congedo, a un addio sperando di trovare
confronto nella realtà esterna, tronando nella sua stanzetta dove sembra che non sia
accaduto niente.

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