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PERFORMANCE

N. 1 DICEMBRE 2010
Rivista ufficiale del laboratorio e-dB LAB di Envircom srl
In caso di mancato recapito restituire a Envircom srl Via Panciatichi 94/4 50127 Firenze

Experience
i n n ovation
Innovazione edilizia in Toscana

Intervista SoundScape
a Norbert Lantschner Paesaggio sonoro
Direttore di Agenzia CasaClima progettazione delle Aree Quiete

Rumore ti sento... Ecologia Domestica


Rumore ti vedo! La raccolta differenziata
Una nuova era per la diagnosi dei rifiuti domestici
acustica degli edifici
Periodico di informazione quadrimestrale:
n. 1 - anno I Dicembre 2010
Registrazione: Tribunale di Firenze n. 5800 del 03/11/2010

www.performancemagazine.it

Editore: Envircom srl - Firenze

Direttore editoriale: Elena Stoppioni


direttore@performancemagazine.it

Responsabile di redazione: Chiara Abbruzzese


redazione@performancemagazine.it

Hanno collaborato a questo numero:


Lario Agati, Luca Bartolomei, Alberto Cipriani,
Norbert Lantschner, Jacopo Marasco, Valerio Mastrantonio,
Denis Mugnai, Roberto Minciotti,
Rossella Natale, Sergio Luzzi, Francesco Sabatini

Progetto grafico e impaginazione:


EdeN di GC Media - Firenze
www.edenwork.net - www.gcmedia.it

Stampa: Tipografia La Marina (FI)

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Copertina: © William James Warren/Corbis
Pag 13: © Iris Images/Corbis
Pag 21: © Micha Pawlitzki/Corbis
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Pag 31: © Images.com/Corbis
Editoriale
Elena Stoppioni

«L’unica gioia al mondo è cominciare.


E’ bello vivere perché vivere è cominciare,
sempre, ad ogni istante.» Cesare Pavese “Il mestiere di vivere”

Ogni volta che iniziamo qualcosa c’è sempre una frizzante aria di attesa e di novità. Quest’anno per me è
stato talmente denso di novità (coté boulot, come direbbero in Francia) che il mio naso ha cominciato ad
abituarsi al profumo del frizzante e dell’attesa!
Siamo partiti da un’idea, ci siamo ritrovati in un cantiere, poi in due contemporaneamente, poi nella No-
tifica Ministeriale di Laboratorio, e adesso siamo qui. A raccontarvelo. Anche attraverso una rivista, per
confrontarsi, informarsi sulle novità e sulle tecnologie più innovative, per aggiungere “se ne parla” nel
territorio vicino e -perché no-in quello lontano.
“Performance” come etimologia non ha nulla a che vedere con “forma” e ancor meno con “prestazione”,
ma viene dal francese antico “parfournir” che significa completare, portare completamente a termine.
A noi piace pensare che un dato comportamento possa essere definito “performante” quando compie lo
scopo per il quale è stato progettato ed impiegato.
Ecco, doverosa spiegazione del nostro titolo, doverosamente inserita nel primo editoriale.
E adesso? Adesso, diamoci appuntamento qui periodicamente, vi va? PerformanCE nasce non soltanto
come strumento tecnico istituzionale di laboratorio, ma anche per non dimenticare quel dialogo che rischia
di sfumare tra chi produce e chi testa, tra esaminando ed esaminatore! Pertanto, ogni vostra indicazione
e richiesta verrà scrupolosamente ascoltata, ce ne nutriremo, noi qui in redazione… tanto che quasi quasi
finisco con l’indirizzo email a cui potete raggiungermi direttore@performancemagazine.it.
Pronti, via!
E.S.
Tazebao

" Quando qualcuno dice:


“questo lo so fare anch’io”,
vuol dire che lo sa rifare
altrimenti

"
lo avrebbe già fatto prima.

Bruno Munari, Verbale scritto, 1992


Periodico di informazione
quadrimestrale: n. 1
anno I - Dicembre 2010
Registrazione:
Tribunale di Firenze n. 5800
del 03/11/2010
Direttore: Elena Stoppioni

Indice
4
Tazebao
6 Acustica per Immagini ©®

Una nuova era per la diagnosi acustica degli edifici

10 Un caffè in compagnia di...


Intervista a Norbert Lantschner

14 Serramenti
La posa si qualifica
Corso di Posa

16 Experience
Innovation
Nasce un laboratorio di prova in Toscana

20 Acustica
Paesaggio sonoro: soundscape

24 Ambiente
La raccolta differenziata dei rifiuti domestici:
tecniche a confronto

28 Innovazioni
e brevetti
Riduttore acustico per fori di
ventilazione: UFO

30 Ricerca & sviluppo


LAEr&s: laboratorio congiunto Università
e impresa

Finestra 32 Finestra
34
Toscana
sulla sulla Toscana Marcatura CE
Presentazione dell’evento
La marcatura CE dei cancelli in ferro
del 16 febbraio 2011
6 ACUSTICA ©

per
®

IMMAGINI

Acustica per Immagini


©®

Una nuova era per la diagnosi


acustica degli edifici
di Elena Stoppioni - Direttore Tecnico e-dB LAB
info@acusticaperimmagini.com

Quando si parla di rumore, si sa, si devono fare i conti con due cose: il rispetto
della normativa (il DPCM 5/12/1997 richiede dei valori soglia minimi di iso-
lamento acustico degli edifici) e allo stesso tempo la situazione in opera fina-
le, difficilmente prevedibile “sulla carta” a partire dalle singole prestazioni dei
componenti. Perché? Perché di mezzo ci sono le mani dell’uomo, le maestranze
e la fase di cantiere che portano con sé non pochi tranelli, spesso risultanti in
altrettanto male individuabili errori di posa.
Un classico esempio: la facciata
Fino ad oggi ci si confrontava con i capitolati, si sceglievano i fornitori di parte
opaca, serramenti e piccoli componenti (come le bocchette di aereazione),
nella migliore delle ipotesi si seguivano le indicazioni dei progettisti (raramente
anche dei progettisti acustici) e poi… e poi si tratteneva il fiato, e si aspettavano
le verifiche di cantiere.
La prova di isolamento di facciata (secondo la norma UNI EN ISO 140-5)
restituisce un numero sintetico che si indica D2m,nT,w, e che secondo l’attuale
normativa deve essere nel residenziale almeno 40 dB. Non è raro trovare iso-
lamenti inferiori, e anche di tanto: si pensi che una facciata da 37 dB anziché
40 dB significa che è passato il doppio del rumore! Un recente studio realizzato
da vari Enti di Ricerca in collaborazione e pubblicato ad un convegno (Imma-
gine 1) ha dimostrato che tra il 2000 e il 2009 le facciate con isolamento pari
a 40 dB sono solo il 27-28% del totale… e il resto, spesso, vuol dire litigi…
Quale attore del processo edilizio è il responsabile di questa mancanza di
isolamento?
Rumore, ti sento…
Rumore, ti vedo!

