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FUTURO SEMPLICE

Le desinenze del futuro semplice sono uguali per tutti i gruppi di verbi.
Inoltre, le desinenze nel futuro non vanno aggiunte alla radice del verbo, bensì all’intero verbo
escludendo l’ultima vocale -E. Nei verbi in -ARE La lettera -A di -ARE diventa una -E!
Vediamo subito un esempio per ogni gruppo:

PARLARE SCRIVERE DORMIRE


io parlerò io scriverò io dormirò
tu parlerai tu scriverai tu dormirai
lui / lei parlerà lui / lei scriverà lui / lei dormirà
noi parleremo noi scriveremo noi dormiremo
voi parlerete voi scriverete voi dormirete
loro parleranno loro scriveranno loro dormiranno

IL CONDIZIONALE PRESENTE
I verbi italiani, al condizionale e al futuro, si formano seguendo le stesse identiche regole e hanno le
stesse identiche eccezioni. L’unica differenza tra futuro e condizionale sono ovviamente
le desinenze. Le desinenze del condizionale presente sono uguali per tutti i gruppi di verbi, come per il
futuro. Inoltre, tali desinenze non vanno aggiunte alla radice del verbo, bensì all’intero verbo escludendo
l’ultima vocale -E. Nei verbi in -ARE La lettera -A di -ARE diventa una -E!
Vediamo subito un esempio per ogni gruppo:

PARLARE LEGGERE DORMIRE


io parlerei io leggerei io dormirei
tu parleresti tu leggeresti tu dormiresti
lui / lei parlerebbe lui / lei leggerebbe lui / lei dormirebbe
noi parleremmo noi leggeremmo noi dormiremmo
voi parlereste voi leggereste voi dormireste
loro parlerebbero loro leggerebbero loro dormirebbero

Regole per il futuro e il condizionale


I verbi che terminano in -CARE e -GARE prendono una H dopo la -C e la -G in tutte le persone:
io dimenticherò – io dimenticherei - io pregherò - io pregherei
Invece, i verbi in -CIARE e -GIARE perdono la -I in tutte le persone!
Io pronuncerò – io pronuncerei io mangerò – io mangerei

Altre irregolarità che meritano di essere ricordate sono:


1) alcuni verbi in -ARE come DARE, FARE e STARE non cambiano la -A in -E. Es: darò farò starò -
darei farei starei
2) alcuni verbi in -ERE come DOVERE, SAPERE, VIVERE, POTERE, VEDERE, CADERE (N.B. tra
questi, anche ANDARE!!!) si comportano come AVERE, vale a dire perdono anche la prima E oltre che la
seconda! Es: dovrò sarò vivrò potrò vedrò cadrò - dovrei sarei vivrei potrei vedrei cadrei
3) altri verbi, invece, perdono non solo la desinenza, ma anche parte della radice, e sono caratterizzati
dalla presenza della doppia erre “rr”… Questo accade con VENIRE, RIMANERE, MANTENERE,
TENERE, VOLERE e BERE. Es: verrò rimmarrò terrò vorrò berrò verrei rimmarrei terrei vorrei berrei
IMPERFETTO

Per formare l’imperfetto indicativo occorre togliere le ultime due lettere del verbo (- RE, - RE, - RE) e
aggiungere le desinenze dell’imperfetto che sono uguali per tutti i verbi.
Ecco le desinenze dell’imperfetto per i vari gruppi di verbi:

Verbi in -ARE Verbi in -ERE Verbi in -IRE


parlare vedere sentire
parlavo vedevo sentivo

parlavi vedevi sentivi


parlava vedeva sentiva
parlavamo vedevamo sentivamo
parlavate vedevate sentivate
parlavano vedevano sentivano

Ecco alcuni esempi di verbi regolari all’imperfetto:

DARE RIMANERE FINIRE


Io davo Io rimanevo Io finivo

Tu davi Tu rimanevi Tu finivi


Lui/lei dava Lui/lei rimaneva Lui/lei finiva
Noi davamo Noi rimanevamo Noi finivamo
Voi davate Voi rimanevate Voi finivate
Loro davano Loro rimanevano Loro finivano

Sorprendentemente, molti verbi che al presente indicativo sono irregolari assumono una coniugazione
completamente regolare all’imperfetto!
Ad esempio: andare → io andavo…, tenere → io tenevo…, uscire → io uscivo…

Rimangono però irregolari anche all’imperfetto i seguenti verbi:

FARE BERE DIRE


Io facevo Io bevevo Io dicevo

Tu facevi Tu bevevi Tu dicevi


Lui/lei faceva Lui/lei beveva Lui/lei diceva
Noi facevamo Noi bevevamo Noi dicevamo
Voi facevate Voi bevevate Voi dicevate
Loro facevano Loro bevevano Loro dicevano

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