1 Risultati del lavoro di analisi condotto all’interno delle attività di ricerca del
Gruppo di Acustica Edilizia dell’AIA per i dati più recenti (1998 – 2009) e
pubblicato da Nannipieri e Secchi in Atti del 36° congresso nazionale AIA,
Torino 2009.
8
Di chi è la “colpa”
La risposta a questa domanda spesso è “il produttore degli elementi deboli,
meno isolanti: il serramentista”. Ma siamo certi che sia sempre colpa della finestra?
O forse deve essere sempre colpa del progettista che ha fatto male i calcoli?
Alla fine poi, la responsabilità è PER FORZA del direttore dei lavori.
Da oggi queste discussioni possono avere fine, perché la tecnologia ci viene
incontro. E, una volta tanto, ci viene incontro in maniera semplice ed intuitiva,
in maniera grafica.
Una soluzione d’avanguardia
Si chiama Acustica per Immagini . E nel nome c’è già tutto.
©®

Perché da oggi VEDERE da dove sta passando il rumore si può. Si tratta di una
particolare tecnica acustica definita intensimetria che, se correttamente appli-
cata e con la giusta strumentazione di misura, fa la mappa del passaggio del
rumore attraverso una facciata, una parete con le tracce, un sistema di posa di
un serramento. E fa venire alla luce i difetti di isolamento senza tante formule
o indici strani, ma con una semplice foto a cui sono sovrapposti i colori dell’in-
tensità acustica trasmessa dal componente esaminato.
In breve, le mappe acustiche risultanti fanno vedere dove intervenire e anche
a che frequenza, garantendo così una possibilità di intervento immediata e
risolutiva.

ACUSTICA
per

IMMAGINI DEFINIZIONI
D2m,nT,w: è definito isolamento di
facciata, si misura in decibel (dB) ed
2 mt. è un parametro sperimentale ottenuto
FINESTRA misurando con 2 microfoni all’interno
e all’esterno della facciata di cui si vuol
conoscere l’isolamento (2m); dato che
MICROFONO
1,5 mt. l’isolamento può variare a seconda che
l’ambiente sia più o meno arredato si
misura e si fa pesare nel computo fina-
le il tempo di riverberazione (nT);
infine dal grafico globale in frequenza
degli isolamenti si ottiene un numero
unico di isolamento (w da weighted,
pesato in inglese).
SEZIONE Intensimetria: tecnica di misura che
rileva l’intensità acustica (dB) di una
sorgente, nel nostro caso le perdite di
un componente sollecitato da un rumo-
re standard.

I VANTAGGI DELL’ACUSTICA PER IMMAGINI ©®


quale diagnostica della corretta posa in opera dei serramenti sono:
- In opera: facile e immediata diagnosi dei punti fisici sui quali intervenire nella regolazione del serramento (ulteriore
applicazione di isolanti perimetrali e di giunti espandibili) mentre con il solo collaudo acustico si aveva prima un dato
agglomerato D2m,nt,w.
- In opera: facile ed immediata risoluzione in fase di contestazione (sia il committente, il direttore dei lavori, il serra-
mentista che l’acustico sono in grado di “leggere” lo stesso documento di facciata)
- In laboratorio: la posa del serramento tra le camere acustiche garantisce la giusta messa in opera e quindi il risulta-
to della certificazione finale.
- In laboratorio: ottimo strumento al servizio delle aziende produttrici per implementare la propria ricerca e sviluppo.
Case
Cantiere residenziale, nuova edificazione.
Il progettista acustico prescrive i componenti di facciata. Una volta posati i ser-
ramenti, vengono effettuati i collaudi secondo la norma: risultato di isolamento
completamente diverso per due facciate identiche aventi esattamente lo stesso

history
rapporto serramento/parte opaca, una ben 6 dB meno isolante dell’altra.
Che fare?
La facciata meno performante è stata così “scansionata” tramite l’Acustica per
©®
Immagini, col risultato finale che è possibile comparare nelle immagini seguen-
ti: (immagine 2 e 3) proprio in corrispondenza delle frequenze più critiche nella
misura dell’isolamento di facciata sono emersi due difetti di posa in opera del
serramento.
Una situazione facilmente risolta, ma che fino a pochi anni fa si sarebbe tradot-
ta in contestazione. Perché la diagnosi corretta non basta, ma di sicuro aiuta
moltissimo.
©®
Una perla per gli “addetti ai lavori”: Acustica per Immagini è possibile non
solo in opera, ma anche in un ambiente riverberante come un laboratorio di
acustica… chi non ci crede, controlli sul prossimo numero di PerformanCE.

Immagine 2 mappa intensimetrica a una delle frequenze critiche dell’isolamento di facciata,


da cui emerge un errore di posa del serramento

Acustica per Immagini©®,


marchio e brevetto depositato da
Immagine 3. mappa intensimetrica a una delle frequenze critiche dell’isolamento di facciata, Envircom srl. Per informazioni
da cui emerge un errore di posa del serramento (guarnizione che non lavora) www.acusticaperimmagini.com
10

Un Caffè
in compagnia di...

Intervista a

Norbert Lantschner
Direttore di Agenzia CasaClima

Direttore durante il nostro ultimo incontro a Firenze, Lei ha detto


una frase che ci ha particolarmente colpito: “solo ciò che è bello
si desidera proteggere”. Si può dire che questa concezione del
proprio lavoro, questa attenzione alla bellezza, sia un fonda-
mento della filosofia CasaClima?

Sicuramente. CasaClima opera per salvaguardare ciò che di più bello abbia-
mo: il nostro pianeta. Dobbiamo essere tutti consapevoli di questa bellezza pri-
ma che sia troppo tardi! Senza un cambio drastico nel mondo di vivere nell’am-
bito delle costruzioni e nelle scelte energetiche, questa bellezza è destinata a
scomparire per sempre. Per questo CasaClima si impegna ormai da anni nella
diffusione del concetto di efficienza energetica e sostenibilità. La certificazio-
ne con sigillo di qualità CasaClima garantisce edifici a basso consumo, con
vantaggi sia per le tasche degli abitanti, sia per la bellezza del nostro pianeta.

Spesso parlando con i consumatori li troviamo un po’ disorientati


al momento di scegliere una finestra, ci sono troppi fattori da
tenere presente e spesso troppo tecnici. In questo panorama il
sigillo “Finestra Qualità CasaClima” si inserisce come un punto di
novità. Come nasce e di che si tratta?
Norbert Lantschner

Il sigillo “FinestraQualità CasaClima” nasce proprio dalla necessità di aiutare


il consumatore nella scelta di una finestra di qualità. Saper distinguere i serra-
menti migliori dai serramenti peggiori non è facile e spesso il progettista, piut-
tosto che il committente finale, si orientano solo in base a prestazioni estetiche
e prezzo, trascurando gli aspetti tecnici fondamentali.
La marcatura CE obbligatoria non ha migliorato la situazione consentendo va-
rie scorciatoie. Da molti anni si sentiva dunque la necessità, anche nel contesto
dei serramenti, di un marchio di qualità, certificato da un organismo super
partes competente ed accreditato, in grado di aiutare il consumatore finale a
riconoscere i prodotti migliori.
Di questo compito si è fatta carico l’Agenzia CasaClima, una società inte-
ramente di proprietà della Provincia Autonoma di Bolzano. CasaClima non
progetta, non costruisce e non vende e quindi è un ente neutrale ed imparziale.
“Finestra Qualità CasaClima” è un marchio di qualità certificata che può esse-
re applicato alle finestre (e non all’azienda) solo quando sono state rispettate
precise prescrizioni riportate nel disciplinare di rilascio. Il marchio di qualità
certificata si può applicare alle finestre che possono garantire un buon rispar-
mio energetico, che sono sicure nell’impiego, che sono garantite per la durata
nel tempo, che sono posate a regola d’arte e complete nella documentazione
di accompagnamento.
12
CasaClima nasce in Alto Adige che per la progettazione e la co-
struzione nel segno della sostenibilità è una regione all’avan-
guardia, ritiene che sia possibile portare avanti questo progetto
anche in zone come le nostre, che sono composte prevalente-
mente da edifici esistenti?

Sostenibilità, riduzione dei costi energetici, comfort abitativo: il progetto Casa-


Clima costituisce il modello di una nuova cultura dell’abitare che fornisce ri-
sposte concrete al cambiamento climatico e all’esigenza di risparmiare risorse.
Questo significa rivolgersi con sempre più impegno anche al miglioramento
energetico del patrimonio edilizio esistente. Anche in Alto Adige CasaClima
ha introdotto negli ultimi anni numerose iniziative e misure per incentivare il
recupero energetico dei vecchi edifici, dove più alto è il potenziale di risparmio.
Le stesse iniziative vengono proposte anche in altre regioni, dove l’adozione
del protocollo di certificazione CasaClima è su base volontaria ma è scelto in
quanto garanzia di elevata qualità e trasparenza.

In evidenza...
CasaClima opera per salvaguardare ciò
che di più bello abbiamo: il nostro
pianeta.
Sostenibilità, riduzione dei costi energetici,
comfort abitativo: il progetto CasaClima

Il sigillo “FinestraQualità CasaClima”


nasce proprio dalla necessità di
aiutare il consumatore nella scelta di
una finestra di qualità.

Norbert Lantschner
Direttore dell’Agenzia CasaClima ed ideatore del progetto CasaClima. E’
autore di libri e richiesto relatore a livello internazionale. In qualità di esperto è
stato invitato a tenere lezioni presso numerose Università ed è membro esterno
del comitato scientifico del Master CasaClima presso la Libera Università di
Bolzano.
Il suo credo è la visione di una società non fondata sulla distruzione e sullo
sfruttamento dell’uomo e dell’ambiente. L’energia gioca a proposito un ruolo
chiave in quanto è la valuta del benessere. Il suo impegno è rendere concreta
la riduzione del consumo di energia non sostenibile. La risposta nel comparto
dell’edilizia è CasaClima: un progetto che, anche fuori dai confini provinciali e
nazionali si presenta come modello per un abitare energeticamente efficiente,
sostenibile e confortevole.
Da “La mia CasaClima, progettare, costruire e abitare nel segno della sostenibilità” a cura di
N. Lantschner, Edition Raetia, 2009
14 La Posa
si qualifica
Serramenti

La posa delle finestre, portefinestra e porte esterne è un momento delica-


to che, se eseguita in modo non adeguato, può vanificare tutti gli sforzi
aziendali verso la qualificazione del prodotto e può mettere a repentaglio
i rapporti con il cliente/committente.
Per questo Envircom srl ha aderito allo lo standard “Posa qualificata –
PO/SI-01” ideato da Consorsio Legnolegno.
PERCHE’ QUALIFICARE IL SISTEMA DI POSA?
Quali sono i vantaggi tecnici ed economici che si ottengono investendo
sulla posa?
Opportunità
• Introdurre miglioramenti al sistema di posa
• Ottenere un’analisi tecnica accurata e oggettiva dei materiali di instal-
lazione
• Analizzare tutte le prestazioni significative della posa in opera
• Assicurare il cliente e l’utenza rispetto alla durabilità della posa
• Assicurare l’utenza della sicurezza in uso del sistema di posa
• Le prestazioni del sistema di posa sono misurate e documentate
da un Laboratorio Tecnico sulla base di uno standard condiviso
Vantaggi
• Evitare contenziosi ed interventi di sistemazione
• Scegliere in modo consapevole i materiali di installazione adatti ai risul-
tati da raggiungere
• Gli investimenti di miglioramento del prodotto sono avvalorati grazie ad
una corretta posa in opera che ne assicura le prestazioni
• Assolvere ai requisiti di norma in materia di mantenimento in opera
delle prestazioni
• Tutelarsi da responsabilità civili e penali in materia di sicurezza dei pro-
dotti
• Ottenere un rapporto di prova che dà evidenza in modo oggettivo delle
prestazioni
Envircom srl ha aderito allo stan- Benefici
dard PO-SI01.
Si ringrazia il Consorzio LegnoLegno • Ottimizzare le risorse
di Correggio nell’Emilia, ideatore della • Offrire un servizio più completo e migliore all’utenza
procedura, per il materiale descrittivo
concesso. • Diversificarsi rispetto alla concorrenza
15
La posa dei serramenti:
corso + manuale

Il laboratorio di Envircom e Maico Academy organizzano un corso su un tema


molto sentito dibattuto: la posa in opera dei serramenti.
Che cosa chiedono il mercato e la normativa?
Dal punto di vista pratico, quali metodi e quali prodotti utilizzare per una posa
a regola d’arte?
Quali istruzioni dare ai posatori affinché installino correttamente i vostri serra-
menti?
Risponderemo a queste e ad altre domande!
OBIETTIVI DEL CORSO
L’obiettivo della giornata di formazione è trasmettere ai partecipanti conoscen-
ze teoriche e competenze pratiche sulla posa in opera dei serramenti: tutto ciò
che un professionista deve sapere per svolgere al meglio il proprio lavoro, dalla
consapevolezza di quali sono le sue responsabilità sul piano normativo fino
alla capacità di valorizzare le prestazioni di tenuta e isolamento di una finestra
grazie a un’installazione a regola d’arte, che impedisca infiltrazioni d’acqua e
dispersioni termiche. Al termine del corso ai partecipanti sarà consegnato un
manuale per l’installazione energeticamente efficiente dei serramenti. Il ma-
nuale comprende una prima parte generale completa di riferimenti normativi
più una seconda parte pratica, costituita da 25 disegni che raffigurano il ser-
ramento nelle diverse possibili situazioni di posa. Le tavole si prestano a essere
utilizzate dalle squadre di installatori direttamente in cantiere.

Academy

Sono interessato a questo corso nome___________ cognome _____________


azienda__________________________________
Vorrei partecipare all’edizione di: Sono un: p.iva_____________________________________
Gennaio Serramentista mail_____________________________________
Marzo Posatore potete inviare la vostra richiesta via fax allo
Maggio 055/71880953 o chiamare lo 055/0155404
Progettista o visitate www.envircom.com - www.edblab.com
Altro

Con la presente confermiamo di aver preso atto dell’informativa di cui all’art 13 del D. Lgs. 196/03, acconsentendo al trattamento dei dati per le finalità ivi indicate.
16
Nasce a Firenze un laboratorio
di prove fisiche e acustiche per l’edilizia

L’entrata in vigore della libera circolazione dei prodotti nel mercato europeo ha
portato gli Stati Membri a prendere coscienza, attraverso specifiche direttive,
di quali fossero i requisiti e le caratteristiche tecniche che ogni prodotto deve
avere per soddisfare le essenziali richieste di qualità dell’utente finale, sia esso
un privato cittadino o una grande azienda.
In merito ai prodotti da costruzione la Direttiva europea 89/106/CE identi-
fica i fattori che questi devono garantire per poter essere conformi all’utilizzo
previsto; per quanto riguarda i serramenti da esterno la direttiva trova la sua
applicazione nella norma EN 14351-1: 2006+A1:2010 del marzo 2010 che
dà al serramentista tutte le indicazioni per poter apporre sui suoi prodotti il
Experience
innovation

marchio CE, marchio che è vincolante per poter immettere il prodotto sul
mercato.
I requisiti obbligatori per la norma sono:
• igiene, salute e ambiente
• sicurezza nell’impiego
• protezione contro il rumore
• risparmio energetico e ritenzione del calore.
Si noti che la marcatura CE non costituisce per l’utente finale, il cliente, un cri-
terio di scelta dal momento che essa è obbligatoria per tutti i serramenti immes-
si sul mercato; è pertanto erroneo considerarla una certificazione di qualità.
A Firenze ’ Il sistema prevede che tutta la responsabilità sia del serramentista; sta a lui in-
fatti effettuare una selezione dei campioni meglio rappresentativi della propria

qualcosa di nuovo produzione che porterà presso un Laboratorio Notificato per poter fare tutte le
verifiche, siano esse prove o calcoli, che la EN 14351-1: 2006+A1:2010 pre-
vede. Per poter successivamente trasferire i risultati delle analisi del Laboratorio
su tutti i prodotti, il serramentista deve dotarsi di un sistema di controllo della
produzione, redatto sotto la propria responsabilità e predisporre un sistema
documentale che garantisca la rintracciabilità dei prodotti e l’evidenza della
conformità alla norma.
Da quanto detto emerge chiaramente che si tratta di un “dialogo” tra due re-
altà: il serramentista e il Laboratorio notificato per poter valutare e migliorare
la “performance” del serramento, in un’ottica non solo di ottemperare quanto
dovuto ma di miglioramento continuo.
Dalla decennale esperienza di Envircom srl nel settore ambientale in particolare
per tutto quello che riguarda il rumore industriale, ambientale e la progetta-
zione acustica di edifici, nasce e-dB LAB di Envircom srl laboratorio di acustica
e fisica tecnica applicate che nel 2010 è diventato Organismo di Valutazione
della conformità alla direttiva 89/106/CE per i Prodotti da Costruzione di cui
alle norme europee EN 14351-1, EN 13241-1, EN 13659:2004 con Decreto
del Ministero dello Sviluppo Economico del 07 luglio 2010 pubblicato in GU
n. 182 del 06 agosto 2010. Envircom srl è Notified Body n. 2257.

PROVE DI CERTIFICAZIONE PER FINESTRE, PORTEFINESTRE


E CHIUSURE OSCURANTI
UNI EN ISO 14351-1;
Prove e calcoli per certificazione marchio CE
A1:2010

Permeabilità all’aria UNI EN 1026; UNI EN 12207

Tenuta all’acqua UNI EN 1027; UNI EN 12208

UNI EN 12211; UNI EN


Resistenza al vento
12210
Trasmittanza termica del serramento
UNI EN ISO 10077-1 all.D
(calcolo semplificato)
Trasmittanza termica dei profili
UNI EN ISO 10077-2

Resistenza degli accessori di sicurezza


EN ISO 14609
dell’anta
Misurazione dello sforzo di manovra EN ISO12406-1 (legge 13/89
sulla chiusura limite 8 N/m)
UNI EN ISO 10140-2
Potere fonoisolante UNI EN ISO 10140-1
UNI EN ISO 717-1

Dichiarazione utilizzo sostanze dannose UNI EN ISO 14351-1

Urto da corpo molle e pesante per vetro


UNI EN ISO 13049
di sicurezza (porta balcone)
19
Parliamo di acustica
Con l’obbligatorietà della marcatura CE per i serramenti (1 febbraio 2010) il
requisito di isolamento acustico dei componenti di facciata sta ricevendo sem-
pre più attenzioni da parte di produttori, progettisti e posatori. Le prestazioni
acustiche dei serramenti rappresentano quasi sempre un “punto debole” nella
facciata, sia per le criticità rilevabili a livello dei sistemi di chiusura (giunti, bat-
tuta, materiali utilizzati) sia per la non corretta posa dei serramenti stessi.
Abbiamo voluto creare qualcosa che sul mercato toscano non esisteva:
un laboratorio per le prove ITT e un laboratorio di acustica all’avanguardia.
Il laboratorio di acustica, collaudato dal Dipartimento TAD dell’Università di
Firenze, è composto da due camere riverberanti di volumi diversi, con un’aper-
tura di prova adatta a effettuare misure di isolamento acustico su ogni tipo di
materiale, con un potere fonoisolante misurabile R1 max pari a 70 dB. Inoltre è
possibile effettuare prove di assorbimento acustico all’interno della camera più
grande e di calpestio sul solaio della camera riverberante più piccola.
La progettazione dei locali di e-dB Lab, improntatasi su ergonomia e dinamicità
delle prove, ha dato i suoi frutti: la struttura flessibile e le procedure organiz-
zative costruite ad hoc sul cliente permettono di ridurre i tempi di attesa pur
mantenendo i prezzi di mercato. Inoltre la sinergia di più parametri permette di
rafforzare le conoscenze delle performance di prodotti e sistemi, conducendo
così all’ottimizzazione e all’innovazione degli stessi.
Innovazione al servizio di edilizia e industria: per lo sviluppo del nostro territo-
rio; le migliori tecnologie, il rispetto delle normative e il settore ricerca e svilup-
po sono la chiave di volta di un territorio che si rinnova.

Vista generale delle camere del


Laboratorio di Acustica
20 Paesaggio sonoro:
Soundscape
Acustica
Soundscape, paesaggio sonoro,
è l’insieme di tutti i suoni che ci
circondano e caratterizzano un luogo
di Sergio Luzzi, Rossella Natale - Vie EN.RO.SE. Ingegneria

I progettisti che si occupano di acustica ambientale, edilizia, architettonica


sono i compositori del paesaggio sonoro del mondo costruito e, in quanto tali,
corresponsabili della sua forma e della sua bellezza.
La comune concezione di paesaggio, inteso come bene culturale e considerato
in tutti i suoi molteplici aspetti materiali e immateriali, ha suscitato negli ultimi
anni l’interesse della comunità scientifica verso un nuovo approccio di proget-
Il concetto di soundscape (pae- tazione che ben si è sposato con lo sviluppo della Soundscape Analysis.
saggio sonoro), definito circa qua-
ranta anni fa da R.M. Schafer Questa metodologia si basa sull’analisi del paesaggio sonoro effettuata inte-
come l’insieme di tutti i suoni che grando i parametri quantitativi (misura dei livelli sonori) e qualitativi (percezione
ci circondano e caratterizzano un del suono e del rumore) relativi al clima acustico di un’area.
luogo, nasce dalla doppia esigen-
Essa mette in relazione le caratteristiche fisiche del suono con quelle relative
za di combattere l’inquinamento
acustico riscontrabile nella reazio- alla percezione e utilizzando interviste e questionari al fine di determinare la
ne dell’individuo che ignora quei stima veritiera del paesaggio sonoro, in relazione a tutti i suoi aspetti (visuale,
suoni che sono rumori, e di studia- qualità dell’area, sicurezza, pulizia, ecc...) La soundscape analysis può essere
re la relazione che lega l’uomo ai
suoni del suo ambiente. L’argo- utile per disciplinare e gestire la qualità acustica dell’ambiente esterno e costru-
mento presenta quindi una accen- ito. Numerose e importanti sono le potenzialità di questo approccio da non
tuata multidisciplinarietà che coin- considerare alternativo, né tanto meno antitetico, rispetto alle tradizionali tec-
volge non solo l’acustica ma niche di analisi e controllo del rumore, ma che al contrario costituisce uno
anche tutte le discipline connesse
con la percezione dell’ambiente. strumento di indagine che può contribuire ad ottimizzare i risultati conseguibili
con tali tecniche al fine di definire azioni di risanamento acustico di elevata
qualità ambientale. La metodologia dei soundscapes è stata finora applicata
nello studio delle aree verdi urbane, dei parchi e dei giardini pubblici, delle
aree di pertinenza di scuole e ospedali, nelle aree naturali e archeologiche.
Le Aree Quiete
Un ulteriore impulso all’applicazione della Soundscape
Analysis è stato dato dalla Direttiva Europea 2002/49/CE
sulla determinazione e gestione del rumore ambientale che,
tra i suoi obiettivi da conseguire, include la tutela delle aree
aventi una buona qualità acustica.
La direttiva non indica un criterio per la definizione delle
“zone silenziose”, lasciando ai singoli agglomerati urbani la
libertà di definirle e di proteggerle attraverso dei piani d’azio-
ne strategici, destinati a contenere l’impatto “del rumore del
traffico, di attività industriali o di attività ricreative” ma anche
a garantire la qualità di fruizione delle aree stesse. Da ciò la
necessità di definire le “Aree Quiete” non semplicemente
come luoghi “silenziosi”, ma come luoghi in cui il paesaggio
sonoro risulti gradevole per la maggior parte delle persone
che li frequentano.
A livello urbanistico, accade che negli insediamenti urbani vi
sia una progressiva “dilatazione” della presenza di rumore
nel tempo e nello spazio: ciò riduce le aree quiete e ne dete-
riora, spesso anche considerevolmente, il paesaggio sonoro.
Progettare il paesaggio sonoro – La Scuola Don Minzoni a Firenze
Nell’ambito del Piano Strategico di Azione del Comune di Firenze è stata appli-
cata la metodologia del Soundscape per l’analisi del paesaggio sonoro di al-
cune aree quiete, alcune delle quali comprese anche nel Piano Comunale di
Risanamento Acustico. L’indagine è stata condotta nel 2009 e nel 2010 in 8
scenari campione, distinti per tipologie di aree quiete, tra cui: il parco urbano
di San Donato, i giardini della Fortezza da Basso e dell’Orticoltura, il percorso
di collegamento tra i parchi Cascine-Renai, diverse piazze (tra cui Piazza della
Vittoria ove è stato svolto anche un accurato studio di fattibilità) e il resede
scolastico della scuola Don Minzoni.
I resedi scolastici, per le scuole che hanno la fortuna di disporne, sono infatti
aree allo stesso tempo molto importanti e molto delicate, essendo la sede ove
hanno luogo momenti di riposo, di gioco e di aggregazione (ricreativa e didattica).
Figura 1 - Inquadramento territoriale del resede
scolastico della scuola Don Minzoni Il resede della scuola Don Minzoni si trova in prossimità della stazione Ferro-
viaria di Rifredi ed è prospiciente la via R. Giuliani, strada di collegamento tra
Firenze e Sesto Fiorentino, particolarmente trafficata. (Figura1).
In questo scenario la riprogettazione degli spazi esterni si è basata sull’analisi
del Soundscape mediante criteri oggettivi e soggettivi. (Figura 2)
L’analisi oggettiva svolta ha compreso l’inquadramento territoriale, ovvero lo
studio di aspetti fondamentali per il paesaggio sonoro quali: accessibilità al
sito, flussi di traffico, carattere urbanistico dell’area (edificato circostante, ve-
getazione, tipo di pavimentazione, presenza di arredo urbano). A questo stu-
dio si è aggiunta una vera e propria indagine sul paesaggio sonoro che ha
previsto la suddivisione dell’area di pertinenza scolastica in sub-aree, cataloga-
te in base all’utilizzo, alla tipologia di arredo, al rumore e agli altri eventi sono-
ri correlati.
Per ogni sub-area individuata e considerando la presenza dei bambini nel re-
Figura 2- Schema esplicativo della Soundscape sede della scuola, sono state effettuate rilevazioni fonometriche puntuali, con
Analysis
tutte le necessarie specifiche di misura in frequenza, che si sono aggiunte ai
dati della Mappatura Acustica strategica e del Piano d’Azione Strategico della
città di Firenze, da cui era stata estratta la mappa del livello di pressione so-
nora equivalente LAeq relativo al periodo diurno.
Si sono quindi effettuate registrazioni audio binaurali durante una serie di “pas-
seggiate sonore” (soundwalks) nelle sub-aree. Da queste registrazioni si sono
ricavati dati fonometrici che hanno permesso di individuare le sorgenti sonore
prevalenti e quelle che caratterizzano e qualificano, nel bene e nel male, il
paesaggio sonoro.
La progettazione partecipata
L’analisi soggettiva, su cui si fonda l’approccio alla progettazione partecipata,
ha previsto il coinvolgimento in una specifica campagna di ascolto, di tutte le
persone che, direttamente o indirettamente, usufruiscono dello spazio esterno
della scuola (alunni, insegnanti, personale scolastico e genitori). Un campione
statisticamente rappresentativo per ciascuna di queste categorie è stato intervi-
stato e in alcune classi si è chiesto agli alunni di discutere e contribuire median-
te scritti e disegni alla progettazione degli spazi esterni alla scuola (Figura 3).

ll rumore causa reazioni negative


nell’individuo esposto, come veri e
propri effetti patogeni. In presenza
di inquinamento sonoro l’uomo
non ascolta più con attenzione e
ignorando quei suoni che sono
percepiti come rumori, riduce la
Figura 3 – Risultati della campagna di ascolto: varietà e la qualità della sua per-
relazione tra il giudizio di qualità e di fastidio su cezione del paesaggio sonoro in
diversi aspetti dell’area e disegno di un alunno
cui si trova inserito.
per le idee di riprogettazionedll’area
23
L’analisi condotta ha rivelato che le sub-aree n.1 e 2 (vedi figura 5), situate
nella parte anteriore del resede, sono quelle maggiormente frequentate e allo
stesso tempo maggiormente interessate dalle immissioni di rumore da traffico
su Via R. Giuliani.
I dati di gradimento raccolti hanno fornito utili indicazioni per gli interventi da
mettere in opera, su vari fronti, compreso quello della protezione acustica. Fra
questi: l’inserimento a lungo il lato che fronteggia Via R. Giuliani di barriere
antirumore speciali, sulla cui superficie interna i bambini possano anche scrive-
re e disegnare, che inglobano casette-gioco in legno e oggetti che producono
suoni piacevoli destinati a mascherare il rumore del traffico; la creazione di
spazi per le “lezioni in giardino” e di itinerari didattici associati a suoni piace-
voli lungo le sub aree laterali del resede.

I SOUNDSCAPES NEL PROGETTO HUSH


Questa esperienza, già oggetto di presentazione a livello internazionale nel
corso del “International Noise Awareness Day 2010”, è solo la prima applica-
zione dei risultati del progetto europeo HUSH (Harmonization of Urban noise
reduction Strategies for Homogeneous action plans) che mira a integrare le fasi
attuative dell Piano Comunale di Risanamento Acustico e del Piano di Azione
Strategico dell’agglomerato di Firenze secondo i principi della pianificazione
integrata e della progettazione partecipata.
Il progetto di cui gli autori di questo articolo sono, rispettivamente, direttore
tecnico e curatrice della Soundscape Analysis è sviluppato da Vie En.Ro.Se.
Ingegneria, in collaborazione con Politecnica e con Architettura Sonora, e inse-
rito come caso pilota nel progetto europeo HUSH (Harmonization of Urban
noise reduction Strategies for Homogeneous action plan), di cui il Comune di
Firenze è il Coordinatore. Figura 5 – Risultati di rilievi fonometrici

Bibliografia
[1] Bull e L. Back (a cura di), Paesaggi sonori, Il Saggiatore, 2003.
[2] R. M. Schafer, Our sonic environment and the soundscape: The tuning of the world, Destiny
Books, Rochester, 1977.
[3]G. Brambilla, L. Maffei, “L’approccio del soundscape nell’acustica ambientale: recenti studi e
applicazioni in Italia” in RIA volume 33 n.3, 2009.
24

Ambiente
La raccolta differenziata dei rifiuti
domestici: tecniche a confronto
di Lario Agati - Presidente Ordine dei Chimici della Toscana

La raccolta differenziata (RD) dei rifiuti domestici è affrontata dalle aziende


incaricate con tecniche diversificate negli ambiti territoriali ottimali definiti in
Toscana: perché?
Prima di dare risposta a questo “perché” è necessario esaminare la normativa
di riferimento e acquisire dati conoscitivi quali: la composizione merceologica
del Rifiuto Domestico, la sua evoluzione nel tempo nonché le diverse tecnolo-
gie utilizzate per la sua raccolta riuso e la successiva destinazione finale.
La normativa vigente (D.Lgs. n. 152/2006 Norme in materia ambientale) tratta
la problematica che stiamo esaminando. Gli artt. 216, 217 e 218 del Titolo
II — Gestione degli imballaggi, dettagliano tutte le operazioni per realizzare gli
obiettivi nel rispetto dell’ambiente e della salute dell’uomo.
Nel dettaglio si evidenziano gli obblighi già in precedenza codificati, ma anche
le novità.
L’attuale normativa non solo ribadisce le storiche 4R (Riduzione, Riutilizzo, Rici-
claggio, Riciclaggio organico: compost per via aerobica; biogas: CH4 e CO2
per via anaerobica), ma aggiunge la 5R: il Recupero Energetico.
Ecologia
Domestica
Ritengo che sia stata una aggiunta doverosa, perché il ciclo dei rifiuti domestici
si può chiudere con lo smaltimento in discarica, ma più vantaggiosamente
sotto il profilo ambientale, energetico ed economico mediante la termovalo-
rizzazione con impianti che assicurino, con ampio margine di affidabilità, il
rispetto degli attuali limiti molto restrittivi fissati alle emissioni, come stabilito
dal D.Lgs. 133/2005.
Le difformità riscontrate (Montale; Poggibonsi - Sienambiente) sono state indi-
viduate nella pessima qualità del carbone attivo in polvere con caratteristiche
specifiche che avrebbero dovuto assicurare l’assorbimento delle diossine, fu-
rani e mercurio. Le difformità sono state certificate su campioni ufficiali con
analisi chimico-fisiche svolte dal Centro Sperimentale Oli e Grassi di San Do-
nato Milanese. Gli amministratori di questi impianti hanno avviato cause per il
risarcimento danni.
I numerosi impianti di termovalorizzazione esistenti in Toscana rispettano i limiti
di legge, come documenta ARPAT, che periodicamente provvede al controllo
dei cosiddetti microinquinanti nelle emissioni (almeno 2 volte/anno). Fra l’altro
le Raccolte Differenziate, avendo eliminato componenti a basso potere calorifi-
co (organico costituito da scarti di frutta e verdura) e frazioni a potere calorifico
nullo (vetro, barattoli in banda stagnata e alluminio...) hanno innalzato quello
del Rifiuto non Differenziato (a Firenze viene conferito nei cassonetti celesti), a
circa di 2500/3000 Kcal per kg di rifiuto.
La legna ha analogo potere calorifico, pertanto, seppellire in discarica questo
“combustibile” deve essere valutato come una evidente offesa all’ambiente.
Per quanto riguarda le emissioni diffuse delle discariche si può fare riferimento
alla relazione del dott. Chimico Arthur Alexanian in occasione del Convegno
organizzato dall’Ordine dei Chimici della Toscana il 15 novembre 2007; Ale-
xanian documenta come il cosiddetto “odore” della discarica di Rifiuti Urbani
non Differenziati sia un cocktail di circa 120 composti organici, (aromatici e
clorurati) fra cui anche sospetti cancerogeni.
Non è accettabile che alcuni amministratori sostengano che non siano neces-
sarie né le discariche, né i termovalorizzatori sulla base di posizioni meramente
ideologiche, che individuano nel riciclaggio totale dei rifiuti domestici, il cosid-
detto “Rifiuto zero” la soluzione dello smaltimento dei Rifiuti Domestici.
Sarebbe una situazione perfetta se corrispondesse alla situazione della Tosca-
na, dove vi è invece una costante crescita dei Rifiuti Urbani non Differenziati da
smaltire, nonostante i positivi risultati delle Raccolte Differenziate; non dobbia-
mo dimenticare che solo nel 2007 hanno superato il fatidico 35% quando il
“Decreto Ronchi” aveva posto la scadenza al marzo 2003.
Fra una fantasiosa, per non dire ascientifica ideologia ambientalista e la realtà
documentata vi è un’enorme differenza.
Segue prossimo numero...
27
28
Innovazioni e brevetti
Cipriani Serramenti presenta: Ufo
un nuovo silenziatore di facciata

Si tratta di un sistema di griglia protettiva per insetti, che oltre a far passare
l’aria necessaria ai fini di legge per l’aerazione obbligatoria dei locali con cal-
daie interne, come i sistemi tradizionali, consente una riduzione del passaggio
di rumore.

Infatti, quali produttori di serramenti, ci siamo trovati in cantieri con finestre


passaggio e aria obbligatorio sulla stessa parete. In questi casi, non era facile
ottenere l’isolamento acustico di facciata minimo previsto.

Spinti dalla necessità di dovere “sanare” progetti realizzati non perfetti dal pun-
to di vista acustico, abbiamo ideato, in collaborazione con l’arch. Bernardo
Pagnini e la “Edil Plast” questo “tappo acustico” Ufo, che poi è diventato un
oggetto di produzione a catalogo della ditta realizzatrice.
Semplice da installare in nuovi e vecchi edifici, leggero ed economico.

www.cipriani-serramenti.it - info@cipriani-serramenti.it - Arch. Alberto Cipriani


“Tappo acustico” Ufo

Fasi di lavorazione per il posizionamento del ”Tappo acustico” Ufo


30

Ricerca & sviluppo


Presentazione di LAEr&s
laboratorio di Acustica Edilizia Ricerca & Sviluppo
Sinergia tra Università e impresa

L’idea di costituire un laboratorio congiunto tra Dipartimento di Tecnologie


dell’Architettura e Design TAD ed Envircom srl nasce dall’esigenza di ottimiz-
zare le potenzialità di ricerca dei due soggetti che già operano nel campo
dell’acustica edilizia sia a livello toscano che nazionale.
Una struttura di laboratorio a norma ISO 140 (la serie di norme di riferimento
per la verifica sperimentale delle prestazioni acustiche degli edifici e dei loro
componenti ) e le più moderne attrezzature di indagine e rilievo nel campo
dell’acustica dei materiali consentono di sviluppare ricerca altamente qualifi-
cata nel campo dell’acustica edilizia e porsi come catalizzatore di interessi di
ricerca da parte di aziende che vogliano dare una connotazione di tecnologia
e innovazione ai propri prodotti.

ARGOMENTI DI RICERCA
• BENESSERE TERMICO E ACUSTICO DELL’EDILIZIA LEGGERA E A SECCO.
• ACUSTICA DEI TETTI IN LEGNO.
• POTERE FONO ISOLANTE DELLE FACCIATE CONTINUE.
• STUDIO DI SOLUZIONI AVENTI VALENZA DI ISOLAMENTO TERMICO E
ACUSTICO.
• INTENSIMETRIA ACUSTICA DI LABORATORIO APPLICATA ALLA CORRETTA
POSA IN OPERA DEI SERRAMENTI.
PRINCIPALI ATTIVITÀ DEL TAD
Partecipazione (dal 1997 al 2000) alla revisione della Normativa Tecnica Re-
gionale dell’Emilia Romagna e del Regolamento Edilizio Tipo relativamente alle
prestazioni acustiche degli edifici.
Partecipazione (dal 1998 al 2000) alla revisione della normativa ISO 140-1
(“Ad Hoc Group 4” del GL 1 del Comitato Tecnico 126 del CEN, incaricato
della verifica sulla riproducibilità delle misure di laboratorio di isolamento acu-
stico).
Definizione (dal 2005 al 2008), in collaborazione con ARPAT di una proposta
di revisione dei regolamenti edilizio ed urbanistico del Comune di Firenze per
adeguarli ai nuovi standard acustici.
Coordinamento (dal 2005 al 2008) del gruppo di lavoro 2 della sottocommis-
sione acustica edilizia dell’UNI, incaricato di redigere le linee guida per il risa-
namento acustico dei ricettori disturbati da infrastrutture stradali e ferroviarie
(poi emanate come norma UNI 11296 del 2009).
Partecipazione (in corso) alla commissione per la redazione del prezziario del
bollettino degli ingegneri (organo del collegio degli ingegneri della Toscana)
per il settore acustica.
Partecipazione (in corso) alle attività dei cinque gruppi di lavoro della sotto-
commissione 1 dell’UNI (Acustica edilizia), tra cui quello per la definizione
della classificazione acustica degli edifici (GL 5, SC 1 UNI).
32 Finestra sulla Toscana:
apritevi all’innovazione

Eventi

16 febbraio 2005: entra in vigore il protocollo di Kyoto.


Questo accordo tra Stati apre la strada a una nuova concezione del mondo:
una rivoluzione a partire dall’ambiente. Il protocollo di Kyoto contiene gli impe-
gni dei paesi industrializzati a ridurre le emissioni di alcuni gas ad effetto serra,
responsabili del riscaldamento del pianeta. Questo per dare all’ambiente un
nuovo respiro, dato che ridurre i Gas Serra equivale a far vivere meglio il nostro
Pianeta Blu.
Le nazioni firmatarie si sono impegnate ad investire nell’economia, partendo
dal presupposto di ridurre le emissioni inquinanti introducendo la “Certifica-
zione energetica”. Gli incentivi riguardano la detrazione fiscale del 55% per
chi commissiona il lavoro e con bandi di finanziamento per le categorie che li
eseguono.
La certificazione energetica comprende tutti i settori, dalla costruzione alla fini-
tura degli edifici di nuova generazione e coinvolge:
- L’isolamento termico dell’ edificio per ridurre le dispersioni di calore durante
l’inverno e il surriscaldamento durante l’estate
- La scelta di materiali edili ecocompatibili
- L’alta insonorizzazione, spessore del serramento e vetrocamera a basso emis-
sivo che garantiscono anche un ottimo isolamento acustico
- Il massimo sfruttamento dell’energia solare, attraverso un corretto orientamen-
to dell’edificio
- Il riscaldamento attraverso sistemi alternativi
In tutto questo i serramenti sono protagonisti!
16 febbraio 2011: un laboratorio di ultima generazione quale e-dB LAB di
Envircom srl, Maico Academy e l’Agenzia CasaClima di Bolzano, si ritrovano
per la prima volta insieme a parlare di innovazione dell’involucro a tutta la
filiera edilizia, aprendo in Toscana una finestra sulla tecnologia del serramento.
Si parlerà di innovazione di settore per i serramentisti, di una nuova me-
todologia per la diagnosi della posa in opera e delle tenute acustiche dei
componenti (Acustica per Immagini), di certificazione di efficienza della
finestra (Finestra Marchio Qualità CasaClima) …e molto altro ancora.
Il 16 febbraio apritevi all’innovazione.
e-dB LAB - laboratorio di acustica e fisica tecnica,
Envircom, Maico Academy e Agenzia CasaClima
per la prima volta insieme

16 FEBBRAIO 2011

Finestra
Toscana
sulla
apritevi all’innovazione
La marcatura CE, la posa in opera, i cambiamenti in atto;
le nuove metodologie per la diagnosi della qualità dei serramenti,
il marchio “Finestra Qualità CasaClima” e molto altro
in una giornata dedicata all’innovazione nel campo dei serramenti.
PARTECIPAZIONE GRATUITA

Interverranno:
Roberto Minciotti - Docente Maico Academy
Norbert Lantschner - Direttore Agenzia CasaClima
Elena Stoppioni - Direttore tecnico e-dB LAB

16 febbraio 2011 ore 14.30 Per informazioni e iscrizioni


UOLL, via Fantoni 8 Firenze www.finestrasullatoscana.it
Partecipazione gratuita oppure rivolgersi a Envircom srl
iscrizione obbligatoria Chiara Abbruzzese Tel. 055 0155404

envirc
SOLUZIONI AL SERVIZIO DELL’AMBIENTE
m
34 La marcatura CE
dei cancelli in ferro
Marcatura CE

OBIETTIVI
Parte 1: Illustrare i criteri e le modalità per l’effettuazione delle Prove Iniziali di
Tipo sui campioni rappresentativi di prodotto con riferimento al ruolo ed alle
relative responsabilità dei due soggetti coinvolti (Fabbricante ed Organismo
Notificato) così come previsto dalla norma UNI EN 13241-1.
Parte 2: Illustrazione dettagliata delle singole norme tecniche di prodotto in
maniera da fornire le metodologie operative per realizzare e gestire in auto-
nomia il Piano di Controllo della Produzione aziendale.

Per la Marcatura CE dei Cancelli in Ferro la Direttiva 89/106/CEE obbliga il


Fabbro ad assolvere ad alcuni oneri:
- Effettuare le Prove su campioni di prodotto (ITT) presso un Organismo Notificato;
- Realizzare in Azienda un Piano di Controllo della Produzione (FPC) che descriva
i criteri, le modalità e le responsabilità operative interne all’azienda per una
corretta tenuta sotto controllo del processo produttivo;
In collaborazione con
Studio Botta e Associati - Rilasciare al Cliente idonea documentazione a corredo del prodotto:
dichiarazione CE di conformità, etichetta CE, istruzioni di uso e manutenzione.
È di estrema importanza ribadire che le suddette attività devono essere tutte
assolte dal Fabbro per potere Marcare CE i suoi prodotti.
L’OBBLIGO DI MARCATURA CE è IN VIGORE DA 01.05.2005

Sono interessato a questo corso nome___________ cognome _____________


azienda__________________________________
Vorrei partecipare all’edizione di: Sono un: p.iva_____________________________________
Gennaio Serramentista mail_____________________________________
Marzo Posatore potete inviare la vostra richiesta via fax allo
Maggio 055/71880953 o chiamare lo 055/0155404
Progettista o visitate www.envircom.com - www.edblab.com
Altro

Con la presente confermiamo di aver preso atto dell’informativa di cui all’art 13 del D. Lgs. 196/03, acconsentendo al trattamento dei dati per le finalità ivi indicate.
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Con la presente confermiamo di aver preso atto
dell’informativa di cui all’art 13 del D. Lgs. 196/03,
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e-dB LAB di Envircom srl - via Panciatichi 94/7 - 50127 FIRENZE Tel 055 4371955 - www.e-dblab.com
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